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Vino alla mandorla e fertilità
"L'opera di Licia Canton, autrice italo-canadese, si piazza in una terra di mezzo fra la raccolta di racconti e il romanzo aperto. I personaggi passano da una storia all'altra senza continuità temporale, a volte le vicende vengono rinarrate con dettagli diversi, a volte appena riecheggiate, stabilendo una rete di legami precari. Dialogano pur mantenendo la loro individualità. Era il libro perfetto per un esperimento di traduzione a più mani." -
Morbidi sorrisi. Le avventure di Pancrazio e dei suoi amici peluche
Se cerchi un libro di racconti brevi adatto ai primi lettori e a chi vuole divertirsi immaginando buffi peluche prendere vita e combinarne di tutti i colori, hai trovato il libricino che fa per te! Leggere è un modo semplice per viaggiare con la fantasia e sentirsi parte di un mondo meraviglioso in cui... tutto e possibile! Con i personaggi di questo simpatico volumetto non ti sentirai mai solo! -
Il cercatore d'oro nella miniera di sale
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Il cibo e l'anima
Un libro dedicato ai complessi rapporti tra la scelta dei cibi, la loro consumazione, la loro degustazione, il metabolismo connesso al comportamento della cibazione e a tutti gli altri fenomeni fisiologici e psicologici dell'alimentazione. Anche la parte più elevata della nostra personalità, che chiamiamo anima, è coinvolta, in rapporto col piacere. Sappiamo tutti che i piaceri che la vita ci offre sono connessi, in qualche modo, alla sopravvivenza dell'individuo e della specie. Essi sono legati al cibo e alla sessualità e collaborano con la fisiologia dell'erotismo e dell'alimentazione per far sì che la specie si riproduca continuamente e resista alle avversità della vita. Tuttavia, mentre queste dinamiche psicofisiche sono gestite dagli animali con la semplicità che l'istinto può dare, l'essere umano, con il suo cervello complesso e con la sua straordinaria autonomia mentale, può andare a complicare la via istintuale e, talvolta, addirittura, a volgerla contro se stesso. Il cibo ci dà soddisfazione, energia, forza per resistere a tutti gli stimoli negativi. Tuttavia, esso contiene anche delle insidie che nelle persone con tendenze nevrotiche, cioè tutti noi, possono predisporre a più complesse modalità di interazione con l'ambiente esterno. L'anima, cioè quella parte di noi che ci spinge ad avere degli ideali, dei valori, a orientarci sul senso della nostra vita, alla solidarietà sociale, allo sviluppo di sentimenti elevati, raffinati, delicati, al contatto con la dimensione artistica che dorme in noi e, perché no, al rapporto con la Divinità, è coinvolta in queste dinamiche, e in certe condizioni rivolgersi ad essa può diventare la chiave di soluzione di tante situazioni problematiche. -
La critica del testo. Problemi di metodo ed esperienze di lavoro....
