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Amazzonia co yvy ore retama. Distruzione, sopraffazione, speculazione
Co Yvy Ore Retama, in lingua Tupi vuol dire 'Questa Terra è Nostra'. È significativo che nel 1989, nello scegliere lo stemma dello Stato di Tocatins, si sia utilizzato il grido disperato degli Indios Tupi! Una rivendicazione di possesso, nella terra dei Senza Terra! La rivendicazione di un popolo espropriato delle proprie risorse per causa della continua deforestazione dell'Amazzonia. Deforestazione avvenuta anche con il concorso, non indifferente, delle agenzie internazionali erogatrici di enormi interventi. In Brasile, come in altri paesi in via di sviluppo, l'incremento dell'agricoltura, dell'allevamento e dello sfruttamento delle risorse (legname, attività estrattive, eccetera...) è avvenuta a discapito delle foreste originarie. Incentivata anche dai capitali provenienti da organismi internazionali sotto varie forme di finanziamento (Banca Mondiale, Bird Banca Internazionale di Ricostruzione e Sviluppo - Fondo Monetario Internazionale, CEE, G8), la deforestazione e la trasformazione del paesaggio brasiliano sono avvenuti negli ultimi decenni con ritmi sempre più allarmanti. Mutamenti che hanno innescato enormi problemi, sia sulle fasce meno protette della popolazione, in primo luogo gli Indios, sia sulle caratteristiche, spesso delicatissime, dell'ambiente e del paesaggio. -
Considerazioni sul federalismo nella nostra storia costituzionale. L'agenda sempre aperta delle riforme costituzionali
Marco Villani già consulente giuridico della Commissione parlamentare per le questioni regionali durante la XIV legislatura ha partecipato a numerosi lavori istruttori di riforme istituzionali. Segue attivamente l'evolversi del complesso sistema dei rapporti e del riparto delle competenze fra Stato e Autonomie territoriali. Ha compiuto un lavoro di ricognizione sullo stato della riforma degli Statuti regionali. In tale ambito, ha curato la redazione di una pubblicazione del Senato della Repubblica, relativa a un ciclo di audizioni dedicato all'approfondimento dei temi connessi all'approvazione degli Statuti nelle regioni a Statuto ordinario, e una apposita sezione di un dossier della Presidenza del Consiglio. -
La collezione Paoletti. Ediz. illustrata. Vol. 1: Stampi in vetro per impronte di intagli e cammei.
"Le così dette paste che in Roma solamente si fabbricano, sono imitazioni, o piuttosto impronte di cammei e intagli antichi e moderni in smalti. Oltre queste paste si fanno ancora delle impronte in zolfo e in scajola. Queste costano pochissimo e sono interessantissime, potendosi in esse con pochissima spesa avere un complesso dell'arte, storia e mitologia degli Antichi. [...] In tal modo si trovano collezioni, che hanno per iscopo di mostrare l'andamento dell'Arte, principiando dagli Egizj e Etruschi, continuando fino ai Greci, e ai Romani, dal nascere fino al decadimento dell'Arte. Altre collezioni sono istoriche, e vi si trovano i fatti principali della storia; altre contengono solo ritratti disposti per serie de' primi Re di Roma, degli Imperadori, de' Capitani famosi, dei Filosofi, e dei Poeti"""". Così Giuseppe Brancadoro nelle """"Notizie riguardanti le Accademie di scienze, ed arti esistenti in Roma coll'elenco dei Pittori, Scultori, Architetti etc. compilata ad uso degli Stranieri"""". Primo di tre volumi, questo catalogo costituisce la pubblicazione integrale della collezione di stampi in vetro utilizzati nella prima metà del XIX secolo dalla bottega di Bartolomeo e Pietro Paoletti per la produzione in serie di impronte in scagliola di cammei e intagli in pietra dura di tutte le epoche. Il Catalogo è completato dalla ricostruzione dell'attività dei Paoletti a Roma e da un'analisi storico-critica della raccolta." -
La porpora romana. Ritrattistica cardinalizia a Roma dal Rinascimento al Novecento. Catalogo della mostra (Roma, 22 novembre 2006-25 febbraio 2007). Ediz. illustrata
Il presente volume è il catalogo della mostra che si tiene dal 22 novembre 2006 al 25 febbraio 2007 presso Palazzo Braschi a Roma. -
Il collegio romano. Storia e restauro. Ediz. illustrata
