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Eretici. Un'indagine di Mario Conde
Nel 1939 la S.S. Saint Louis giunge al porto di L'Avana. Sulla nave viaggiano circa novecento ebrei in fuga dalla Germania nazista. La Saint Luis trascorre alcuni giorni alla fonda in porto, ma lo sbarco, inspiegabilmente, non viene autorizzato. Il piccolo Daniel Kaminsky e suo zio attendono sul molo, fiduciosi di riabbracciare i propri famigliari che sono a un passo dalla salvezza e che recano con sé qualcosa che potrebbe convincere le autorità cubane, un tesoro di grande valore: una tela di Rembrandt raffigurante il Cristo. Purtroppo il piano fallisce e la nave viene rimandata in Germania, con il suo carico di persone e speranze. Nel 2007, la tela riappare in un'asta a Londra. Elias, il figlio di Daniel Kaminsky, decide di partire per L'Avana per ricostruire una parte oscura del passato suo e della sua famiglia che tormentava suo padre. Sa che solo l'investigatore Mario Conde lo potrà aiutare in questa indagine così poco ufficiale, tra presente e passato, tra arte e storia. -
Ipparco. Sull'avidità di guadagno. Testo greco a fronte
L'""Ipparco"""" è uno tra i più eleganti e ironici dialoghi giovanili di Platone. La sua autenticità è stata messa in dubbio, ma Giovanni Reale, sulla scorta dell'ermeneutica gadameriana, adduce argomenti definitivi per l'attribuzione platonica. La tesi fondamentale del dialogo è che il """"guadagno"""" è un """"bene"""", e, poiché tutti non vogliono altro che il bene, allora ogni uomo vuole il guadagno, quindi è amante del guadagno. Così l'Ipparco è solo in apparenza privo di conclusione, mentre esprime la verità di fondo del pensiero socratico, che qui Platone accetta pienamente, e che presenta e difende con la sua grande arte."" -
Amanti. Sulla filosofia. Dialoghi socratici. Testo greco a fronte
A partire dal giudizio negativo di Friedrich Schleiermacher, la maggior parte degli interpreti ha inteso e intende ancora oggi ""Gli amanti"""" come l'opera non autentica. Giovanni Reale dimostra però che le idee espresse in questo agile dialogo sono tipicamente quelle che Platone nelle opere giovanili attribuisce a Socrate, quindi o si tratta di un falsario geniale, oppure lo scritto è autentico. D'altra parte, l'asse portante degli """"Amanti"""" è proprio quel concetto di """"giusta misura"""" che qui viene delineato nella sua prima formulazione perspicua, e che in seguito verrà coerentemente ripreso e sviluppato non solo nei dialoghi più maturi (Protagora, Politico, Filebo), ma anche nelle dottrine non scritte."" -
Carmide. Sulla temperanza. Testo greco a fronte
Il Carmide è uno dei dialoghi giovanili di Platone più ricchi e più interessanti, con pagine di straordinaria profondità e attualità. Vengono qui messi in luce i limiti dell'antica tesi della medicina greca secondo cui non si può curare una ""parte"""" del corpo senza curare """"tutto"""" il corpo, e si dimostra che il corpo umano stesso è solo una """"parte"""", in quanto l'intero dell'uomo è insieme corpo e anima. Il messaggio centrale del dialogo resta particolarmente valido anche per l'uomo d'oggi: per liberarsi dai mali, bisogna innanzitutto curare la propria anima in modo che domini il corpo, ossia occorre raggiungere un adeguato autodominio, la temperanza, perché solo così si può acquistare la vera salute."" -
Retorica ad Alessandro
La ""Rhetorica ad Alexandrum"""" è l'unico testo conservato integralmente all'interno di una vasta produzione di 'technai rhetorikai', cui fanno più volte accenno sia Platone sia Aristotele, e il primo di una serie di trattati sistematici, di manuali pratici, in Grecia e a Roma. La sua lettura apre uno spiraglio di osservazione sulla vita sociale e politica, sul diritto greco, sulla retorica e sull'eloquenza nello stadio intermedio fra i primi retori e Aristotele. Nel trattato si dà rilievo alle potenzialità dell'argomentazione, volta ad assicurare la vittoria all'oratore: oltre che come mezzo di persuasione, la