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L' ultima estate
Sud Italia, un'estate sulla Costiera amalfitana. A causa di un guasto alla loro imbarcazione, un gruppo di giovani americani si ritrova a soggiornare in un hotel frequentato da attempati turisti. Lì conoscono Raúl, riservato e imperscrutabile, sempre seduto in disparte con il suo taccuino. Finché un giorno si avvicina al loro tavolo: accortosi che Mark soffre a una spalla, gli posa una mano sul punto dolorante, alleviandone il fastidio. Non contento, procede rivelando dettagli personali su tutti i presenti... Per vincere la diffidenza dei giovani decanta loro le meraviglie della zona, che frequenta d'estate fin da quando era bambino. L'unica del gruppo che non sembra ammaliata dal suo fascino è Margot, che Raúl inizialmente aveva chiamato con quello che secondo lui doveva essere il suo vero nome di battesimo, Maria. Ma con il passare dei giorni Margot comincia a fidarsi e Raúl la condurrà in un viaggio indietro nel tempo, verso un passato che li lega molto da vicino. -
Respiri e sospiri
Nelle poesie di Paola Cannas si attraversano i vari momenti di una vita dentro versi liberi, essenziali. In alcune prevalgono l'interiorità, l'affettività, l'attitudine a coltivare le pause per non lasciarsi possedere dal fluire disordinato delle cose, dalla mancanza che a volte paralizza: «Perché pettinarmi i capelli, / se tu non ci sei?» In altre affiorano luoghi, volti, anche senza nome, magari in istantanee: «La vidi sul metrò /con gli occhi di gazzella, / una ragazza dolce, / una ragazza snella». In ciascuna traspare il desiderio di trattenere qualcosa che, della vita, non vada perso, con la docilità di abbandonarsi a una volontà più alta, con gratitudine. Compaiono anche Bob Dylan, o Martin Luther King, ad abbracciare non solo un destino individuale, ma l'umanità. Un posto importante occupano le poesie scritte per i bambini «con gli occhi dei bambini», dove si sentono echi di Rodari. Gli occhi del figlio Marco nel quinto compleanno, ad esempio: «Domani è la mia festa. / Ma che vuol dir ""domani""? / Viene prima di ieri, / o dopo colazione?» Quelli di Respiri e sospiri sono versi chiarie limpidi, ma al tempo stesso profondi, che nel ripercorrere un'intera esistenza aspirano ad aprirsi alla comprensione di tutti. -
Chiamami col tuo nome
Vent'anni fa, un'estate in Riviera. Una di quelle estati che segnano la vita per sempre. Elio ha diciassette anni, e per lui sono appena iniziate le vacanze nella splendida villa di famiglia nel Ponente ligure. Figlio di un brillante professore universitario, musicista sensibile, decisamente colto per la sua età, Elio aspetta come ogni anno «l'ospite dell'estate, l'ennesima scocciatura»: uno studente in arrivo da New York per lavorare alla sua tesi di post dottorato. Ma Oliver, il giovane americano, subito conquista tutti con la sua bellezza e i modi disinvolti, quasi sfacciati. Anche Elio ne è irretito. I due ragazzi condividono conversazioni appassionate su libri e film, discussioni sulle loro comuni origini ebraiche, e poi nuotate mattutine, partite a tennis, corse in bici e passeggiate in paese. E tra loro nasce un desiderio inesorabile quanto inatteso, fatto di ossessione e paura, di scaltra dissimulazione e slanci ingenui, vissuto fino in fondo, dalla sofferenza all'estasi. La scoperta di quei giorni estivi e sospesi in Riviera e di un'afosa notte romana è quella, irripetibile, di un'intimità totale, assoluta. Perché l'intensità, la forza di quell'esperienza, l'autenticità di quei sentimenti sono destinate a rimanere insuperate. ""Chiamami col tuo nome"" è la storia di un paradiso scoperto e già perduto, una meditazione proustiana sul tempo e sul desiderio, una lunga lettera d'amore, un'invocazione, una domanda che resta aperta per gli anni a venire, finché Elio e Oliver si ritroveranno, un giorno, a cercare parole per dire l'indicibile, per confessare, prima di tutto a se stessi, che «questa cosa che quasi non fu mai ancora ci tenta». -
Gli strumenti umani
Gli strumenti umani comprende poesie elaborate tra il 1945 e il 1965. Sono gli anni della ricostruzione, del miracolo economico e dell’affermazione della società neocapitalistica. La raccolta tocca alcuni dei suoi vertici nello struggente colloquio del poeta con i propri morti e nella riflessione sullo statuto incerto del fare poesia nel mondo contemporaneo. Accanto alle ferite dell’io lirico, trovano spazio anche squarci d’illuminazione, la bellezza della natura, la passione per lo sport, il sentimento della gioia. Il dettato poetico della silloge, con la sua apertura ai dati dell’esistenza e alle voci del reale, avvia un rinnovamento del genere lirico fondamentale per la poesia italiana successiva. -
