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Nemesi
Londra nei mesi immediatamente precedenti la Prima guerra mondiale. Erik è un brillante scienziato che insieme ad Amanda, lavora a forme di energia alternative. Erik inizia ad avere strani sintomi, sente delle voci che lo chiamano, immagini dove tenebra e luce sembrano combattere tra loro, rumori di esplosioni, di grida, di morte. Si troverà a dover lottare contro misteriosi personaggi che si fanno chiamare Guardiani, in una realtà che verrà stravolta e a dover sventare una minaccia nucleare. La stessa storia della civiltà umana sarà messa in dubbio da rivelazioni che avrà difficoltà ad accettare. In un crescendo di colpi di scena, in un'Europa devastata dalla guerra, mistero, fedeltà e amore si intrecciano in un finale che lascia in sospeso spalancando le porte al seguito. -
La filosofia del barattolo. Nuova ediz.
"La filosofia del barattolo"""" non è un saggio di metafisica come il titolo potrebbe suggerire, ma è un vero e proprio romanzo, che narra un episodio decisivo nella vita del signor Felice, protagonista di un’insolita storia. Infatti, è proprio un barattolo a scatenare gli eventi in un susseguirsi di coincidenze casuali o forse volute. Il barattolo assume l’inconsueta funzione di feticcio, attorno al quale ruota una storia assurda, tale da proporre al lettore, in modo leggero e ironico, alcune riflessioni sui temi importanti nella vita dell’uomo, come: la libertà che confligge con le strane casualità dell’esistenza, il rapporto fra l’uomo e la donna sovente agitato e il matrimonio che spesso naufraga a causa di banali litigi. Attorno al barattolo ruota pure il tema di un consumismo sfrenato e di una tecnologia invasiva, per non parlare della politica che appare vanamente ideologica e lontana dalla realtà. Il progressivo aumento della popolazione straniera è l’argomento di fondo, che viene trattato con un’arguzia ingenua e ben calibrata. La magia fa la sua parte offrendo l’ultimo tocco." -
Il quadro dimenticato
Tessere di un puzzle sparse in ordine non cronologico che delineano un arco temporale che va dagli anni Sessanta fino quasi ai giorni nostri. Gli anni del miracolo economico che trasformeranno un Paese agricolo sottosviluppato nel Bel Paese industrializzato. Dimenticati gli anni bui del Dopoguerra, prevale un clima di ottimismo e bisogno di leggerezza. Lo spopolamento del Sud, flussi migratori verso il Nord di famiglie e giovani in cerca di nuove prospettive e salari migliori. I due protagonisti: Martino che, arruolatosi nell'arma dei carabinieri, darà una svolta alla sua vita, superando le umili origini contadine meridionali; Diana, giovane e promettente interprete della canzone italiana, cercherà, attraverso la musica, il riscatto dalla povertà e dalla miseria. Una passione indomabile li unirà e li travolgerà. -
Residenza Kazoku
Tōkyō. Un bambino americano svanisce in uno dei residence più sicuri di tutto il Giappone. A occuparsi del caso, l’Ispettrice Watsuda, inviata insieme ai suoi compagni Mizo e Fukuoka, esperti in persone scomparse. Le indagini cominciano con interrogatori a tappeto di otto famiglie che condividono il cortile del “Kazoku”. Inizialmente appare tutto perfetto, ovunque si guardi, ma presto le prime incrinature: ognuno sembra avere in tasca la sua verità, una parola per ogni vicino, amico e nemico, tutti credono di sapere chi sia stato, chi il più malvagio, chi il più penoso. Nessuno è senza alibi. Ognuno nasconde un segreto, alcuni più di uno. Ogni famiglia incolpa l’altra in un saliscendi di mezze verità e conclusioni affrettate che condurranno il lettore in un groviglio di enigmi e sospetti. -
Il giglio dorato
Cassandra Greco, palermitana per amore, è un’archeologa che scrive per la rivista specializzata “Sulle Orme del Passato”. Sposata e con una bimba, non smette mai di inseguire le sue passioni; cocciuta e instancabile, non ama le questioni irrisolte. Ciò la spinge a indagare in un misterioso caso di omicidio che riempie le pagine di cronaca dei quotidiani fiorentini. La protagonista cerca prove fra opere d’arte e luoghi simbolo della cristianità. Monaci, cavalieri, togati e pergamene si intrecciano nella vicenda, tra numerosi colpi di scena ed enigmi da risolvere. La sua indagine la porterà lontano, a Gerusalemme, dove finalmente troverà tutte le risposte e il viaggio si trasformerà in un “pellegrinaggio” che la condurrà a riscoprire, tra le altre cose, i valori della tolleranza e della fratellanza fra i popoli. -
