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L' ornato liturgico e l'architettura cultuale
Per meglio comprendere il rapporto tra ornamento e architettura cultuale, il volume è stato pensato in due parti: nella prima, dal titolo ""Le stagioni dell'ornato nella modernità"""", si analizzano le opere e il pensiero, in ordine cronologico, dall'inizio alla fine del secolo scorso, di maestri che hanno lavorato nel solco dell'opera dell'artista totale. Nella seconda parte, dal titolo """"Work in Progress: sulle orme di Matisse"""", si presentano idee, studi, progetti e realizzazioni dei nostri giorni, compresa l'opera, appena ultimata, di Santiago Calatrava, maestro dell'arte della tecnica, ma anche della tecnica dell'arte, nella cappella San Gennaro nel Real Bosco di Capodimonte, a Napoli, dove l'architetto spagnolo ha ripensato gli interni e gli arredi, fino ai paramenti, proprio alla riscoperta dell'arte totale. «È una fusione di diverse arti che convergono in un lavoro, autonomo, onorando l'arte campana e dando luce alla città partenopea», cosí Calatrava all'inaugurazione dell'opera, il 6 luglio 2021."" -
Albe di mare. Antologia poetica
Questa Antologia è un volume importante in quanto gli autori presenti sottolineano avvenimenti di grande attualità. Francesco Terrone nella sua poetica fa il controcanto al dilagare del femminicidio con il suo amore incondizionato verso qualsiasi forma femminile, Gianni Ianuale si pone come perfetto argine a quei movimenti spirituali che inquinano la chiesa cattolica, Carmen Moscariello esalta la diversità razziale che accomuna la mente umana nelle sue sfaccettature più profonde, Lilly Brogi innesta nuovi vocaboli come ""pollo volante"""" riferendosi al gabbiano vittima innocente di un mare che ecologicamente non lo nutre più. Volume di riferimento epocale."" -
San Giuliano dei Fiamminghi. Il fascino ritrovato. Le opere d'arte dell'antica chiesa fiamminga alla luce dei nuovi restauri
Nicolaas il farmacista, Winnoch il vetraio, Félicie la contessa: sono alcuni dei personaggi che popolano gli spazi circoscritti dalle spesse mura della chiesa di San Giuliano. Ma c'è anche il giovane Garolo, che è appena tornato con la febbre dall'Africa e si è fermato qui, a soli 23 anni. Di lui rimangono, oltre al nome, l'elmo inciso sulla lapide sopra lo stemma di famiglia ed il monito: O fallax hominus spes o fiducia vana rebus. Son passati più di quattrocento anni da quel suo ultimo 26 Settembre. -
I taccuini segreti di Caravaggio. Luci e ombre nella Roma del '500
L'ossessione per le colonne nutrita da Caravaggio e dalla sua protettrice Costanza Colonna è al centro del romanzo, dipanato con il piglio di un saggio di storia dell'arte ma con una libertà di interpretazione dei fatti che assicura al testo il pathos tipico del noir e al lettore un inedito affresco storico. Tale ricchezza del tessuto connettivo dell'opera non sorprende; è il frutto di anni di ricerche bibliografiche e d'archivio, di ripetuti sopralluoghi, di raccolta di indizi ed elementi oggettivi a sostegno dell'audace ipotesi che al centro della produzione di falsi romani occorsa durante il XVI secolo vi fosse addirittura Michelangelo Buonarroti, impegnato in prima persona in questa singolare fabbrica. A testimoniare a carico, ma con infinita ammirazione per il Maestro, un ormai prossimo alla morte Michelangelo Merisi, intento a ricostruire, con l'aiuto del frate che ne raccoglie gli ultimi pensieri, i preziosi taccuini in cui aveva vergato negli anni storie, notizie ed esperienze. L'autrice racconta la sua personale ossessione attraverso quelle dei personaggi cui dà vita. Poco importa individuare con certezza le informazioni che rispondono a verità acclarate per separarle dalle suggestioni sempre verosimili di cui il testo è disseminato. È l'ossessione