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A qualcuno piace Cracco. La cucina regionale come piace a me
""Parlare di cucina regionale italiana è come entrare in un labirinto: prendi una strada pensando di avere chiara la tua meta e invece in un attimo di ritrovi trasportato lontanissimo, non solo nello spazio, ma anche nel tempo, nella cultura, nelle tradizioni."" Una guida eccezionale vi accompagnerà in questo viaggio speciale nella storia e nella tradizione della migliore cucina italiana: con Carlo Cracco attraverserete il Belpaese da Nord a Sud. Incontrerete saggi trifolai piemontesi e famosissimi pasticceri siciliani, ascolterete i racconti di lontane vacanze pugliesi e dell'uccisione di un polpo sugli scogli campani, assaggerete un'incredibile melanzana rossa nel Parco Nazionale del Pollino e fantastiche sarde in saor in un bacaro veneziano, infine imparerete a cucinare anche gli alimenti a prima vista più ""difficili"": cuore, coda e frattaglie ma anche ortiche, corbezzoli e topinambur. E soprattutto, vi cimenterete nelle preparazioni più genuine della cucina regionale, rivisitate dal tocco creativo di Carlo che, in questo manuale, coniuga così tradizione e modernità, sapori antichi e sperimentazione culinaria. Il punto di partenza sono le ricette classiche, l'approdo sono i piatti arricchiti dal tocco di classe di uno chef pluripremiato. 60 ricette, 32 approfondimenti e un ricco corredo fotografico per conoscere al meglio la cucina tricolore, imparare i trucchi per rinnovarla e provare la soddisfazione di servire in tavola piatti della tradizione. -
Lettere a un racconto
Un testo biografico involontario, uno spazio aperto da cui poter intravedere l'anima della più grande poetessa italiana. Alda Merini ci ha lasciato in questo libro lettere e prose di una delicatezza unica, inviate a destinatari reali o inventati, ad amici o a fantasmi, in cui la scrittrice sembra quasi sempre rivolgersi al suo cuore, alla sua mente. E ci racconta, come in un diario dei sentimenti, l'eccezionalità quieta della sua quotidianità, l'amore viscerale per la scrittura, il cammino percorso tra le esplosioni di un confitto costante e creativo tra ragione e follia. Un libro prezioso e intimo che restituisce il ritratto di una delle artiste più importanti del Ventesimo secolo. -
Medicus
Londra 1021. Rob Cole ha solo nove anni quando si accorge di “sentire” l’istante in cui la vita abbandona il corpo. È la scoperta di una vocazione irresistibile: diventare medico. Un obiettivo che lo porta all’università di Ispahan, dove in breve diviene allievo prediletto e assistente di Avicenna, il principe dei medici. Inizia così la storia del leggendario capostipite della famiglia Cole, che si spinge fino in Persia per apprendere i segreti dell’arte della medicina e di quel dono misterioso che gli è toccato in sorte. Un viaggio affascinante attraverso il Medioevo euroasiatico, per scoprire le pratiche mediche di ieri e di oggi e l’etica profonda e antichissima che guida i dottori di tutte le epoche. Il primo capitolo dell’ormai celebre trilogia dello Sciamano, una saga appassionante che ha incantato quattrocentomila lettori solo in Italia. -
La vita quotidiana in Francia ai tempi di Napoleone
Quasi 130 dipartimenti, 750.000 chilometri quadrati, 44 milioni di abitanti: queste le stime che contraddistinguono l'Impero del primo dei Napoleonidi. Torino e Genova, Firenze e Roma sono città francesi al pari di Treviri e Bruxelles, Ginevra e Amsterdam. Il vasto intarsio di lingue, dialetti, popoli e nazioni riceve una propria unità soltanto dal volere di Napoleone. E nonostante la brevità del suo regno, l'impronta lasciata risulta più profonda di quanto non avessero sospettato i contemporanei: è in quest'epoca che si consolida l'avvento della borghesia e migliorano le condizioni di vita; sorgono nuove strade, se pur destinate ai soldati e caratterizzate da sentieri fangosi, aggressioni e vetture rovesciate. Se in provincia coloro che sono sfuggiti al Terrore, fermi nel loro rifiuto di riconciliarsi con l'Impero, si ostinano a vivere come una volta, nelle città scompare a poco a poco il sistema di vita dell'ex nobiltà. Ma è la capitale quella che imprime la spinta generale, tra le cui vie si incontrano ceti sociali sconosciuti nelle campagne. Gloria, onori, moda: tutto viene da Parigi. ""Gli eroi dell'avventura napoleonica so-no, in questo libro, agricoltori e impiegati, artigiani e commercianti, coscritti e briganti"": l'acuto racconto della fondazione di un grande stato moderno. -
