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Quota 1222
Hanne Wilhelmsen ha lasciato la polizia ormai da tempo - da quando un proiettile le ha leso la spina dorsale, costringendola per sempre su una sedia a rotelle. Ora vive una vita ritirata, ai limiti della misantropia, da cui ha escluso vecchi amici ed ex colleghi. Ma la sua antica professione sembra perseguitarla. Isolata in un albergo d'alta quota insieme agli altri passeggeri di un treno che ha deragliato, Hanne suo malgrado si ritrova a indagare. Nell'hotel vengono infatti rinvenuti due sacerdoti uccisi. Prima uno poi l'altro. E tra gli ospiti si è scatenato il panico. Occorre quindi far presto, per evitare che l'assassino colpisca ancora. -
Senza adulti
Tutte le società possono perire, corrompendosi dal loro interno. Come gli organismi, possono degenerare. Per rigenerarsi, occorre mettere fine a qualcosa del passato, rinunciare a qualcosa cui si è fatta l'abitudine. Si dice che, per vivere, occorre saper morire: del tutto, se la degenerazione è inarrstabile; in parte, se è ancora rimediabile. Nel discernimento di ciò che è vivo e ciò che è morto dovrebbe consistere la politica. L'ideologia odierna è l'esatto contrario: la crescita e lo sviluppo che non ostacolano, ma moltiplicano i fattori della degenerazione. Così, al di là di vuoti e ipocriti discorsi a favore dei cosiddetti diritti delle generazioni future, la presente, credendo di salvare se stessa, sta lavorando contro. Come le età della vita si stanno contraendo nella sola giovinezza, così le generazioni corrono il rischio di ridursi a quella presente che opera credendo di potere disporre illimitatamente e immediatamente delle risorse che la terra, ancora per poco, è capace di offrire. -
Islam. Una nuova introduzione storica
"Ho suddiviso il libro in dieci capitoli, affrontando gli aspetti più importanti della fede e della pratica islamica. Necessariamente, questi temi sono strettamente connessi, e i capitoli spesso si riferiscono ad argomenti correlati (ad esempio il Corano è rilevante in ogni capitolo). Il lettore acquisisce, man mano che procede nella lettura, una conoscenza sempre più ampia e approfondita su questa grande e complessa religione. Ogni capitolo si basa sul precedente e quello finale offre una visione attentamente ponderata ed equilibrata sul dibattito del XXI secolo circa l'islam. I musulmani e la loro fede costituiscono un fattore rilevante nel mondo odierno e questo capitolo consente al lettore di comprendere in che modo il contesto storico dell'Islam abbia un'influenza sia sui musulmani che sui non musulmani, e cosa questo significhi per il rapporto tra Islam e Occidente, sia oggi sia in futuro."""" (C. H.)" -
Little boy blue
Intellettualmente dotato, arrabbiato e indipendente, amante della lettura, Alex Hammond è soggetto a improvvisi e violenti attacchi di collera, che non riesce a dominare. Il libro racconta la sua storia dai dodici ai sedici anni, quando viene catturato per rapina a mano armata ed è inesorabilmente pronto a varcare la soglia della criminalità adulta. Senza famiglia e senza parenti, Alex è ormai alla mercé di un sistema che pretende accettazione dei regolamenti e sottomissione assoluta all'autorità. La sua rabbia lo condurrà in un ospedale psichiatrico, dove viene ""istruito"""" da un gruppo di delinquenti incalliti."" -
Memoria del vuoto
Marcello Fois racconta la vita di uno dei banditi sardi più spietati l'uomo su cui Mussolini mise la taglia più alta - e attraverso la storia di una vita che in molti modi fu eroica, racconta anche il sacrificio di una terra che negli stessi anni era in cerca un'identità. Da bambino Samuele Stocchino sa molte cose, anche della sua vita futura; ma le ha dentro, senza una lingua per esprimerle. Da soldato in trincea recita silenzioso l'eroe senza macchia e torna in patria italiano e decorato. Dopo aver disertato a Caporetto è rispedito a morire: ritorna cambiato. I compaesani si sono spartiti i suoi averi e la sua vita: nasce il bandito, l'ultima deriva di un morto vivente. -
