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Opere
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Il secondo mestiere. Vol. 1: Prose (1920-1979).
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Le vite di Lisandro e di Silla
Le biografie parallele di due grandi uomini politici sullo sfondo della Grecia classica e della Roma repubblicana. -
Fatti coatti (o quasi)
In vent'anni di attività Verdone ha conosciuto il meglio e il peggio del nostro cinema. La Cinecittà dei tempi d'oro e quella imbastardita dalla tv di oggi. E ha frullato tutto secondo le novità linguistiche del mondo dal dopoguerra ad oggi. Grazie a questo può dare vita alla contaminazione continua tra cinema e realtà, sguardo disincantato sul mondo e ""coattitudine"", con scambi continui tra i vari livelli che esplodono in battute irresistibili. -
Le storie. Libro 6º: La battaglia di Maratona. Testo greco a fronte
Il sesto libro delle Storie è imperniato sulla ribellione delle città greche contro re Dario di Persia e su quella guerra che, pur tra gelosie, contrasti e ripicche, le vide finalmente unite battere l'invasore a Maratona e ricacciarlo indietro. -
Arcana mundi. Vol. 2: Divinazione, astrologia, alchimia.
Da Omero al V secolo d.C., tutti i più noti scrittori greci e latini - come Esiodo, Eschilo, Platone e Virgilio, Orazio, Tacito - si sono occupati di magia e occulto; i loro testi sono messi a confronto con documenti meno conosciuti, come iscrizioni, papiri e tavolette di maledizione. -
Saggi
La scelta dei testi documenta sia la produzione narrativa sia quella saggistica, privilegiando le opere pubblicate da Debenedetti in vita poiché è in esse che le sue doti di prosatore emergono maggiormente. Non mancano tuttavia alcune pagine scelte dalle lezioni e dagli scritti sul cinema, testimonianza insieme agli scritti editi in vita di un metodo critico che, oltre a utilizzare la psicoanalisi, la sociologia, l'antropologia culturale e la fenomenologia, lascia ampio spazio alla sua soggettività di lettore. -
Prose, teatro e lettere
Questo volume raccoglie: il romanzo «Hyperion», che per trent'anni accompagnò la tormentata vicenda esistenziale di Hölderlin; le tre stesure del dramma «La morte di Empedocle»; gli scritti in prosa in larga parte pubblicati postumi; infine, l'intero epistolario, 313 lettere. -
Opere narrative. Vol. 2
Questo secondo volume completa la pubblicazione dell'opera narrativa di García Márquez nei Meridiani. Le opere presentate, in traduzioni riviste o interamente rinnovate, vanno dal 1972 al 1994, data dopo la quale ""Gabo"" si è dedicato soprattutto all'autobiografia e alla raccolta dei suoi scritti giornalistici. Da ""La incredibile e triste storia della candida Eréndira e della sua nonna snaturata"" a ""L'autunno del patriarca"", da ""Cronaca di una morte annunciata"" a ""L'amore ai tempi del colera"" le opere dello scrittore colombiano curate da Bruno Arpaia. -
Teatro e saggi
Un'edizione critica completa della produzione teatrale e saggistica dello scrittore triestino. I testi sono ordinati distinguendo gli editi dagli inediti e quelli completi dagli incompiuti. Un lavoro critico di controllo sui dattiloscritti e sugli autografi dei testi non pubblicati dall'autore ha delineato un percorso ""genetico"" che permette di ricostruire il modo in cui Svevo stendeva le sue opere e vi apportava poi successivi interventi correttori. Nel caso delle opere pubblicate si è fatto il confronto di varianti fra diversi testimoni. In entrambi i casi, il lavoro filologico corregge i non pochi arbitri commessi in precedenza e offre un apparato critico di carattere esplicativo, interpretativo e di rimando intertestuale. -
Prose di ricerca
