Sfoglia il Catalogo feltrinelli007
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7781-7800 di 10000 Articoli:
-
Tre volte figlia
Un percorso all'indietro nel tempo alla ricerca di antiche, a volte sofferte radici. Storie semplici legate a problematiche di vita, come l'infanzia, l'abbandono, l'amicizia, l'amore, la morte. In un intreccio che conferma che il nostro passato torna sempre presente, a noi e a chi viene dopo di noi. Amore e morte, lucidità e follia, luci ed ombre, realtà e finzione. ""Tre volte figlia"""" è la storia di un distacco, negli anni trasformato in ricerca, poi verità e, infine, consapevolezza. Una vicenda di travolgente normalità e bellezza, che porta il lettore anche nei sapori di un tempo vicino e lontanissimo. Quando bastava il profumo della crema di piselli americana a riempire la felicità."" -
Fabulae dulces in fundo
Fabulae dulces in fundo raccoglie corsivi e brevi elzeviri su temi di attualità apparsi sul quotidiano ""Avvenire"""". L'autore ha voluto raccontare e dimostrare il riscatto del Sud della penisola da una secolare arretratezza e dal predominio invadente delle cosche mafiose e camorristiche. In questi articoli viene registrato un fatto nuovo: dopo l'orribile sacrificio del giudice Falcone nel 1992, la ottocentesca """"questione meridionale"""" ha subito una brusca battuta di arresto e il Mezzogiorno ha inteso affiancarsi alla civiltà e alle istanze di progresso civile del resto del paese. Una ventata di serenità e di legalità laddove prima era solo l'esplosione delle stragi di camorra e di mafia o del terrorismo, rosso o nero poco importa. Di questa trasformazione a dir poco rivoluzionaria di Napoli e del Sud d'Italia, e quindi dell'intero quadro dell'unità nazionale, dà conto questo libro che, pur in tempi oppressi dall'epidemia del coronavirus, apre le porte alla speranza di un Sud non più schiavo della malavita e di una borghesia in preda ai fumi delle droghe e di un'esistenza parassitaria, ma ad un avvenire tranquillo, prospero di operosità e pace sociale. Così anche la tanto agognata unità d'Italia sembra meno lontana e finalmente possibile!"" -
Ripetizione
Un giovane uomo senza nome arriva in una fortezza posta su un confine speciale, ""una sottile striscia di terra... un'invenzione che separa un deserto da un nulla"""". Tutta la vita del protagonista è scandita dal succedersi ripetuto di gesti, di eventi e di un movimento che avviene tra due poli, un'origine, la casa paterna, e un limite, il confine sul quale sorge la fortezza. Una ripetizione nella quale si consuma la vita del protagonista ma che, al contempo, si propone come condizione dalla quale partire per ipotizzare la possibilità di un senso dell'esistenza."" -
Soluzione dei problemi del vento
È un libro-mondo in cui la Costiera è vista come una metafora dell’intera condizione umana. Si va dal racconto del restauratore di un Cristo ligneo, nella cappella di Santa Maria dell’Olearia, alla vicenda di una compagnia di ragazzi che pratica il jumping, per un ideale di conoscenza superiore. Dalla bancarotta di una famiglia amalfitana, durante la crisi economica dei primi del Novecento agli anni Sessanta e all’evoluzione economica di quel periodo: l’invenzione di un motore rivoluzionario è al centro del racconto, con tutte le conseguenze della bruciante delusione finale, fino all’attuale fase di cambiamento, in cui il turismo è diventata l’occupazione principale della Costiera. Sono solo alcune delle storie. Altri racconti parlano di santi, lupi mannari e marionette, dell’amore di due poeti per una donna, di drammi scolastici, di turisti in cerca di ispirazione, di un ritrovamento prodigioso sepolto dalla furia della Seconda guerra mondiale. Nel suo insieme l’opera, pur avendo un respiro europeo, prende spunto dalle pagine dei grandi scrittori campani, quali Domenico Rea, Giuseppe Marotta, Michele Prisco, Raffaele La Capria, fino a risalire a Masuccio Salernitano e a Basile. In questo senso la tradizione letteraria è sentita come viva e presente, nel tentativo di porsi in continuità, nel solco di quella vasta e intensa esperienza espressiva. -
Il diamante grezzo
