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Il naufragio del Deutschland e altre poesie
Uscite postume nel 1918, le liriche di Gerard Manley Hopkins sono tra le composizioni più originali e audaci della letteratura in lingua inglese: un corpus di poco più di settanta composizioni finite, la cui ricezione fu inizialmente lenta e controversa, per conoscere un crescente entusiasmo dopo le esperienze di poeti come Pound ed Eliot. La voce di Hopkins, tuttavia, non è interamente assimilabile a quella dei modernisti e la sua esperienza di poeta-gesuita rappresenta un prezioso unicum nella storia letteraria: per l'invenzione di quello sprung rhythm che ne rimane la caratteristica più evidente; per le acrobazie sintattiche e la varietà dei registri toccati; infine per l'esuberante creatività linguistica paragonabile solo a quella di Shakespeare. -
Il prigioniero del cielo
Barcellona, dicembre 1957. Daniel Sempere – il memorabile protagonista de L'ombra del vento – è ormai un uomo sposato e dirige la libreria di famiglia assieme al padre e al fedele Fermín, con cui ha stretto una solida amicizia. Un giorno entra in libreria uno sconosciuto, un uomo torvo, zoppo e privo di una mano, che compra un'edizione di pregio del Conte di Montecristo, pagandola il triplo del suo valore. E subito la restituisce a Daniel perché la consegni, con una dedica inquietante, a Fermín. Si aprono così le porte del passato e antichi fantasmi tornano a sconvolgere il presente. Per conoscere una dolorosa verità che finora gli è stata tenuta nascosta, Daniel deve addentrarsi in un'epoca maledetta, nelle viscere delle prigioni del Montjuic, e scoprire quale subdolo patto legava David Martín – il narratore de Il gioco dell'angelo – al suo carceriere, Mauricio Valls, un uomo infido che incarna il peggio del regime franchista… -
Il Trono di Spade. Vol. 9: L'ombra della profezia
In spettrali campi di battaglia e tetre fortezze in rovina, fra città tramutate in cimiteri e terre ridotte a ossari, la spaventosa Guerra dei Cinque Re volge ormai al termine. Ma nuove, inattese forze sono pronte a sferrare attacchi cruenti. Guidati dal famigerato re Occhio di Corvo, gli uomini di ferro, eredi di un culto guerriero dimenticato da secoli, si sono lanciati all'invasione del Sudovest del reame, costringendo la regina Cersei e il Trono di Spade ad affrontare una nuova prova di forza. E dalle brume di una memoria lasciata troppo a lungo sepolta, un'antica, sinistra profezia potrebbe minacciare la stessa regina. -
Il ragazzo persiano
Giovane servitore del re Dario, il ""ragazzo persiano"" è Bagoa, rapito da piccolo da nemici della sua famiglia, castrato e venduto come schiavo, che spicca nella corte persiana per la sua bellezza. Quando Alessandro Magno sconfigge Dario e lo mette in fuga, Bagoa viene accolto nella casa reale del Macedone e diviene il suo prediletto. Nonostante le continue campagne militari, i matrimoni e la fedeltà a Efestione, l'amico d'infanzia, Alessandro riserva infatti a Bagoa un affetto speciale, una fiducia incondizionata. E sarà proprio l'amore di Bagoa a dare conforto al sovrano, tormentato dagli intrighi di palazzo, dai capricci di due mogli straniere, dai malumori di un esercito spinto a conquistare i confini del mondo. Con sguardo coinvolto e appassionato, Bagoa ripercorre il periodo conclusivo dell'esistenza di Alessandro, fino alla morte misteriosa. Ed è forse proprio questo ragazzo persiano a cogliere, più di tutti i generali, i filosofi, i cronisti, l'unicità di un uomo che passò alla storia come ""il Grande"", ma che fu vittima del proprio indomito carattere e della solitudine che si accompagna al genio. -
I promessi sposi
«Il romanzo del 1840, illustrato, va presentato in anastatica. Perché del Manzoni è l'impaginazione, studiata e letteralmente misurata per la mobilitazione di parole e immagini; calcolata negli incontri (o scontri) di pagina e pagina, di figura e figura, persino nel rapporto di grandezza delle illustrazioni; e predisposta per un richiamo, collaborativo o a smentita, di recto e verso. L'impaginazione indizia la lettura. La resa immaginale del testo scritto, questa esperienza di letteratura disegnata e incisa, queste azioni teatrate, questo teatrino in figura: tutto è opera di Manzoni, che nei minimi dettagli l'ha pensato e predisposto per la matita di Gonin; e, attraverso Gonin, per i lettori. Le illustrazioni sono brani di testo manzoniano, non meno delle righe di scrittura. E non meno di esse, veicolano allusioni e citazioni, malignità e ammiccamenti: che la scrittura potenziano, e persino integrano. Laddove, come il testo scritto, si prestano a più livelli di lettura. Secondo quella facilità difficile, che è la cifra di Manzoni.» (Salvatore Silvano Nigro) -
Il cervello complice. Come armonizzare le aree della nostra mente...