retorica si configura essenzialmente come teoria della comunicazione linguistica nello spazio costituito e controllato della polis, in cui si assegna istituzionalmente un ruolo preminente alla parola 'pubblica', che traduce in dibattito i possibili conflitti, sia privati sia pubblici. L'opera fa parte del """"Corpus Aristotelicum"""" ed è collocabile nel IV secolo a.C, escluse alcune sezioni. La paternità aristotelica è stata messa in dubbio in epoca moderna: alcuni commentatori ed editori hanno attribuito il trattato ad Anassimene di Lampsaco, storico e retore del TV secolo a.C. Alla sua conoscenza e alla sua diffusione, a partire dal Quattrocento, ha contribuito la traduzione latina di Francesco Filelfo."" -
Il Budda delle periferie
"Praticamente, si tratta di un compleanno di quelli importanti. Sono passati venticinque anni da quando la comparsa sulla scena letteraria del romanzo che avete tra le mani ha rovesciato un bel po' di preconcetti. Cinque lustri sono trascorsi da quando Hanif Kureishi, già candidato all'Oscar per la sceneggiatura di 'My Beautiful Laundrette', ci ha fatto conoscere e praticamente regalato il suo protagonista Karim, diciassettenne, ribelle, spiritoso, mezzo indiano e mezzo no, e 'vero inglese, più o meno' come lui stesso dice. 'Il Budda delle periferie', romanzo d'esordio, racconto di formazione quasi picaresco, documento sociale e politico, e praticamente essenziale abbecedario della cultura pop-rock, con la sua irriverenza e la sua sfrontatezza continua da allora a incantarci. Pochissimi romanzi - con la lettura dei quali siamo in qualche modo diventati diversi e probabilmente migliori - hanno questo potere, di conservare intatta la loro forza e la loro magia nel tempo. Se non lo avete ancora fatto, seguite le avventure e i pensieri di questo ragazzo, che vi trascineranno in un mondo che non conoscete né vi aspettate. Se lo avete già letto, incrociando di nuovo queste righe scoprirete che Karim ha ancora la scandalosa e spregiudicata libertà di allora, e che voi stessi siete cambiati, ma siete ancora quelli che eravate, 'più o meno'.""""" -
I centonovantanove gradini
Siân, una giovane studiosa turbata da strani sogni e in cerca di distrazione, si unisce a uno scavo archeologico nello Yorkshire. I centonovantanove scalini dell'abbazia di St. Mary collegano il XXI secolo alle rovine del passato: qui Siân incontra Mack, un uomo molto diverso da lei di cui non riesce più a fare a meno. Da quell'incontro, e da una lettera ritrovata, la ragazza si trova coinvolta nel mistero di un assassinio che sembrava dimenticato, e che invece prende forma nei sogni agitati di Siân. -
La regina delle nevi
Barrett Meeks, reduce dall'ennesima delusione amorosa, sta camminando per Central Park quando all'improvviso sente di dover guardare verso il cielo; lassù vede una luce pallida, evanescente, che sembra illuminare proprio lui con un'aura quasi divina. Barrett non crede nelle visioni - o in Dio - ma non può negare ciò a cui ha appena assistito. Allo stesso tempo, nel più modesto quartiere di Bushwick, a Brooklyn, Tyler, il fratello di Barrett, un musicista ancora in cerca del successo, sta tentando - con poca fortuna - di scrivere una canzone per la sua fidanzata Beth, da eseguire il giorno del loro prossimo matrimonio. Beth è molto malata e Tyler è deciso a scrivere una canzone che non sia solo una ballata romantica, ma una vera e propria espressione di eterno amore. Barrett, ossessionato dalla luce, si butta a capofitto nella religione. Tyler invece si convince sempre più che solo le droghe possono sbloccare la sua vena creativa. Beth da parte sua cerca di affrontare la vita con la forza e il coraggio che riesce a raccogliere. Come in ""Le ore"""", Michael Cunningham coglie i personaggi di questo suo sesto romanzo nei momenti decisivi delle loro esistenze, momenti in cui si toccano la vita e la morte, il dolore e il piacere, il desiderio e l'abbandono."" -
Atlante tascabile delle isole remote. Cinquanta isole dove non sono mai stata e mai andrò. Ediz. illustrata