per la scoperta che ha sorretto Sassano nella lunga redazione del romanzo ed è un'ossessione che l'autrice condivide con il lettore, facendo de ""I taccuini di Caravaggio"""" un'opera aperta, un percorso to be continued. Il romanzo mostra come l'erudizione non sia fine a se stessa, anzi spinge a riconsiderare la cultura come fonte di piacere e divertimento, ma soprattutto uno strumento di interpretazione del presente; offre uno spaccato del potere nel XVI e XVII secolo dal punto di vista di un artista maledetto ma affermato e per questo coinvolto negli intrighi che fecero la storia del periodo, evidenziando il ruolo centrale degli artisti nell'affermazione dell'una o dell'altra fazione, nei destini di papi e sovrani, nella soppressione del nemico. Come non vedere un parallelo con la funzione odierna degli intellettuali e degli opinion makers?"" -
I segreti dell'anima versi in punta di matita
«... Componimenti poetici che prendono vita da vissuti profondi, dove antichi segreti e ricordi gelosamente custoditi nel tempo, si colorano di molteplici sfumature. ... Emozioni descritte in maniera autentica e efficace attraverso l'uso di un linguaggio metaforico coronato da immagini simboliche che danno forza all'espressione della sofferenza. Paura, solitudine, fragilità presenti nel passato, vengono rappresentate come catene che cristallizzano l'espressione di sé anche nel presente». (dalla presentazione di Francesca Ferraguzzi) -
Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali (2021). Vol. 3
Territorialità, Sovranità e Diritti umani: Tito Marci, Introduzione; Raffaele De Mucci, Populism. Conceptual Contours and Political Surroundings in Europe; Tito Marci, L'Europa dei diritti e dei confini. Territorio, cittadinanza e diritto ospitale; Seyla Benhabib, Democrazia, scienza e Stato: riflessioni sui disastri del nostro tempo; Sociologia concettuale: Mariateresa Gammone, Francesco Sidoti, Ascoltando il pianoforte di Max Weber. Ricerche. Meridione legalità, formazione e nuove politiche di intervento: Giuseppina Cersosimo, Carmine Clemente, Introduzione; Antonio La Spina, Covid-19 e questione meridionale; Daniele Petrosino, Globalizzazione, stati-nazione e covid-19; Giuseppina Cersosimo, Mezzogiorno e pandemia: superare gli stereotipi e promuovere sviluppo; Carmine Clemente, Relatività del contesto sociale e comportamenti illegali dei giovani del Mezzogiorno; Giacomo Di Gennaro, La necessità di rivedere il trattamento penale dei minori in ""messa alla prova"""". Effetti perversi di una legalità formale; Liana M. Daher, Anna Maria Leonora, Augusto Gamuzza, Gatekeeper del sistema di accoglienza: tutori volontari fra sfide e criticità in Sicilia; Stefania Leone, Approcci e pratiche di youth work in Italia e nelle aree marginalizzate del Sud. Legami di continuità tra pratiche e politiche giovanili, sociali e educative; Fabio Massimo Lo Verde, Giovanni Frazzica, Competenze professionali e smart working: il caso della Regione Siciliana, Note: Simona Andrini, Per una sociologia della musica: il silenzio; Fabrizio Denunzio, Iside Gjergji, La condizione dell'emigrante italiano nei Quaderni del carcere di Antonio Gramsci; Eleonora Sparano, Memoria, episteme e prassi conoscitiva. Una lettura sociologica di Paul Ricoeur; Marina Ciampi, Ultima Thule o nuova Gemeinschaft: smart communities e trasformazione dello spazio urbano; Barbara Maussier, Smart leisure: la funzione sociale del tempo libero nella società contemporanea; Maria Letizia Bixio, Metaverso: torri di Babele o nuova metafisica? Recensioni: Costantino Cipolla, Una sociologia connettiva ed autocorrettiva (Roberto Cipriani); Umberto Di Maggio, Le mani visibili. Una sociologia del cooperativismo (Alba Francesca Canta); Antonio Cocozza, L'agire inatteso (Vincenzo Cesareo)."" -
