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Educazione e formazione a Roma. Storia, testi, immagini
Dove si imparavano il mestiere del medico, della levatrice, dell'agrimensore, dell'architetto, dell'insegnante nell'antica Roma? Quali erano i centri di formazione artigianale e artistica? Chi e in base a quali criteri definiva i limiti di ciò che era lecito e di ciò che non lo era? A che età era consentito strizzare l'occhio a Venere? Quali erano le regole che guidavano i rapporti amicali, sessuali, amorosi? Come ci si doveva comportare per propiziarsi gli Dei? Come ci si preparava ad affrontare la morte? Tutto questo (e altro ancora) fu oggetto di precisa educazione presso un popolo che visse in un sistema sociale in cui il privato era votato al pubblico. Dalla prima infanzia alla vecchiaia i romani furono coinvolti in un programma educativo ininterrotto. -
L' astronomia. Prima del telescopio
Nel XVII secolo a.C. i Babilonesi registravano e studiavano il cammino celeste del pianeta Venere, ancora prima gli Egiziani si servivano del moto regolare delle stelle per misurare lo scorrere del tempo, concependo per primi l'idea di un calendario suddiviso in 365 giorni. I progressi compiuti dagli astronomi europei a partire dalla preistoria fino al Rinascimento sono strettamenti legati allo sviluppo e allo studio dell'astronomia da parte dell'antico Egitto e della Mesopotamia da un lato, dell'India e del mondo islamico dall'altro. Il volume, oltre a riportare i recenti studi sull'origine del sistema solare, evidenzia l'importanza attribuita dagli astronomi moderni alle osservazioni celesti compiute dai loro predecessori nell'antichità. -
La misura della realtà. Nascita di un nuovo modello di pensiero in Occidente
Il volume illustra il passaggio avvenuto nell'Europa occidentale del tardo Medioevo e del Rinascimento dal modello di pensiero qualitativo a quello quantitativo. Le conquiste teoriche e le innovazioni tecnologiche provocarono infatti un cambiamento nella percezione della realtà, che incise profondamente su ogni aspetto della cultura. -
Il numero. Dalla matematica delle piramidi all'infinito di Cantor
Che cos'è un numero naturale, quali e quanti sistemi di numerazione esistono, chi ha scoperto i numeri irrazionali, in che modo gli antichi greci calcolavano le radici quadrate con straordinaria precisione? Mescolando storia, matematica e talvolta un po' di informatica, l'autore indica la strada per scoprire i principali risultati della teoria dei numeri, sulla scorta anche di alcuni suoi contributi originali. Alla fine del libro c'è un capitolo interamente dedicato alla nozione di infinito in matematica, con tutto il carico di suggestioni e paradossi che questo provocante termine racchiude in sé. -
Storia dell'infanzia
La storia dei bambini che attraversa nei secoli soprattutto la società occidentale e in particolare quella ispanica, ci obbliga a rivedere, assieme all'autore, la storia della cultura dal punto di vista dell'infanzia. Buenaventura Delgado basa la sua ricerca sull'esame della legislazione civile ed ecclesiastica, delle fonti mediche scientifiche e popolari, della tradizione letteraria orale e scritta, della documentazione iconografica e archeologica e di ogni sorta di materiale utile ad esplorare le rappresentazioni sociali dell'infanzia. -
Storia dell'ambiente europeo
Un'opera pluridisciplinare che riprende il cammino evolutivo della storia e sottolinea, al contempo, la rilevanza di un rinnovamento in ambito storiografico. La storia dell'ambiente, o ecologia storica, non studia solo le azioni umane nel passato, né analizza unicamente le condizioni naturali e culturali che hanno influenzato l'uomo e che l'uomo ha, a sua volta, influenzato. Al contrario, uno dei suoi principali obiettivi è il divenire di tutti i fenomeni naturali. Questa ""ecostoria"""" ambisce dunque a coordinare le conoscenze attuali per studiare l'ambiente nel passato e ad analizzare l'interazione del tempo della natura con quello della storia."" -
Storia del riso e della derisione
Democrito e Cicerone ritenevano che il riso fosse estremamente moderno e che esistessero inoltre mille modi diversi di ridere e di far ridere, per i Padri della Chiesa il riso è un fenomeno diabolico, lampante manifestazione dell'orgoglio umano. Nonostante questo, durante il Medioevo, i sovrani si circondavano di buffoni e giullari e persino i sermoni dei predicatori erano infarciti di parodie. Rabelais inaugura un modo di ridere improntato all'ambiguità e alla distruzione di ogni certezza e nel Rinascimento il riso assumerà connotazioni burlesche e grottesche. Sotto le sembianze dello humour acido, il riso corrode le fondamenta del potere e della società e trova terreno fertile nella satira politica del XIX secolo. -
