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Messa di mezzanotte
I racconti di ""Messa di mezzanotte"""" sono prevalentemente di ambientazione marocchina, ma vi sono anche storie che si svolgono a Bangkok e Sri Lanka. I temi ricorrenti sono quelli della convivenza, senza reale contatto e comprensione, tra culture e civiltà diverse, in particolare quelle occidentali e musulmane; della distanza di mentalità e dell'incommensurabilità dei valori tra popoli, tra generazioni, tra città e campagna. Bowles tratteggia psicologie e caratteri incisivi, ricrea ambienti e atmosfere esotici, delinea lo scontro tra mondi passati e nuovi, siano essi interni alla società bianca o a quella musulmana, tra residui di una cultura primitiva e l'affermarsi di una sapienza moderna."" -
Incendiami la vita
"II mondo è quello degli occhi che lo vedono, delle orecchie che lo sentono e delle mani che lo suonano. Peppe Lanzetta ha suonato, visto e sentito il mondo che lo circonda. Lo ha fatto come lo vede e forse come lo vuole lui senza stupirsi, senza indignarsi quasi come se uscendo di casa per andare a lavorare si dovesse per forza passare da una foresta e incontrare un leone, un alieno leone e fissarlo se possibile, guardarlo negli occhi, fermando tutto, vento, uccelli, rumore del fiume, odore della pioggia. Guardarlo negli occhi senza prendere, senza dare, senza coraggio e paura entrando dentro di lui. O più semplicemente come se il mondo fosse una sveglia che la mattina suona e quindi ti sveglia e tu con il gesto di sempre la spegni, la fermi, la blocchi, la fissi nel vuoto. Tutto è naturalezza in questi straordinari racconti-canzoni: la disperazione, i sogni, le voglie, le tante sconfitte senza vergogna e la sola vittoria senza soddisfazione... la vita."""" (Lucio Dalla)" -
La furia del mondo
Seconda metà del diciottesimo secolo. In un piccolo villaggio tedesco. Il piccolo Abel nasce in una famiglia di poverissimi contadini: gracile di salute, ha dalla sua una sensibilità e un'intelligenza fuori dal comune. Se ne accorge il parroco e maestro, Rupprecht Radebach, un pastore luterano tormentato: ha avuto una brillante carriera nelle gerarchie della chiesa cattolica ma, alla fine di una profonda crisi teologica ed esistenziale, ha abbracciato la dottrina di Lutero e ha sposato la donna che ama. Radebach chiede alla madre di Abel il permesso di impartire al ragazzino lezioni supplementari. Abel rivela una disposizione eccezionale per lo studio, ma il carattere chiuso e incline alla meditazione gli fa il vuoto intorno. -
Capire il confucianesimo
Il confucianesimo è stato per secoli - assieme a taoismo e buddhismo, e alla diffusa religione popolare - uno dei più influenti sistemi di pensiero in Cina e rappresenta ancora oggi un aspetto importante della civiltà cinese. Ha formato le basi dell'ideologia imperiale, si è riflesso nei riti sacri compiuti dall'imperatore al fine di assicurare armonia tra esseri umani e cosmo, e nei pubblici esami per la selezione dei suoi amministratori. Si esprimeva inoltre nell'etica sociale e familiare e nei riti di venerazione degli antenati. Attraverso la dominazione culturale e politica cinese la tradizione confuciana si è diffusa in Corea, Vietnam e Giappone, e nelle comunità di immigrati del Sudest asiatico di tutto il mondo. Questo studio costituisce una succinta e accessibile introduzione a una delle grandi tradizioni religiose e culturali del mondo. Il libro è organizzato intorno a nove temi chiave: le origini e lo sviluppo storico, gli aspetti del divino, i testi sacri, le persone sacre, i principi etici, gli spazi sacri, il tempo sacro, la morte e l'aldilà, la società e la religione. Ciascuno di questi temi è arricchito con citazioni oppure con riassunti di testi storici, accompagnati da un commento d'autore che spiega il significato di ciascun testo o lo colloca nel suo contesto. -
