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Il trono di vetro. Vol. 1
Il tempo della magia è finito e sul Trono di Vetro siede un re malvagio quando un'assassina giunge al castello. Il suo scopo non è uccidere, ma guadagnarsi la libertà. Dovrà sconfiggere ventitré contendenti in una sfida per diventare sicario di corte ed essere così rilasciata dalle terribili miniere di Endovier. Il suo nome è Celaena Sardothien. Presto la sua lotta per la vittoria si trasformerà in una lotta per la sopravvivenza, perché un oscuro pericolo minaccia il suo mondo. A lei il compito di estirparlo prima della distruzione. -
Le porte di Damasco
Tommy e Tuppence Beresford, un tempo titolari dell'Associazione giovani investigatori, sono ora un'affiatata coppia di mezza età. Ritiratisi dal lavoro, vivono in campagna. Ma l'antica passione per l'avventura non si è spenta. Frugando in una pila di libri per ragazzi trovata nella casa che hanno appena acquistato, infatti, i due detective si imbattono in una serie di lettere sottolineate, apparentemente da decenni, con inchiostro rosso. Mettendole assieme appare una frase dal significato sinistro: «Marie Jordan non è morta di morte naturale. L'ha uccisa uno di noi. Io so chi è stato». E quello che sembra essere solo un vecchio mistero può ancora interessare molte persone e mettere in pericolo delle vite. -
Perché fai così?
Quante volte vi siete chiesti perché i vostri figli dicono sempre di no? Quante volte li avete sgridati perché non vi ascoltano o perché dicono le parolacce? Quante volte, insomma, avete chiesto ai vostri figli: perché fai così? Per rispondere a queste domande c'è il libro di Alli Beltrame. Abbinando la sua sensibilità di mamma e counselor all'esperienza di Daniela Bruni, terapista neuropsicomotoria specializzata nello sviluppo infantile, l'autrice fornisce preziose informazioni sullo sviluppo neurologico dei vostri figli e utili consigli per affrontare al meglio le situazioni critiche più diffuse per ogni genitore (il bambino fa i capricci, non si lava, picchia, non dorme…). Insomma, questo volume sarà per voi un pratico traduttore portatile per aiutarvi a decifrare cosa vogliono comunicarvi i vostri bambini con i loro comportamenti apparentemente illogici che spesso, da genitore, risultano così difficili da comprendere e accettare. -
L'arte dell'ozio
All'efficientismo frenetico e alle sollecitazioni consumistiche della società industriale, che allontanano dalla riflessione e dall'analisi interiore, Hesse oppone la sua ""arte dell'ozio"". Un'arte di matrice orientale, cara in particolare agli artisti, che proprio nelle pause creative trovano gli stimoli per un nuovo fervore, ma che Hesse considera essenziale per chiunque voglia impedire alla razionalità di prendere il sopravvento sulla spontaneità. La contemplazione, l'autocritica, lo sviluppo della propria individualità sono i temi dominanti dei testi qui raccolti per la prima volta in volume e disposti in ordine cronologico di scrittura (se inediti) o di pubblicazione su quotidiani e riviste. Ricordi, riflessioni, memorie, brevi racconti in gran parte autobiografici nei quali la prosa di Hesse, che affiora spontanea e naturale persino laddove il contesto si fa più complesso, crea momenti di grande suggestione. -
Dottor Futuro
San Francisco, 2012. Jim Parsons è un medico di talento, estremamente competente nell'utilizzare la raffinata tecnologia del XXI secolo. In seguito a un bizzarro incidente automobilistico, si ritrova catapultato a centinaia di anni nel futuro, in un tempo che al primo impatto gli sembra meraviglioso. Presto però scopre che in quel mondo la sua missione – curare le malattie e salvare vite – è illegale: si tratta, infatti, di una società globalizzata in cui la popolazione è mantenuta costante e, solo se un individuo muore, si può avere la nascita di un nuovo bambino, il cui patrimonio genetico viene continuamente migliorato, generazione dopo generazione. In quella civiltà così fervidamente votata alla morte, Parsons scopre però che ci sono altre persone che condividono il suo desiderio di prolungare la vita umana. Per loro, le capacità terapeutiche del dottore sono l'unica via per fondare un futuro diverso… -
L'ultimo cacciatore
Florida, diecimila anni fa. La tribù è in pericolo: si è spinta molto a sud per cercare gli ultimi mastodonti, che stanno scomparendo a causa della violenza degli uomini. Come se non bastasse un terribile incendio distrugge l'accampamento e si salvano solo sei ragazzini che, da soli, decidono di portare a termine la Grande Caccia. Riusciranno a sopravvivere nell'ambiente più ostile che sia mai esistito? Età di lettura: 12 anni -