La grande festa. Vita rituale e sistemi di produzione nelle società tradizionali
A partire dal confronto tra varie società tradizionali di cacciatori, allevatori, coltivatori e pastori nomadi in diversi continenti, il saggio rappresenta il senso del Capodanno, inteso come festa del principio, momento di massimo impegno per la vita individuale e collettiva, nel quale l'uomo deve propiziarsi con preghiere, riti e doni la successiva tappa della sua esistenza. Un excursus tra le forme mitico-rituali della vita religiosa nelle civiltà di livello etnologico quale punto di partenza per uno studio storico-comparativo che interpreta l'orizzonte problematico e cruciale delle relazioni tra i fatti religiosi e le componenti ambientali e socio-economiche che determinano il sistema di produzione nelle realtà esaminate. -
Breve storia della luce. Arte e scienza dal Rinascimento a oggi
Da Leonardo a Oppenheimer, dalle candele al laser, dai graffiti a Hollywood, da Stonehenge alla meccanica quantistica, dalla Genesi al Big Bang, la luce domina da sempre il nostro modo di pensare e di vivere. A essa l'uomo deve il proprio sostentamento, il piacere che gli deriva dalla bellezza e gli straordinari mezzi messi a sua disposizione dalla tecnologia. In quest'opera, l'autore conduce il lettore attraverso cinquecento anni di storia della luce. Lungo il cammino s'incontrano scienziati, artisti e geni rivoluzionari del calibro di Rembrandt, Einstein, Griffith, Newton e Heisenberg. -
Storia del mal di vivere. Dalla malinconia alla depressione
Il mal di vivere ha preso forme diverse nel corso dei secoli, tutte sempre legate al malessere della condizione umana. Da Lucrezio a Schopenhauer, numerose menti illuminate hanno analizzato la malinconia e molti vi hanno visto il temperamento per eccellenza dei ""grandi uomini"""". Da Eschilo a Cioran passando per Shakespeare, il mal di vivere ha ispirato i più grandi autori della cultura occidentale. Dall'impossibile rivolta di Prometeo contro il destino all'angoscia dell'uomo contemporaneo che affronta le trappole della libertà, questo libro interpreta il mal di vivere come il pegno da pagare per i progressi della civiltà."" -
Una storia del bene. Alla riscoperta di un'etica laica
In questo libro l'autore esamina le principali risposte che la storia ha fornito alla ricerca del bene, dall'antichità classica fino a oggi. L'autore si concentra su due concezioni molto diverse della ""vita buona"""": da una parte la prospettiva genericamente laica, radicata nell'attenzione verso la natura e la condizione umana; dall'altra la prospettiva trascendentale, che colloca la fonte dei valori morali al di fuori dell'uomo. Nel mondo moderno, plasmato dallo sviluppo della scienza a partire dal XVII secolo, le due concezioni si sono fronteggiate in un conflitto sempre più aspro, che giunge fino ai nostri giorni manifestandosi come uno dei principali problemi del nostro tempo."" -
Storia dell'anarchismo
L'autore presenta un panorama complessivo del movimento anarchico dai primordi fino a oggi. Assumendo come prospettiva privilegiata alcuni momenti decisivi nei quali l'anarchia si manifesta come ""lievito della storia"""", fermento rivoluzionario insopprimibile e dirompente, l'autore mostra la natura esorbitante dell'anarchismo, fenomeno che supera la dimensione del """"politico"""", e diviene addirittura contrario alla logica stessa della lotta per la conquista del potere."" -
La ricerca della felicità. Dall'età dell'oro ai giorni nostri
L'età dell'oro, epoca fuori dal tempo e dalla storia, ritrae la felicità perfetta, la beatitudine di uomini e donne che hanno tutto ciò che vogliono. Al pari dell'equivalente sacro del paradiso terrestre, si tratta di un mito antichissimo ma costantemente attualizzato, un sogno che accompagna fedelmente l'uomo, un'utopia che assume forme e contenuti diversi a seconda dei contesti, ma che si scontra fatalmente con la dura e imperfetta realtà. Malgrado le magnanime speranze ogni volta riposte, quella della ricerca della felicità è la storia di uno scacco, di un inseguimento che non ha mai fine, di una corsa generosa verso un obiettivo privo di una vera consistenza. Da Esiodo ai filosofi antichi, dal pessimismo medievale all'ottimismo del Rinascimento, dagli auspici della Rivoluzione francese alla concezione borghese della felicità, dalle utopie ideologiche del XX secolo fino alle moderne conquiste della scienza e della tecnica, si snoda un itinerario di vertiginosi alti e bassi, di generose impennate e di rovinose cadute. L'umanissimo desiderio di ricercare la felicità, evolvendosi nello spazio e nel tempo, ci aiuta a comprendere l'uomo e la sua storia. -
