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Tric trac trio
Vieni a conoscere Marbella, Bob, Dorinda, Ramiro e le loro avventure tremendamente travolgenti! Dalla fantasia inesauribile e acuta di una delle più grandi scrittrici viventi, tre storie stravaganti, tre racconti terribilmente divertenti di piccoli protagonisti irresistibili che, tra mille avventure e peripezie, giocano con le lettere dell'alfabeto. Età di lettura: da 7-11 anni. -
Scuola media. Gli anni peggiori della mia vita
Attenzione! Se sei alle medie o stai per andarci, questo diario è la tua unica possibilità di uscirne vivo… Leggilo! Il racconto di un piano diabolico, un sacco di guai e un mare di risate. Età di lettura: da 11 anni. -
E poi viene il momento
E poi viene il momento. E quel momento tornerà, tante volte ancora, se sarai curioso, sognatore, generoso. Un piccolo, grande libro per scoprire che la vita è una storia che non si finisce mai di raccontare. Età di lettura: da 4 anni. -
Il teschio parlante. Lockwood & Co.
L'Inghilterra è afflitta da oltre cinquant'anni da un'invasione di fantasmi di tutti i generi. I londinesi, senza scomporsi, lo chiamano ‘Il Problema', ma la loro vita ne è pesantemente condizionata. Gli unici in grado di vedere e combattere gli spettri sono i ragazzini, ciascuno con i propri Talenti, al servizio di agenzie di acchiappafantasmi. Tra queste, la Lockwood & Co. cerca di emergere, ma non ha fatto ancora grandi progressi... L'agenzia rivale riesce sempre a mettere i bastoni tra le ruote ad Anthony, Lucy e George, impedendogli di portare a termine qualsiasi missione. Il capo della Lockwood & Co., il bello e intraprendente Anthony, ha deciso di sfidare i concorrenti nella soluzione di un caso: chi perderà sarà costretto ad ammettere la sua inferiorità nientemeno che sul Times! La sfida consisterà nel risolvere il mistero di uno strano specchio trafugato durante la riesumazione di un medico vittoriano che era riuscito a spiare nell'aldilà. Nel secondo, atteso capitolo della serie Lockwood & Co., riuscirà l'affascinante Anthony ad affermare la superiorità della sua agenzia, aggiudicandosi la vittoria in questa sfida? E Lucy sarà in grado di dimostrare una volta per tutte il suo coraggio e scoprire i suoi veri Talenti? Nella saga erede della Tetralogia di Bartimeus, Stroud torna nella Londra fantastica che ha già conquistato tanti fan. Solo che a infestarla non sono i demoni, ma i fantasmi. Età di lettura: da 10 anni. -
Fantasmi in riserva
Dove andranno Teschio Urlatore, la maleodorante Mostrizza e la Testa di zia Ortensia, che amano abitare in Vecchie Abbazie e Castelli diroccati, se gli antichi edifici vengono trasformati in villaggi turistici? Le lampade al neon minacciano di scompigliare le vibrazioni dei fantasmi, il riscaldamento centrale farà seccare gli ectoplasmi e i cavalli decollati non potranno più galoppare negli acquitrini, orribilmente bonificati. Ci vuole urgentemente una Riserva per Fantasmi dove possano vivere tranquilli. Ma non sarà poi tutto un inganno? I libri di Eva Ibbotson celebrano la gioia della vita, dove il banale e il consueto diventano eccezionali e magnifici e dove il bene, quando trionfa, non è mai stucchevole. Età di lettura: da 8 anni. -
Educare all'incontro. La pedagogia di Martin Buber. Vol. 96
L'opera di Martin Buber (1878-1965) tedesco di origine ebraica, ""filosofo del dialogo"""", vero maestro dell'incontro, è attuale anche in ambito pedagogico. In questo saggio, l'autore pone l'accento sugli atteggiamenti pratici indicati da Buber per stabilire relazioni positive tra persone e tra gruppi."" -
L' economia senza gioia
È il 1976 quando Tibor Scitovsky, economista ungherese naturalizzato americano, registra un profondo disagio: a fronte di un benessere materiale crescente, le persone sembravano vivere uno stato di grande insoddisfazione e delusione. Una situazione che oggi possiamo estendere a tutto il mondo occidentale. Perché? È la domanda che si pone Scitovsky ed è all'origine del presente saggio. Nella prima parte del volume l'Autore analizza il comportamento del consumatore, precedendo di un trentennio la nascita della neurobiologia della razionalità - branca della scienza economica che oggi rappresenta uno dei più attuali e fertili ambienti di studio e che si propone di fornire una teoria generale del comportamento umano partendo dallo studio del funzionamento del cervello. Nella seconda parte del volume approfondisce la questione eticosociologica delineando la figura dell'uomo moderno con i suoi tic e le sue nevrosi: un individuo circondato da quella stessa desolazione che proprio attraverso una forsennata e compulsiva acquisizione di confort voleva evitare. -