Marcovaldo
«In mezzo alla città di cemento e asfalto, Marcovaldo va in cerca della Natura. Ma esiste ancora, la Natura? Quella che egli trova è una Natura dispettosa, contraffatta, compromessa con la vita artificiale. Personaggio buffo e melanconico, Marcovaldo è il protagonista d'una serie di favole moderne, dove Italo Calvino va segnando, come in un suo blocknotes segreto, avvenimenti impercettibili nella vita di una grande città industriale, quali possono essere il passaggio d'una nuvola carica di pioggia o l'arrivo mattutino d'uno sbuffo di vento. Quando le avventure di Marcovaldo hanno raggiunto un bel numero, seguendo come un colorato calendario l'alternarsi delle stagioni, Calvino le ha disposte in un libro. Partite come divagazioni comico-poetiche sul tema – ""neorealistico"" per eccellenza – della più elementare lotta per la vita, le venti favole di Marcovaldo arrivano alla rappresentazione della più complicata realtà d'oggi, alla satira del ""miracolo economico"" e della ""civiltà del consumo""; ma sempre restano fedeli a una classica struttura narrativa: quella delle storielle a vignette dei giornalini per l'infanzia. Marcovaldo non è altro che un Fortunello contemporaneo, un Bonaventura all'incontrario, un Pampurio dei caseggiati popolari.» -
Poesie. Testo inglese a fronte
Poetessa dalla sensibilità particolarissima, Emily Dickinson riesce a vedere sempre l'universale nel quotidiano, descrive magicamente il volgere delle stagioni, considera la vita alla presenza dell'infinito, si interroga sui paradossi della fede dei padri e annuncia la propria indipendenza da ogni condizionamento. Questa ampia scelta di testi tratti dalle sue 1775 poesie ci mostra Emily Dickinson anche nei meno noti ruoli di umorista, testimone e critica dell'America del tempo, sfatando la leggenda che la vuole una mistica corrucciata e nevrotica arroccata nella sua stanza. Scopriamo così un'autrice che, nel sentire tutto con inaudita intensità, inventò una forma poetica irripetibile per comunicare la sua percezione del mondo. Una guida discreta e precisa ai temi e metri caratteristici del suo laboratorio è fornita in questa ricca edizione dalle note del curatore, mentre l'indice tematico permette al lettore di rintracciare le bizzarre scorribande e frequentazioni di questa enigmatica poetessa, da Manzanilla a Pompei, da Giacobbe a Emily Brontë. Una testimonianza di lucida ammirazione di Natalia Ginzburg conclude questa antologia della poesia dickinsoniana. -
Pokémon. Super extra guida completa. Ediz. pocket
Sfoglia le pagine di questa guida e troverai: Le schede di tutti i Pokémon delle regioni • Kanto • Johto • Hoenn • Sinnoh • Unima • Kalos • Alola • Galar Informazioni dettagliate sulle mosse, le categorie, le evoluzioni, le megaevoluzioni ... e molto, molto altro ancora! -
Freud e la psicologia dell'arte
Contro l'idea corrente che l'inconscio determini il lavoro artistico attraverso i turbamenti dell'autore, Gombrich, nei tre - ormai classici - saggi su Freud, dimostra come siano le strutture formali stesse a rendere comunicabili le idee inconsce.Ernst H. Gombrich ha sempre coltivato un profondo interesse per la metodologia della storia dell’arte che lo ha portato a indagare le tecniche piú attuali della psicologia sperimentale, della percezione visiva e dell’informazione. Nei tre saggi che compongono questo libro (ristampato nella «Piccola Biblioteca Einaudi. Nuova serie» dopo undici edizioni apparse dal 1967 ad oggi nel «Nuovo Politecnico» e nella «Pbe»), Gombrich affronta un altro problema della psicologia di fronte ai fatti artistici: la psicologia freudiana. Mentre l’immagine stereotipa che ci si è fatti del pensiero di Freud vuole che l’opera d’arte si spieghi attraverso il contenuto che il pensiero inconscio determina turbando l’artista, Gombrich dimostra come Freud giunga a conclusioni del tutto opposte: solo le idee inconsce che possono essere adeguate alla realtà delle strutture formali divengono comunicabili. Di qui la possibilità di dare un preciso significato espressivo allo stile, alla forma, alla struttura. L’inconscio determina il linguaggio, l’opera d’arte può essere esaminata a tutti i livelli come un sistema di strutture significanti, in cui la vita inconscia ci riporta ai momenti piú vivi dell’epistemologia contemporanea. -
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene. Con uno scritto di...
