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Il destino del guerriero
Lord Uhtred ha conosciuto il campo di battaglia. Sa che il sangue dei nemici e quello degli amici ha lo stesso colore. Il suo nome è potente, la sua storia suona come una leggenda. Ha conquistato la libertà e ha protetto la sua gente e, per questo, il grande guerriero è pronto ad abbandonare per sempre la guerra e passare il resto dei suoi giorni in pace nella sua amata Bebbanburg. Il regno, però, è ancora diviso e attraversato da inquietanti presagi. La pace che ora concede una tregua è fragile e Uhtred ormai sa che in caso di tempesta la sua fortezza in Northumbria non potrà non essere colpita. I re del Nord e del Sud, infatti, sono sempre più assetati di potere e le loro azioni porteranno inevitabilmente a uno scontro. Uhtred non ha altra scelta che gettarsi, ancora una volta, nel fuoco. Nella battaglia più terribile che quelle terre abbiano mai vissuto, con il futuro del regno in bilico sulla lama della sua spada, Uhtred dovrà scegliere di unire le sue forze a quelle di uno dei due schieramenti già in posizione. Solo il destino deciderà il risultato... -
FAQ sull'universo. Guida essenziale ai rompicapi del cosmo
Siamo una specie litigiosa e spesso in disaccordo, ma c'è una cosa che ci unisce: il bisogno di sapere. Abbiamo grandi domande, che sono un po' le stesse per tutti: perché se avessi inventato una macchina del tempo non potrei usarla per viaggiare a ritroso? Da dove arriva l'universo? Perché gli alieni non sono ancora venuti a trovarci? Cosa c'è dentro un buco nero? Posso riorganizzare le particelle nel mio gatto e trasformarlo in un cane? Un asteroide ci ucciderà tutti? Ci trasferiremo su Marte? Il professore di fisica Daniel Whiteson e lo scienziato e fumettista Jorge Cham sanno spiegare la scienza in modo da renderla davvero alla portata di chiunque. Con umorismo, chiarezza e con l'ausilio dei loro imprescindibili disegni, in queste pagine offrono risposte chiare, accessibili e sorprendenti ad alcune delle domande più comuni, oltraggiose e profonde sull'universo che abbiano mai ricevuto durante la loro carriera e ci guidano in un avvincente viaggio all'esplorazione dei misteri più insondabili del vasto mondo in cui abitiamo. Spiritoso, divertente e completamente illustrato, questo libro è una guida essenziale alla risoluzione dei problemi e dei dubbi più sconcertanti sulla realtà. Insomma, se l'universo avesse una sezione FAQ sarebbe questa. -
Parola d'ordine: proteggere. La mia vita in difesa degli altri
Tra la fine degli anni Novanta e l'inizio degli anni Duemila, l'Italia e il mondo intero scoprono una scioccante verità: il terrorismo esiste ancora, si è evoluto e, soprattutto, è più pericoloso che mai. Nel mirino ci sono personalità di spicco – politici, giornalisti, magistrati –, ma anche i semplici cittadini colpiti dagli attentati dei terroristi islamici, come quello alle Torri Gemelle. In Italia, le Nuove Brigate rosse uccidono a Bologna il professor Massimo d'Antona, consulente del Ministero del lavoro. E pochi anni dopo colpiscono ancora, freddando a colpi di pistola il professor Marco Biagi, eminente giuslavorista. Con lo scopo di contrastare l'ondata di violenza, viene istituito l'Ucis, l'Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale, specializzato nella tutela e nella protezione degli obiettivi sensibili non solo in patria, ma anche all'estero. E il Comandante Alfa viene nominato responsabile dell'addestramento dei militari provenienti dalla Marina, dall'Esercito e dall'Aeronautica che entreranno a far parte delle scorte per tutelare la vita dei possibili bersagli delle mafie e dei terroristi di qualunque colore. Il Comandante Alfa rivela in questo libro le tecniche di protezione, gli