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Il fuoco addosso. La bambina della fotografia racconta. Ediz. italiana, inglese e francese
Era l'8 giugno 1972 quando il dolore straziante di Kim Phúc è stato catturato da uno scatto che ha fatto il giro del mondo. La fotografia è diventata l'immagine iconica che ha rivelato al mondo l'orrore e la violenza della guerra del Vietnam: la piccola Kim corre agonizzante pochi istanti dopo che una bomba al napalm le ha bruciato i vestiti e la carne. Da quel giorno la sua vita è stata segnata da dolorosi trattamenti per guarire le ustioni, dall'incessante dolore fisico in tutto il corpo e da un dolore sordo nell'anima. ""Il fuoco addosso"""" è la storia di un orrore implacabile, ma anche di una speranza inaspettata, che si fa spazio tra le macerie del dramma della guerra, la storia di un riscatto che arriva attraverso la scoperta del perdono. Un racconto appassionante e commovente, che non può lasciare indifferenti."" -
Crepa poeta
"Crepa poeta"""", riecheggiando nel titolo il celeberrimo motto Crepino gli artisti del drammaturgo e regista polacco Tadeusz Kantor, riconferma e testimonia fedeltà al senso politico e etico dell'azione poetica, alla destinazione collettiva del gesto e della parola in versi, quindi alla performance. Nella poesia di Stefano Raspini, tramite parodie, distorsioni e stravolgimenti del linguaggio poetico tradizionale e del troppo poetese corrente, mentre divampa l'invettiva orale rabbiosa la metafora lirica e onirica fa da controcanto, con esiti sorprendenti, commoventi e esilaranti." -
Free Tekno Movement
Non è scontato dire cosa sia stata la free tekno: fenomeno spontaneo o movimento politico, sottocultura o controcultura, nuova forma di svago o impegno sotto altre vesti, edonismo o rivoluzione, neo-spiritualità o buon vecchio sfascio. Di certo è stata qualcosa dalla vita troppo lunga - si va verso i trent'anni di storia, e ormai il ""rave"""" può dirsi prassi, se non accettata, consolidata al pari di altre fattispecie come il """"concerto"""" o il """"festival"""" - per lasciarsi incasellare in una sola definizione. Di certo la cultura rave è stata il frutto di una fortissima tensione sincretica, in cui il """"no future"""" e l'autoproduzione del punk ha incontrato la psichedelia e il nomadismo degli hippie, si è appropriata della musica elettronica nata per i club e l'ha sublimata con l'idea tutta giamaicana del soundsystem portatile come strumento di riappropriazione dello spazio pubblico, incontrando nuove suggestioni estetiche e performative nella cibernetica, nel neo-tribalismo e nel transumanesimo. Di fronte a un profilo così complesso, questo saggio di Virginia Giulia Vicardi ci aiuta, col suo sguardo limpido e acuto, a inquadrare opportunamente la free tekno - e a renderle il posto di primo piano che le spetta nella storia della cultura occidentale. (Dalla quarta di copertina di Vanni Santoni) """"Caos, musica, spettacolarizzazione, ibridazione, trance, velocità e macchinari mostruosi uniti ad un fanciullesco vitalismo. Le avanguardie storiche congiunte al mondo techos, regolato dalla legge della conservazione della massa e dal caos creatore, mondo temporaneo, dominato dai contrasti in cui nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma"""" Free Tekno Movement ripercorre la storia della festa intesa come performance collettiva, esponendo le complessità e peculiarità di un teatro libero fatto di corpi, droghe e tecnologia. L'autrice, come una cyber-Arianna, srotola il fil rouge della sua ricerca tra i meandri della controcultura giovanile, passando per le riflessioni di Rousseau sulla forma teatrale fino all'esplorazione dell' automutilazione nelle performance di Ron Athey, regalandoci una liturgia di voci rivoluzionarie e BPM incalzanti. Con una prefazione di Alessandro Kola e un remix letterario di Riccardo Balli."" -