Re Riccardo Cuor di Leone ad Anzio, Nettuno e Astura. Nel contesto della III Crociata
Tutto ha avuto inizio quasi per caso, partendo da alcuni brevi cenni storici sul passaggio di Re Riccardo Cuor di Leone a Nettuno. Ma nulla corrispondeva nelle prime fonti consultate, a cominciare dall'anno in cui ciò era avvenuto. Poi, come nella soluzione di un giallo storico, via via le nebbie si diradavano anche se altre questioni si aprivano. Cosí è stato come compiere un viaggio indietro nel tempo, ed è emersa la necessità di inquadrare storicamente l'evento, nel contesto più generale dell'itinerario compiuto dal Re d'Inghilterra alla volta della Terrasanta per la Terza Crociata. Rocambolesca l'andata, drammatico il ritorno. Una figura intrigante quella di Riccardo Cuor di Leone, un eroe divenuto leggenda. -
Abitare la terra-Dwelling on earth (2021). Ediz. bilingue. Vol. 57
Rivista di geoarchitettura diretta da Paolo Portoghesi. -
Gianni Testa. La divina commedia. Ediz. italiana e inglese
«[...]Il suo Dante infatti è un personaggio magmatico e incandescente che sembra, sulle tele del maestro, essere costituito della stessa materia con cui il pittore costruisce i diversi luoghi e le diverse situazioni del Poema». (dal testo critico di Claudio Strinati) -
Immagini d'orma interrotta a-traverso
Tra opere d'architettura, disegni, dipinti, espressi tra gli anni 2001-2015, s'impegna l'artista nella ricerca d'un paesaggio sognato, trovandone l'attivazione nella prassi del fare. Attraverso i colori, i rilievi di questi, il senso del segno, con una circolare invenzione, ritorna verso la ricerca sottile, poetica delle radici del suo risiedere negli amati luoghi natii. Ed allora i tetti, le cupole, le sagome degli storici edifici e di quelli da lui progettati, che da questi traggono spunto, senso, figura. E la vegetazione, poi, quella propria conferma, svettando, l'amata immagine sua dei pini, dei cipressi che spesso appaiono a commento. Aleardo Nardinocchi (Roma, 1974 - 2015) rivelò presto l'animo suo di grande artista. S'espresse nei segni complessi che raccolsero il canto delle molteplicità dell'umano percorrere la terra, lasciando orme che indichino il cammino. Attraverso il colore, attivato con ritmi diversi di figure, ricercò l'armonia di dinamiche storie stratificate, degli uomini che incessantemente cercano di cogliere il mistero dell'esserci. Fu egli architetto del paesaggio, intendendo questo come volto denso, sovrapposto negli strati della terra che danza, con le molteplici fisionomie del suo esistere. Trasmise il processo di trasvalicanti figure dai banchi dell'Università agli studenti che lo ricordano, sempre, attraverso il tempo, senza tramonto raccogliendo il testimone per comporre fisionomie tra il figurativo e l'astratto, con il ricordo da egli trasmesso di quel che gli uomini son sempre stati, ed han lasciato come ineludibile patrimonio a noi tutti. Roberto Nardinocchi (Fiume 1944), laureato in architettura alla Sapienza di Roma nel 1969, si è occupato di progettazione architettonica ed urbanistica. Ora si dedica completamente alla raccolta e diffusione delle opere lasciate da suo figlio Aleardo, che, nel 2015, fu definito dal direttore del Dipartimento di Architettura di Roma Tre: ""Architetto, artista e docente appassionato""""."" -
L' altra metà del paese. Dal terremoto alle s.n.a.i. prove di sviluppo sostenibile