Edipo il tiranno. Testo originale a fronte
"L'Edipo re"""" di Sofocle, da cui """"Edipo il tiranno"""" di Hölderlin, è uno dei vertici dello spirito umano. È la tragedia dell'uomo che spinge la sua ansia di conoscenza fin dentro l'oscurità del fato, per scoprire la verità del dolore umano, che mette in discussione ogni regola, ogni legge, ogni potere. Hölderlin proprio su questo punta la sua attenzione: sull'uomo che, spinto dall'ansia di conoscere lo smisurato, fa della ricerca la sua grandezza, ma anche la sua rovina. Le traduzioni da Sofocle sono l'ultimo lavoro di cui Hölderlin vide la stampa. La traduzione dell'""""Edipo re"""", criticata e addirittura irrisa all'inizio dell'Ottocento, si è rivelata successivamente un'opera di immensa poesia, su cui hanno scritto pagine memorabili Benjamin, Heidegger e Brecht." -
Faust e Urfaust. Testo tedesco a fronte. Vol. 2
Questa edizione del Faust presenta, accanto al testo tedesco stabilito da E. Beutler, una moderna traduzione italiana, frutto del rigoroso impegno d'uno dei nostri maggiori germanisti. Oltre ad essere di valido aiuto a chi voglia gustare il Faust nella lingua in cui fu scritto, essa, nella sua aderenza al testo e nell'attenta resa d'ogni sua sfumatura, offre a chi non conosce il tedesco la via più diretta per la comprensione del capolavoro goethiano, un'opera senza la quale la conoscenza umana mancherebbe di una delle sue più alte espressioni. ""Il Faust è una grandiosa creazione dello spirito poetico e rappresenta la nuova poesia, come l'Iliade è il monumento dell'antichità classica."""" (Puskin) """"Il Faust è un lavoro potentissimo, creazione dantesca, dove un ardito pennello dipinge sicuramente gli affannosi dubbi e i pensieri di una intera generazione intorno al tremendo mistero della vita."""" (De Sanctis)"" -
Fiabe
"Leggete le mie semplici fiabe del 1903 e rendetevi conto voi stessi di dove ho fatto il mio apprendistato."""" Così, in un articolo del 1905, Strindberg ricorda la prima edizione della sua raccolta di fiabe, Sagor, in occasione del centenario della nascita di H.C. Andersen. Questa raccolta, scritta nel 1903 e presentata qui per la prima volta al pubblico italiano, appartiene alla piena maturità artistica di Strindberg e rappresenta l'unica incursione dell'autore in questo genere. """"Strindberg riprende il suo gioco segreto di scrittore confessato nel romanzo,"""" come scrive Alda Castagnoli Manghi nella sua introduzione, """"e lo fa con tutta la libertà della fiaba, ma anche con sovrana indipendenza nei riguardi del genere. Non dissimula la realtà sotto il velo della fiaba, ma scompone, ricompone, separa e accosta ricordi, sensazioni, sogni e presentimenti 'come pezzi di una scatola di costruzioni'. Queste fiabe, a distanza di un secolo, conservano in ogni modo la loro efficacia di stile, colpiscono ancora l'immaginazione per la loro ricchezza inventiva e, soprattutto, restano a lungo nella memoria per la suggestione delle immagini visive.""""" -
Esodo/Nomi
Oggi c'è un rinnovato interesse per la Bibbia come libro, al di là delle interpretazioni religiose. De Luca, che per anni ha studiato l'ebraico, da sé, così spiega la sua traduzione e il suo commento: ""Ho tradotto quel libro pieno delle più grandi avventure sacre dell'umanità, come se non fosse stato mai fatto prima. Più che attenuto, mi sono appiattito, schiacciato sulla parola ebraica per riprodurla a calco in italiano: compreso per esempio l'ordine della frase o la rinuncia di quella lingua al verbo avere... L'intento è quello di procurare nostalgia dell'originale""""."" -
Poesie sacre e profane. Testo originale a fronte
Per la prima volta tradotti in italiano tutti gli epigrammi del grande poeta metafisico inglese John Donne, insieme a una nuova versione delle sue poesie sacre e profane. Uno scritto di Virginia Woolf del 1913, riprodotto all'inizio del libro, conduce il lettore, con fine sensibilità, dentro la poesia di Donne. Completano il volume un'introduzione di Lytton Strachey (1880-1932), e un apparato di note che risultano indispensabili per districarsi nel mare di riferimenti religiosi del poeta. Testo originale a fronte. -