La radice dell'inchiostro. Dialoghi sulla poesia
È ancora legittima la radice dell'inchiostro? Come dimenticare la fine della storia, della poesia? Non soltanto la fine che è già stata decretata, ma anche quella sempre sul punto di venire...«Cornelio confeziona un volume prezioso con pensieri arguti» - Marco Filoni, Venerdì Un dialogo tra diverse generazioni e modi d'intendere il fare poetico, una raccolta di corrispondenze, saggi, discussioni, sconfinamenti che - senza gerarchie e in costante confronto con l'eredità del secolo scorso - formano un ritratto della complessa geografia del panorama letterario italiano. Si riflette, in particolare, sul rapporto che lega estinzione e parola, abiura e promessa. Facendo continuamente attrito con un'idea consolatoria della poesia, questa verifica degli usi finisce per somigliare tanto ad un libro d'interrogazioni, quanto ad un viatico per il mondo che ancora non vediamo... Hanno accolto l'invito: Mariasole Ariot, Bianca Battilocchi, Maria Borio, Davide Brullo, Maria Grazia Calandrone, Enzo Campi, Riccardo Canaletti, Mattia Caponi, Marilina Ciaco, Valerio Cuccaroni, Tommaso Di Dio, Flavio Ermini, Mario Famularo, Emanuele Franceschetti, Giovanna Frene, Massimo Gezzi, Marco Giovenale, Alessandra Greco, Mariangela Guatteri, Francesco Iannone, Andrea Inglese, Franca Mancinelli, Lorenzo Mari, Giulia Martini, Giulio Marzaioli, Alessandro Mazzi, Matteo Meschiari, Dimitri Milleri, Samir Galal Mohamed, Renata Morresi, Davide Nota, Fabio Orecchini, Vincenzo Ostuni, Francesco Ottonello, Bernardo Pacini, Nicola Passerini, Cristiano Poletti, Daniele Poletti, Giovanni Prosperi, Laura Pugno, Carlo Ragliani, Rossella Renzi, Eleonora Rimolo, Giorgia Romagnoli, Sergio Rotino, Carlo Selan, Aldo Tagliaferri, Mattia Tarantino, Ranieri Teti, Ida Travi, Costantino Turchi, Claudia Zironi. Corredano il volume alcune opere di Magdalo Mussio, ""scriba di spazi"""", tra i principali esponenti della poesia visiva del Novecento."" -
Opere poetiche. Vol. 2: Poesie edite e inedite (1947-1991).
A trent'anni esatti dalla scomparsa di Corrado Costa (1929-1991), la casa editrice Argolibri è orgogliosa di presentare il secondo volume delle Opere poetiche (dopo il primo pubblicato lo scorso anno dedicato alle poesie giovanili), che raccoglie per la prima volta tutte le poesie edite in volume, ovvero Pseudobaudelaire (1964), Le nostre posizioni (1972), The complete films (1983), le poesie sparsamente distribuite in rivista dagli anni '40 agli anni '90 e moltissimi inediti, un autentico tesoro, preservato e reso disponibile dall'Archivio Costa della Biblioteca ""Panizzi"""" di Reggio Emilia, tra cui le raccolte Pseudo-pseudobaudelaire, Tutto il cinema di Corrado Costa. Poemi in bianco e nero e poesie a colori e 49.000 film del periodo tang, così da ottenere un 'profilo poetico' dell'autore diversicato ed esaustivo di quei suoi anni di attività scrittoria intrepida e inarrestabile; a corredo un apparato composito e plurale che accoglie contributi di studiosi e sodali del poeta, tra cui Chiara Portesine (curatrice del volume), Aldo Tagliaferri, Paul Vangelisti, Giulia Niccolai ed altri ancora."" -
Una scelta