Voci dell’intorno. Un dialogo con la natura
Lo dice l’autore nella sua nota al volume: l’emozione dell’attimo e il fascino delle cose. Questa è la costante, la chiave di lettura della poesia di Gino Iorio, aedo della bellezza in tutte le sue espressioni, voce che dà voce a ciò che spesso, soffocato dal frastuono del quotidiano, non riesce più a parlare all’anima dell’uomo in cerca di purezza, di profondità, di assoluto e di senso. In questa silloge opportunamente illustrata, si raccolgono quarantasei momenti, ricavati da una copiosissima (varie centinaia) produzione di opere poetiche, e accomunati dallo specifico tema bucolico. Momenti attorno ai quali il tempo si ferma, e il fiore, l’albero, il sole e la luna, il passero, il leone e mille altri esseri, animati e non, compagni del destino umano nella misteriosa traversata dell’esistenza, si fanno maestri e consolatori del cuore. -
Pillole di saggezza. 365 riflessioni per migliorare la tua vita
365 pillole, una per ogni giorno dell'anno, che non hanno bisogno di bugiardini e non possiedono controindicazioni. Per questo sei libero di ""assumerle"""" secondo la modalità di lettura che preferisci: gustandone una al giorno o divorandole tutte d'un fiato. Le riflessioni riguardano temi universali e quotidiani - dall'Amore, al lavoro, al mondo relazionale in generale - intervallate ogni 7 giorni da un esercizio pratico, che puoi utilizzare per cambiare concretamente la tua vita. Concetti semplici ma profondi, insomma, alternati alla narrazione di miti, proverbi, leggende e curiosità, che ci insegnano a raggiungere i nostri obiettivi, ad aggirare gli ostacoli, a non abbandonare mai i nostri sogni."" -
Allenare attraverso il gioco condizionato. Settore giovanile: la didattica per favorire la comprensione del gioco e lo sviluppo del talento creativo
Il libro si rivolge agli istruttori di Scuola Calcio e agli allenatori di settore giovanile. Scopo della pubblicazione è quello di favorire la comprensione del gioco, sviluppare le abilità tecnico-tattiche e stimolare la fantasia e la creatività del giocatore. Per raggiungere l'obiettivo le esercitazioni contenute all'interno del volume (oltre 70) hanno come base fondamentale il gioco e la sua variabilità. -
Bollettino dantesco. Per il settimo centenario (2020). Vol. 9
Il «Bollettino dantesco. Per il settimo centenario», nato sotto l'egida del Comitato Ravennate della Società Dante Alighieri, si occupa di critica e di curiosità dantesche e si pubblica una volta l'anno (dal 2012 al 2021) in un volume di circa centosessanta pagine. Edito grazie all'illuminato patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, la rivista ricalca le orme de «Il VI centenario dantesco. Bollettino bimestrale illustrato», già diretto (dal 1914 al 1921) da mons. Giovanni Mesini, conosciuto come ""il prete di Dante"""". Il «Bollettino dantesco» coinvolge studiosi e dantisti di fama internazionale, ed è diretto dai professori Alfredo Cottignoli ed Emilio Pasquini dell'Università di Bologna."" -
Una macchina mitologica del '68. Nanni Balestrini e il rituale della «Grande Rivolta»
Partendo dallo studio dei romanzi di Nanni Balestrini, riuniti nel 1999 in una trilogia intitolata ""La Grande Rivolta"""" (""""Vogliamo tutto"""", 1971, """"Gli invisibili"""", 1987, """"L'editore"""", 1989), questa ricerca ricostruisce l'influenza della letteratura sull'immaginario delle rivolte del lungo Sessantotto italiano. L'opera di Balestrini costituisce infatti un'eccezione degna di nota nel panorama letterario di quegli anni, e proprio per questo può mostrarci più chiaramente le architetture simboliche e i procedimenti di una consapevole mitizzazione. L'analisi di questi romanzi rivela infatti che il racconto della contestazione segue le fasi dello schema dei riti di passaggio descritto dall'antropologia del Novecento. Vengono a tracciarsi così i contorni di un preciso discorso sul Sessantotto, che ha influenzato sia la memoria pubblica che il racconto letterario e storico: la narrazione della rivolta come un rituale comunitario di transizione, che conduce dalla festa al sacrificio. Applicando categorie antropologiche all'analisi dei testi letterari si scoprono le radici profonde di questo discorso, edificato su una dinamica mitologica che sembra ineludibile: decostruirlo significa tentare di comprendere come dall'ultima età eroica della Repubblica si sia giunti a un immaginario contemporaneo dell'azione politica dove ogni facoltà di agire sull'esistente appare impossibile."" -