L'economia del bene comune
È possibile umanizzare l'economia? È possibile coniugare mercato e bene comune? E se sì, quale via percorrere? Tale domanda, oggi ricorrente in economia, guida la ricerca dell'autore. Ciò che caratterizza il bene comune è il fatto che in esso l'interesse di ogni individuo si realizza assieme a quello degli altri, non già contro (come accade nel bene privato) né a prescindere dall'interesse degli altri (come nel bene pubblico). Partendo da questa analisi Zamagni individua nel principio di reciprocità - per cui ""io ti do liberamente qualcosa affinché tu possa a tua volta dare, secondo le tue capacità, ad altri o eventualmente a me"""" - la chiave di volta di un nuovo sistema economico, basato sulla cultura della fraternità, capace di porre al centro e come fine dell'attività produttiva l'uomo, ed essere garanzia di una convivenza armoniosa e capace di futuro."" -
Oltre l'homo oeconomicus. Felicità, responsabilità, economia delle relazioni
Il denaro non fa la felicità: questa massima della cultura popolare è oggi confermata dalle indagini sulla felicità che sottolineano il ruolo determinante dei beni relazionali. Eppure le scienze sociali continuano a proporre modelli riduzionistici della persona (dall'homo oeconomicus a quello sociologicus ecc.). È necessaria pertanto una rifondazione della persona che tenga conto di tutte le sue dimensioni. La prima parte del volume prende in esame gli studi sulla felicità per individuare gli elementi essenziali che fondano la felicità umana; nella seconda parte sono evidenziati i paradossi di una visione parziale dell'uomo che non integra tutti gli elementi costitutivi; infine si considerano alcune esperienze dell'economia sociale responsabile che, cercando di riportare la dimensione del ""dono reciprocante"""" rappresentano esperimenti e tentativi di integrare il piano dell'essere e del fare, collegando operosità sociale e realizzazione della persona."" -
Incontro a te. Antropologia del dialogo
Nel mondo di oggi non è facile parlare di dialogo. Anche per effetto della globalizzazione, del terrorismo internazionale e del cosiddetto ""scontro di civiltà"""", la paura degli altri - siano essi individui, uomo-donna, popoli, culture, religioni diverse - rischia di chiudere gli individui nel localismo e nell'egoismo personale. Lo studio muove dalla domanda: è possibile il dialogo a livello antropologico? Esistono delle caratteristiche umane di base per poter comunicare con gli altri? Attraverso una serie di ricerche filosofiche, teologiche, antropologiche e culturali l'autore individua nel silenzio, nel dialogo, nella relazione, nell'interiorità e nella comunità i """"pilastri"""" per ripensare le relazioni umane e l'incontro con gli altri."" -
Le aziende dell'economia di comunione. Mission, governance e accountability
L'economia di comunione, progetto nato in Brasile nel 1991 su iniziativa di Chiara Lubich, fondatrice del movimento dei focolari, è espressione di un agire economico che coniuga le regole e i valori dell'impresa con i valori della comunione. Attualmente coinvolge più di 700 imprese in tutto il mondo ed è oggetto di interesse e studio da parte di insigni economisti, sociologi, filosofi. Il presente studio ne ripercorre l'origine e gli sviluppi; gli obiettivi delle aziende che aderiscono al progetto, quali le problematiche di governance delle stesse e quali direttrici si possono individuare per misurare, rendicontare e comunicare all'esterno e all'interno le loro risultanze aziendali. Nella parte finale si analizza la problematica delle aggregazioni aziendali, definite poli che stanno contribuendo allo sviluppo dei luoghi in cui hanno sede, diventando veri propulsori di crescita, economica, umana e culturale. -
Il mito nel cristianesimo per una fondazione metaforica della teologia