Storia d'Italia. L' Italia del Risorgimento (1831-1861)
""Se siamo fatti in un certo modo è perché il risorgimento ci fece in un certo modo."" - Indro MontanellirnIl trentennio affrontato in questo volume – cruciale non solo per l'Italia, ma per tutta l'Europa – sembra aprirsi nel segno della restaurazione: i moti del 1831 vengono schiacciati, si riaffermano gli equilibri sanciti dai trattati di Vienna, il nostro Paese resta diviso in Stati solo nominalmente autonomi. Eppure, nonostante le forze insurrezionali si mostrino deboli e disunite e il vecchio patriottismo della Carboneria fallisca, quei fermenti dimostrano definitivamente la fragilità del sistema, aprendo la strada agli slanci politici e sociali che costituiscono il culmine del Risorgimento. Gli anni che seguono sono densi di avvenimenti e personaggi indimenticabili: la Giovine Italia di Mazzini, Garibaldi, le ""Cinque giornate"" di Milano, le annessioni piemontesi, la resistenza borbonica, Cattaneo e Cavour, D'Azeglio e i Savoia, la musica patriottica e appassionata di Verdi. Il Risorgimento è senza dubbio uno dei momenti più studiati della storia italiana, sul quale però i giudizi continuano a dividersi. Montanelli ce lo racconta attraverso la pura ricostruzione dei fatti, rispondendo senza partigianeria a domande ancora irrisolte: come si è arrivati all'unificazione? Quali conseguenze ha comportato? Un saggio ormai divenuto classico, che ha proposto uno sguardo diverso sul nostro passato, e quindi sul nostro presente. Perché, come dice l'autore, ""l'Italia di oggi è figlia di quella del Risorgimento, ed è quindi in questo periodo che ne vanno cercati i caratteri e le malformazioni"". -
Enrico IV
«Enrico IV: tragedia della Vita che non poté vivere, strangolata da una Forma che doveva essere effimera e che, invece, l'ingoiò in sé, senza scampo.» - Adriano TilgherrnNei primi anni del Novecento un giovane nobile prende parte a una festa in maschera. Nei panni di Enrico IV di Baviera, accompagnato dalla marchesa Matilda di Toscana, entra in sala su un cavallo trionfalmente bardato. Per un incidente viene però disarcionato: battuta la testa, impazzisce, e si convince di essere veramente Enrico IV, a capo del Sacro Romano Impero. Assecondato da amici e parenti nella sua follia, si trasferisce in una dimora isolata, servito da domestici in costume. Dopo dodici anni riacquista la ragione: ma scopre che la vita è andata avanti senza di lui, che gli eventi si sono succeduti e la sua amata si è sposata con il rivale Belcredi. Per Enrico IV non è rimasto che il ruolo di pazzo: quella che doveva essere la recita di una notte si trasforma nell'unica identità concessa. Enrico IV è la messa in scena dell'eterna tensione fra vita e maschere, punto focale dell'intera opera pirandelliana. -
La scrittura o la vita. Dieci incontri dentro la letteratura
Il mestiere della parola raccontato in prima persona da dieci scrittori italiani.rn""L'unica verità è quella delle parole scritte. Lì dentro c'è il fuoco acceso, c'è tutto. Anche la scelta fra la scrittura o la vita.""rnDagli altri voglio sapere come si cammina con il fuoco dentro, voglio riconoscere quel fuoco, e anche l’unicità della vocazione, contare le cose infrante lasciate per terra, e voglio che il fuoco degli altri faccia divampare il mio. Per questo ho cercato dieci scrittori italiani: vicini alla mia idea di vocazione e anche disposti a spiegarla, a raccontare di questo mestiere che è il loro padrone e a individuare il momento in cui sono riusciti a dire: “Io sono uno scrittore”. Percorrono tutti strade differenti e non si sono immersi in un filone letterario ma mi sembra abbiano creato qualcosa di nuovo, facendo un passo in avanti nel cammino della letteratura italiana.Negli scrittori, nelle loro vite, ma credo in tutte le persone, io cerco sempre questa specie di follia che a volte è molto bene addomesticata, a volte quasi invisibile, ricoperta di strati di ragionevolezza, doveri, vita dei giorni, sesso, famiglia, inciampi, successo, imbarazzo, cinismo, paura, ironia, vergogna (ma credo che uno scrittore, quando scrive, debba liberarsi della vergogna). Mi entusiasma scoprire che esiste sempre un nucleo di passione che non può essere scalfito da niente, e che non è socievole né affidabile, perché è una concentrazione costante su qualcos’altro, è un pensiero altrove. A.B. -