Giona/Ionà
Erri De Luca dà la traduzione e la sua originale interpretazione di uno dei libri più affascinanti della Bibbia: la storia di Giona che trascorse tre giorni nella pancia di una balena. In appendice: testo ebraico con traduzione interlineare. -
Repubblica o sulla giustizia. Testo greco a fronte. Vol. 1-2
Nella ""Repubblica"""" Platone ci presenta la maestosa architettura di uno """"stato ideale"""" dove l'idea di giustizia è l'assoluto criterio di governo sia della vita collettiva che di quella individuale. Attraverso l'insieme dei suoi dieci libri, Platone mette in discussione ogni aspetto della vita organizzata e del sapere della """"polis"""" greca. Qui, arte, scienza e religione vengono sottoposte allo sguardo critico del filosofo e condotte dal buio quotidiano dell'esistenza all'eterna luce della ragione. Ma la """"Repubblica"""" non è soltanto la prima e più famosa """"utopia"""" della storia. Essa, infatti, è il progetto originario della nostra civiltà occidentale."" -
America o Il disperso
America è uno dei tre grandi romanzi rimasti incompiuti e pubblicati postumi dall'amico di Kafka, Max Brod, che dall'autore aveva ricevuto l'incarico di distruggerne le opere quando fosse morto. Edito nel 1927, racconta la storia dell'adolescente Karl Rossmann, mandato in America dai genitori per dimenticare una domestica messa incinta. Oltreoceano, in un paese sconosciuto, a espiazione della propria colpa, Karl vive una serie di esperienze a lui incomprensibili, prima a casa dello zio, che senza motivo lo scaccia, poi assieme a due vagabondi, quindi come impiegato in un albergo, da cui viene improvvisamente licenziato, e infine nel teatro di Oklahoma, dove il racconto si interrompe. -
L' ingenuo-L'uomo dai quaranta scudi
"L'ingenuo"""" e """"L'uomo dai quaranta scudi"""" vengono pubblicati, anonimi, a meno di un anno di distanza l'uno dall'altro, rispettivamente nel 1767 e 1768. Nel primo, un indiano urone, chiamato l'Ingenuo, una volta giunto in Francia fa emergere la tensione fra natura e civiltà. Ne segue una faticosa formazione personale e intellettuale, che si affianca a una sempre maggiore attitudine critica nei confronti della società. Nel secondo racconto, a essere preso di mira come oggetto polemico è la fisiocrazia. In entrambi, lo spirito critico di Voltaire si nutre di dispute acute e brillanti, con una prosa lucida e inventiva." -
La principessa di Babilonia. Le lettere di Amabed
"La principessa di Babilonia"""" (1978) è un racconto orientale sospeso tra fantasia e realismo, popolato da animali parlanti e influenzato dalle """"Mille e una notte"""" e dall'""""Orlando furioso"""". Ma è anche un itinerario filosofico che ritrova nelle peregrinazioni dei suoi protagonisti un'Europa divisa tra oscurantismo e ragione, tra speranza di progresso e rigurciti di fanatismo. """"Le lettere di Amabed"""" (1769) è invece un romanzo epistolare che ha i suoi modelli nella letteratura inglese (Richardson) e nelle """"Lettere persiane"""" di Montesquieu. In questa sorta di romanzo storico la critica antireligiosa e la descrizione dell'India e dell'Italia del XVI secolo si trasforma in una durissima requisitoria contro l'inquisizione e l'intolleranza religiosa." -
Vita di Sansone
La storia di Sansone, narrata nei capitoli 13, 14, 15, 16 del settimo libro dell'Antico Testamento, Giudici, nella traduzione dall'antico ebraico di Erri De Luca. Il testo restituisce al lettore la figura dell'eroe suicida che si fa crollare addosso il palazzo gremito di nemici filistei. -
Novelle
