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Il cibo nello spazio. La vita in orbita e l'alimentazione del futuro
Cosa mangiano gli astronauti? Perché si coltivano micro-ortaggi sulla Stazione Spaziale Internazionale? E perché l’alimentazione diventerà sempre più essenziale per l’esplorazione futura della Luna e di Marte? -
Rivoluzione intelligenza artificiale. Sfide, rischi e opportunità
Oggi i computer apprendono autonomamente, superano l’uomo in molte delle sue capacità mentali e di recente parlano con noi in modo fluido: l’intelligenza artificiale sta dando vita a una nuova inarrestabile rivoluzione industriale.rnContucci ci fa comprendere il funzionamento di questa tecnologia sempre più pervasiva e ci aiuta a identificare i rischi e le sfide che ci attendono, per riuscire a trasformarla in una grande opportunità. -
Quaderni di storia (2018). Vol. 88: Luglio-Dicembre
Da oltre quarant'anni nel panorama culturale italiano, un raccordo tra storici di diversi ambiti e differenti esperienze, tra antichità e mondo moderno. La riflessione sul ruolo degli studi sul mondo antico nella formazione dell'Europa moderna e il dialogo metodologico con i contemporaneisti sono le linee principali. Ogni fascicolo è corredato da un'ampia e critica rassegna bibliografica. Semestrale. Direttore: Luciano Canfora. -
Quaderni di storia (2021). Vol. 93: Gennaio-giugno 2021.
Da oltre quarant'anni nel panorama culturale italiano, un raccordo tra storici di diversi ambiti e differenti esperienze, tra antichità e mondo moderno. La riflessione sul ruolo degli studi sul mondo antico nella formazione dell'Europa moderna e il dialogo metodologico con i contemporaneisti sono le linee principali. Ogni fascicolo è corredato da un'ampia e critica rassegna bibliografica. Semestrale. Direttore: Luciano Canfora. -
Quaderni di storia (2022). Vol. 95
In questo numero è contenuta una lettera inedita di Bruno Fortichiari a Lev Trockij, recuperata dagli studiosi Marco Caratozzolo e Giorgio Fabre, che – come scrive il ""Corriere"""" – rivela una storia straordinaria."" -
Quaderni di storia (2022). Vol. 96
Da oltre quarant'anni nel panorama culturale italiano, un raccordo tra storici di diversi ambiti e differenti esperienze, tra antichità e mondo moderno. La riflessione sul ruolo degli studi sul mondo antico nella formazione dell'Europa moderna e il dialogo metodologico con i contemporaneisti sono le linee principali. Ogni fascicolo è corredato da un'ampia e critica rassegna bibliografica. Semestrale. Direttore: Luciano Canfora. -
Guida a Maratea. Valenze e problemi del territorio
Una guida storica, geografica, ambientale ed urbanistica di un territorio tra i più caratteristici e suggestivi della costa lucana. Una morfologia geografica di grande suggestività, una consistenza storica molto variegata, una genesi degli insediamenti urbani alquanto anomala sono le componenti peculiari di Maratea. La ricognizione sul territorio fisico, analizzando le varie componenti paesistiche, orografiche, vegetazionali, definisce una serie di ambiti ed individua le «figure» interpretative del paesaggio. La lettura critico-figurale dell'habitat naturale ed artificiale, posta in relazione ai parametri storici, percettivi e spaziali, configura una unità inscindibile tra natura e cultura, tra intervento spontaneo e pianificato. Per dibattere le valenze, le prospettive e le linee d'intervento, nell'ottobre 1984 nella cittadina lucana è stato organizzato dall'IN/ARCH un Convegno internazionale di cui questa guida costituisce la base programmatica. -