Principi e metodologie di auditing
La nuova edizione di ""Principi e metodologie di auditing"" costituisce un pratico supporto nell'ambito dei corsi di formazione di base in materia di revisione tenuti presso istituzioni universitarie e organismi professionali e un utile riferimento per quanti siano interessati a studiare, e in seguito praticare, la professione del revisore legale. E stato mantenuto l'approccio metodologico adottato per la prima edizione, che si sostanzia in un marcato orientamento operativo finalizzato alla minimizzazione del rischio di revisione. Rispetto alla prima edizione è stata invece completamente rivisitata la prima parte, in cui sono analizzati in dettaglio i nuovi riferimenti normativi (D.Lgs. 39/2010) e professionali (nuovi principi ISA). Il volume descrive le tecniche di controllo del bilancio, enfatizzando il ricorso a una metodologia che conduee il revisore alla progettazione dell'insieme di verifiche più opportune rispetto allo specifico contesto aziendale e ambientale di riferimento. -
Macroeconomia. Il minimo teorico. Con espansione online
Il volume presenta la macroeconomia a partire dalle scelte individuali, in continuità con quanto viene insegnato nei corsi introduttivi di microeconomia. La macroeconomia moderna si basa, da decenni, su modelli microfondati, nei quali le dinamiche degli aggregati economici sono riconducibili al comportamento razionale di coloro che operano nel settore privato. Questa prospettiva metodologica ha cambiato completamente l’approccio non solo all’analisi macroeconomica ma anche alla teoria della politica economica. Tuttavia, l’insegnamento introduttivo della macroeconomia continua a basarsi largamente sul modello IS/LM, forse per la sua semplicità espositiva ed efficacia retorica. Purtroppo, l’assenza di fondamenti microeconomici non consente di spiegare al lettore i principali sviluppi della disciplina avvenuti negli ultimi cinquant’anni. Pensiamo, pertanto, che sia arrivato il momento di voltar pagina, accettando la sfida di spiegare la macroeconomia, fIn dai corsi introduttivi, a partire dai suoi fondamenti teorici microeconomici. Questo libro riflette tale convincimento e si propone di fornire al lettore il bagaglio teorico minimo per affrontare la macroeconomia moderna. -
Economia
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Finanziamento immobiliare. Finanziamenti strutturati, leasing, me...
L'investimento immobiliare si caratterizza per un elevato assorbimento di capitale, per cui oltre alla valutazione della convenienza economica diventa fondamentale definire anche la corretta modalità di strutturazione del finanziamento. Nel libro sono trattate le tematiche giuridiche ed economiche, oltre ai modelli di analisi di sostenibilità finanziaria, per presentare l'operazione a potenziali soggetti finanziatori. L'opera fornisce una visione completa degli strumenti e delle tecniche di finanziamento delle operazioni immobiliari e tratta con particolare approfondimento i finanziamenti strutturati e le garanzie, il leasing e le forme ibride di preferred equitye mezzanino, nonché le tematiche relative alla ristrutturazione e alla rinegoziazione dei finanziamenti e i non performing loan. -
Neurofinanza. Le basi neuronali delle scelte finanziarie
La neurofinanza è un campo innovativo di ricerca che studia le determinanti biologiche e neuronali che incidono sulle scelte economiche degli individui. Grazie a esperimenti di laboratorio e studi sul campo, è possibile infatti identificare le condizioni che influenzano la presa delle decisioni e i relativi network celebrali che si attivano durante tali processi. Inoltre, sempre più operatori e società finanziarie vedono nella neurofinanza un valido strumento per rafforzare la relazione con la clientela attuale e prospettica, nonché per migliorare il processo decisionale legato alla propria operatività interna. Il presente volume, frutto della collaborazione di una pluralità di autori esperti della materia, ha l'obiettivo di rappresentare un punto di riferimento per tutti quei soggetti che vogliono approfondire le tematiche legate al mondo delle neuroscienze applicate alla finanza, offrendo ai lettori una sintesi dei principali risultati raggiunti fino ad oggi in questo ambito. Il volume è rivolto ad un'ampia platea di lettori, a iniziare dai risparmiatori e dagli investitori retail, che possono comprendere come le determinanti biologiche, e non solo quelle comportamentali, li inducano molto spesso a prendere decisioni diverse da quelle che razionalmente sarebbero ottimali. Anche i professionisti del mondo della consulenza finanziaria e del risparmio gestito potranno trarre dalla sua lettura spunti interessanti di sensibilizzazione e di riflessione, da condividere con i clienti attuali o prospettici. -