Il volume intende dare conto di recenti interventi di restauro e di manutenzione conservativa sui palazzi storici romani, mediante un'illustrazione sintetica ma integrata da un'esauriente trattazione delle indagini storiche che hanno preceduto e accompagnato le scelte operative effettuate. Questo volume si arricchisce, nel contributo di apertura dovuto a Carbonara, di osservazioni a carattere generale sul problema del trattamento delle superfici esterne ""povere"""" (intonaci e tinteggiature, ma anche semplici paramenti laterizi a vista), che vanno oltre le applicazioni relative al caso particolare in esame e meritano di essere attentamente considerate da chi sarà chiamato a riflettere ed operare su questi temi, molto discussi, perché determinanti, forse più di ogni altro tipo di intervento, nella definizione e/o ridefinizione, oggi, dell'immagine visiva delle nostre città."" -
La proporzione. Storia di un'idea da Pitagora a Le Corbusier
Questo libro tenta di ripercorrere i momenti più significativi della storia di un'Idea affascinante e per molti versi carica di mistero. Nata e affermatasi fin dall'antichità classica come Proposizione Totalizzante della Natura e dell'Universo, la ""giusta Proporzione"""" diviene sinonimo di Bellezza, o di Mito della Bellezza. Ma, a un certo punto della sua storia, il Mito entra in conflitto con l'affermarsi della Ragione e del Progetto. Ne scaturiscono profondi turbamenti personali e collettivi nelle coscienze più avvertite, costrette a scegliere o mediare tra più Autorità: la Tradizione classica, rappresentata da Vitruvio e dagli edifici antichi, il Misticismo religioso, che dal Medioevo in poi si associa all'Idea di Proporzione, e le ragioni della Scienza moderna. L'Idea di Proporzione sembra perdere la sua centralità, relegata com'è nel più assoluto relativismo, seguendo così la sorte dell'Idea stessa di Bellezza. Poi, quasi inaspettatamente, risorge dalle sue stesse ceneri e deprivata di ogni connotazione metafìsica, torna a riproporsi come """"Regola certa"""", idea salvifica dell'umanità, a difesa della Ragione dagli orrori del disordine mentale e materiale. Ma, nel confronto con la realtà della produzione umana, l'Idea di Proporzione è di nuovo destinata a fallire: Le Modular di Le Corbusier sembra esserne, almeno per ora, l'ultima espressione."" -
Annali del barocco in Sicilia. Ediz. illustrata. Vol. 8: Siracusa antica e moderna. Il val di Noto nella cultura di viaggio
Questo volume della rivista raccoglie i seguenti saggi: Giuseppe Voza ""Sulla topografia di Siracusa antica"""", Mariarita Sgarlata """"L'architettura del sotterraneo a Siracusa nelle memorie di eruditi e viaggiatori del Settecento""""; Giuseppe Michele Agnello """"Chiese e monasteri medievali di Santa Lucia a Siracusa""""; Elisabetta Pagello """"Il mito di Siracusa tra realtà e immaginario""""; Francesca Gringeri Pantano """"Siracusa e gli Iblei nel Voyage di Jean Hoüel""""; Cesare de Seta """"Il primo viaggio in Sicilia del 1777 con Charles Gore e Richard Payne Knight""""; Lucia Trigilia """"Siracusa, il Val di Noto e le città siciliane del Grand tour""""; Salvatore Russo """"Siracusa moderna: dalla Antiquaria alla cultura del viaggio""""; Renata Russo Drago """"Un topos del viaggio a Siracusa: la decadenza della città moderna e il rimpianto della grandezza antica""""; Vincenzo Latina; """"Architettura contemporanea ed antico a Siracusa""""; Silvia Spariglia """"Il giardino di Artemide""""."" -
Roma. Prati di Castello. Dai romani ai barbari ai piemontesi. Ediz. illustrata
Il volume ricostruisce gli eventi storici, politici, urbanistici ed edilizi che hanno caratterizzato il quartiere Prati a Roma. La storia della zona inizia quando Caligola, nel 40 a.C. costruì il Circus Vaticanus nell'area della Basilica di San Pietro e quando Nerone compì il martirio dei cristiani nell'ansa del Tevere poi chiamata Prata Neronis. Per più di mille anni grazie al sito protetto dal Tevere, sono stati campo base per gli assedi dei barbari a Roma. L'avvio dello sviluppo dei ""Prati"""" dopo il 1870 coincise con l'espansione della capitale, con la realizzazione di molte case per gli impiegati governativi. L'edilizia di Prati fu ultimata negli anni venti e, poi in seguito alla trasformazione di molte residenze in uffici, è avvenuta nella zona una """"terziarizzazione"""" con una forte presenza commerciale; il tutto reso più importante dalla presenza di uffici giudiziari, studi legali, la Corte dei Conti, le sedi della Rai, e dalla realizzazione nel 1936 del Foro Italico divenendo così il Centro Direzionale, integrato con le residenze, più importante di Roma. Oltre a descrivere la storia di Prati in due millenni, il volume analizza episodi di interesse particolare quali la realizzazione del Tempio Costantiniano nel 350 d.C., della basilica di San Pietro, l'afflusso dei pellegrini verso la basilica dalla via Francigena, la creazione di via della Conciliazione, il Palazzo di Giustizia, l'Esposizione del 1911 e il Ponte Risorgimento il primo in cemento armato a unica grande luce."" -