La volontà di valore. L' etico-politico dopo Nietzsche
Il pensiero di Nietzsche registra la crisi della formazione sociale moderna in quanto società cristiano-borghese, regolata internamente da quel principio di realtà che è la plurimillenaria metafisica platonico-cristiana. L'esplosione della società di massa tra Ottocento e Novecento provoca la disgregazione dello Stato politico separato e della Kultur che ne esaltava le funzioni di ""civiltà"""" e di promozione di un progresso indefinito. Di conseguenza, ad essere investito in pieno dalla critica nietzscheana è l'equilibrio etico-politico riflesso nella teoresi hegeliana e fondato sull'unità organica tra cristianesimo, scienza galileiano-newtoniana e democrazia rappresentativa. Tuttavia, contrariamente a quanto ha affermato tutta una vasta letteratura sul """"pensiero negativo"""", Nietzsche non mette fuori gioco la questione dell'etico-politico, agisce anzi in direzione di una sua riforma a livelli più alti. La riflessione di un Troeltsch, di uno Scheler e di un Simmel esibisce gli esiti teorici differenziati, e talora contrastanti, di un processo storico che, a partire dagli inizi del XX secolo, muove faticosamente alla ricerca di una sintesi tra valori e ragione politica, tra intelletto scientifico e codici morali."" -
Le regole dello scopone e del tressette
Il manuale dei più popolari ""giochi intelligenti"""" di carte, opera di Chitarrella, in una nuova edizione (con la versione napoletana di Luigi Chiaruzzi, del 1846, e la traduzione italiana di Edgardo Pellegrini a fronte), arricchita dalle diverse varianti dei giochi e dalle illustrazioni di Davide Danti."" -
Itinerari e centri urbani nel Mezzogiorno normanno-svevo. Atti delle 10e Giornate normanno-sveve
Venti specialisti indagano i rapporti che hanno legato i principali centri urbani del Mezzogiorno italiano tra loro e con il mondo esterno nei secoli XI-XIII. Centri urbani come Napoli, Palermo, Bari, Messina, Catania, Salerno, Amalfi, Gaeta, Capua, etc. erano punti nodali in una vasta rete di itinerari terrestri e marittimi, ma al tempo stesso tappe e stazioni di un complesso movimento di uomini, merci, idee e traguardi per la circolazione di influssi economici, culturali, politici, religiosi. -
Strumenti, tempi e luoghi di comunicazione nel Mezzogiorno normanno-svevo. Atti delle 11e Giornate normanno-sveve
Il volume include gli atti delle ""undecime giornate normanno-sveve"""" tenute a Bari nel 1993: sedici specialisti ricostruiscono gli strumenti, le occasioni e i modi che gli abitanti del Mezzogiorno italiano hanno utilizzato per comunire tra loro nei secoli XI-XIII, un periodo centrale del Medioevo europeo e mediterraneo. Vengono così illustrati sia gli strumenti materiali (come i trasporti terrestri e la posta) che i linguaggi usati per comunicare (le lingue e gli interpreti, le insegne del potere politico, le armi e le armature, le allocuzioni pubbliche, la predicazione), ma anche i luoghi (ostelli, masserie, fiere, mercati) e le occasioni di incontro e di scambio di informazioni e messaggi (la prassi giudiziaria, le feste, i pellegrinaggi, i convivi)."" -