Parole e potere. Libertà d'espressione, hate speech e fake news
Quali sono le sfide che l'esercizio su internet di alcune libertà fondamentali, e in primo luogo la libertà di espressione, pone oggi a chi studia il rapporto tra diritto costituzionale e nuove tecnologie? Qual è il giusto bilanciamento tra tutela del diritto di informare ed essere informato e le altre libertà di rilevanza costituzionale che inevitabilmente rischiano di entrare in conflitto quando fake news e hate speech entrano nell'orbita del diritto pubblico? Quali sono le soluzioni tecnologiche più adeguate per fronteggiare tali fenomeni? Sono queste le domande principali cui gli autori cercano di dare risposta attraverso un percorso di indagine che parte dalle origini del costituzionalismo contemporaneo in tema di libertà di espressione e si muove poi lungo le coordinate relative alla giurisprudenza della Corte suprema statunitense e delle Corti europee, nel processo di transizione dell'esercizio di diritti e libertà fondamentali dal mondo degli atomi a quello dei bit. -
Talento ribelle. Perché infrangere le regole paga (nel lavoro e n...
Che vogliate motivare gli altri all'azione, avviare un'attività o imbastire relazioni più dense di significato, ""Talento ribelle"" vi mostrerà la strada per farlo: rompere tutte le regole.rn«Cosa hanno in comune lo chef Massimo Bottura, la casa di produzione cinematografica Pixar e l'assistente di volo Marty Cobb? Hanno scelto di agire in modo non convenzionale. Lo racconta Francesco Gino in Talento ribelle, un viaggio tra piloti, maghi e impiegati per capire che infrangere le regole paga» - Federica Colonna, La Lettura«Sfidano il conformismo. Superano i ruoli. Sono curiosi. Dipendenti così, dice l'economista Francesca Gino, fanno grandi le aziende. E talvolta cambiano il mondo» - Il VenerdìrnrnI ribelli godono di una pessima reputazione. Siamo spesso portati a considerarli dei piantagrane, bastian contrari e disadattati: quella particolare categoria di colleghi, amici e familiari che ama complicare le decisioni semplici, creare confusione e mostrarsi in disaccordo quando tutti gli altri sono d'accordo. A dirla tutta, però, sono proprio i ribelli a migliorare il mondo, grazie al loro sguardo anticonvenzionale sulle cose. Perché invece che cercare appigli sicuri, rifugiandosi nella routine e nella tradizione, sfidano apertamente lo status quo. Sono maestri dell'innovazione e dell'arte di reinventarsi, e per questo hanno molto da insegnarci. Francesca Gino, docente alla Harvard Business School, ha dedicato oltre un decennio a studiare i ribelli all'opera nelle aziende di tutto il mondo, dalle boutique di lusso del «quadrilatero» milanese ai ristoranti più famosi del globo, da una fiorente catena di fast food a un'affermatissima casa di produzione di computer animation. Nel suo lavoro, è riuscita a tracciare l'identikit di quei leader e collaboratori che incarnano il «talento ribelle», e il cui esempio dovremmo tutti imparare a seguire. L'autrice scommette sul fatto che il futuro appartiene al ribelle, e che questo ribelle, potenzialmente, è nascosto in ognuno di noi. Viviamo in periodi turbolenti, nei quali la competizione è feroce, i social media hanno il potere di intaccare la reputazione di una persona e il mondo sembra più frammentato che mai. In un ambiente così spietato, coltivare il talento ribelle è proprio ciò che ci consente di far progredire e prosperare le cose in cui crediamo. E la ribellione costituisce un valore aggiunto anche al di là del contesto di lavoro: è il trampolino verso un'esistenza più vitale, impegnata e appagante. -
Hotel investment & valuation. Metodologie e casi
