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Trilogia delle religioni: Jesuit Joe-La macumba del gringo-A oves...
L'arte oscura della cartomanzia, la fede cieca e spietata frutto di una recente conversione e il mistero febbrile della stregoneria tribale invadono e sovvertono con devastante potenza la vita di tre uomini, mettendo in discussione il senso della loro vita.rn«Il tratto è sicuro, le tavole sono ben colorate, i testi restano solidi. E i personaggi appena accennati sono schizzi di un futuro che in un passato lontano era stato possibile» - Paolo Condò, RobinsonNate in un periodo magico della carriera di Hugo Pratt, queste tre storie (originariamente apparse nella collana «Un uomo un'avventura»), ambientate in tre punti del pianeta molto lontani tra loro, rappresentano in realtà un racconto unico. Spostando l'azione dalle silenziose nevi del Canada, alle atmosfere crepitanti del Brasile, fino alle allucinanti sabbie del deserto somalo, Pratt ha creato quella che egli stesso definì la sua Trilogia delle religioni. L'arte oscura della cartomanzia, la fede cieca e spietata frutto di una recente conversione e il mistero febbrile della stregoneria tribale invadono e sovvertono con devastante potenza la vita di tre uomini, mettendo in discussione il senso della loro vita. Una splendida edizione, arricchita da illustrazioni e da un contributo critico di Francesco Boille («Internazionale»), che racchiude in un solo libro tre delle storie più incisive e intense di Hugo Pratt. -
Dialoghi con Leucò
Nei Dialoghi con Leucò, i racconti di Odisseo, Dioniso, Teseo, ma anche di donne dai tragici destini come Saffo, Calipso e altre, ci aiutano a leggere il presente, ci dicono chi eravamo e chi vorremmo essere, facendoci specchiare nelle nostre contraddizioni.In una dimensione fuori dal tempo, quella del mito, Pavese ritrae l'infinita varietà dei comportamenti umani attraverso le voci di dei, mortali ed eroi. I Dialoghi con Leucò – accolti con sorpresa dai lettori alla loro pubblicazione nel 1947 – sono una raffinata operazione creativa che affronta i grandi temi dell'esistenza eternandoli nelle parole di personaggi che da sempre popolano il nostro immaginario, in ventisette botta e risposta dalle sfumature più diverse: è così che i racconti di Odisseo, Dioniso, Teseo, ma anche di donne dai tragici destini come Saffo, Calipso e altre, ci aiutano a leggere il presente, ci dicono chi eravamo e chi vorremmo essere, facendoci specchiare nelle nostre contraddizioni. Non un libro di mitografia, ma una lente che indaga tra le pieghe di ciò che il subconscio vorrebbe nascondere, in cerca di una risposta catartica. Il libro più amato da Pavese e insieme una potente rivisitazione moderna della funzione del mito nel pensiero umano. -
La vacanza
Un romanzo controverso e necessario, oggi più che mai contemporaneo, che in una lingua asciutta e vibrante ci consegna una protagonista che anticipa e racchiude in sé tutte le donne di Dacia Maraini.Uscito nel 1962 e scritto in pieno boom economico, La vacanza è il primo romanzo di Dacia Maraini, una storia perturbante che racconta la scoperta della sensualità da parte di una ragazzina nell'estate del 1943. La voce narrante è quella di Anna, orfana di madre, che esce dal collegio per trascorrere le vacanze sul litorale laziale col padre e la matrigna. È ancora una bambina, ma è col corpo di una donna che Anna mette piede con incoscienza e curiosità nel mondo dei maschi adulti. E mentre il rombo degli aerei – il suono della guerra – rompe la quiete sonnacchiosa di giornate fatte di gite in pattino e appuntamenti ai bagni Savoia, Anna diventerà grande suo malgrado, scoprendo la propria femminilità di fronte all'ebete incredulità di uomini giovani e vecchi, in un contesto borghese e ipocrita che di lei sa solo approfittarsi. Un romanzo controverso e necessario, oggi più che mai contemporaneo, che in una lingua asciutta e vibrante ci consegna una protagonista che anticipa e racchiude in sé tutte le donne di Dacia Maraini. -
La Divina Commedia di Dante illustrata da Federico Zuccari
