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El Menabon. Calendario 2024
L'unico, autentico calendario meneghino da parete, a colori: proverbi, modi di dire, ricette tipiche, ricorrenze, notizie e curiosità sulla città e sui suoi personaggi illustri e suggestive riproduzioni di vedute cittadine (2 per ogni mese) accompagnano il cultore della Milano che fu, giorno dopo giorno. Inoltre, in abbinamento a El Menabon 24, l'Almanacco milanese per l'anno 2024, pubblicazione da collezione con un apparato iconografico e 24 testi d'autore per (ri)scoprire storie, aneddoti e curiosità meneghine. Prefazione di Giangiacomo Schiavi. -
I versi della morte. Testo francese a fronte. Ediz. critica
Al dirompente e splendido dispiegarsi della civiltà cortese si accompagna nel XII secolo un revival delle tematiche ascetiche, del comptentus mundi, dell'immaginifica e macabra cultura dell'inferno e del Purgatorio. I Vers de la mort del monaco cistercense Hélinant de Froidmont, scritti nel 1194-97, si collocano con estrema originalità nel solco di questa tradizione. Hélinant non insiste sui temi della dissoluzione del corpo o sul sadismo infernale, ma fa leva sul ""personaggio"" Morte e sulla sua onnipotenza, alternando toni lirici ed espressioni proverbiali, affettuosa colloquialità e ironia grottesca. La Morte diventa un sovrano assoluto, un cavaliere assetato di duelli, un furfante che bara al gioco, un cacciatore feroce, un avvocato incontentabile, un barbiere per tutte le gole - in un rutilare di immagini e metafore, in uno stile martellante, visionario, allucinato, che fanno di questo testo forse il capolavoro della poesia religiosa dell'epoca. -
I chiostri di San Pietro a Reggio Emilia. Restauri, scoperte e ri...
Nei restauri compiuti dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia, nel 2004-2009, diretti da Antonella Ranaldi, autentici capolavori sono tornati alla luce. Di alcuni non si aveva alcuna conoscenza, di altri solo scarne tracce. L'attenzione va alle superfici decorate e all'architettura della prima fase cinquecentesca. Dai documenti erano noti i nomi degli artisti che lavorarono al chiostro piccolo, lo scultore Bartolomeo Spani, l'architetto Leonardo Pacchioni e il pittore Simone Fornari. Ma tutt'altra cosa è apprezzarne la qualità, dopo il rinvenimento e il restauro delle scene affrescate e delle preziose finiture picte. Nei documenti e negli esiti dell'opera si dimostra l'unità delle arti, ad un livello qualitativo che supera le aspettative, dove l'architettura sconfina nella pittura impreziosita nella sua speculare rappresentazione sulle pareti e sulle volte. Espressione di concezioni artistiche maturate sullo scorcio del primo quarto del Cinquecento. Le architetture claustrali sono state liberate dalle incongrue aggiunte, successive alla sua destinazione post unitaria a caserma; affreschi e apparati decorativi sono stati scoperti al di sotto delle ridipinture moderne, qui illustrati per la prima volta in modo completo (dopo l'anticipazione di Ranaldi 2009) nel ricco apparato di immagini che seguono il corso dei lavori e gli esiti finali nelle fotografie di Andrea Santucci. -
Riformare i vinti. Storia e critica delle riforme liberal-capitaliste
A partire dalle recenti crisi finanziarie, la parola «riforma» è entrata nel lessico comune quale immagine evocativa di austerità e malessere economico, specialmente per le classi lavoratrici e una parte del ceto medio. Ma a cosa si riferisce esattamente quel termine? Attraverso un approccio critico, che parte dalla genesi della rivoluzione industriale, il volume analizza le origini storiche del riformismo liberal-capitalista, inteso come strumento di assimilazione delle economie periferiche a favore degli interessi economici e politici delle élite e degli Stati egemonici - Gran Bretagna prima, Stati Uniti poi - tra il XIX e il XXI secolo. La riforma si configura, perciò, come uno strumento riconducibile a un chiaro sostrato ideologico, dietro il quale si celano precisi interessi di classe nonché valori politici e culturali ben definiti. Uno strumento funzionale, dunque, a promuovere istituzioni socio-economico-finanziarie, norme e stili di vita tipici di un ordine economico liberal-capitalistico, che vede nell'accumulazione del capitale, nella ricerca del profitto e nella trasformazione sociale alcuni dei suoi valori fondanti. -
