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Seguendo l'equatore
Nel 1894 Mark Twain si trova sull'orlo della bancarotta a causa di un investimento fallimentare per una macchina tipografica ""rivoluzionaria"". Nel tentativo di far fronte a un debito equivalente a circa due milioni di dollari attuali, nel 1895 intraprende un lungo viaggio in piroscafo attraverso l'Impero Britannico, tenendo conferenze nei principali possedimenti inglesi. L'opera è il diario di questa straordinaria esperienza, pubblicato per la prima volta nel 1897 e finora mai tradotto integralmente in italiano. Mark Twain ci offre un'acuta rappresentazione del mondo coloniale alla fine del sec. XIX, che non rinuncia a smascherare e criticare razzismo, imperialismo e zelo missionario. Nel solco della grande letteratura di viaggio, un libro brillante e sontuoso che sorprende per la sua mole di riflessioni filosofiche, sociali, antropologiche, con qualche virata verso la religione, la politica, fino alla botanica e la zoologia, in un clima perenne di racconto d'avventura. -
Voi donne e uomini liberi. Episodi della vita di una ragazza schiava
L'autobiografia di Harriet Ann Jacobs, pubblicata nel 1861 sotto lo pseudonimo di Linda Brent, ne racconta la vita dalla prima infanzia alla fuga verso la libertà nel 1842, quando finalmente riuscì a raggiungere New York dopo trent'anni di soprusi e violenze. In un'epoca in cui la letteratura abolizionista assumeva sempre maggior rilievo, l'opera di Jacobs è caratterizzata da un'ispirazione protofemminista: non a caso si rivolge soprattutto alle donne bianche, che talvolta nella narrazione sembrano superare le barriere di razza e condizione sociale in virtù di un'alleanza di genere ben più forte. L'autrice pone inoltre l'attenzione sulla peculiare tipologia di resistenza attuata dalle donne schiave dell'epoca. -
Lettere dalla Terra
In una serie di lettere, Satana espone le sue osservazioni all'arcangelo Gabriele, esplorando il comportamento dell'uomo e la natura delle religioni. Un attacco alle assurdità della religione, uno scritto attualissimo in un'epoca di fondamentalismi e riesumate superstizioni. «Domani ho l'intenzione di dettare un capitolo che condannerà al rogo i miei eredi e aventi diritto, se oseranno stamparlo prima del 2006 d. C., e non penso lo faranno». Così, all'amico William D. Howells, scriverà nel giugno del 1906 Mark Twain. Dei numerosi scritti di carattere irriverente e sacrilego composti negli ultimi anni della sua esistenza e, almeno in parte, mai pubblicati in vita, Lettere dalla Terra - uscito negli Stati Uniti solo nel 1962 - rappresenta la summa del pensiero scettico e irreligioso di MT, il precipitato delle sue riflessioni dissacratorie su Dio, l'uomo, l'universo, e al tempo stesso un abile esempio di scrittura non addomesticabile. -
Colt 1911 e 1911 A1. Funzionamento e utilizzi di una delle armi s...