"Una scelta"""" è un'antologia di poesie della poetessa e drammaturga scozzese Liz Lochhead, insignita nel 2011 del titolo di Makar, poeta nazionale della Scozia. L'opera raccoglie i testi composti in un arco temporale di quasi quarant'anni dalla pubblicazione della sua prima raccolta di poesie """"Memo for Spring"""" del 1972. Nella prefazione all'opera, la grande poetessa anglosassone Carol Ann Duy mette in risalto che a quel tempo la voce poetica femminile della Lochhead costituì un'assoluta novità nel panorama e nel canone letterario scozzese dominato da voci poetiche maschili: «La primavera (Spring) della Lochhead sbocciò nel contesto prevalentemente maschile della poesia scozzese e tuttavia riuscì a renderlo femminile». Il femminismo e l'ironia sono le caratteristiche distintive della sua opera poetica, che attraverso immagini del passato, ricordi infantili e caustici quadretti quotidiani, svela la profonda disuguaglianza sociale esistente tra i due sessi, all'interno dei ruoli stereotipati imposti dal sistema patriarcale scozzese. Parallelamente, l'autrice evidenzia tutte le criticità di una Scozia subordinata alla dominazione politica e culturale inglese che tenta, in prospettiva fortemente """"anglocentrica"""", di annichilire la sua identità nazionale, rischiando di azzerare tradizioni secolari e soprattutto lo Scots, il suo storico idioma. Prefazione di Carol Ann Duffy." -
Desert. Con copertina poster
"Un fantasma tormenta molti attivisti, anarchici e ambientalisti. Ha tormentato me. Gran parte della nostra sottocultura nega la sua esistenza, eppure quell'immagine flebile cresce, diventa concreta, finché non ti guarda dritto negli occhi. E il suo sguardo, proprio come con i mostri nei racconti del passato, ci paralizza. Muoversi diventa impossibile. Abbandoniamo la speranza: diventiamo disillusi, inattivi. Lo spettro che molti cercano di non vedere è una semplice constatazione: il mondo non verrà salvato."""" In questo testo, affidato all'internet dieci anni fa come un messaggio in bottiglia, l'anonimo autore tenta di delineare i possibili futuri di una resistenza anarchica ed ecologista di fronte all'incessabile avanzamento del cambiamento climatico. Tra quelle che furono le sue previsioni vive anche il nostro presente, nero su bianco accanto a ciò che siamo stati e a quello che possiamo ancora essere. Il punto di vista di questo testo, totalmente spoglio dell'illusione della una grande rivoluzione globale che salverà il pianeta, resta deciso a difendere i resti del mondo che ci troveremo a vivere, a proteggere chi lotta dal peso schiacciante della catastrofe." -
La magia raccontata da una macchina
Argolibri recupera dal mondo delle autoproduzioni ""La Magia raccontata da una Macchina"""", graphic novel disegnata da Lapis Niger, pseudonimo di Napo, voce del duo rap-sperimentale Uochi Toki. Un lavoro ibrido in grado di estremizzare e ridurre il complesso linguaggio del fumetto per narrare con molteplici stratificazioni di segno e senso la """"magia"""". Dopo anni di sperimentazioni transmediali, di cui ricordiamo almeno il celebre disco Libro audio (2008), gli Uochi Toki continuano la ricerca tra musica, disegno e parola con un volume che supera il limite del proprio medium per contaminarsi con altre forme espressive. """"La Magia raccontata da una Macchina"""" è un'opera transmediale che si presenta come una graphic novel, la quale può essere letta, ma anche ascoltata, raccontata dalla voce robotica di Matteo """"Napo"""" Palma e dalle sonorizzazioni di Riccardo """"Rico"""" Gamondi."" -
Il grande formichiere e altre, piccole, favole in poesie
Poesie in forma di favola, favole nere, brevi, per adulti, descrizioni cristalline di paesaggi emotivi e sonori congelati nel tempo. Tra le ""Illuminazioni"""" di Rimbaud e i racconti brevi di Kafka, in alcuni momenti sembra ricordare alcuni interni dei diari della Pizarnik, come alcune favole poetiche della Ombres, o quelle più surrealiste di Gertrude Stein; con la rigorosa arte della tessitrice di storie, la scrittrice greca Niki-Rebecca Papagheorghiou porta rapidamente il lettore nel vortice della sua voce - voce profonda eppure leggerissima, materna eppure sola - una voce femminile ed enigmatica. Poesie fiabesche popolate di animali, piante ed oggetti che saturano lo spazio del racconto aprendo al suo interno un silenzio denso, di riflessione, di poesia. Il libro sarà inoltre arricchito dalle illustrazioni a colori, dal tratto inconfondibile, della disegnatrice Giuditta Chiaraluce, con l'introduzione di Evanghelia Stead, postfazione di Francesca Sensini e un ricordo dell'editore greco Stavros Petsòpoulos."" -
