Sfoglia il Catalogo feltrinelli014
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 801-820 di 10000 Articoli:
-
Dalla potestas magisterii al munus docendi
I concetti di potestas e iurisdictio segnano lo sviluppo storico della funzione d'insegnamento nella Chiesa e il suo contenuto autoritativo. Al munus docendi, abbandonata la coincidenza con il magistero gerarchico, inerisce comunque una potestà, quantitativamente determinata e qualitativamente differente secondo la funzione attribuita e l'attività concretamente svolta: un potere giuridico, che oscilla tra i due poli dell'imperium e dell'auctoritas, anche se costituisce legittima espressione di potestas solo ove associato a un ufficio ecclesiastico. -
«Poveri e ricchi». La sfida: istituzionalizzare l'inclusione sociale
Se l'opzione preferenziale per i poveri esprime il centro della cura che il cristiano ha per il sociale, il tema dell'inclusione rappresenta la dinamica mediante la quale il cristiano è chiamato ad aggredire i problemi relativi alla povertà - intesa come indigenza. Includere significa condividere, partecipare, passare dalla condizione di estraneo e di disadattato a quella di integrato e di soggetto attivo; in pratica, significa passare dalla condizione di suddito a quella di cittadino sovrano. A questo livello della discussione entrano in gioco le istituzioni, il loro ruolo e la loro qualità. In pratica, speciali manufatti dell'umana creatività, capaci di esaltare la dignità della persona, nella misura in cui il processo che attende alla loro genesi non si risolva nel principio costruttivista e centralista, messo in atto da un bene o male intenzionato ""grande pianificatore"""", bensì in quelli di sussidiarietà e di poliarchia che prevedono l'esercizio della """"via istituzionale della carità"""". Inclusione è il filo rosso che lega tutta la riflessione di Papa Francesco sulla questione sociale e che esprime anche il ponte che unisce il Magistero sociale di almeno tre degli ultimi Pontefici. Ed è proprio su queste riflessioni e con il consueto approccio interdisciplinare che si è sviluppato il IV colloquio annuale di Dottrina sociale della Chiesa, organizzato dall'Area Internazionale di Ricerca """"Caritas in Veritate"""" della Pontificia Università Lateranense."" -
Nati per amare. I giovani raccontano la famiglia
"Nella consapevolezza che il Sinodo è un evento ecclesiale, come Pontificia Università Lateranense, abbiamo deciso di dedicare un corso di approfondimento alle istanze fondamentali della discussione del Sinodo sulla famiglia. Abbiamo voluto privilegiare gli studenti stessi in questa iniziativa, essendo loro il popolo vero che abita la nostra Università. Ci siamo voluti mettere in ascolto del """"popolo"""", questo """"popolo di giovani"""". Dalle lezioni e dallo studio e ricerca degli studenti coinvolti nel progetto è nato questo volume. Esso è ciò che in semplicità la Pontificia Università Lateranense ha voluto offrire ai lavori del Sinodo: la parola della stessa comunità studentesca, che orientata dal Magistero e dal contesto contemporaneo, ha tentato di elaborare non delle proposte, ma delle prospettive. Certi che anche a partire dalle spalle di un giovane il Vangelo si può capire e imparare a vivere meglio ogni giorno, sono felice di presentare queste pagine, che spero possano servire a guardare con più stupore il panorama dell'Amore di Dio Uno e Trino, di cui la famiglia è l'immagine più suggestiva."""" (Dalla presentazione di S. E. Mons. Enrico dal Covolo)" -
Nostra Aetate. Alle radici del dialogo interreligioso
La Dichiarazione Nostra Aetate rappresenta uno dei testi più innovativi e dibattuti del Concilio Vaticano II. Con essa, per la prima volta nella sua storia, la Chiesa ha preso in esame il complesso mondo delle fedi non cristiane, inaugurando e dando fondamento ad una nuova stagione ecclesiale improntata al dialogo interreligioso. Il saggio ricostruisce la genesi testuale del documento e svolge un'analisi interpretativa dei suoi principali nodi concettuali individuandone le premesse nella riflessione teologica preconciliare. -