I due volumi che raccolgono le ""Prose di ricerca, di lotta di comando, di conquista, di tormento, d'indovinamento, di rinnovamento, di celebrazione, di rivendicazione, di liberazione, di favole, di giochi, di baleni"", ripropongono l'edizione curata tra il 1947 e il 1950 da Egidio Bianchetti. L'edizione raggruppava in tre tomi ciò che D'Annunzio aveva pubblicato in singoli volumi secondo il ""Disegno dell'Edizione di Tutte le Opere"" da lui stesso approntato nel 1927. Contenitore multiplo e aperto, le ""Prose di ricerca"" erano concepite per risistemare opere già pubblicate e insieme per raccoglierne di ulteriori. -
Tutti i romanzi. Vol. 2
Il volume raccoglie ""I fratelli Cuccioli"", ""Roma"", ""Il Doge"", ""Stefanino"", ""Storia di un'amicizia"", ""L'interrogatorio della Contessa Maria"", la riduzione teatrale di ""Roma"", ""Vita"" e ""Prologo"". Al curatore Gino Tellini, direttore del Centro di Studi Aldo Palazzeschi si devono anche l'introduzione e le notizie sui testi che ne ripercorrono la genesi e la storia. -
Il Graal. I testi che hanno fondato la leggenda
Il volume presenta cinque testi che documentano le origini della leggenda. Innanzitutto il testo fondatore, l'incompiuta ""Storia del Graal"" di Chrétien de Troyes, cui segue il ""Giuseppe di Arimatea"", la riscrittura fattane da Robert de Boron che apre la strada alle innumerevoli rielaborazioni misticheggianti; tra esse i celebri ""Perlesvaus"" e ""La ricerca del Santo Graal""; arricchisce la scelta dei testi di area francese l'altotedesco ""Perzival"" di Wolfram von Eschenbach. -
L' ippocampo, un papà speciale. Ediz. illustrata
Quasi sempre, nelle famiglie dei pesci, dopo che la madre ha deposto le uova e il padre le ha fecondate, succede che vengano abbandonate a se stesse. Ci sono delle eccezioni, però. Come l'ippocampo, o cavalluccio marino. In questo caso non solo le uova non vengono abbandonate e uno dei due genitori le accudisce, ma - sorpresa - quel genitore è il papà! Completato da 4 pagine di acetato, il libro permette di ""curiosare"" tra le pagine. Età di lettura: da 3 anni. -
Romanzi brevi e racconti
Questo secondo volume si presenta come un'ampia antologia che vuole dar conto sia dell'eccellenza artistica raggiunta da Soldati, sia della varietà delle soluzioni narrative con cui ha realizzato le forme brevi, a partire dai tre testi con cui si apre (""La verità sul caso Motta"", 1941, ""La confessione"", 1955, ""Il vero Silvestri"", 1957) che, per lunghezza e complessità, vengono riconosciuti come romanzi brevi. A seguire, una selezione di racconti che procede secondo la successione cronologica delle raccolte, ben dodici, l'ultima delle quali del 1989, e tutte qui rappresentate. ""Salace"" (1929) e ""A cena col commendatore"" (1951) sono offerte integralmente: la prima in quanto raccolta della scoperta del giovane talento; la seconda in quanto composta di tre racconti lunghi che possono essere considerati piccoli capolavori, ""legati"" da un narratore protagonista comune. -
Teatro
Il volume raccoglie l'intera opera teatrale di Racine: undici tragedie e una commedia, ""Les Plaideurs"", tutte tradotte da poeti italiani contemporanei: Giovanni Raboni, Mario Luzi, Luciano Erba, Maurizio Cucchi, Riccardo Held e Milo De Angelis. Il testo francese proposto a fronte è quello dell'edizione del 1697, l'ultima pubblicata in vita dall'autore. La curatela è affidata al francesista Alberto Beretta Anguissola, già autore (insieme a Daria Gelateria) dell'innovativa annotazione ""Alla ricerca del tempo perduto"" di Proust. L'introduzione è firmata da Rene Girard, filosofo e critico di fama mondiale, che dall'ermeneutica del testo letterario sfocia nella riflessione antropologica sul problema del sacro e del mito. -
Tutte le opere