Il nucleo di una stella cadente atterra nei pressi di un borgo di pescatori finendo per assomigliare ad una pietra qualunque. Un giorno una bambina che colleziona sassi particolari la raccoglie e comincia a levigarla, incuriosita dai racconti del nonno sull'essenza nascosta delle cose. Presa dall'attenta operazione, e guidata dagli insegnamenti dell'anziano, scoprirà l'importanza della ricerca e del saper attendere, riflettendo in quella che destina alla pietra, una cura da dedicare anche a se stessa. Comprenderà così che proprio nella dedizione fiduciosa si nasconde il delicato svelamento della propria essenza. Età di lettura: da 8 anni. -
Achab. La musica dai conversari di Achab. Vol. 12: Pasolini
Volume dedicato alla figura di Pier Paolo Pasolini a cento anni dalla sua nascita. -
Un piano diabolico e tre delitti per Antonio Delicato
Il Commissario Antonio Delicato riceve la visita di un professore di scienze esoteriche che gli mostra un necrologio nel quale viene annunciata la propria morte. Nella data prevista un uomo viene trovato carbonizzato a seguito dell'incendio della sua vettura. A prima vista sembrerebbe trattarsi di un incidente ma le coincidenze delle date ed alcune riflessioni circa l'ora della morte inducono il Commissario a considerare l'evento come un possibile omicidio ed a collegarlo con la singolare visita del professore di scienze esoteriche. -
Verde menta
È il 1980. La Basilicata è messa in ginocchio dal terremoto del 23 novembre.rnAle, la coprotagonista, è a casa sua, aspetta Vito, il suo ex ragazzo. È passato circa un mese dal terremoto, precisamente siamo a Natale. Nevica, un sorriso triste. È da qui che si parte.rnIl perimetro nel quale si sviluppa la narrazione è un paese, tutto nasce e muore in questo paese della provincia di Potenza.rnQuesto gruppo di ragazzi lucani, quelli del ‘Blocco – 60’ perché nati proprio in quel decennio, prevalentemente appartenenti a famiglie abbienti, trascorrerà il tempo in modo audace, disordinato e feroce, tra Liceo, Radio 78 (la radio locale), sezione del PCI, discoteca 78 e il bar di Pepito. L’alcool, le droghe, le motociclette, sesso e tradimenti sono il filo conduttore fino alla sera fatale in cui tutto il loro mondo crollerà.rnUn romanzo corale, del genere Bildungsroman ovvero di formazione, cioè un corpo narrativo che evolve con la maturazione del protagonista.rnColori forti e contrasti violenti – è il mio modo di raccontare – per parlare di spensieratezza giovanile e voglia di uscire ma anche di disagi, solitudini e infelicità. Non una sterile cronistoria dei fatti accaduti quell’anno, tantomeno una esposizione confinata al solo pubblico locale, ho sempre detestato i campanilismi, piuttosto una maniera diversa per rivivere in pieno il periodo, quello di un gruppo di diciassettenni degli anni ‘80.rnFabula e intreccio non li faccio coincidere, passo dall’analessi (flashback o retrospezione) alla prolessi (flashforward o anticipazione), giusto per rendere la faccenda più pulp. -
Diari 1837-1847. Ediz. integrale
La Natura non si affretta mai; i suoi sistemi procedono ad un ritmo regolare. Il bocciolo cresce impercettibilmente, senza fretta né confusione, come se pochi giorni di primavera durassero in eterno. Tutte le sue operazioni prese singolarmente sembrano essere, per quanto riguarda il tempo, il singolo oggetto per il quale tutto indugia. Ma perché allora l’uomo dovrebbe sbrigarsi come se qualcosa, a parte l’eternità, fosse destinato all’ultima azione? Egli non dovrebbe consumare tanti secoli, così da potersi dedicare per bene al minimo compito, anche fosse soltanto tagliarsi le unghie. Se il sole che tramonta sembra farlo affrettare per sfruttare al meglio il giorno mentre finisce, il canto dei grilli non manca di rassicurarlo, regolare come era in principio, insegnandogli a prendersi il suo tempo, d’ora in avanti. L’uomo saggio è tranquillo, mai impaziente o irrequieto. In ogni istante rimane lì dov’è, come alcuni che, camminando, riposano l’intero corpo ad ogni passo, mentre altri, dato che non rilassano mai i muscoli della gamba, sono costretti a fermarsi dalla fatica accumulata. Così, il saggio non è impaziente che il tempo lo aspetti, né è lui ad aspettarlo. -