John Moses Browning deposita un brevetto - il n. 580924 - per una pistola semi-automatica azionata dall'energia di rinculo. L'idea di Browning è talmente buona che ancora oggi è utilizzata nella maggior parte delle pistole a chiusura stabile prodotte nel mondo. Siamo nel 1898 quando i primi esemplari vengono provati alla Colt: nel 1911, con poche non sostanziali modifiche, la pistola di John Moses sarà adottata dalle Forze Armate degli Stati Uniti come «Colt 1911». È l'inizio di una storia ad oggi ancora in evoluzione, anche dopo che la 1911 è stata sostituita dalla nostra Beretta 92. La storia della «1911», poi della «A1» una completa descrizione delle sue caratteristiche, la cronologia della produzione correlata ai numeri di matricola, l'elencazione dei cloni, consigli utilissimi ai collezionisti e una guida alla «accuratizzazione» per tutti coloro che ancora la usano in poligono rendono questo volume indispensabile agli appassionati di armi in genere e ai fan della gloriosa Colt 1911. -
Il grande libro del Cent'erbe
Schede botaniche, notizie e curiosità sulle principali piante officinali. Numerose ricette di cucina e tantissimi rimedi erboristici per l’uso quotidiano e il benessere di tutta la famiglia. -
L' ultimo rais di Favignana. Aiace alla spiaggia
Un romanzo liberamente ispirato alla figura di Gioacchino Cataldo, rais della tonnara di Favignana. Una vita spesa nel tentativo di conservare una tradizione millenaria, attraverso settant' anni di storia italiana, e che mescola tragedia classica con una modernità altrettanto letale. La visione di un personaggio irriducibile e controverso, destinato alla sconfitta. Sullo sfondo un'isola povera, ma ricca di tradizione, che si tramuta in splendida attrazione turistica, a rischio però di perdere le proprie radici. Con un mémoire di Carlo Ottaviano. -
Agata rubata
Perché la festa di Sant'Agata è stata annullata? Perché Alessandro Amenta, sindaco di Catania, ha lasciato la città dopo aver firmato l'ordinanza? E perché alcuni autobus stanno prendendo fuoco, seminando il panico tra i cittadini? Salvo Lanza, firma di punta de L'Occhio, non capisce cosa stia accadendo. Nemmeno Sonia, moglie del sindaco e sua amante, riesce a dargli una traccia. Il giornalista si trascina in una città popolata da angeli e demoni, fattucchiere e sacerdoti folli, mafiosi e politicanti da strapazzo, senza trovare una soluzione. Finché l'incontro con un misterioso giovane lo metterà sulla strada della verità. La verità è incomprensibile, più di tutto il resto. Lanza avrà soltanto pochi giorni per provare ad afferrarla. Forse il motivo di ciò che sta accadendo è nascosto nel suo passato. E lui deve riuscire a scoprirlo, prima che Catania precipiti nel caos, e trascini tutti con sé. -
Un soffio divino sulla Senna. Viaggio alla ricerca di sensazioni ...
Seguendo l'opinione di Peter Handke, secondo il quale l'ombelico del mondo non sarebbe a Delfi, come volevano i Greci, ma là dove hanno lavorato i grandi artisti, come non immaginare che lo spirito del mondo non abbia aleggiato per quasi mezzo secolo su questo magnifico fiume: la Senna. È stato questo il presupposto per dare inizio a un viaggio, che si è rivelato strada facendo sempre più interessante e fecondo di emozioni al punto di trarne un libro. Il libro, in realtà, era come se si componesse da solo: bastava prendere atto di quanto si stava rivelando al nostro sguardo e farne tesoro. A noi è bastato guidare per quelle strade, facendo un pieno di tanto in tanto e camminare per lunghi tratti sugli argini del fiume, subendo come grazia ricevuta quanto lo spirito del mondo aveva lasciato come traccia della sua presenza lungo tutto il tragitto. -
Snorri Sturluson. «Heimskringla»: le saghe dei re di Norvegia. Ed...
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Irpinia
"Una visione che nell'accadere del terremoto tocca le cose e ne è toccata diventando il luogo che è incontro tra noi e quanto succede (è successo), mediante il linguaggio e le sue leggi e attraverso un'alchimia che solo i (rarissimi) veri poeti conoscono e mettono in pratica: trasformare il linguaggio e le sue leggi (che Alfonso Guida conosce incredibilmente bene) in cose, e le cose in poesia. In questo processo sapienziale il caleidoscopio di tutto tutto avvolge per fare emergere la singolarità tragica del dettaglio, per restituirla a noi enunciata, afferrata e infine capita, quasi per fatale esorcismo consumata. Il caleidoscopio delle nostre esistenze c'è se un occhio lo guarda e l'Irpinia di Alfonso Guida spaventa per precisione e rassicura per la fermezza della voce che ce la dice e sa reggerne la tragedia, enunciandola. Dopo e durante il compimento dello spavento restano le forme che l'entropia universale sta per cancellare e Guida ""tiene ferme"" come scattando un'inesorabile fotografia di nostri insondati procedere che hanno a che fare con la vita e la morte, specchio di tutto esattamente come si manifesta ma che noi non abbiamo il coraggio di vedere. Per noi, lo vede il poeta." -