L'opera raccoglie tutta l'opera di Babel'. Moltissimi i racconti da quelli dell'""Armata a cavallo"" a quelli del ciclo di Odessa ad altri mai tradotti in italiano; inoltre la produzione pubblicistica (Babel' scrisse per numerosi giornali sovietici, soprattutto corrispondenze), le due opere teatrali (""Tramonto"" e ""Maria"") e le sceneggiature. Introdotto da un saggio della slavista e scrittrice Serena Vitale, curato da Adriano Dell'Asta, tutto tradotto da Gianlorenzo Paciri, l'opera costituisce un'occasione di scoperta di questo autore: le sue storie infatti, scritte in uno stile ricco di echi, di sottigliezze sonore, di accensioni liriche, sono dense miniature in cui il dato reale, talora tragico talora vivacissimo, sfuma in toni favolistici. Al centro dell'attenzione dello scrittore è sempre la scoperta dell'elemento umano nel complesso ingranaggio della storia. -
Romanzi e racconti. Vol. 3
Questo terzo volume della raccolta dell'opera narrativa di Stendhal, con nuove traduzioni, contiene ""La Certosa di Parma"", e due opere meno note al lettore italiano, ma tutt'altro che minori o meno ricche d'interesse: le ""Cronache italiane"" e ""Lamiel"". Se la ricchezza spirituale, l'acuta intelligenza e l'ironia della Certosa sono bene note; la stessa conoscenza e passione per lo spirito e il carattere italiano, continuamente contrapposti a quelli francesi, percorrono le ""Cronache"", nate dalla riscrittura di storie trovate in antichi manoscritti. Nel caso delle ""Cronache italiane"", gli antichi manoscritti esistevano realmente, e il Meridiano ne offre in appendice il testo originale, permettendo così di apprezzare l'enorme lavoro di stile e di fantasia messo in atto da Stendhal, nel servirsene e insieme nell'allontanarsene. ""Lamiel"", romanzo incompiuto, al quale l'autore lavorò fra il 1839 e il 1840 con nuove revisioni nel marzo 1842, pochi giorni prima di morire, è di una modernità straordinaria e presenta una giovane che cerca nella libertà da ogni morale precostituita, anche sessuale, la propria emancipazione e la realizzazione della propria personalità. -
Autobiografia a due voci
Ignacio Ramonet ha vissuto a Cuba accanto a Castro per alcune settimane e dalle loro lunghe conversazioni è nata quella che può essere considerata l'autobiografia definitiva del lider maximo, il testamento politico e umano di un grande rivoluzionario e, allo stesso tempo, di un dittatore nel momento del suo declino. ""El Comandante"" racconta di sé e del mondo che ha conosciuto, dei grandi della terra, delle crisi internazionali in cui ha svolto un ruolo di primo piano. Ripercorre i più recenti eventi di politica internazionale che lo hanno visto coinvolto e offre un punto di vista di grande lucidità sulla difficile fase che il nostro mondo sta attraversando. Il risultato è l'ultima testimonianza lasciata al suo tempo e ai posteri da un protagonista del Novecento. -
Il mito greco. Vol. 1: Gli dei.
I Greci non ebbero un libro sacro. Espressero la loro visione della vita attraverso il libero gioco dei miti, che circolavano oralmente in un intreccio di versioni spesso contraddittorie: un sistema solo in apparenza caotico, ma in realtà coerente e animato da inesauribile energia fantastica. Di ciò da conto questa antologia in due volumi (il secondo sarà dedicato agli eroi): Guidorizzi ha infatti costruito un percorso strutturato attraverso i miti usando parole e racconti degli antichi. Ne risultano dei capitoli collegati tra loro che offrono una visione complessiva del mito e dei suoi valori culturali e religiosi. Il primo volume prende le mosse da teogonia e cosmogonia, per poi narrare nascite, matrimoni, sofferenze, punizioni e amori divini; degli dèi descrive il mondo (celeste, infero o marino) ed enumera poteri e prerogative. Si conclude catalogando, accanto alle divinità maggiori, esseri meravigliosi a metà tra l'umano e il divino, e mostri inquietanti e spaventosi.