L' orso più tenero. Ediz. a colori
Il grande orso bruno è un po' triste, gentile e pacifico, ma nessuno lo sa. Da anni cammina solo nella foresta, perché tutti, Gufo, Renna, Volpe, Lepre, hanno rifiutato il suo affetto. Ogni volta che incontra un altro animale, non può fare a meno di dire: ""Vorrei abbracciarti"". Però nessuno ha mai accettato perché sono tutti convinti che l'orso sia pericoloso, un animale selvatico capace di soffocare chiunque tra le sue braccia. Quando finalmente, un giorno, gli si avvicina una sagoma grigia, una lupa dai grandi occhi neri che, da parte sua, trema solo per il freddo e ha biso- gno di grandi braccia per scaldarla... avrà finalmente trovato un'amica? Età di lettura: da 4 anni. -
Pandemonio
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I poemi provenzali
Amore, amore mio, immensa fu la notte, immensa nostra veglia ove tant'essere fu consumato. Donna io vi sono, e con gran senso, entro le tenebre del cuore d'uomo. La notte d'estate s'illumina alle persiane nostre chiuse; l'uva nera azzurreggia nelle campagne; il cappero a bordo strada scopre la polpa rosa; e l'odore del giorno si sveglia nei vostri alberi di resina. Donna io vi sono, amore mio, entro i silenzi del cuore d'uomo. La terra, al suo risveglio, non è che un sussultare d'insetti tra le foglie: aculei e pungiglioni in ogni foglia... Ed io ascolto, amore mio, correre il tutto verso la sua fine. La civetta nana di Pallade si fa sentire nel cipresso; Cerere dalle mani tenere ci apre i frutti del melograno e le noci del Quercy; il topo quercino costruisce il suo nido nelle fascine d'un grand'albero; e le cavallette del deserto il suolo rodono fino alla tomba d'Abramo. Donna io vi sono, amore mio, in ogni festa di memoria. Ascolta, ascolta, amore mio, il rumore che un grande amore fa al refluire della vita. Tutte le cose corrono alla vita come corrieri dell'impero. -
Arredo liturgico medievale. La documentazione scritta e materiale...
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Salute, malattia e sopravvivemza in Italia fra '800 e '900
Il tema della ""transizione sanitaria"" è riproposto in questo volume nella sua accezione di trasformazione triplice: dei profili epidemiologici, dei rischi di malattia e delle forme di attenzione alla salute. Il concetto di ""health transition"", nell'originaria e più espressiva denominazione anglosassone, include, infatti, accanto all'evoluzione del quadro epidemiologico, l'insieme dei fattori che stanno alla base della sua trasformazione e quindi i cambiamenti sociali, culturali e comportamentali che si sono verificati in parallelo a quelli epidemiologici, come pure le modifiche nei fattori di rischio e nelle risposte che le società sono riuscite a fornire per contrastare le malattie e la morte. Attorno a questi snodi cruciali si sviluppano i contributi di questa pubblicazione che, con ottica interdisciplinare, analizzano alcuni aspetti del complesso e tormentato passaggio dal vecchio al nuovo regime di mortalità. -
Percorsi di pedagogia giuridica
Il testo, indagando sul versante della pedagogia in assetto giuridico passano in rassegna alcuni fenomeni complessi: la devianza, la tutela del minore, l'abuso e il maltrattamento, la mediazione familiare, la normativa sul diritto di famiglia, la relazione educativa nelle comunità di accoglienza, la consulenza tecnica d'ufficio e di parte del pedagogista, i principi generali del processo minorile. -
L'isola dell'Asinara. L'ambiente, la storia, il parco
«Questo volume è strettamente collegato alla VIII Settimana della Cultura Scientifica (Sassari, 27 marzo-11 aprile 1998) dedicata all'isola dell'Asinara e al suo golfo, ambiente, storia, parco naturale. Non si tratta del catalogo della mostra - allestita soprattutto a fini divulgativi e rivolta ad un pubblico spesso digiuno delle tematiche scientifiche - ma di un ulteriore approfondimento volto a focalizzare la situazione naturalistica ed ambientale dell'isola dell'Asinara e a porre sul tappeto alcuni problemi di gestione dell'istituendo parco nazionale. Per realizzare questo volume hanno lavorato i professori e i ricercatori dei Dipartimenti e degli Istituti scientifici e umanistici dell'Ateneo sassarese. Ma hanno dato un prezioso contributo anche i funzionari del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, in