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Il contratto della pubblica amministrazione
Il volume mira a fornire una ricostruzione sistematica dell'attività contrattuale dei soggetti pubblici, muovendo dall'analisi della complessa vicenda dell'utilizzazione dell'istituto contrattuale nell'azione amministrativa, secondo una linea ricostruttiva rigorosamente attenta al dato socio-economico e ai recenti e incisivi interventi normativi, di matrice sia comunitaria sia nazionale, anche nella prospettiva dei processi di liberalizzazione e privatizzazione dei settori economici nei quali tradizionalmente si svolge l'intervento pubblico. Il tema del ""contratto della pubblica amministrazione"""" viene poi affrontato attraverso l'analisi dei diversi fenomeni negoziali che coinvolgono il soggetto pubblico, definito anche alla luce della rivisitazione della nozione di pubblica amministrazione quale risultante dal vigente quadro normativo e dalla relativa elaborazione giurisprudenziale."" -
L'insindacabilità parlamentare
L'autore affronta le problematiche connesse alla prerogativa costituzionale della insindacabilità parlamentare e ne mette a fuoco, in particolare, i limiti e l'estensione. Premessa l'analisi storico-comparatistica dell'istituto, pone a raffronto le prassi parlamentari, in materia non sempre virtuose, con l'evoluzione della giurisprudenza costituzionale, spintasi sino a trasformare l'ormai sempre più frequente conflitto di attribuzioni tra le Camere ed il potere giudiziario nel ""conflitto dei conflitti"""" per antonomasia. L'opera è completata dall'esame dei confini degli atti funzionali del parlamentare e dagli spunti di riflessione offerti, oltre che dal panorama dottrinario, dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, nella prospettiva di un auspicato dialogo tra le diverse Corti europee. Il tutto nella ricerca del difficile punto di equilibrio e del corretto bilanciamento tra la dimensione pubblicistica della garanzia funzionale ex art. 68 della Costituzione e la tutela giurisdizionale dei diritti fondamentali della persona."" -
Il «private equity»
L'evoluzione del mercato del private equity nel nostro Paese e le prospettive nell'immediato futuro, alla luce della riconosciuta importanza di questo comparto nel favorire la nascita di nuove imprese e la crescita di quelle esistenti, rappresentano gli obiettivi di analisi del presente lavoro. L'interesse verso il settore del private equity si è accresciuto a seguito della crisi finanziaria internazionale che, come noto, ha avuto avvio nell'estate dell'anno 2007, generata dalla vicenda dei mutui subprime statunitensi ed ha interagito con quella dell'economia reale, che si è drammaticamente manifestata nel corso del 2008; proprio il settore del private equity si candida, secondo alcuni studi, a divenire volano per la ripresa economica, i cui primi segnali, peraltro, tardano a manifestarsi. Dopo aver tracciato l'iter operativo attraverso il quale si realizza l'intervento del private equity, il lavoro propone, da ultimo, una breve disamina di casi concreti che evidenziano la prassi, le strategie e le modalità di intervento degli operatori in questione. -
La rappresentanza politica
Il volume considera un problema fondamentale della Filosofia della politica e una questione nodale del Diritto pubblico. Quello della rappresentanza, infatti, è un tema imprescindibile per la legittimazione del potere politico che ogni forma di governo (e/o governance) deve necessariamente affrontare e (possibilmente) risolvere. José Pedro Galvào de Sousa propone un'originale analisi della questione e indica una soluzione classica del problema. La ""via"""" mostrata trascende le varie e tradizionali forme di governo (monarchia, aristocrazia, democrazia) ed evidenzia le aporie della modernità politica (""""forte"""" o """"debole"""", poco importa) ed, in particolare, le contraddizioni in cui si dibatte la """"democrazia moderna"""" che, pretendendo di essere fondamento del governo, lascia sospesa la soluzione della rappresentanza, abbandonandola ad una singolare eterogenesi dei fini."" -
I diritti delle donne nell'area del Mediterraneo
I contributi raccolti in questo volume - frutto di un congresso internazionale svoltosi presso l'Università di Enna per iniziativa del Rettore, Salvo Andò, del Presidente del Consiglio nazionale forense, Guido Alpa, e del Coordinatore della Commissione cultura del Consiglio nazionale forense, Bruno Grimaldi (all'epoca anche coordinatore della Commissione per le Pari Opportunità) - per la prima volta affrontano, con taglio moderno e pragmatico, il problema della posizione giuridica della donna nei Paesi del Mediterraneo e mettono a confronto i modelli occidentali con quelli dei Paesi a religione islamica. In entrambi i modelli il risultato è che le donne sono soggetti costituzionali deboli e, pur svolgendo un ruolo essenziale nella famiglia, nel mondo del lavoro, nella società, nelle istituzioni, continuano ad essere oggetto di discriminazione. Sono ragioni culturali, prima ancora che ragioni di carattere sociale, sono le antiche tradizioni, sono le difficoltà dell'economia che ostacolano i percorsi di equiparazione femminile e maschile. -
La finanza di progetto. Profili economico-finanziari e problematiche giuridiche
Un'articolata analisi dialettica a più voci sul tema della finanza di progetto condotta da giuristi ed economisti appartenenti a differenti settori scientifico-disciplinari, in costante confronto con gli esperti del settore del finanziamento delle opere pubbliche. -
Quale riforma del codice penale?