Lo scopo del presente studio è quello di esporre e analizzare alcune voci della teologia protestante che nel secolo scorso sono intervenute nel dibattito sulla demitizzazione del cristianesimo. Si tratta di un dibattito che poggia sul presupposto che il cristianesimo, a cominciare dal Nuovo Testamento, sia intriso di miti e che l'uomo moderno abbia difficoltà ad accettarli. Una ricerca che ha coinvolto pensatori di spicco come Von Harnack, Schweitzer, Bultmann, Barth, Bonhoeffer, Jaspers, Ricoeur, Pannenberg e Jüngel e che in ultima istanza si interroga sull'essenza del cristianesimo. Con grande padronanza della materia e attingendo costantemente ai testi, Cerasi ci offre la ricostruzione critica di un dibattito che ha rappresentato un importante capitolo della storia culturale del XIX e XX secolo. -
Il principio costituzionale di fraternità. Itinerario di ricerca a partire dalla Costituzione Italiana
Il principio di fraternità è presente nell'ordinamento costituzionale? È la domanda sulla quale si traccia un itinerario di ricerca. L'esperienza di altri ordinamenti (quello francese in primis) e la Dichiarazione dei diritti dell'uomo dell'ONU lo conferma. In questi anni l'attenzione a tale principio è cresciuta anche tra i giuristi, stimolati a rivisitare l'applicazione del principio di solidarietà dalla crisi che attraversano i sistemi di welfare state. Lo studio intende mostrare come la Costituzione italiana rappresenti una traduzione fedele e paradigmatica di un modo di pensare l'organizzazione politica attorno a un'interpretazione del rapporto uomo-società centrata sul principio di fraternità. -
Caino e i suoi fratelli. Il fondamento relazionale nella politica e nel diritto
Vivere governandosi attraverso leggi condivise è difficile, ma inevitabile. Lo riassume bene la figura di Caino: egli rifiutò suo fratello; ma fu poi il fondatore, nella tradizione biblica, della prima città, nella quale la convivenza fraterna era resa possibile attraverso la legge. Il libro costituisce uno dei frutti più maturi delle ricerche sulla fraternità, mettendo al centro dell'interesse la fraternità intesa come principio relazionale. I contributi affrontano le prospettive diverse e complementari del dibattito contemporaneo. -
Paolo e l'Europa. Cristianesimo e filosofia
Un esegeta e un filosofo si confrontano su una delle figure che hanno dato un contributo determinante alla formazione della cultura occidentale. Paolo di Tarso: un ebreo ""intriso"""" di cultura greca, folgorato sulla via di Damasco, che abbraccia la fede cristiana e percorre le strade dell'Impero romano per predicare Cristo crocifisso. La sua figura e la sua storia sono emblematiche delle radici della cultura europea. È stato cruciale il suo apporto per lo sviluppo del Cristianesimo e la sua diffusione. Meno noto, ma altrettanto fondamentale il suo contributo alla storia del pensiero occidentale dalla Grecità ai giorni nostri. L'esegeta Gèrard Rossé e il filosofo Vincenzo Vitiello rivelano questo aspetto meno conosciuto dell'Apostolo delle genti. Il volume offre in primo luogo una lettura storico-esegetica, puntuale, aggiornata ed innovativa dell'eredità di Paolo, che ci restituisce il personaggio nella cultura del suo tempo; segue quindi una lettura filosofica, che coglie il nucleo essenziale del pensiero paolino, fondamentale per comprendere in profondità lo spirito dell'Europa."" -
Il peccato dell'angelo
Per Maritain, gli angeli sono esseri liberi e persone create, che come la creatura umana portano in se la possibilità di peccato, poiché Dio non può fare una creatura naturalmente impeccabile, che si tratti dell'angelo o dell'uomo. Il peccato dell'angelo, secondo Maritain, mostra la libertà dell'angelo nel suo stato originale senza le passioni che oscurano l'intelligenza degli esseri umani. Esso è dovuto al fatto che ""Il peccato dell'angelo non presuppone come tale né ignoranza né errore nel funzionamento dell'intelligenza e ci mostra pertanto il tremendo potere e, per dirlo così, infinitamente proprio, nell'esercizio del libero arbitrio. Questo può scegliere il male in piena luce, per un puro atto della volontà e senza che l'intelligenza sia vittima di nessun errore previo. Il peccato dell'angelo consiste nel chiedere e amare una cosa buona in se stessa, ma in modo disordinato""""."" -
Il valore dei valori. La governance nell'impresa socialmente orientata