"Se un denominatore comune hanno queste novelle, è l'atmosfera diffusa e il senso invincibile d'insicurezza dentro cui, volenti o nolenti, si muovono i personaggi. Le tecniche di scrittura sono diverse, e non c'è predominanza dell'una o dell'altra in un dato periodo creativo dell'autore: il quale probabilmente nella scelta si lasciava guidare dal soggetto della novella (dall'introduzione di Cesare De Marchi)." -
Saggi sulla religione
"Il Dio del Mill non è un «principio del mondo»; ma è un essere completamente inserito nel mondo, come vi sono inseriti tutti gli altri esseri. L'ipoteticità della sua esistenza significa però che alcuni filosofi possono ammetterlo, altri non ammetterlo; non significa però che, se lo si ammette, si possa attribuirgli un'esistenza al di fuori del mondo. La lotta tra bene e male non è, per il Mill, una lotta fra due principi trascendenti; è semplicemente la lotta degli esseri intelligenti e buoni che vivono nel mondo per imporre al corso dei fenomeni un genere di sviluppo invece che un altro. Non manichesimo dunque, ma illuminismo."""" (dall'Introduzione di Ludovico Geymonat)" -
Peldicarota
"Questo libro è anche un sasso scagliato contro quest'immagine angelica del bambino, che deve essere sempre innocente, felice, coi capelli biondi e il sorriso dolce, i piedini teneri e puri. Il suo personaggio sarà una testa matta, coi capelli rossi, un bambino ombroso, infelice, cattivo, spione, invidioso, bugiardo, a un passo dal suicidio, persecutore di animaletti domestici, pieno di pidocchi, coi piedi inguardabili per la sporcizia [...] Ancora: si da un sacco di arie da padroncino con la cameriera, ogni tanto in famiglia se la gioca da saputello, e arriva perfino a causare il licenziamento della vecchia domestica Honorine."""" (dalla prefazionedi Rossana Campo)" -
Casa Howard
«Casa Howard» è ormai considerato il capolavoro di Edward M. Forster, ed è certamente uno dei ""classici"""" della letteratura del ventesimo secolo. La ricchezza del romanzo sta nella pregnanza di una narrazione piena di tensioni, in parte irrisolte perché lo stesso Forster è partecipe di esse e il """"solo connettere"""" del sottotitolo del romanzo gli è impossibile solo in parte, come egli ben sa. Ma forse il fascino di «Casa Howard» sta proprio in questa difficoltà a risolvere contraddizioni ancora irrisolvibili. Ciò nonostante, dice Virginia Woolf (ed è noto che Forster s'ispirò inizialmente per le due eroine del romanzo, Margaret e Helen, alla giovinezza di Virginia e della sorella Vanessa), «la pianificazione della storia è magistrale. Quella cosa indefinibile ma tanto importante, l'atmosfera del libro, riluce di intelligenza; non a un barlume di fandonia, non a un atomo di falsità è consentito di depositarsi. E di nuovo, ma su di un campo di battaglia più ampio, continua il conflitto che ha luogo in tutti i romanzi di Mr. Forster: il conflitto fra le cose che importano e le cose che non importano, fra la realtà e la falsità, fra la verità e la menzogna»."" -
Beppo. Una storia veneziana. Testo inglese a fronte
Nel suo poemetto ""Beppo"""", scritto nel 1817, Byron si cimenta per la prima volta con l'ottava rima della poesia comico-satirica italiana, che riutilizzerà nel più tardo Don Juan. Qui la voce narrante racconta la storia di Laura, una dama veneziana il cui marito Beppo è disperso in mare da tre anni. Senza troppi rimpianti, lei si considera ormai vedova e prende come amante e cavalier servente il Conte. Assieme al suo cicisbeo Laura va una festa di carnevale, dove viene ammirata per la sua bellezza da tutti e in modo particolare da un turco. Questi non è altri che il marito il quale è stato fatto prigioniero e ridotto in schiavitù, poi liberato da una banda di pirati a cui si è unito convertendosi all'Islam. Adesso, da uomo ricco, è tornato dalla moglie e al cristianesimo. Senza falsi moralismi o ipocrisie, senza condanne della corruzione morale e della frivola vanità della società veneziana, la vicenda volge al lieto fine.""