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Una vita in parole. Dialogo con I. B. Siegumfeldt
Un appassionante viaggio letterario e umano attraverso l'ispirazione, le ossessioni e le passioni che abitano l'opera di un grande scrittore. rn«Una volta Nabokov disse che divideva la letteratura in due categorie: i libri che avrebbe voluto scrivere lui e i libri che ha scritto davvero. Nella prima categoria io ci metto i libri di Paul Auster». - Umberto EcornOgni libro per Paul Auster possiede una sua musica segreta la cui partitura affiora insieme alle parole. Ma di chi sono le dita che muovono i tasti da cui la musica si sprigiona? Nessuno può dire da dove arrivi un libro, e può dirlo meno di tutti il suo autore. rnScrive così Paul Auster in Leviatano, ed è ancora convinto che sia la verità. E infatti quando lui e I. B. Siegumfeldt s'incontrano la prima volta, sembra scettico all'idea di concederle una lunga intervista che ripercorra l'intera sua carriera. Ma, come è noto quando si tratta di Auster, la verità ha molte sfumature, e così alla fine decide che forse è giunto il momento di parlare della propria arte, e apre alla sua interlocutrice le porte della sua casa e della sua immaginazione. È l'inizio di due anni d'interviste, che ci restituiscono una biografia costruita libro su libro eppure piena di vita. -
La minaccia
Oslo, aprile 2014. Quando una bomba esplode nei locali del Consiglio islamico per la cooperazione compiendo una strage, i primi sospetti della polizia e dei servizi segreti si concentrano sulla pista islamica. Ma ben presto una seconda bomba scuote la capitale. E dopo anni di voluto eremitaggio Hanne Wilhelmsen, che ha ripreso a lavorare su una serie di cold cases, viene catapultata nella drammatica attualità. Il disegno che inizia a intravedere è dei piú inquietanti. Un cappio di odio, vendetta e razzismo che minaccia, fatalmente, di stritolare la città. -
La condanna
Una bambina morta, un possibile errore giudiziario, un vecchio caso che diventa un'ossessione. L'ultima, durissima indagine della detective Hanne Wilhelmsen.rnrn«Hanne diceva sempre che un caso andava indagato senza teorie preconcette. Bisognava scoprire i fatti, i fatti incontrovertibili, e utilizzarli per costruire la verità. Pietra su pietra. In quel caso specifico, i fatti su cui edificare erano piú che sufficienti. La cosa noiosa era che qualcuno li aveva già messi a posto. Tutte le realtà che riguardavano la morte di Anna Abrahamsen erano state inserite in un sistema che faceva di Jonas l'assassino. Ora tutto doveva essere ridotto in frantumi. Ogni minimo dettaglio».rnrn Dina ha solo tre anni quando viene investita da una macchina. Poco dopo, sua madre muore in maniera sospetta e il padre di Dina, Jonas, viene condannato per il suo omicidio. Quindici anni dopo, nel 2016, il detective Henrik Holme deve occuparsi di quello che è ormai un cold case. Sembra un fascicolo come tanti tra quelli finiti nel tempo sulla sua scrivania, ma fin da subito qualcosa non quadra, nell'arresto e nel processo di Jonas. Cosí, Holme prova a convincere la donna che gli ha insegnato il mestiere, Hanne Wilhelmsen, che Jonas potrebbe essere stato vittima di un errore giudiziario. Insieme, i due investigatori non ci metteranno molto a scoprire che le cose sono molto piú complesse di quanto non appaiano a prima vista e che quello di Jonas è legato a un recente, supposto caso di suicidio. Si è davvero trattato di un errore giudiziario? Un innocente è stato davvero condannato? È quanto Hanne e Henrik devono scoprire. -
Mio amato Frank