Con questo atlante, Judith Schalansky ci conduce in cinquanta isole remote, lontane da tutto e da tutti che non troverete mai con Google Earth: da Tristan da Cunha fino all'atollo di Clipperton, dall'Isola di Natale a quella di Pasqua, e ci racconta storie misteriose e bizzarre. Storie di animali rari e di uomini strani, di schiavi naufraghi e solitari studiosi di scienze naturali, esploratori smarriti e folli guardiani del faro, naufraghi dimenticati e marinai ammutinati. Sono le storie di ""Robinson"""" volontari e involontari che dimostrano che i viaggi più avventurosi si svolgono sempre nell'immaginazione, con il dito sulla carta."" -
Le meraviglie di Milano
"Le meraviglie di Milano"""" è un'opera vivissima, piena di suggestioni per il lettore di oggi, scritta dal più grande autore lombardo del Duecento, Bonvesin da la Riva. Bonvesin ci regala una affascinante descrizione di Milano su molteplici livelli, un'opera che offre la possibilità di camminare con un pizzico di immaginazione fra le antiche case con i """"coperti"""", le torri, le belle chiese, il rosso dei mattoni che si affacciano sul verde delle """"ripe"""", tra fiumi pescosi e lucenti canali, il tutto avvolto in un grande flusso vitale. Con una felice regia, l'autore fa rivivere la realtà cittadina del suo tempo, le condizioni sociali, politiche, economiche di una città dai fitti commerci e dalla nascente industria, ma tormentata dalle ambizioni dei potenti. Introduzione e note di Maria Corti. Prefazione di Vittorio Sgarbi." -
Tre piccoli porcellini. Tre fratelli, un gangster, una maledizione
È un uomo anziano, da un ospizio in Svizzera, a raccontare questa strana storia: una coppia di immigrati nella Brooklyn di fine Ottocento, Benvenuto Franco e la moglie Consolata, entra in rotta di collisione con un boss della malavita. Ben Franco, accidentalmente, uccide il figlio del più spietato boss mafioso d'America e quest'ultimo giura vendetta al maldestro assassino: non sarà Benvenuto a essere ucciso, ma i suoi tre figli, allo scoccare del loro quarantaduesimo compleanno, la stessa età del figlio del boss. Dell'esecuzione viene incaricato un killer, con un unico avvertimento, non dimenticarsi del compito e portarlo a termine senza esitazioni. Ma non tutto andrà come previsto... -
I colori della crudeltà
Richard ha un solo amore, una sola ossessione: Ursula. Quando lei lo lascia, Richard decide di acquistare una casa in montagna dove ricostruire il legame con la moglie, Selma, che ancora lo ama profondamente, e i loro due figli. Ed ecco che l'uomo si trova a oscillare tra due mondi: da una parte la città, la sua vita frenetica, i ricordi dell'amore perduto; dall'altra la vita in montagna, un idillio che dovrebbe portare pace nel suo animo. Ma all'improvviso succede l'imprevedibile: Richard viene inviato a Berlino dal giornale per cui lavora. È il 1989, il muro sta per crollare, e con esso il mondo così come era stato concepito fino a quel momento. Nel mezzo di questi sconvolgimenti, riappare Ursula e Richard dovrà decidere una volta per tutte che corso dare alla sua vita. Con la sua prosa intensa e poetica, Joseph Zoderer racconta una storia sulle possibilità dell'amore e le ferite che può procurare, sulla volontà di un uomo di vivere più di una vita senza perdere di vista se stesso. -
Come diventare una ragazza
Cosa fa un'adolescente quando scopre che gli insegnamenti dei genitori sono insufficienti per affrontare la vita? È il 1990. Johanna Morrigan ha 14 anni, un padre strampalato, eterno aspirante star del rock, una madre paziente e remissiva, un fratello maggiore e un fratellino, Lupin, dagli occhi grandi ""come due pianeti blu che ruotano nella galassia del suo cranio"""". Un giorno, dopo l'ennesima delusione suscitata da una promessa di futuro che entra dalla porta ed esce con disinvoltura dalla finestra, Johanna Morrigan dice basta! Decide di cambiare tutto e trasformarsi in Dolly Wilde, di lasciare Wolverhampton