Per oltre vent'anni Pellegrino Artusi raccolse le ricette di tutte le cucine italiane, mescolò assieme tutti i riti reciprocamente esotici, la polenta e la pasta con le sarde. Entrò da laico nel corpo misto del mangiare collettivo italiano. Ogni ricetta di questo volume evoca una serie di figure. Ma queste figure non sono destinate a rendere astratto ciò che si dà come concreto, cioè gli elementi naturali e la procedura mediante la quale quegli elementi naturali si sono trasformati dalla cucina in cibo. Si può leggere una di queste ricette, ogni tanto anche per il solo piacere di leggere, considerando lo stile linguistico con cui sono scritte, oppure seguire le vie del gusto e cucinare i piatti proposti. -
Storia d'Italia. Annali. Vol. 22: Il Risorgimento.
Il Risorgimento italiano analizzato in tutte le sue dimensioni, da quella politica a quella simbolica, da quella privata a quella europea.Nel 1861 si forma il Regno d’Italia: dopo secoli di frammentazione, nell’arco dei dieci anni successivi, la penisola è riunita in un’unica compagine. L’evento rivoluzionario della formazione dello Stato nazionale è percorso in questa «Grande Opera» secondo tutte le direzioni storiografiche. Le specificità italiane sono inserite all’interno delle dinamiche europee; vengono evidenziati alcuni momenti chiave del processo di formazione del discorso nazional-patriottico, e definita la trama simbolico-retorica attraverso la quale molte centinai di migliaia di persone cominciarono a pensarsi come parte di una «comunità immaginaria». Sono inoltre messi in relazione la sfera pubblica e quella privata: si esaminano le sincronie tra nazione e famiglia e il ruolo tutt’altro che marginale delle donne. -
Inferno
""Non mi nascondo che l'allestimento di un nuovo commento alla Commedia oggi possa parere operazione temeraria o quanto meno inutile. E certamente lo sarebbe, a meno che non si verifichino due condizioni: quella di intercettare un pubblico le cui esigenze di lettura non sono ancora del tutto appagate, e quella di dire qualcosa di nuovo"". Così si apre l'introduzione all'Inferno di Bellomo che, oltre ad offrire spunti interpretativi originali, vuole soprattutto essere nuovo nell'esposizione e nelle linee di lettura suggerite. Tre sono i livelli su cui il curatore impronta questa novità: un'introduzione a ogni canto, di tipo istituzionale, sulla struttura del poema, sui personaggi e sulle allegorie trattati; una rete di note a piè di pagina che spiegano il testo, parafrasandolo; e infine una ""coda"" in cui vengono commentate le sottigliezze formali e gli snodi di senso più sotterranei. Il risultato è un'opera che, grazie al rigoroso lavoro del curatore, si rivela un efficace strumento didattico che ha il pregio di seguire i ritmi e le necessità naturali della lettura. -
Visioni di città. Le forme del mondo spaziale