Una vita tedesca
Brunhilde Pomsel dipinge un ritratto inconsapevole, eppure inquietantissimo, della Germania prima, durante e dopo il Reich, raccontando una realtà sconcertante che mostra quanto l'indifferenza e la disillusione possano influenzare la democrazia.rn«Questa sarà probabilmente l'ultima testimonianza diretta della cerchia più prossima di Hitler.» - The New York Timesrn«A tutti piace immaginarsi come coraggiosi oppositori. Il racconto di Brunhilde Pomsel, ""una dei codardi"", è un promemoria feroce di come sia facile guardare dall'altra parte.» - Los Angeles Timesrn""È veramente un male se chi ricopre un certo ruolo cerca di fare qualcosa per sé, pur sapendo che danneggia altri? Ma chi è che non si comporta così? Nessuno arriva a pensarci. Eravamo miopi e indifferenti.""rnBrunhilde Pomsel fu vicina come pochi altri suoi contemporanei a uno dei più grandi criminali della storia: Joseph Goebbels, il ministro della Propaganda di Hitler. Sempre al suo fianco, sempre ai suoi ordini come segretaria e dattilografa. Brunhilde non si interessava di politica. Per lei venivano prima il lavoro, la sicurezza materiale, il senso del dovere nei confronti dei superiori, il bisogno di sentirsi parte di un sistema. Poco dopo l'ascesa di Adolf Hitler, si iscrive al Partito nazionalsocialista per assicurarsi un posto alla radio. Nel 1942 si trasferisce al ministero per l'Istruzione pubblica e la Propaganda ritrovandosi così accanto all'ufficio di Goebbels e nel centro nevralgico del potere nazista. Vi rimane fino alla capitolazione, nel maggio del 1945. Durante gli ultimi giorni di guerra, quando le truppe sovietiche sono già a Berlino, anziché cogliere l'occasione per fuggire resta nel bunker a battere a macchina i comunicati. Poi, per settant'anni, non racconterà niente a nessuno. Dal cuore di Berlino, l'autrice dipinge un ritratto inconsapevole, eppure inquietantissimo, della Germania prima, durante e dopo il Reich, raccontando una realtà sconcertante che mostra quanto l'indifferenza e la disillusione possano influenzare la democrazia. «Prima che la storia si ripeta» scrive Thore D. Hansen «individuare le analogie tra passato e presente ci offre l'opportunità di calibrare con cura la nostra bussola morale, in modo da renderci conto quando sia giunto il momento di schierarci, di alzarci e di opporci apertamente alla radicalizzazione. Con quanta superficialità prendiamo in considerazione i nostri criteri morali di valutazione? Per quali fini primitivi, immediati, banali e superficiali o per quali successi apparenti siamo pronti a sacrificare la nostra coscienza? Sono domande alle quali la storia di Brunhilde Pomsel non può e non potrà mai dare una risposta universalmente valida. Solo la disponibilità a riflettere di ciascuno di noi potrà produrla.» -
Come non uccidere le tue piante
Le tue piante muoiono sempre, nonostante l'impegno e la buona volontà che ci metti? Ecco il libro di cui tu, e il tuo verde domestico, avete un disperato bisogno.rn«Anche i pollici neri senza speranza trovano qui l'ispirazione e la guida per curare al meglio le proprie piante.» - Publishers WeeklyrnUna guida coloratissima e facile da leggere, oltre 100 tipi di piante fotografate e riconoscibili con tutti i consigli indispensabili per tenerle in vita: il luogo, la luce, il cibo, l'acqua, l'umidità, i colori delle foglie, le muffe e gli insetti a cui fare attenzione. I segreti per salvare le tue piante non sono mai stati così facili da memorizzare! Basteranno pochi gesti mirati e cinque minuti al giorno per fare della tua casa, e del tuo ufficio, un paradiso green. -
Breve storia di un raggio di sole. Il miracolo quotidiano della l...
