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Adrienne von Speyr. Una donna nella Chiesa
Questo volume è una mirata presentazione del carisma proprio di Adrienne, della sua vocazione e dei temi particolari della sua esperienza di fede. Adrienne è prima di tutto una donna immersa nella realtà così complessa del mondo. Ha fatto l'esperienza del matrimonio ha praticato la medicina. Per lei Dio era realmente il centro e il fine della vita, una presenza che la riempiva misteriosamente. Prima dell'ammissione nella Chiesa, andava a tentoni nella fede, convinta che Dio era altro da quello presentatole dal suo ambiente calvinista. ma quando, per il tramite di H.U. von Balthasar, la sua lunga ricerca della Verità fu esaudita, l'arte medica e l'esperienza spirituale si unirono armoniosamente in una missione terrestre e celeste. -
Consolare gli afflitti. Tra Opere di misericordia e Beatitudini
Perché consolare gli afflitti se il vangelo li proclama beati? Perché essi sono innanzi tutto coloro che percepiscono l'assenza di Dio- Perciò, pur soffrendo per il mistero del male, sono felici rispetto a coloro che hanno nella propria superficialità un comodo anestetico, perché da questa lontananza può scaturire il senso della sua misericordiosa presenza. Perciò sono questi afflitti, non i giusti, che Cristo è venuto a consolare con la Buona Notizia, rendendoli a loro volta capaci di consolarsi a vicenda, perdonandosi e accettandosi gli uni gli altri con le loro ferite. -
Paolo e l'evangelo della misericordia
Tra gli autori del Nuovo Testamento, Paolo è sicuramente colui che offre una riflessione più complessa e accurata della teologia della misericordia divina. La sua trattazione spazia dall'ambito personale, al motivo della salvezza d'Israele e delle genti, fino a toccare la dimensione etica della vita del credente e delle comunità cristiane. -
Il Mistero di «Babilonia la grande» e della sua caduta nell'Apocalisse di Giovanni. Realtà profetico-sapienzale per il cristiano di oggi
Il grande simbolo di Babilonia di Apocalisse 17-18 viene accolto come criterio di lettura della storia, uscendo dalla diatriba identificativa tra Roma e Gerusalemme. La vibrante parola del veggente di Patmos chiama a fare nuove operazioni di ""apocalisse/svelamento"""", a vivere quell'esperienza di """"divenire nello Spirito"""" che ci abiliti a una lettura sapienziale degli eventi odierni, dove con """"mente e sapienza"""", riconoscere la nostra posizione davanti a Babilonia e i nostri compromessi con essa. Uscire oggi da Babilonia, non può che essere l'impegno quotidiano di ogni credente e di ogni comunità, perché con Cristo un mondo nuovo è iniziato: è Gerusalemme! E noi possiamo tesserne fin d'ora il vestito nuziale, con le nostre opere giuste."" -
Nello sguardo di Gesù. Il «vedere» nel Vangelo secondo Marco
"Gli occhi di Gesù dovevano essere davvero incantevoli, penetranti e quasi magnetici"""". Da questa frase del cardinale Giacomo Biffi prende spunto il viaggio che questo libro percorre per indagare lo sguardo del maestro. Un percorso portato avanti in modo preciso e profondo con particolare riferimento al Vangelo di Marco per scoprire come il vedere sia innanzitutto un elemento strutturante di questo scritto e sia paradigma del credere.Uno sguardo, quello di Gesù, sempre vivo che dobbiamo fare nostro per dare concretezza alla vita spirituale." -
Ti esti? Prima lezione di bioetica
Un viaggio nel mondo complesso e affascinante della vita umana per farne emergere la bellezza e la cogente chiamata etica che la permea e la caratterizza. Solo partendo da una concezione adeguata della vita - che includa tanto le visioni quanto le provocazioni: pensiamo alla biologia sintetica - potremo fondare una morale della vita fisica e una bioetica in grado di chiarire l'altezza della chiamata dei fedeli in Cristo (cf. Optatam totius 16). Da qui il titolo Ti esti? (Che cosa è?), la domanda che Socrate pone agli interlocutori rompendo il flusso del discorso retorico per risalire all'universalità delle premesse. Aristotele dirà che Socrate, attraverso il che cosa è, ha introdotto il ragionamento per induzione e la definizione dell'universale. Stabilite le premesse con il che cosa è si passa, attraverso la dialettica, alla costruzione del ragionamento vero e proprio. Allora il ti esti sulla vita è il punto di partenza ineludibile per qualsiasi confronto sui molti temi che oggi affollano i trattati di bioetica e di morale della vita fisica. -