Surgelati. Opera a 14 mani per scrittore, fumettisti e gruppo rock. Con musiche del gruppo rock Contradamerla
"Surgelati"""" è la storia di un ragazzo che si risveglia in una stanza d'ospedale e tutto gli appare bianco, neutro, indefinito. Persino la faccia che vede nello specchio. Lo hanno appena scongelato dal suo stato di immigrato in criogenesi. Ora il suo volto non ha espressioni, la sua identità è surgelata. Tutti vorrebbero cucirgli addosso il ruolo che ritengono più adatto a un immigrato clandestino, senza mai ascoltarlo davvero. Il nuovo mondo di cose e di persone che incontra lo vuole congelare in uno stereotipo, a dispetto del costante divenire, nell'esperienza concreta, delle identità, delle idee e delle culture. Questa graphic novel è un'opera sull'immigrazione e lo sfruttamento degli immigrati, che come la merce dei supermercati vengono congelati e scongelati a uso e consumo, fino alla disumanizzazione. """"Surgelato da esportazione in porzione monodose"""". Come le altre opere della collana di fumetti della casa editrice Argolibri, il testo non finisce sulla pagina, ma l'opera è stata musicata dal gruppo rock Contradamerla, ascoltabile tramite qrcode." -
Nuova poesia troll
Nuova Poesia Troll è l'opera di un collettivo tra i più importanti nella scena poetica italiana d'avanguardia del XXI secolo. Dalle pagine social alle pagine cartacee, il libro tenta di fermare il tempo effimero dello scrolling grazie all'antico processo di inchiostrare la carta. -
Cinema vivente
«Il cinema attuale è la camera oscura. Il cinema del futuro sarà la camera Ardente. Il roveto ardente che parla, donde vengono le leggi del mondo». Così scriveva Saint-Pol-Roux (1861-1940), poeta solitario dalla barba bianca, soprannominato Saint-Pol-Roux-le-Magnique, «e si direbbe che questo soprannome se l'era proprio meritato, tanto a causa dello splendore dei suoi costumi, quanto per la bellezza truculenta dei suoi discorsi». Il suo libro Cinema Vivente è un folgorante appello rivolto agli scienziati e ai pionieri di un'arte ancora alla sua preistoria, la ""prova generale"""" di un mondo nuovo, in cui «ci sdoppieremo. I doppi prenderanno il nostro posto, e persino le diplomazie e le guerre future si svolgeranno tramite gli altri noi stessi». Prestare ascolto a un libro come questo significa immaginare un cinema """"altro"""", nato prima della sua invenzione; un cinema oggi in sorprendente dialogo con i nuovi scenari tecnologici, e allo stesso tempo ancora rivolto contro ogni gabbia prestabilita."" -
Niente di personale
L'autore del primo canzoniere d'amore della storia della letteratura italiana a essere programmato e pubblicato in edizione digitale, torna a esplorare i confini della parola poetica, utilizzando log e altri dati provenienti dal web per fare poesia. Riciclando, riusando e montando con l'ironia della sorte ciò che rompe la funzionalità della rete e ne esibisce il lato oscuro (errori, spam, pornografia), in ""Niente di personale"""" Venerandi compone error poetry, spam poetry, il porno-poemetto you are looking for you e, nel settecentenario dantesco, riscrive la Commedia in ordine alfabetico."" -
Tutte le poesie
