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Frammenti di una storia dell'empietà
Nel 1834 vengono pubblicati, con il titolo Frammenti di una storia della empietà due saggi incentrati sullo studio critico delle posizioni di Benjamin Constant e dei Sansimoniani in materia di religione. In essi Rosmini analizza il proliferare di seducenti e apparentemente nuove dottrine religiose provenienti dalla Francia, tendenzialmente anticattoliche, che portavano il germe pericolosissimo dell'eresia, e presentavano, pur sotto la maschera di concetti ormai di moda, quali quelli dell'eguaglianza, della fratellanza e della libertà, innegabili vizi riconducibili ad una più che conclamata gnosi spuria. Rosmini, che pur non ebbe mai il timore di leggere scritti di autori affiliati alla massoneria, che proliferavano in quegli anni, era convinto che servisse mettere ben in chiaro dove si nascondesse l'empietà degli asserti sostenuti da costoro. Molte delle teorie elaborate in questo clima, infatti, si concentravano sulla proposta di una presunta ""nuova visione religiosa"""", che avrebbe dovuto soppiantare il Cristianesimo e, in modo particolare, il Cattolicesimo, presentato dai suoi nemici come ingombrante, inutile e contrario al progresso dell'intera umanità."" -
Scritti letterari
«Scritti letterari» comprende due parti, entrambe relative alla produzione letteraria rosminiana degli anni giovanili, precedenti al 1827. La prima parte raccoglie quattro operette in prosa: Sull'Idillio e la nuova letteratura italiana, Galateo dei letterati, il dialogo La carta di scusa e la Risposta alla lettera del dottor Pier Alessandro Paravia sulle cagioni per cui da pochi oggidì ben s'adopera la lingua italiana. La seconda raduna, in dodici sezioni tematiche, la quasi totalità degli scritti poetici di Rosmini (canzoni, odi, sonetti ecc.), scritti per varie occasioni e pressoché tutti inediti. Solo una minima parte di essi era stata pubblicata dall'autore, a volte sotto nome altrui. Completano il tutto due brevissime appendici con frammenti di studi su Dante Alighieri e sulla ""scienza del bello"""" (callologia), che testimoniano il senso del volume: mostrare l'interesse poetico e linguistico di Rosmini nella più vasta ottica dei suoi rapporti con le arti, la letteratura e la filosofia."" -
Opere. Vol. 26: Opuscoli morali.
Gli scritti contenuti nel presente volume, vale a dire la Risposta al finto Eusebio cristiano, Le nozioni di peccato e di colpa (parte prima), Sulla definizione della legge morale, Sulla teoria dell'essere ideale e Le nozioni di peccato e di colpa (parte seconda), vennero composti da Rosmini tra gli anni 1841-1843. In questi scritti i temi fondamentali del Trattato della coscienza morale vengono riconsiderati e difesi dagli attacchi dei suoi detrattori; non si dimentichi, infatti, che dalla pubblicazione del Trattato, avvenuta nei primi mesi del 1840, cominciò ad imbastirsi una dura polemica nei riguardi di alcune posizioni rosminiane, la quale col tempo si venne intensificando, sino a coinvolgere teologi, moralisti, cardinali e papi. -
Opere. Vol. 1/B: Scritti autobiografici. I diari
L'attività culturale di Antonio Rosmini si è inserita in un contesto storico e culturale che, inevitabilmente, ha esercitato su di lui un'influenza decisiva: la Rivoluzione francese, Napoleone Bonaparte, il congresso di Vienna, la Restaurazione, la prima guerra di indipendenza e il ritorno dell'egemonia asburgica sulla Penisola. Sul piano culturale Rosmini ha affrontato le sfide lanciate dal sensismo e dell'illuminismo, si è confrontato col criticismo di Kant e con l'idealismo di Hegel. In questo volume viene proposta una versione critica dei suoi diari, scritti attraverso i quali è possibile ricostruire l'iter intellettuale e spirituale dell'autore e ottenere numerose informazioni sull'origine e la scrittura delle sue opere. -