La teoria manageriale dell'impresa dalla prospettiva della persona uno degli aspetti fondamentali per una ""crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva"""". La crisi in cui versa la società occidentale è, prima ancora di essere economica, una crisi culturale, sociale e relazionale. Tale situazione spinge anche il mondo delle imprese ad un radicale ripensamento di sé come soggetto sociale. Si tratta di un ripensamento profondo che andando alle radici della propria cultura spinga l'impresa a riflettere su se stessa non come oggetto astratto, bensì come soggetto plurale concretamente """"inserito in"""", ed al tempo stesso, """"espressione di"""" uno o più contesti sociali. Alla base di questa nuova prospettiva: le persone, con la loro capacità e intelligenza per una impresa che vuole investire sul capitale umano, rispettare l'ambiente sviluppando processi produttivi ecocompatibili, curando qualità, sicurezza e affidabilità dei prodotti, sicurezza e stabilità dell'ambiente di lavoro, investendo nella comunità e nei rapporti con il territorio."" -
Accountability. La virtù della politica democratica
La relazione tra governanti e governati un ruolo fondamentale nella rifondazione delle nostre democrazie. Il dibattito sulla riforma della legge elettorale e il crescente sentimento di disaffezione dell'opinione pubblica verso la politica conferiscono nuova attualità alla riflessione in corso da anni sui fondamenti della democrazia e sulle sue caratteristiche di rappresentatività e partecipazione. In tale dibattito ritorna spesso il concetto dell'accountability che regola la relazione tra governanti e governati, fondata sui meccanismi di domanda, giustificazione e controllo, che rendano più agibile la partecipazione politica. Si tratta di uno strumento che può giocare un ruolo fondamentale nella rifondazione delle nostre democrazie. Nel presente studio gli autori spiegano il concetto di accountability, ne indagano le origini, le evoluzioni nella storia e, infine, ne individuano le possibili applicazioni nel contesto contemporaneo. -
Religioni e relazioni internazionali. Atlante teopolitico
L'incidenza delle religioni nelle relazioni internazionali, un ruolo chiave nella promozione di forme organizzate di collaborazione internazionale. Lo scenario politico e sociale internazionale è oggi in profonda trasformazione. L'attentato alle Torri Gemelle, la globalizzazione, l'emergere di nuovi giganti economici hanno ridisegnato il quadro geopolitico mondiale. In tale contesto gli analisti di politica internazionale guardano con sempre maggiore interesse alle religioni come ad un elemento chiave. Alcuni importanti processi che vedono coinvolti come attori importanti le religioni infatti ne hanno determinato la riapparizione sulla scena pubblica: come elemento talvolta problematico (ad esempio la rivoluzione islamica in Iran, l'11 settembre 2001 e la minaccia del terrorismo di Al Qaeda) o come straordinaria risorsa per il ruolo sempre più rilevante nella promozione di forme organizzate di collaborazione internazionale. L'autore, grazie anche ad una ampia e lunga esperienza diplomatica, offre una lettura originale, approfondita e ben documentata dell'incidenza delle religioni nelle relazioni internazionali attuali. -
Il conflitto generativo. La responsabilità del dialogo contro la globalizzazione dell'indifferenza
Il conflitto caratterizza e costituisce la relazione con sé, con gli altri coinvolge il nostro mondo interno, gli interessi, i nostri valori e le nostre culture, la conoscenza di noi stessi e del mondo. I livelli a cui si può esprimere, quindi, sono quello intrapsichico, le relazioni con gli altri, i gruppi in cui siamo coinvolti, le istituzioni e le organizzazioni, la nostra vita pubblica e collettiva. L'autore propone, in modo accessibile e documentato, le principali riflessioni che possono aiutare a comprendere che il conflitto non è la guerra, ma indica le vie del dialogo e del confronto generativi. Molto spazio è dato ai suggerimenti operativi per una pratica efficace e evolutiva del conflitto nella vita, nel lavoro, nella nostra esperienza sociale e nel cercare di cambiare idea e comportamenti, in ogni campo e, in particolare, nel divenire parte del tutto nei sistemi viventi a cui, di fatto, apparteniamo.