Per oltre un secolo si è creduto che il cervello fosse diviso in due parti: l'emisfero destro corrispondente al cervello emotivo e l'emisfero sinistro a quello razionale. Oggi sappiamo che tale idea è fuorviante, poiché il tessuto limbico emotivo è equamente diviso tra i due emisferi; di conseguenza, ciascun emisfero ha sia un cervello emotivo sia un cervello razionale. È questo il fulcro scientifico attorno al quale si struttura il modello psicologico proposto dalla neuroanatomista Jill Bolte Taylor. La sua intuizione consiste nell'aver individuato quattro moduli distinti di cellule che compongono la nostra personalità e che l'autrice chiama i Quattro Caratteri: il Carattere 1, ovvero razionale sinistro; il Carattere 2, emotivo sinistro; il Carattere 3, emotivo destro; e il Carattere 4, razionale destro. Poiché ciascuno di essi mostra particolari abilità, prova emozioni specifiche ed elabora pensieri peculiari, osservare il modo in cui i Quattro Caratteri si manifestano e imparare a porli in relazione, tra loro e con gli altri, significa non solo comprendere chi siamo, ma anche decidere come vogliamo essere. Che si tratti di creare relazioni sane, di inserirsi nella società e nel lavoro o di superare una dipendenza, l'«integrazione cerebrale» è lo strumento per la conquista di un nuovo equilibrio, basato sulla capacità di controllare la propria reattività emotiva. In queste pagine, Jill Bolte Taylor porta a maturazione il lungo viaggio al centro del cervello iniziato anni fa e che ha conosciuto uno snodo fondamentale il giorno in cui è stata colpita da un ictus cerebrale che ha annientato, nel giro di pochi istanti, ogni sua facoltà mentale. Il delicato e straordinario percorso che l'ha portata, passo dopo passo, alla ricostruzione delle sue connessioni cerebrali e, per loro tramite, al recupero delle abilità perdute è diventato il terreno di una ricerca sul campo capace di coniugare neuroanatomia e psicologia, e di giungere all'elaborazione di un modello a cui ciascuno di noi può aspirare per realizzare il proprio sé migliore. -
Quando accadrà dillo alle api
1779. Claire e Jamie sono finalmente riusciti a ritrovarsi e ora vivono con la figlia Brianna, suo marito Roger e i loro bambini a Fraser's Ridge. Avere tutta la famiglia riunita è un sogno che i Fraser avevano sempre ritenuto irrealizzabile. Ma in North Carolina si sentono risuonare i tamburi di guerra. Le tensioni sono sempre più feroci; Jamie sa che tra i suoi coloni ci sono divisioni, ed è solo questione di tempo prima che la loro serenità ne venga intaccata. Anche Brianna e Roger hanno di che preoccuparsi: la loro fuga dal Ventesimo secolo potrebbe non essere stata senza conseguenze, e non sono certi di avere compiuto la scelta giusta per la loro famiglia... Non molto lontano, il giovane William Ransom sta ancora facendo i conti con la scoperta della vera identità di suo padre – e, di conseguenza, anche della sua. E lo stesso Lord John Grey deve affrontare riconciliazioni e pericoli... per il figlio e per se stesso. Nel frattempo, le colonie del Sud si infiammano e la Rivoluzione si avvicina a Fraser's Ridge. E Claire non può fare a meno di chiedersi quanto del sangue che sarà versato apparterrà a coloro che ama... -
Good omens. Le belle e accurate profezie di Agnes Nutter, strega
Il mondo finirà sabato prossimo, subito prima di cena. Le armate del Bene e del Male si stanno ammassando e tutto sembra andare secondo il Piano Divino. Non fosse che un angelo un tantino pignolo e un demone che apprezza la bella vita non sono proprio entusiasti davanti alla prospettiva dell'Apocalisse. -
Meglio curiosi che intelligenti. 8 curiosi che hanno cambiato il ...
