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Io resto
La libreria è piccola, di paese. Ha gli scaffali ricoperti di carta crespa colorata e una sola vetrina, dalla quale entra imperiosa la luce del giorno. Dentro, una scrittrice - Lei - presenta il suo libro, il raggiungimento di un sogno. A guardarla, Emil. Coppola in testa e posa strafottente... o forse no. Perché le parole di Lei gli cadono addosso, dentro. E non può evitare di consegnarle di nascosto le sue, di parole, anche se solo su un biglietto scritto a matita e infilato di nascosto nel libro che la scrittrice porta sempre con sé. Poi, aspetta di vederla uscire e allontanarsi prima di andare a casa e attenderne l'arrivo. Quando entra però non è solo, perché altri sono già arrivati prima di lui. Li conosce bene, ognuno ha un nome e un peso in questa serata calda che sa di teatro. Tati e le sue scarpe col tacco, seduta sulla poltrona di velluto verde che chiede del vino, Nané che pettina una bambolina, Donna Melina e il suo foulard di seta floreale che le nasconde gli anni e la storia. E il Signor Tim, che fuma. Ma Lei dov'é? Sa che la stanno aspettando? Tra una sigaretta, una Rossana e dell'Amarone servito in un calice, cinque persone attendono la voce di colei decreterà il loro futuro, chi tra loro potrà restare quella notte e quella dopo ancora. -
Il privilegio
Matteo è un pittore schivo e solitario, con alle spalle un passato di cui non parla volentieri. Vive di lavori saltuari e ha un'unica amica, Claudia, che lo accetta così com'è, senza fare troppe domande. Stella è un'ostetrica che si è appena lasciata col suo fidanzato e conduce una vita tranquilla e ordinaria. Ha fin da piccola il dono della premonizione e fa sogni e visioni che regolarmente si avverano. Un giorno Matteo la vede mentre cammina per strada nel centro di Modena. Il colpo di fulmine è immediato e lui la segue per cercare di conoscerla. Ma quello che a prima vista sembra un incontro casuale, si rivela ben presto un preciso disegno del destino, di cui solo uno dei due è in parte consapevole. Un destino che affonda le sue origini nella Modena del 1630, flagellata dalla peste e dagli orrori della Santa Inquisizione, quando per una donna essere bella e conoscere i poteri delle erbe mediche significava inevitabilmente avere addosso il ""marchio del Diavolo"""" ed essere additata come strega."" -
Ho adottato la felicità. India nel sangue, Italia nel cuore
Asha arriva in Italia dopo un viaggio su un furgoncino, su un aereo, su un'auto che la portano da quella che diventerà la sua nuova famiglia e ""non mi lascerà andare mai più"""". Asha è la voce degli adottati, di quei tanti bambini e ragazzi, bambine e ragazze, che poche volte hanno voce. Si scrive di loro, per loro, quasi mai con loro. Sono anime che nel giro di poche ore attraversano continenti e fusi orari, ai quali è richiesto di diventare figli nell'arco di pochi istanti, di uno sguardo appena, e di lasciare alle spalle tutti i propri bagagli per prenderne in mano di nuovi, integri e perfetti, da riempire con la nuova vita e i suoi nuovi, integri e perfetti ricordi. La voce di Asha racconta, con parole sincere e crudeli - perché la verità non è mai un balsamo profumato, ma un colpo che uccide tutto ciò che siamo - il suo punto di vista, il suo essere un'adottata, il suo camminare su una strada che gli adulti avevano tracciato per lei, e il suo coraggio di cambiare direzione e di andare incontro al suo futuro, tracciato con le sue forze."" -
Fiabacce. Poemetti satirici in stilnovo