Il nolano e la regina. Giordano Bruno nell'Inghilterra di Elisabetta
Ai confini tra saggio storico e romanzo: gli incontri e i colloqui di Giordano Bruno con Elisabetta Tudor, nella cornice di ricordi autobiografici, pensieri in libertà, accese discussioni scientifiche, intrighi politici, convivi e tornei, sull'affollato palcoscenico dell'Inghilterra e dell'Europa del tardo Cinquecento. -
Il mezzogiorno normanno-svevo visto dall'Europa e dal mondo mediterraneo. Atti delle 13e Giornate normanno-sveve
In questo volume sedici specialisti ricostruiscono l'immagine che il Mezzogiorno italiano, nei secoli che vanno dall'XI al XIII, ha proiettato nel mondo coevo. Un'immagine ricostruita grazie alla raccolta e alla valutazione delle testimonianze dei contemporanei (cronisti, viaggiatori, mercanti, pellegrini) che, avendo visitato l'Italia meridionale ne hanno riferito nei loro scritti. L'orizzonte geografico dei ""punti di osservazione"""" è molto ampio: dall'Italia settentrionale e dalle città marinare di Venezia, Genova e Pisa, da Firenze, dallo Stato pontificio, si allarga alla Francia, all'Inghilterra, all'impero bizantino, sino al mondo mussulmano del califfato di Baghdad e dell'Africa settetrionale."" -
Omero, Aristofane, Giuliano. Per Carlo Ferdinando Russo
Il testo intende rendere omaggio a Carlo Ferdinando Russo che nel maggio 2002 ha compiuto ottant'anni. Russo ha lasciato una traccia durevole negli studi di greco: soprattutto Aristofane, Giuliano, Omero. Perciò in questo piccolo libro sono raccolti tre studi esemplari, che riguardano appunto quegli autori. Uno, quello giulianeo, è dello stesso Russo. Si è voluto così significare quanto il suo lavoro sia stato innovativo, e anche rimettere in circolazione un saggio di spiccata finezza logico-stilistica, ""nascosto"""" da quasi quarant'anni in «Belfagor»."" -
Le eredità normanno-sveve nell'età angioina. Persistenze e mutamenti nel Mezzogiorno. Atti delle 15e Giornate normanno-sveve (Bari, 22-25 ottobre 2002)
Sedici specialisti indagano il momento di transizione dalla dinastia sveva a quella angioina nella storia del Mezzogiorno italiano. Il trasferimento della capitale da Palermo a Napoli, il governo e l'amministrazione centrale del Regno, le autonomie e i poteri locali, la politica mediterranea di Carlo I d'Angiò, la vecchia e la nuova aristocrazia feudale, le investiture cavalleresche, il rapporto tra la terra e gli uomini, la normativa del sistema masseriale, l'amministrazione dei castelli, le costruzioni promosse da Federico II e Carlo I, l'architettura sacra, le arti figurative, i manoscritti angioini e svevi, i registri della cancelleria angioina. -
Via Ripetta 67. «Al ferro di cavallo»: pittori, scrittori e poeti nella libreria più bizzarra degli anni '60 a Roma
A Roma, dal '57 al '66, ""Al Ferro di Cavallo"""", una piccola e stravagante libreria sfoggiava con disinvolta allegria le avanguardie letterarie e artistiche: la pop art italiana e americana, i Novissimi poeti, gli scrittori, il Gruppo '63, ma anche i vecchi grandi poeti, avanguardie essi stessi, Ungaretti, Sinisgalli, Tzara, Pound, Guillen, De Libero, Frassineti, Bertolucci, Pasolini e gli artisti visivi come Burri, Afro, Caporossi. Questo libro riporta, attraverso aneddoti e racconti, le vicende di questi autori legati insieme dalla frequentazione della piccola libreria."" -
Cosa fa stasera?