La palude di Torre Flavia. Biodiversità, gestione, conservazione di un'area umida del litorale tirrenico
Questo volume è dedicato alla Palude di Torre Flavia, un'area umida di grande valore in termini di diversità biologica, collocata lungo il litorale tirrenico a nord di Roma e residuo di ecosistemi molto più estesi fino a mezzo secolo fa. Finalità di questo lavoro, frutto della collaborazione di oltre novanta autori, è quella di pervenire ad una conoscenza dei valori e delle problematiche presenti, nonché delle attività svolte in quest'area, finalizzate alla sua conservazione e promozione. In un'ottica più generale, esso vuole proporre una serie di esperienze, metodologie e approcci di taglio prevalentemente scientifico-naturalistico, oltre che tecnico-applicativo, che sono a disposizione di chi opera nel settore della gestione degli ambienti umidi, contribuendo alla costruzione di modelli generali e fornendo spunti per ecologi applicati, biologi della conservazione e wildlife managers. -
Gellner. Disegni di architettura e paesaggio. Cortina d'Ampezzo, Trieste, Venezia, Firenze, Roma. Ediz. illustrata
I disegni pubblicati in questi due album risalgono al 1943, l'anno in cui Edoardo Gellner prestava servizio militare a Nettunia, oggi Nettuno, non lontano da Roma. In frequenti visite per servizio nella capitale o durante una licenza trascorsa a Cortina d'Ampezzo trovava spunto per tracciare a penna stilografica sul suo taccuino architetture classiche o rurali, gradito diversivo alla vita militare. -
Gli impianti eolici: suggerimenti per la progettazione e la valutazione paesaggistica
Le linee-guida per l'inserimento paesaggistico degli impianti eolici intendono facilitare l'applicazione dell'Allegato Tecnico del DPCM 12 dicembre 2005 che definisce finalità, criteri di redazione e contenuti della Relazione Paesaggistica che deve accompagnare le richieste di autorizzazione paesaggistica (art. 146, comma 2, del Codice per i Beni Culturali e del Paesaggio, D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e sue modificazioni) e che dà indirizzi per la valutazione dei progetti. Le linee-guida forniscono indirizzi, criteri, informazioni generali e supporti tecnici. Si rivolgono ai progettisti e ai responsabili della valutazione perché, da un lato il punto di vista paesaggistico venga inserito organicamente nel progetto fin dalle sue prime fasi di elaborazione, dall'altro la valutazione possa entrare pienamente nel merito delle proposte e non limitarsi a una verifica formale dei documenti. Si rivolgono anche alle popolazioni, nella consapevolezza che una crescita conoscitiva delle problematiche specifiche, è condizione essenziale per scelte appropriate e condivise. La struttura della guida è costituita da un testo esplicativo generale, da approfondimenti tematici, da schede tecniche, da schede informative su documenti di indirizzo elaborati all'estero e in Italia, da una bibliografia ragionata e da riferimenti bibliografici generali. Un ampio apparato iconografico commentato esemplifica casi studio, soluzioni tecniche di progettazione, problematiche di valutazione. -
2 dicembre 1963. Nasce una nuova galleria. Opere e testimonianze. Catalogo della mostra (Roma, 14 dicembre 2006-24 febbraio 2007). Ediz. illustrata
2 dicembre 1963 Una mostra collettiva di disegni inaugura l'Arco d'Alibert. Con questa mostra e questo catalogo pensiamo di porre un piccolo tassello alla conoscenza per i più giovani della Roma anni '60. È pur vero che, negli anni, sono state allestite molte mostre importanti su questo argomento, accompagnate da bellissimi ponderosi cataloghi, ma anche costosi e non alla portata dei giovani. -
Circonferenza cosmica. Catalogo della mostra (Roma, 13 dicembre-30 marzo 2007). Ediz. italiana e inglese