addestramenti e i personaggi protetti (dal pm Nino Di Matteo sino ad Hamid Karzai, presidente dell'Afghanistan), riesamina i casi del passato (come la morte di Aldo Moro e l'uccisione del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa), rievoca gli agguati evitati e le terribili sconfitte subite, come l'attentato di Nassiriya. E spiega tutte le difficoltà che si incontrano nel tentativo di scongiurare attacchi spesso imprevedibili senza che per questo venga meno quel giusto equilibrio tra le esigenze della sicurezza e quelle della quotidianità. Con la continua consapevolezza di dover essere sempre pronti all'estremo sacrificio: morire per salvare la vita degli altri. -
Fai bei sogni. Dieci anni dopo
Fai bei sogni, pubblicato nel 2012, era un romanzo autobiografico e la vita dell'autore in questi ultimi dieci anni non solo è andata avanti, come è normale che sia, ma ha avuto anche molti cambiamenti e rivolgimenti. Perciò, in occasione di questo anniversario, Gramellini ha sentito il bisogno di rimettere mano alla sua storia, sia inserendo episodi che nella prima versione non aveva raccontato, sia aggiungendo un lungo capitolo in cui ne riprende i temi più forti e li passa al setaccio emotivo della sua vita di questi ultimi anni. Partendo così dalla morte di sua madre, Gramellini scrive nuove, sofferte e dense pagine con quel tono diretto e intimo che in dieci anni ha conquistato più di un milione di lettori.Fai bei sogni è la storia di un segreto celato in una busta per quarant'anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere. Fai bei sogni è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà finiscono per smarrire se stessi. Come il protagonista di questo romanzo. Uno che cammina sulle punte dei piedi e a testa bassa perché il cielo lo spaventa, e anche la terra. Fai bei sogni è soprattutto un libro sulla verità e sulla paura di conoscerla. Immergendosi nella sofferenza e superandola, ci ricorda come sia sempre possibile buttarsi alle spalle la sfiducia per andare al di là dei nostri limiti. Massimo Gramellini ha raccolto gli slanci e le ferite di una vita priva del suo appiglio più solido. Una lotta incessante contro la solitudine, l'inadeguatezza e il senso di abbandono, raccontata con passione e delicata ironia. Il sofferto traguardo sarà la conquista dell'amore e di un'esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo. -
La rete non ci salverà. Perché la rivoluzione digitale è sessista (e come resistere)
Molestie e minacce online, pornografia non consensuale, informazioni personali condivise senza permesso: in tutto il pianeta milioni di donne sono esposte alla violenza digitale. E le cose non vanno meglio dall'altra parte dello schermo. Ingegnere IT, influencer e altre lavoratrici del tech discriminate o sfruttate sul lavoro. Pregiudizi sessisti dell'intelligenza artificiale e forme discriminatorie di smart working. Catene di produzione high-tech intrise di abusi e misoginia, e abissali disparità di genere nell'accesso alle risorse tecnologiche. Cosa ci ha portato fin qui, e come se ne esce? Costruito su oltre cinque anni di ricerche e impegno femminista, La rete non ci salverà offre uno sguardo inedito, attualissimo e appassionato sulla rivoluzione digitale, e sul suo intreccio con ingiustizie economiche e di genere. Perché nella società capitalista e patriarcale tutto ha un prezzo, e niente accade soltanto per caso. Ma ripartendo dalle voci, dai bisogni e dall'attivismo delle donne si può puntare a riprendersi la tecnologia, e a rimetterla al servizio di tutte e di tutti. -
I segreti di Tutankhamon. Storia di un faraone tra mito e realtà