particolare la Biblioteca Universitaria di Sassari, gli Archivi di Stato di Cagliari e di Sassari, la Soprintendenza Archivistica per la Sardegna, la Soprintendenza ai Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici per le Province di Sassari e Nuoro. Il volume è articolato in tre sezioni che rispecchiano l'itinerario della mostra: il prof. Antonello Mattone, ordinario di Storia delle istituzioni politiche, ha curato la parte relativa al quadro storico e, in qualità di Delegato del Rettore per la promozione e lo sviluppo delle attività culturali e sociali, ha coordinato l'impianto generale dell'VIII Settimana della Cultura Scientifica. La prof. Franca Valsecchi, ordinario di Botanica sistematica, ha curato la sezione relativa alla natura e all'ambiente; il prof. Michele Gutierrez, straordinario di Economia agraria, ha curato la parte sulle problematiche di gestione dell'istituendo parco. Ciò che ha spinto l'Università di Sassari a progettare la Settimana della Cultura Scientifica sull'isola dell'Asinara e sul suo golfo - oserei dire ad affrontare in tempi relativamente stretti, ma con risultati comunque interessanti, una ricerca diciamo così ""applicata"" - è stata innanzitutto un'istanza civile volta alla difesa di un ambiente naturale che costituisce oggi, caso unico nel Mediterraneo, uno straordinario elemento di studio e di valorizzazione economica. La seconda motivazione è quella che guarda con particolare attenzione alla ricaduta del ""parco dell'Asinara"" nell'economia e nella società della Sardegna nord-occidentale. Il parco può diventare infatti un grande volano per lo sviluppo del turismo, per la modernizzazione delle infrastrutture e dei servizi della nostra provincia. L'Università, come sempre sensibile alle istanze del territorio, ha voluto studiare ed indicare risorse ambientali che, opportunamente tutelate e difese, possono contribuire allo sviluppo e alla ripresa economica dell'area sassarese...» (Dalla Presentazione di Alessandro Maida) -
Torrentismo in Sardegna
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La riconciliazione «sorella del battesimo». Come vivi tornati dai...
Il Battesimo ci ha dato la vita nuova in Cristo, ma non ci ha tolto la libertà. Possiamo tornare a vivere per noi stessi e la mentalità dell'uomo vecchio può riaffiorare e imporsi nuovamente. Il Signore Gesù ha dato alla sua Chiesa non solo le acque del Battesimo che lavano il peccato, ma anche due occhi che possono piangere le lacrime della penitenza. È il sacramento della riconciliazione, che gli antichi chiamano anche «sorella del Battesimo» e «Battesimo laborioso». Dopo ogni peccato, la Trinità santa continua ad immergerci nel suo perdono per farci tornare come nuovi. Il libro ci introduce al mistero trinitario della riconciliazione: il Padre ricco di misericordia ci salva in Gesù, il medico delle anime e dei corpi, che nella Pasqua effonde sulla Chiesa lo Spirito Santo, che è la remissione dei peccati, e fa di noi un corpo di figli perdonati e di fratelli che si perdonano. La Chiesa realizza la sua santità non prendendo le distanze dai peccatori, ma sedendo alla loro mensa e offrendo la compassione e l'amore redentore di Cristo. Nella sua millenaria tradizione, ha celebrato il perdono del Signore con diversi riti e pratiche ascetiche. Nella memoria della sapienza penitenziale dei Padri d'Oriente e d'Occidente e nell'attenzione alle esigenze spirituali dell'uomo moderno, si suggeriscono alcuni spunti su come il cuore diventa penitente e guarisce dalle ferite del peccato, e su come il cristiano di oggi può celebrare la confessione personale e la riconciliazione comunitaria. -
Paolo di Tarso. Evangelo di Gesù
Non si può diventare cristiani se non cominciando da Gerusalemme. Non esiste rottura tra la fede di Israele e il vangelo di Gesù. Esiste piuttosto una ""continuità trasfigurata"". Con questa convinzione, Francesco Rossi de Gasperis presenta la figura di Paolo di Tarso, apostolo delle genti, ma prima di tutto evangelista di Israele, rimasto un fariseo zelante anche dopo esser diventato discepolo di Gesù. Paolo, contemplato e studiato come persona-figura di questa unità e continuità trasfigurata, svela come la Nuova Alleanza conduca la Torah di Mosè al suo ultimo rinnovamento. -
Potenziamento e destino dell'uomo. Itinerari per una filosofia de...
