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Il tempo di Omero Agostinis
Il percorso di vita di un giovane, di famiglia operaia, dalla seconda metà del secolo scorso fino ai giorni nostri. Le esperienze umane, sociali e politiche, i viaggi, gli incontri non comuni, inquadrati in un'ottica spiritualista, che risente di influssi steineriani. Il significato della nostra esistenza, che si può sempre cogliere, con una costante ricerca interiore, in un mondo che esalta il materialismo e fa un uso quotidiano della mistificazione per raggiungere i suoi scopi egoistici. Un percorso non facile che risente delle contraddizioni tipiche di chi vive un'età di rapidi cambiamenti e in continua evoluzione. -
Lettera di un condannato alla vita
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Dove tutto ha fine tutto ha inizio...
Davide ha diciott'anni e ha imparato solo una cosa dalla vita: Chi essere. Non c'è spazio per le insicurezze della vita. Vuole crescere e conoscere la sua strada, che lo porterà a fare nuove conoscenze ed esperienze. Vuole mollare ma sa che se lo farà non può andare avanti e allora lotte su lotte. Decisioni che lo porteranno lontano, scelte non scontate che possono cambiare il corso di molte vite. Senza più nessuna incertezza vede che guardarsi dentro vuol dire crescere, tracciare la propria strada. Sicuro che se sbaglia, si può fermare e decidere di ripartire. La vita lo metterà davanti a prove difficili e niente potrà essere come il passato che ha appena lasciato. Le sue emozioni, si infrangeranno come vetro, ogni cosa gli appare inutile. ""In tutti questi anni... ho pensato solo a cosa ti avrei detto, se ti avessi rivista& Ho troppe cose da chiederti e raccontarti! Il mio cuore non ha mai smesso di cercarti!"" -
Al centro del cuore. Saggio sulla fede
""Un libro dell'anima"" lo ha definito il Vescovo Mansueto Bianchi nella sua prefazione, ""dono e illuminazione dello Spirito"". Sorge dal trasalimento, dalla scintilla dell'incontro. La conversione del cuore, la scoperta viva, fresca, di Gesù Cristo; l'accorgersi che la vita, vissuta con Lui, letta con l'alfabeto della Sua persona, è un'altra cosa: è vita con una pienezza, con una bellezza che non avresti pensato mai. Continuamente due vite si guardano, s'accompagnano, si confrontano: quella del Signore e quella dell'autrice, che però diventa facilmente la nostra, di ciascuno di noi. In tal modo si è chiamati a rileggerci nella Sua luce, nella luce di Colui che abbiamo scoperto ed amato. È la storia di una scoperta, forse la più imprevista e inattuale, in un tempo come il nostro attratto dalla distrazione e dal frastuono. Eppure, è la scoperta più sconvolgente che possa accaderci nel corso della vita: quella di Dio al centro del cuore. Essa non solo ci cambia la vita, trasformando profondamente la percezione di se stessi e degli altri, ma fa fiorire in noi anche un linguaggio nuovo e ci apre a quella testimonianza instancabile che è, dopo tutto, il vero senso di questo libro. -
Presenza di don Tonino Bello a Tricase. Vol. 1
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Liborio Salomi. Un illustre salentino quasi sconosciuto
Liborio Salomi (Carpignano salentino. 1872 - Lecce 1952), geologo, paleontologo, per lungo tempo anche educatore, ma soprattutto naturalista, con particolare inclinazione per la tassidermia e i preparati osteologici, pur avendone avuto l'intenzione, non fece in tempo a produrre scritti sistematici sulle sue ricerche nei più svariati campi. Morì, infatti, forse per le complicanze di quella che oggi sarebbe una ""malattia professionale"", provocata da una sostanza tossica utilizzata per decenni nei suoi preparati tassidermici. Questo volume nasce perciò con l'intento di recuperarne la memoria e far vedere nella giusta luce l'opera dello scienziato, dandone un'immagine a tutto tondo e collocandolo sullo stesso piano degli altri personaggi, finora più noti, che hanno fatto la storia della scienza e della tecnologia del Salento del XX secolo. Sono qui ricostruite le vicende (ordinarie e straordinarie) della sua vita e analizzati, con l'aiuto di specialisti, la tesi di laurea (1907), sulla datazione della pietra leccese, e i suoi appunti di anatomia comparata e di embriologia. -
Le urla del muto
Può la lingua della poesia farci riscoprire la nostra radice emozionale, con cui poter parlare 'di nuovo' con il mondo? I versi di Luigi Indraccolo sono una risposta affermativa a questa possibilità. Con la poesia la coscienza comincia ad interrogarsi, a partire da una pretesa: che il parlante che è in noi ascolti il 'volerci' esprimere, 'dentro' il brusìo del tacere altrui. Da dove maturare una 'parola aurorale'. Come il 'farsi giorno' di un dire più vero, con cui riconoscerci intima verità in dialogo: con il tempo, nella natura e per l'altro. -
Lo IUAV e la biennale di Venezia. Figure, scenari, strumenti