Da 3.300 anni i suoi occhi scrutano l'infinito e da cento osservano serafici anche noi, parlandoci di un passato che non esiste più, di un'epoca in cui il confine tra vita e morte, tra umano e divino era più sottile che mai. Il 4 novembre 1922, il piccone di un operaio colpì il primo gradino di una scala davanti alla tomba già nota di Ramses VI. L'egittologo inglese Howard Carter, ormai sfinito e prossimo a interrompere gli scavi, seguì quegli scalini uno dopo l'altro con il cuore che gli martellava nel petto finché non si trovò di fronte all'accesso di una porta murata. Quello che scoprì entrando da quel passaggio avrebbe cambiato le sorti dell'archeologia: la prima tomba di un faraone praticamente intatta. La casa che avrebbe dovuto ospitare il corpo di Tutankhamon per l'eternità era stipata di migliaia di oggetti preziosi, statue divine e umane, letti, un trono, armi e gioielli e di alcuni dei reperti più incredibili, famosi e misteriosi di tutta la Storia, come i feti mummificati delle figlie del faraone, la maschera in oro e lapislazzuli che copriva il suo volto e il pugnale forgiato con ferro e nichel di origine meteoritica: tutti gli ingredienti del mito e della Tut-mania che a partire dagli anni Venti si sarebbero diffusi in tutto il mondo. A distanza di cent'anni, il fascino che Tutankhamon esercita su di noi e sulla cultura pop è ancora enorme e Valentina Santini racconta in questo libro quello che è stato scoperto su di lui e i tanti aneddoti su uno dei ritrovamenti archeologici più sensazionali di sempre. Chi era Howard Carter? Quali sono state le motivazioni storiche che hanno portato alla nascita della «maledizione del faraone»? Tutankhamon era davvero il suo nome? Un viaggio avvincente attraverso il passato e le sabbie della Valle dei Re per conoscere da vicino i segreti del faraone bambino. -
La fine è il mio inizio
Un monaco zen siede nel silenzio della sua cella, prende un pennello e con grande concentrazione fa un cerchio che si chiude, l'ultimo gesto della mano su questa terra.«Intanto tu sei venuto a tenermi per mano, e questo ci dà l'occasione di parlare del viaggio di quel ragazzino, nato in un letto di via Pisana, un quartiere popolare di Firenze, che si ritrova nelle grandi storie del suo tempo – la guerra in Vietnam, la Cina, la caduta dell'impero sovietico – poi va sull'Himalaya, e adesso è qui, in una sua piccola Himalaya, ad aspettare questa ora secondo me piacevole. Allora, questa è la fine, ma è anche l'inizio di una storia che è la mia vita e di cui mi piacerebbe ancora parlare con te per vedere insieme se, tutto sommato, c'è un senso.»Tiziano Terzani, sapendo di essere arrivato alla fine del suo percorso, parla al figlio Folco di cos'è stata la sua vita e di cos'è la vita: «Se hai capito qualcosa la vuoi lasciare lì in un pacchetto», dice. Così, all'Orsigna, sotto un albero a due passi dalla gompa, la sua casetta in stile tibetano, in uno stato d'animo meraviglioso, racconta di tutta una vita trascorsa a viaggiare per il mondo alla ricerca della verità. E cercando il senso delle tante cose che ha fatto e delle tante persone che è stato, delinea un affresco delle grandi passioni del proprio tempo. Ai giovani in particolare ricorda l'importanza della fantasia, della curiosità per il diverso e il coraggio di una vita libera, vera, in cui riconoscersi. La sua proverbiale risata e la tonalità inimitabile della sua voce, che qui si è cercato di restituire intatte, lasciano trasparire la serenità di chi non lotta più, felice di un'esistenza fortunata, ricca di avventura e amore. Questo libro è un testo unico che racchiude tutti i suoi libri precedenti, ma anche li precede e li supera. «Se mi chiedi alla fine cosa lascio, lascio un libro che forse potrà aiutare qualcuno a vedere il mondo in modo migliore, a godere di più della propria vita, a vederla in un contesto più grande, come quello che io sento così forte». -