Il giorno di solitudine
Un esempio significativo dei primissimi approcci al vasto mondo della cultura e dell'erudizione da parte del giovane Rosmini. Il giorno di solitudine è il rifacimento del breve frammento de Il giorno di Retiro e si presenta come un prosimetro denso di notazioni e modellato stilisticamente, per certi versi, sul gusto boeziano dell'opera De consolatione philosophiae. In questa opera Rosmini, con dovizia di particolari, mostra al lettore tutta una serie di autori e volumi spesso richiamati sia per dar conferma di quanto sostenuto che per fornire prova del proprio ingegno indagatore. La presente edizione contiene, per la prima volta, la trascrizione integrale dell'intero manoscritto rosminiano, comprese le numerose note e i diversi appunti di cui è corredato, secondo l'ordine in cui gli scritti sono stati lasciati dall'autore. -
Trattati sul Vangelo di Matteo. Vol. 42
Frutto di un lungo lavoro di recupero condotto in numerose biblioteche d'Europa, i Trattati ci restituiscono un volto e parte dell'opera del più prestigioso vescovo della metropoli dell'Alto Adriatico, uno dei grandi pastori e maestri dei secc. IV e V. che Girolamo definì ""il più dotto dei vescovi""""."" -
Fonti eulologiche aquileiesi
L'Autore presenta gli esiti di una ricerca condotta sull'eucologia contenuta nel messale della comunità cristiana di Aquileia nel periodo compreso tra il XII secolo e il 1519. Dalle fonti consultate sono state raccolte 180 orazioni aquileiesi, trascritte per intero nel loro testo originale latino, affiancandole con la traduzione italiana. I testi vengono quindi analizzati, ponendo attenzione alla loro struttura, al linguaggio con cui si presentano nell'originale, e al loro contenuto teologico-liturgico. Attraverso queste formule si rilegge, condensata, la fede professata in Aquileia, la sua cultura teologica e gli echi di eventi da essa vissuti. -
Opere. Vol. 101
Il volume raccoglie gli scritti di Paolino mettendo in luce la sua intensa attività di pastore, teologo e poeta nel clima culturale della rinascenza carolingia. Il primo tomo pubblica: Libro dell'esortazione; Contro felice; libello sacrosillabo; Lettere a Paolino; Lettere di Paolino; Convegno di vescovi sulle rive del Danubio; Il sinodo di Cividale del Friuli. Su Paolino di Aquileia si hanno poche notizie certe. Nato tra il 730 e il 740 a Cividale, riceve una solida formazione culturale. Nel 777 Carlo Magno lo chiama in Francia come maestro di grammatica e diviene membro dell'Accademia Palatina. Intorno al 787 viene nominato patriarca di Aquileia fino all'802, anno della morte. -
Opere. Ritmi e carmi. Vol. 2
Il volume presenta gli scritti di Paolino mettendo in luce la sua intensa attività di pastore, teologo e poeta nel clima culturale della rinascenza carolingia. Il presente tomo, in particolare, raccoglie gli inni e i carmi. -
Scritti vari. Vol. 1
Grande erudito e filosofo, santo e Dottore della Chiesa, autore della Vulgata, la migliore versione latina antica dell'Antico Testamento, Girolamo è, dopo Agostino, lo scrittore più produttivo della Chiesa occidentale. Il presente volume pubblica in edizione latino-italiana: l'Apologia contro Rufino scritto polemico nel quale Girolamo censura Rufino come traduttore di Origene; i Prologhi - nei quali giustifica, contro gli attacchi di Rufino, le proprie traduzioni bibliche dall'ebraico; Gli uomini illustri - una galleria di 135 ritratti di scrittori della letteratura cristiana antica, preziosa fonte di informazioni su autori e opere. -
Scritti vari. Vol. 2: Lettere scelte.