Con il commento esegetico e le note dello stesso pittore, questa edizione illustrata della Commedia ci regala una nuova esplorazione artistica nell'universo di Dante, destinata ad accompagnarci nel futuro. La Commedia è un'opera-mondo, tra le più perfette create dall'uomo, che nei secoli ha continuato a essere letta, tradotta, commentata, illustrata e riscritta, in una parola esplorata, come una terra che non smetta mai di mostrare angoli di significati prima nascosti, o mai visti. Ecco quindi che il settecentesimo anniversario dalla morte di Dante Alighieri ha offerto l'occasione per riscoprire il capolavoro pressoché inedito di un grande artista tardo manierista, Federico Zuccari, celebre per aver affrescato la cupola di Santa Maria del Fiore. Grazie all'opera di digitalizzazione degli 88 fogli della Commedia istoriata operata dalle Gallerie degli Uffizi, che custodiscono le tavole originali dal 1738, oggi i dipinti di Zuccari possono essere sfogliati e ammirati da tutti in questo libro. Create a fine del Cinquecento, le tavole rappresentano la prima grande opera illustrata della Divina Commedia, che precede di molto anche la più conosciuta di Gustave Doré. Dalla selva oscura fino alle alte sfere del Paradiso, Zuccari attraversa l'opera dantesca regalando a ogni cantica un gusto estetico differente, privilegiando atmosfere cupe e forti contrasti nella cantica infernale, giochi drammatici di luce e ombra per il Purgatorio fino ad assurgere ai Cieli con un tocco quasi evanescente. Introduzioni di Eike Schmidt e Natascia Tonelli. -
Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere
Quando vi sembra che la persona al vostro fianco sia diventata un alieno con cui è impossibile comunicare, non vi meravigliate, perché è proprio questo il principio che fa da caposaldo alla teoria “Marte-Venere”: l’idea che gli uomini e le donne abbiano due diversi modi di pensare, di parlare, e quindi di amare. Come abitanti di pianeti diversi i loro comportamenti possono anche assumere significati diametralmente opposti, ma, come ci spiega il dottor Gray, riconoscere e capire queste differenze è possibile. Anzi, partendo da qui, i rapporti di coppia possono migliorare, rafforzarsi. E gli uomini e le donne possono trovare finalmente un linguaggio comune per tornare a parlarsi. Da oltre trent’anni John Gray trasmette il suo metodo in tutto il mondo grazie a questo testo illuminante e divertente, che fornisce un continuo punto di vista originale sulla vita di coppia, aiutando realmente i lettori a fare chiarezza nel meraviglioso caos dell’amore. -
L'alfabeto della natura. La lezione della scienza per interpretar...
La realtà in cui siamo immersi è complessa, incerta e imprevedibile, forse a un livello mai visto in passato. Di fronte a questa complessità, però, il nostro pensiero non può arretrare: come potremmo vivere in un mondo che sappiamo decifrare solo in piccolissima parte? Il caos della pandemia, le reazioni scomposte di una certa politica e la circolazione di fake news sempre più virali hanno mostrato con chiarezza che solo ragionare in termini scientifici ci consente di capire e spiegare i molti aspetti di un fenomeno complesso. Proprio per questa ragione la scienza, con i suoi limiti, le sue incertezze, ma anche con la sua efficacia interpretativa dovrebbe essere pienamente accolta nella discussione pubblica. La conservazione dei valori democratici e il rafforzamento della fiducia nelle istituzioni sono possibili solo con il contributo di cittadini ben informati. Come ha scritto Stephen Hawking: “In una democrazia, è molto importante che i cittadini abbiano una conoscenza di base della scienza in modo da poter controllare quanto la scienza e la tecnologia influenzano sempre più le nostre vite”.Quali sono le domande giuste davanti a una cosa che non capiamo? Come si smaschera una fallacia in un ragionamento? Quali sono gli errori cognitivi che condizionano le nostre decisioni? Abbiamo davanti a noi una sfida enorme, scrive Roberto Battiston, in cui mettere a frutto la lezione che abbiamo imparato con la pandemia: la questione ambientale. Un tema elusivo, lento, contraddittorio, eppure decisivo per il nostro futuro; un tema che dobbiamo affrontare ora, evitando di farci ingannare da suggestioni poco fondate. Grazie alla scienza abbiamo gli strumenti per capire i problemi e risolverli: dobbiamo solo imparare a usarli nel modo più opportuno. -
Racconti dall'India
