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Fuoco di Toscana. Vibrazioni, profumi, colori, sapori
L'insieme degli scritti si presenta quale trasposizione di immagini legate a esperienze e realtà di luoghi conosciuti e vissuti che sfilano dinanzi alla memoria ""visiva"""", """"auditiva"""" e """"olfattiva"""" dell'autore e si solidificano in immagini, suoni e odori accompagnati da """"una particolare emanazione energetica"""" che, attraverso i rispettivi canali sensori, lo coinvolge. Quando l'autore accomuna il """"narratore"""" allo """"studioso delle bioenergie"""" argomentando sui prodotti, sui luoghi e sui monumenti della Terra di Toscana, il """"narratore"""" non viene meno alla sua collocazione. Immagini grafiche realizzate dall'autore accompagnano gli scritti e più che rappresentare esse tendono a cogliere la particolare """"atmosfera metafisica"""" dei luoghi e delle opere."" -
Baia dei tonni
Giovannella Bruno di Belmonte nasce a Roma, e si trasferisce in Francia all'età di quattro anni. Durante l'infanzia viaggia nei paesi dell'Occidente europeo e coltiva presto l'interesse per la pittura e il design. Ristruttura palazzetti, casali e appartamenti per importanti personaggi. Coltiva fin dalla giovane età l'interesse per la scrittura, realizzando racconti, poesie, canzoni sia in lingua italiana che in francese. Ha al suo attivo oltre sessanta mostre tra personali e rassegne, e ha ricevuto premi sia in Italia che all'estero. Vive a Roma e a Todi in un antico convento del 1300, dove ha organizzato svariati corsi d'arte. -
Parole organizzate
"Troverete una città che è un liquido amniotico, una città d'acqua, che raggela da sotto i piedi come un pavimento precario, che sferza di lato penetrando nelle sacche lacrimali dall'aria, dal vuoto e dalla luce del cielo, una luce di cateratte gialle e rosse. C'è un rito, un amplesso, uno sposalizio tra la voce che racconta e gli elementi. Ci sono un uomo e una donna, certo, ma c'è anche e soprattutto lo slittamento degli accoppiamenti (e dei rimpianti e dei ricordi): donna con uomo, donna con farfalla, con ramo, con nuvola, con radice, terra nuda e goccia, con petalo e elitra, e acqua, molta acqua. A un certo punto però succede qualcosa. Qualcosa di atteso e inaspettato"""". Dalla prefazione di Luca Ragagnin" -
Ainhoa. I cieli dell'eros
Julián prova un ""desiderio feroce"""" per la madre Ainhoa, la quale, da quando il marito è in carcere, non ha permesso che nessun uomo la sfiorasse. Ma le trame irrequiete dei regni oscuri del suo cuore cominciano a liberarsi durante un viaggio in treno in cui cade preda del mondo conturbante d'una lolita: Aurora, su cui Ainhoa riversa il suo eros represso per anni, come via di fuga dal figlio mentre Julián cerca di strapparle in tutti i modi i suoi cieli piccini e le ipocrisie del mondo delle regole. Ainhoa cerca un'ultima via di fuga sia da Julián che da Aurora rifugiandosi tra le braccia di Leila, la quale - però - prende a insinuare un soffio gelido negli impenetrabili recessi della sua mente..."" -
Tener famiglia. Gesta, ambizioni e disinganni di un ufficiale della Regia Marina
La storia personale dell'ufficiale di Marina Luigi Petrillo - nazionalista, monarchico, militarista, filofascista -, raccontata in parte da lui stesso, testimonia il percorso di una generazione identificatasi col fascismo e con le sue guerre. Una generazione naufragata nel 1943 contro lo scoglio della disfatta militare e del crollo del regime, costretta, ormai non più giovane, a salvare il salvabile della propria esistenza, stabilendo come priorità la famiglia. Progettista e collaudatore navale, sommergibilista, olimpionico ad Amsterdam nel 1928, due medaglie al valore, Luigi Petrillo, a quarant'anni, nello sfacelo delle forze armate e dello stato, ha dovuto cercare la via per garantire il futuro ai propri quattro figli. -