Argolibri presenta ""Tutte le poesie"""" di Cosimo Ortesta, opera che raccoglie per la prima volta insieme tutte le opere di uno dei più grandi poeti del secondo Novecento italiano, a tre anni dalla sua scomparsa Un libro dalla straordinaria forza espressiva che è lo specchio di una vita vissuta nel costante confronto con l'altro e nel dialogo mai passivo con una tradizione europea che va dal Barocco a Mallarmé, da Frost e Auden a Beckett e Valéry. La poesia di Ortesta si disegna così come un'esperienza estrema della parola, una visione che attraversa il proprio spazio esistenziale radendolo con la lama di una luce affilata e implacabile, una lingua che egli stesso definì """"omicida"""". Elegante traduttore dal francese, poeta dalle pubblicazioni rade e meditate, recensore raffinato, Cosimo Ortesta ha incarnato quella figura di poeta-critico-traduttore cosi caratteristica del nostro Novecento. """"L'ombra di un mondo esterno si avvicina radice che dal ventre e dalla mente cresce nuda fraterna lingua contro l'esperienza del giorno. Le sue costellazioni luminose e fredde sono presagio di amori incerti di fiocchi di neve, bufere incandescenti, e al centro del campo azzurro la pioggia roteando fa notte estiva, quiete e calma, in cui si chiude assonnata e ferita un'altra perfezione. Tremo fino al sonno quando la calma di un molteplice sfacelo si dilata e su questo interno plana dove di amore né d'alcun timore bisogna parlare adesso che niente c'è da dire adesso che il chiarore è una pace così lenta in disfarsi così viva bellezza in darci aiuto per nessuna pace. Ma se lei perdesse la testa e scoppiando in un oceano di piume a due a due un altro io un altro tu a dirsi addio ancora forti ma sempre più inesperti ritornando all'addio ci sarebbe la voce nel centro della paura Testimone di questo incerto rito è la mano che scrive esatte menzogne della lingua omicida. Il volume contiene le opere pubblicate in vita, traduzioni """"segrete"""", gli inediti dell'ultimo periodo e le riproduzioni delle poesie manoscritte dedicate alla Rosselli e a Zanzotto."" -
Rovi
Argolibri presenta Rovi, tutte le poesie di Davide Nota, cantore dei confini della nuova civiltà globale, dove la città lascia il posto alla selva e tra i rovi si nasconde ""il fiore smarrito della rivolta"""". Davide Nota ha traghettato nel Duemila la tradizione della poesia sperimentale, rinnovandola. Da Pasolini e Roversi e dall'esperienza di «Officina», sul finire del Novecento quella linea ha trovato il suo più illustre interprete in Gianni D'Elia, poeta fondamentale per la formazione di Nota. Ma rifiutando gli stilemi più canonici della tradizione poetica civile, spesso appesantiti da una seriosa retorica, la poesia di Nota restituisce un groviglio espressionistico proveniente da un sostrato visionario originario, brulicante, arrivando a spaccare la superficie piana del discorso e provocando sulla pagina - e ancor più nella mente del lettore - un paesaggio verbale e iconico liminale, tra la civiltà e la selva. I rovi, poesie già edite in precedenti raccolte e riviste per questa edizione integrale, appartengono a una stagione che va dal 2002 al 2013, vissuta da Nota nel ruolo non solo di poeta ma di intellettuale militante, fondatore della rivista di poesia e realtà «La Gru» e del collettivo """"Calpestare l'oblio"""", protagonista tra il 2008 e il 2011 di un vasto dibattito rimbalzato su tutti i media nazionali e in Francia. Divenuto editore, con le edizioni Sigismundus, e opinionista, a «L?Unità» e all'«Huffington Post», Nota si è infine ritirato improvvisamente dalla scena, tra antiquitates editoriali e nuove sperimentazioni estetiche, documentate nell'appendice, inedita, al volume. Vagabondando tra le macerie del movimento dei movimenti, di fronte al trionfo del capitalismo delle piattaforme, Nota nei suoi ultimi versi ha annunciato l'approdo al selvaggio, ai rovi e al tarassaco, come orizzonte della ribellione, proseguendo poi nella video-arte e nel teatro multimediale la sua ricerca verso la poesia totale."" -