e intraprendere una nuova vita, fatta di avventura, sesso, letture erotiche, musica. Dolly Wilde è un'eroina gotica, con la parlantina sciolta, senza alcuna inibizione, alla conquista del piacere, degli uomini, di Londra. Sarà lei, Dolly, a salvare la sua famiglia sempre più in affanno economico, come Jo in Piccole donne, o come le sorelle Bronté (senza pensare minimamente di morire giovane). Ma cosa succede quando Johanna realizza che Dolly, il personaggio che lei stessa ha costruito pezzo per pezzo, ha un enorme difetto? Dopotutto, una scatola di dischi, molto sesso, e una testa piena di libri possono bastare per diventare una ragazza?"" -
Materada
"Prendere una sberla non fa male in certi casi: si sente di non dovere più niente a nessuno."""" Una morale amara quella di Francesco, istriano di Materada, nel momento in cui decide di abbandonare il suo paese, e strappare le radici che lo legano da generazioni a una terra aspra e fertile, ora negata e contesa. Con i trattati del 1954 la zona B dell'Istria, in cui Materada è inclusa, viene assegnata definitivamente alla Jugoslavia anche se è permesso scegliere se restare o passare a Trieste, verso l'Italia: in questo lacerante scenario storico, Tomizza, venticinquenne, ha ambientato il suo primo romanzo. Un'opera epica che attraverso la storia di una famiglia e di una proprietà frodata e inottenibile racconta il destino di un popolo diviso, alla ricerca di una nuova, definitiva identità, tra rancori, odi e vendette sanguinose. Introduzione di Mauro Covacich." -
Doppio scatto. La città nascosta. Ediz. illustrata
Questo libro usa due linguaggi e li mette al confronto: la fotografia e la letteratura. Gli scatti visivi non pretendono di gareggiare con quelli dei veri fotografi; sono soprattutto appunti visivi, simili a quelli che i viaggiatori di una volta prendevano disegnando. Gli scatti verbali sono invece snelli, veloci e sintetici. Fanno pensare a delle poesie in prosa che provano a tradurre in parole le movenze nascoste della città. Il lettore inoltrandosi in questa sorta di cinema frattale entrerà in contatto con una città che di sicuro è Napoli; allo stesso tempo, però, gli verrà spesso da sospettare che Napoli sia anche l'emblema di tutte quelle città in cui la storia e la natura si sono stratificate a lungo davanti all'incessante andirivieni del mare. Uno sguardo fattosi voce narrante e descrittiva lo guiderà per scale, anfratti, scorci, paesaggi e memorie, rintanandosi nel silenzio ogniqualvolta la scoperta sarà fatta propria da chi legge e allo stesso tempo guarda. -
L' antispocchia. Come ho imparato a difendermi dagli arroganti
Oltre alle lievi e grandi difficoltà che la vita assegna in sorte a ciascuno di noi, gli esseri umani sembrano recidivi nell'aggiungere volontariamente una dose altrettanto importante di dispiaceri. Sono le piccole prepotenze e abusi, furbizie, dispetti, rivendicazioni, invidie, cafonerie, manie di grandezza e ruffianerie che avvelenano la nostra esistenza e, accumulandosi nel tempo, ci distolgono da quel poco che davvero conta nella vita, insidiano la nostra salute e finiscono col trasformarsi in vera e propria infelicità. Con scrittura divertente e leggera, Fulvio Scaparro racconta di questa umanità molesta, e ci regala una guida per sopravvivere ai seccatori che ogni giorno assediano la nostra pazienza. -
Triangoli rossi. I campi di concentramento dimenticati
"Ogni Giorno della memoria si ripete sempre nello stesso modo: si parla molto di Auschwitz, si parla di Birkenau o Treblinka, di Buchenwald o di Mauthausen, ma quasi mai di Dora-Mittelbau, di Natzweiler-Struthof e altri campi riservati ai Triangoli rossi, i deportati politici. E spesso mi risentivo, qualche volta a voce alta, non perché sono stato un Triangolo rosso anch'io, bensì perché avere sul petto, sotto il numero che sostituiva il nome e il cognome, il triangolo rosso, significava che ero stato catturato perché come soldato non mi ero presentato all'autorità militare nazista, ma avevo scelto di oppormi in nome della libertà. Ecco, questa era la ragione del mio risentimento: bisognava ricordare come l'opposizione nei diversi paesi si fosse organizzata anche in resistenza attiva, certo soprattutto clandestina, ma non solo."""" (Boris Pahor). Con la collaborazione di Tatjana Rojc." -