Una trasformazione profonda interessa il comparto alberghiero: a fronte di una capillare presenza di immobili ricettivi in Italia e della sua indiscussa vocazione turistica, i cambiamenti complessivi del settore turistico hanno prodotto effetti dirompenti sulle imprese alberghiere. In tale scenario ipercompetitivo, il tema del valore e delle modalità attraverso cui crearlo e misurarlo diventa cruciale per gli albergatori, ponendo l'immobile alberghiero al centro di questa metamorfosi. Da un lato, il ricambio generazionale nelle imprese alberghiere genera l'esigenza di conoscerne il valore, anche con finalità di cessione; dall'altro, il bisogno di riqualificazione alimenta la necessità di calcolare la convenienza degli investimenti, con il fine ultimo di accrescere il valore del bene. Inoltre, l'asset alberghiero rientra a pieno titolo nelle strategie degli investitori immobiliari, amplificando la necessità di competenze ed expertise nell'analisi degli investimenti. Il valore dell'immobile in cui si esercita l'attività alberghiera è fortemente legato all'attività d'impresa in esso svolta. Il volume affronta - da un punto di vista metodologico e con esempi pratici - le modalità di creazione e quantificazione del valore del bene albergo, basandosi su metodologie ampiamente utilizzate nella valutazione d'azienda e immobiliare. -
Giocare d'anticipo. Le imprese italiane e il vantaggio di una res...
Negli anni recenti imprenditori e manager hanno ripetutamente sperimentato la forte interconnessione tra business, economie e società. I disastri umanitari, da ultimo la pandemia e la guerra in Ucraina, hanno creato onde shock il cui impatto interessa geopolitica, commerci, energia e mercati finanziari. La resilienza è così divenuta tema di punta dell'agenda dei leader. La resilienza è la capacità dell'azienda di assorbire gli shock, mantenere intatte le attività critiche e prosperare nel mutato contesto economico, politico o sociale. È un'abilità di alto valore strategico, in grado di scavare un solco di crescita fra chi la possiede e chi no. Essenziale in tutte le funzioni, permette sia di conseguire fasi di forte crescita sia di proteggersi dai rischi di crollo. Quattro caratteristiche rendono le imprese resilienti più competitive nelle crisi: il vantaggio di anticipazione, il vantaggio di ammortizzazione, il vantaggio di adattamento e il vantaggio di modellamento. Il libro spiega in cosa consistono e come sia possibile raggiungerli, anche grazie alla condivisione di sei (grandi) casi concreti: Coop, Prada, Chiesi Farmaceutica, Marcegaglia, Alpitour, De Nora. Prefazione di Lamberto Biscarini. -
Capaci di decidere. Prospettive e buone pratiche dai leader di og...
Dall’attentato alle Torri Gemelle alla pandemia fino alla guerra in Ucraina, passando per le crisi del 2008 e del 2011, il contesto «macro» dei decisori risulta in questo millennio costantemente sottoposto a shock che azzerano ogni capacità predittiva di scenari economici e geopolitici. Persino i più importanti think tank globali faticano a capire che cosa succederà domattina. Ma il mondo si è complicato anche a livello «micro»: imprese profit o non profit, istituti governativi ed enti di ogni altro tipo si sono arricchiti di sensibilità inimmaginabili fino a qualche anno fa (si pensi ai temi della diversità e della sostenibilità e all’attenzione al capitale umano), gli organigrammi sono sempre più articolati e i lavori che svolgiamo hanno nomi sempre più stravaganti. Per non parlare dei big data. Un mondo così complesso esige una prospettiva di leadership completamente nuova perché le variabili in gioco sono talmente tante che il loro intreccio diventa imprevedibile. Per affrontare la complessità dobbiamo abbandonare la prospettiva semplicistica del trovare «la» soluzione ottimale per imparare invece a «connettere i punti», confrontandosi, mettendosi in discussione, accogliendo prospettive differenti e avendo al momento giusto il coraggio di decidere. Occorre lavorare sodo, raccogliere il maggior numero di informazioni e ascoltare il maggior numero di esperti, senza perdere d’occhio il contesto di riferimento e servendosi anche delle tecnologie. Grazie anche al dialogo con importanti policy maker e decine di CEO e top manager di grandi imprese nazionali e internazionali, Verona distilla in questo libro una serie preziosa di riflessioni e conclusioni che metteranno ogni leader d’impresa in condizione di affrontare la sfida opportunamente attrezzato. -
L'ecosistema della formazione. Allargare i confini per ridisegnar...