I recenti Progetti di riforma della parte generale del codice penale, elaborati, rispettivamente, dalle Commissioni ministeriali presiedute dal Dott. Carlo Nordio (2005) e dall'Avv. Giuliano Pisapia (2007), costituiscono, al di là degli esiti, un prezioso patrimonio di esperienze; dalla diversità delle loro proposte, anche in rapporto ai precedenti progetti di riforma, emerge una serie di questioni ancora aperte, alla luce delle quali pare doversi ridimensionare l'impressione che sulle linee essenziali di una riforma di parte generale vi sia, almeno in dottrina, un consenso di fondo. -
La vendita dei beni di consumo
Il volume, nella prima parte, si sofferma sul superamento di una qualificazione in chiave puramente economica del diritto dei consumatori, connesso funzionalmente all'operatività delle regole della concorrenza e del mercato, che, allo stato attuale, si connota di rilevanti contenuti personalistici. In questa prospettiva si pone la Direttiva comunitaria 1999/44/CE sulla vendita dei beni di consumo, la quale semplifica il diritto della vendita, mediante la creazione di un nucleo di regole uniformi, privilegiando, in caso di inadempimento dell'obbligazione di consegnare cose conformi, un sistema di rimedi giuridici di tipo conservativo-ripristinatorio allo scopo di ridurre, per quanto possibile, il contenzioso giudiziario. Il complesso dei mezzi di tutela trova coerenza nell'inquadramento sistematico della disciplina comune della vendita, di quella dei beni di consumo nonché dei principi di diritto europeo dei contratti. La seconda parte del lavoro si incentra sui profili attuativi della direttiva sulla vendita dei beni di consumo nei diritti italiano e francese, i cui contenuti hanno inciso profondamente sulla disciplina codicistica della vendita. Sul piano del diritto positivo, la categoria della conformità dei beni legittima l'esigenza di operare una revisione della disciplina delle garanzie per i vizi secondo una prospettiva sistematica unitaria. La terza parte approfondisce il problema della giustizia dello scambio nei contratti del consumatore. -
Le inchieste parlamentari nell'Italia liberale
"Questo lavoro di Lamberto Pansolli sulla teoria e la prassi dell'inchiesta parlamentare dell'Italia liberale [...] rappresenta un contributo originale per l'evoluzione del sistema parlamentare e per la storia costituzionale del giovane stato nazionale. Non vi è dubbio che l'inchiesta parlamentare, come istituzione, rappresenta un momento significativo nel processo di costruzione di un moderno regime liberale nell'Italia postunitaria""""." -
Giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo e influenza sul diritto interno
Il volume raccoglie una serie di saggi dedicati alla giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e all'influenza che tale giurisprudenza ha sul diritto interno. Con le decisioni nn. 348 e 349 del 2007, con riferimento proprio alla Convenzione Europea, la Corte costituzionale ha stabilito che laddove sia ravvisabile un possibile contrasto tra la norma statale e la disposizione internazionale, il giudice ha il dovere di verificare se tale contrasto non sia in realtà risolvibile in via interpretativa. È, infatti, obbligo del giudice interpretare la normativa statale in linea con il diritto internazionale, cercando di effettuare la c.d. ""interpretazione conforme al diritto internazionale""""; il ricorso al giudice costituzionale è necessario soltanto qualora non sia possibile svolgere tale interpretazione proficuamente. È evidente, in questa prospettiva, quanto possa essere elevato il grado di influenza della Convenzione Europea di salvaguardia dei diritti dell'uomo sul diritto interno."" -
La natura dell'impresa familiare