Grande erudito e filosofo, santo e Dottore della Chiesa, autore della Vulgata, la migliore versione latina antica dell'Antico Testamento, Girolamo è, dopo Agostino, lo scrittore più produttivo della Chiesa occidentale. Il volume pubblica in edizione latino-italiana una scelta del suo ricchissimo epistolario, l'opera più affascinante della vasta produzione. Indirizzate ad uomini e donne d'Oriente e Occidente, vedove, monaci, senatori, intellettuali che gli scrivevano per le ragioni più varie, queste lettere disegnano un diario spirituale di cinquant'anni vissuti alla ricerca del ""solo nostro guadagno che è l'amore che ci unisce in Cristo""""."" -
Opere
Eugippio, scrittore cristiano della tarda antichità, nato intorno al 460 e attivo nella prima parte del IV secolo, discepolo di Severino, divenne abate del monastero di Castellum Lucullanum a Napoli. Uomo di vasta cultura possedeva una fiorente biblioteca con un'ampia raccolta degli scritti di Agostino e un attivo scriptorium - ebbe corrispondenza con i personaggi più illustri del suo tempo. Il presente volume raccoglie la Vita di Severino, la Regola, gli Excerpta, tutti documenti storici importanti per conoscere la vita e la cultura del tempo. -
Epigrafi. Vol. 121
Una raccolta di documenti letterari anonimi rivelatori della mentalità dell'epoca e fondamentali strumenti per conoscere l'ambiente della tarda antichità. Epigrafi, documenti letterari anonimi, risalenti al periodo compreso tra il IV e il VII sec d.C., scritti su pietra o con tessere di mosaico, spesso dettati con immediatezza in un latino che ormai ripiega al volgare, parlato dal popolo. Il Curatore ha raccolto nel volume questi testi dal carattere spontaneo, spesso integrati da un apparato decorativo e simbolico, da cui dipende il valore storico, rivelatori della mentalità dell'epoca e fondamentali strumenti per conoscere l'ambiente della tarda antichità e il radicarsi del cristianesimo nella provincia ecclesiastica di Aquileia. -
Opere. Testo latino a fronte. Vol. 1: Storia dei Longobardi.
In edizione latino-italiana, l'opera storica più significativa del monaco cassinese formatosi alla corte dei Longobardi. Nel 774 d.C. cade la vittoria di Carlo Magno sui Longobardi: con questa data si chiude la storia dei Longobardi come popolo autonomo e sovrano, e il regno longobardo passa ai Carolingi. Cambia così la storia del mondo occidentale. Tra le sue opere più celebri, l'Historia Langobardorum di Paolo Diacono, storico illustre dell'Italia altomedievale, si inserisce nel filone della storiografia a indirizzo nazionale non romano. L'opera, che giunge fino alla fine del regno longobardo con la morte di Liutprando (744), annovera tra le fonti: tradizioni, saghe e canti popolari, relazioni di viaggiatori, osservazioni personali, luoghi veduti, avvenimenti di cui è stato testimone, epitaffi di Droctulfo a Ravenna, di Cedoaldo a Roma, di Ansprando a Pavia e opere di scrittori latini: Naturalis historia di Plinio, Eneide di Virgilio, Metamorfosi di Ovidio, Epitome di Giustino, Storia di Sesto Aurelio Vittore (sec. IV d. C.), commentario di Servio a Virgilio; prefazione al Digesto. -
Sermoni sul Cantico dei cantici. Vol. 5/1: 1-35