Avvicinandosi i 30 anni dalla fondazione del Centro Pio Rajna (1988-2018), il Convegno, tenuto a Roma nei giorni 23-26 ottobre 2017, ha inteso offrire una riflessione aggiornata su studi, problemi e metodi della critica del testo, in ideale continuità con il fondante Convegno di Lecce del 22-26 ottobre 1984. Il sensibile sviluppo delle tematiche ecdotiche nell'ultimo trentennio, l'apporto sempre crescente della filologia materiale, il consolidato interesse verso le relazioni tra testo, paratesto e immagine, hanno suggerito l'opportunità di un bilancio sulle più rilevanti questioni di critica testuale. Giovandosi di un approccio multidisciplinare, il Convegno si è proposto dunque di illustrare significative problematiche, quali il rapporto tra edizione e lettore, le varie declinazioni della metodologia attributiva dei testi letterati, la stretta interrelazione con le discipline codicologico-paleografiche, linguistiche e storico-artistiche, nonché le nuove frontiere della informatica umanistica. Il progresso degli studi danteschi, negli ultimi decenni, e l'approssimarsi del Settecentenario della morte del Poeta (1321-2021) impongono poi di verificare quanto decisivo sia stato, nel rinnovamento degli statuti epistemologici della critica testuale, il contributo offerto dagli studi di filologia dantesca, che per l'eccezionalità degli oggetti analizzati come per l'alto valore degli studiosi coinvolti e la complessità delle problematiche affrontate hanno spesso costituito il punto di avvio per riflessioni e puntualizzazioni metodologiche di capitale rilievo. Negli interventi dei relatori si rileva infatti chiaramente quanto l'indagine sulla Textüberlieferung delle opere dell'Alighieri sia stata decisiva per la migliore definizione di cruciali questioni ecdotiche e nel rinnovamento delle prassi editoriali. Un volume che porta un contributo, si ritiene, non banale e non effimero ai moderni studi filologici, per un reale avanzamento della disciplina alle prese, all'alba del nuovo millennio, con sfide ecdotiche sempre più sottili e complesse. -
Uno sguardo sul verbo: forme, usi, varietà
Il volume offre un percorso duplice, descrittivo e operativo, alla scoperta della parte del discorso del verbo. Da una parte presenta la parola per eccellenza della lingua, centro intorno a cui ruotano le frasi, analizzandone i principali caratteri morfologici, semantici e sintattici, la valenza, l'azione, l'aspetto, il modo, il tempo, la persona; dall'altra si concentra sui problemi piccoli e grandi che possono insorgere nell'uso reale del verbo, dalla scelta dell'ausiliare all'accordo a senso con il soggetto e l'accordo del participio passato con il complemento oggetto, dall'alternanza tra indicativo e congiuntivo nelle proposizioni subordinate alle regole della consecutio temporum e del periodo ipotetico. Descrizione e consigli d'uso sono integrati in un discorso unitario, nel quale ogni restrizione, alternativa e preferenza è spiegata alla luce di uno o più caratteri strutturali del verbo. La trattazione è costruita per essere accessibile tanto allo studente universitario quanto al curioso di tutte le età, grazie alla grande quantità di esempi che completa il discorso teorico e alla spiegazione di tutti i tecnicismi e i termini poco comuni. -
Cursus in fabula. Ritmo e retorica nella novellistica da Boccacci...
L'esercizio retorico del cursus nella letteratura volgare è davvero circoscrivibile alla prosa letteraria delle origini o tracce di un suo re-impiego più moderno sopravvivono in tutto il Medioevo e nel Rinascimento? La diffusa cura del dettato, nel Novelliere di Sercambi, l'insistita versificazione nel Pecorone, le calibrate cadenze nei Ragionamenti di Firenzuola e negli Ecatommiti di Giraldi Cinzio, o, ancora, l'aggettivazione esasperata e le puntuali corrispondenze ritmiche tra membri e chiuse di frase nel Paradiso degli Alberti sono solo alcuni degli aspetti della novellistica post-boccacciana che sembrano confermarne la discendenza stilistica dal Decameron. Il libro, dopo una ricostruzione della storia del cursus e dei principali studi dedicati a questo antico artificio retorico - volta a metterne in rilievo la particolare natura fonico-acustica e gestuale e l'importante funzione mimetica - delinea gli elementi chiave e ""modellizzanti"" del ritmo prosastico nella principale opera di Boccaccio, marcando così una possibile direttrice di recupero, sviluppo ed evoluzione del cursus nella novellistica italiana. -
Il viaggio di Ulisse. Ediz. a caratteri grandi
L'Odissea è un testo identitario della nostra cultura occidentale, questa rilettura poetica e teatrale rende vivo il poema al di là del tempo, attraverso gli occhi di Ulisse si svela il legame con la nostra vita presente. Un lavoro pensato per ragazzi per facilitare il loro approccio ad un capolavoro della nostra cultura, nato durante la pandemia e frutto della collaborazione di quattro personalità che hanno voluto riflettere sulla figura di Ulisse: Giampiero Pizzol, scrittore, Andrea Carabelli, attore e regista, Marco Simoni, compositore e Emanuele Dottori artista che ha realizzato le immagini. -
La tutela del consumatore contro il difetto di conformità
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Kiki Smith. Homespun tales...