Presentimenti del mondo senza tempo. Scritti su Emilio Villa
Dopo ""Il Clandestino. Vita e opere di Emilio Villa"""" (Derive Approdi, 2004 - Mimesis, 2016) Aldo Tagliaferri torna in libreria con Presentimenti del mondo senza tempo. Scritti su Emilio Villa, opera che raccoglie per la prima volta in volume tutti i saggi e gli scritti più importanti dedicati a Emilio Villa in oltre 40 anni di critica serratissima. Compendio di una vita all'inseguimento della labirintica e sibillina poetica villiana, Aldo Tagliaferri, uno dei massimi critici viventi, pubblica forse il suo libro più importante, un libro destinato a divenire un classico della critica letteraria, chiave d'accesso indispensabile all'opera caleidoscopica del genio villiano e ai processi culturali di ibridazione e mutamento in atto nel secondo novecento, italiano e internazionale. Il volume, curato da Gian Paolo Renello, si compone di sedici saggi, di una video-intervista dal titolo Esprimere l'inesprimibile (in QR code nel libro, a cura di Giuseppe Sterparelli e Gian Paolo Renello) e accoglie al suo interno preziosi documenti inediti, tra cui due Labirinti villiani e una cartolina di Marcel Duchamp inviata all'amico Villadrome"""". Il libro viene pubblicato in un periodo che il critico Andrea Cortellessa ha giustamente definito """"Villa-Renaissance"""": non si contano infatti le mostre dedicate ai lavori e alle opere di Villa (solo nel 2021 a Roma e Macerata), i convegni in Italia e all'estero (in via di creazione un centro studi internazionale a lui dedicato), come le pubblicazioni di inediti e nuovi studi (sempre per Argolibri, nel 2021, Rovesciare lo sguardo. I Tarocchi di Emilio Villa)."" -
Argo. Vol. 21: Immaginaria
La storica rivista Argo esplora il territorio dell'immagine con il suo ventunesimo numero: Immaginaria. Argolibri presenta il nuovo numero della rivista Argo: Immaginaria. Dai libri illustrati alla narrativa digitale, dal cinema alla street art, dalla poesia all'iconic turn, Immaginaria offre uno sguardo multiforme su un tema di assoluta attualità e fondamentale nella storia della produzione artistica. Il volume include contributi di scrittori, poeti, registi, illustratori e artisti impegnati sui diversi fronti della cultura legata all'immagine. Tra i contenuti proposti: iconografia del ventesimo e ventunesimo secolo, cyberpunk e digitale in letteratura, indagini sull'architettura, periferie e spazio post-moderno, rapporto tra immagine e immaginazione, dialogo tra il segno e la sua possibilità di lettura, immagine dialettica nella filosofia (Benjamin, Warburg, Nietzsche) e l'archeologia della visione. -
Il compleanno e altre opere
«Questo è il mio corpo/cucilo senza/memoria». I versi di Florinda Fusco sono emersioni, nel senso anche di ""emergenza"""", da un poiein in crisi, insorgenze dal vuoto spazio della pagina, come un silenzio che """"dice"""", riempito di sangue e carne, perché espressione di un farsi poetico corporeo e sensoriale femminile. I sensi appaiono potenziati dalla tensione poetica: il corpo, seppur frantumato e sezionato, come per le mistiche della tradizione (ampiamente studiate dall'autrice), sembra giungere dove la parola non può arrivare; scisso, ancorato al terreno umico con piedi, mani, pelle e ossa, ma costantemente attratto dalla visione, dall'estasi, dalla pulsione, abstractio mentis che sempre lascia segni sul corpo, ferite versali di una sofferenza lacerante incistata nel corpo. La parola perde così il suo tenore analogico e diviene """"corpo"""" per se stessa, corpo politico, spettrale e dinamico, come snodo della tensione, come derma della relazione