«A dieci anni dalla redazione di uno dei Piani di Ricostruzione del ""cratere"""" de L'Aquila non sono state ancora risolte le contraddizioni dello 'sviluppo'. Due elementi in contrapposizione, grandi città sovraffollate e territori alienati, che costituiscono entità indipendenti e 'distanti' le une dagli altri. Entrambe portatrici di criticità, problemi, degrado, costi di gestione e mantenimento... si aspetta un """"cambio di paradigma"""" in uno scenario socioeconomico nuovo dove sostanziare il concetto di 'bene comune' e praticare quella 'solidarietà' risultante dalla profonda comprensione del bisogno di 'cooperazione' per la 'sopravvivenza'. Riconsiderare le risorse dei territori, il genius loci, potrebbe costituire l'incipit per una 'transizione' che mette in campo 'progetti locali' mirati a 'resistere' fintanto che l'acquisizione di una coscienza diffusa delle problematicità non sia accolta e praticata globalmente. L'altra metà del Paese si configura, dunque, come luogo privilegiato della sperimentazione di nuove proposte di sviluppo che muovano proprio dal valore delle identità e del capitale culturale locale. È una sfida difficile ma non impossibile! È stato necessario mettersi in discussione e sottoporsi a una revisione critica delle proprie convinzioni: un'operazione complessa, iniziata con la volontà di 'ricostruire' - non solo materialmente - i luoghi colpiti dal sisma e proseguita, in tempi più recenti, nel lento e faticoso percorso di riabilitazione delle aree interne. Ma c'è ancora molto da fare e, per raggiungere obiettivi di sostenibilità, le sole azioni convenzionali pare non possano bastare. Occorrerà - forse - una diversa divulgazione della conoscenza in modalità 'fuori' dall'usuale: l'obiettivo finale è quello di modificare una popolazione diffidente e sfiduciata in soggetti propositivi, pronti a misurarsi con un futuro possibile che risiede nelle proprie mani e per il quale possiamo riscrivere una """"costituzione"""" adatta alla permanenza su 'Gaia'»."" -
La tutela dei beni architettonici a Roma negli anni Trenta del Novecento tra conservazione, recupero e innovazione
Il libro ripercorre criticamente, attraverso l'analisi della documentazione inedita conservata presso gli archivi del Ministero della Cultura, gli interventi di restauro diretti o promossi dalla Soprintendenza di Roma negli anni Trenta del Novecento, con la guida del Soprintendente Alberto Terenzio (1928-1952). Il tema viene affrontato contestualizzando le scelte operative all'interno di un dibattito molto ampio sulle questioni legate alla tutela, analizzando l'operato dei funzionari dell'Ufficio che contribuiscono all'evoluzione della dottrina del restauro con un continuo confronto fra teoria e prassi. Il ruolo svolto in quegli anni dal Soprintendente e dai suoi collaboratori costituisce, ancora oggi, un esempio per un'azione non meramente burocratica ma culturale, che il Ministero deve sostenere all'interno della società, con la collaborazione e circolarità virtuosa fra tecnico, accademico e politico. -
Dante, Leonardo, Raffaello: la divina consonanza di arte e poesia
Il libro presenta gli Atti del Convegno sulla ""Divina Consonanza di Arte e Poesia"""" (Roma, BNCR, 2021) che ha inteso celebrare il """"trittico"""" dei grandi italiani: Dante, Leonardo, Raffaello. La stessa figura del Sommo Poeta riesce ad acquisire nuove illuminazioni chiarificanti attraverso il confronto coi due massimi artefici della pienezza dei tempi e della genialità universale del Rinascimento. La congiunzione-intersezione delle orbite dei tre grandi dimostra la centralità della cultura italiana nel panorama europeo (un'Italia la cui coscienza emerse primieramente proprio attraverso la poesia dantesca). Il Convegno è stato imperniato, in particolare, sulle seguenti tematiche: - I rapporti tra poesia e arte, dall'ut pictura poesis all'ut poesis pictura. - Gli elementi e le peculiarità """"visive"""" nella Commedia: la figuratività pittorica e il plasticismo scultoreo, nel contesto della poderosa ingegneria strutturale dei gironi dell'Inferno, della montagna del Purgatorio, e della meccanica celeste. E poi le interpretazioni artistiche della immaginazione dantesca. - Le Arti, la Filosofia e la Scienza: dal sistema