Le voci della sera
«Le voci della sera è una storia di persone che cercano di sotterrare i pensieri, d'identificarsi soltanto nei gesti che compiono e nelle parole che dicono e finiscono per ritrovarsi strette in una morsa di assurdità e di dolore» – Italo CalvinoIn questo romanzo, scritto durante il soggiorno di Natalia Ginzburg a Londra e uscito per la prima volta nel 1961, è racchiuso il senso delle storie di famiglia: la presenza degli anziani e il venir su dei giovani, quel loro crescere diversi da quanto ci si sarebbe aspettato, l'allacciarsi e il mutare degli amori, delle amicizie e delle antipatie, tutte cose che l'autrice esprime con un ardore senza uguali e un'assorta caparbietà, quasi per sottrarle alla devastazione e alla perdita. Come in una lunga saga familiare i personaggi e le vicende si svelano con uno stile spoglio, senza una riga di commento o giudizio o introspezione. È il modo di raccontare della Ginzburg, fedele al rigore delle notazioni oggettive, attento a riportare le battute di un dialogo, la cadenza di una frase.L'edizione è corredata da un apparato comprendente le Notizie sul testo, un'antologia della critica, una bibliografia e una cronologia della vita e delle opere. -
Storia della Resistenza in Italia
Dall'armistizio dell'8 settembre 1943, allo sviluppo delle prime bande armate, alla crisi dell'inverno 1944-45, all'insurrezione finale: in questo libro, chiaro ed essenziale, Santo Peli ci offre una sintesi della Resistenza che spiega e distingue le varie fasi del processo di formazione della lotta partigiana contro il regime fascista, senza però dimenticare il contesto nazionale e internazionale, politico e sociale, nel quale si è combattuta la più feroce guerra italiana. Un saggio obiettivo e necessario in cui si alternano luci e ombre, grandezza e limiti, unicità e contraddizioni di uno dei momenti decisivi della nostra storia. Del volume ""La Resistenza in Italia"""" (""""Piccola biblioteca Einaudi"""", 2004), si ripropone qui, riveduta e aggiornata, la prima parte dedicata alla ricostruzione degli avvenimenti politici e militari, mentre la seconda parte, che affrontava interpretazioni e nodi storiografici, viene sintetizzata in un nuovo capitolo scritto appositamente per questa edizione."" -
Il piatto forte è l'emozione. 50 ricette dal Sud al Nord. Ediz. illustrata
Cucinare è un'attività che richiede voglia di sperimentare, disciplina e un bravo maestro. Antonino Cannavacciuolo mette qui la sua esperienza e il suo talento al servizio degli appassionati che amano le sfide. Ricordando, innanzitutto, che una cosa non deve mai mancare in un piatto: l'emozione. -
Mettici il cuore. 50 ricette per la cucina di tutti i giorni
I piatti della tradizione interpretati dallo chef più amato d'Italia: le ricette, i consigli pratici,rn le storie di Antonino.rnrn«Sono i piccoli segreti che rendono grandi i cibi semplici».rnrnL'amatriciana, la pasta al pesto, la cotoletta alla milanese, il baccalà in umido, il tiramisú. Ci sono piatti, sapori, che rimangono per sempre nella memoria. Sono quelli legati alla nostra infanzia, alle nostre abitudini famigliari, alla terra in cui siamo nati. Nella selezione proposta da Antonino Cannavacciuolo in questo libro, ognuno di noi ne ritroverà alcuni e ne scoprirà altri. Tutti arricchiti dal tocco personale dello chef, tutti cucinati con il cuore.rnCon fotografie di Stefano Fusaro -
Roderick Duddle
Figlio di una prostituta, Roderick cresce tra furfanti e ubriaconi all'Oca Rossa, fumosa locanda con annesso bordello. Quando la madre muore, il proprietario pensa bene di cacciarlo: quello che entrambi ignorano è che nel destino di Roderick è nascosta un'immensa fortuna, e quel medaglione che porta al collo ne è la prova. Il ragazzino si ritrova alle calcagna una folla di balordi, mentecatti, loschi uomini di legge e amministratori, assassini, suore non proprio convenzionali - ognuno deciso a impadronirsi in un modo o nell'altro di una parte del bottino. E così Roderick fugge, per terra e per mare, in un crescendo di imprevisti, omicidi, equivoci e false piste. ""Roderick Duddle"""" è insieme summa e reinvenzione del percorso letterario di Michele Mari: guardando a Dickens e Stevenson, mai cosi amati, disegna una parabola sulla cupidigia e sulla stupidità dell'uomo, ma anche sulla sua capacità di stupirsi di fronte al meraviglioso."" -