Gianumberto Accinelli ci insegna che la natura è fatta di caos e meraviglia, ci trascina nel grande romanzo del cosmo e ci invita a guardarci intorno con uno sguardo nuovo.rn""Basta un seme piccolissimo per creare e sconvolgere l'universo intero.""rnrnLa luce solare è capace di trasformare il nostro pianeta in un luogo ricco di storie intricate e affascinanti. Basta un raggio, uno soltanto, per accendere il meccanismo che da milioni di anni fa girare il mondo, permettendo alle piante di crescere, alle api di volare, agli animali di rincorrersi e ai loro corpi di spirare. Una sequenza apparentemente perfetta, ma in realtà piena di contrattempi, perché nel cerchio della vita problemi e soluzioni si susseguono senza sosta. A questo servono i raggi di sole: non a spiegarci come funziona l'universo, ma a illuminarne la complessità. Dai fili d'erba, che si nutrono esclusivamente di luce, agli erbivori che la cercano ruminando nel verde, l'energia del sole si sposta di bocca in bocca incontrando storie straordinarie: alberi immortali, coccinelle ferocissime, fiori disposti a tutto per farsi impollinare. Raccontando il percorso di un raggio di sole dal momento in cui lascia lo spazio siderale a quello in cui vi fa ritorno dopo aver visitato ogni angolo della Terra, Gianumberto Accinelli ci insegna che la natura non è fatta di regole e risposte, ma di caos e meraviglia. Con un linguaggio semplice e incantevole, ci trascina nel grande romanzo del cosmo e ci invita a guardarci intorno con uno sguardo completamente nuovo, perché anche dentro ciò che ci appare piccolo, o brutto, o insignificante, si nasconde un tesoro prezioso: un tesoro fatto di luce. -
La vita quotidiana a Creta ai tempi di Minosse (1500 a. C.)
Una civiltà senza tempo fra natura, arte e tirannia.rn""La vita era certamente molto dura. Eppure tutti cantavano, e quando la prova era terminata, tutti balzavano e volteggiavano sulla pista di danza, trascinati dall'ardore della festa. Popolo ammirevole, che non ha mai cessato, di generazione in generazione, di stupire gli invasori per le sue capacità di ripresa e la sua energia.""rnrnAcqua, nuvole, alberi e montagne. Tra il 2000 e il 1300 a.C. Creta è un'isola rigogliosa, un mondo a sé. E il suo popolo contadino dalla pelle rossastra, la capigliatura ricciuta e gli occhi grandi e neri è fiero, appassionato e pronto alla fatica. Ma ama anche godersi i frutti del proprio lavoro e il divertimento. In ogni abitazione c'è sempre qualche provvista tenuta in serbo per un'eventuale carestia, per ospiti imprevisti o per le grandi feste che animano i villaggi. E la donna non è solo la padrona di casa, ma zappa, ara e vendemmia proprio come gli uomini. Non mancano poi grandi palazzi, strade lastricate e ricche città prive di fortificazioni, a testimonianza di un popolo dal temperamento pacifico. Sulla civiltà minoica regnerà a lungo Minosse, re sospeso tra realtà storica e leggenda, ora sovrano saggio e giusto, ora crudele tiranno. In un intricato tessuto di miti senza tempo – il labirinto, il Minotauro, Teseo, Icaro – e solide testimonianze archeologiche, Paul Faure ci accompagna alla scoperta di una civiltà laboriosa e di un'epoca privilegiata, in cui arte e organizzazione sociale raggiunsero una perfezione senza pari. -
Un giorno di festa. Un romanzo de «Les italiens»