Le due morti del signor Mihara
Un Giappone sconosciuto e oscuro, corroso da antichissime e spietate tradizioni. Questo il teatro in cui l'ispettore nippoamericano Nishida si trova ad affrontare un caso impossibile da risolvere. Takaji Mihara, un uomo d'affari ormai in pensione, è stato ucciso nella sua casa, trafitto da un colpo di spada. La polizia è convinta di aver trovato il responsabile del delitto, un sospettato che avrebbe avuto sia il movente che l'opportunità. Ma il presunto colpevole ha problemi psichiatrici, forse è persino tossicodipendente e ripete di aver trovato la vittima già morta. Il suo sembra un delirio, ma anche per Nishida qualcosa non torna nella ricostruzione dei fatti. Persino le analisi del medico legale riportano alcune stranezze che sembrano contraddire il profilo della vittima. Cos'è successo? Chi era davvero Takaji Mihara? Nishida capisce presto che, per fare luce su questi interrogativi, dovrà addentrarsi nella pericolosa zona grigia degli «evaporati»: migliaia di uomini e donne che per svariati motivi decidono di scomparire e ricominciare da un'altra parte, con un altro nome, con un'altra vita. Un business gestito da società clandestine si occupa proprio di questo: far evaporare le persone. Sarà seguendo la loro scia fumosa che Nishida cercherà di risolvere il mistero, svelandoci un volto del Giappone inedito, spiazzante e inquietante, ma anche incredibilmente poetico. -
Come vento cucito alla terra
Londra, settembre 1914«Le mie mani non tremano mai. Sono una chirurga, ma alle donne non è consentito operare. Men che meno a me: madre ma non moglie, sono di origine italiana e pago anche il prezzo dell'indecisione della mia terra natia in questa guerra che già miete vite su vite. Quando una notte ricevo una visita inattesa, comprendo di non rispondere soltanto a me stessa. Il destino di mia figlia, e forse delle ambizioni di tante altre donne, dipende anche da me. Flora e Louisa sono medici, e più di chiunque altro hanno il coraggio e l'immaginazione necessari per spingere il sogno di emancipazione e uguaglianza oltre ogni confine. L'invito che mi rivolgono è un sortilegio, e come tutti i sortilegi è fatto anche d'ombra. Partire con loro per aprire a Parigi il primo ospedale di guerra interamente gestito da donne è un'impresa folle e necessaria. È per me un'autentica trasformazione, ma ogni trasformazione porta con sé almeno un tradimento. Di noi stessi, di chi ci ama, di cosa siamo chiamati a essere. A Parigi, lontana dalla mia bambina, osteggiata dal senso comune, spesso respinta con diffidenza dagli stessi soldati che mi impegno a curare, guardo di nuovo le mie mani. Non tremano, ma io, dentro di me, sono vento.»Questa è la storia dimenticata delle prime donne chirurgo, una manciata di pioniere a cui era preclusa la pratica in sala operatoria, che decisero di aprire in Francia un ospedale di guerra completamente gestito da loro. Ma è anche la storia dei soldati feriti e rimasti invalidi, che varcarono la soglia di quel mondo femminile convinti di non avere speranza e invece vi trovarono un'occasione di riabilitazione e riscatto. Ci sono vicende incredibili, rimaste nascoste nelle pieghe del tempo. Sono soprattutto storie di donne. Ilaria Tuti riporta alla luce la straordinaria ed epica impresa di due di loro.COME COMINCIALa vampata sulfurea del fiammifero sembrò presagire l'apparizione del demonio. Se fosse comparso, non sarebbe stato la prima creatura degli inferi a passare di lì, quella notte. Nella mansarda l'aria era ferma e puzzava della violenza consumata, di un'umanità bestiale. Dalla finestra spalancata non entrava un alito di vento a spazzarne le tracce. Sembrava che i passi del male avessero lasciato altre impronte, là fuori. Un pianto sommesso, giù in strada, una