Poemetti rimati in stilnovo in chiave moderna che trattano temi diversi tra cui le contraddizioni dell'età moderna visto da un giullare medievale, l'assurdità della guerra in tutta la sua tragicomica essenza, pregi e difetti degli italiani di ieri e di oggi attraverso una immaginaria quanto comica conquista di Carlo V del patrio stivale, l'eterno conflitto tra Sapere e Ignoranza, l'importanza della differenza tra gli uomini narrata con un taglio surreale e ironico, lo sfruttamento minorile dovuto al contrasto tra il mondo ricco e quello povero, la creazione dell'uomo e della donna in tono satirico e un dialogo surreale su un mondo ideale tra Tommaso Moro, Platone ed Erasmo da Rotterdam. -
Ho fatto la Cam Girl
Una professione che il pregiudizio definisce immorale e dipinge come un modo facile per guadagnare denaro. Ma è davvero così facile? È immorale o amorale? E chi c'è dietro ai milioni di account che quotidianamente accedono ai siti di sesso virtuale a pagamento? Perché i clienti pagano una cam girl, se esistono migliaia di siti con materiale pornografico a disposizione gratuitamente? Come si diventa cam girl? Quali sono i rischi? Come ci si tutela? È sufficiente e indispensabile essere fisicamente perfette? -
Semi di melograno
La voglia, più o meno consapevole, di comprendere ciò che manca nella loro vita, conduce Anna, Nunzia e Raffaella, per motivi diversi, ad appassionarsi ai Balcani e a incontrarsi proprio lì. Anna scrive ed è lei che cucirà le storie delle altre. Scrive con le dita e nella mente. Scrive per il giornale e scrive per se stessa, lasciando che i personaggi dei suoi racconti le facciano visita in ogni momento della giornata: alla guida, la notte, svegliandola di soprassalto, per le strade della città. Raccogliere le loro storie e darvi una forma è ciò che, ne è sicura, potrebbe renderla completa. Raccontare la verità di ogni indagine è quel che deve fare come persona e come donna. Fin da quando è bambina vede le amiche della madre parlare tra di loro, ridendo o sussurrando, protette dalle pareti del salotto della sua casa. Ancora oggi ne conserva l'immagine: un circolo di donne in cui anche lei si sentiva coinvolta mentre respirava la magia delle confidenze. In Bosnia, oltre a Nunzia e Raffaella, Anna incontra e intervista una donna che, trentacinque anni prima, lì nella sua terra ha dovuto compiere un'azione terribile, spinta dalla miseria e dall'amore... -
Aion. Riaffiorare dall'oblio
In una lontana regione dell'universo, nel cuore di una galassia distante miliardi di anni luce da quella che un tempo era la nostra, esistono gli Aion, pianeti tanto peculiari quanto eccezionali. Chiunque si risvegli lì, nel vuoto e nel silenzio assoluto, non possiede né ricordi né coscienza di un prima. Svuotato di una qualunque identità scoprirà di essere un enayòn, un'essenza generata da un embrione sviluppatosi su quel pianeta, copia di un kenayòn, nato e vissuto sull'astro d'origine. Ad aiutarlo a uscire dall'iniziale caos e a comprendere la propria natura e il proprio scopo sul pianeta, ci penseranno la guida a lui assegnata e il protocollo da seguire per superare una prova: far attecchire alla sua anima quella appartenuta al corrispettivo kenayòn, riacquistando così la memoria. Questo sarà il punto di partenza di un viaggio che lo porterà a mettersi in discussione, a ridefinire la propria identità oltre che il fine dell'esistenza stessa, e a conoscerne il dolce quanto l'amaro. Questa è la storia del viaggio di uno di loro, di un enayòn umano originario del pianeta Terra. -
Ultraviolence. Inizia il gioco