Storia degli errori militari. Dall'antica Roma al Vietnam
Venti secoli di battaglie visti da un'angolazione nuova: le caratteristiche, le cause e gli effetti della stupidità nei comandi supremi. Un albo d'onore alla rovescia del ""genio militare"" nelle sue più strepitose glorie negative, dalla débàcle delle legioni di Roma nella guerra partica di Crasso agli insuccessi americani nel Vietnam. Questa è l'inconsueta storia fatta rivivere da Charles Fair: una rassegna documentatissima e amaramente sarcastica, che raccoglie ed esamina, nelle loro tragiche conseguenze, gli incredibili miti, le funeste megalomanie e le grandiose cecità dei ""grandi condottieri"", le folli certezze e le scientifiche assurdità dei ""signori della guerra"". Tirati giù dal loro Olimpo, si allineano fanatici e stravolti imperatori-strateghi, re-soldati e politici-guerrieri; generali d'ogni nazione e d'ogni tempo gareggiano per vertiginosa leggerezza nel compito di comandare uomini in armi; infallibili politici che ebbero enormi responsabilità militari (come Churchill e Hitler) si rivelano fallibilissimi nel pensare la guerra; i fuoriclasse, quasi sempre vittoriosi e invincibili (vedi Carlo XII di Svezia e Napoleone), riacquistano più reali proporzioni storiche e umane. Guardando al giorno in cui la guerra possa essere riconosciuta un fenomeno barbaro e inutile, ""Storia degli errori militari"" insinua nel lettore un salutare dubbio: che avesse ragione Talleyrand a dire che ""La guerra è una cosa troppo seria per lasciarla ai generali""? -
San Francisco. Ritratto di una città
Anthony Bourdain visitò San Francisco durante una delle sue celebri missioni culinarie e quello che ne disse è degno di nota: «Chi non si diverte a San Francisco dev'essere pazzo. Si beve, si mangia, è sporca e cattiva e assolutamente meravigliosa». San Francisco infatti non è solo la dama elegante che appare in fotografia; San Francisco è rock, nell'essere stata al centro di tante rivoluzioni culturali quali i primi movimenti sindacali ottocenteschi, la Beat Generation degli anni Cinquanta, la Summer of Love del 1967, ed è stata palcoscenico anche per la nascita dei movimenti lgbt negli Stati Uniti. Ma San Francisco è anche pop, perché tante invenzioni in campo tecnologico, del design e del costume che usiamo tutti i giorni sono nate da quelle parti. Come se il genio aleggiasse nella nebbia che la abbraccia per una parte dell'anno. San Francisco è un po' la storia degli Indiani d'America e degli esploratori dei mari; è la città del jazz e del rock 'n' roll; la città di chi si sente diverso, degli ambientalisti, degli operai, dei dissidenti, degli sperimentatori, dei rivoluzionari, dei sognatori. È la città di Mark Twain, di Jack London, di Dashiell Hammett, di Jack Kerouac, di Maya Angelou, Janis Joplin, Jerry Garcia, di Dave Eggers. È una città dove l'eccentricità è più lodata del conformismo; dove - a dispetto della morsa di una gentrifìcazione sempre più aggressiva - sembra ancora che tutto sia possibile, dove movimenti culturali e artistici lontani dal baricentro degli Stati Uniti si sono evoluti e hanno avuto un'eco in tutto il mondo. Perché San Francisco è la città del dream of the West: quell'Ovest dove i sogni non hanno limiti. -
Storia dell'India
Culla di religioni e di culture, mosaico di popoli, lingue e tradizioni, arricchita nel corso dei millenni da incomparabili capolavori, l'India è oggi abitata da un quinto dell'intera umanità: un gigantesco caleidoscopio, in cui si rispecchiano drammaticamente le ombre di uno straordinario passato, le feroci contraddizioni del presente e le grandi sfide del futuro. In questo libro sintetico e completo, Hermann Kulke e Dietmar Rothermund ne ripercorrono la storia: dalle antiche culture della Valle dell'Indo ai regni che affondano le loro radici nel mito e nell'epopea, dalle invasioni che l'hanno periodicamente sconvolta ai contatti con i Greci e i Romani, dallo splendore delle corti dei Moghul ai sanguinosi contrasti religiosi, dal dominio britannico ai travagli successivi all'indipendenza. È un'evoluzione lunga e tortuosa, caratterizzata da traumatiche fratture e da una profonda continuità: la costante rinascita di antiche tradizioni, al di là degli imprevedibili cammini della storia. Sottolineando i fattori geografici, ambientali e umani che hanno caratterizzato la storia dell'India, identificando le sue correnti sotterranee e le sue svolte fondamentali, gli autori ci restituiscono in tutta la sua ricchezza la straordinaria epopea di una civiltà che, usando le parole di Friedrich Schlegel, ""non è soltanto all'origine di tutte le cose, ma è superiore in tutto, intellettualmente, religiosamente o politicamente e persino il patrimonio greco impallidisce al confronto"". -