Ritorno alla natura. In difesa della dieta vegetariana
Newton scrisse questo libro nel 1811 per promuovere una dieta vegetarina. L’autore sosteneva infatti che il cibo naturale dell’uomo fossero le verdure e che la carne animale fosse malsana e innaturale. La dieta per una giusta alimentazione doveva consistere in frutta, verdura, uvetta, pane tostato, acqua, uova, latte e patate. Il libro di Newton ispirò, tra gli altri, John Snow e il poeta Shelley ad adottare una dieta vegetariana. Nel 1813 Shelley, influenzato dal trattato di Newton, pubblicò A Vindication of Natural Diet, un testo sul vegetarianesimo e in difesa dei diritti animali, in cui esortava a mangiare verde: “Non c’è malattia, fisica o mentale che l’adozione della dieta vegetale e dell’acqua pura non ha infallibilmente mitigato”. -
Educazione, arte e religione
Se si sveglia nell'uomo l'idea di libertà, gli uomini liberi andranno incessantemente di nuovo liberando se stessi; se invece si formano soltanto degli uomini colti, costoro si adatteranno sempre alle circostanze nel modo più educato ed elegante e si forgeranno in sottomesse anime di servi. Che cosa sono per la maggior parte i nostri intellettuali e colti sudditi? Sogghignanti padroni di schiavi, e schiavi essi stessi. Vi è nell'uomo l'impulso a non essere unico ma a sdoppiarsi, a non contentarsi di sé, ma a cercare il secondo uomo, l'uomo spirituale. L'arte crea sdoppiamento, in quanto pone l'Ideale di fronte all'uomo, ma la vista dell'Ideale si chiama religione. L'arte è il principio, ma anche la fine della religione; ne è la compagna. Senza l'arte e gli artisti creatori d'Ideale, la religione non sorgerebbe. L'arte segue l'impulso a fare sbocciare lo spirito in tutta la sua pienezza; a liberare lo spirito dalle tenebre che lo circondano. Allora l'uomo si trova di fronte a Dio. La religione segue una via opposta, mira a conciliare l'ideale o Dio con l'uomo, col soggetto, e a spogliarlo della sua rigida oggettività. -
Il mutuo appoggio
Un testo fondamentale dell'anarco-comunismo che esamina il ruolo della cooperazione nel regno animale e nelle società umane. Per Kropotkin il mutualismo fornisce vantaggi pratici per la sopravvivenza delle comunità di ogni specie, costituendo uno dei principali fattori dell'evoluzione. Un pensiero alternativo sia alle teorie del darwinismo sociale, che pongono l'enfasi sulla competizione e sull'egoismo, sia alle rappresentazioni romantiche, che fondano la cooperzione su una forma di amore universale. L'amore, la simpatia ed il sacrificio di sé sono fondamentali nello sviluppo progressivo dei nostri sentimenti morali, ma la società non si basa su di essi; è la coscienza della solidarietà umana, il sentimento della stretta dipendenza della felicità di ciascuno dalla felicità di tutti, che porta l'individuo a considerare i diritti di ciascuno come uguali ai propri. -
Fra contadini. Dialogo sull'anarchia
Se sparissero i calzolai, non si farebbero scarpe; se sparissero i muratori, non si potrebbe far case. Ma che danno si risentirebbe se sparissero i signori? Sarebbe come se sparissero le cavallette. -
Melancolia
"Melancolia"""" ospita un canzoniere nato come tentativo di cura mitopoietica contro l'incurante uso sociale delle parole: le poesie della silloge restaurano sprecati discorsi sul Bene, ridanno voce a tradizioni e mitologie lontane, si schierano a tradurre i dialoghi eloquenti di querce e cani, trascrivono profezie erotiche durate un lustro." -
Frammenti refrattari. Saggio minimo sulla condizione umana
Non c'è nulla che faccia di me un uomo, nulla che mi inviti ad essere un uomo. Tranne la consapevolezza di esserlo sempre stato per gli altri. E gli altri lo hanno creduto. Nel paesaggio tormentato ed apocalittico del nostro tempo, una scrittura minima, intermittente e randagia, esplora come una sonda sottile le contraddizioni dell'umano in tutte le sue forme. Frammenti singhiozzanti e ribelli, riottosi ed anarchici attraversano la ""nuda vita"""", denunciandone le menzogne e le mistificazioni: esilio, perdita, consunzione, risentimento, nostalgia di Dio, rimpianto dell'Origine, desiderio di un altrove irraggiungibile si esprimono in sentenze lapidarie e assertive costellate di citazioni che """"sono come i briganti ai bordi della strada, che balzano fuori armati e strappano l'assenso all'ozioso viandante""""."" -