nenia funebre, poco lontano.Cate accese il fornelletto ad alcol, attese che l'acqua bollisse nel contenitore e sterilizzò l'ago.Di diavoli ne aveva incontrati diversi, fino a comprendere che alcuni esseri erano tormentati da una fame che non aveva nulla a che vedere con il nutrimento. Li osservava esercitarsi con più determinazione di altri nell'arte di sopravvivere, apprendere l'imponderabile, mandare a memoria ogni errore. Con i frammenti d'ossa dei propri simili costruivano corazze, e con la potenza delle mandibole risalivano la china.La vedova Harris apparteneva a quel tipo di esseri. -
La condanna dei viventi
Il bambino ritrovato nella notte sta nascondendo qualcosa. Fosco sostiene che è stato rapito ma è riuscito a scappare, correndo per le campagne toscane. Nessuno gli crede, o forse nessuno ha provato ad ascoltarlo davvero.Io sì. E so che dentro il suo racconto si cela qualcosa di terribile. Qualcosa di più grande di lui e, forse, anche di me. Ma cosa può essere?Soltanto quando un altro bambino scompare, inizio a intravedere uno spiraglio per portare avanti la mia indagine. Fosco e Andrea vivono lontani, non si conoscono, non hanno nulla in comune. Tranne l'aspetto: sono identici, potrebbero essere gemelli. Andrea, però, non ricompare: sta a me trovarlo, stanare chi ha ucciso suo padre e l'ha portato via da sua madre. Sta a me salvargli la vita.Ma da sola non ce la posso fare, ho bisogno di aiuto.L'unico a credere in me è Fabio Costa, un poliziotto reietto e dal passato oscuro, spedito al confino in un piccolo commissariato di provincia.Mentre il numero delle vittime aumenta, e gli enigmi si fanno sempre più indecifrabili, capisco che l'artefice di questi delitti risponde a un disegno superiore. La sua è un'ossessione morbosa, feroce, inarrestabile: trasformare le proprie follie visionarie in violente realtà. In deliranti opere d'arte.Mi chiamo Valentina Medici, sono il più giovane commissario del Servizio Centrale Operativo, e questa è la mia prima, vera indagine. E rischia di essere anche l'ultima della mia vita. Perché nessuno può precipitare in un pozzo così nero, così profondo, e sperare di riemergerne indenne. -
Meglio morto
Mi guardo intorno e vedo il nulla. Proprio ciò che cercavo. Questa cittadina di confine non ha niente da offrire: nessun negozio decente, nemmeno un posto dove bere un buon caffè. Qui non ci viene nessuno in vacanza: qui ci si arriva solo se si ha un motivo. Io un motivo ce l'ho. E se non ce l'ho, lo trovo. Sempre. Per questo, quando osservo la scena che ho di fronte, non posso non farmi qualche domanda. Una strada deserta dell'Arizona, un fuoristrada schiantato contro l'unico albero nel raggio di miglia e miglia, nessuna traccia del guidatore. Domande che esigono una risposta. È soprattutto lei ad esigerla: si chiama Michaela Fenton, è una veterana dell'esercito che lavora per l'FBI, e ha un problema. Suo fratello gemello è scomparso, forse quell'incidente non è stato casuale, ma in questo posto nessuno parla. Qui ognuno sembra pensare «meglio morto che informatore». Ma io gli farò cambiare idea. -
Bersaglio. Alex Cross
Donne e uomini giunti da tutta la nazione si riversano lungo la strada che porta da Capitol Hill alla Casa Bianca in una processione triste e silenziosa: la presidente degli Stati Uniti è morta. Alex Cross, scosso, osserva il feretro: nessuno più di lui, che ha dedicato tutta la vita a proteggere gli altri, può comprendere la gravità di questo evento. Un lutto che gli ricorda la dolorosissima perdita della sua prima moglie...Bersaglio: GovernoIn un momento così drammatico, il proiettile di un cecchino colpisce al cuore della capitale e uccide l'influente senatrice della California Elizabeth Walker. L'intero Paese è nel panico, la polizia di Washington