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I wandervogel. La gioventù tedesca da Guglielmo II al nazionalsoc...
Nei primi anni del Novecento fece la sua comparsa - in Germania - la Jugendbewegung, capace di innervarsi da Guglielmo II al nazionalsocialismo: una vera rivoluzione della gioventù, che contribuì a mutare il corso della storia. Quello dei Wandervögel fu un fenomeno che seppe inquadrare con largo anticipo i mutamenti di un'epoca incendiaria, contrapponendovi una weltanschauung coerente ed organica: dalla critica dell'urbanizzazione alla rivolta contro l'automatismo della modernità meccanica, materialista e spersonalizzante; dal recupero del Romanticismo alla trasmissione delle arcaiche ed ancestrali ritualità germaniche, inserite in un più vasto ordinamento spirituale e biopolitico; dalla simbiosi con il concetto rurale e contadino del Volk alla difesa della Terra dei Padri, in simbiosi con l'orizzonte comunitario, con la cultura popolare degli antenati e con il retaggio del sangue e del suolo; dalla concezione della natura quale organismo vivente alla critica frontale della società piccolo-borghese, fondata sui feticci liberal-democratici del progresso, del successo e del denaro. Un risveglio giovanile che seppe forgiare una nuova metafisica dell'esistenza. -
Ritrovare l'umano. Nell'arte, nella letteratura, nella filosofia
Un testo/manifesto per mostrare la forza della letteratura, e più in generale della cultura, per contrastare l’attuale impoverimento dell’esperienza umana. Si propone infatti un’idea di letteratura come strumento essenziale per trasformare la vita in esperienza specificamente umana. Questo in stretto rapporto con la religiosità, vista come momento privilegiato dell’umano. -
ConTatto. I fuggitivi. Ediz. illustrata
“Sono partita fiduciosa. No, non è vero. Sono partita disperata. Ho fatto questa scelta perché ho pensato di non avere più scelta, ed è per questo che ho accettato un lasciapassare per un oscuro portale web”. Frida, Dominique, Mirabelle, Akio, Thomas, Thomas, Oojam: tre ragazze e tre ragazzi in fuga dalla Terra arrivano su un lontano pianeta fuori dal sistema sistema solare, immersi nelle tenebre. Lentamente usciranno dal buio ma ciò che cominceranno a vedere li porrà davanti a molti quesiti e a una scelta difficile. Attraverso immagini e parole, un incredibile viaggio fra un presente ostile e un futuro tutto da scoprire. Secondo episodio: Contatto. AnimaMondo -
Tex. La piramide misteriosa
Quasi fosse un vampiro, un terribile stregone egizio trascorre i propri giorni chiuso in un sarcofago, ma durante la notte il suo potere si scatena, seminando morte e terrore. Contrastato dalle arti benefiche di El Morisco, il malvagio Rakos giura vendetta contro l'amico di Tex. Tra visioni oniriche, funerei presagi, creature demoniache e sinistre profezie, Aquila della Notte e i suoi pards si faranno strada nel cuore desertico della Sierra Madre, penetrando nella piramide che l'immortale negromante ha fatto costruire da una tribù di fanatici indiani Yaqui. Contiene l'episodio ""La piramide misteriosa"". -
Atlante stradale Italia 1:400.000
Un pratico ed efficace strumento per muoversi in Italia, con la garanzia di aggiornamenti continui ed affidabili. Le mappe rappresentano l'intero territorio nazionale in scala 1: 400 000, con quadro d'insieme, legenda, tabella delle distanze chilometriche e carta delle principali comunicazioni marittime. Il volume presenta: 96 pagine di carte in scala 1:400 000 con quadro d'unione, legenda e carta delle principali comunicazioni stradali e marittime; simbologia turistica indispensabile per conoscere, scegliere e intraprendere viaggi indimenticabili; tabella delle distanze chilometriche; indice con circa 20 000 nomi. -
Le piante foraggere
Il volume contiene le schede per la coltivazione delle principali foraggere. -
Idee, progetti, soluzioni, piante per il mio giardino
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Esercizi di microeconomia
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La via della consapevolezza: un cammino senza sentieri. La presen...
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Scritti di Piero. Memorie, discorsi e interventi pubblici di Pier...