Anno 2236. Il mondo ha cambiato interamente assetto. Parte della popolazione sopravvissuta è stata oggetto di esperimenti genetici al fine di creare soldati dalle capacità superiori. Sulla loro pelle sono comparsi dei marchi molto simili ai semi delle carte da poker, gioco al quale i potenti si ispirano per creare una nuova gerarchia. Cuori, Quadri, Fiori, Picche: le nuove macchine da guerra dall'aspetto umano non hanno più una vera identità, possono solo eseguire gli ordini, controllati dai microchip impiantati nel corpo. Il Velo dimensionale è stato squarciato, facendo fuoriuscire campi energetici e altri orrori. Ma anche dove regna la distruzione, esistono emozioni e sentimenti che nessuna tecnologia potrà mai spegnere: l'amore incondizionato per una sorella, la lealtà verso un amico, l'attrazione profonda che lega due corpi. Come accade nel Mazzo Minore di Walter Scott, Re di Quadri, che si è posto l'obiettivo di riscattare l'umanità assieme ai suoi compagni: il Jolly Nero, un coraggioso e protettivo colosso tatuato, la Regina di Cuori, l'irresistibile Alice, e la Jack di Fiori, la valorosa Valery. Nella speranza di un riscatto dalle colpe dei nostri avi, inizia il gioco. -
Il fantasma della mia libertà. 11 settembre 2001
Washington, DC. – commemorazione 11 settembre. Sull’orlo di una nuova guerra fredda, due spie russe sono alle prese con la missione che potrebbe risolvere una delle più grandi piaghe del pianeta e spostarne gli equilibri socioeconomici. Il suicidio di uno scienziato americano trascinerà il detective Billy Blake in una complessa spirale cospirativa assieme a Tess Westlake, cronista d’assalto nonché ex moglie del luminare. La ricerca della verità si trasformerà in una lotta per la sopravvivenza quando a Tess verrà affidato un prototipo rivoluzionario e Billy verrà incastrato per omicidio. Una corsa contro il tempo per anticipare le mosse della Mente Suprema che tiene tutti sotto tiro. Tess, è superstite dell’attentato di New York e deve fare i conti con il disturbo da stress post traumatico. Potenti illusioni multisensoriali faranno riemergere sia gli spettri delle Torri Gemelle sia altri terribili traumi del passato. Un susseguirsi di doppi giochi, oscillando tra spy-story e thriller psicologico, porteranno il lettore non solo a confondere la linea di demarcazione tra Bene e Male, ma soprattutto a riflettere sulle conseguenze di una tragedia ancora fin troppo viva e pulsante. -
Il periodo ipotetico
Divampa una rivolta in Francia. Insorgono i nuovi miserabili. Dalle banlieue al cuore delle città l'urto si propaga. Sconvolge economia, frontiere, finanza e istituzioni. Tremendo il contraccolpo per l'Italia, vertiginoso il tracollo. Lo Stato scalcia, vacilla e schianta nel volgere di un'estate. L'ultima, in tempo di pace. Sgretolamento, frantumazione, apnea dell'ordinario... Ma è quando i vincoli sociali si allentano, che affiorano le vite. Pinti ne afferra sette. Sette traiettorie emblematiche come carte dei tarocchi, allo stesso modo ambigue, irripetibili, contraddittorie. Le mescola in una trama di rimandi e corrispondenze, le accarezza con una scrittura capace di trattenere, da ogni gesto e da ogni pensiero, una particolare luce. Sempre fraterna, a tratti ironica, mai giudicante. Ogni pagina schiude un orizzonte dov'è lo spazio intimo a scavare nel politico, di fenditura in fenditura, fino a svuotare molte delle parole con cui la civiltà si ostina a raccontare se stessa. Un romanzo di stirpe nuova, barbarico e delicato. Una sinfonia picaresca, a strapiombo sul caos. Una nicchia per creature selvatiche, nell'ora incerta del tramonto. -
Tentativi di vita
Poesie di Federico Carrera -
Poteva andare peggio
