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Settecento sardo e cultura europea. Lumi, società, istituzioni nella crisi dell'antico regime
Questa raccolta di saggi sulla Sardegna del secondo Settecento coglie da un'inedita angolatura storiografica i nessi profondi che legano le specifiche vicende della società isolana alle esperienze dell'assolutismo riformatore e alla crisi dell'antico regime in Europa. L'arco cronologico abbraccia il lungo cinquantennio che dall'avvio della politica riformatrice del ministro Bogino (1749-1773) giunge all'età napoleonica e alla precoce restaurazione assolutistica durante l'esilio della casa sabauda. -
Categoricità e modelli intesi. Temi di filosofia dell'aritmetica del secondo ordine
Il volume rintraccia i presupposti ontologici in base ai quali ha senso un discorso sull'ammissibilità o meno della logica del secondo ordine. Viene fornita una trattazione, tecnicamente dettagliata, dei calcoli di ordine superiore e dell'aritmetica di Peano del secondo ordine. Sono poi presi in esame gli interessanti nessi metateorici che emergono dallo studio di questi particolari sistemi formali. La nozione fondamentale è quella di modello inteso dei numeri naturali e cioè di quel particolare sistema di oggetti che rende veri gli assiomi di Peano. -
Diversità in America
La diversità è divenuta esperienza quotidiana per l'uomo contemporaneo e di questo cambiamento l'immigrazione certamente costituisce uno dei principali motori, con mutamenti radicali negli equilibri interni, delle società occidentali, tensioni razziali, etniche e religiose, e sforzi volti all'integrazione e alla crescita comune nello scambio culturale. Il volume propone una lettura della questione della diversità negli Stati Uniti d'America, interpretata da un punto di vista storico, etnico e politico. L'autore passa analiticamente in rassegna le ondate migratorie nelle loro dimensioni di ordine statistico e culturale e le connessioni di volta in volta operate tra vecchie e nuove comunità. La nota espressione melting pot, evocata in particolare per configurare e comunicare il particolare sistema sociale americano, è resa viva e vitale mediante l'attenta ricostruzione di un processo evolutivo che porta gli Stati Uniti a essere un grande paese unitario sebbene coinvolto in modalità inedite di differenziazione, ma anche di disuguaglianza. Una corretta ricostruzione dei processi migratori non è solo orientata alla conoscenza delle radici strutturali della diversità, ma consente di uscire dalla logica dell'emergenza e della paura dell'ignoto che impediscono il dibattito. -
Università nella rete-mondo. Modelli teorici e casi di e-learning nelle università straniere
Obiettivo del volume è offrire una panoramica sullo sviluppo dell'e-learning nelle università a livello internazionale e in particolare europeo, individuando trend, modelli emergenti di università virtuali ed una varietà di esemplificazioni attraverso l'analisi di case history del world wide web. Il contesto internazionale rivela un consolidamento delle attività di e-learning, con una progressiva transizione verso tassonomie e sistemi di valutazione della qualità che siano in prospettiva condivisibili a livello internazionale: una strada appena imboccata, che richiederà ancora anni di lavoro, soprattutto per superare l'enorme scoglio della non confrontabilità fra le offerte di formazione a distanza dei diversi Paesi. In particolare, non solo l'utilizzo dell'e-learning si sta diffondendo nelle istituzioni di tutti i continenti, ma si nota anche uno sforzo di innovazione e miglioramento dei prodotti e dei servizi erogati: un'attenzione alle certificazioni di qualità, alla moltiplicazione dei poli decentrati e dei relativi corsi, correlato spesso con un aumento di iscrizioni. Non mancano tuttavia casi di fallimenti, sia iniziative sospese, sia progetti con risultati modesti rispetto alle attese, che nel volume vengono analizzati per individuare fattori critici di successo e insuccesso e lessons learned. -
Traghettare il pensiero. La musica come «variabile Caronte»: contributi pedagogici e sociologici
Il volume ha come obiettivi principali quello di mostrare la funzione che, sul piano cognitivo, emotivo e relazionale, la fruizione della musica riveste nei processi formativi non formali; valorizzare le relazioni tra la sfera dell'intelligenza musicale e le altre intelligenze; riflettere sugli effetti che l'ascolto continuo e ripetitivo della musica contemporanea a sfondo sociale e politico produce sia dal punto di vista dello sviluppo e del potenziamento di alcune aree cognitive, che dal punto di vista della visione del mondo e della vita, al fine di costruire percorsi formativi che educhino ad un ascolto critico del testo musicale. -