Il dibattito sul potenziamento dell'uomo per mezzo di interventi biomedici è divenuto centrale nell'attuale scenario filosofico: da un lato i fautori della sua radicale trasformazione, con i transumanisti in prima linea, dall'altra i difensori della natura umana, che sarebbe minacciata dalla complessiva alterazione di tratti psicofisici essenziali. Il presente volume intende proporre un itinerario di riflessione che, andando alla radice del concetto di enhancement, si ponga al di là della contrapposizione tra bioprogressismo e bioconservatorismo. Un lavoro di scavo il cui obiettivo è contribuire a delineare e sviluppare i tratti specifici di un concetto che non va ricondotto interamente ad una logica di tipo quantitativo (enhancement come mera implementazione) ma, al contrario, possa proporsi quale fondamentale categoria ermeneutica in grado di inquadrare i cambiamenti in atto nelle scienze biomediche e la strutturale apertura dell'essere umano a possibilità d'essere sempre inedite. -
La svolta di Enea. Retorica ed esistenza in Giorgio Caproni (1932...
Il libro si occupa della prima fase della produzione poetica di Caproni dalle origini a ""Il passaggio di Enea"". Malaguti ricostruisce la formazione culturale del poeta e gli snodi della scrittura in versi dalla tensione metaforica degli esordi alla consapevolezza esistenzialista del dopoguerra. -
Dorme
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Final Cut Pro X
Questo libro è la guida completa, certificata Apple, dell'ultima versione di Final Cut Pro. In questo manuale l'autrice Diana Weynand presenta le tecniche fondamentali di video editing e introduce le funzioni più evolute di Final Cut Pro. Ogni capitolo contiene una lezione dedicata a una specifica fase dell'editing video utilizzando dei filmati professionali scaricabili da Internet. Per presentare le diverse funzioni del software e le tecniche utilizzate quotidianamente nei progetti di editing, sono impiegati spezzoni tratti da produzioni autentiche, come il telefilm di successo Fairly Legal, il dietro le quinte di un documentario sugli effetti digitali con Silverdraft's MobileViz, il premiato documentario Delicious Peace Grows in a Ugandan Coffee Bean, materiale girato sulle piste di Dragster della NHRA e Pullin TV, e un cortometraggio di Matthew Modine, I Think I Thought. L'interfaccia di editing dinamico di Final Cut Pro permetterà di sperimentare liberamente e di lavorare con straordinaria velocità e precisione; si impareranno nuovi modi di organizzare i media con i metadati, assemblare un rough cut per poi trimmarlo e rifinirlo prima di aggiungere titolature, effetti, transizioni, correggere l'audio e il colore. Completamente aggiornato per Final Cut Pro X, questo libro copre le nuove funzionalità come lo Skimming, la Magnetic Timeline, il Precision Editor, la connessione dei clip e le Smart Collection. -
Berlino-Barcellona
Meridiani guarda al mondo con occhi curiosi. E più che descriverlo, lo interroga lasciando che siano i luoghi a raccontarsi attraverso la natura, i monumenti, i paesaggi urbani, i volti e le storie della gente, le espressioni artistiche e culturali, la moda e lo sport. Ogni numero è un viaggio non convenzionale in città e paesi che pagina dopo pagina, attraverso reportage giornalistici, servizi fotografici, racconti di famosi scrittori svelano la loro anima più profonda. -
Pillole per migliorare il tuo inglese. A cure for unhealthy English
Come avrà fatto Marco Polo a viaggiare senza App e traduttori online? Come hanno fatto milioni di italiani ad andare all’estero a cercare lavoro parlando solo il loro dialetto, finendo poi per arrangiarsi con un misto di americano italianizzato e inventare il “broccolino” che poi ha avuto più lustro e diffusione del più colto Esperanto? Quando programmi un viaggio, in attesa di partire, perché non affinare il proprio inglese, la lingua “passepartout” del turista? Ma l’idea migliore è quella di affrontare questa rifinitura con il sorriso, tanto per partire col piede giusto. E questo “bagaglio culturale” non poteva che celebrare il famoso spago utilizzandolo come segnalibro. E quando sarà il momento di partire, prima di allacciare la cintura, sarà meglio allacciarsi le scarpe!