La trasformazione digitale, accelerata dalla pandemia, ha mutato profondamente il mondo della formazione manageriale. Innanzitutto la tecnologia ha fornito opportunità senza precedenti, grazie a soluzioni collaborative che permettono agli utenti di godere di un’accessibilità costante ai materiali di formazione da qualsiasi luogo, utilizzando vari dispositivi. A questo si affiancano applicazioni come realtà virtuale, realtà aumentata, intelligenza artificiale blockchain e metaverso che vengono considerati trend ad alto potenziale nel mondo del training e dell’education. Dal punto di vista organizzativo, il ruolo della formazione si sta orientando verso una missione più strategica, volta a contribuire alla risoluzione di problemi complessi di difficile interpretazione e soluzione. D’altra parte la possibilità di percorsi «fai da te», con l’accesso a risorse digitali come talk, video, blog e tutorial, si è ampliata a dismisura, accrescendo le opportunità per soddisfare il diritto soggettivo ad apprendere che è alla base della società della conoscenza. Tutto ciò non ha tuttavia comportato un declino della richiesta di iniziative di formazione e sviluppo disegnate per rispondere ai bisogni di crescita e di riqualificazione delle persone. In un contesto in cui i confini tra formazione, autoformazione e sviluppo organizzativo si fanno labili, porosi e incerti, assistiamo da un lato a un ritorno al learning by doing e della formazione informale, dall’altro alla diffusione di nuovi approcci come il digital social learning e all’emergere di nuovi luoghi di formazione, fra cui il metaverso. A fronte di un ecosistema così articolato, la nuova edizione di questo libro, profondamente innovata nei contenuti, nei casi e negli esempi aziendali, illustra i modelli di formazione emergenti e affronta nel dettaglio le leve di analisi e d’intervento più efficaci. Intorno alle 3P di People, Power e Place si delinea il quadro di una formazione che include sia soggetti interni all’organizzazione sia attori esterni; che mobilita risorse sociali per entrare in contatto con una varietà di mondi organizzativi differenti; che mette in rilievo le potenzialità di un ambiente phygital per la costruzione di una employee experience positiva, coinvolgente e significativa. -
Directors. La buona governance vista dai Ned
Che cosa accade davvero all'interno dei Consigli di Amministrazione delle grandi società? Nonostante le numerose regole e discipline che ne guidano la composizione e il funzionamento, solo chi opera all'interno della ""stanza dei bottoni"" riesce a percepirne fino in fondo i meccanismi, le dinamiche, il clima e, quindi, la reale efficacia. Alzando il velo sul mondo della governance ""vissuta"" dagli stessi amministratori e dai membri degli organi di controllo, il volume fornisce una prospettiva del tutto nuova sul governo societario. Sulla base della propria esperienza e di storie vissute, gli autori rispondono ad alcune domande chiave: quali ostacoli, e opportunità, si possono incontrare quando si accetta un nuovo incarico? Come ci si muove nella copiosa normativa che disciplina la corporate governance, per esempio in tema di conflitti di interesse? Come si valuta una decisione di astensione o la formulazione di una dissenting opinion? Come si imposta una valutazione di adeguatezza del sistema dei controlli? Come si interviene sui temi strategici, di sostenibilità e sulle operazioni di finanza straordinaria? Come si lavora davvero nei comitati? E quali responsabilità hanno in più i relativi Presidenti? Come si comunica con il Presidente, il CEO e il top management, nelle riunioni e al di fuori di esse? E come si affronta una situazione di crisi aziendale? ""Directors"" spiega davvero ciò che fa la differenza tra una governance formalmente ineccepibile e un sistema di governo efficace che rende il CdA un organo capace di contribuire al successo sostenibile di un'impresa; tra un amministratore o un sindaco che rispetta pienamente i requisiti di idoneità per l'accesso al ruolo e un attore chiave nei processi decisionali di alta amministrazione. -