Circonferenza cosmica è il titolo di una mostra di quattro artisti, Bizhan Bassiri, Mario Lamorgese, Maurizio Mochetti e Marco Tirelli, ispirati a quelle forme geometriche che hanno sempre occupato un posto speciale nella mente umana: il circolo e la sfera. -
Manfredi Nicoletti architetto. Ediz. illustrata
Le più incisive caratteristiche dell'architettura di Nicoletti si legano al suo atteggiamento filosofico e culturale antiaccademico. Il tema dell'innovazione tecnologica è trattato da un punto di vista artistico, in quanto strumento soggetto all'ideazione architettonica, volto alla concezione ecosistemica degli edifici, che devono comportarsi come veri e propri organismi autosufficienti anche dal punto di vista energetico. La sua teoria della forma rifiuta ogni soluzione aprioristica e l'applicazione pedissequa di stilemi accademici, prospettando invece una individualistica e personale ideazione del progettista legata sempre alle contingenze del proprio tempo e del contesto di progetto. L'architettura è per Manfredi Nicoletti una forma d'arte e comunicazione che trascende il particolare e tenta di aprirsi verso significati multipli sconfinando nelle più diverse discipline: la scienza, la filosofia, la metafisica. La sua visione dello spazio rifiuta di assoggettarsi alle riduttive regole della normale prassi costruttiva, tentando di raggiungere i più elevati livelli di complessità in ogni aspetto. -
La fabbrica del gas all'Ostiense. Luogo e forma di un'area industriale
"Questo libro rappresenta l'esito di una ricerca condotta attorno al tema della riqualificazione urbana. Il caso preso in esame è quello dell'area industriale dismessa dell'Italgas, ma più in generale la ricerca affronta le dinamiche urbane della zona Ostiense e del quartiere operaio di Testaccio a Roma. Questo caso studio si propone come esempio di metodo. Attraverso un percorso analitico ed allo stesso tempo progettuale, abbiamo tentato di delineare una serie di linee guida imprescindibili per chiunque si avvicini alla questione del recupero a scala urbana. La struttura stessa del testo in tal senso chiarisce la metodologia di avvicinamento all'area di studio. L'approccio ad una realtà urbana dotata di un'identità propria e riconoscibile all'interno della città, come la zona industriale dell'Ostiense, non può prescindere dalla lettura accurata dei suoi tratti distintivi. Riqualificare un'area dismessa significa dunque operare una restituzione del senso del luogo. A questo scopo si dovrebbe andare oltre gli strumenti investigativi canonici, legati allo studio dei caratteri esclusivamente storici e urbanistici. È necessario rileggere tutte le storie che si sono svolte nella fabbrica, anche quelle delle persone che vi hanno vissuto e delle cose alle quali hanno dato vita, per ritrovare la sua identità e attivare le potenzialità in divenire.""""" -
Simbologie politiche del femminile. Catalogo della mostra. Ediz. illustrata
Nella storia politica europea, la funzione morale della donna riveste un prestigio che, rispetto alle sue traduzioni istituzionali, sembra seguire una traiettoria asimmetrica. Dalla fine del settecento la funzione pedagogica delle rappresentazioni del femminile diventa un perno di ciò che oggi chiamiamo comunicazione politica. Per tutto il XIX, fino alla prima metà del XX secolo, dignità morale ed esclusione politica vengono conciliate in base al tacito principio per cui ""gli uomini fanno le leggi, le donne i costumi"""". Le immagini femminili possono così cambiare di segno ed essere utilizzate da opposti schieramenti politici. Nella propaganda politica del secondo dopoguerra e nella costruzione della repubblica osserviamo il verificarsi di alcune trasformazioni. Al cambiamento della scena politica corrisponde uno stemperarsi della forza simbolica del femminile. Nello stemma della repubblica, all'opulenza femminea della nazione italica si sostituisce un intreccio astratto di simboli anodini."" -
Viaggio