Verso una nuova cultura amministrativa? Il caso del MIPAF tra innovazioni e resistenze organizzative
La pubblica amministrazione italiana rientra ancora nei parametri delineati da Max Weber nell'elaborazione dell'idealtipo burocratico? Questo lavoro cerca di interpretare alcune dinamiche recenti del pubblico impiego, per comprendere se sia in atto - anche in questo settore, storicamente molto ""conservatore"""" e poco permeabile alle riforme - una transizione """"post-moderna"""", o quantomeno un processo di allontanamento dal modello """"modernista"""" dell'amministrazione pubblica, formulato per la prima volta dal sociologo tedesco. Il libro tratteggia brevemente i passaggi fondamentali della transizione culturale dal """"progetto della modernità"""" al """"puzzle post-moderno"""", facendo esplicito riferimento anche alle recenti riforme concernenti il pubblico impiego in Italia. Passando """"dalla teoria alla prassi"""" analizza alcune iniziative prese dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MIPAF) in linea con le direttive e le esigenze di un'amministrazione di nuova concezione: più flessibile, più efficace ed efficiente e più attenta tanto alla soddisfazione dell'utente esterno, quanto a quella dei propri dipendenti; il tutto basato prevalentemente su un nuovo modello organizzativo e su un ruolo prioritario della comunicazione esterna ed interna. Non mancano i parallelismi con il mondo aziendale, spesso precursore delle nuove tendenze di riforma dell'organizzazione del lavoro."" -
Dalla protezione all'attivazione. Le politiche contro l'esclusione tra frammentazione istituzionale e nuovi bisogni
A partire dalla fine degli anni '80 le politiche di contrasto della povertà, della disoccupazione e dell'esclusione sociale sono state sempre più concepite come politiche di attivazione, le cui premesse sono tanto semplici all'apparenza quanto controverse nei fatti. Da un lato, si sostiene che questi problemi si possano meglio risolvere favorendo o forzando un'assunzione di responsabilità da parte delle persone, verso soluzioni autonome e indipendenti sul mercato del lavoro o in altri ambiti della vita sociale ed economica. Dall'altro, che le stesse istituzioni debbano attivarsi, trasformandosi in strutture integrate e flessibili, in grado di incontrare bisogni diversificati e orientare la propria azione a sostegno della partecipazione attiva degli individui riducendo gli interventi di natura assistenziale. L'autore tenta di delineare effetti e punti critici di questa transizione nel contesto italiano sullo sfondo degli sviluppi in corso tra Europa e Nord America, mettendo in luce le opportunità e le contraddizioni che sorgono dal nuovo modo di intendere il welfare e il ruolo dei cittadini e degli attori pubblici e privati che vi concorrono. -
Il progetto della Regione Europea. Regole e strategie del territorio di fronte all'European Spatial Planning
"Il progetto della regione europea"""" è la cornice del pensiero, delle regole e delle strategie di governo del territorio nei paesi europei. A mediare tra le grandi strategie di livello europeo e i contesti territoriali locali si pone la dimensione regionale. Snodi della pianificazione regionale nel volume sono: una descrizione e interpretazione del """"sistema regione"""" coerente con i temi e gli strumenti europei di analisi del territorio; l'elaborazione di una visione di regione policentrica; la definizione di un approccio di governo e di pianificazione """"misto e plurale"""" per l'implementazione della visione policentrica." -
L' Accademia degli Agiati nel Settecento europeo. Irradiazioni culturali
Il volume raccoglie le storie intellettuali di dieci personaggi della cultura italiana ed europea del '700 che hanno come denominatore comune quello di essere stati associati, in momenti diversi, all'Accademia degli Agiati di Rovereto. Alcuni di loro sono figure di primissimo piano, conosciute dal grande pubblico e note alla grande storiografia. Le peculiarità intellettuali di questi dieci personaggi hanno comportato delle indagini di prima mano, spesso costruite su una documentazione archivistica inedita, in settori lasciati ai margini da una storiografia non allenata all'esplorazione di nessi e transferts tra spazi e realtà culturali diversi. -