«L'intelligenza in sé non ha nulla di speciale, ogni persona la possiede a modo suo. In fondo, altro non è che il complesso di facoltà psichiche e mentali che ci consentono di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni. Fa parte della natura intrinseca degli esseri umani: il nostro cervello si è sviluppato perché potessimo adattarci, sopravvivere, comunicare con gli altri, insomma per essere intelligenti. Ma quindi, cos'è che rende scienziati, artisti, inventori così speciali? Qual è la caratteristica che permette loro di pensare o immaginare cose che prima di allora nessuno aveva mai pensato? Be', semplice: la curiosità. Se ci pensate, in effetti, quante persone realmente curiose avete conosciuto nella vita? Quante persone che adorano scoprire sempre qualcosa di nuovo, studiare per il puro gusto di farlo e perdersi nei meandri di libri e, perché no, di internet, e assorbire come spugne qualsiasi informazione trovino? Rispondo io per voi: poche. Questo perché la curiosità richiede fatica e a nessuno piace farla. È come se il cervello (e quindi la nostra intelligenza) cercasse di rinchiudere la curiosità in un angolo buio per potersi così concentrare sul suo passatempo preferito: fare quello che ha sempre fatto. Siamo così intelligenti che invece di cercare esperienze nuove, preferiamo starcene a poltrire sul divano. ""Meglio curiosi che intelligenti"" è un viaggio pieno di aneddoti, esercizi e informazioni attraverso le vite di persone che non si sono limitate a essere intelligenti, ma hanno osato fare qualcosa di più. Da Einstein a Beethoven, da Irène Curie a Samantha Cristoforetti, da Feynman a Escher e molti altri; artisti, scienziati e pensatori che non si sono accontentati di essere intelligenti ma hanno trascorso la vita nello stimolare continuamente la loro curiosità, finendo per cambiare il mondo per come lo conosciamo.» (Alberto Giannone) -
Timeo
«Uno, due, tre»: il Timeo si apre semplicemente con l'enumerazione dei tre invitati – Crizia, Ermocrate e Timeo – che hanno accettato la proposta di Socrate di ritrovarsi per la discussione. Il Timeo: non un'opera qualunque, ma «il dialogo di Platone che ha influito in misura più ampia e profonda sulla formazione del pensiero filosofico e scientifico occidentale», l'unico conosciuto, anche se non nella sua totalità, nel Medioevo, grazie alla traduzione latina di Calcidio. Un testo, perciò, decisivo per il modo stesso in cui abbiamo immaginato il cosmo, la sua genesi, la sua struttura. Il Timeo è sapientemente orchestrato: nel prologo domina su tutte l'immagine di Atlantide, la superpotenza al di là delle Colonne d'Ercole fiorita secondo Platone diecimila anni fa e poi sprofondata nell'oceano in un solo giorno e in una sola notte. Dall'immane catastrofe sembra emergere la grandiosa partitura del dialogo quale l'annuncia Crizia: a Timeo il compito di esporre la generazione dell'universo e giungere sino alla natura dell'uomo; a lui, Crizia, quello di rendere gli uomini, «secondo il discorso e la legge di Solone, cittadini di questa città». È in queste sezioni che le idee più celebri del Timeo sono dispiegate: il demiurgo, l'anima del mondo, il vivente intelligibile, i triangoli. Nasce qui la perenne fascinazione dei discorsi «verosimili» di Platone: «egli», dice Timeo dell'artefice, «costruiva l'universo nel suo insieme, al fine di realizzare un'opera che fosse, secondo natura, quanto più bella e buona». Tutti i principî fondamentali del pensiero di Platone sono toccati in quest'opera, che dopo il prologo abbandona la forma conversazionale del dialogo per muovere verso la trattazione monologica. Il Timeo è una vera e propria summa nella quale convergono «l'ontologia, la teologia, la cosmogonia, la fisica, la cosmologia, l'etica, l'antropologia e la psicologia, arricchite dall'innesto di un articolato insieme di saperi specialistici, che vanno dall'astronomia alla medicina, dalla biologia all'ottica e alla teoria musicale». La Fondazione Valla è lieta e orgogliosa di presentare finalmente il Timeo in edizione critica, e con un'introduzione e un commento ricchi e del tutto originali, quali questo testo supremo merita. -