Promossa dall'Abbazia di Chiaravalle, è un lavoro di vasto respiro che mette a frutto un secolo di ricerca e che costituisce una nuova base di partenza per ogni indagine su san Bernardo. La teologia mistica di san Bernardo è una sintesi originale della patristica e del medioevo, espressa in un linguaggio folgorante e intrisa della sensibilità di un santo che rimane profondamente umano. Ma fu al contrario un realista con un'acuta percezione della condizione umana la cui opera ha affascinato gli spiriti più diversi della cultura europea, da Tommaso a Lutero, a Pascal. L'opera completa di san Bernardo è prevista in 10 volumi, tutti rilegati in tela, con cofanetto, di formato 16x24. Il presente volume è frutto di un accuratissimo lavoro che ha ricostruito il testo dopo aver appurato e ""pesato"""" ben tre versioni meritevoli di fiducia in quanto, dopo la morte di Bernardo in mano a copisti e correttori, ha continuato ad evolversi. Quello che conosciamo ora, ormai accreditato dalla maggioranza dei manoscritti -Sermones super Cantica Canticorum- lo dobbiamo a Goffredo di Auxerre."" -
Sermoni sull'anno liturgico. Vol. 1
Promossa dall'Abbazia di Chiaravalle di Milano, già curata da Ferruccio Gastaldelli, è un lavoro di vasto respiro realizzato da un gruppo internazionale di studiosi, che mette a frutto un secolo di ricerche e che costituisce una nuova base di partenza per ogni indagine su san Bernardo. La teologia mistica di san Bernardo è una sintesi originale della patristica e del Medioevo, espressa in un linguaggio folgorante e intrisa della sensibilità di un santo che rimane sempre profondamente umano. Egli non fu un visionario o un profeta né propose sublimità peregrine. Fu, al contrario, un realista, con un appassionato amore per Dio e un'acuta percezione della condizione umana. I suoi scritti superano la sua epoca, e come hanno affascinato gli spiriti più diversi della cultura europea, da Tommaso a Lutero a Pascal, così si ripresentano oggi a noi con il sapore della contemporaneità. Sono attuali non perché anticipano i tempi, ma perché contengono temi e problemi comuni a tutti i tempi. -
Sermoni sull'anno liturgico. Vol. 2
Traduzione integrale italiana dei Sermoni per l'anno liturgico, con la quale si conclude la pubblicazione delle opere di san Bernardo. -
Martiri e santi del calendario romano
Un volume per tutti, un'opera per conoscere e approfondire le figure dei santi che ci accompagnano quotidianamente. Ogni personaggio proposto dal calendario liturgico romano viene analizzato in un ampio profilo curato con sobrietà e rigore scientifico, distinguendo i racconti leggendari dagli insegnamenti veritieri che essi contengono. -
La teologia del XX secolo. Un bilancio. Vol. 2: Prospettive sistematiche.
La teologia del XX secolo è un bilancio che considera le discipline teologiche in forma sistematica, con una prospettiva storica, dal punto di vista della teologia italiana. L'opera tiene conto della dimensione Ecumenica e rimane aperta agli sviluppi e alle prospettive delineatesi in ambito teologico nel corso del XX secolo. In collaborazione con l'Associazione Teologica Italiana (A.T.I.) è corredata di una bibliografia nelle principali lingue europee, indici analitico e dei nomi. -
Nuovo commentario biblico. Vol. 1: I Vangeli.
Sotto la direzione di Armando J. Levoratti e con la collaborazione di Elsa Tamez e Pablo Richard, il Nuovo Commentario Biblico - Nuovo Testamento, in due volumi, coniuga spirito ecumenico, rigore accademico e intento pastorale. Avvalendosi del contributo delle voci più significative del panorama esegetico latinoamericano e grazie alla grande varietà di approcci nella pratica dell'esegesi e dell'ermeneutica biblica che lo contraddistingue, il Commentario rilegge e attualizza la Parola di Dio all'interno della realtà culturale contemporanea, secondo le indicazioni emerse dal Concilio Vaticano II e in risposta all'esigenza sempre più sentita di una interpretazione del testo biblico in grado di guidare il cristiano di oggi verso una fede più adulta e consapevole.