Un capitolo ella serie de ""les italiens"", dove Pandiani fa i conti con gli incubi dello scontro di civiltà e ci racconta, mescolando il ritmo del thriller d'azione ai toni del noir romantico, le più profonde ossessioni del nostro tempo.rn«Lunga vita al commissario Mordenti: una macho non privo di tenerezza, a cui non si può non affezionarsi.» - Corriere della SerarnSotto il cielo terso di fine giugno, una Renault viaggia lungo la costa atlantica, vicino Royan. In un attimo, lo schianto delle lamiere: qualcuno ha sparato all'uomo alla guida, che muore. È Fred Céline, uno sbirro della stradale di Parigi. La sua compagna, Leila Santoni, sopravvive per miracolo e fugge braccata dagli assassini. Ma chi ha sparato non sa di aver commesso un grosso errore, perché Leila fa parte della Brigata criminale del quai des Orfèvres, agli ordini del commissario Pierre Mordenti. Li chiamano les italiens, sono intoccabili e per loro vale ancora il motto ""Uno per tutti, tutti per uno"". Mordenti e i suoi devono vendicare la morte dell'amico, ritrovare la collega e cimentarsi con un'indagine che può scuotere gli assetti politici di un Paese sfregiato dagli attacchi terroristici, dove la paura è moneta corrente. -
Giochi con me? Tanti modi creativi per accompagnare i nostri figl...
In questo libro di Claudia Porta – educatrice Montessori, blogger e mamma – oltre ad alcune riflessioni sull’importanza del gioco nei suoi diversi aspetti, troverete molti progetti creativi alla portata di tutti, da realizzare con e per i bambini. Perché non si è mai troppo giovani, né troppo vecchi, per giocare.rnrnDa bambini, tutti sappiamo giocare. Crescendo però smettiamo gradualmente di farlo per poi accorgerci, di fronte ai nostri figli, che non ne siamo più capaci. Fortunatamente abbiamo dei piccoli insegnanti molto pazienti che saranno felici di aiutarci a riacquisire questa capacità perduta. Attraverso il gioco, infatti, è possibile creare un legame profondo con i nostri bambini e, se restiamo in ascolto, potremo capire molte cose che non sanno ancora esprimere a parole. Creare giocattoli con e per i nostri figli è un modo per ritrovarsi, per venirsi incontro. Per trascorrere insieme del tempo in modo creativo. Per trasmettere ai bambini il valore del lavoro e il rispetto per ciò che ne risulta. Perché comprendano che ciò che non esiste... si può sempre inventare. In questo libro di Claudia Porta – educatrice Montessori, blogger e mamma – oltre ad alcune riflessioni sull’importanza del gioco nei suoi diversi aspetti, troverete molti progetti creativi alla portata di tutti, da realizzare con e per i bambini. Perché non si è mai troppo giovani, né troppo vecchi, per giocare. -
I sogni di un visionario spiegati coi sogni della metafisica
A Königsberg, intorno al 1760, circolavano curiose notizie circa le facoltà divinatorie di un dotto svedese, Emanuel Swedenborg, prima scienziato e poi visionario, autore di massicci volumi sulle sue comunicazioni con gli angeli e gli spiriti. Sollecitato da questa vicenda cittadina, nel 1766 Kant pubblicò un'opera unica nella sua produzione: un ironico saggio in ""stile popolare"", una satira ora scherzosa ora sferzante che pone il problema dell'anima e della sua immortalità e presenta in nuce quella che sarà la soluzione kantiana, intimamente connessa alla riflessione sull'agire morale. Questo pamphlet ricco di estro e fantasia, il più brillante dei suoi scritti precritici, è dunque il suo primo esperimento di un processo alle pretese della ragione. -
L'ultima notte bianca
La psicologa Anna Pavesi riceve una chiamata da Piera, un'amica impegnata nella cooperativa di aiuto ai tossicodipendenti dove Anna lavorava quando abitava a Torino. Da tre giorni è scomparsa un'educatrice, e Anna accetta di indagare. Ma a Torino ci sono le Olimpiadi, e Anna viene ospitata nell'appartamento del suo ex marito Stefano. Tra piccole gelosie e nuove consapevolezze, Anna si immerge in un mondo ai margini della grande festa olimpica: drogati, spacciatori, barboni, due ragazze che vivono per strada con i loro cani; e intanto si interroga su coloro che si impegnano per gli altri, e sulle loro disillusioni. Nell'ultima notte bianca, in un impossibile inseguimento attraverso una smisurata folla in festa, Anna scoprirà un'amara verità che la metterà di fronte alla decisione più difficile della sua vita. Anna Pavesi è già protagonista di ""Una piccola storia ignobile"" dello stesso autore. -