Per trenta anni “viola” del Quartetto Italiano, grande didatta e formidabile organizzatore al quale si deve, tra l’altro, la fondazione della Scuola di Musica di Fiesole e dell’Orchestra Giovanile Italiana, Piero Farulli è intervenuto ripetutamente nel dibattito culturale nazionale in numerosi scritti che sono ora riuniti per la prima volta in un volume come testimonianza esemplare di un percorso intellettuale, speso interamente a favore di una concezione della musica come bene comune in una dimensione partecipata ed estesa ad ogni ceto sociale. -
La psicoterapia tra mito e realtà
La Psicoterapia ha avuto una diffusione epocale in questi ultimi cinquant'anni ed è divenuta un rilevante fenomeno scientifico, sociale e culturale. Ogni giorno migliaia di persone in tutto il mondo si affidano ad uno psicoterapeuta, manifestando spesso apprezzamento verso tale metodo di cura. Tuttavia, pur essendo divenuta una realtà di cura importante, la Psicoterapia evidenzia alcuni aspetti mitologici, accanto a criticità non trascurabili, tra cui imbarazzanti paradossi, striscianti ambivalenze e derive bizzarre. Tale situazione genera stringenti interrogativi. La psicoterapia funziona? Quali sono i suoi ""principi attivi""? Può produrre danni o effetti negativi? Perché esistono tante psicoterapie diverse? Come scegliere una psicoterapia? Gli psicofarmaci sono più efficaci? Le risposte a tali interrogativi sono spesso controverse e non di rado risultano condizionate da logiche di appartenenza, pregiudizi, credenze, o da esperienze personali poco rappresentative. Il presente volume affronta tali interrogativi attraverso una rigorosa analisi , dei dati scientifici. -
Il Santo Rosario. La preghiera che Maria desidera
Nelle apparizioni degli ultimi due secoli, la Madonna ha in più occasioni sollecitato la recita del santo Rosario. Oltre a esprimere in tal modo il proprio desiderio di venire onorata con questa antichissima preghiera, la Vergine ha nel contempo segnalato come il Rosario possa ottenere dal Cielo grazie immense. Già nel Quattrocento ella fece al beato Alano de la Roche quindici impegnative promesse e nel corso del tempo le ha ampliate e incrementate: «Già il solo Rosario può fare miracoli nel mondo e nella vostra vita», ha garantito a Medjugorje. In queste fitte pagine di dialogo con Saverio Gaeta, padre Livio offre il proprio autorevole aiuto per comprendere e per recitare meglio questa preghiera, evitando i rischi della stanchezza e della distrazione. Rilanciando un suggerimento di san Giovanni Paolo II, il direttore di Radio Maria sottolinea l'importanza di dire il Rosario insieme a Maria, meditando con lei i misteri di Gesù e guardando a Gesù con gli occhi della Madonna: «In questo modo, pronunciando le Ave Maria che richiamano la presenza della Vergine, il Rosario diventa veramente una preghiera di gioia». -
Carezze d'oleandro. Taccuino di un flebile ottimista
Il taccuino di un ingegnere rompiscatole che quotidianamente si destreggia fra fantasticherie sui colori degli intonaci e riflessioni sul contenuto di pagine ingiallite e profumate di vecchi libri di poesie. Così il caos organizzato della città, la struggente e pur consolante monotonia della provincia, la fine di un amore portano al libero sfogo di pensieri, speranze, e tristi ma insieme ironiche constatazioni sulla realtà. Un piccolo notes pensato per essere letto a spizzichi, ma anche tutto d’un fiato nel corso di un viaggio in treno, possibilmente poco veloce e molto sgangherato. -
Profondo rossoblù. Cosenza: una città con la testa nel pallone
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La comunità dei viventi
In principio è lo scandalo, la spinta a fare del male. La storia umana comincia infatti con una scelta, la violenza. La direzione di questa scelta è il regno dei morti, la cui declinazione contemporanea è la città della tecnica: ricoperta da materiali morti, nulla sembra sopravvivere al suo ritmo insostenibile. La catabasi, però, non è mai definitiva. La speranza resiste alla fine di tutte le consolazioni. C’è sempre un particolare, un dettaglio grazie al quale la distruzione non ha la meglio sulla comunità dei viventi. Emergono così le figure della libertà: l’anarca, l’incognita, il mistero, l’animale. -
Italiano plus! Grammatica italiana per tutti
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Un avvenire di terra
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San Miniato al Tedesco. Una terra toscana nell'età dei comuni (se...