"Tickets"""", realizzato da Ermanno Olmi, Abbas Kiarostami e Ken Loach è stato presentato fuori concorso al festival di Berlino nel 2005. Il film, girato quasi interamente su un treno in viaggio, che ha percorso in sei settimane più di 5000 km, racconta tre storie diverse con un unico filo narrativo, il viaggio. Olmi presenta il delicato incontro tra un anziano professore di farmacia e una donna che gli fa da assistente, attraverso il quale, l'uomo, tenterà di recuperare una sua immagine inferiore. Kiarostami racconta il difficile viaggio di un ragazzo che fa il servizio civile per la dispotica vedova di un generale e dell'incontro di lui con una ragazzetta, grazie alla quale riuscirà a trovare la spinta per fare un rifiuto e una separazione. Loach ci dice del lungo viaggio di tre giovani tifosi del Celtic diretti a Roma per assistere ad una partita di calcio, che si intreccia con quello di una famiglia albanese, filo conduttore dell'intero film, a causa del quale saranno portati a fare un'importante scelta." -
Scarabocchi senza fissa dimora. Catalogo della mostra (Roma, 15 dicembre 2006-7 gennaio 2007). Ediz. illustrata
"Non saprei dire quando sia apparsa per la prima volta nel mio cervello la parola Boopismo, né saprei dire con quale valore si sia manifestata. Il Boopismo, pur appartenendo a pieno titolo alla categoria delle avanguardie storiche del Novecento, non è mai stato delimitato come movimento artistico, nessuno è riuscito a stabilirne i confini. Più che un movimento artistico si può considerare un virus che ha fulminato per un attimo gli artisti per poi autoincenerirsi, seminando tracce che hanno la consistenza dei miraggi. Non è stato facile inseguire le tracce di questo movimento artistico, anche perché, dai rapporti catalogati, emerge chiaramente che il Boopismo ha contagiato non solo il mondo della pittura, ma anche quello dello spettacolo. L'unica certezza è che tutto discende dalla sua musa ispiratrice: Betty Boop. Musa frizzante più che inquietante, elettrizzante più che ammorbante, ammaliante più che petulante. I materiali proposti in questo catalogo sono una sorta di inventario delle tracce che il Boopismo ha seminato nel corso di questo secolo: quadri, illustrazioni, manifesti cinematografici, copertine di partiture musicali. Non manca l'unica testimonianza bibliografica, il volume intitolato """"Il Boopismo e la maschera"""" questo a fronte di un'ampia bibliografia di cui sono rimasti solo i titoli, mentre i libri si sono dissolti nei bagliori di una biblioteca immaginaria." -
Fiabesque, la città delle fiabe. Il fantastico nella progettazione degli eventi
Un progetto complesso come Fiabesque non avrebbe senso se non fosse supportato da un profondo contributo formativo e culturale, che, oltre a costituire un innesto indispensabile nelle sue logiche di sviluppo, ne diventi anche un costante prodotto negli anni. E la profondità e la dimensione che l'impianto di Fiabesque deve rispettare ci impongono una riflessione. I riferimenti e gli obiettivi progettuali sono molteplici, spaziando dal coinvolgimento di bambini e adulti attraverso la favola intesa come momento ludico, a quelle problematiche sociali di cui, un tempo, la fiaba stessa è stata ambasciatrice privilegiata nell'educazione e nella trasmissione dei princìpi. Unica possibile soluzione, un intervento su più piani: i piani del fare, del sapere e del saper fare. -
Absolute Africa. Un volo avventuroso e umanitario lungo rotte sconosciute
Absolute Africa narra del volo avventuroso, con scopi umanitari, compiuto dall'autore in qualità di pilota a bordo di un piccolissimo aereo monomotore a pistoni in legno e tela, attraverso i cicli ed i paesaggi vergini del Continente africano in spazi aerei poco conosciuti e spesso privi di radioassistenze. Insieme ad altri dieci aerei dello stesso tipo è partito da Perpignan, nel Sud della Francia, ha costeggiato la Spagna ed iniziato così l'avventura in Africa. Un Continente enorme, misterioso, contraddittorio, affascinante. L'attraversamento dell'Atlante marocchino è la cerniera magica che apre le porte a paesaggi e stili di vita sconosciuti. L'Algeria con l'immensità del Sahara, il Mali con il suo Sancì e la maestosità del fiume Niger, il Burkina Faso con le sue capanne di fango e di paglia fanno da sfondo ad una storia che diventa sempre più un viaggio di scoperta. I voli in formazione, che si alternano ai lunghi tragitti in solitària, ricordano i momenti epici dei pionieri di un tempo che fu, ove il gusto dell'incognito ed il sapore della scoperta hanno il sopravvento sui rischi impliciti del sorvolo di territori definiti geograficamente ""ostili"""".""