Sfoglia il Catalogo illibraccio006
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9361-9380 di 10000 Articoli:
-
La Sicilia antica
Nell'età antica la Sicilia ha sempre avuto un ruolo centrale nel bacino del Mediterraneo, ed è questa la ragione per cui le principali culture presenti nell'area vi hanno lasciato la propria impronta:fenici,cartaginesi, greci, romani, bizantini, arabi. Questo volume fornisce un'esposizione della storia dell'isola nel corso dell'antichità greco-romana, cui aggiunge uno sguardo panoramico sulle vicende successive, dalla prima cristianizzazione alla dominazione dei vandali e degli ostrogoti, poi dei bizantini, fino alla conquista araba nel IX secolo, per un complesso di millecinquecento anni. Lo spazio maggiore è naturalmente riservato alla fase greca, dall'ottavo al terzo secolo a.C, allorché la Sicilia fiorì a partire dalla fondazione di una serie di colonie greche (Siracusa, Gela, Akragas) che finirono per affermare e conservare la propria indipendenza fino alla conquista romana: un'epoca di grande fulgore cha ha lasciato cospicue tracce nell'archeologia isolana. -
Neuropsicologia dello sviluppo. Normalità e patologia
Questo manuale presenta le basi teoriche e di ricerca più aggiornate sui disturbi cognitivi in età evolutiva. Frutto del contributo dei maggiori studiosi in questo ambito, il testo si caratterizza per una descrizione delle diverse disabilità, degli spazi di recupero delle medesime e degli strumenti di riabilitazione, con un'ottica attuale in cui vengono presi in considerazione gli apporti delle neuroscienze cognitive. -
La mente finanziaria. Economia e psicologia al servizio dell'inve...
Prospetti informativi, benchmark, performance dei titoli, grafici di trend dei prodotti finanziari sembrano strumenti razionali per scelte razionali. Ma l'investitore è veramente così freddo e razionale? Sappiamo valutare il rischio, abbiamo preferenze stabili e ci comportiamo in modo coerente? La psicologia ci insegna che nella realtà l'investitore non è un lucido calcolatore ma un ""soggetto emotivo"" che non può comportarsi come quello ""razionale"" perché dotato di razionalità limitata: non può restare concentrato a lungo, non è in grado di utilizzare grandi quantità d'informazioni, la memoria non ha capacità infinite e i ricordi sono spesso distorti e colorati da euforia o rimpianto. Dunque è essenziale per gli investitori allargare le conoscenze finanziarie ai processi cognitivi. Una educazione finanziaria insufficiente produce gravi rischi personali e sistemici, come abbiamo purtroppo sperimentato nella crisi partita dai subprime e precipitata a cascata sul sistema economico globale. -
Repubbliche e principi. Istituzioni e pratiche di potere nella To...
Studiosa eminente della storia degli stati italiani nella prima età moderna, Elena Fasano Guarini propone in questo volume un originale percorso all'interno della riflessione politica che in Italia ha accompagnato la trasformazione del mondo cittadino e comunale dell'epoca medievale negli stati territoriali principeschi che caratterizzano lo sviluppo dello stato moderno nel corso del Cinquecento. Al centro della ricerca sta il caso fiorentino. Dopo aver studiato il declino delle repubbliche e delle idee repubblicane nell'Italia del sedicesimo secolo, l'autrice indaga sulla storiografia fiorentina vedendovi rispecchiati, nella polarità tra città e stato territoriale, appunto l'evoluzione e l'adattamento degli antichi ideali repubblicani, che ritrova poi nell'opera capitale di Machiavelli, nell'operato di Francesco Guicciardini e per finire negli storici Benedetto Varchi e Giovan Battista Adriani. -
Lete. Arte e critica dell'oblio
La storia degli individui come delle società procede in un intreccio di memoria e oblio dove l'una non sta senza l'altro. Rileggendo i grandi monumenti della letteratura e del pensiero occidentale, Weinrich ricostruisce modi e significati del dimenticare in un originale percorso che parte dall'Ulisse omerico e attraverso Ovidio e Dante, Agostino e Casanova, Goethe e Nietzsche, Freud e gli autori testimoni della Shoah giunge al mondo d'oggi: un mondo smemorato, capace di creare e distruggere informazioni con altrettanta rapidità. E forse questo flusso di informazioni non è che un affluente del Lete, il fiume dell'oblio. -
Diritto e rivoluzione. L'impatto delle riforme protestanti sulla ...