Le città del mondo stanno modificando quella forma non solo lungamente preparata e costruita nei trattati di architettura, ma anche ben impressa nella mente degli abitanti. Le idee e le visioni che hanno rappresentato le forme della città, proprio perché sfidate dalla grande trasformazione contemporanea, sembrano ora ritirarsi da quello che erano, irrinunciabili direzioni di senso della nostra civiltà. Ma fino a che punto possiamo ridare senso all'idea di centro, messa in crisi nella post-metropoli dispersa come Los Angeles o nell'ubiquità del ""villaggio globale""? Nell'epoca dei flussi possiamo continuare a pensare come circolare la forma della città, anzi delle ""città di città"" che crescono per gemmazione? A loro volta, periferie e ghetti sono versioni dell'idea di bordo che definisce i regimi dell'inclusione e dell'esclusione: oggi proprio le terre di confine sono i nuovi luoghi della trasformazione. Se la città ha sempre selezionato e marcato gli spazi, ha anche sempre cercato nuove combinazioni invadendo e mescolando zone. La rete è dunque la forma-archetipo delle città e della loro infinita capacità riproduttiva e connettiva. Ricostruendo la complessa storia culturale di questi concetti-chiave, ed esplorandone la persistenza rispetto alla realtà attuale, l'autore riflette criticamente sulle teorie e pratiche politiche e sociali più diffuse relative alle trasformazioni urbane in corso. -
Lampi. La trama nascosta che guida la nostra vita
""Oggi quasi tutto ciò che facciamo lascia briciole digitali in qualche database. [...] Certo, l'esistenza di queste registrazioni solleva questioni enormi legate alla privacy, un problema di estrema importanza. Ma crea anche un'opportunità storica, offrendo per la prima volta dati oggettivi con un livello di dettagli senza precedenti sul comportamento non di un singolo, ma di milioni di individui. Negli ultimi anni questi database sono finiti in laboratori di ricerca di vario genere, dove informatici, fisici, matematici, sociologi, psicologi ed economisti hanno potuto analizzarli con l'aiuto di potenti computer e di una vasta schiera di nuove tecnologie. Le conclusioni sono mozzafiato: i dati dimostrano in modo convincente che la maggior parte delle nostre azioni è guidata da leggi, schemi e meccanismi che in quanto a riproducibilità e capacità predittiva uguagliano quelli individuati nelle scienze naturali. [...] Seguendo le tracce di queste scoperte arriveremo a considerare i ritmi della vita come segni di un ordine più profondo che caratterizza il comportamento umano, ordine che può essere esplorato, previsto e senza dubbio sfruttato. [...] Più a fondo le esamineremo, più sarà evidente che le azioni umane seguono schemi semplici e riproducibili, governati da leggi di vasta portata. Dimenticate il lancio dei dadi e le scatole di cioccolatini come metafore della vita. Pensatevi come un robot sognante guidato dal pilota automatico e sarete molto più vicini alla verità"". -
Scorciatoie e raccontini
""Brevi componimenti in prosa, di taglio scorciato ed incisivo, che hanno l'accento della poesia e il rigore dell'aforisma. È quasi un genere nuovo, certo tutto suo, che egli chiama ""Scorciatoie"", perché, in modi rapidi ed ellittici arrivano a conclusioni lontane e spesso sorprendenti"". Con questa felice sintesi Piccone Stella, editore della ""Nuova Europa"", presentava ai lettori gli scritti di Saba pubblicati dalla rivista tra il marzo e il luglio del '45. La politica, la letteratura, l'arte le amicizie e gli incontri colti in un momento drammatico e spensierato, ""sotto l'impressione, estremamente piacevole, della dissoluzione di un incubo"". -
Il mondo bizantino. Vol. 3: B1sanzio e i suoi vicini (1204-1453).