La custode di parole
«Non ho mai visto nessuno amare le parole come te. E quando dico ""amare""' parlo di vero amore. Tu parli ai libri. Ma è ora che tu scopra il mondo fuori dalle pagine, che lo guardi con i tuoi occhi. Parti all'avventura. Il mondo ti aspetta a braccia aperte. Ma per questo dovrai spiccare il volo, assumerti dei rischi. Staccati da ciò che ti trattiene. Trova la tua strada, non solo quella che vogliono scrivere per te.»rnEtà di lettura: da 12 anni. -
La voce del padrone
""La Voce del Padrone"" è il nome in codice di un progetto di ricerca segreto del governo statunitense. Lo scopo: decifrare il presunto messaggio in arrivo dallo spazio rilevato sulla Terra sotto forma di un'onda neutrinica. Il flusso insolito di particelle è puramente casuale, o è invece una lettera inviata da una civiltà superiore? E in questo caso, cosa ci vuole dire? È amichevole? Tra le menti incaricate di scoprirlo – e di farlo prima dei russi – c'è Hogarth, il narratore di questo romanzo: un matematico celeberrimo e geniale, spinto a indagare anche da motivazioni metafisiche e autoconoscitive. Chiuso assieme a decine di scienziati in una base nascosta nel deserto, Hogarth dovrà districarsi tra poteri politici e corse agli armamenti, ingerenze, depistaggi, narcisismi. Ma dovrà anche misurarsi con i propri limiti e fronteggiare brucianti interrogativi morali. La Voce del Padrone (1968) è un appassionante racconto di fantascienza, ma anche un feroce ritratto di scienziati, militari e politici. E soprattutto è un libro di kafkiana potenza sulle miserie, le grandezze e i dilemmi della condizione umana. -
Twin crowns
Wren Greenrock sa da sempre di avere una gemella e di essere destinata a rubarle il trono. Solo così può raggiungere il suo obiettivo: vendicare l'omicidio dei genitori e porre fine alla guerra contro le streghe tra le quali è cresciuta. La principessa Rose Valhart, invece, sa solo una cosa: dal potere derivano enormi responsabilità, è quindi per il bene del regno e per annientare le streghe che diciotto anni prima hanno assassinato i suoi genitori, che ha stretto un'alleanza con il feroce regno di Gevra, promettendosi in sposa al fratello del re. Il momento è giunto, Rose viene rapita e Wren prende il suo posto a palazzo. Dovrà ingannare tutti per ottenere la corona, ma un crudele intrigo e la tentazione di un amore impossibile rischieranno di mandare a monte i suoi piani, mentre Rose, decisa a diventare regina costi quel che costi, tentennerà davanti a una vita di emozioni che non credeva possibile. Mentre il giorno dell'incoronazione si avvicina ed entrambe rivendicano il proprio diritto al trono, il sinistro Veciré è ben determinato a farle fallire. Le sorelle dovranno scegliere per cosa combattere, perché allearsi o scontrarsi può fare la differenza tra la vita e la morte. Chi alla fine salirà al potere e indosserà la corona? -
Fuga dalla libertà
In quest'opera, una delle più felici e giustamente celebrate di Erich Fromm, viene analizzato un apparente paradosso: l'uomo di oggi ha raggiunto la libertà, ma non riesce a usarla per realizzare completamente se stesso; al contrario, proprio la libertà sembra averlo reso fragile e impotente. Applicata al totalitarismo fascista, la tesi dimostra tutta la sua efficacia. L'immagine proposta dal fascismo di un uomo forte, virile, dotato di qualità eroiche è infatti un'enorme illusione, poiché il desiderio di sottomettersi a un potere è soverchiante e l'odio per l'inerme solo la proiezione di una disperata paura della libertà. Molti, di fronte alle responsabilità che accompagnano il godimento della libertà, preferiscono fuggire verso nuove frontiere di totalitarismo, o si rifugiano nel conformismo della società di massa. Di contro a questa tendenza così diffusa nella nostra società, “Fuga dalla libertà” indica la via per continuare nella realizzazione degli ideali di individualità e di pienezza umana. -