Prima del Guggenheim di New York, prima della Casa sulla cascata, Frank Lloyd Wright nel 1909 era solo un giovane promettente architetto. Così, quando Mamah Cheney e il marito decisero di affidargli il progetto della loro nuova casa, sembrava un incarico come un altro. Nessuno poteva sapere che quella casa sarebbe finita nei manuali di architettura. Né che sarebbe stata la scintilla di un adulterio e di un amore scandaloso. Sette anni di ricerche storiche, diari, lettere e documenti per un romanzo che è al tempo stesso l'avvincente ritratto di un'anima femminile e del suo tormento, e un affresco di un'intera epoca storica. -
Morte di Danton
"Sotto l'apparenza del dramma storico 'Morte di Danton' nasconde i nervi scoperti della condizione umana, cosí come sarà rivelata e rappresentata un secolo dopo, nel Novecento, con quella stessa incandescenza, la stessa disillusione, lo stesso urlo soffocato. Per Büchner, come per Leopardi, la Storia non è che una macchina celibe, anche se le ragioni per scatenare la rivoluzione sono sempre tutte vive e presenti. Quello che commuove, in 'Morte di Danton', è la fragilità: sembra un paradosso, trattandosi di vicende che raccontano i protagonisti di un tempo in cui si è sprigionata una forza di cui ancora oggi sentiamo la spinta. Eppure nessuno di quegli uomini ha potuto sottrarsi, oltre che alla ghigliottina, alla verifica della propria impossibilità di invertire la rotta assegnata (da Dio? dalla Natura? dal Nulla?) agli esseri umani, nonché di porre rimedio all'ingiustizia che da sempre regna sovrana."""" (Mario Martone)" -
Un giardino semplice. Storie di felici accoglienze e armoniose convivenze
Un giardino felice asseconda i tempi e le esigenze della natura, e racconta tante storie delle quali il giardiniere è scrittore e custode. Dietro la disposizione di ogni albero, di ogni rosa e ogni filo d'erba sta nascosta una visione del mondo, un ideale ordine delle cose, la capacità di immaginare un microuniverso in perfetto equilibrio, composto da tante forme di vita che necessitano di cure e attenzioni, e custodiscono grandi segreti. Paolo Pejrone, senza alcun dubbio nostro ""giardiniere"""" per eccellenza, ci accompagna in un'ideale passeggiata tra i colori e i profumi di un giardino che rispetta il ritmo delle stagioni. Ci mostra la magia del bianco discreto e primaverile di un filadelfo, e quella del giallo dorato di un narciso che fiorisce tra la neve di gennaio. Ci ricorda quale sapore ha un'albicocca quando è matura al punto giusto, e quanto è piú dolce una fragolina di bosco. E ci svela con ironica vivacità e prosa elegante alcuni dei suoi trucchi, dal poter avere rose brillanti tutto l'anno scegliendole e trattandole bene, a come mantenere un orto sempre ricco assecondando il lento e naturale succedersi delle stagioni."" -
Point Lenana
Una notte africana del 1943, mentre nel mondo infuna la guerra, tre italiani fuggono da un campo di prigionia e scalano il Monte Kenya con mezzi di fortuna. Diciassette giorni di libertà, incoscienza e fame che morde, per poi tornare ai reticolati e riconsegnarsi ai carcerieri inglesi. Uno di loro, Felice Benuzzi, racconterà la storia in un libro, anzi: in due libri, e già qui si nasconde un mistero. Chi è Felice? Chi sono i suoi compagni di evasione? Cosa facevano prima della guerra, e cosa faranno dopo? Impossibile raccontarlo senza seguire le scie di molte esistenze, passando dalla Trieste asburgica alla Roma mussoliniana, dalla Cirenaica del guerrigliero Omar Al-Mukhtàr alle Dolomiti del rocciatore triste Emilio Comici, dall'Etiopia del turpe generale Graziani alla Nairobi dove morì il Duca d'Aosta, dalle foreste della rivolta Mau Mau alla Berlino della guerra fredda, per arrivare infine ai giorni nostri. 0 meglio, al 2010, l'anno in cui Roberto Santachiara e Wu Ming 1 inseguono fantasmi fino in cima al Monte Kenya. ""Point Lenana"""" è il risultato di anni di viaggi, interviste e ricerche d'archivio. È un'inchiesta-romanzo, un poema epico in forma di saggio, una scorribanda nel Novecento resa con una scrittura spesso commovente, a volte crudele."" -