Storia delle epidemie
""Storia delle epidemie"" di Stefan Ujvari è un excursus su terribili contagi e mortali malattie, ma anche un percorso di cura e di rinascita. Se il dolore rafforza l'uomo, le epidemie che si sono abbattute sull'umanità nel corso dei secoli le hanno permesso di progredire e perfezionarsi, pur attraverso la sofferenza e la perdita, trovando via via i migliori rimedi al male. Dalla peste di Atene nel v secolo a.C. alla peste nera del Medioevo, dalla venerea sifilide al colera diffusosi durante la Rivoluzione industriale, fino all'aids, all'Ebola e alle armi biologiche: la narrazione del dottor Ujvari ci conduce attraverso gli anfratti medici della Storia con approccio scientifico, per meglio comprendere le vicende umane e la loro infaticabile resistenza al declino e alla morte. L'insorgenza di ogni grande epidemia ha da sempre modificato le civiltà e il loro sviluppo sociale, economico e politico, ma anche, e soprattutto, il loro rapporto con il divino, per lungo tempo inteso come forza punitiva per i peccati commessi. Nulla di più falso, come l'autore ben chiarisce attraverso esempi e fonti storiche: è infatti l'uomo stesso il principale responsabile della comparsa e della diffusione degli agenti di contagio. Un libro di ampio respiro geografico, oltre che storico: dalle foci del Nilo al Brasile, dall'Europa agli Stati Uniti, da Oriente a Occidente, ogni morbo viene reso oggetto di analisi e descrizione, per capire la sua profilassi e quindi combatterlo al meglio. Premessa di Eugenio Paci, prefazione di Moacyr Scliar. -
Astronavi. Le storie dei vascelli spaziali nella narrativa e nel ...
Viaggiare attraverso lo spazio, approdare su mondi lontani... un desiderio umano ancora confinato nella sfera del sogno. Solo la scienza teorica e la fantasia ci consentono oggi di muoverci nel vuoto siderale, di spingerci verso ignoti lidi al di là dei pianeti conosciuti, al di là dei limiti imposti dalle leggi del cosmo, del tempo, della velocità, della distanza. La nave stellare è ancora appannaggio della creazione immaginifica e fantascientifica, che ha saputo inventare uno sterminato numero di vascelli, protagonisti di racconti, romanzi, fumetti e pellicole cinematografiche. Questo libro racconta le astronavi più celebri della fantascienza, rivelandone le storie, le caratteristiche, i contatti con la realtà tecnologica dei nostri tempi, le loro prestazioni e le loro ""impossibilità"" in una incredibile galleria di mezzi spaziali, con schemi tecnici e schede espositive. Dall'improbabile ""proiettile"" di ""Dalla Terra alla Luna"", passando per gli incrociatori veloci de ""Il pianeta proibito"", per la bianca e curvilinea ""Enterprise"", per la USS Discovery di ""2001: Odissea nello spazio"", per il Millennium Falcon di ""Guerre stellari"", fino ad arrivare al colossale cargo Nostromo di ""Alien"", all'ammiraglia Galactica e alle sconfinate navi generazionali Elysium e Avalon, le astronavi sono sempre state veri e propri ""personaggi"" delle narrazioni di fantascienza. Anche se oggi non abbiamo ancora a disposizione nessun vascello cosmico capace di attraversare le profondità dell'Universo, da più di un secolo le astronavi della fantasia, in forme sempre differenti, hanno solcato le immensità cosmiche, portandoci là dove nessun uomo è mai giunto prima... e anche oltre. -
Agire e pensare come un albero
Forte come una quercia, flessibile come un bambù, dritto come un pino... Da sempre gli alberi sono usati dall'uomo come metro di paragone di qualità particolari. D'altra parte, abitano il nostro pianeta da circa quattrocento milioni di anni e per sopravvivere hanno dovuto imparare a coesistere con altre specie e sviluppare un modo più saggio del nostro per vivere pacificamente. È giunto il momento di avere un progetto per noi stessi e per questo mondo, di definirlo e rimodellarlo. Dobbiamo solo decidere di farlo e, attraverso le nostre azioni quotidiane, dare un senso al nostro cammino. Cosa vogliamo trasmettere alle generazioni future? Cosa vogliamo fare di questo nostro tempo sulla Terra? Immaginiamo la nostra impronta individuale e moltiplichiamola per otto miliardi. Forse può essere utile ripensare al nostro posto nella natura, prendere spunto dagli alberi, che tanto donano senza chiedere nulla in cambio. Attraverso consigli pratici, questo libro insegna a superare diversi problemi e a coltivare virtù quali la semplicità, la solidarietà e la benevolenza. Le nostre abitudini negative sono dure a morire, ma il cambiamento è dietro l'angolo e conduce a una vita più serena. Con un test per scoprire che albero sei! -
Antropocene horror. Mostri, virus e mutazioni: il cinema dell'orr...