Berlino. Storia della città che ha segnato un secolo
Dopo aver fluttuato per ore nel cielo notturno, la mongolfiera che l'ingegnere trentaduenne Winfried Freudenberg aveva costruito per fuggire da Berlino Est si schiantava al suolo nel giardino di un'abitazione vicino al Grunewald, a Berlino Ovest. Freudenberg fu l'ultima delle «vittime del Muro». Infatti, solo pochi mesi dopo, il 9 novembre 1989, quello che per trent'anni era stato l'emblema del totalitarismo si sgretolava come d'incanto. Si disse allora che la Storia si era rimessa in moto. E con la Storia, anche la città simbolo del Novecento. In realtà, Berlino non si era mai fermata. Per tutto il ventesimo secolo, la città «è stata al centro di un mondo convulso, seducendo e tormentando, a fasi alterne, l'immaginario internazionale». Dal trauma della Prima guerra mondiale al crollo della Repubblica di Weimar, fino all'ascesa del nazismo, dal rogo dei bombardamenti alleati alla costruzione del Muro, la città aveva attraversato un vortice di tumulti e passioni, di creatività e abomini. Irrequieta e cosmopolita, vitale e provocatoria, questa metropoli «giovane e infelice», secondo la celebre definizione di Joseph Roth, aveva sperimentato tutto ciò che il secolo era stato in grado di concepire: l'irruzione dell'industria moderna, i laboratori della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica, l'architettura del Bauhaus, i capolavori del cinema espressionista, la grande letteratura, la sperimentazione artistica; ma anche la miseria dei quartieri popolari colpiti dalla crisi economica, la violenza ideologica che insanguinava le strade, le pire dei libri, la persecuzione e lo sterminio. E poi, dopo le ceneri del Terzo Reich, la repressione del regime comunista e l'angoscia di essere il punto d'innesco di un possibile conflitto nucleare. Un passato ingombrante, stratificato, onnipresente, quasi impossibile da sopportare. Eppure, a ogni curva della Storia Berlino e i berlinesi hanno dimostrato una straordinaria capacità di ricominciare da capo. Senza la paura di mostrare le cicatrici. Già autore de Il fuoco e l'oscurità. Dresda 1945 , McKay traccia qui un magistrale ritratto della città. -
Identità segrete. Renegades
L'Era dell'Anarchia avrebbe potuto proseguire all'infinito. Poi, quasi all'improvviso… la speranza. La speranza che risplendeva luminosa, vestita con mantelli e maschere. La speranza, bellissima e piena di gioia, che prometteva di risolvere tutti i problemi, di trafiggere i nemici con la spada della giustizia. La speranza che prendeva il nome di Rinnegati. Sono passati ormai dieci anni da quando i Rinnegati, un gruppo di giovanissimi Prodigi, uomini e donne dotati di poteri straordinari, decisero di usare le loro capacità per contrastare il caos generato dal governo degli Anarchici su Gatlon City, e riportare ovunque pace e stabilità. Da quel momento i Rinnegati sono diventati per tutti i paladini della giustizia, un simbolo vivente di fiducia nel futuro e coraggio. Per tutti tranne ovviamente per gli Anarchici superstiti che, a loro volta dotati di poteri, sono fuggiti dalla città e per anni, di nascosto, hanno cercato di riorganizzarsi per portare a compimento il progetto originale del loro defunto leader Ace. Tra loro adesso c'è anche Nova, la nipote diciassettenne dell'uomo. Lei stessa un Prodigio, è affamata di vendetta e pronta a tutto pur di ottenerla. Anche a partecipare a un'operazione di infiltrazione tra le fila nemiche. L'incontro con Adrian, un Rinnegato dall'animo ribelle che crede fermamente nella giustizia, però, potrebbe rischiare di sconvolgere i suoi piani: a un passo dalla grande battaglia che attende Rinnegati e Anarchici, i sentimenti infatti possono diventare un nemico spietato... Età di lettura: da 10 anni. -