DC è sotto pressione: bisogna rispondere in fretta, trovare l'assassino. Bree Stone, appena promossa capo della squadra Omicidi, riceve un ultimatum: consegnare il colpevole alla giustizia, o dimettersi e rinunciare alla posizione che rincorre da sempre.Bersaglio: Alex CrossSu incarico del nuovo presidente, Alex Cross partecipa con l'FBI a un'indagine senza precedenti per catturare il criminale più ricercato d'America. Ma Cross ha un orribile presentimento: e se il colpo del killer fosse solo l'inizio di un attacco più ampio alla nazione? A conferma dei suoi timori, una terrificante catena di eventi fa precipitare il governo e la popolazione nel caos. Mentre lo stato di diritto è sconvolto, Alex Cross cerca in tutti i modi di porre fine a una delle minacce più pericolose rivolte agli Stati Uniti e di risolvere il caso più importante della sua vita. -
Run, Rose, Run. La stella di Nashville
Una valigia piena di sogni e la forza della sua voce: AnnieLee non ha altro, non ha risparmi né qualcuno che possa aiutarla, ma sente che è arrivato il momento di darsi una possibilità. Ha lasciato la sua casa nel Texas ed è arrivata in autostop a Nashville, la città in cui devi andare se vuoi diventare un cantante, se vuoi sfondare con la tua musica, se vuoi reclamare il tuo destino. «Trova il futuro, dimentica il passato», canta, e la sua voce non ci mette molto a farsi notare. I suoi testi che parlano di una vita dura e disagiata, così diversi dal suo carattere determinato ed esuberante, attirano le attenzioni di un’affermata cantante che si rivede in AnnieLee e, desiderando aiutarla, decide di prenderla sotto la sua ala. Ma qualcosa non va. La ragazza nasconde un segreto, è strana, è spaventata. E quel talento che brilla più di una stella potrebbe non essere sufficiente ad allontanare il buio che la insegue... anzi, potrebbe attirarlo sempre più a lei. -
Opzione finale
Quando la Cia si rende conto che tre delle sue migliori spie sono state smascherate durante una missione in Brasile, chiama in aiuto Juan Cabrillo e l'equipaggio della Oregon per salvare gli agenti. Quella che si presenta a tutti gli effetti come un'operazione di routine, si rivela presto per ciò che realmente è: una trappola orchestrata dal peggior nemico di Cabrillo, un uomo mosso dall'odio e assetato di vendetta. E che malauguratamente ha a disposizione una nave tanto armata, tecnologica e all'avanguardia quanto la Oregon. Con una sola differenza: a bordo non ha lo stesso equipaggio, e non può quindi contare sull'astuzia e sull'esperienza di Cabrillo e dei suoi compagni. Basterà questo a fronteggiare la minaccia e a fare la differenza? Fra rischi di attacchi di sottomarini nucleari, fra scoperte di armi micidiali risalenti alla Seconda Guerra Mondiale e nascoste nel cuore del Brasile, Cabrillo e i suoi avranno le ore contate per scongiurare il più terribile degli scenari. Teso e ricco di suspense, Opzione finale conferma ancora una volta Clive Cussler come indiscusso maestro della narrativa d'avventura. -
Che male c'è
Gli anni Ottanta, gli anni delle spalline e delle Timberland, degli zaini Invicta e delle 50 Special. E poi la musica, la lingua, i profumi, i colori di un Sud avvolgente, suadente, anche un po' invadente, nel cuore di un'Italia in pieno edonismo economico. I suoi amici lo chiamano Zez, da Zezo, che a Napoli significa «cascamorto». Una famiglia borghese come tante, la vita di quartiere, il calcio di strada come collante sociale, e soprattutto gli amici: unici, speciali, insostituibili, a costituire il bozzolo della sua adolescenza, a proteggerlo dalla sua timidezza e dal suo sentirsi inadeguato al mondo. E poi le temute ragazze, guardate con occhi incantati in una Napoli solare, limpida, magnetica. Ma, all'improvviso, lo strappo. Con il