«La mia prima impressione è quella dell'alba, luce e colore e frutta d'oro e di porpora all'altezza della spalla» ricorda Kipling nella sua autobiografia, Something of Myself. Quei colori e il suo sguardo partecipe di meraviglia sono gli stessi che ritroviamo in questa raccolta di racconti, che ci restituisce l'India esotica e crudele di uno dei più grandi narratori in lingua inglese del Novecento e insieme il suo percorso umano, costellato di libri e storie mirabolanti in cui rifugiarsi per dare vita a un altrove magico. L'India che Kipling conobbe da bambino e poi da uomo, terra dai mille contrasti, in bilico tra la grandezza dell'Impero britannico e la povertà della sua gente, tra la seduzione dei suoi paesaggi e la minaccia delle catastrofi stagionali. Nei venti racconti qui raccolti, tra i suoi più belli – compreso Nel rukh, che per la prima volta dà vita al personaggio di Mowgli – Kipling ce ne rivela i chiaroscuri e ci restituisce i difficili rapporti con i nativi, ma soprattutto le seduzioni di una terra che, scrive, «la notte mi andava alla testa». -
Principessa Sara
Sara è stata cresciuta in India dal padre, il capitano inglese Ralph Crewe. Quando compie sette anni, viene mandata a Londra a studiare nel Convitto di Miss Minchin. Essendo ricca, è trattata come una privilegiata; ma tutto crolla nel momento in cui il padre scompare tragicamente, e con lui la sua fortuna. Sara diventa allora vittima delle angherie della direttrice, ma con la fantasia può evadere giocando al suo passatempo preferito: «Facciamo finta che». E se, e se... e se Sara fosse una principessa? Un grande classico per ragazzi che mette in luce l'incredibile potere dell'immaginazione e della letteratura di fronte alle avversità. Età di lettura: da 6 anni. -
Il vento tra i salici
Provate a immaginare una talpa, un topo, un rospo e un tasso nella campagna inglese all’inizio del secolo scorso. Tra picnic e gite in barca, questo strano quartetto è l’immagine di un’amicizia perfetta. E quando il più anfibio tra loro perde la rotta, l’intero gruppo si imbarca nella difficile impresa di aiutarlo… Thibault Prugne ci invita a scoprire un classico per ragazzi della letteratura inglese attraverso illustrazioni che evocano quiete campestre e atmosfere di fiaba. Età di lettura: da 8 anni. -
Perché la forchetta non sa di niente? E altre domande curiose per...
Ti sei mai chiesto perché il vetro è trasparente e il muro no? E come mai le bolle di sapone sono sferiche e non, che so, piramidali? Oppure, ancora, come funziona una comune cannuccia? O come è fatto lo slime e quante volte si può piegare un foglio di carta? Il mondo che ti circonda, a cominciare dagli oggetti e dai materiali con cui hai a che fare ogni giorno, anche i più banali, nasconde storie e segreti che aspettano solo di essere svelati. Devis Bellucci ti guida come un esploratore in un viaggio all'interno della casa, stanza per stanza, rispondendo ai dubbi più assurdi senza usare formule o paroloni, ma con spiegazioni semplici ed esempi facili che ti permetteranno di capire, in pratica, perché le cose stanno come stanno. E ti faranno apprezzare di essere una persona curiosa e piena di voglia di scoprire. Perché le domande «sono dappertutto, sparse come coriandoli dopo una festa di carnevale. Riconoscerle, prima che alla scienza, conduce allo stupore, e questo rende il nostro mondo un posto davvero interessante». Età di lettura: da 10 anni. -
Veglie alla fattoria presso Dikanka
Un’opera inconsueta nella letteratura russa, che al suo apparire attira immediatamente l’attenzione del pubblico. Amori contrastati, feste sfrenate nelle notti di luna, luoghi stregati, giovani che vagabondano di casa in casa cantando o che vendono l’anima al diavolo in cambio di ricchezze, vecchi ubriachi che giocano a carte con le streghe. Ma vero protagonista delle Veglie è il diavolo, sempre pronto ad architettare trappole e astuzie ai danni degli abitanti di Dikan’ka, irrompendo all’improvviso nelle loro vite. Le Veglie, scanzonate, fiabesche e talvolta terribili avventure di ambientazione rurale, raccolte dall’apicoltore Rudyj Pan’ko durante le interminabili notti invernali intorno al fuoco, incantano i lettori col loro umorismo grottesco e raffinato e venato di malinconia, divertendoli e tenendoli col fiato sospeso. Le vicende si dipanano in un tempo sospeso e mitico. -
La felicità. La libertà. Testo latino a fronte