La rivisitazione del problema relativo alla natura che caratterizza l'impresa familiare si impone per la rilevanza che la sua soluzione assume per dare risposta ai molteplici quesiti che, sollevati dalla disciplina dell'istituto, continuano a catturare l'attenzione degli interpreti senza permettere di registrare concordanza di opinioni. Alimentano la convinzione della necessità di un'indagine ex professo sulla natura dell'impresa familiare, da un lato, le recenti affermazioni di alcuni autori, secondo cui la tesi sostenitrice della natura individuale non esclude la configurabilità di fattispecie in cui è, invece, collettiva e, dall'altro, l'orientamento, seguito da una parte non trascurabile della giurisprudenza, favorevole a applicare l'art. 230_bis c.c. ad ipotesi di esercizio dell'attività di impresa in forma societaria. Né manca chi sottolinea l'importanza dell'individuazione dell'anzidetta natura per comprendere il significato dell'inciso contenuto nella parte iniziale dell'art. 768_bis, che richiede che il trasferimento di azienda mediante patto di famiglia risulti compatibile con le disposizioni in materia di impresa familiare. -
Legalità costituzionale e razionalità legislativa
L'autore sostiene che obiettivo fondante della Costituzione è il consenso sociale, cioè rendere ""razionale"""", la convivenza di soggetti anche socialmente differenti, garantendo la non conflittualità attraverso un parametro, economicamente variabile, costituito dalla irrinunziabilità dei """"livelli di vita liberi e dignitosi"""", minimo comune denominatore di perequazione senza il quale si genererebbe il conflitto e le dissoluzione del sociale. Su queste premesse l'autore opera la reductio ad unum del sistema, recuperando anzitutto quanto già scritto sulle nuove frontiere tra il diritto privato e diritto pubblico. La ricostruzione dell'unitarietà del sistema costituzionale evita la parcellizzazione dei valori frutto dell'autoreferenzialità dei settori di ricerca (laburistico, amministrativo, pubblico, costituzionale, privatistico)."" -
Creditori e crisi d'impresa. Fallimento e comitato dei creditori
La crisi dell'impresa costituisce argomento di sempre maggiore attualità, sia per le grandi imprese che finora pure ne sono state investite, sia per gli interventi legislativi che si sono registrati in proposito, sia per la molteplicità di soggetti che se ne occupano dal punto di vista istituzionale e professionale. E nell'ambito di tale complesso e vasto argomento che si inserisce il presente lavoro, assumendo quale prospettiva principale quella dei creditori e proponendosi di analizzare il loro ruolo con riferimento dapprima all'impresa in crisi, poi all'impresa dichiarata fallita. -
La dimensione simbolica
Simboli e simbolizzazioni si accompagnano da sempre al fenomeno umano e ne contraddistinguono gli albori; il ricorso consapevole al simbolo, la sua interpretazione e la riflessione su di esso attraversano fin dai suoi esordi, tutta la storia del pensiero filosofico. Come attesta la fioritura di studi dedicati ai molteplici versanti della questione, il tema ha assunto particolare rilievo nel pensiero contemporaneo, che ha aperto l'investigazione anche sulla funzione simbolica della mente. Diversi approcci disciplinari mettono in evidenza l'implicazione del simbolo in molte dimensioni individuali e sociali, sotto differenti profili: cognitivi, affettivi, comunicativi, sul piano tanto esistenziale quanto del sapere. -
Giuseppe Manno magistrato, storico, letterato tra Piemonte della Restaurazione e Italia liberale
Giuseppe Manno (1786-1868) è stato un personaggio di rilievo nelle vicende sardo-piemontesi dalla Restaurazione all'Unità d'Italia. Magistrato, giurista, storico, letterato, presidente del Senato del Regno dopo la promulgazione dello Statuto albertino dal 1849 al 1855, ha svolto un ruolo importante nella legislazione e nella politica di riforma verso la Sardegna: dalle norme relative al diritto di proprietà perfetta delle terre alla compilazione delle Leggi feliciane (1827), all'abolizione degli ordinamenti feudali. Autore di varie opere fra cui si distinguono quelle di carattere storico, la Storia di Sardegna (1825-27), la Storia moderna della Sardegna (1842) e quelle di carattere letterario, De' vizi de' letterati (1828), Della fortuna delle parole (1831), Della fortuna delle frasi (1866). -
La tutela dei diritti fondamentali nell'ordinamento costituzionale italiano ed europeo