Scene di vita di provincia: Infanzia-Gioventù-Tempo d'estate
Un ragazzino cerca una via di fuga da un padre ordinario, da una madre troppo amata, dai turbamenti di un'infanzia già guasta. Dieci anni dopo, quel ragazzino è un giudizioso studente universitario di matematica che coltiva un'ambizione segreta: vivere un'esistenza consacrata alla scrittura, lontano dall'inferno del Sudafrica e dalla vergogna di essere bianco. Giunto in Inghilterra, deve però scendere a patti con la realtà. L'Europa degli anni Sessanta non è un posto facile dove sopravvivere. Alla fine il ragazzino è riuscito a diventare uno scrittore, un Premio Nobel, una personalità degna di rispetto. Ma sarà davvero cosí? Un grande scrittore scrive sempre una sola, inesauribile, storia: la propria. E quella di J. M. Coetzee è racchiusa in questi tre romanzi, scritti con un'abilità e un'esattezza implacabili, che lasciano senza fiato. -
Macbeth
Il quarto centenario della morte di Shakespeare è l'occasione per nuove messe in scena, per racconti e romanzi ispirati alle sue opere (Nesbø e altri), per nuove trasposizioni cinematografiche (proprio Macbeth con Michael Fassbender). E anche per nuove traduzioni. D'altra parte, se tutti i grandi classici necessitano periodicamente di nuove traduzioni, tanto più è vero per I'autore più studiato al mondo. Nel corso degli anni una continua messe di studi critici e filologici ha via via precisato o anche cambiato radicalmente i significati di molti passaggi delle opere di Shakespeare, quando non ne abbia addirittura cambiato il testo. Paolo Bertinetti assomma in sé le caratteristiche del grande esperto di questioni shakespeariane con quelle del traduttore sensibile al linguaggio teatrale. Questa di Macbeth si propone come la traduzione più precisa e aggiornata, ma ugualmente efficace nella pronuncia, senza cedere punti sul terreno del fascino letterario di un capolavoro che ha saputo rappresentare in modo così memorabile l'incubo e il buio dell'inconscio. -
Senza volo. Storie e luoghi per viaggiare con lentezza
Scelto da IBS per la Libreria ideale per ""riscoprire l'essenza del viaggio perduta in questi anni in cui tutti si sentono viaggiatori solo perché con un aereo attraversano comodamente l'oceano. Viaggiare è attraversare lentamente strade, campagne e città. È scambiare opinioni, conoscere persone, guardare fuori dal finestrino di un treno, di un autobus, di una nave"""".rnrnIn """"Senza volo"""" si battono strade diverse. Si seguono i percorsi e si affrontano i modi di viaggiare per chi ha paura di volare. E per chi vuole smettere di inquinare. Senza usare mai alcun velivolo si recupera, lontani dalla precarietà del cielo, il viaggio di terra e di mare. Ci si libera per sempre dalla noia e dall'alienazione del volo. Per chi è stanco dei viaggi mordi e fuggi. Per chi vuole vedere i paesaggi, le città e i paesi. Per chi vuole ascoltare la natura, scoprire i fiumi, i monti perduti e quei territori di mezzo a cui non si presta alcuna attenzione. Quello che c'è in serbo fuori dalle rotte delle linee low-cost. I luoghi dove si pensava di non potere mai arrivare. I modi per muoversi da un luogo all'altro impiegando il tempo necessario per osservare, conoscere e vivere. Ogni singolo capitolo del libro svela i segreti di un mezzo di trasporto e le tante specie in cui si diversifica. I pregi e gli inevitabili difetti. I viaggi possibili e quelli impossibili. Tra riferimenti cinematografici, rimandi letterari e testimonianze, i percorsi storici e le nuove vie."" -
Metà di un sole giallo