Definito dall'autorevole «American Political Science Review» come ""probabilmente il libro di diritto più importante della nostra generazione"", il primo volume di quest'opera, pubblicato dal Mulino nel 1998, studiava le origini della tradizione giuridica occidentale nel Medioevo. Curato e introdotto da Diego Quaglioni, il nuovo volume, del tutto autonomo, prosegue la vasta indagine dell'autore studiando le due trasformazioni indotte sulla tradizione giuridica dalla Riforma protestante e dalla Rivoluzione inglese. Con questa opera vasta e ambiziosa, iniziata nel precedente volume, identificando l'origine del diritto europeo nella rivoluzione papale del XII e XIII secolo e nella creazione di un diritto canonico, Berman mette in luce l'importanza, sinora trascurata, che la religione ha avuto nel determinare lo sviluppo dei sistemi giuridici occidentali. -
I comandamenti. Non commettere adulterio
Un comandamento che sembra appartenere a un altro mondo anche se in quello attuale non mancano paesi in cui l'adulterio è ancora punito con la lapidazione. Il suo significato originario risale a una società nella quale c'era totale asimmetria nei diritti e nei doveri dell'uomo e della donna. Oggi, a qualche decennio dalla depenalizzazione dell'adulterio, dall'introduzione del divorzio, e dalla riforma del diritto di famiglia, i rapporti fra uomini e donne sono profondamente mutati. Le tappe fondamentali di un comandamento che induce a riflettere sulla fragilità dei rapporti di coppia e sul valore della fedeltà nel mondo contemporaneo. -
Benedetto Croce e il diritto positivo. Sulla «realtà» del diritto
Il volume è, insieme, un libro su Croce - sulla sua filosofia della pratica, con essenziale riferimento al problema giuridico - e una ricerca originale e ricca di spunti critici sul diritto positivo e sulle teorie giuspositivistiche. Della filosofia crociana della pratica, e della teoria del diritto che ad essa si riconduce, l'autore offre un'esegesi attenta, sottile e articolata; e da questa esegesi muove, quindi, con sviluppi di ricerca autonomi. È noto che la teoria crociana del diritto - che, riconducendo il diritto alla sfera dell'economia, riduce in modo radicale il diritto alla volontà - è stata fatta più volte oggetto della critica di ""perdere"" il diritto, di perdere la ""realtà"" del diritto. Ma - si domanda l'autore - che cos'è la ""realtà"" del diritto che andrebbe perduta in una teoria positiva del diritto? Svolgendo il filo di questa domanda, l'indagine mette in luce come la teoria giuridica crociana permetta di rileggere criticamente le posizioni dei massimi teorici del giuspositivismo svelando la premessa metafisica ad esse occultamente e contraddittoriamente sottesa: che la ""realtà"" sia ""verità"". La crociana riduzione del diritto alla volontà economica, lungi dall'essere una paradossale negazione del diritto, è al contrario - liberando il diritto da una pretesa realitas metafisica -la feconda premessa per l'interpretazione oggettiva dei fatti giuridici. -
La donazione di Costantino
La donazione di Costantino è uno dei falsi più famosi della storia occidentale. Il testo, composto tra l'VIII e il IX secolo d.C., si presenta come l'atto con cui l'imperatore avrebbe concesso al papa Silvestro e ai suoi successori poteri e beni in Oriente, ma soprattutto in Occidente, un atto che avrebbe poi consentito la nascita di quello che per secoli sarebbe stato lo Stato della Chiesa. Invocata dai papi e avversata da molti fin dall'XI secolo, la donazione fu dimostrata definitivamente falsa nel XV secolo da Lorenzo Valla. Una questione che ha nei secoli successivi innescato il dibattito sul potere temporale dei papi, sui rapporti fra religione e politica, chiarendo molti aspetti dell'identità del paese che ospita il 'romano pontefice'. -
East India Company. Una storia giuridica (1600-1708)
La East India Company inglese nacque il 31 dicembre 1600, in forza di una ""carta"", di una patente reale accordata da Elisabetta I; nacque con lo scopo di importare spezie dalle Indie orientali, in moda da scavalcare il monopolio portoghese e arginare l'aggressività olandese nel commercio di beni all'epoca eccezionalmente richiesti. Quello che sarebbe divenuto il principale strumento del colonialismo britannico nel subcontinente indiano, sino a vedersi conferite funzioni militari e amministrative nel governo di quei territori, sorse dunque come compagnia di mercanti in cerca di cospicui profitti. Il volume ne analizza la struttura organizzativa nel corso del suo primo secolo di vita, adottando una prospettiva spiccatamente storico-giuridica, e riservando speciale attenzione a un tema da sempre centrate nel diritto dei commerci e dell'economia, la forma societaria, e la limitazione della responsabilità dei soci. Alla individuazione di quegli elementi, in sostanza, che proprio in epoca elisabettiana connotarono l'affermazione della corporation come principale forma di business organisation nei traffici transoceanici, e che oggi identificano le corporation, le grandi società che governano l'economia mondiale. -