Misericordia: da frate Franceso al francescanesimo
Sollecitati dall'indizione dell'anno giubilare della misericordia, che coincide con l'ottavo centenario dell'idulgenza della Porziuncola, gli organizzatori dell'annuale corso estivo di francescanesimo dell'Istituto Teologico di Assisi hanno voluto analizzare come i francescani - uomini e donne, consacrati e laici, contemplative e missionari -, a partire dagli inizi dell'esperienza di Francesco d'Assisi e giungendo fino a oggi, abbiano vissuto e annunciato la misericordia di Dio con le parole e le opere. I saggi qui raccolti presentano questo cammino, che parte da frate Francesco e arriva ai giorni nostri attraverso figure significative e una multiformità di esperienze espressive dell'unico carisma. -
Nel margine. Dal tesoro di Matteo
Si riparte con l'anno A, quindi - credevamo - con il più istituzionale dei Vangeli. E invece scopriamo che camminando con il Gesù di Matteo siamo nel margine.Un autentico spiazzamento, in linea con gli instancabili richiami alle periferie e all'uscita di papa Francesco. Insieme con le parole per dirlo questo margine, i passaggi meditativi, intessono fili molteplici: autrici e autori anonimi o ben noti, credenti o laici, esperti di Bibbia o di scienze umane, padri della Chiesa e teologhe femministe. Un tessuto di voci ed esperienze recenti a dire che davvero il regno si è terribilmente avvicinato alla vita. Non abbiamo scuse per restare separati tipo i farisei di Matteo. -
Per una teologia della letteratura: Thomas Mann e il paradigma biblico dell'elezione
Nelle pagine di Mann ogni uomo, anche se giace nell'abisso più oscuro, scopre di essere eletto ossia scelto, amato e benedetto. Questa scoperta consente a Mann e quindi al suo lettore di abbandonare le chimere e i labirinti del pensiero anti-umano dei suoi maestri, Shopenhauer, Nietzsche e Wagner, e di giungere, anche grazie alla mediazione di Dostoevskij, con sottile e seria ironia ad un mistero religioso vago, umanisticheggiante, apertamente schierato contro l'irreligioso e a tratti pure venato di cattolicesimo. Questo accesso, mediato dalla formidabile figura dell'elezione umana, è possibile proprio grazie all'immersione nell'umano, nell'ethos al quale, così facendo, il letterato che ironicamente ""riscrive"""" la Scrittura, offre decisivi orizzonti di senso."" -
Il conflitto delle pragmatiche nell'epoca del disincanto e delle multietnie
Nel terzo Millennio si sta consumando una terza svolta epocale nella storia del cristianesimo e una nuova risposta pastorale assume il carattere di urgenza. La prima svolta in epoca apostolica è stata la rinnovata coscienza della cattolicità per cui il Vangelo riguardava non solo gli Ebrei ma anche i pagani; la seconda è stata la torsione dall'escatologia imminente all'escatologia rimandata in cui, tra i tempi, la cristianità ecclesiale ha tentato di gestire la Gerusalemme della Terra con i criteri della Gerusalemme del Cielo. La terza svolta è in atto oggi, dopo il Vaticano II, e non riguarda solo la Chiesa ma anche il mondo laico secolarizzato, entrambi alle prese con la crisi della loro identità e con le altre culture che premono ai confini. Il libro tenta di dirimere il rapporto tra le principali pratiche laico-ecclesiali (la morale, il diritto, la religione, l'estetica artistica), mettendo in evidenza le loro interferenze. In questo ""conflitto di pratiche"""", il rito può riservare sorprese positive per un'accettazione pubblica di valori condivisi. Nella crisi dell'Occidente, con le divisioni tra credenti e non credenti, tra occidentali e islamici, che tradiscono lo smarrimento di una deframmentazione senza fine di valori, memorie, autorità, credenze, il rito può davvero rivelarsi come una risorsa dimenticata da riproporre per pragmatiche condivise?"" -