Questo cento interviste, frivole e impertinenti, sono state realizzate da Agnese De Donato per il quotidiano Paese Sera, tra gli anni '70 e '80. Personaggi famosi, e personaggi che ancora non lo erano, accettavano volentieri di confessare cos'avrebbero fatto quella sera, ma anche altro. E Agnese, a volte, li stuzzicava un po' con affettuosa malignità. Ha già spifferato allegramente, nel suo ""Via Riptta 67"""", vizi e virtù delle più note personalità culturali degli anni '60 di cui era grande amica, ma è evidente che il suo pallino è quello di punzecchiare i tipi pi in vista, la star della pittura, del cinema, dello sport, del teatro e della politica: insomma, quei soggetti che incuriosiscono i lettori."" -
Equazioni. Le icone del sapere
Il mistero del cosmo è scritto nel linguaggio della matematica, e le equazioni sono le frasi che ne esprimono la bellezza e la profondità. Cercare di spiegare la scienza senza equazioni è come cercare di spiegare l'arte senza illustrazioni: partendo da questo presupposto, Sander Bais presenta una galleria delle principali equazioni della fisica, vere icone della conoscenza in cui sono racchiuse le leggi fondamentali della natura. Delle diciassette equazioni prescelte, Bais racconta il percorso scientifico, storico e umano che ha portato alla loro genesi. Di ognuna di esse viene sottolineato il ruolo svolto nel plasmare la nostra comprensione della realtà fisica, nei suoi molteplici aspetti: dalla meccanica all'elettrodinamica, dalla fluidodinamica alla relatività e alla fisica quantistica. Dopo una breve introduzione dedicata al vocabolario del linguaggio delle equazioni, costituito da concetti matematici e dai simboli che li rappresentano, il lettore può decidere liberamente il proprio percorso: le chiavi di lettura, infatti, possono essere diverse, così come i legami tra le equazioni. Il risultato, nelle parole dell'autore, è un volo che ci permette di contemplare la bellezza di un paesaggio montuoso senza dover faticare sui sentieri accidentati che conducono alle vette. Ascoltiamo la natura che ci parla nella sua lingua. -
Spelix. Storia di gatti, di stranieri e di un delitto
Costruito in forma di giallo, il romanzo è ambientato in un quartiere romano. I personaggi sono alcuni abitanti nativi, delle persone immigrate, due ""gattare"""", un veterinario polacco, un carabiniere atipico, un piccolo speculatore, una cricca di criminali prestigiosi e potenti, quattro cani e la colonia felina del quartiere. Un vecchio anarchico, erudito ed eccentrico, è l'alter ego della voce narrante, un'archeologa gattofila. Protagonista è il gatto Spelix: è lui che dipana la trama dell'omicidio, grazie al fiuto straordinario e all'abitudine di raccogliere oggetti da regalare alle sue protettrici. Spelix è un apologo, molto aderente alla realtà, sulle derive intolleranti e autoritarie della città e del Paese: il declino dell'amore e della protezione dei gatti vanno di pari passo con la crescita del disprezzo e dell'ostilità verso gli estranei e i diversi. In fondo è un'operetta morale sulla convivenza e il rispetto fra eguali e differenti. È anche un tentativo sperimentale di restituire le parlate delle persone comuni, soprattutto il romanesco degli immigrati. Annamaria Rivera è antropologa, studiosa dei meccanismi e delle strutture del razzismo, attivista antirazzista."" -
Gola. Storia di un peccato capitale
L'uomo mangia e beve non solo per una necessità fisiologica. Certo, l'alimentazione è essenziale per la sopravvivenza, ma molto presto nella storia essa è diventata un valore aggiunto in grado di influenzare la qualità stessa della vita. L'autore prende le mosse dal Medioevo, quando il piacere legato al cibo, o meglio la ricerca di tale piacere viene identificata dal cristianesimo come uno dei sette peccati capitali, la gola, le cui radici sono ricondotte al peccato originale. Ha così inizio un itinerario storico, in cui la gola accompagna l'uomo nella sua evoluzione culturale, rispecchiandone inclinazioni, aspirazioni, contraddizioni. Da sinonimo di ingordigia e voracità a principale spunto di fantasie utopiche, da pomo della discordia tra protestantesimo e cattolicesimo, fino alla sua rilettura moderna in chiave di scienza gastronomica e fenomeno di costume, la gola mostra tutta la sua ambiguità e un'inesausta capacità di suscitare le discussioni più accese. A tavola si mangia, si beve, ma si fa anche molto altro... Il libro è arricchito da uno splendido corredo iconografico, immagini tanto belle a vedersi quanto funzionali a una più efficace comprensione del discorso storico.