Il cinema horror è un sismografo che registra le oscillazioni dell’immaginario, rilevando paure e traumi collettivi. Negli ultimi decenni l’ansia per la crisi climatica e per la devastazione ambientale dovuta all’intensa attività umana ha cominciato a emergere sempre di più nel panorama cinematografico dell’orrore. Non è strano, d’altra parte, se si pensa che l’uomo è arrivato a provocare mutamenti talmente epocali sul pianeta che per quest’era geologica è stato coniato un nuovo nome: Antropocene. ""Antropocene Horror"" analizza la produzione horror dal punto di vista di ciò che la rende unica e perturbante: lo sguardo oltre quei confini tra il corpo umano e il mondo esterno, che definiamo natura e ambiente, oltre quelle barriere di specie, identità e genere che abbiamo eretto intorno a noi. Con sottogeneri vecchi e nuovi – new weird, eco-vengeance, animal horror, plant horror eccetera – questo genere non ha mai smesso di infrangerle, creando ibridi, mutazioni e innesti, facendosi beffe della scala e della prospettiva umana che ci ha reso ciechi anche davanti al rischio di estinzione. Seguendo il filone di idee emerse dal pensiero scientifico, filosofico, antropologico e acquisite dal discorso pubblico, ""Antropocene Horror"" non si limita però a passare in rassegna grandiose produzioni di catastrofi, ma si concentra sulle derive dell’umanità nel momento in cui viene posta a confronto con ciò che pensava di poter controllare: l’ambiente, gli animali e, in fondo, la sua stessa natura. -
Geomorfologia applicata
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Bologna d'autore
Dalle ville sui colli alle fabbriche dismesse, dalla borghesia progressista alla cultura alternativa dei centri sociali, dalla sacralità della quasi millenaria Alma Mater Studiorum alla frenesia delle serate alcoliche, Bologna è un concentrato di energie e di opposti, che accoglie ricordi e quotidianità, frustrazioni e speranze. Dodici scrittori indagano e descrivono le sue tante anime e sfaccettature, ognuno con il proprio stile e punto di vista, dando voce a residenti, universitari, turisti, clochard e migranti, attraverso racconti ambientati nel passato, nel presente ma anche in un immaginario futuro: dalle atmosfere medievali si passa a un ipotetico scenario postbellico, senza dimenticare il contesto contemporaneo. Per restituire l'immagine di una città complessa, fuori dai cliché, vissuta a qualsiasi ora del giorno e della notte, fatta di intensi e vitali chiaroscuri, di vicende storiche e di altre che aspettavano di essere narrate. -
Allena la tua memoria. Quiz e giochi di cultura generale. Vol. 4:...
Sette moduli, uno per ogni colore dell'arcobaleno. Ma vi ricordate quali sono? Scopritelo insieme a noi grazie agli indizi disseminati tra una domanda e l'altra. Sfidate la vostra memoria con gli oltre 100 quiz e giochi di logica che vi aspettano per ripassare in modo divertente la storia e la matematica, la scienza e l'arte, ma anche le lingue straniere, la geografia e la letteratura.