La rivoluzione industriale inglese. Una prospettiva globale
Perché la rivoluzione industriale è avvenuta proprio in Inghilterra e non altrove, in Europa o in Asia? A questo interrogativo, che è forse in assoluto il principale e più dibattuto nella storia economica, la sintesi di Allen fornisce una nuova e convincente spiegazione collocando la rivoluzione industriale in una prospettiva globale. Nel contesto generale dell'economia del Sei-Settecento, l'Inghilterra aveva infatti, in rapporto agli altri paesi, salari più alti e costi più bassi per l'energia. Ne consegue che solo in Inghilterra potè esservi la spinta a creare e utilizzare le innovazioni basilari della rivoluzione industriale, cioè la macchina a vapore, la filatura meccanica, l'uso del carbone invece che del legno nell'industria metallurgica. Quando poi nel corso dell'Ottocento quelle nuove tecnologie saranno rese meno costose la rivoluzione industriale si diffonderà dall'Inghilterra al resto del mondo. -
Il futuro alle spalle
Si tratta di una selezione di scritti su alcune figure chiave della letteratura tedesca. Scritti durante l'esilio americano, i saggi scoprono una tradizione diversa da quella fissata dalla letteratura nazionale. La maliziosa ironia di Heinrich Heine, la lotta esistenziale di Franz Kafka con le idee del mondo della vecchia Europa, si ricompongono lungo la corrente della ""tradizione nascosta"" che è quella della coscienza ebraica, della esclusione che non rinnega la propria storia in cui il futuro era precluso dal passato. Accanto ad essi, altre figure che hanno illuminato con il loro scrivere i tempi oscuri della loro epoca: l'intelligenza erudita e ribelle di Walter Benjamin, il poeta e politico Bertolt Brecht e un piccolo e gustoso ritratto di Charlie Chaplin. -
Il cervello. La macchina della mente
Intelligenza, coscienza, memoria, emozioni affondano le radici nel nostro cervello. Oggi la relazione tra mente e cervello sembra ovvia ma in realtà sono stati necessari molti secoli per affermarla con certezza. Dopo un affascinante excursus storico dalla Grecia antica ai nostri giorni, l'autore ci spiega come è fatto il cervello, come si forma, come funziona, cosa succede quando si guasta e come (e se) è possibile ripararlo. Ricordandoci infine che usiamo il cervello anche quando riteniamo di agire con il cuore. -
La lunga marcia della Cisl. 1950-2010
Nata nel 1950 per iniziativa della corrente cristiana, dopo la fine dell'esperienza unitaria nella CGIL, la CISL, contro ogni previsione, anno dopo anno, diventa una grande organizzazione sindacale con oltre quattro milioni e mezzo di associati. Questo libro ne racconta e interpreta il cammino mettendo in rilievo gli aspetti e gli snodi fondamentali. Puntando sull'autonomia dell'azione sindacale, contro la tradizione del sindacalismo politicizzato prevalente in Italia, la CISL esprime una strategia nuova, vicina ai sindacati delle democrazie occidentali, che influenza decisamente le relazioni industriali del nostro paese. Ne sono capisaldi: la relazione stretta e positiva fra sviluppo economico e miglioramento delle condizioni del lavoro dipendente, il primato della contrattazione collettiva rispetto alla tutela legislativa, il legame fra salario reale e produttività, la formula della collaborazione negoziata fra impresa e sindacato e della partecipazione dei lavoratori alla vita dell'impresa. -
L' estetica contemporanea