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Quando borg poso' lo sguardo su eve
Nella Sedicesima Primavera gli esseri umani non sono l'unica specie dominante. Dopo il cataclisma che ha quasi ucciso il pianeta, vivono sottomessi ai borg che loro stessi hanno creato quando il mondo devastato da guerre e pestilenze aveva bisogno di tornare a essere popolato. Un Governo borg e leggi borg regolamentano la nuova società, i cui ideali sembrano discostarsi di poco da quelli che avevano fatto precipitare quella vecchia. Di quei giorni è rimasto un Partito, ora l'unico tentativo organizzato degli esseri umani per riaffermare la propria autonomia. La lotta per la libertà è un cammino lungo e costellato di vittime, ed è in questo scenario che si muove Lilandra Nassir, una giovane borg erede di una potente famiglia. Nella lunga e faticosa ricerca delle proprie origini e della sua sfaccettata identità, Lilandra attraverserà il nuovo mondo borg per scoprire che la diversità fra le razze è solo dettata dall'errata convinzione di un'inesistente superiorità di una sull'altra. -
La storia dello zio tonto o del Barba Zhucon
È carnevale: una madre e una figlia hanno una gran voglia di fare le frittelle, ma non hanno la padella. Una favola di tradizione che non finisce mai, giocata sul testo in italiano e in veneto e sulle immagini che si inseriscono e si ripetono creando visivamente ""un libro senza fine"". -
I volti della città. Hipponion, Monsleonis, Vibo Valentia
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I viaggi di Odisseo. Ritorno, conoscenza dell'altro, dell'oltre, ...
«Il viaggio di Odisseo ripercorso sulla traccia dell'Odissea di Omero, ma anche con l'occhio rivolto all'Odisseo-Ulisse del XXVI canto dell'Inferno di Dante e a tante ""altre Odissee"" che sono nate fino alla contemporaneità: il tutto fuso in una narrazione in qualche modo unitaria. Insomma un racconto di racconti raccontati, dopo e oltre che dalla voce di Omero, da altre voci e qui ri-raccontati in una sintesi in cui la voce si finge una sola». -
L' ABC del cinema
""'L'ABC del cinema', manuale per bambini... allora io sono ancora un bambino, nonostante la mia non più verde età, perché, pur avendo un'esperienza ormai cinquantennale nello 'show business', mi sono divertito come un giovane virgulto a leggere queste chiare ed esaurienti pagine riguardanti il rutilante mondo del cinema ed ho anche appreso delle cose che, confesso con un certo imbarazzo, ancora non conoscevo... Chiara Alivernini, tra l'altro ottima attrice e raffinata scrittrice, è riuscita nel non facile compito di comporre, con concetti comprensibili e con una sapiente sintesi, un ABC del cinema per piccoli appassionati che è un'impresa assolutamente non facile: provate a spiegare ad un bambino un qualsiasi concetto (e chi ha figli lo sa benissimo) in meno di 30 secondi, che è il tempo medio per avere la sua attenzione! Chiara c'è riuscita benissimo, con parole e con immagini che stimolano l'interesse e ti spingono a leggere questo ""manuale"" fino in fondo. Forse se avessi letto questo libro da bambino non dico che avrei vinto l'Oscar, ma sicuramente avrei affrontato l''Arte' del cinema con basi più solide. Francamente."" (Franco Oppini). Introduzione di Franco Oppini e Fabio Vitta Ferrari. -
Paola Masino. Ediz. francese