Bisanzio. Luogo d'incontro tra pensiero greco e fede cristiana
Oggetto della presente ricerca di Endre von Ivánka sono le eresie cristologiche sorte fra il secolo IV e VIII nell'Oriente cristiano e il loro superamento da parte dei Padri della Chiesa. Dopo l'editto di tolleranza del 313, si moltiplicò il numero dei cristiani provenienti dall'élite culturale del mondo ellenistico. Ciò comportò la necessità di annunciare il fatto cristiano attraverso un vocabolario a loro familiare. Avvenne dunque un incontro tra la fede cristiana e il pensiero filosofico, che comportò il rischio della formazione di diverse eresie, in cui si riscontra sempre il prevalere di una certa concezione filosofica sul dato della fede cristiana. D'altra parte, proprio affrontando le sfide provocate da quest'incontro, i Padri della Chiesa hanno potuto contribuire non solo all'approfondimento della fede, ma anche, allo stesso tempo, al progresso della filosofia stessa. -
Per una sintesi tra filosofia e teologia. Itinerari di dialogo
Il libro che presentiamo segna una tappa importante dell'itinerario avviato nella Pontificia Università Lateranense: verso una nuova sintesi tra Filosofia e Teologia. Si tratta, appunto, di un itinerario iniziato nel 2013, che ha visto coinvolti i Decani delle Facoltà di Filosofia e di Teologia, insieme al Direttore dell'Istituto Pastorale e ad alcuni docenti delle rispettive Facoltà. In questo sentiero gli autori hanno analizzato la quaestio de Deo a partire dalle loro competenze di filosofi e di teologi, e hanno restituito ai giovani un percorso in cui la Filosofia e la Teologia rendono credibile e visibile che oggi è possibile cercare Dio, e lasciarsi cercare da Lui. -
Al cuore del primo giubileo. Bonifacio VIII e l'Antiquorum habet
Velato di drappi di seta e d'oro l'ambone, ove erano saliti il Presule Romano coi padri e tenuto un discorso alla turba, viene infine dichiarata la lettera, dalle bolle appese a fili di seta, magnifico dono di letizia. Conteneva essa in verità, da principio, la data del Laterano ma il Presule volle che invece nella sua lettera fosse annotata la data in San Pietro: e il dono fu deposto sull'altare. Di testo non dissimile fu quella inviata alla basilica del Dottore delle Genti . Il 22 febbraio 1300 Bonifacio inaugurava con solennità il primo Giubileo della storia della Chiesa, soddisfacendo le richieste dei fedeli giunti a Roma ""molto più numerosi del solito, in folte schiere"""". In circa un mese, tra il 17 gennaio e il 16 febbraio, Bonifacio fu in grado di far elaborare un nuovo concetto di Giubileo che superava quello della tradizione ebraica, che cadeva ogni 50 anni, e che innovava quello dell'indulgenza introdotto da Celestino V nel 1294. In questo mese fu stesa una prima versione della bolla - in forma epistolare -, poi trasformata nella versione definitiva. Quella versione, apparentemente scomparsa, come spesso accade agli scartafacci, viene ora pubblicata da Federico Canaccini in questo volume in cui ne illustra le vicende, mostrandoci anche la Roma delle taverne e dei pellegrini, conducendo il lettore lungo un appassionante viaggio nel primo giubileo della storia. Una postilla dantesca del prof. S. Marchesi (Princeton University), impreziosisce il volume."" -
Filosofia e teologia tra il IV e il V secolo. Contesto, figure e momenti di una sintesi epocale
"L'intento di questo lavoro è di mostrare alcune somiglianze e differenze nel costituirsi delle due tradizioni [pagana e cristiana], con particolare riguardo per il Platonismo e il Cristianesimo come 'sistemi dottrinali' nel corso dell'età imperiale, specialmente tra il IV e il V secolo. Come si riscontrerà, infatti, tale processo si sviluppò parallelamente sui due versanti, e non mancò di contatti reciproci, sicché le modalità del rispettivo costituirsi possono essere proficuamente confrontate. A tale scopo, riteniamo che la collaborazione tra un patrologo e uno storico della filosofia antica sia un utile ausilio, per rilevare