La stregoneria. Storia di una follia profondamente umana
Argomento ampiamente frequentato dalla storiografia (e non solo), la stregoneria ha sempre suscitato notevole curiosità in un vasto pubblico, una curiosità talvolta morbosa, che ha spesso nuociuto alla qualità degli studi ad essa dedicati. Il merito di quest'opera risiede innanzitutto nel rigore scientifico con cui l'autrice interroga la storia e ne trae interpretazioni che investono l'uomo nelle pieghe più intime e oscure del suo immaginario e del suo inconscio. Il libro va dritto al cuore del problema, ripercorrendo le tracce di una storia che affonda le radici nell'antichità e giunge fino ai nostri giorni, dopo aver caratterizzato in forme diverse il Medioevo e l'epoca moderna. Medea e Circe sono le mitiche progenitrici di una figura, quella della strega (e, in minor misura, dello stregone), che riesce a catalizzare su di sé alcuni nodi cruciali della vicenda storica dell'Occidente, in un groviglio nel quale religione, superstizione e magia convivono. Una lucida e penetrante analisi storico-culturale, capace di svelare meccanismi e moventi di un fenomeno da cui abbiamo ancora molto da imparare. Prefazione di Massimo Centini. -
Il buon marito. Politica e famiglia negli anni della Rivoluzione francese
Lo scrittore illuminista Jean-François Marmontel descrive la conversione al modello di famiglia borghese di una giovane sposa aristocratica. Una storia esemplare, perché imperniata attorno alla figura del marito ""virtuoso"""", che la Rivoluzione francese elegge a pedina essenziale nella costruzione di un nuovo ordine politico e sociale che gradualmente soppianta il sistema patriarcale dell'Ancien Régime. Attraverso una minuziosa analisi di documenti di varia provenienza, l'autrice ripercorre le tappe più significative del processo di emancipazione dell'individuo-cittadino, emancipazione che si fonda sul riconoscimento della sua autorità indiscutibile all'interno della comunità domestica. L'uomo, nella sua qualità di marito e padre, acquisisce il diritto esclusivo di rappresentare politicamente tutti i membri della sua famiglia (moglie, figli, servitù), ma ha anche il dovere di prendersene cura, in quanto elementi """"deboli"""" della società. Un libro che ci offre una prospettiva originale da cui osservare la Rivoluzione francese, un approccio rigoroso e appassionante che ci porta nel vivo di un dibattito che ha forgiato teorie e pratiche sociali e politiche ancora attuali."" -
La donna serpente. Storie di un enigma dall'antichità al XXI secolo
La leggenda di Medusa è alquanto arcaica. Il libro ne vuole raccontare la storia. L'avventura è cominciata con gli artisti e gli scrittori antichi e medievali che avevano inventato un mostro dal sapore ofidico e dallo sguardo mortale. In una lunga tradizione di immagini visive e mentali è fiorita la credenza nella donna serpente. Le metamorfosi di Medusa, divenuta nel tempo il prototipo della sub-umanità femminile, sono state onnipresenti nell'immaginario delle società premoderne che avevano incasellato la sua occhiata raggelante fra le teorie più diffuse sulle mestruazioni, Echidna, Melusina, le Gorgoni, le Amazzoni, Eva, il Basilisco, la Pulzella velenosa, la Catopleba e Sadako-Samara spingono a porsi nuovi interrogativi sulle ""cose che non accaddero mai ma che esistono da sempre""""."" -
Storia della memoria. Tesoro e custode di tutte le cose
La memoria ci rende umani. Nessun altro animale porta con sé così tanti e complessi ricordi né li rievoca regolarmente per il proprio diletto, per la propria sicurezza o per eseguire compiti complessi. La civiltà umana progredisce perché è in grado di trasmettere i ricordi, da una persona all'altra, da una generazione a quella successiva. ""Storia della memoria"""" è una grande storia scientifica che ci permette di intraprendere un viaggio lungo 10000 anni, pieno di idee, invenzioni e trasformazioni incredibili che hanno segnato in maniera indelebile il cammino dell'umanità. Dai dipinti nelle grotte ai racconti orali, dalle biblioteche fino ad arrivare a internet, l'opera ripercorre la storia dell'uomo e dei suoi incessanti tentativi di preservare e gestire la memoria, sia all'interno del cervello che al di fuori di esso."" -