The Clash 1977 R.I. Punk Joe Strummer
Zero empatia rabbia violenza odio velocità e veleno, era il Punk! Nel 1977 in Inghilterra stanno succedendo un sacco di cose, l'intero Paese sta bruciando e tutto sembra invecchiare all'istante, per essere buttato via. Il movimento punk è esploso e dopo l'uscita di ""Never Mind the Bollocks"""" dei Pistols, arriva The Clash, il disco fulminante di quella che diventerà la miglior garage punk band del mondo. Attraverso questo romanzo epistolare, corredato dalle traduzioni dei testi originali della band, Joe Strummer, protagonista indiscusso della scena culturale inglese e leader dei Clash, si rivolge al fratello David, appassionato di occultismo, militante di estrema destra, morto suicida nel 1970, per raccontargli come la sua voce non sia più quella di un rocker da pub, ma la voce di decine di migliaia di individui, quella cioè di un intero popolo, un popolo senza radici."" -
La legge della vita. Ediz. integrale
Era la legge della vita, ed era giusta. Egli era nato vicino alla terra, era vissuto, e la legge perciò non gli era nuova. Era la legge di tutti gli animali. La natura non è buona col singolo. Non si preoccupa dell'essere chiamato individuo. Terribili corse verso improbabili salvezze, in luoghi dove la natura conserva rare tracce umane; il contrasto del mondo dei bianchi con quello dei nativi e la reciproca inspiegabilità; luoghi che lasciano intravedere le forze che regolano il rapporto dell'uomo con i suoi simili e con la natura in cui la posta in gioco è sempre altissima, la vita. -
Il figlio del silenzio
Non vivere soltanto la legge che vedi scritta o che odi pronunciare. Vivi secondo la legge che è in te, che è te stesso. Più profondamente, cerca più profondamente! Non ascoltare il tuo spirito: esso vede le cose dal di fuori. Ascolta il tuo cuore: esso sa tutto; esso è tutto. Vivi secondo il tuo cuore. Cammina al ritmo del tuo cuore. Non v'è legge scritta, non vi sono giudici, non vi sono sacerdoti, e tutti sono felici. Tutto è in comune fra amici: nella comunità, ognuno viveva libero, lavorava nelle ore che più gli convenivano, prendendo ciò che voleva nelle ricchezze comuni. Ma tutti tenevano specialmente ad amare attivamente i loro fratelli e a non curarsi degli averi. -
Il filosofo è un cadavere. Ediz. integrale
Il legame tra filosofia e morte è oggetto d'indagine sin dagli albori del pensiero occidentale. Il filosofo deve mostrarsi nel suo vero aspetto: è un cadavere che si aggira nel mondo dei vivi e che in opposizione alla guerra e alla violenza si esprime in pacifiche forme concettuali. La scrittura filosofica, staccandosi dalla vita, può recuperare una genuinità senza censure e inibizioni ideologiche o morali, riportando alla fatica del concetto anche parole e temi messi al bando dalla tradizione. Eppure il filosofo è legato alla scrittura e ai libri da una fede quasi magica, che lo porta a riflettere sullo stile, sul cinema, sull'arte contemporanea e sul rapporto tra il movimento del pensiero e la fissità della morte, sulla scorta di chiare pulsioni sessuali. Il filosofo - simbolo dell'umanità tutta - è morto prima, dopo e durante la scrittura, ma ne conserva un atto di autocompiacimento erotico. Fuori di questo, il nulla. -
La terra promessa. Ediz. integrale
Il protagonista William Guest, militante libertario, rientrato a casa dopo una accesa discussione coi compagni della lega socialista di Hammersmith sulle prospettive di una futura rivoluzione sociale, si addormenta e si risveglia poco dopo nella Londra del XXI secolo, in una società futura da cui sono definitivamente e concordemente banditi lo sfruttamento capitalistico e le istituzioni autoritarie. Una nuova società che si basa sul collettivismo e sul controllo democratico dei mezzi di produzione, dove non esiste la proprietà privata. L'autorità, il sistema monetario, le prigioni non esistono come non esiste nemmeno un sistema di divisione in classi. La società agraria funziona semplicemente nel trovare piacere nella natura, nella bellezza e nel proprio lavoro.