aspetti difficilmente controllabili da un singolo studioso che si sia occupato di uno solo di questi due aspetti. Il presente volume è dunque l'esito delle ricerche e dei corsi di più anni di insegnamento da parte dei due autori, che fanno qui confluire un patrimonio di conoscenze condivise. I destinatari del volume non sono soltanto gli 'addetti ai lavori', che, accanto a osservazioni già note alla critica, forse potranno rinvenire qui solo qualche spunto di novità, ma anche lettori meno specializzati, bisognosi di alcune coordinate generali per orientarsi in un'epoca vasta e articolata come quella tardoantica."""" (Dalla Prefazione)" -
Sacramentari e messali pretridentini di provenienza italiana. Guida ai manoscritti
L'opera è articolata in tre parti: a) l'Introduzione e la Bibliografia rendono ragione dell'obiettivo e del percorso del lavoro; l'orizzonte bibliografico, molto ampio, permette di cogliere la vastità della ricerca e l'elevato numero di persone dedite a queste tematiche; b) l'indicizzazione dei sacramentari e messali manoscritti di provenienza italiana e oggi spesso dispersi in numerosissime biblioteche e archivi; scorrere l'indice dei luoghi permette di verificare l'elevato numero di località in cui la fede orante della Chiesa è stata affidata ai codici; c) alcuni Indici completano il lavoro, che non ha la presunzione di essere definitivo, dato che si scoprono in continuazione nuovi documenti e membra disiecta (lo studioso trova un esempio eloquente nell'Appendice I); anzi siamo certi che questo lavoro sarà di incitamento per continuare nella ricerca e nella pubblicazione, in vista di un orizzonte sempre più completo di tutto ciò che la tradizione ha saputo elaborare attorno a questa realtà e per un servizio alla storia del culto cristiano. -
Alla ricerca di Gesù di Nazareth e altri scritti
La morte improvvisa di Vladimír Boublík avvenuta prematuramente nel 1974 non fu l'ultima parola, neppure per la sua eredità teologica. Già due anni dopo la sua morte, per la solerte sollecitudine del prof. Alessandro Maria Galuzzi (che fu anch'egli Decano della Facoltà di Teologia della Lateranense dal 1984 al 1988) vennero pubblicati cinque scritti inediti di Boublík in un libro dal titolo ""Il mistero della salvezza. Saggi teologici"""", PUL, Roma 1976. Ultimamente sono stati scoperti altri scritti inediti e incompiuti di Boublík che per la prima volta (almeno in lingua italiana) vengono presentati in questo volume postumo: """"Alla ricerca di Gesù di Nazareth"""" e """"La storia della salvezza"""". Il primo saggio appare come un testo già ben congeniato anche nell'apparato critico e rilancia alcune proposte che già si trovavano nei suoi scritti. Erano passati solo pochi anni dalla chiusura del Vaticano II, eppure Boublík già aveva assorbito e recepito i temi centrali della Rivelazione come storia e del dramma dell'uomo alla ricerca della verità che è Cristo. E tutto questo nella preoccupazione che la salvezza in Cristo possa giungere ad ogni creatura sulla faccia della terra. Il secondo saggio, """"La storia della salvezza"""", letto con gli occhi di oggi, appare quasi scontato, ma le cose non stavano così nel momento in cui fu redatto."" -
Ermeneutica e verità. Storia e problemi della filosofia dell'interpretazione
I 4 volumi degli Scripta Hermeneutica, ordinati per tematiche: ermeneutica veritativa, filosofia pratica, religione e teologia, interpretazioni storiche, si articoleranno in modo da comporre un quadro organico del pensiero dell'autore, suggerendo le ricche potenzialità dell'""ermeneutica veritativa""""."" -
Il concetto giuridico di rappresentanza e la costituzione gerarchica della Chiesa
I concetti giuridici, per la loro giusta applicazione, hanno bisogno di approfondimento. Uno di tali concetti è quello di rappresentanza e la presente ricerca si propone di analizzarlo e offrirne una sintesi sistematica con uno sguardo particolare al diritto canonico, soprattutto alla costituzione gerarchica della Chiesa, e anche la sua collocazione nel diritto civile. Questa ricerca vuole aiutare i rappresentanti a rappresentare con responsabilità gli altri per il bene comune e delle singole persone nella società civile e per la salus animarum e il bonum Ecclesiae. -