I dialoghi giovanili La felicità e La libertà furono scritti in due momenti cruciali nella vita di Agostino: il primo nel 386, l’anno della conversione, il secondo nel 391, all’inizio della missione pastorale a Ippona. Affascinato dalla predicazione di Sant’Ambrogio, Agostino interruppe bruscamente una brillante carriera di retore e cominciò a riflettere su se stesso e ad andare alla ricerca delle risposte alle domande che da sempre assillano l’uomo: cos’è la felicità e chi o cosa procura la felicità vera e duratura? Cos’è il male e perché esiste? Acuto e coinvolgente, Agostino trascina il lettore nella ricerca costringendolo a guardare nel proprio intimo. Maria Teresa Fumagalli Beonio Brocchieri analizza nell’introduzione il cammino intellettuale e speculativo di Agostino alla base dei due dialoghi. -
Apocolocyntosis. Testo latino a fronte
Un Seneca feroce, cinico e irridente, lontano dalla seriosa gravità del filosofo, inaspettato per chi lo conosce solo dalle Lettere a Lucilio o dai Dialoghi. L'Apocolocyntosis, l'unica opera di satira politica a noi giunta dall'antichità, bizzarra mescolanza di prosa e poesia, parodia di generi alti e punte di accesa volgarità, racconta il destino ultraterreno del defunto Claudio: non apoteosi, come da prassi per gli imperatori morti, ma apocolocyntosis, cioè ""inzuccamento"", il processo postumo in cielo e la condanna a giocare a dadi con un bossolo forato. Il tutto scritto con una ferocia e un astio che la rendono una delle pagine più inquietanti del rapporto spesso tragico tra il potere e gli intellettuali. Rossana Mugellesi esplora nell'introduzione le particolarità dell'Apocolocyntosis e della satira menippea, genere di cui l'operetta è l'unico esempio superstite. -
Il corvo. La filosofia della composizione
Un uomo, solo, che piange la sua amata morta, un corvo che, con insistenza, continua a ripetergli una parola, una sola. ""Nevermore"" (""Mai più, ora""). Un dolore tangibile e acutissimo attraversa queste pagine sublimi e laceranti che lasceranno un segno indelebile nell'animo di ognuno. Un poemetto che è stato il codice del simbolismo e del decadentismo. -
La formazione dell'oratore. Vol. 3: Libri 9-12
L'oratore, secondo la celebre definizione di Catone il Censore, è un uomo onesto esperto di eloquenza. Quintiliano fece sua questa concezione e passò la vita a insegnare ai suoi molti discepoli, tra cui gli eredi dell'imperatore Domiziano e Plinio il Giovane, come la formazione oratoria non possa essere separata dal perfezionamento morale. Scrivendo ""La formazione dell'oratore"", Quintiliano volle dunque offrire un trattato di educazione dell'uomo nella sua interezza, dai primi passi del futuro oratore fino al ritiro dalla vita pubblica, in un intreccio indissolubile di maturazione professionale e umana. I libri IX-XII sono dedicati alle figure di parola e alle qualità morali e culturali necessarie all'oratore. Nel libro X vengono passate in rassegna le letterature greca e latina. Chiude il volume un utile indice dei nomi relativo all'intera opera. -
Fiabe russe
Principi e regine, serpenti e draghi, spiriti magici e diavoli, personaggi dai nomi suggestivi come Vasilisa la Bella, Finist fulgido falco e la strega Baba Jaga: un universo magico popolato dalle figure del folklore slavo le cui origini risalgono ai tempi di Ivan il terribile, che di notte, non riuscendo a dormire, teneva accanto al suo letto tre uomini ciechi per raccontargli favole. Un mondo fantastico a cui amavano attingere anche autori come Gogol’ e Dostoevskij, che si divertivano a volte a intrattenersi con il diavolo e i suoi aiutanti. Dalla celebre raccolta di fiabe russe realizzata in otto volumi da Aleksandr Afanas’ev nel 1863, in collaborazione con un altro grande etnologo e linguista, Vladimir Propp, vengono pubblicati in questa edizione circa un centinaio di testi. Si tratta in parte delle fiabe più celebri e in parte di testi tradotti qui per la prima volta a cura di Eridano Bazzarelli, uno dei massimi slavisti italiani. -
Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale
Si può raccontare un dramma ecologico e sociale come se fosse un incalzante romanzo a più voci? È quello che fa Daniele Rielli in questo libro in cui, cercando di capire cosa sta uccidendo gli ulivi della sua famiglia, ricostruisce le vicende legate all’arrivo in Puglia di Xylella, un batterio che ha causato la più grave epidemia delle piante al mondo.Tutto inizia a Gallipoli, quando gli ulivi cominciano a seccare e morire in un modo mai visto prima. Si mette in moto un vortice di avvenimenti che prende velocità fino a diventare inarrestabile. L’ulivo è l’albero simbolo della civiltà mediterranea ed è ritenuto immortale, le piazze si riempiono di manifestanti che protestano contro le misure di contenimento e la magistratura mette sotto accusa gli scienziati che hanno scoperto la malattia: è la tempesta perfetta. Oggi almeno 21 milioni di ulivi – tra cui molti alberi secolari e millenari, un patrimonio insostituibile – sono morti, è come se l’intera provincia di Lecce fosse stata bruciata da un gigantesco fuoco invisibile. L’epidemia si muove inesorabile verso Nord e rimane aperta una domanda: come è stato possibile?Daniele Rielli segue questa vicenda sin dall’inizio, per anni parla con gli scienziati che studiano il batterio, incontra i negazionisti che non credono alla malattia, ascolta gli agricoltori e i frantoiani che cercano di salvare le loro aziende, studia i documenti, interroga le persone, percorre migliaia di chilometri dentro un territorio che da paradiso terrestre si sta trasformando in un gigantesco cimitero vegetale, perdendo così la sua identità più profonda. Durante questo lungo viaggio Rielli indaga l’antico legame con gli ulivi della sua famiglia, scopre i segreti dell’industria dell’olio, riflette sugli aspetti più paradossali del nostro rapporto con la natura e sull’enorme potere delle storie. -
Il corvo della notte
Stoccolma, 1880. In una notte gelida e silenziosa, un ragazzino bussa al portone dell'orfanotrofio pubblico. Tra le braccia stringe un fagotto che dice di aver strappato all'Angelo Nero. Avvoltolata in quella stoffa riposa una neonata che il ragazzo affida a Mika, una bambina di undici anni che vive nella struttura prendendosi cura dei piccoli orfani. Per guadagnare qualche soldo in più, Mika lavora anche alla Cappella, un pub nelle vicinanze. Ed è proprio lì che una sera sente due poliziotti parlare del loro ultimo caso: un uomo rinvenuto in fin di vita che, prima di esalare l'ultimo respiro, ha confessato il nome del suo omicida, il Corvo della Notte, un assassino che in passato aveva terrorizzato Stoccolma, ma che poi era stato catturato e giustiziato. Come è possibile che ora il suo nome sia ricomparso? Ci sarà qualche legame tra lui e l'Angelo Nero? Mika viene coinvolta nell'indagine. E mentre tra lei e l'agente di polizia Valdemar Hoff nascerà un'amicizia speciale, una catena di eventi la metterà in un pericolo più grande di quanto abbia mai potuto immaginare. Età di lettura: da 9 anni. -
Pineapple Street. Ediz. italiana
Immobiliaristi da generazioni, gli Stockton sono l’emblema dell’alta società newyorchese. La loro vita è cadenzata da happening al circolo del golf, accordi prematrimoniali e cene a tema, organizzate dalla matriarca Tilda nella grande villa sul lungofiume di Brooklyn Heights. Ma dietro lo stile old money e l’educazione da Ivy League, l’unico linguaggio che sembrano conoscere e che ne regola i rapporti è quello della competizione e del conformismo. Darley, la figlia maggiore, ha deciso di dare ascolto al cuore e sposare l’uomo che ama, e come contropartita ha dovuto rinunciare a una fetta di eredità e alla propria carriera. Sasha, moglie di Cord, il primogenito, è una donna indipendente che ha sempre lavorato e si è fatta da sé e forse, proprio per questo, è considerata dalle cognate un’arrampicatrice sociale. Infine Georgiana, la piccola di casa, ventiseienne impulsiva e fragile: lavora per un’organizzazione no-profit, ha una cotta per il suo capo e la madre le parla soltanto sul campo da tennis. L’incompatibilità tra i propri privilegi e le ambizioni personali pone ciascuna delle tre protagoniste di fronte a una scelta cruciale: negare se stessa, o inventarsi un modo per essere felice. -
Fino a quando la mia stella brillerà
La sera in cui a Liliana viene detto che non potrà più andare a scuola, lei non sa nemmeno di essere ebrea. In poco tempo si ritrova prima emarginata, poi senza una casa, infine in fuga e arrestata. A tredici anni viene deportata ad Auschwitz. Liliana parte il 30 gennaio 1944 dal binario 21 della stazione Centrale di Milano e sarà l'unica bambina di quel treno a tornare indietro. Ogni sera nel campo cercava in cielo la sua stella. Poi ripeteva dentro di sé: finché io sarò viva, tu continuerai a brillare. La forza della testimonianza, perché gli orrori della Storia non vengano dimenticati.