Velvet
Nell'opera a oggi più empatica e struggente di Mary Gaitskill, potere e tenerezza, vitalità e rabbia, bisogno di cura e volontà di emancipazione s'intrecciano in costellazioni indimenticabili del femminile.«""Velvet"""" vibra di una straordinaria forza emotiva. È una lettura appassionante.» - Cathleen SchineVelvet ha undici anni e vive a Crown Heights, un sobborgo degradato di Brooklyn, con la madre e un fratellino più piccolo. Del mondo non conosce altro che i blocchi di cemento e le gang del suo quartiere, e gli scoppi d'ira della madre dominicana che, arroccata nella sua lingua spagnola e nel suo sdegno, indossato «come fosse un carrarmato», lotta per sbarcare il lunario e per insegnare ai figli a non sperare. Ginger è una donna di mezza età precariamente approdata alla vita sonnacchiosa di una cittadina borghese a nord di New York, dopo un passato di arte incompresa, relazioni infelici e abuso di sostanze. Quando un programma di ospitalità estiva per i bambini della minoranza ispanica le fa incontrare, i loro mondi inconciliabili, e tutti i pieni e i vuoti delle loro vite, sembrano mescolarsi. Per Ginger quella bambina forte, volitiva, bellissima, bugiarda per sopravvivere, capace in tutto tranne che negli obblighi scolastici, è la figlia mai avuta, la sorella mai dimenticata, l'amore senza riserve. Per Velvet quella donna quieta e vibrante, la cui faccia sembra piangere anche quando sorride, quella donna così diversa dalla sua amatissima madre, è la dolcezza al posto della cinghia, l'ascolto, la fiducia, e una via di riscatto. Il riscatto ha l'occhio limpido e la forza trattenuta di un cavallo. Nel maneggio a cui Ginger la conduce, Velvet scopre di «sentire» i cavalli, i loro desideri, le loro paure, ne riconosce istintivamente i caratteri, le tenerezze e le malizie, matura simpatie e antipatie. Ed è folgorata da un'attrazione. Fra tanti animali docili e variamente amichevoli, scorge una cavalla dalla testa troppo grossa e il muso pieno di cicatrici, pericolosa e insofferente a ogni comando, isolata dal resto del gruppo. Una cavalla reduce da terribili maltrattamenti e forse impazzita nel frattempo. La «Mostruosa», la chiamano. Ma Velvet ha in mente un altro nome per lei, e un altro destino per entrambe."" -
Parli sempre di soldi!
Dopo avere reso, con il celeberrimo Mago dei numeri, piú appetibile la matematica, materia incubo per tanti studenti, in questo nuovo romanzo Hans Magnus Enzensberger affronta, con tono ingenuo, ironico e acuto, un argomento assai piú inquietante e decisamente piú difficile da capire: il denaro.rnrn«Un abbecedario ricco di acume e saggezza grazie al quale possiamo fare a meno di leggere le pagine economiche dei giornali.» - Rolling Stonernrn«Enzensberger non si ferma proprio davanti a niente e adesso ha scritto un breve libro su un grande tema: i soldi.» - Frankfurter Allgemeine ZeitungrnrnEnzensberger possiede il raro dono di saper spiegare in modo semplice anche argomenti complicati. Il suo Mago dei numeri ha fatto amare la matematica persino a chi l'ha sempre detestata. E in questo nuovo romanzo, impreziosito dalle illustrazioni di Riccardo Guasco, ci mostra l'economia sotto una nuova luce: raccontando storie che non vorremmo mai smettere di leggere.rnrnOgni volta che zia Fé arriva in visita a Monaco, la tranquilla quotidianità dei Federmann finisce bruscamente. È molto anziana, anche se nessuno sa con precisione quanti anni abbia; vive ufficialmente in una grande villa sul lago di Ginevra, ma