«Alla fine degli anni Novanta del secolo scorso, quando cominciai ad occuparmi di San Miniato, la vulgata riteneva impossibile lo studiarne le vicende interne prima del 1370, e ciò a causa della quasi completa perdita della documentazione pubblica precedente la conquista fiorentina. Qualche anno dopo [...] mi resi conto che invece era possibile studiare il ceto dirigente sanminiatese nel periodo del libero comune, ed in modo anche abbastanza approfondito. Alla condizione necessaria - seppur non sufficiente - di svolgere un'accurata, e quanto più vasta possibile, analisi prosopografica sugli individui e le famiglie che ne avevano fatto parte. Analisi che, di per altro, mancava anche per tutto il primo secolo e mezzo di dominazione fiorentina, e che una quarantina di anni fa era stata sì compiuta da Armando Benvenuti in un suo studio (fondamentale), ma nei limiti cronologici della prima età moderna1. Ho svolto perciò le mie ricerche prosopografiche sull'arco temporale dei secoli XIII e XIV, basandomi su fonti tanto edite quanto inedite - conservate queste ultime in vari archivi di stato e comunali della Toscana - e su una bibliografia di ambito sia regionale che sovraregionale. Grazie ad esse sono arrivato infine a compilare una cinquantina di profili storico-genealogici su altrettante famiglie cognominate, prima conosciute soltanto per il gentilizio e/o il nome di qualche membro, ed un'altra trentina di profili su parentele senza un cognome accertato [...]. Vengo infine alla struttura del libro medesimo. Struttura che, naturalmente, ne rispecchia l'impostazione concettuale. Come ho anticipato spiegandone la genesi, il centro nevralgico della mia disamina è l'analisi del ceto dirigente castellano, condotta attraverso il metodo prosopografico. Il quadro vero e proprio, però, è rappresentato dall'evoluzione sociale e politica di San Miniato, per definire la quale ho composto quattro capitoli, ordinati secondo un criterio gerarchico di importanza (decrescente) conforme alle mie idee personali sulla materia. Il primo incentrato sulla fondazione del castello - soggetto questo ripreso in buona misura dalle ricerche della Cristiani Testi - e la costruzione del dominio - un fattore determinante, a mio avviso, per lo stesso sviluppo del castello. Il secondo, sull'economia - purtroppo nei limiti cronologici del solo Trecento, non esistendo di fatto registri di imbreviature per il Duecento. Il terzo, sulle relazioni con gli altri comuni, toscani e non. Il quarto ed ultimo, sulla politica interna - seguendo un percorso piuttosto lungo, che copre più di due secoli, e va dalla nascita del comune sino all'integrazione nello stato fiorentino...» (Vieri Mazzoni) -
La pratica del commento. Vol. 3: canone: esclusioni e inclusioni, Il.
I testi e le letture che compongono questo volume formano la terza tappa di un progetto avviato nel 2014 da Daniela Brogi, Pietro Cataldi, Tiziana de Rogatis e Giuseppe Marrani, e che ha già generato due volumi. Si è trattato stavolta di capire quale sia la relazione tra il commento e il canone, attraverso un campione di letture che va dal Due-Trecento fino alla nostra contemporaneità. Nel momento in cui rileggiamo e commentiamo i testi, li manteniamo in uso o scegliamo di riportarli alla luce dalle zone d'ombra in cui erano stati lasciati dalle epoche passate o dai pregiudizi. Il canone, infatti, non è solo l'arca in cui abbiamo imbarcato i libri essenziali, ma è anche quello che è stato scelto di dimenticare. Se, da una parte, il commento ripensa opere, autrici e autori, movimenti e costellazioni letterarie già inclusi nella nostra tradizione attraverso nuove chiavi interpretative o nuove emergenze della nostra contemporaneità, dall'altra, l'aggiornamento del patrimonio culturale - una questione oggi più che mai vitale e urgente - presuppone anche la necessità di mettere in discussione il canone cristallizzato del gusto e il suo preteso universalismo, usando sguardi filologici, comparativi e di genere. Scompaginare il canone ci permette di contrattare nuovi diritti di cittadinanza e nuove differenze e identità culturali. -
Áskesis. Il perfezionamento di sé
Col termine áskesis si indicava in origine ogni tipo di ""esercizio"", ""allenamento"" o educazione a una tecnica, avente lo scopo di raggiungere una certa perfezione. L'áskesis (ascesi) viene poi adottata dalle pratiche filosofiche e spirituali per indicare l'educazione dello spirito, per cui la filosofia si presenta come un esercizio spirituale, un'arte di vivere che mira alla trasformazione dell'individuo. Con il cristianesimo l'ascesi fa riferimento alle pratiche volte a perfezionare la vita spirituale e ascendere a Dio. L'esercizio ascetico accomuna culture e religioni differenti, come il buddismo e il cristianesimo, dove presenta una certa familiarità con la ""mistica"", intesa come ""l'esperienza integrale della vita"" (Panikkar) e come la ricerca ""per trovar mio fine ultimo e mio primo principio"" (Silesius). Sia nell'ambito filosofico che in quello spirituale, il riferimento all'áskesis indica la volontà di perfezionare la propria esistenza e conseguire la conoscenza del proprio mondo (interiore ed esteriore) attraverso un impegno particolare e un ""lavoro su di sé"". La ""pratica ascetica"" diventa così mezzo e strumento per amare (phileîn) la sapienza (sophía) ed espressione della disciplina spirituale, rispondendo al profondo bisogno dell'uomo che si spinge oltre l'umano, volgendosi all'origine del suo ""desiderio""; dove il sentiero interminabile percorso dal filosofo si sovrappone al tragitto senza fine di chi cerca i ""confini dell'anima"" (Eraclito), poiché ""è mistico colui o colei che non può fermare il cammino"" (de Certeau). Con la prefazione di Lucio Saviani.