trasferimento al seguito del padre e della famiglia in un'altra città, distante centinaia di chilometri, Zez perde tutti i suoi riferimenti e si ritrova solo nel momento più difficile, quello del passaggio verso l'età adulta. È soltanto la prima tappa di un turbinoso crescendo di eventi che lo accompagneranno fino all'ingresso del nuovo millennio, tra personaggi stralunati, situazioni grottesche, amori complicati e un lavoro fuori dall'ordinario. Divertente, tenero e ironico, ""Che male c'è"""" racconta gli anni più belli della generazione di chi era giovane negli anni Ottanta."" -
Entra in gioco con la testa. Come allenare i tuoi talenti e imparare dai tuoi limiti
Spesso sappiamo molto bene cosa non vogliamo, ma non abbiamo idea di cosa, invece, vogliamo. E chi non sa dove vuole arrivare, come riuscirà a raggiungere il posto giusto?rnPermettersi di desiderare è un'azione potente tanto quanto potrebbe risultare spaventosa. Potente perché avere un sogno chiaro e forte da seguire conta più delle risorse materiali necessarie per realizzarlo: è una spinta interiore che porta lontano. Spaventosa perché volere davvero qualcosa, e riconoscerlo come proprio obiettivo, significa essere costretti ad affrontare le eventuali paure che quel sogno porta con sé, lavorare per superarle, guardarsi dentro sul serio, senza accettare i limiti che gli altri (e noi stessi) ci impongono.rnNicoletta Romanazzi ama definire il proprio un ""non-metodo"""" e dice di se stessa di essere uno specchio che, posto di fronte all'altro, lo aiuta a vedersi davvero. In quello specchio si è guardato Marcell Jacobs, e lo ha portato dritto agli ori olimpici a Tokyo. Si sono specchiati Luigi Busà (oro nel karate kumité), Viviana Bottaro (bronzo nel karate kata), e i molti altri atleti che si rivolgono a Nicoletta per """"fare il salto"""" o anche solo per continuare a migliorarsi. Con ciascuno di loro lei mette in atto la sua """"magia"""" e, dopo, nessun sogno, per quanto ambizioso, sembra più irraggiungibile. Perché, infatti, dovremmo accettare di darci dei limiti anche quando dobbiamo solo sognare? Nel suo primo libro Nicoletta Romanazzi accompagnerà i lettori verso l'unico specchio che non mente mai. Per guardarci dentro e permetterci finalmente di diventare i migliori noi stessi possibili."" -
Non ho le scarpe adatte. Manuale pratico ed emotivo per trovare il tuo stile e scegliere le calzature perfette per te
La scarpa – giusta o sbagliata – può fare la differenza tra una giornata da ricordare e una da dimenticare. Per questo, nonostante il nostro guardaroba straripi di stivali, tronchetti, décolleté, zeppe, ballerine, derby e via dicendo, ci sembra sempre di non avere la calzatura adatta per quel vestito o quella occasione, e tentare di conciliare stile e comfort appare spesso una sfida che contravviene alle leggi della fisica. Oppure no. Guidandoci attraverso la conoscenza di forme, proporzioni, materiali e stili, Valentina Genovesi, shoemaker e influencer, firma una guida pratica ed emotiva alla composizione della nostra scarpiera ideale: essenziale, versatile e unica. Come noi, che delle scarpe spesso dimentichiamo due cose. La prima è che servono innanzitutto ai nostri piedi, quella parte del corpo così sottovalutata ma che rappresenta il nostro attaccamento alla terra. La seconda è che le scarpe sono una dichiarazione di identità, la nostra occasione di raccontare chi siamo. Quindi se è vero che la scarpa perfetta per chiunque non esiste, di certo per ogni persona esistono tante scarpe perfette, l'accessorio ideale per esprimere noi stesse al meglio in qualunque momento e circostanza della nostra vita. -
Noi che siamo qui adesso