Lo specchio coperto. Diario di un lutto
Quando una malattia incurabile si porta via il compagno di una vita, si vive il tempo del lutto. Ma anche questo passa, e resta l'assenza a decantare i ricordi e a definire il perimetro incerto di una solitudine che attraversa il corpo e le emozioni, con il suo peso quasi intollerabile. La scomparsa di chi si è amato dona sensazioni diverse e inquietanti, compresa la certezza che a perdersi è anche quella parte di sé che era l'oggetto dei pensieri dell'altro. Una certezza che sgomenta, una sorta di fibrillazione interiore che torna a farsi sentire a ogni passo e che fa capire quanto sia difficile dire veramente addio. Elena Loewenthal racconta questa sua esperienza personale, con la misura e l'appassionata esattezza della sua scrittura. Di fronte a un mondo che sembra procedere come prima, indaga i legami, le fratture, scopre la grammatica di un'eternità che sono i rimasti a dover imparare, cambiando anche, a poco a poco, se stessi, rieducandosi in un nuovo modo di esistere, teso in una incessante dialettica fra il passato e il presente. Forse è questo cambiamento l'unico ed estremo atto d'amore, che la scrittura sa restituire nella sua purezza liberatoria. -
Il padre infedele
"Forse non mi piacciono gli uomini."""" Il giorno in cui tua moglie, all'improvviso, scoppia a piangere in cucina, è una piccola apocalisse. Uno di quei giorni in cui la tua vita va in frantumi ma giunge, anche, per un attimo, a dire se stessa. E allora Glauco Revelli, chef di un ristorante blasonato, maschio di quaranta anni, padre di una figlia di tre, va alla ricerca della propria verità di uomo. Dall'ingresso nell'età adulta, l'innamoramento, la costruzione di una famiglia, la nascita e l'accudimento di una figlia, fino al disamore della moglie (che gli si nega dal momento del parto) e al ritorno feroce degli insaziabili demoni del sesso, tutto è passato in rassegna dal suo sguardo implacabile e commosso. Con """"Il padre infedele"""" Antonio Scurati scrive il suo libro più personale, infiammato dal tono accorato della confessione e, al tempo stesso, il romanzo dell'educazione sentimentale di una generazione." -
Il nuotatore
Damasco, primi anni '80. Una donna va verso un'auto, il suo compagno, un agente segreto, tenta di raggiungerla, e porta in braccio una bambina, tentando di proteggerla. La donna mette in moto l'auto, che esplode, inaspettatamente. Lei muore, il suo compagno si ritrova in terra, con il suo corpo protegge sua figlia, miracolosamente illesa. Ma è costretto ad abbandonarla presso l'ambasciata svedese, per salvarla. Bruxelles, trent'anni dopo. Klara Walldéen - assistente di una nota parlamentare europea - entra in possesso di informazioni sensibili e riservatissime. È in pericolo, quei file riservati e trafugati non devono per nessun motivo essere diffusi. E chi ne è a conoscenza deve essere eliminato. Sempre a Bruxelles, un giovane e rampante lobbista senza scrupoli, George Loow, riceve un incarico da una misteriosa e ambigua società americana: raccogliere informazioni su Klara Walldéen e il suo ambiente di lavoro. Tre personaggi coinvolti in una tela di ragno che pure contribuiscono, involontariamente, a tessere, da cui sembra impossibile liberarsi e che può costare la vita. Tre personaggi legati da fili oscuri, vincoli di sangue e di interesse che devono decifrare per sopravvivere. Forse. ""Il nuotatore"""" non è solo un thriller serrato. È il conflitto di uomini e donne con il proprio passato e la ricerca di un riscatto. È il ritratto di una classe politica europea meschina e affaristica; e, soprattutto, è la storia di una donna, Klara, del suo coraggio e della sua sfacciata libertà.""