Giacomo Jack Alighieri ha un lavoro che lo porta fuori casa tutte le mattine alla stessa ora, una fidanzata che gli riempie la dispensa e un gatto. Ogni tanto, una partita con l'amico di sempre e un giro al BarCellona. Certo, poteva andare peggio, dato che sembra avere una vita così normale da essere noiosa. Se non fosse che il lavoro di Jack è raccontare storie. Lui va dove gli dicono di andare e parla, cambiando il destino delle persone, ma sempre da solo... Poteva andare avanti così per sempre? Ovviamente no, perché la ONG che lo ha ""assunto"""" gli mette alle calcagna un nuovo elemento, armato di silenzi e giacche anni Novanta dai colori fluo. E tra le domande di una poliziotta troppo perspicace, matrimoni in agriturismi isolati e messaggi lasciati sul lunotto posteriore della macchina o su bustine di zucchero trovate in tasca, Jack inizia a intuire che stavolta inventarsi qualcosa per soddisfare il destino e i suoi originali ed evanescenti datori di lavoro non basterà. Soprattutto perché questa volta il protagonista del racconto che deve inventare sembra essere lui."" -
Gli indiavolati
Boston, Massachusetts. Due preti sono stati uccisi in modo efferato, disumano. La prima vittima ha la schiena scuoiata, mentre la seconda è senza testa, tranciata di netto. Sulle scene del crimine, la Scientifica ha rinvenuto la firma dell'assassino: A.B. A.G. Gli Indiavolati. In calce, una croce capovolta. La Omicidi sospetta un movente satanico, un rituale di magia nera che ha portato alla morte i due religiosi. Ma quelle lettere e quelle parole fanno scattare qualcosa nella mente del capitano David Carlson. Gli Indiavolati non è il nome di una setta satanica, bensì di una band... -
Pugni in faccia a colazione
Quanto forte grida un'anima per dar voce a dolorosi silenzi? Una raccolta di storie intense, che raccontano esistenze intrise di coraggio, perennemente in bilico, alla ricerca di un afflato vitale forte, indispensabile. -
Gocce di speranza, occhi arcobaleno
Gocce di speranza, occhi Arcobaleno è una storia autobiografica che intreccia quattro vite, quattro cuori e un'esperienza al confine tra l'amore incondizionato e la tragedia più profonda. Quando Vanessa e Roberto scoprono di aspettare il loro primo figlio, Samuel, sono pieni di gioia. Al sesto mese di una gestazione ""perfetta"""", però, il piccolo presenta una grave anomalia. Un minuscolo dettaglio che non lascia via di scampo ai genitori, costretti a optare per l'interruzione terapeutica di gravidanza. L'impotenza li scaraventa in un baratro di angoscia e sensi di colpa finché, con coraggio, decidono di prendersi per mano e attraversare la tempesta. La malattia, la paura, il lutto perinatale, il blocco emotivo, il vuoto interiore: una miscela nera, densa, logorante. Ma al termine di un anno tremendo, la coppia riceve un dono del tutto inaspettato. In questa storia sono instillate gocce di speranza, perché la speranza è così: a volte si ha, a volte si perde, goccia dopo goccia. E ogni pagina è magicamente illuminata dagli occhi arcobaleno di una meravigliosa bimba dai riccioli dorati: Melissa."" -
Mezzo giro di velluto
Quando muore, Ciccitta Lampis lascia la nipote Lia e le figlie Ruth, Ester e Noemi in condizioni economiche difficili. Dopo una lunga riflessione, l’unica soluzione possibile sembra la vendita del numero venti, un edificio lungo la via principale del paese, di proprietà della famiglia da generazioni. Ma l’arrivo di Giorgio Albert da Parigi stravolgerà ogni piano: prima del decesso, Ciccitta ha firmato con lui un contratto di locazione perché possa aprirvi una libreria. La follia del progetto oltraggia tutto il paese: leggono in troppo pochi a Santa Gisa perché possa avere successo.Sullo sfondo di un piccolo centro del sud ovest sardo, il numero venti si farà crocevia di romanzi e di tradizioni perdute che non solo ricorderanno alle Lampis quanto della loro storia abbiano messo da parte, ma faranno soffiare impetuoso il vento del cambiamento su una comunità che ha dimenticato sé stessa. A centocinquanta anni dalla nascita di Grazia Deledda, Mezzo giro di velluto omaggia le atmosfere e i personaggi di Canne al vento, raccontando con un tocco di realismo magico il velo sottile che separa la vita e la morte. -