in realtà è sempre in giro per il mondo; e infine, considerando la vita che conduce, deve anche essere molto ricca. A Monaco ad esempio alloggia al Vier Jahreszeiten, l'albergo piú elegante e costoso della città. Ed è qui che i suoi tre nipoti – Felicitas, Fabian e Fanny – vanno a trovarla, affascinati, a seconda dell'età, ora dal suo stile di vita e dai misteri che la circondano, ora dalle meravigliose coppe di gelato e da altre leccornie che come per prodigio appaiono nella camera. Il che naturalmente fa riflettere i tre ragazzi, visto che i Federmann – i genitori peraltro non sono mai invitati – non navigano proprio nell'oro. E cosí iniziano a fare domande: da dove vengono i soldi, i soldi in generale, non quelli della zia? Perché non bastano mai, anche se in giro ci sono fantastiliardi di banconote? Chi li ha inventati e chi li stampa? E perché esistono l'inflazione, i fallimenti, il mercato nero, il lavoro nero, i pagamenti in nero, la divisione del lavoro, la svalutazione, i cartelli, la congiuntura (tutte cose, sostiene la stravagante zia, piú importanti di quelle che vengono insegnate a scuola)? E cosa significano quelle strane parole che usa sempre il mondo della finanza: private equity, hedge fund, global player e chi piú ne ha piú ne metta? E per quale motivo, infine, il denaro, l'essenza del materialismo, è qualcosa in cui in ultima analisi bisogna credere? Tutti interrogativi ai quali zia Fé, pescando dal vasto repertorio della sua lunga e avventurosa esistenza, fornisce le adeguate e il piú delle volte non scontate risposte. -
V.
«Sai di che strada parlo, bambina mia. La strada del xx secolo, in fondo alla quale, dopo una svolta, speriamo di provare la sensazione di essere a casa, di essere in salvo. Siamo stati messi all'estremità sbagliata di questa strada, per motivi che sono meglio noti a chi ci ha messo lí. Ammesso che sia stato qualcuno a metterci lí. Però è una strada che dobbiamo percorrere»rnrnChi è V.? V. è una donna, Vittoria, Veronica, Violet; ma è anche ogni donna. V. è una città, un regno immaginario, un topo convertito da un prete nelle fogne di New York. V. è l'ossessione che attanaglia gli essere umani di tutti i tempi. V. è lo spiraglio di luce verso cui tendere, al fondo di un vicolo che sembrava cieco. È la faticosa ricerca di sé in un mondo dove è sempre piú difficile restare umani. V. è un labirinto di storie in cui è meraviglioso perdersi perché ci si ritrova a ogni passo. Un romanzo vorticoso, crudele e compassionevole, spietato ed esilarante. Un insieme di frammenti impazziti, che hanno la forza di diventare un flusso avvolgente dal quale è impossibile uscire. -
Incidente notturno
Parigi. Durante una notte di foschia un giovane viene investito da un' auto e si ritrova in ospedale insieme alla donna che era al volante, anche lei leggermente ferita, e a un uomo bruno robusto dall' aria losca che, dopo avergli consegnato una busta, si allontana. Una volta dimesso, nonostante la gamba dolorante e la mente ancora un po' confusa, il ragazzo decide di ritrovare la Fiat verde acqua e la ragazza dell'incidente, di cui conosce solo il nome, Jacqueline Beausergent. Un incidente piuttosto banale apre cosi un canale misterioso con il passato e dà vita a una serie di domande: chi è Jacqueline? Si tratta forse della stessa donna che lo aveva accompagnato da bambino in ospedale, quando aveva avuto un incidente simile uscendo da scuola? E cosa vuole da lui quell'uomo dall' aria losca? Ma prima di tutto il ragazzo conduce un'inchiesta su se stesso: nulla sappiamo di lui, neppure il suo nome di battesimo. Il suo ritratto prende forma partendo da una scarpa troppo stretta, persa durante l'incidente, da un vecchio giaccone sporco di sangue e da un passaporto con una data di nascita falsificata per diventare maggiorenne prima del tempo. In una Parigi misteriosa e notturna, fra i caffè del centro e una periferia in rovina, il giovane va alla ricerca del padre, un padre che già una volta lo ha abbandonato e che di nuovo scompare nel silenzio e nella nebbia. -