Missione
Quando si dice ""missione"""" si intende una realtà complessa e mutevole. Dalla Rivoluzione francese alla Seconda Guerra Mondiale, le forme più correnti di """"missione"""" si fondavano su un modello di """"conquista"""" e di """"propaganda"""" della fede. All'inizio del Novecento si fa largo, con Charles de Foucauld, una nuova rappresentazione della """"missione"""": """"presenza"""" e """"testimonianza"""" di vita tra i musulmani, movimento in cui entrare piuttosto che attività da fare, secondo il paradigma dell'incarnazione di Dio. Nella seconda metà del Novecento, la fine del colonialismo imprime una drammatica accelerazione al processo di trasformazione della """"missione"""". Il Concilio Vaticano II registra al suo interno due missiologie: una più tradizionale - """"le missioni"""" al plurale - come attività ad extra; l'altra teologica - """"la missione"""" al singolare - come dimensione costitutiva della Chiesa. Papa Francesco riporta la missione nel cuore della Chiesa, come pilastro fondamentale della sua conversione pastorale: «Sogno una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa»."" -
Papa Francesco quale teologia?
Il volume propone un contributo all'approfondimento degli aspetti più significativi della visione teologica di papa Francesco. Risalendo alle matrici originali del pensiero del pontefice, gli autori intendono offrire gli strumenti per una comprensione più articolata dei documenti promulgati in questi primi anni di pontificato. I tre saggio che costituiscono il libro sono dedicati, rispettivamente, alla cristologia e all'antropologia, all'ecclesiologia e e all'etica: le discipline teologiche (e i plessi problematici) di maggiore rilievo nella riflessione di Francesco. -
La persona in relazione. La famiglia come realtà naturale e sacramentale
Il misterioso accadimento dell'incontrarsi e del riconoscersi, della meraviglia del sapersi compresi dall'altro e nell'altro, è da sempre la magna quaestio dell'esistenzaiale umano. La differenza sessuale indica una nostalgia primordiale, una radicale dichiarazione di essere in ""attesa"""" dell'altro, non per una necessità di completamento, ma per l'accoglimento di un dono non dovuto che costituisce la misura della festa dell'essere. I due autori offrono, dal punto di vista antropologico e morale prima, sacramentale poi, una riflessione che, a partire dalla Sacra Scrittura, accompagna il lettore in un itinerario che dall'esperienza primordiale dei corpo narrata da Genesi 2-3, giunge fino al mistero sacramentale della nuzialità proclamato in Efesini 5,21-33."" -
Specchi infranti su misericordia e famiglia
Il titolo di un libro si sceglie per annunciare di che cosa si tratterà. In questo caso l'argomento annunciato sarà discusso perlopiù in maniera indiretta e attraverso alcuni motivi che condurranno verso la messa a tema della misericordia e della famiglia. Poiché inevitabilmente i rapporti con gli altri sono riflessi negli specchi delle immagini che ne vediamo o ce ne formiamo, la proposta di questo volume è che l'operare della misericordia possa rompere questi specchi permettendo di vivere l'irriducibilità delle relazioni che si tessono nella trama della vita attraverso l'esperienza della loro rigenerazione. -
Testimoni del suo amore. Spunti per una pastorale della misericordia
"Il cuore del Buon Pastore non è soltanto il Cuore che ha misericordia di noi, ma è la misericordia stessa. Li splende l'amore del Padre, li mi sento sicuro di essere accolto e compreso come sono, li, con tutti i miei limiti e i miei peccati, gusto la certezza di essere scelto e amato"""" (Dall'omelia di Papa Francesco, nel Giubileo dei sacerdoti). Questo studio mette in evidenza come tali parole trovino un'applicazione esemplare nell'esperienza e nell'insegnamento dell'apostolo Paolo e di tanti Pastori santi del nostro tempo, trai quali spiccano le figure di Don Carlo Gnocchi, don Secondo Pollo, Padre Igino Lega, don Pino Puglisi, don Primo Mazzolari, don Andrea Santoro, mons. Luigi Padovese e il cardinale Francois Xavier Nguyen van Thuan." -