Come tutti i suoi coetanei, da bambino Jostein Gaarder si è posto alcune grandi domande per le quali le persone che lo circondavano non avevano altrettanto grandi risposte: Non è strano che viviamo? Non è bello che il mondo esista? Questi interrogativi l'hanno segnato per il resto della sua esistenza che, infatti, ha trascorso a studiare, approfondendo la conoscenza di ciò che ci circonda. Ora che ha settant'anni ed è nonno di sei nipoti, Gaarder non solo non ha smesso di interrogarsi sui misteri della vita sulla Terra, ma ha anche raccolto una serie di intuizioni che desidera trasmettere alle generazioni future, con la speranza di allargarne e migliorarne la prospettiva. Nella lettera che scrive, e che è una magnifica combinazione di storia e scienza, di esperienze vissute e favole inventate, i protagonisti sono due e inestricabili: l'uomo e il mondo di cui lui stesso è parte essenziale. L'uomo in quanto unico essere vivente in tutto il cosmo che è cosciente della sua condizione; che sa provare quel sublime senso di vertigine dato dalla consapevolezza di non capire, di non sapere. L'uomo che è singolo ma anche moltitudine, che cammina sul mondo da miliardi di anni, ma che non ha ancora compreso che prendersi cura del suo mondo è prendersi cura soprattutto di sé stesso. L'uomo che è il nostro passato ma che è anche noi che siamo qui adesso e che, quindi, dobbiamo impegnarci per salvaguardare la nostra esistenza. Con il suo stile mai banale e sempre positivo, Gaarder comunica il suo messaggio più potente e motivante: vivere la vita è un privilegio, un miracolo che ognuno di noi deve tutelare. -
The Invisible. Ciò che non vedi ti può uccidere
Quando l'alto dirigente di una compagnia mineraria svedese viene rapito e poi assassinato, le indagini vengono subito affidate al commissario Carl Edson e alla sua squadra. Il rapimento è stata un'azione delle frange più estremiste dei movimenti ecologisti, molto attivi in tutta la Svezia. Nella stessa casa in cui era reclusa la vittima, la polizia trova una sorpresa: chiusa in un armadio, viva, c'è una giovane donna non vedente di nome Edith Ekholm. Sembra terrorizzata ed è ricoperta di sangue. In quanto unica testimone, Edith diventa subito il soggetto intorno al quale ruota l'intera indagine. Ma quando la fragile Edith scappa improvvisamente dall'alloggio protetto predisposto per lei dalla polizia, una versione molto diversa dei fatti a poco a poco viene a galla. Dunque chi è veramente Edith Ekholm? Cosa è accaduto davvero nella casa dov'è stata ritrovata? E chi ha ideato il rapimento? The Invisible è un romanzo trascinante di inganni, vendette e nobili ideali pericolosamente distorti. Un thriller tesissimo che affronta un tema di grande attualità come la tutela degli animali e dell'ambiente, da un autore che, come nei precedenti romanzi Victims e Games, dimostra uno sguardo particolarmente acuto sulla psicologia del crimine. -
A qualunque costo
James ha perso tutto. Il tracollo finanziario che lui e la sua famiglia hanno subito a causa delle istituzioni di cui si sono fidati non potrà mai essere dimenticato, figuriamoci perdonato. La rovina ha travolto ogni cosa, lasciando James con l'ardente desiderio di pareggiare i conti. E lui ormai ha deciso: non si fermerà davanti a niente e a nessuno e recupererà ciò che gli è dovuto perché il suo non è solo un furto, è una vendetta. La sua crociata solitaria e determinata si scontra con le persone che ora cerca di derubare: l'un per cento della popolazione mondiale, l'un per cento più ricco e potente. L'un per cento che decide le sorti di tutti. E James è particolarmente deciso a strappare a quell'un per cento l'arroganza di credere di essere intoccabile. La squadra che riunisce è pronta all'azione per il colpo del secolo, il definitivo, quello che potrebbe restituire alla sua famiglia ogni cosa. Oppure rovinarla per sempre...