«Un fulgorato scoscendere». L'opera narrativa di Giuseppe Berto
Soldato, eterno debuttante, nevrotico all'ultimo stadio, eremita in una casupola di fronte dallo Stretto di Messina: la figura di Giuseppe Berto è stata considerata da molti come una meteora nel panorama letterario nazionale, spesso per motivi che con la letteratura avevano poco a che fare. Nella convinzione che si tratti di un errore di prospettiva, Saverio Vita ne rilegge l'opera da una diversa angolazione, in modo da metterne in luce i numerosi aspetti ancora poco studiati. Dotato di uno stile metamorfico, facilmente in grado di adattarsi al proprio tempo, l'obiettivo di Berto è sempre stato quello di parlare al pubblico coevo tracciando un discorso non solo narrativo, ma soprattutto etico, lungo quei trent'anni di dopoguerra che hanno disegnato la contemporaneità. Dai primi racconti ai romanzi maggiori, la sua opera è costruita su un vero e proprio ""sistema autobiografico"""" che si fonda sul ricorrere costante di episodi e temi, ma soprattutto su una complessa dinamica psicologica che dà forma a ogni espressione della sua scrittura. La pagina di Berto è viva, perché la sua tessitura è complicata da un groviglio emozionale di vergogna e senso di colpa che, se ben letto, restituisce ai lettori la pienezza di un vero, dimenticato protagonista del Novecento."" -
Cantare di Giusto Paladino. Ediz. critica
Il ""Cantare di Giusto Paladino"""" può essere considerato un best seller quattrocentesco in ottava rima: tale fu infatti per buona parte del XV secolo, prima di sprofondare in un oblio plurisecolare. Testimonianza di grande valore letterario e culturale, costituisce per molte ragioni un vero e proprio unicum all'interno del panorama della letteratura canterina. Esso riflette il gusto e la sensibilità di un secolo amante delle glorie cavalleresche ma al contempo travagliato da una profonda crisi religiosa, la cui complessità e ricchezza conquistò il mercato librario, coinvolgendo un pubblico interessato alle questioni dottrinarie non meno che alle gesta di Orlando e di Tristano. L'edizione critica restituisce quest'opera dimenticata attraverso un'analisi puntuale del testo e delle fonti, chiarendo le tematiche più controverse relative all'autore e alla dazione, così come quelle sulla creazione, circolazione e ricezione del testo stesso; dedicando ampio spazio alla storia della tradizione (con particolare riguardo per il codice più celebre e autorevole, riccamente illustrato da un singolare notaio, copista-illustratore nonché appassionato lettore) e fornendo infine l'edizione critica della redazione originale. La discussione ecdotica darà conto delle scelte editoriali intraprese, caratterizzate da un approccio flessibile e calibrato, con soluzioni in grado di combinare le possibilità offerte dal metodo lachmanniano con le caratteristiche tipiche di una tradizione rielaborativa."" -
La costola storta. Testi e pretesti della misoginia tra i musulmani
Misoginia, sessismo e violenze contro le donne sono presenti in tutte le società e le culture, quali che siano le religioni, i sistemi sociali e politici. Il mondo è strutturato gerarchicamente, il dominio dell'uomo sulla donna è la regola, e si manifesta in modi diversi, più o meno evidenti. Che sia un problema presente e urgente anche nelle società a maggioranza musulmana è un dato di cui bisogna prendere atto, ed è necessario capirne le cause per contrastarlo. Questo lavoro si concentra sui testi e sugli autori che hanno fatto la storia dell'Islam, a partire da alcune, inevitabili, domande: l'Islam ha un ruolo nella misoginia diffusa