Essere donna nella chiesa
Sin dall'inizio del suo ministero petrino Francesco ha invitato con forza la Chiesa a promuovere e valorizzare la donna nella comunità ecclesiale e più in generale nella società: ""È necessario - dice papa Francesco - ampliare gli spazi di una presenza femminile più incisiva nella Chiesa. Il genio femminile è necessario nei luoghi in cui si prendono le decisioni importanti [...] La sfida oggi è proprio questa: riflettere sul posto specifico della donna anche proprio lì dove si esercita l'autorità nei vari ambiti della Chiesa"""". """"La Chiesa è donna"""" ha ribadito a più riprese il Santo Padre. Un monito che è stato accolto dalla Pontificia Università Lateranense con il progetto della pastorale universitaria """"Donna, custode del Creato"""" rivolto a diciotto studentesse, religiose e laiche, che hanno completato la loro formazione in Sud America. Le studentesse, autrici del Volume, hanno svolto la loro ricerca affrontando e analizzando, con una solida e chiara base antropologica e teologica (in particolare quella del Concilio Vaticano II che ha valorizzato molto il profilo mariano, tanto «fondamentale e caratterizzante per la Chiesa quanto il profilo apostolico e petrino»), i molti volti e l'importanza della donna nella storia della Chiesa, in relazione alla sua vocazione del tutto peculiare a custodire i doni del creato."" -
Il Concilio Lateranense IV a 800 anni dalla sua celebrazione. Una rilettura teologica
Per gli 800 anni della celebrazione del Concilio Lateranense IV (1015-2015) un'istituzione lateranense come la Facoltà di Teologia della PUL non poteva che cogliere l'occasione di rivisitare dal punto di vista teologico (questa è la peculiarità della presente monografia) quanto di più significativo quel concilio, considerato il più importante del Medioevo, ha apportato alla Chiesa. Il volume raccoglie i contributi del Simposio celebratosi all'Università Lateranense dal 30 novembre al 1 dicembre 2015. Essi, da come si potrà constatare, sono il frutto di una sinergica collaborazione tra i docenti dei diversi Atenei e istituzioni accademiche che sono intervenuti durante il convegno. -
La Chiesa, mistero e missione. A cinquant'anni dalla Lumen gentium (1964-2014)
La Lumen gentium è una delle quattro costituzioni del concilio ecumenico Vaticano II, definita da Giovanni Paolo II «la chiave di volta di tutto il magistero conciliare». Il suo dato originario sta nella costruzione di un'ecclesiologia globale che ha stimolato nei battezzati un'autocomprensione ecclesiale più matura e responsabile. Mistero che nasce dalla Trinità, la Chiesa si incarna storicamente in un popolo che ha la specifica missione di servire la comunione con Dio e tra gli uomini. Questo volume ripercorre la traccia di un convegno organizzato dalla Pontifica Università Lateranense in occasione dei cinquant'anni della costituzione. La data non ha solo valore celebrativo, ma risuona come soglia del discernimento per un atto di ricezione creativa, in grado di offrire percorsi di rilettura, esaminare fasi e luoghi dell'accoglienza del documento, e fare il punto sulla situazione attuale della Chiesa, spinta da papa Francesco verso una dinamica evangelizzatrice. -
La casa costruita sulla roccia. Il Vangelo secondo Matteo con un'appendice su Amoris Laetitia
Il volume propone qualche esempio di lectio divina sul Vangelo di Matteo. «Si alzò e lo seguì» (Matteo 9,9) è la risposta dell'evangelista all'iniziativa totalmente gratuita di Gesù. Miserando atque eligendo, il Maestro passò accanto a Levi/Matteo, ne ebbe misericordia, e lo chiamò a seguirlo. La medesima esperienza la fece parecchi anni dopo un giovane, di nome Jorge, il futuro Papa Francesco. Forse il testo di Francesco che rappresenta al meglio questa esperienza intensissima della misericordia di Dio è Amoris Laetitia, l'Esortazione apostolica postsinodale firmata il 19 marzo 2016. Per questo ne viene proposto in Appendice qualche commento sull'educazione alla gioia dell'amore. -