Il quid imprenditoriale. Oltre la retorica del Made in Italy
L’Italia è la patria della bellezza, tempio dell’arte e di una cultura millenaria. «Bel Paese» per antonomasia, il nostro è altresì il paese del «ben fatto», culla di quella passione per il fare che i nostri artigiani hanno saputo rendere uno stile di vita e, al tempo stesso, la più autentica ragione di successo del Made in Italy. Ma che cos’è il Made in Italy? Fermarsi al mero slogan ci impedisce di cogliere i tratti distintivi di un fenomeno complesso che ha permesso alle nostre imprese di temperare il tecnologismo della globalizzazione con un nuovo umanesimo all’insegna del gusto e della creatività, e di sostituire alla filosofia finanziaria anglosassone uno stile di management tutto italiano. Per comprendere questa «inafferrabile composizione chimica» Salvemini sceglie di raccontare 53 storie esemplari di aziende che hanno fatto dell’eccellenza la loro bandiera. Dalle sue pagine emerge un ritratto a tutto tondo degli ingredienti del primato internazionale del Made in Italy: prodotti di qualità e alta gamma, la cui progettazione implica una forte valenza estetica e un «saper fare» che pochi altri Paesi sanno attivare; una classe imprenditoriale eccellente che sa aggiungere alla razionalità dell’operare l’intuizione, la passione e il sentimento; una capacità manifatturiera diffusa, legata spesso a doppio filo con aree geografiche ben definite e oggetto di una conoscenza tacita difficilmente imitabile; una governance che si alimenta del rapporto fecondo con il territorio e nella quale un ruolo centrale è giocato dalla famiglia dell’imprenditore nel dipanarsi della sua storia generazionale. -
L'eccellenza non basta. L'economia paziente che serve all'Italia
Nel furioso mondo contemporaneo, contrassegnato da cambiamenti epocali e violenti, l’Italia rischia di essere un vaso di coccio. A vecchi problemi mai risolti si aggiungono oggi una demografia inclemente e la perdita di quell’energia del fare che era stata alla base della sua fortuna. Il richiamo alle eccellenze, che per lungo tempo ha coperto i problemi, non basta più: quelle eccellenze partecipano sempre meno delle sorti collettive del Paese e una comunità sempre più anziana e affaticata stenta a produrne di nuove. Che fare allora? Due le alternative fondamentali. La prima, il piano A, è l’inerzia: lasciare che le eccellenze prosperino senza curarsi del resto – territori, persone, imprese –, destinato a deperire. Oppure, ed è la scommessa del libro, lavorare al piano B, costruendo e rafforzando un’«economia paziente», circolare e basata su innovazione, competenze, lavoro e biodiversità, che organizzi e dia forza a tutte quelle energie, oggi disperse e sprecate, di artigiani, imprenditori, sindaci, cooperatori, contadini, comunità, cittadini, per disegnare un Paese più inclusivo, innovativo, proiettato al futuro. Per noi e per i nostri figli. -
Le discontinuità del marketing di filiera
La grande crisi economica degli ultimi anni ha segnato il definitivo passaggio dalla fase del cambiamento alla fase della discontinuità. Per usare una metafora di Popper si potrebbe sostenere che il passaggio dalla fase del cambiamento alla fase della discontinuità è assimilabile al passaggio da un mondo degli orologi a un mondo delle nuvole. Il mondo degli orologi è un mondo deterministico, razionale, ordinato, lineare, semplice. Il mondo delle nuvole è un mondo irregolare, mutevole, cangiante, caotico, imprevedibile, complesso. Si tratta di un passaggio che richiede lo sviluppo di nuovi paradigmi di analisi in quanto quelli più tradizionali e consolidati non sono più sufficienti per interpretare e spiegare le nuove dimensioni della realtà. Questo vale anche per i processi di filiera intesi come l'insieme delle relazioni materiali e immateriali tra gli stadi della produzione, della distribuzione e del consumo. Il presente lavoro focalizza l'attenzione sulle situazioni di discontinuità che stanno caratterizzando le politiche di marketing delle aziende industriali e commerciali influenzando le dinamiche delle relazioni di filiera. -
Economia degli scambi internazionali. Teoria e tecnica