nelle società musulmane? Questa misoginia proviene dai testi sacri oppure dall'elaborazione sapienziale della religione che si è sviluppata in seguito alla predicazione del profeta Muhammad? Perché le società musulmane recepiscono con tanta lentezza le istanze dei movimenti delle donne, movimenti che da più di due secoli sono attivi nei paesi a maggioranza musulmana così come in Occidente? Marisa Iannucci si sofferma sulle parole delle tradizioni profetiche e degli esegeti del Corano che hanno diffuso nei secoli un sessismo talora violento nelle società musulmane, purtroppo ancora presente. Storicizzando e contestualizzando la produzione esegetica, l'autrice propone una lettura contemporanea femminista, contestando le interpretazioni sessiste dei testi ed evidenziando il messaggio di giustizia e di equità intrinseco al Corano. -
Nuova edizione commentata delle «Rime» di Matteo Griffo
Le ""Rime"""" di Matteo Griffoni sono un interessante nucleo metricamente e tematicamente eterogeneo, composto a Bologna a cavallo dei secoli XIV e XV da un componente dell'oligarchia cittadina. Il notaio Matteo Griffoni fu infatti a più riprese al vertice delle istituzioni comunali e impiegato dal Comune di Bologna come funzionario pubblico, ricoprendo inoltre l'incarico di responsabile dell'archivio pubblico cittadino. La sua lunga militanza politica, la sua presenza negli uffici, la sua familiarità con la documentazione archivistica gli consentirono di comporre una storia della città di Bologna scritta in latino, il """"Memoriale historicum"""", che ci è giunto autografo. La particolarità che rende il canzoniere griffoniano un unicum nel panorama della lirica italiana del Trecento e del Quattrocento è quella di essere stato fissato a margine dei documenti d'archivio, in gran parte dalla mano del notaio bolognese, fissando un corpus testimoniale autografo - e in una parte residuale idiografo - in maniera estemporanea e originale sulle carte notarili, ancora oggi conservate nelle stanze dell'Archivio di Stato di Bologna. Le Rime sono raccolte e proposte per la prima volta in un'edizione critica, arricchita da un commento attento a rilevarne le fonti e le peculiarità linguistiche, stilistiche, letterarie, metriche e storiche, così da permettere a un pubblico largo di farsi un'idea complessiva dell'attività poetica di Matteo Griffoni."" -
«La bibbia degli italiani». Dante e la Commedia dal Trecento a oggi
Ripartito in venti capitoli intimamente coesi, il volume è frutto di una ventennale ricerca e mira ad attestare, tramite alcuni momenti esemplari della fortuna critica di Dante e del suo poema, la precoce nascita, sin dal Trecento (grazie al suo primo biografo e pubblico lettore, Giovanni Boccaccio, e al geniale magister romagnolo, Benvenuto da Imola), di un mito nazionale come quello dantesco. Esso poggia soprattutto su un'idea forte, che è quella dell'attualità del culto risorgimentale di Dante, non solo come padre della nostra lingua, ma anche come profeta della nazione italiana, un culto che il nostro irredentismo ha trasformato, tra Otto e Novecento, in uno straordinario mito identitario, in cui ancor oggi si riconosce l'intero Paese. Di qui il titolo del volume (La Bibbia degli Italiani), che si richiama a una felice definizione militante della Commedia di Anton Giulio Barrili (poi riecheggiata anche da un giovane Cesare Battisti), che additava nel poema il «libro dell'alleanza», ovvero il simbolo dell'unità nazionale. -
Sotto avverso cielo più chiara luce. «Lecturae Dantis» e note sul dantismo romagnolo
Il volume raccoglie undici saggi di argomento dantesco scritti dall'autore nel corso degli anni. All'uso preminente di accostarsi alla ""Commedia"""" misurandosi con la plurisecolare esegesi, Pantaleo Palmieri preferisce misurarsi direttamente con il testo, prestando particolare attenzione al singolo canto o a uno specifico tema. Non trascura gli aspetti filologici, anzi si lascia tentare dalle varie """"cruces""""; richiama l'attenzione sugli aspetti retorico-stilistici; dedica particolare attenzione ai risvolti storici e soprattutto alle implicazioni autobiografiche, cui allude il titolo, che fonde un appunto di Carlo Michelstaedter con uno degli """"Argomenti in versi"""" di Gaspare Gozzi. Le note sul dantismo romagnolo sono tessere di un mosaico di primaria importanza nella storia della fortuna di Dante: prima ancora che i romantici creassero il mito di Dante padre della patria, l'officina della Romagna classicista, con l'esempio e la guida di Vincenzo Monti, riproponeva Dante a modello e celebrava le bellezze della """"Commedia""""."" -