I servizi pubblici. Il quadro normativo, l'organizzazione, i modelli gestionali
Lo sviluppo del concetto di servizio pubblico è caratterizzato da una articolata e complessa evoluzione normativa, che ha trasformato radicalmente i sistemi organizzativi e i modelli gestionali nel settore dei servizi pubblici. Il testo si prefigge di ripercorrere le tappe che hanno reso possibile la costruzione di un impianto normativo strutturato al fine di garantire il più possibile tutti i soggetti che si relazionano a vario titolo con un determinato servizio pubblico, percorso che non può prescindere dall'esame dell'ingerenza europea sul quadro giuridico nazionale e del tentativo, dagli anni Novanta in poi, di rispettare i principi europei del libero mercato e della tutela della concorrenza, che mirano alla qualità della prestazione del servizio erogato a tutela dell'utente. Tale percorso si snoda attraverso una ricostruzione del regime tradizionale di organizzazione del servizio pubblico fino alla definizione del quadro generale degli attuali modelli di gestione, con particolare attenzione alle forme di tutela del consumatore e dell'utente. Un approccio non solo teorico ma anche concreto e pratico alla materia è infine consentito dall'esame di significativi e rilevanti settori, sia dal punto di vista economico che da quello giuridico, come quelli dei servizi pubblici locali e delle telecomunicazioni. -
Leo Valiani. Gli anni della formazione. Tra socialismo, comunismo e rivoluzione democratica
Il volume descrive il percorso politico e personale compiuto da Leo Valiani negli anni giovanili: dall'adolescenza al confino, dal carcere all'esilio parigino, dall'internamento a Vernet alla fuga in Messico. Negli anni Venti e Trenta, egli è già in prima linea nella lotta contro il fascismo e vive la politica come un'autentica missione dai forti contenuti etici. La ricerca di Andrea Ricciardi segue l'iter che porta Valiani prima a aderire idealmente al socialismo, poi al Pcdi e infine a mettere in discussione la linea politica dell'Internazionale comunista e, con essa, l'intero impianto del marxismo-leninismo a vantaggio di una concezione democratico-radicale della rivoluzione antifascista, fino all'ingresso in Giustizia e Libertà nel 1940. Quella del giovane Valiani è una battaglia non priva di violente sterzate, contraddizioni e incertezze, tanto coraggiosa e intransigente quanto intimamente lacerante, che forgia le capacità del futuro dirigente della Resistenza e le consapevolezze dell'intellettuale maturo. -
Desiderio e istituzione. Per un'antropologia politica della soggettività
Se è vero, con Gehlen, che non è possibile ""un'emancipazione dello spirito dalle istituzioni"""", ossia che non può darsi soggettivazione se non nella mediazione delle istituzioni, tramite cui solo può rendersi possibile un'idividuazione psichica e collettiva della soggettività, non per questo si deve considerare impraticabile un'assunzione dell'autonomia istitutiva dell'istanza desiderante del soggetto e una conseguente emancipazione dal suo assoggettamento ideologico all'eteronomia normativa dell'ordine simbolico dell'istituzione sociale. Se nella globalizzazione tardocapitalista si assiste a un arretramento delle istituzioni, a un turn to the subjective, alla soggettivazione intesa unicamente come il ritrarsi della soggettività nella presunta immediatezza dell'interiorità, nella pretesa di potersi relazionare a sé ed agli altri senza la mediazione sociale di alcun ordine simbolico, ciò dipende proprio dall'estremizzazione del processo di de-istituzione della soggettività dalla potenza istitutiva del desiderio, e dalla sua istanza politica di partecipazione al conflitto istitutivo intorno alla produzione sociale del senso, nell'estetizzazione mediatica del godimento."" -
Memoria e comunicazione. Una teoria comunicativa complessa per le cose del moderno
Il libro riflette sul rapporto tra memoria e comunicazione dalla prospettiva delle cose. Bambole islamiche e statue sovietiche, capanne alpine e grattacieli moscoviti, semafori pedonali e automobili proletarie sono osservati nella loro ambivalente veste di oggetti di memoria e di comunicazione, di oggetti per ricordare e oggetti per dimenticare. Le cose con la loro materialità rendono visibili i percorsi contraddittori e divergenti che segue oggi il simbolico: radicato nella significatività della vita umana, ed espressione della società attuale, sempre più distaccata e autonoma dai vissuti soggettivi. -