La luce dell'Equatore. Una storia africana
Africa è un nome scritto da oltre un secolo nel destino di molte famiglie di Roasio, un piccolo paese in provincia di Vercelli. Alessandro Testa, ventenne ambizioso, abbandona l'Italia per raggiungere il fratello maggiore in Nigeria. Sono gli anni che precedono la Seconda Guerra Mondiale e quei ragazzi rappresentano, con l'avventura nel sangue e il coraggio nel cuore, quella generazione di giovani che sono emigrati per cercare qualcosa di nuovo. Ma in un contesto storico mondiale così incerto, abbandonare la patria è un enorme azzardo. Gli italiani partiti per l'Africa nei primi anni del XX secolo andavano incontro all'ignoto, alle malattie e alla solitudine, prendendo poi consapevolezza di come il loro destino fosse affidato al vero sovrano del continente; a quel sole che, senza curarsi delle sorti degli uomini, sorge ogni giorno celebrando il trionfo di una natura tanto potente da prendere il sopravvento su tutta la razza umana. Di quei ragazzi, pochi hanno fatto fortuna, molti sono tornati a casa sconfitti, altrettanti sono morti e qualcuno è diventato uomo. -
Ossessione
È un anonimo lunedì mattina quando, al primo piano di un anonimo palazzo del centro, viene ritrovato il corpo privo di vita di una giovane donna. Ma l'ordinario s'intreccia a oscuri tormenti e mostra senza censure una realtà malsana, intrisa di vizi e bramosia. Per risolvere questa indagine, l'ispettore Minuti dovrà fare i conti con il buio più ambiguo dei vicoli genovesi, i suoi profumi, le sue tentazioni. Perché le ossessioni, si sa, colpiscono tutti i sensi. -
Dall'art brut all'arteterapia
Il libro dell'artista Simona Bocchi riassume i punti di svolta dell'evoluzione dell'arte terapia con i propri ripensamenti, il rapporto fra genio e follia ed il ruolo dell'artista con cenni storici e motivazioni che hanno portato all'evoluzione dello strumento di cura. Riflessioni su filosofi ed artisti che hanno contribuito al valore e ruolo dell'arte sino agli arte-terapeuti ed i vari metodi che hanno formato la conoscenza pratica di Simona. Le immagini raccontano e fanno emergere le trasformazioni interiori dei beneficiari, accompagnandoli ad un rinnovamento personale attraverso il linguaggio creativo che libera dal torpore degli incantesimi delle nostre trappole di protezione. Il colore e le proprietà benefiche. Le icone inconsce di una vita che prende forma e si cristallizza senza che mai dia l'opportunità di comunicare cosa stia effettivamente accadendo dentro di noi per rendere visibili i propri vissuti inespressi. Il metodo creativo migliora il pensiero e le relazioni, immagini create dall'inconscio portano in superficie e mettono ordine e confini ai disordini interiori. -
Sciogliere i nodi
I nodi si definiscono secondo la loro natura. Ci sono nodi buoni e cattivi, nodi per sempre e nodi provvisori, vacui e importanti, lenti e stretti, nodi di mare, di terra e di cielo. Nodi mortali e vitali. Sta all'abilità di chi li incontra scioglierli, e comunque vada a finire, qualunque sia l'esito, l'evento regala libertà, perlomeno immediata. In queste pagine 14 nodi si sciolgono dipanando storie che restano.