Nello spazio tra queste due importanti date, prende vita il terzo e ultimo volume de ""Il mondo bizantino"". Dopo aver visto la cultura bizantina riappropriarsi della tradizione ellenica pagana e convincersi della propria superiorità (nel volume secondo), l'ultimo tassello di questa ricerca - curata da Angeliki Laiou e da Cécile Morrisson del ""Centre d'histoire et civilisation de Bysance"" - inizia dall'assedio di Costantinopoli da parte dei crociati. È da quest'evento, e dalla frammentazione del territorio che ne scaturì, che i bizantini furono costretti a un vero e proprio rimodellamento identitario. Se la Terza Crociata di Federico Barbarossa portò alla nascita del brevissimo Impero Latino, i tre stati bizantini che sorsero dalle sue ceneri (quello di Nicea, fondato dai rifugiati greci, quello di Epiro e quello di Trebisonda, ultima città bizantina ad essere conquistata dai turchi ottomani) mostravano già i segni di una decadenza inarrestabile. Quello che restava dell'impero di Bisanzio seppe resistere ai nuovi vicini (serbi, bulgari e ""latini""), ma con l'arrivo degli Ottomani non poté fare altro che appellarsi proprio a quell'Occidente che tanto lo aveva combattuto. E come c'era da aspettarsi, gli stati europei - salvo alcune eccezioni - preferirono non prestargli soccorso e assistere alla sua resa definitiva, sotto i cannoni di Maometto II. -
Zuckerman scatenato
È il 1969 e Nathan Zuckerman ha raggiunto il successo firmando un best-seller che racconta le vicende di Gilbert Carnovsky e, ormai passata la trentina, vorrebbe allontanarsi un po' dalle scomode luci della ribalta. Sceglie dunque di rompere con gli amici di lunga data, di separarsi dalla virtuosa moglie e, addirittura, di rinnegare il profondo affetto che lo lega al fratello minore. Intanto, i fans lo identificano in tutto con l'eroe del suo libro ed è diventato il bersaglio di ogni sorta di critico letterario. Anzi, siccome gli omicidi Kennedy e l'uccisione di Martin Luther King non sono molto lontani, Zuckerman rischia di scoprire che la parola bersaglio può avere anche un significato non figurato. -
Uscirne vivi
""Dear life"", cara vita... Il titolo originale della tredicesima raccolta di storie di Alice Munro sembra la consueta formula epistolare di un pacificato congedo. Ma ha anche, nel contesto narrativo e nell'espressione idiomatica da cui proviene, il senso di un pericolo appena scampato. Scrivere alla vita, dunque, per uscirne vivi. Con l'urgenza di ogni fuga, un'impazienza nuova che si manifesta in un inedito nitore. Quello della narratrice di ""Ghiaia"", il cui disincanto e tormento esistenziale sembrano raccontati dalla prospettiva raggiunta di una lucidità imperturbabile. O del protagonista fuggiasco di ""Treno"", che attraversa le stazioni della propria esperienza e di quella altrui con lo sguardo di un semplice passeggero a bordo della vita. Quello che segue i percorsi mentali della vecchia di ""In vista del lago"" e del suo sconclusionato viaggio verso un passato irrecuperabile. Un nitore che connota anche la lingua di pagine nelle quali Munro concede alla sua prosa un'ulteriore, estrema libertà, asciugando le proprie frasi come pietre, spolpandole fino all'osso. Ossa di storie, voci lontane e ancora vive, sguardi, una parsimonia di parole, ellittica e più che mai essenziale. Ecco che cosa resta da dire, ecco che cosa trova il lettore in ""Uscirne vivi"": tracce di materiale radioattivo, lo stesso, pericoloso e potente, che ha attraversato, illuminandole, tutte le storie. Il residuo secco. Le prime e le ultime cose, rivela Munro, il bandolo di un mondo realizzato in sessant'anni. -
Il libro delle illusioni
Professore universitario e critico di prestigio, David Zimmer trascorre le sue giornate in uno stato di semicoscienza alcolica davanti alla tv da quando ha perso moglie e figli in un incidente aereo. Ma una sera un vecchio film comico del cinema muto lo scuote dal torpore: il regista del film, Hector Mann, è scomparso nel 1929 all'apice della sua carriera. Affascinato, Zimmer decide di ricostruire la vicenda e, dopo accurate documentazioni, pubblica un libro sull'argomento. Ma, a un anno dalla pubblicazione, una lettera spedita da una cittadina del New Mexico arriva a confondere tutte le sue conclusioni: è firmata dalla moglie di Mann e dice che il regista sarebbe lieto di incontrare il suo biografo.