Il racconto di un periodo drammatico della storia contemporanea africana: la lotta del Biafra per raggiungere l'indipendenza dalla Nigeria, con la conseguente guerra civile che costò la vita a più di un milione di persone.rnrn«Di solito non associamo la saggezza al neofita, eppure ecco una nuova scrittrice con il talento degli antichi cantastorie» – Chinua Achebernrn«Amore e tradimento in un racconto magnifico e spietato» – Time MagazinernrnMetà di un sole giallo è la storia di molte Afriche. L'Africa sensuale della splendida Olanna, che rinuncia ai privilegi per amare il professore idealista Odenigbo, e quella concreta della sua gemella Kainene, che affronta il mondo con l'arma del sarcasmo. L'Africa superstiziosa di Mama e Amala e quella colta ed emancipata del circolo di Odenigbo. L'Africa naïf del giovane servitore Ugwu e quella archetipica inseguita dall'uomo di Kainene, Richard. Tutti questi mondi, con il loro bagaglio di felicità e dolore, di generosità e crudeltà, di amore e gelosia, vengono travolti dalla piena della storia quando nel 1967 la proclamazione d'indipendenza dalla Nigeria della Repubblica del Biafra sfocia in una tragica guerra civile. -
Una bella differenza. Alla scoperta della diversità del mondo
La differenza ha profonde radici storiche e culturali ed è il frutto delle risposte che i diversi gruppi umani hanno saputo dare ai differenti habitat con cui si sono trovati a convivere. Marco Aime, dialogando con le sue nipotine Chiara ed Elena, racconta dei suoi viaggi, dei suoi incontri immaginari con colleghi celebri come Claude Lévi-Strauss o Bronislaw Malinowski - nel libro citati semplicemente per nome, - e mediante aneddoti ed esempi spiega le diverse concezioni che i tanti popoli della terra hanno dello spazio, del tempo, della famiglia, dell'economia, del corpo. Nel suo insieme il libro dà vita a una sorta di breve e semplice corso di antropologia che fornisce ai lettori, giovani e adulti, gli strumenti critici per osservare il mondo con altri occhi. -
Quel che resta del giorno
Vincitore del Man Booker Prize 1989Un viaggio nella tranquilla campagna inglese si risolve in un inquietante e inaspettato viaggio dentro se stessi.La prima settimana di libertà dell'irreprensibile maggiordomo inglese Stevens diventa occasione per ripensare la propria vita spesa al servizio di un gentiluomo moralmente discutibile. Stevens ha attraversato l'esistenza spinto da un unico ideale: quello di rispettare una certa tradizione e di difenderla a dispetto degli altri e del tempo. Ma il viaggio in automobile verso la Cornovaglia lo costringe ben presto a rivedere il suo passato, cosí tra dubbi e ricordi dolorosi egli si accorge di aver vissuto come un soldato nell'adempimento di un dovere astratto senza mai riuscire ad essere se stesso. Si può cambiare improvvisamente vita e ricominciare daccapo? Da questo straordinario romanzo di Ishiguro, acclamato in Gran Bretagna e negli Stati Uniti e vincitore del prestigioso Booker Prize, nel 1993 il regista americano James Ivory ha tratto un famoso film con Anthony Hopkins ed Emma Thompson. -
Il romanzo di Costantinopoli. Guida letteraria alla Roma d'Oriente
Le voci di centocinquanta testimoni, tra poeti, viaggiatori, filosofi, esploratori, eruditi, pellegrini, avventurieri di ogni nazionalità ed epoca, accostate come in un mosaico variegato e scintillante, compongono l'eterno ""romanzo"""" di Costantinopoli. Da Procopio a Le Corbusier, da Paolo Silenziario a Mandel'stam, da Psello a Dos Passos, da Anna Comnena a Flaubert, da Ibn Battuta a Gide, da Gilles a Loti, da Grelot a Melville, da Andersen a Cocteau, da Chateaubriand a Fermor, da De Amicis a Mark Twain, da Byron a Yeats, da Nerval a Pamuk, narrazioni e descrizioni si snodano attraverso la Roma d'Oriente in dieci percorsi: un inconsueto itinerario topografico che è anche un viaggio nel