Il sogno all'orizzonte
Il sogno all'orizzonte è una cornice di vita incentrata sulle diverse vicende che si susseguono all'interno di un folto nucleo familiare, e nell'atavico paese in cui si svolge l'intera storia. I personaggi che animano questo breve romanzo, ruotano all'interno di un microcosmo in cui si condensano per poi irrompere prepotenti, gli aspetti che lo caratterizzano. La limitata e trita visione del mondo, l'atavica e gretta consuetudine di pensiero, nonché l'invida e le maldicenze, sono alcune delle tematiche affrontate in questo libro. Ma sarà comunque il sogno il motivo conduttore di tutta la storia, un viaggio onirico alla ricerca di quell'immaginaria linea che segna i confini della realtà quando diventa sogno, e del sogno quando diventa realtà. -
La funzione mediatrice degli angioletti nei rituali della Settimana Santa a Verbicaro
Il bisogno di credere dell'uomo dei nostri tempi, ripropone la secolare doppia appartenenza del fedele, diviso tra una religione ufficiale, vista da un'ottica ecclesiastica, e la religiosità popolare, intesa come vissuto e spesso enfatizzata come alternativa o comunque diversa dalla religione vera. La presenza dell'angelo come figura di intermediazione tra l'umano e il divino, una costante tra le culture e le religioni, nel contesto verbicarese trova rappresentazione in un angelo molto particolare. L'angelo della tradizione verbicarese è un angioletto-bambino, una figura eterea, pura, protesa verso l'infinito che, con la sua mediazione, permette all'uomo, all'adulto, di rapportarsi meglio con il proprio Dio, ma anche con gli altri. -
Ripensare l'Onnipotente
Nei primi tre secoli della nostra era si confrontarono diverse forme di Cristianesimo, fino a quando non finì con l'imporsi, con le buone o con le cattive, quella che dall'autorità fu definita l'unica ""ortodossa"""", che provvide a riscrivere a suo favore la storia delle precedenti controversie. Tale vittoria fu determinante ai fini della configurazione della civiltà occidentale, ma, come scrive Bart D. Ehrman (I Cristianesimi perduti, Carocci, 2005), """"ebbe un prezzo"""". Di cruciale importanza fu la scelta adottata in merito alla questione del rapporto di continuità o di discontinuità tra Antico e Nuovo Testamento. Ne andò, infatti, dell'immagine che della divinità si sarebbe tramandata nella cristianità per i secoli successivi."" -
Dicono... che ho fatto un sogno. Parole, pensieri e poesie
Gianni Vecchione è nato a Napoli nel 1961. Artigiano da sempre con la passione per la scrittura, trova nella campagna novarese, dove tuttora risiede, ispirazione per i suoi pensieri e le sue poesie. -
Un viaggio sentimentale-A sentimental journey
"... più che un percorso geografico, teso a passare da un luogo all'altro, è un tragitto che valico il confine del tempo, tralasciando ogni dimensione fisica per raggiungere i paesaggi più nascosti dei sentimenti e delle emozioni..."""" (dalla prefazione di Francesca Gialli)" -
Quid est veritas? Discorso su Pilato e sulla comunicazione
La figura di Ponzio Pilato ossessiona da sempre i credenti in quanto responsabile delLa crocifissione di Gesù. Eppure la sua colpa è strettamente associata a quella degli Ebrei che pretesero con forza la condanna del Nazareno. Allora è lecito domandarsi perché il Credo della Chiesa cattolica ne faccia unico capro espiatorio, e perché a un intero popolo fu accordato il perdono mentre lo stesso venne negato al procuratore romano? Un tipico esempio di verità conculcata. Da laici maturi cresciuti nella fede, noi riteniamo giunto il momento di revisionare il pregiudizio della storia nei confronti di colui che si pose l'inquietante domanda: Quid est veritas? -
E allora buon viaggio!