Nella stessa temperie di rinnovamento che tra Otto e Novecento impegna Venezia in un intenso progetto di modernizzazione, la città vede la creazione di una grande esposizione internazionale d'arte, la Biennale, e della Scuola superiore di architettura. Le due istituzioni poggiano su un comune sedime culturale e si dimostrano strettamente connesse fin dal 1925, anno di fondazione di quello che diventerà lo Iuav. Col tempo le occasioni di dialogo si intensificano, in uno scambio che vede docenti ricoprire incarichi di rilievo in Biennale e - viceversa - artisti, architetti e curatori prestare la loro esperienza all'università. Riflesso evidente di tale legame è la collezione dei progetti presentati ai concorsi di architettura, importante segmento della memoria della Biennale, oggi custodita all'interno dell'Archivio Progetti Iuav. Agli intrecci, emersi e sommersi, di questa storia in filigrana e agli interrogativi che ne vengono sollecitati sono dedicati i saggi di questo volume, che dopo anni di silenzio storiografico ripercorrono con sguardo trasversale il fruttuoso rapporto tra due delle maggiori istituzioni veneziane. -
Studi micenei ed egeo-anatolici. Nuova Serie (2015). Vol. 1
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Pasta maritata
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Sutra della terra
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Pizzi Cannella. Ceramiche 2012. Ediz. italiana e inglese
Il volume di supporto alla mostra al MIC di Faenza propone una serie di opere, per lo più vasi, che Pizzi Cannella ha realizzato in ceramica: qui infatti, l'artista romano, per la prima volta, si confronta con la produzione ceramica. ""Pizzi Cannella - dice Claudia Casali - racconta la sua fabula picta, la sua storia iconografica, con un supporto a lui nuovo, la ceramica, attraverso una forma antica, il vaso, comune a tutte le civiltà e le culture. In una proiezione tra reale e fantastico, si susseguono immagini come ricordi, riflessioni, sinopie di fantasmi, nuove scoperte, allusioni in quella che diviene per l'artista, a tutti gli effetti, un'esperienza estetica nuova, un prontuario di impressioni, di sensazioni, di dejà-vu, in una grande collezione di esotiche realtà, dove è presente la consapevolezza del viaggio e della scoperta"". -
La trilogia del malinteso
Identità, Dio e Libertà sono probabilmente le tre parole che la cultura occidentale, a partire dall'Umanesimo, ha maggiormente malinteso e strumentalizzato. Puccetto e Olopierno, Studio perimetrale intorno all'incertezza e Strafàust - i testi teatrali raccolti in questa trilogia - esplorano, ciascuno a suo modo, le conseguenze del valore attribuito a queste tre parole/guida. Puccetto e Olopierno (un'antifavola) ci inoltra nella caverna di un Orco che, per cercare di diventare qualcosa, alla ne s'ammala di nullitudine e distrazione, per poi ridare vita a un altro possibile se stesso capace d'ascoltare le voci delle cose, dopo avere abbandonato ogni forma di possesso. Studio perimetrale intorno all'incertezza comincia quando ormai ogni possibile disastro è già avvenuto. Ma cosa accade se a un certo punto, esperita ogni possibile catastrofe, si provi ad abitare il vuoto lasciato dal crollo di ogni certezza? Resta lo scavo archeologico intorno a un'area di macerie di una civiltà che forse non è mai esistita e che forse un giorno, liberati dal bisogno di certezza, si potrà dedicare, tra uomini e divinità, parimenti, corresponsabilmente. -
Il grande amore
Tommaso Neri è un giovane giornalista che, dopo anni di gavetta, vuole cambiare vita. Decide così di lavorare come PR, e si rivolge al suo vecchio amico Leonardo, che incarna l'essenza stessa della movida romana: brillante, dongiovanni e schiavo del sistema. Tommaso comincerà perciò a lavorare, occupando il prestigioso ruolo di PR degli eventi di Palazzo Brancaccio. Una location da fiaba, nonché classico punto di ritrovo per tutti coloro che vogliono vivere lo sballo del sabato sera. Alcol, donne, discoteche, deejay, vip e feste a tema: c'è tutto quel che serve per stordire Tommaso, completamente perso nei meandri delle proprie incertezze, verso un futuro intriso di indecisioni e di scelte da prendere. E poi c'è lei, Simona. Non una delle solite sirene... -
Quadretti dalla provincia. In 4 pièces
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L' irripetibile cercare
""Scorrendo le tre sezioni in cui Monica Matticoli organizza la sua produzione degli ultimi anni, l'immagine che affiora alla mente è quella di un'ininterrotta lotta con l'angelo della lingua. Una lotta corpo a corpo, vigorosa e sfuggente, che ha i tratti della teomachia."" (V. Tinacci) -
La memoria amorosa del minimo
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Gli intrusi. Fascino mortale
In un mondo dominato da tecnologie sempre più all'avanguardia, una scoperta sconvolgente genera morte e distruzione. In mano a un'organizzazione criminale senza scrupoli, la possibilità di godere di un elisir di lunga vita diventa prerogativa di pochi eletti, costi quel che costi. L'obiettivo è allora quello di eliminare gli ""intrusi"" tramite un virus letale che si fa metafora dei rischi legati all'alienazione tecnologica. -
C'erano anche gli altri. Il 13 maggio 1943
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L' amaro sapore del mallo
Narrata in questa storia c'è un periodo della vita dei Dal Pian, famiglia di un paesino alle pendici delle Dolomiti. Anche in questo piccolo borgo, in cui ancora dominano senso del dovere, rispetto delle convenzioni e semplicità dei modi, giunge l'eco dei tristi fatti della Seconda guerra mondiale, a cui nessuno dei personaggi può sottrarsi. Solo la fine della guerra potrà ricreare l'equilibrio spezzato dalla violenza di quegli avvenimenti.