tempo e nei segreti di un'eredità storica, artistica e culturale, quella bizantina. Ogni percorso è illustrato da una mappa-itinerario e da un'introduzione scientifico-narrativa ai monumenti e ai luoghi, che fornisce anche indicazioni precise per rintracciarli nel """"labirinto"""" dell'antica Città. Un breve apparato di note, un'indispensabile quanto aggiornata bibliografia e un supplemento biografico con i profili di tutti gli autori convocati completano il volume, corredato inoltre da più di centocinquanta immagini tra disegni, incisioni, foto d'epoca e mappe."" -
L' ibisco viola
«Tutto era iniziato lí: il giardinetto di zia Ifeoma accanto alla veranda del suo appartamento di Nsukka aveva cominciato a spazzare via il silenzio. La sfida di Jaja ora mi sembrava come l'ibisco viola sperimentale di zia Ifeoma: raro, con un sottofondo fragrante di libertà, un tipo di libertà diversa da quella che la folla aveva invocato a Government Square dopo il colpo di stato agitando rami verdi. Una libertà di essere, di fare.»«La storia delicata e toccante di un bambino che ha conosciuto troppo presto l'intolleranza religiosa e il lato piú oscuro del suo Paese, la Nigeria» – J.M. CoetzeeKambili ha quindici anni. Vive a Enugu, in Nigeria, con i genitori e il fratello Jaja. Suo padre Eugene, proprietario dell'unico giornale indipendente in un Paese sull'orlo della guerra civile, è agli occhi della comunità un modello di generosità e coraggio politico: conduce una battaglia incessante per la legalità, i diritti civili, la democrazia. Ma nel chiuso delle mura domestiche, il suo fanatismo cattolico lo trasforma in un padre padrone che non disdegna la violenza. Cosí Kambili e Jaja crescono in un clima di dolorose contraddizioni fino a che, dopo un colpo di Stato, non vanno a vivere dalla zia Ifeoma. E nella nuova casa, tra musica e allegria, i due ragazzi scoprono una vita fatta di indipendenza, amore e libertà: una rivelazione che cambierà il loro futuro. L'ibisco viola, opera d'esordio di Chimamanda Ngozi Adichie, racconta le trasformazioni civili e politiche del postcolonialismo, ma è anche un romanzo sulla linea sottile che divide l'adolescenza dall'età adulta, l'amore dall'odio. -
Le regole dell'attrazione
In questo romanzo Ellis ha collocato la vicenda in un college della costa atlantica dove si studiano le materie umanistiche, e dove tre studenti finiscono intrappolati in un curioso triangolo: Lauren, che cambia materia di studio ogni volta che cambia ragazzo; Paul, che nasconde la sua bisessualità dietro una maschera di esasperato pragmatismo; e Sean, che ostenta spregiudicatezza e cinismo per troppo romanticismo.«Ellis, sia detto senza delirio, è bravissimo» – Pier Vittorio Tondelli«Questo libro, torbido, ma non morboso, fa pensare a quanta disperazione si possa nascondere dietro la facciata di giovani privilegiati nella condizione economica, nella prestanza fisica, nel prestigio sociale, ma privi di passioni, di sogni, in un mondo troppo cinico, troppo freddo, troppo insensato» – Fernanda Pivano«Che direbbero i miei se sapessero che qui non faccio altro che bere e scopare? Mi disconoscerebbero? E i soldi, me li passerebbero lo stesso?» Gli studenti che frequentano l'esclusiva università di Camden, nel New Hampshire, oltre a osservare quelle «regole dell'attrazione» che governano i vari rapporti tra i sessi, soprattutto bevono, si fanno, si stravolgono. E con qualsiasi cosa riescano a rimediare: birra calda e sgasata, whiskey, anfetamine, coca, Ecstasy, metedrina... Costruito come un caleidoscopio di brani raccontati dai diversi protagonisti, Le regole dell'attrazione porta all'estremo la tecnica narrativa ispirata ai videoclip che aveva fatto di Meno di zero una rivelazione. -
Meno di zero