Bollettino dantesco. Per il settimo centenario (2021). Vol. 10
La rivista - che con questo numero, in occasione del settecentenario della morte del poeta, conclude la sua attività - si occupa di critica e di curiosità dantesche e si pubblica una volta l'anno (dal 2012 al 2021). Il «Bollettino dantesco» coinvolge studiosi e dantisti di fama internazionale. -
«Il flagello degli schiavisti». Romolo Gessi in Sudan (1874-1881)
Tra i grandi viaggiatori e avventurieri italiani in Africa, Romolo Gessi gode da sempre di una indiscussa popolarità. Giunto in Sudan nel 1874 come funzionario governativo, divenne famoso per la circumnavigazione del lago Alberto. Nel 1878 Charles Gordon, allora governatore generale del Sudan, gli affidò la missione di sconfiggere i «mercanti di schiavi» che dominavano la regione meridionale del paese. Iniziava così un'epica campagna che terminò solo nel 1880 dopo durissimi scontri. Vincitore militarmente ma non politicamente, Gessi, dopo essere stato salutato come «Il flagello degli schiavisti», fu costretto a dimettersi. Nel tentativo di raggiungere la capitale del Sudan rimase intrappolato nelle paludi nilotiche e circa quattrocento uomini del suo seguito perirono di stenti. Lo stesso Gessi fu sul punto di soccombere, e si riebbe solo parzialmente dalle fatiche del viaggio. Ricoverato all'ospedale francese di Suez si spense nell'aprile del 1881. Analizzando criticamente la documentazione disponibile, integrata dalla pubblicazione di numerose lettere, l'autore offre un ritratto di Romolo Gessi più sensibile ai luoghi e alle circostanze in cui si svolse la sua azione. -
Dante, Bologna e lo «Studium»
Questa raccolta di saggi di Emilio Pasquini, scritti in un arco di tempo di circa quarant'anni e centrati sul rapporto tra Dante e la città di Bologna, ha come primo obiettivo quello di invitare i lettori, non solo gli specialisti, allo studio di Bologna e di Dante attraverso i contributi che Pasquini ha dedicato al poeta fiorentino, alla città felsinea e allo ""Studium"""" petroniano. Contributi scritti con un approccio scientifico ma con un linguaggio divulgativo, nei quali l'autore rinuncia all'uso di una lingua da addetti ai lavori in favore di uno stile piano e facilmente comprensibile. Questi saggi non solo consentono al lettore di ricomporre uno dei tanti filoni di ricerca di Emilio Pasquini, ma rappresentano anche un modo per ricordare, a un anno dalla scomparsa, il suo magistero bolognese, rinsaldando il legame con la città dove insegnò a partire dagli anni Sessanta e dove visse con la famiglia. Un'occasione per partecipare alle celebrazioni del settimo centenario della morte di Dante Alighieri, ribadendo il ruolo che il capoluogo emiliano ebbe nella formazione del poeta e l'impatto che i suoi scritti ebbero sulla cultura bolognese del suo tempo."" -
Guida alle fonti dantesche dell'Archivio di Stato di Ravenna
In occasione del settimo centenario dalla morte di Dante Alighieri l'Archivio di Stato di Ravenna, custode della storia e delle memorie cittadine, celebra il Poeta con una guida dedicata alla documentazione di argomento dantesco conservata presso l'Istituto. Il volume è pensato sia come un agile strumento di conoscenza e divulgazione sulla vicenda dell'Alighieri a Ravenna e del rapporto della città con la sua figura, sia come fonte di primo accesso per gli studi di approfondimento sul tema. Il progetto, realizzato dalla cooperativa Hibou e con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, fa da compendio alla mostra ""Alla ricerca di Dante: i documenti danteschi dell'Archivio di Stato di Ravenna"""", organizzata presso l'Istituto nel corso delle celebrazioni del settecentenario dantesco, al fine di esporre parte della documentazione di argomento dantesco conservata. Premessa di Alfredo Cottignoli""