Il matriarcato. Ricerca sulla ginecocrazia nel mondo antico nei suoi aspetti religiosi e giuridici
"Il matriarcato"""" (1861) è l'opera più significativa e più nota di Johann Jakob Bachofen, un'indagine poderosa, fertile di spunti e di motivi, con cui lo studioso svizzero ha acquisito un posto centrale tra i fondatori della moderna antropologia. Apprezzata da Marx e Engels (che vi ravvedevano la transitorietà della vita borghese), finita al centro di un vivace dibattito antropologico, amata da poeti come Rilke e Hofmannsthal a da narratori come Broch, Hesse e Thomas Mann, difesa da pensatori come Benjamin, Adorno e Fromm, sovente ripresa dalla letteratura femminista, l'opera di Bachofen resta, pur con tutte le sue ambivalenze, un seducente filo di Arianna teso attraverso i regni del maschile e del femminile. Anche se alcuni suoi dati possono risultare oggi superati a inesatti, essa continua a restare l'esempio di un incontro straordinario con una figura mitica, la mater, con cui ogni generazione si incontra e si misura, come rileva Furio Jesi, iniziatore di questa traduzione, nel saggio che accompagna il volume." -
L' azione perfetta (ciclo dell'eterno andare)
Così, come un antico cantare, si apre ""L'azione perfetta"""", terzo tempo della sinfonia romanzesca di Scabia composta da """"In capo al mondo"""" e """"L'acqua di Cecilia"""" (raccolti in Lorenzo e Cecilia). Siamo nella saga dell' """"eterno andare"""" dove si narra dell'avventurosa vita di Lorenzo, violoncellista che suona per gli uomini, le bestie e le piante, e di Cecilia sua sposa, casalinga umile e realista, genitori di Sofia. Fra l'inizio della Seconda Guerra Mondiale e i primi anni del 2000 la protagonista, divenuta studiosa della mente, psichiatra, si imbatte nelle vicende spesso tragiche della storia, dentro le utopie, i teatri, gli amori e i terrori del '900, durante il tramonto del comunismo: e da tutto trae insegnamento per assolvere i tre compiti che si è data: ritrovare il padre salito troppo presto al cielo, capire chi sia veramente l'assassino del parroco che lei bambina, unica, ha visto in faccia, e vincere la morte - spesso dialogando coi due arcangeli bizzarri, il rosso e il celeste, traveggole sue e della sua famiglia. È il nuovo, visionario capitolo del narrare teologico-antropologico di Scabia."" -
I fannulloni nella valle fertile
Una famiglia tutta maschile vive in una decadente casa alla periferia del Cairo. Un padre vedovo, tre figli, uno zio, più una cameriera che ha l'obbligo di restare in cucina per non disturbare il riposo degli uomini. Sono sette anni che Galal, il primogenito, non si è mosso dal suo letto e Rafik, il secondogenito, ha rinunciato a sposare la donna che amava per paura che potesse turbare il suo sonno. Ma un brutto giorno il figlio più piccolo annuncia la follia di voler andare a cercare lavoro in città. La famiglia si coalizzerà per stroncare le velleità lavorative del ragazzo... Pubblicato nel 1948, questo romanzo è un paradossale apologo sul ""non fare nulla"""" come regola di vita, sul suo valore filosofico e politico. L'autore è stato un grande scrittore egiziano (ma parigino d'adozione) che solo da pochi anni è stato riscoperto ed è entrato a pieno merito, per il suo stile e la sua ironia, fra i classici del Novecento."" -
Non ti riconosco. Un viaggio eretico nell'Italia che cambia