In nome di chi? Partecipazione e rappresentanza nelle mobilitazioni locali
Da sempre le città sono luoghi di conflitto. Gruppi più o meno organizzati protestano, contestano, criticano, negoziano, si indignano, fanno accordi e compromessi, scendono in piazza, invadono le strade e spesso, inoltre, costruiscono servizi e risposte mutualistiche. Ma anche in questo caso, a volte tornano a sfidare, pungolare e pressare i politici eletti, problematizzando temi e questioni esclusi dall'agenda politica. Le linee di conflitto che si aprono fra chi partecipa e i rappresentanti eletti democraticamente sono tensioni generative per la vita democratica urbana. Ma nelle città non ci sono solo tensioni fra partecipanti e rappresentanti: ci sono anche le tensioni fra partecipanti e rappresentati. I movimenti urbani prendono la parola e parlano in nome di qualcuno. In nome degli abitanti, dei cittadini, dei lavoratori, delle donne. Si attivano e, nel partecipare, avanzano proposte e critiche in nome di un gruppo più ampio, che provano a rappresentare. Ma non è detto che i soggetti in nome di cui i movimenti urbani parlano accettino di essere rappresentati, o anche soltanto nominati. Le pratiche di protesta non convenzionale e di azione diretta non hanno forme legittime di rappresentanza, periodicamente messe alla prova. Il libro affronta sistematicamente le diverse linee di tensione fra partecipazione e rappresentanza attraverso una pluralità di voci e approcci teorici. -
Dinamiche di gruppo e tecniche di gruppo nel lavoro educativo e formativo
Un volume pensato per studenti universitari alle fasi iniziali del loro percorso, ma utile anche ad operatori della formazione psicosociale e dell'educazione, che vi troveranno temi che in genere sono dispersi in testi diversi. Vuole introdurre all'uso dei metodi e delle tecniche di gruppo nei contesti formativi ed educativi, premettendo una rassegna dei temi principali della dinamica di gruppo e dei gruppi di lavoro organizzativi, e della psicologia sociale dei gruppi. Il volume è caratterizzato da una forte e costante sottolineatura del carattere non meramente fattuale del gruppo, dunque della necessità di trattarlo in quanto fenomenologia contingente, che si configura ed acquista specifiche modalità di funzionamento in ragione dei contesti di pratica entro cui ed in ragione dei quali si dispiega. Questa idea di gruppo se non può considerarsi di per sé originale in assoluto - essa riflette una concezione più generale dei processi psicosociali di matrice socio-costruttivista - è sicuramente innovativa nel campo della psicologia dei gruppi, troppo spesso portatrice di una visione reificata, entro la quale il gruppo, invece che costrutto teorico, viene inteso e trattato come uno stato del mondo. -
Decostruire l'identità
Lungi dall'essere una condizione patologica, la dissociazione viene qui proposta in una versione positiva, intendendola così come una risorsa sia per le pratiche formative che per le procedure concettuali con cui vengono formalizzandosi le scienze umane e sociali. Ed è così che, piuttosto che produrre strumenti di etichettazione, di costruire congegni di selezione - può declinarsi in una prospettiva post-positivista sostenuta da una forte sensibilità neo-umanistica. Come a dire che ""tutti"""" i comportamenti sociali potranno essere assunti, finalmente, come realtà ben più forte della rappresentazione pseudo-scientifica che ancora se ne viene facendo - di volta in volta spacciandone """"taluni"""" come normali ed altri invece come patologici. La guida verso un tale traguardo di civile riconoscimento ed accoglienza dei comportamenti dissociati, delle forme alterate di coscienza, del modo plurale con cui può esprimersi la eterogenea natura umana, è testimoniata da Georges Lapassade - sulla base della teoria della neo-dissociazione positiva proposta da Hilgard. Ma è altrettanto certo che gli autori di questo volume collettaneo hanno prodotto un sicuro valore aggiunto alla speculazione lapassadiana che vede così consolidato, in un più ampio spettro di discipline, l'episteme della dissociazione."" -
Arti tecnologia progetto. Le esposizioni d'industria in Italia prima dell'Unità