mentale della Commedia alle prospettive di Raffaello e alle rivelazioni del micro- e macrocosmo leonardesco. - La """"consonanza"""" delle Arti e della Musica. La musica delle sfere e la """"divina armonia"""", dal Paradiso alle """"glorie"""" pittoriche del Rinascimento. La posizione della Musica nel Quadrivium tra Aritmetica, Geometria e Astronomia. I principii armonici in pittura e in architettura. Gli spazi di conciliazione tra consonanza e dissonanza... Saggi di: Cristina Acidini, Andrea Alessi, Massimo Arcangeli, Lucia Battaglia Ricci, Carla Benocci, Marco Bussagli, Filippo Camerota, Marco Carpiceci, Claudia Cieri Via, Fabio Colonnese, Flavio Colusso, Michele Curnis, Andrea De Pasquale, Laura Facchin, Marcello Fagiolo, Massimiliano Ferrario, Giulio Ferroni, Antonio Forcellino, Isabella Gagliardi, Marco Grimaldi, Claudio Listanti, Silvia Maddalo, Pietro C. Marani, Nicolò Mineo, Alessio Monciatti, Rodolfo Papa, Laura Pasquini, Paolo Pizzimento, Michele Rak, Andrea Spiriti, Italo Tomassoni, Carlo Vecce."" -
Arte FantaLogica. Una nuova idea dell'arte-FantaLogical Art. A new idea of art
"Probabilmente la Fantalogía ha una evidente componente utopica che ci dà un po' di conforto in un mondo che nella realtà quotidiana sembra spesso superare le più pessimistiche distopie. Marinò ne è consapevole, non è un ingenuo, ma non si arrende, dà la sua testimonianza da una posizione vigile ed appartata per opporsi pacificamente all'informe e all'immane che sono sempre in agguato. Il suo entusiasmo quasi fanciullesco per le mille possibilità offerte dalle nuove tecnologie non dimentica però l'eredità preziosa del passato e la trasmissione del sapere di generazione in generazione."""" (dall'introduzione di Gabriele Simongini)" -
Melani Nuvolo. Tra arte e scienza. Ediz. illustrata
"La mostra """"Melani Nuvolo - Tra arte e scienza"""" inaugura i nuovi ambienti espositivi del CaMusAC. I due artisti, autentici outsiders della pittura per l'originalità delle loro esperienze in gran parte sperimentali, si incontrano in questa mostra sulla base dei relativi interessi per la scienza moderna, vantando anche una loro frequentazione reciproca in occasione delle mostre organizzate dalla galleria di Fiamma Vigo a partire dal 1955. Sono, numerose e interessanti le ragioni di questo confronto tra opere che, in modi diversi, seppur indirettamente, hanno dato un'immagine alle ricerche della fisica quantistica, alle geometrie posteuclidee, ai progressi della ricerca tecnologica e della comunicazione."""" (Bruno Corà)" -
Lo splendore delle decorazioni del Cortile del Pappagallo in Vaticano-The splendor of the decorations of the Cortile del Pappagallo in the Vatican. Ediz. bilingue
Il volume tratta lo studio del recupero delle immagini grafico-cromatiche delle pareti del Cortile del Pappagallo in Vaticano, rappresentate dall'autrice in quattro tavole (m. 2,10 x 1,00 circa), su cartoncino, matita e acquerello, raffiguranti i quattro prospetti in scala 1/10 restituiti al presunto stato originale, confortato da approfonditi studi storici. -
Giuseppe De Nittis. La donazione di Léontine Gruvelle De Nittis. Catalogo generale. Ediz. illustrata
La compilazione del Catalogo Generale della Donazione ha comportato una necessaria rilettura dell’opera di Giuseppe De Nittis riconsiderando sia il dibattito sui suoi legami con i colleghi francesi, in particolare con Edouard Manet, Edgar Degas, Gustave Caillebotte, che il suo personale apporto, tutto italiano, alla definizione e fortuna dell’impressionismo. Un artista che nella sua creatività, risponde in pieno al principio etico del movimento: ossia il rifiuto di ogni cristallizzazione proponendo, sempre, un nuovo sistema visivo, una stretta relazione tra immagini e struttura narrativa del quadro e dove l’opera diventa luogo di una indelebile, singolare “architettura drammatica”. -