Vita di Marcel Proust
Questa monumentale biografia di Marcel Proust, apparsa in Francia nel 1996, fa giustizia della leggenda che, alimentando la confusione o sovrapposizione tra l'autore e il personaggio del Narratore della Recherche, si è in gran parte sostituita alla reale comprensione della vita e dell'opera dello scrittore. La leggenda, fatta in parte di menzogne e in parte di mezze e superficiali verità, nutrita di congetture avventate e di interpretazioni di bassa cucina psicanalitica, è costituita di una serie di luoghi comuni pigramente accettati e ormai solidamente radicati. Tadié si è posto da una prospettiva storica più alta, resa possibile anche dalla pubblicazione della Correspondance proustiana e dalla consultazione dei manoscritti della Recherche, ricollocando i fatti nella cornice sociale e culturale in cui sono maturati, fermandosi alla loro inoppugnabile evidenza e mettendoli al servizio del mistero dell'opera che dovevano aiutare a capire senza l'assillo e l'ingombro di una interpretazione preventiva. Dopo tanti biografi che si sono voluti imporre come critici, Tadié è il primo critico che ha scelto di far confluire tutte le sue conoscenze in una biografia. Lo ha fatto con sapienza e sensibilità, passione e rigore, ma anche con pudore e rispetto, lasciando il centro della scena alla lampante chiarezza delle circostanze appurate, degli atti compiuti e delle parole pronunciate, e riducendo la loro interpretazione a quella misura di trasparenza e di invisibilità che Proust tanto amava nella recitazione della Berma. -
Iperborea e oltre
Oltre il vento del Nord, sorge la mitica terra di Iperborea. Un regno preistorico immaginato già dagli antichi Greci, dove tra foreste primordiali sorgono templi popolati di vergini sacre e sacerdoti corrotti. Qui Clark Ashton Smith ambienta una serie di storie connotate da un'insolita ironia, che hanno avuto un'influenza decisiva su tutto il genere sword&sorcery e pulp. Questo volume contiene quindi racconti pseudostorici e poemetti lirici ambientati in questa pretesa culla della razza umana, ma anche nei continenti perduti di Mu e Lemuria, sul pianeta Marte e ancora più in là Fantasie, sogni e soprattutto incubi che spalancano i confini del tempo e dello spazio, tra scenari interplanetari e metacosmici. -
Shorefall. The Founders. Vol. 2
Qualche anno fa, Sancia Grado sarebbe stata felice di guardare Tevanne bruciare. Ora invece spera di trasformare la sua città in qualcosa di nuovo. E di migliore. Insieme ai suoi amici Orso, Gregor e Berenice, è sul punto di sferrare il colpo decisivo ai crudeli padroni di Tevanne per privarli di un potere che detengono da decenni, quando le giunge un presagio terrificante: Crasede, il primo dei leggendari gerofanti, sta per tornare. Grazie all'arte magica delle istoriazioni, Crasede ha attraversato i secoli, dispensando giustizia e distruzione, purificando mondi nel fuoco e radendo al suolo imperi, fino a sconfiggere la morte stessa. Il suo ritorno significa la fine per Tevanne, e non solo. E ora è compito di Sancia fermarlo, che lo voglia o meno. La sua unica possibilità di vincere la battaglia ormai alle porte è invocare un nuovo dio e aprirsi a un'inedita tecnica di istoriazione che potrebbe cambiare ciò che significa essere umani. Ma alla fine poco importa di chi sarà la vittoria: in ogni caso, niente sarà più come prima. -
Il problema dei tre corpi. Trilogia
Un progetto militare segreto nella Cina della Rivoluzione Culturale. Un messaggio inviato nello spazio. Un mondo alieno destinato a sprofondare nel Caos. Forse l'inizio di una nuova era della storia umana.