La ricerca offre una lettura delle molteplici sfaccettature assunte odiernamente dal diritto fondamentale. L'indagine ha ad oggetto il metodo con il quale la giurisprudenza comunitaria elabora i diritti soggettivi e la relazione tra il contenuto essenziale di questi ultimi, alla luce anche della codificazione compiuta dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, ed il modello statale di tutela dei diritti stessi. Emerge un quadro nel quale il diritto soggettivo, a seconda di come si modula il sempre variabile bilanciamento con la sfera del limite, pare seguire indifferentemente le traiettorie dell'integrazione e della separazione fra ordinamenti, emancipandosi così da predefinite gerarchie valoriali. -
Brice Parain. Impromptu
"Lo credo che un uomo non sia mai veramente libero perché egli ha sempre il linguaggio addosso. Quando vogliamo comunicare, voi ed io, siamo obbligati a passare attraverso il linguaggio. La libertà sarà quest'altro modo di comunicazione più vero, più diretto, che parliamo or ora: l'intuizione, che non ha senso se non come rivolta contro la tirannia del linguaggio Non ho mai potuto dimenticare una domanda che Brice Parain mi ha posto la prima e ultima volta che l'ho visto. Questa domanda mi aveva confuso e toccato esattamente come il suo volto [ ... ] Questa domanda mi aveva stupito perché arrivava a bruciapelo, da qualcuno che appena conoscevo, e perché era così semplice, così diretta: «Ma lei, qual è la sua speranza?»"""" (Philippe Jaccottet)." -
Il «diritto privato europeo» dal mercato interno alla cittadinanza europea
In anni recenti si è venuto sviluppando, sia in Italia che in altri paesi dell'Unione, un filone di studi sulla «cittadinanza europea» intesa come base per una integrazione politico-giuridica in grado di supportare, oltre le ragioni del mercato, l'obiettivo di una unione sempre più stretta tra i popoli dell'Europa. Si tratta, più in generale, di un filone che trova naturalmente un suo punto di sbocco nel grande alveo del «diritto europeo» o, meglio, di un diritto che, oltre l'orizzonte dell'ordinamento comunitario, tende a collocarsi in una prospettiva sovra e trans-nazionale, per rivestire forme e assumere contenuti di «diritto comune europeo», in ambito sia privato che pubblico. -
Indebitamento, insolvenza e crisi economica. Dalla logica speculativa alla logica allocativa
La dinamica economica analizzata nel presente saggio è il processo di indebitamento, insolvenza e crisi economica nel sistema capitalistico. Si passerà dalla logica speculativa imperniata sul concetto di ""bolla speculativa"""", utilizzata dall'ortodossia economica per spiegare il processo di indebitamento e insolvenza che causa la crisi, alla logica allocativa imperniata sul concetto di """"sbocco finanziario"""", utilizzata dal nostro """"modello di sovrapproduzione"""" per spiegare il processo di indebitamento e insolvenza che genera la crisi, mostrando la superiorità interpretativa di quest'ultima rispetto alla prima. A concludere la discussione sarà l'evidenza empirica dell'insolvenza del debito privato (credito al consumo e mutui subprime), che con forza si sta imponendo sull'insolvenza del debito pubblico e sull'insolvenza del debito estero, all'origine della crisi economica globale, iniziata in America, nell'estate del 2007. In tale contesto sarà più evidente come la logica allocativa sia la sola in grado di fornire spiegazioni convincenti sulla causa della patologia economica più grave di questi ultimi anni e proporre soluzioni capaci di limitare la sua virulenza."" -
Diritto, economia e forse giustizia. Da Pindaro a Amartya Sen
Quali sono i rapporti tra diritto ed economia? E quali i rapporti tra loro e l'etica? Nasce prima il diritto o l'ordinamento giuridico? Che ruolo hanno la razionalità e la logica nella vita economica e nella formazione ed applicazione delle norme? E soprattutto quali sono i rapporti tra legge, diritto, equità e giustizia? Se Pindaro riteneva la legge regina di tutti gli esseri, compresi gli dei, oggi Amartya Sen sostiene che non dalle istituzioni ma da un pragmatismo quotidiano possono essere corrette una alla volta le ingiustizie disseminate nel mondo globalizzato. Il volume rielabora quattro lezioni tenute ad un corso di Master per giuristi d'impresa, intese a porre domande di fondo non sistematicamente ma attraverso passaggi, spunti e riferimenti classici o attuali tali da fungere come stimoli informativi per sviluppare riflessioni che ciascuno può maturare per conto proprio, attingendo liberamente ai casi e agli autori citati.