Arthur Evans. Un archeologo inglese in Italia e Sicilia alla fine dell'Ottocento
Arthur Evans (1851-1941) deve la sua celebrità agli scavi archeologici che condusse a Cnosso, nell'isola di Creta, dove dal 1900 portò alla luce il palazzo che la tradizione vuole fosse la reggia di Minosse. Prima delle esplorazioni cretesi, tuttavia, lo studioso inglese trascorse un intenso periodo nei Balcani (1875-1882) e dal 1884 effettuò viaggi ed esplorazioni di notevole importanza in Italia ed in Sicilia. Rientrato in Inghilterra e divenuto curatore dell'Ashmolean Museum di Oxford nel 1884, Evans frequentò a lungo l'Italia e la Sicilia alla ricerca di reperti archeologici per le collezioni del museo inglese, accompagnando il suocero, Edward Freeman, che si occupava della stesura di una monumentale opera sulla Sicilia antica. Sulla base di lettere e documenti (anche inediti), si rimarca l'importanza delle esplorazioni condotte dall'archeologo inglese in Italia, delle quali si presenta una prima trattazione complessiva ed organica: si tratta di esperienze che segnarono profondamente Evans dal punto di vista umano e che in qualche misura influirono anche sulla sua successiva attività scientifica. Partendo dai rapporti che il padre, John Evans, intrattenne con studiosi italiani, si prende in esame la rete di conoscenze che Arthur Evans ebbe con colleghi in Italia e si esaminano le ricerche condotte dallo studioso in specie a Taranto ed in Sicilia: la scoperta di ceramica micenea in alcune tombe dell'area siracusana (indagate da P. Orsi) colpì particolarmente Evans, che, in seguito alla morte della moglie, avvenuta in Liguria nel 1893, abbandonò i suoi interessi scientifici italiani, dedicando da quel momento le sue maggiori energie nello studio di Creta. -
Disegnare idee immagini. Ediz. italiana e inglese (2021). Vol. 63
Rivista semestrale del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell'Architettura. Università di Roma La Sapienza. -
My ArchiSign. Architettura e design in pietra. Pensieri, opere e visioni. Ediz. illustrata
Nel primo e secondo decennio del nuovo secolo Fallacara si è trasformato nell'apostolo della stereotomia e della architettura in pietra da taglio, indagando e sperimentando lo sposalizio tra questa tecnica arcaica e le straordinarie possibilità aperte dalle macchine a controllo numerico che possono fare in pochi minuti il lavoro che uno scalpellino compiva in molte ore. Ha pubblicato, sempre in equipe, con la collaborazione di altri specialisti una decina di libri in cui al talento dello sperimentatore e del propagandista si unisce l'impegno e, la curiosità dello storico e con i modelli realistici ha partecipato a mostre seminari internazionali coinvolgendo l'industria pugliese della pietra in operazioni ricche di possibili futuri sviluppi. Negli ultimi anni l'attenzione di Fallacara si è rivolta principalmente alla varietà delle tessiture possibili nella struttura delle volte e delle cupole, cercando soluzioni capaci di accentuarne la qualità plastica, evitando quelle strutture che non mettono in rilievo i conci nella loro relativa autonomia. Spesso la complessità dei risultati - specialmente quando si sperimenta la permeabilità alla luce dell'apparato murario, fanno pensare a Escher e al suo gusto della metamorfosi. Paradosso inatteso, quello creato da Claudio D'Amato e dalla sua scuola. Lo sviluppo tecnologico che con l'opzione del nuovo che ci ha abituato ad affrontare rischi che minacciano gli equilibri del nostro pianeta, questa volta ci aiuta a riscoprire invece soluzioni collaudate dal tempo e ad assecondare - come suggerisce Heidegger - il desiderio del ""già stato"""" come """"testimonianza dell'inesauribile potenza metamorfica dell'iniziale"""". (Paolo Portoghesi)""