Nascita e ri-nascita. L'elogio della vita. Intersoggettività. Comunicazione. Educazione
"La nascita segna l'inizio di una nuova storia, di nuove storie che, intrecciandosi, ne producono altre che, a loro volta, confluiscono, facendola avanzare, nella storia dell'umanità. [...] La nascita è un momento di grazia, un dono per tutti. Il dono di un nuovo essere che inizia il suo cammino nel mondo e che, comunque andrà, contribuirà a renderlo diverso. In quanto dono la nascita sfugge ad ogni presunzione di diritto. Non c'è diritto che tenga di fronte alla gratuità ed al mistero della vita. È dono dell'amore. È la vita stessa che irrompe, che impone la sua legge. È l'avvento di una nuova storia, pregna di un tempo futuro che non è dato conoscere nell'oggi."""" (Dalla Prefazione)" -
Diritti di genere? Aspetti giridici fisiologici e politici
Con un ampio respiro che tende alla multidisciplinarietà, questo scritto ha l'obiettivo di analizzare i Gender Studies insieme al correlato concetto-base dell'identità di genere che hanno ormai da tempo imposto la differenza epistemologica tra la prospettiva sessuale e quella del genere. Non vi è dubbio che i Gender Studies abbiano condotto a un processo di destrutturazione e desimbolizzazione della differenza tra i sessi, svuotando dall'interno il triangolo familiare padre/madre/figlio ed eliminandone la tradizionale polarità sessuale maschile/femminile. -
La Costituzione italiana
Conoscere la Costituzione di uno Stato è un dovere per tutti i suoi cittadini. La comprensione di quanto sancito dai suoi articoli accresce il senso di appartenenza che ognuno dovrebbe avere nei confronti del proprio Paese. La consapevolezza dell'estensione e dei limiti dei diritti e dei doveri, permette all'individuo di acquisire pienamente lo status di ""cittadino"""". La Costituzione è la fonte primaria dalla quale nasce e si sviluppa l'intero Ordinamento giuridico statale. Pertanto, appare doveroso conoscere le Istituzioni dello Stato ed il loro funzionamento, affinché ognuno si senta realmente titolare della sovranità citata dall'art.1 della Costituzione. Questo volume è un omaggio al mirabile lavoro svolto dai Padri costituenti, con uno sguardo al futuro dell'Italia. L'ampio spazio dato alla legge di revisione costituzionale pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.88 del 15 aprile 2016, rappresenta, comunque, l'inizio di una nuova stagione di riforme."" -
La questione sociale da papa Leone a Francesco
Perché i papi da un certo momento hanno scritto encicliche sociali? Prima di allora, la Chiesa non aveva un insegnamento in materia? È la società che rende cattivo l'uomo o viceversa? Per rispondere a queste domande occorre seguire, enciclica dopo enciclica e senza trascurare il Concilio Vaticano II, il tragitto del magistero pontificio rispetto alle problematiche sociali degli ultimi due secoli. Ne emerge un pensiero sempre attuale, capace di interpretare i singoli momenti storici e di proporre risposte che hanno spesso anticipato le migliori acquisizioni della cultura contemporanea. La fraternità e la solidarietà tra i singoli e tra i popoli, la pace come frutto della giustizia, i diritti dell'uomo che precedono gli ordinamenti degli stati, l'equità come fondamento della giustizia e della legalità, il valore del lavoro come occasione per la realizzazione personale e sociale di sé, la sussidiarietà come condizione di una soggettività sociale più ricca, il bene comune invece degli interessi di parte, i diritti educativi della famiglia di fronte allo stato e l'impegno delle religioni a favore della pace perché «solo la pace è santa e nessuna violenza può essere perpetrata in nome di Dio, perché profanerebbe il suo Nome» (Francesco), anche grazie al magistero sociale cattolico, sono ideali ormai acquisiti da larga parte dell'umanità, spesso sanciti nelle convenzioni internazionali.