abissale tra vita e morte, tra necessità del dire e afasia: corpo scrivente, sessuato, iper-esposto, benché usato, come ha scritto Biagio Cepollaro, «per un'esperienza che di corporeo non ha più nulla». Una ricerca poetica che affonda nel pre-verbale, verso l'oltre della parola, per cui le immagini e i suoni sembrano giungere da un luogo lontanissimo, «da una profonda instabilità semantica, da dove si ricomincia a parlare, a nominare», ha scritto Giuliano Mesa. Una poesia radicale, intesa come interrogazione al mondo che non può avvalersi di vecchie risposte, di vecchie domande - e che domanda ancora, """"di nuovo"""", protendendosi «verso la precoscienza del genere, prima del gender ma anche oltre il gender, scavalcato per estremizzazione sensoriale e auto-percettiva, tra residui di coscienza politica e lacerti di memoria autobiografica», come precisa Margherita Ganeri. Interlocutrici fondamentali dell'autrice sono Simone Weil e Hannah Arendt, tra quelli più propriamente poetici Amelia Rosselli, Edoardo Cacciatore ( attraversati a lungo dall'autrice nei suoi studi e nella produzione saggistica) e Alejandra Pizarnik. Nel libro, oltre all'inedito Il Compleanno, è contenuta la trilogia Tre opere (Linee, Il libro delle madonne scure, La Signora con l'ermellino) che ha reso Florinda Fusco una delle voci più innovative e radicali della poesia italiana del nuovo millennio."" -
The coffin
«The coffin affronta roba davvero pesante con uno stile pulp disinvolto “Cos’è che fa di un essere umano un essere umano? Di cosa è fatta l’eternità? Quando si è davvero vivi?"" E le risposte fornite sono immancabilmente divertenti e intriganti. Prima che pensiate di essere incappati in un Kierkegaard per principianti, però, lasciatemi dire che gli autori riescono a tenerci sulle spine e a rendere l’azione, le scene clou, le atmosfere horror, angoscianti e velate, in modo superbo, unendo abilmente fantascienza, drammi familiari, e la classica storia a fumetti sull’origine dell’eroe super-corrazzato.» Con queste parole, tratte dall’introduzione al libro, Guillermo Del Toro riassume questa ambiziosa opera."" -
Cuciture
Eduard Escoffet, catalano, è uno dei nomi più noti e importanti della poesia sperimentale e performativa internazionale e con i suoi spettacoli di poesia e le sue installazioni è stato invitato nei maggiori festival di tutto il mondo. Cuciture raccoglie il meglio della sua produzione poetica lineare offrendo al lettore italiano l'occasione di conoscere la sua opera. La scrittura di Escoffet è tagliente come un bisturi, apparentemente semplice, ma in realtà essenziale e spietata. Egli usa la scrittura poetica per staccare le parole dalle cose e poir imetterle al loro posto, avendo però cura che resti traccia di tutte le 'cuciture', per permettere al lettore di smascherare tutti gli inganni del dire, per metterlo di fronte, insieme, alla sua capacità di smascherare i luoghi comuni della comunicazione, scoprendo in ogni parola abissi di senso imprevisti e spiazzanti, ma anche alla perenne inadeguatezza del linguaggio nei confronti del reale. I suoi testi, immaginati per l'interpretazione spesso provocatoria e paradossale che ne dà l'autore sul palco, sono flash a volte crudeli, a volte distanti, altre ancora abbacinati, di come nella quotidianità e nell'apparentemente irrilevante sia possibile scoprire - grazie alla poesia - la chiave di nuovi orizzonti. Il libro è introdotto da una nota del poeta Lello Voce, che segue il lavoro di Escoffet sin dai suoi albori e seguito da una ricca Postfazione di Francesco Ardolino, uno dei più noti e prestigiosi studiosi della poesia catalana contemporanea. Il volume è curato e tradotto da Nancy De Benedetto, Presidente AISC-Associazione Italiana di Studi Catalani.