Chatwin. Gatto per forza, randagio per scelta
In Chatwin, Tuono Pettinato rivela un talento che va ben oltre la sua classica vena ironica e ci regala la storia paradossale e struggente di un vagabondo unico nel suo genere.rnrnChatwin ha tutto quello che un felino può desiderare: un tetto sulla testa, dei padroni che lo adorano, cibo a volontà e la libertà di fare tutto quello che vuole. Tutto meno una cosa: andare dove gli pare. Sfogliando i libri che ha trovato sugli scaffali del salotto, ha imparato a leggere e ha scoperto un mondo molto più vasto dell'appartamento in cui è restato chiuso troppo a lungo. Una mattina, senza alcuna ragione apparente, decide di dire addio alla vita comoda e si lancia all'avventura. Ben presto scoprirà di non essere l'unico animale ad aver fatto questa scelta così radicale e incontrerà intere comunità di bestiole erranti, viaggiatori con un preciso codice di regole grazie al quale percorrono il mondo in lungo e in largo, tenendosi a debita distanza dal pericolo numero uno: gli esseri umani, capaci al tempo stesso di crudeli nefandezze e di asfissianti eccessi d'affetto. -
Sinuhe l'egiziano
Raccolto in fasce sulla riva del Nilo, Sinuhe viene adottato da Kipa e dal marito Semnut, un medico che cura i cittadini più poveri di Tebe, la grande capitale dei due regni. Allevato come un figlio dalla coppia, dopo un’infanzia spensierata il giovane Sinuhe studia alla Casa della Vita, diventando il chirurgo personale del Faraone. Ma il progetto di una vita felice e colma di ricchezze e onori si infrange contro la passione del giovane medico per una donna, che lo condurrà alla rovina e lo obbligherà a fuggire da Tebe. Inizia da qui una lunga peregrinazione per tutto il mondo conosciuto: dalla Siria a Babilonia, e poi a Creta e di nuovo in Egitto. Sospinto da un destino incontrollabile, Sinuhe si troverà coinvolto nelle traversie che agitano il suo paese e negli intrighi di chi trama per conquistare il trono del Faraone. Una lotta in cui uomini e dèi si scontrano senza esclusione di colpi, e che costerà a Sinuhe quanto di più caro ha nella vita. “Sinuhe l’Egiziano” è un classico della narrativa storica che ricostruisce minuziosamente la vita nell'Egitto del Quattordicesimo secolo a.C. e racconta il dramma di un individuo che tenta di opporsi alla crudeltà dell’uomo e all'ingiustizia della storia. -
Un piede in due scarpe
1992. Genova sa amare, Genova sa uccidere.rnrn«Bruno Morchio racconta con venatura psicologica noir il malessere di una città oscura come Genova.» – Giuria Premio Scerbanenco 2017rnrnGenova, inverno 1992. Il dottor Luzi, psicologo quarantenne, raccoglie le confidenze della giovane Teresa, che gli confessa di voler uccidere il proprio amante Luca. L'uomo, sposato, non sopporta più di tenere il piede in due scarpe e vuole lasciarla. E mentre le celebrazioni per i cinquecento anni dalla scoperta dell'America animano la città, Luca viene davvero assassinato, e ovviamente i sospetti ricadono su Teresa. Ma si tratta di una verità di comodo che non convince né il commissario Ingravallo né Luzi stesso. Le loro indagini finiranno così per rovesciare una soluzione troppo semplice, dietro la quale si celano passioni e segreti custoditi da anni all'interno dell'inseparabile gruppo di amici della vittima. Un giallo in piena regola a cui le riflessioni sull'amore, l'amicizia e il loro costante confondersi regalano affascinanti sfumature noir. -
Dalla terra alle lune. Un viaggio cosmico in compagnia di Plutarc...