La collana Scrittrici e intellettuali del Novecento offre al pubblico europeo i risultati delle ricerche e del lavoro svolto negli archivi personali di scrittrici contemporanee attraverso monografie e cataloghi di mostre: percorsi nella biografia, nella scrittura, nell’iconografia che ricostruiscono criticamente l’esperienza storica e creativa delle autrici e ne mantengono quell’eredità che esse stesse affidarono alle loro carte e consapevolmente tramandarono alle generazioni future.rnrnPaola Masino (Pisa 1908 — Roma 1989), toscana di nascita ma romana di adozione, è autrice di racconti ( Decadenza della morte, 1931; Racconto grosso e altri, 1941), di romanzi ( Monte Ignoso, 1931; Periferia, 1933; Nascita e morte della massaia, 1945), di liriche ( Poesie, 1947). Intellettuale eclettica inserita in una dimensione europea, legata ai grandi artisti del Novecento in un rapporto di amicizia e di confronto culturale, compose libretti d’opera, collaborò intensamente con giornali, riviste e programmi culturali radiofonici, tradusse dal francese. La sua opera, sulla quale la critica si è impegnata solo occasionalmente, si rivela ora appieno alla luce dello straordinario ma finora sconosciuto apporto del suo archivio personale, che consente di riscoprire la sua scrittura, surreale e densa, originalmente moderna, ironicamente beffarda eppure intrisa di un sentimento costante della morte. -
Temporary retailer: verso una nuova professione
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L' abbazia di San Giovanni in Venere
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La pinza. Storia di una tradizione millenaria
In questo prezioso libro, Claudio Rorato e Renzo Toffoli raccontano la storia di un prodotto dolciario arcaico, oggi elevato alla dignità di dolce nobile: la Pinza, la cui nascita è legata alla notte magica della Befana e al fuoco del panevin, rituale sacro e antico del contadino. Restituiscono, così, anche alla conoscenza dei giovani una civiltà intensamente umana, apparentemente scomparsa e, invece, ancora ricchissima, capace di trasmettere il gusto speciale delle cose legate alle nostre terre. Gli autori offrono un ampio ricettario, variato nonché ""praticabile"". Ma, divertendosi e divertendo, fanno conoscere al lettore anche tanti ""modi di dire"", riferiti alla vecchia, cara Pinza: detti popolari, ameni e spesso sarcastici, che circolavano tra la gente del paese, in piazza tra le bancarelle del mercato, dentro le fumose osterie. Battute tutt'ora pungenti e capaci di strappare una bella risata. Non ultimo pregio del libro sono le bellissime immagini dei camini su cui la Pinza era fatta cuocere sotto la cenere e le braci oppure nelle campane di terracotta. Uno squarcio affascinante sul mondo di ieri, che possiamo pienamente gustare ancora oggi. -
La vanità metafisica dell'amore
Quale è la natura proibita dei nostri desideri? È a questa spinosa e idealizzata domanda che il libro intende dare una risposta originale, articolando una traiettoria analitica che, sorretta da solidi argomenti filosofici postulati per brevi capoversi, percorre temi, scuole e discipline differenti, da Lacan al maschilismo, dalla psicoanalisi relazionale alle origini del romanticismo, fino alla critica cinematografica, alla musica e alla letteratura. L'oggetto d'amore storpio e precario, la giovinezza fuggevole o la malattia - la cortina che non si deve oltrepassare. I mutilati di guerra, la bellezza verginale, un amore à la Celine... a volte sono questi gli unici modi, deteriori e minoritari, per provare sentimento e un po' d'eccitazione nelle nostre vite. In un percorso suggestivo e dissacrante, decostruendo cautamente un certo pensiero dell'affermazione in voga nella tradizione filosofica, l'autore ci invita a gettare nuova luce su alcuni aspetti del discorso forse più rilevante e antico della nostra civiltà. ""Io non mi basto"", afferma l'innamorato. ""Tu non mi servi a niente"", egli grida. E si domanda: ""Ma allora perché sto con te?"". Proprio per quello, risponderemo noi. Come l'arte, il desiderio è fine a se stesso. E come il bello, esso esiste solamente se sciolto nella materia dell'esteriorità.