Rivelazione
Il cristianesimo si è sempre presentato come religione rivelata in cui Dio ha detto se stesso e tutto di sé: in particolare nell'evento Cristo, la parola definitiva di Dio poiché Verbo incarnato. Il volume ripercorre il senso biblico dell'autocomunicazione di Dio, la declinazione storica dell'idea di rivelazione con particolare attenzione alla Dei Verbum del Vaticano II e offre alcune riflessioni sistematiche insistendo sul rapporto tra rivelazione, parola e storia. -
Sinodo straordinario dei vescovi del 1985: chiesa mistero di comunione. Al centro dello sviluppo ermeneutico e di ricezione del Concilio Vaticano II
Il Sinodo Straordinario del 1985 ha dichiarato ""l'ecclesiologia di comunione come l'idea centrale del Concilio Vaticano II"""". Con questa affermazione la ricezione conciliare ha subito una svolta decisiva perché da quel momento in poi il Vaticano II è stato interpretato attraverso quella categoria ermeneutica. La nostra ricerca ha voluto verificare la fedeltà di questa definizione riguardo l'ecclesiologia conciliare, interrogando sia il Concilio che i due periodi di ricezione. Ciò che abbiamo rilevato è che sia il Vaticano II che il primo periodo di ricezione non hanno manifestato la preferenza della """"communio"""" rispetto ad altre. Il Vaticano II tra le categorie e le immagini di Chiesa più significative ha preferito quella di """"popolo di Dio"""". Il postconcilio invece fu impegnato nell'applicazione del """"corpus conciliare"""" per cui non si preoccupò di elaborare una categoria ecclesiologia conciliare. L'auspicio è che si possa ripartire dai testi conciliati per effettuare una ermeneutica e ricezione sempre più fedeli al Concilio e al vissuto delle Chiese locali."" -
Per attuare amoris laetitia camminare con papa Francesco
"Dopo la pubblicazione di Amoris Laetitia tutta la Chiesa si trova di fronte al compito di recepirne il messaggio, che appare nello stesso tempo confortante ed esigente. Il primo Vescovo che ha scritto una lettera pastorale dedicata integralmente a questo atto di attuazione è Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena. Sul suo testo si soffermano tre teologi, con sensibilità e linguaggi diversi, per mettere in luce le diverse prospettive di conversione pastorale che il testo della Esortazione apostolica raccomanda ed esige. Ne deriva un libro prezioso per il lavoro parrocchiale e diocesano dei prossimi anni.""""" -
Ribellione e amore. Il mistero della sofferenza da Giobbe a Gesù
Sofferenza, dolore, morte sono esperienze universali che 'toccano' la vita di ogni uomo. Sono un mistero che, facilmente, diventa motivo di scandalo. Come può un cristiano misurarsi con questi aspetti cruciali della propria esistenza? Ribellione e amore sono le due direttrici fondamentali che vengono analizzate in questo libro e sono impersonate, o meglio incarnate, da Giobbe e da Gesù, attraverso un itinerario spirituale che percorre l'esperienza dell'uomo, i suoi dubbi, le sue speranze, le sue angosce, il desiderio profondo di comprendere, ma soprattutto di scoprirsi desiderato, accolto e amato. Ribellione e amore, due sentimenti apparentemente antitetici, eppure intimamente complementari, due possibili risposte al mistero di quel Dio trascendente che si fa carne per andare incontro all'uomo e riscattarlo con il proprio amore. -
La fede della vita vita della fede
Credere nel Dio di Gesù Cristo è una scelta di vita complessa ed entusiasmante. Riflettere sui fondamenti di questa fede è importante ed un modo utile ed efficace per farlo è considerare, in modo semplice e diretto, le professioni di fede più usate da secoli nella liturgia. Questo fa il teologo Sandro Vitalini, proponendo una lettura del Simbolo Niceno-Costantinopolitano e di quello Apostolico che può fornire molte spiegazioni chiarificatrici a coloro che frequentano, per es., ogni settimana, Messe e altri culti religiosi cristiani.