La vicenda narrata trae spunto da una storia vissuta in prima persona dall'autrice. Nel dicembre del '99 partì alla volta di Katmandu con l'idea di visitare il paese da lei sempre sognato: l'India. Era alla ricerca di un significato profondo che pensava di scorgere nello sguardo sofferente degli abitanti di Bombay o nel sorriso, ancora incontaminato dalla vita, di ogni fanciullo. Il destino, la sera di Natale, le offrì qualcosa di totalmente inaspettato: dopo venti minuti di volo, cinque dirottatori irruppero in carlinga e sequestrarono l'aereo con duecento passeggeri. Comincia un'avventura che ha dell'incredibile: furono dirottati in quattro paesi diversi, naufraghi del loro terrore. -
Tilde
Nemo Ticsti è convinto che il libro che sta ultimando lo renderà famoso. Seppur nella realtà non esistano elementi che accertino l'ingresso del protagonista nel mondo editoriale, il giovane ridefinisce la propria quotidianità autoconsacrandosi segretamente scrittore. In un walzer di amori e amicizie, Nemo è pronto ad abbandonare la sua vita da fotografo freelance per entrare a far parte di un futuro immaginario in cui sarà osannato per quello che ancora non è ma che vorrebbe essere. -
Un ragazzo del '900 in Maremma
Un ragazzo del Novecento è la storia di un bambino nativo del Bivio presso Montorgiali, un villaggio della Maremma toscana, in provincia di Grosseto ed in Comune di Scansano. Costui trascorre l'infanzia avanti e durante la seconda guerra mondiale. Le vicende di questo fanciullo s'intrecciano con quelle della sua famiglia, dei coetanei e con quelle delle comunità, dov'è vissuto in un periodo storico a cavallo degli anni trenta e quaranta. -
Scapigliatura e dintorni
I saggi qui raccolti col titolo complessivo di ""Scapigliatura e dintorni"""", affrontano testi di autori maggiori (Manzoni, Fogazzaro, Verga, Pirandello) e minori (Tarchetti, Camerana, Giacosa, Ghislanzoni e altri), proponendo, a partire da vari temi e generi letterari, qualche indicazione sulla storia della letteratura italiana tra Otto e Novecento, attraverso ricerche particolri condotte con diversi strumenti critici: l'analisi formale e strutturalista, l'interpretazione psicoanalitica e antropologica, l'indagine sociologica e storico-ideologica."" -
Apocalisse su Roma
Un romanzo di fantapolitica in cui si intrecciano i progetti criminali di estremisti islamici a storie d'amore e di avventura dei protagonisti. Attraverso lo spostarsi di ambientazione (dai deserti arabi al ricco yacht nella Francia meridionale, dall'industria chimica che lavora uranio in Inghilterra all'Italia) il lettore potrà seguire l'attivarsi delle cellule criminali e terroristiche nel progetto di creare una bomba atomica da far scoppiare a Roma. Avrà oltretutto modo di osservare come i reparti speciali antiterrorismo monitorano i movimenti dei sospetti. Prefazione di Francesco Ogliari. -
Un libro, un'emozione
«Nelle pagine che seguono, raccolgo le impressioni che hanno suscitato in me alcune fra le letture degli ultimi anni, privilegiando, secondo un'inclinazione che mi accompagna fin dall'adolescenza, i testi narrativi...». (Dall'introduzione dell'autore) -
I Maghi Mercadonte e il Torneo del Quadrifoglio magico
In una lontana terra, la Terra dei Divinatori, in quello spazio racchiuso tra la Foresta degli Incantesimi e il Castello di Mercadonte, fra Creature fantastiche, Gnomi Sapienti, Elfi, Streghe e Maghi potenti, si sferra l'eterna lotta fra il Bene e il Male. Chi riuscirà a scovare il potente Quadrifoglio Magico nel corso del leggendario Torneo che si disputa ogni diciassette cicli d'anni, in quella straordinaria Terra incantata?! -
Racconti dal cemento
Alberto Neri proviene da una formazione scolastica e da una esperienza di lavoro tecnica e, di tanto in tanto, dà sfogo agli spiriti lasciati in un angolino. Come la maggior parte di noi, corre a perdifiato per non perdere il contatto con il mondo circostante, soggetto ai rapidi mutamenti imposti dall'ineluttabile evoluzione tecnologica, la terribile spada di Damocle che sovrasta la nostra vita. -
Il coraggio di essere sé stessi
I segreti dei maestri raccolti e svelati da un racconto durante il cammino. E una guida: sulla filosofia e la preprazione degli ""eroi""""; da leggere durante le soste, seduti su un sasso, in attesa di riprendere il passo e ascoltare un'altra parte di storia. E così, capitolo dopo capitolo. In cerca di ricompense, che a volte si schiudono come boccioli e a volte si nascondono come cristalli nelle pietre. Il viaggio è difficile e talvolta l'eroe si siede sfiduciato, con la testa tra le mani. Ma l'eco che stava inseguendo, prima o poi, ricompare. E la forza ritorna nei pensieri, come vento fresco nell'afa, e gli occhi puntano una nuova meta, al di là della soglia, dove si vede, in lontananza, una luce...""