Il ritratto disincantato dell'ultima «generazione perduta», il romanzo che ha catapultato Ellis sulla scena letteraria americana, diventando il libro culto della Mtv generation.«La sapienza stilistica di Ellis fa pensare a un vecchio professionista; ma scaturiscono dalle pagine un'energia, una disperazione, che rivelano tutta l'adolescenza dell'autore» – Fernanda Pivano«Cos'è giusto? Se si vuole una cosa è giusto prendersela. Se si vuole fare una cosa è giusto farla.» Sesso facile, cocaina, feste sempre più trasgressive, auto di lusso, rock a tutto volume: a Los Angeles i giovanissimi che frequentano l'ambiente patinato degli studios cinematografici hanno tutto e non desiderano più niente. In un mondo illuminato dai bagliori spettrali dei videoclip e svuotato di ogni sentimento, Clay, Blair, Daniel e Julian, biondi e abbronzati, esplorano le pieghe infernali del «paradiso» californiano in un crescendo di immoralità e devastazione interiore che presto sconfina nell'orrore. Meno di zero è il ritratto disincantato dell'ultima «generazione perduta», il romanzo che ha catapultato Ellis sulla scena letteraria americana, diventando il libro culto della Mtv generation. -
La città e i cani
«A questo mondo la violenza è una sorta di fatalità. In un Paese sottosviluppato come il mio, la violenza è esteriore, epidermica, è presente in ogni momento della vita individuale, è la radice di tutti i rapporti umani.»Cosí rispondeva l'autore a chi, al momento della pubblicazione, gli chiedeva se La ciudad y los perros – bruciato in piazza dai militari, considerato dalla critica il migliore tra i suoi romanzi, – fosse un romanzo «sulla violenza». E la violenza – fisica e non – fa da sfondo al microcosmo del Collegio Leoncio Prado di Lima dove avviene l'educazione del protagonista-alter ego dell'autore. Un collegio retto da militari secondo una disciplina militare in cui confluiscono sia i figli delle classi inferiori ammessi per merito sia quelli delle classi alte mandati lí dalle famiglie nella speranza di domarli, e dove la sopraffazione, la forza bruta, il dispotismo sono le leggi della convivenza, a dispetto di regolamenti e norme. «Ero un bambino viziatissimo, presuntuosissimo, cresciuto, faccio per dire, come una bambina... Mio padre pensava che il Leoncio Prado avrebbe fatto di me un uomo, – ricorda Vargas Llosa, – ma per me fu come scoprire l'inferno.» -
I re taumaturghi
Pubblicato nel 1924, I re taumaturghi è un'opera che per la vastità della ricerca ha segnato una tappa importante nel cammino della storiografia francese ed europea, conservando intatta ancora oggi la sua carica di vivacità e attualità. Tema del libro è una ""gigantesca notizia falsa"""": il rito della guarigione dalle scrofole mediante il tocco delle mani da parte dei re cristiani di Francia e d'Inghilterra durante il Medioevo. Una storia di miracolo e credulità intrepidamente svelata da uno dei più grandi storici d'Europa, che ha voluto dimostrare, come afferma Jacques Le Goff nella Prefazione, """"che il miracolo esiste a partire dal momento in cui ci si può credere, e tramonta e poi sparisce quando non ci si può più credere""""."" -
Il libro dell'ignoranza
Che cosa è verità e che cosa è semplicemente una panzana? Il libro-gioco che svela le nostre false conoscenzernrnIl catalogo piú completo di tutti gli errori, i fraintendimenti, le cantonate che abbiamo sempre scambiato per pura verità. Storia, geografia, scienza, cultura generale: questo libro svelerà tutta la nostra ignoranza.rnQual è la costruzione umana che si vede dallo spazio? La Grande Muraglia cinese? Sbagliato.rnChe cosa contiene la gobba dei cammelli? Acqua? Figuriamoci.rnChi infila la testa sotto la sabbia? Gli struzzi? No di certo.rnDi dove sono i cappelli detti «Panama»? Sicuramente non di lí.