I saggi raccolti in questo studio vogliono essere un contributo alla conoscenza delle esposizioni di prodotti industriali nei primi sessanta anni del XIX secolo. Gli incentivi all'avanzamento delle arti produttive nella forma di premi conferiti per lo più durante esposizioni pubbliche erano in uso dalla fine del Settecento. Nel corso della prima metà dell'Ottocento, oltre ad acquisire una dimensione in molti casi statuale e comunque sovralocale, diventarono gli emblemi dei valori propri della nuova società borghese. Stimolare l'impegno individuale, sottolineare la creatività degli inventori, suscitare l'emulazione, diffondere le conquiste tecnologiche, far conoscere e apprezzare i prodotti dell'industria nazionale, accrescere la considerazione sociale per attività fino allora poco stimate in larghi settori della società erano tutti obiettivi che le premiazioni dovevano concorrere a raggiungere. Così Milano e Torino dal 1805, Napoli dal 1810, Venezia dal 1816 e Firenze dal 1834 divennero sedi di concorsi ed esposizioni, e altre città ne seguirono l'esempio. -
Università e territorio: un'integrazione possibile. Proposte per una valutazione partecipativa dell'offerta formativa
L'università e il territorio hanno l'esigenza di rafforzare le relazioni, in un'ottica di occupabilità delle persone e di competitività del sistema socio-economico privato e pubblico. La programmazione dell'offerta formativa universitaria richiede tuttavia un processo complesso di analisi e valutazione, che da un lato dovrebbe essere di carattere partecipativo con il coinvolgimento degli stakeholder (e non solo di quelli esterni), dall'altro non può essere limitato solo a una fase ex-ante, ma deve interagire con una sistematica valutazione in itinere ed ex-post. Quali livelli sono utili per la valutazione partecipativa, quali attori è opportuno coinvolgere in questo processo per migliorare la qualità dell'offerta formativa? Quali relazioni si possono instaurare tra i diversi soggetti? Realizzato dalla Fondazione CUOA in partnership con Confindustria Veneto, Confcommercio Veneto, Confartigianato Veneto, Confagricoltura Veneto e CUOA Sanità, il volume approfondisce l'analisi dei modelli di valutazione ex ante e ricostruisce alcuni casi di studio relativi a corsi di laurea e master attivati dagli atenei veneti. Sono inoltre formulate dieci proposte a beneficio degli stakeholder interni ed esterni al mondo universitario. Destinatari prioritari delle linee che vengono qui riportate sono infatti gli stessi atenei, le amministrazioni regionali, le parti sociali e gli attori chiave dei territori. -
Artigianato nelle Marche. Memoria, innovazione e appartenenze
Le Marche sono la prima regione d'Italia per percentuale di addetti e imprese artigiane, presentandosi oggi come un caso emblematico dei nuovi bisogni di sviluppo. La duplice esigenza di mantenere la memoria (il patrimonio di esperienza) e al contempo di innovarla (introducendo nuovi saperi e valori) porta a costi di gestione della conoscenza sempre meno sostenibili da parte di imprese e lavoratori. Il volume presenta gli esiti dell'osservazione dei fabbisogni e le azioni di adeguamento delle competenze delle parti sociali, visti anche in rapporto allo scenario nazionale. -
Centri e periferie. Italia 1931-1961. L'annale Irsifar
Al centro di questo numero dell'Annale Irsifar c'è la riflessione sul rapporto tra storie nazionali e storie locali, una dicotomia che rimanda anche al rapporto tra macro e microstoria sul quale, da anni, si è aperto un dibattito che ha visto su opposti schieramenti storici e scienziati sociali. L'esperienza della guerra e del fascismo, ma anche l'esempio di una città industriale durante il miracolo economico, permettono di intrecciare racconti e contesti locali con le narrazioni generali, una modalità di ricerca che può aprire nuove indagini storiografiche, sollecitando comparazioni e ipotesi interpretative diverse. Ne deriva dunque un'altra immagine della ""periferia"""", i temi e le questioni affrontate sul piano locale possono acquistare, infatti, rilevanza nazionale e trovare valorizzazione in un orizzonte più ampio. Il diario della Superiora del convento di Nostra Signora di Namur a Roma costituisce un osservatorio privilegiato della città in guerra così come il fascismo di provincia si rivela un utile strumento di comprensione per la dittatura mussoliniana. Allo stesso modo l'immagine di Torino durante gli anni del miracolo economico può diventare un simbolo dell'Italia che fa i conti con la modernità. Sono percorsi di ricerca e proposte di letture che rimandano a una pluralità di fonti e alla complessità del fare storia.""