Un viaggio in Italia, da Torino a Lampedusa, sulle tracce di città e territori conosciuti, amati, e poi, a volte, perduti. Di luoghi dell'esperienza e della memoria che mutano nel tempo e nelle stagioni fino a ""non riconoscerli più"""", ma di cui non puoi, comunque, fare a meno. Di paesaggi familiari che giorno dopo giorno stupiscono, disorientano, promettono nuove frontiere. Così Torino, prima tappa del viaggio, è un luogo in cui può succedere di perdersi. Ci si può perdere non tanto nel centro, fissato dai recenti restauri in cartolina da consumare con i piedi e con lo sguardo più che da abitare, ma già nella prima periferia dove i negozi chiudono e le vetrine cambiano volto: la gastronomia diventa un hard discount e la piccola gioielleria di quartiere inalbera la pacchiana bandiera del """"compro oro"""". E ci si può perdere nella seconda periferia dove la scomparsa della grande fabbrica e la trasformazione della vecchia metropoli di produzione ha """"sciolto"""" il paesaggio mutandone anima e corpo. Ma oggi Torino è anche Arduino: una """"piattaforma hardware low cost programmabile"""" che sa innaffiare i fiori alle ore stabilite, guidare un drone in spazi chiusi, gestire un appartamento con il comando vocale. Una risorsa eccezionale open source messa a disposizione di tutti. Un simbolo del futuro. Il viaggio continua, attraversando la nostra penisola, percorrendo autostrade deserte o mescolandosi alla folla, incrociando le storie dei suoi abitanti e ascoltandone ricordi e sogni..."" -
Sincope
Finalista del Premio Viareggio Rèpaci 2018 per la PoesiarnLì in fondo ad ogni ultimo versoimprovvisa è la perdita di coscienza.Lettore, io emetto suoni su tempi deboli,che siano essi di giorni ripostio demenza,così l'alcol, così l'amore e la morte.Sono queste le mie verità,lasciano le visioni accese persinoal gelo notturno.Che nella notte, io le rumino,ma nel giorno, io di loro mi alimento.rnDalle precedenti raccolte di Roberta Dapunt abbiamo imparato a conoscere la vita del maso, i gesti ancestrali della sua gente e degli animali, e poi i silenzi della malattia, lo svanire della mente nell'Alzheimer eppure la capacità di resistenza della vita nella relazione fra persone legate fra loro dalla forza dei luoghi e degli affetti. Una poesia in direzione del sacro, cercato nelle piccole cose, ma anche inquieta, in costante tensione fra armonia e dissonanze. Nella nuova raccolta la spinta verso l'inquietudine è decisamente più forte. Il tono compassato lascia il posto a un'agitazione interiore, i segni senza tempo della natura non danno più stabilità. Qui parla soprattutto il corpo: le alterazioni degli equilibri, le emozioni non controllate hanno sempre una corrispondenza fisica. Come nella poesia intitolata ""Epistassi"""" il sangue «esce e finisce in terra», «Così anche il resto di me che cade, si rivolge al suolo questo corpo, facile orizzonte davanti a me». Non solo premonizione, la morte è un tema che attraversa il libro in forma di pulsione e si condensa nella sezione """"Estinti"""": apparentemente opposta ma in realtà complementare a quella dedicata agli """"Istinti""""."" -
Saggio sui costumi e lo spirito delle nazioni
Esempio di «storia universale», il ""Saggio sui costumi"""" venne iniziato intorno al 1740, pubblicato nel 1753, ristampato con profonde varianti nel 1756, nel 1761-63, nel 1769 e nel 1775, ultima edizione uscita vivente Voltaire. Ma nelle postume """"Opere complete"""" il testo presenta ulteriori varianti predisposte dall'autore negli ultimi mesi di vita. Questo per dire che il Saggio sui costumi è stata l'opera alla quale l'autore ha dedicato con continuità quasi quarant'anni di lavoro, considerandola forse la più importante della sua intera e vasta produzione. L'impostazione storiografica è ovviamente razionalistica, polemica contro il fanatismo e le religioni, ma cosciente che i percorsi storici sono assai spesso incoerenti e lontani da principi razionali, un insieme inestricabile di causalità e casualità. Il filo che lega in maniera più congruente i fatti degli uomini è quello economico: con il suo """"Saggio sui costumi"""" Voltaire dialoga con i fisiocrati e con Adam Smith; con qualche forzatura possiamo dire che anticipa la centralità che l'economia avrà per la storiografia di Marx e del marxismo. Gli storici contemporanei apprezzano anche l'approccio di narrazione «globale» dell'opera, con interi capitoli dedicati al mondo asiatico, alle Americhe e alle interazioni tra l'Europa e gli altri continenti.""