In età contemporanea l'estetica pare frantumarsi e non essere più riducibile a un'immagine coerente. Eppure, data la vasta mole di testi di estetica che hanno prodotto, gli ultimi cento anni possono definirsi il ""secolo dell'estetica"". A partire da quattro campi concettuali - vita, forma, conoscenza, azione - Perniola individua le linee di riflessione estetica che ne derivano e le illustra richiamandosi alle diverse opere: da Dilthey a Foucault [estetica della vita), da Wölfflin a McLuhan e Lyotard (estetica della forma), da Croce a Goodman (estetica e conoscenza, da Dewey a Bloom (etetica e azione). Se ne aggiunge poi una quinta, che tocca l'ambito dell'affettività e dell'emozionalità e che proviene all'estetica da pensatori come Freud, Heidegger, Lacan e Deleuze. Conclude il volume un ampio capitolo sulle tradizioni estetiche ""non occidentali"", presenti in Africa e in America del Sud, in India, Cina e Giappone. -
Eroi della libertà. Storie di rivolta contro il potere
Per parlare della libertà i racconti dei suoi eroi valgono molto più di mille teorie. Perché la libertà è un modo di esistere che viene testimoniato da qualcuno che vivendo e rischiando si oppone alla verità del potere. Questo libro è un percorso attraverso le icone eroiche della libertà: da quelle che difendono la propria libertà contro chi la minaccia dall'esterno (Antigone, Bruto, Giovanna d'Arco) a quelle, più moderne, che lottano per un sogno, alla ricerca di una libertà mai posseduta (M. Luther King, Che Guevara). Poi l'autrice arriva all'oggi, un tempo in cui le figure eroiche si svuotano nelle immagini dei supererei digitali e nelle imprese virtuali. Cosa fare per sperimentare ancora la libertà se non ascoltare le voci di quanti - uomini liberi come Ambrosoli, Impastato o Saviano - senza sentirsi eroi hanno il coraggio di rischiare per una libertà che coincide con la propria vita? -
Bisanzio e le crociate
Iniziate nel 1095, quando papa Urbano II durante il concilio di Clermont decise di intraprendere la guerra santa per la liberazione di Gerusalemme, facendo appello ai fedeli, le crociate divennero un aspetto caratterizzante della cristianità occidentale. Delle otto spedizioni che ebbero luogo fra l'XI e il XIII secolo, le prime quattro coinvolsero direttamente l'impero bizantino. Il volume dà conto dei riflessi pesanti che ebbero su di esso: saccheggi e devastazioni culminarono infatti nel 1204 nella conquista stessa di Bisanzio e nella formazione di un impero latino. -
Riflessioni sulla DDR. Prospettive internazionali e interdiscipli...
Il volume trae origine dalle riflessioni del primo convegno italiano sulla storia dello ""Stato tedesco degli operai e dei contadini"": studiosi e conoscitori della storia della Germania socialista tracciano il bilancio di vent'anni di ricerca non soltanto storica, ma minuziosamente microstorica, antropologica, culturale e comparata. Ne emerge il profilo di un paese complesso, lontano tanto dai clichés dominanti nei mass media quanto dagli schematismi diffusi anche in ambito storiografico. Non una nota a piè di pagina della storia tedesca, ma nemmeno la perduta Atlantide che qualcuno rimpiange. Una vicenda su cui riflettere, piuttosto, mettendo in discussione non solo il passato di chi ne ha vissuto la storia ma anche il presente di chi la scrive, come accade nel romanzo di Christa Wolf ""Riflessioni su Christa T"". Riconsiderando tutto: i miti rivoluzionari e l'ideologia, la politica e l'economia, le relazioni intenazionali e la Stasi, la letteratura e il cinema, gli intellettuali e lo sport, l'avvicendarsi delle generazioni e i processi di costruzione della memoria, fino all'eredità consegnata alla Germania contemporanea. -
Scienza, religione e politica
Robert K. Merton è unanimemente riconosciuto come il fondatore della sociologia della scienza. A lui si debbono le prime riflessioni sulla scienza come istituzione e i suoi rapporti con altre sfere quali politica e religione, nonché le prime ricerche empiriche sulla produzione scientifica. Dei suoi saggi sulla scienza, classico riferimento a livello internazionale e da tempo non più disponibili in italiano, si propone qui una selezione che espunge quelli più legati a polemiche d'epoca o ad analisi molto dettagliate di dinamiche contingenti. Ciò consente di far emergere con maggiore forza temi che nel tempo hanno dimostrato, se possibile, un'attualità crescente, come lo spazio della fede religiosa e dei valori nell'attività di ricerca o il ruolo della scienza nelle società democratiche. -
Galileo. Profili di storia letteraria
Pensata come complemento della ""Storia della letteratura italiana"", questa serie di ""profili"" ne ripropone la formula introduttiva. Collocandolo nel quadro storico e sociale della sua epoca, ogni volume presenta uno dei grandi autori della tradizione letteraria italiana, ne discute le opere e ne illustra la poetica. Questo volume è dedicato a Galileo Galilei.