Il prete e il medico. Fra religione, scienza e coscienza
Da una parte il medico, che tasta il polso e scruta le urine, dall'altra il prete, pronto a somministrare la benedizione con l'olio santo; al centro, in un letto, il malato. Una scena classica che rappresenta, secondo l'autore, i tre protagonisti della tragedia umana: ""l'uomo sofferente, assistito dal medico del corpo e dal medico dell'anima, da cui dipendono la sua salute terrena e la sua felicità eterna"""". Quella tra Chiesa e medicina e, più in generale, tra religione e scienza, è una storia piena di conflitti e contraddizioni, in cui un ruolo fondamentale è svolto dalla sfera morale e dalla concezione stessa della vita umana. Nel Medioevo, in virtù degli scarsi mezzi e delle limitate conoscenze a disposizione dei medici, il prete (e il santo) aveva gioco facile nel far prevalere superstizioni e miracoli su un approccio scientifico alla malattia. Tra Rinascimento ed età moderna, invece, grazie ai suoi sempre più rapidi progressi, la medicina riesce pian piano a svincolarsi dall'ipoteca ecclesiastica e a imporre una visione laica, che talvolta sfocia in posizioni di esplicito ateismo. Negli ultimi anni, con l'avvento della bioetica e di questioni eticamente sensibili, quali la procreazione artificiale, la manipolazione genetica e l'eutanasia, la Chiesa è tornata a far sentire la propria voce, ridando vita a uno scontro in cui verità scientifiche e considerazioni morali si affrontano e si intrecciano avendo per oggetto l'uomo e la sua fragile condizione, tra salute del corpo e salvezza dell'anima."" -
Storia del libro in Occidente
Anche in un'epoca di comunicazione globale e di digitalizzazione spinta, un oggetto ostinatamente analogico e apparentemente obsoleto come il libro ha tanto da dire su di noi e sul mondo in cui viviamo, sul nostro passato e sul nostro presente; in particolare, ci aiuta a far luce sulle nostre strategie comunicative e sulle pratiche di elaborazione e conservazione delle nostre conoscenze. Al contempo oggetto materiale e veicolo intellettuale, il libro, nelle molteplici forme e significati che assume nel corso della storia, riveste un ruolo essenziale nel progresso della civiltà umana. Dal rotolo antico al codice medievale, dall'incunabolo rinascimentale alla stampa moderna, fino ad arrivare alla sua digitalizzazione sotto forma di e-book, il libro mostra una sorprendente capacità di evolversi e adattarsi ai mutamenti culturali, sociali ed economici. L'autore colloca il libro al centro di una rete complessa in cui si intrecciano luoghi e tempi, tradizioni e invenzioni, tecniche di scrittura e pratiche di lettura, competenze artigianali e dinamiche imprenditoriali, oltre a tutta una serie di individui, gruppi e istituzioni che, con le loro differenti caratteristiche, motivazioni e finalità, hanno forgiato il mondo del libro. -
Liberalismo ritrovato. Dall'antica Roma al XXI secolo
Come ideologia politica, il liberalismo rappresenta uno degli emblemi della modernità, per come ha contribuito a definire concetti fondamentali quali libertà, democrazia, Stato e diritti individuali. Prima ancora, però, esso costituisce un ideale di uomo e di società, le cui origini risalgono all'antichità. L'autrice traccia un profilo finalmente completo e puntuale, a tratti provocatorio, del liberalismo in quan to fenomeno storico, profondamente radicato nella varietà dei contesti in cui è sorto e prosperato. Scopriamo così il ruolo che l'etica, la religione, la filosofia e l'economia, oltre che la lotta politica, hanno avuto nel forgiare l'ideale liberale, non senza pregiudizi e ""miti"""" da sfatare. Sono tanti i significati che nel tempo sono stati attribuiti ai termini """"liberalismo"""" e """"liberale"""", e che Rosenblatt analizza e spiega, così da sgombrare il campo da equivoci e luoghi comuni. In un'epoca caratterizzata da populismi e sovranismi, da svolte autoritarie e guerre com merciali, da Brexit e Donald Trump, ha ancora senso parlare di liberalismo e valori liberali? Il dibattito è più acceso che mai e questo libro offre un contributo essenziale per mettere dei punti fermi e fare chiarezza sui temi più controversi. Il volume ha una prefazione di Luciano Canfora.""