Questo libro è il diario di un viaggio nello spazio, dalla Terra alla Luna e oltre verso i pianeti e i satelliti del sistema solare. Capitano della nave spaziale è Piergiorgio Odifreddi, che per l’occasione ha arruolato come membri dell’equipaggio Plutarco, il grande storico e filosofo greco, Keplero, uno dei padri dell’astronomia moderna, e Huygens, il più grande scienziato vissuto in quel mezzo secolo che separa Galileo e Keplero da Newton. Attraverso la traduzione di tre brevi scritti – Il volto della Luna di Plutarco, Sogno di Keplero e l’Osservatore cosmico di Huygens – il Capitano Odifreddi mette così in evidenza le reciproche influenze, le anticipazioni scientifiche contenute in queste opere ma anche gli errori intriganti, prendendone spunto per spaziare dalla mitologia alla fantascienza, dalla letteratura al cinema e dalle idee primitive della fisica antica alle sofisticate fotografie dell’astronomia moderna. Grazie alla capacità di Odifreddi di coniugare l’umanesimo e la classicità con la scienza e la modernità, quello che sino a ora era stato un confronto a distanza durato millenni diventa un dialogo vivo e immediato tra tre grandi protagonisti della cultura occidentale. Un viaggio straordinario con un equipaggio eccezionale. -
Genesis. The Lamb. Ediz. illustrata
Molto più di un libro fotografico. Il racconto vivo e pulsante di uno dei più coraggiosi esperimenti musicali nella storia del rock.rnrn«Mi renderebbe davvero felice riuscire a realizzare un album come se fosse un film... Il rock non c'è ancora riuscito, ma ci siamo quasi: gli aspetti visivi devono andare oltre il capriccio momentaneo della superstar»rnrnReduci dal successo di «Selling England By The Pound», i Genesis si lanciarono in quella che sarebbe stata la loro opera più ambiziosa. Frutto di una folgorante visione di Peter Gabriel, «The Lamb Lies Down On Broadway» divenne il primo concept album del gruppo e diede vita a un tour in cui emerse in pieno l'incredibile genio multiforme del frontman, che ideò uno show pieno di effetti speciali e costumi, durante il quale oltre 1100 diapositive venivano proiettate su tre schermi in perfetta sincronia con la musica. Un mix di suoni e visioni che ha riscritto il modo di pensare il live. Di quest'album, tra i più significativi della storia del rock, fino a oggi non esisteva una memoria visiva degna di questo nome. Nessuno degli oltre 100 concerti del tour fu mai ripreso da una troupe professionale. Finalmente, grazie a questo libro, gli estimatori dei Genesis hanno a disposizione una narrazione completa ed esaustiva di quel tour leggendario: una raccolta di splendide immagini mai viste, capaci di restituire la complessità e l'energia di quella performance, ma anche un'intensa serie di preziosi contributi di testimoni d'eccezione come Carlo Massarini e Armando Gallo, di retroscena raccontati da protagonisti come Steve Hackett, di attente ricostruzioni di esperti del calibro di Mino Profumo e Serge Morissette e di insostituibili interventi come quello di Aubrey Powell di Hipgnosis, il quale ha scelto di condividere per la prima volta ben otto pagine di appunti che lo stesso Peter Gabriel gli scrisse per guidarlo nella realizzazione della copertina del disco, più una settantina di scatti preparatori del tutto inediti. «The Lamb» è molto più di un libro fotografico. È il racconto vivo e pulsante di uno dei più coraggiosi esperimenti musicali nella storia del rock.