Sfoglia il Catalogo feltrinelli015
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7801-7820 di 10000 Articoli:
-
Valigetta alla scoperta. Forme e colori. Ediz. a colori. Ediz. a spirale
Un libro in formato valigetta per diventare dei veri professionisti del gioco. Tantissime attività per abituare il bambino a leggere, scrivere e contare. Esercizi semplici ed efficaci per imparare giocando. Età di lettura: da 4 anni. -
Il viaggio mitico
Vincent ha nove anni, si chiama come il famoso pittore dei girasoli e adora ascoltare le storie di eroi e dei della mitologia. Ha un fratellino speciale di nome Pablo, nato con un cromosoma in più, e gli vuole un mondo di bene, anche se a volte sembra un po' scorbutico con lui. Vincent sa che dovrebbe vedere solo i colori belli del mondo, ma quando Serafino e la sua banda di bulli se la prendono anche con Pablo per la sua diversità, Vincent decide di intervenire. Che cosa può fare contro i super della classe? Lui non è certo uno degli eroi della mitologia: non è furbo come Ulisse né forte come Teseo o invincibile come Achille. Vincent è solo un bambino col nome di un pittore famoso... Ma se le storie non fossero solo storie e in ogni mito ci fosse un po' di verità di cui fare tesoro? Età di lettura: da 9 anni. -
La ragazza invisibile
Una mattina di maggio Aurora Ríos viene trovata morta nella palestra della scuola. Qualcuno le ha inflitto un colpo fortissimo sulla testa e ha abbandonato vicino al corpo martoriato uno strano indizio: una bussola. È forse questo il primo momento in cui i compagni si accorgono veramente di Aurora, la ""ragazza invisibile"""". A diciassette anni, Aurora non ha amici, né una famiglia che voglia occuparsi di lei. La sua morte fa chiasso, forse troppo, finché tutti ammutoliscono. Perché all'improvviso tutti a scuola vengono sospettati per il delitto. Ma chi è il vero responsabile di quello che è successo? Julia Plaza è ossessionata da questa domanda. Compagna di classe di Aurora, Julia ha un'intelligenza straordinaria e una memoria prodigiosa, ed è in grado di realizzare un cubo di Rubik in meno di cinquanta secondi. Così, quasi per gioco, e con l'aiuto del suo migliore amico Emilio, inizia a indagare sul delitto. Ma il gioco si trasforma rapidamente in un vortice da cui Julia non può più uscire: perché niente è come sembra e l'assassino della bussola potrebbe essere proprio accanto a lei."" -
La promessa di Julia
Quando Julia Plaza inizia a frequentare la facoltà di Criminologia all'università è impossibile non notarla: è brillante, magnetica e ha una memoria infallibile. E infatti il professore ordinario del corso le propone una sfida. Qualcosa che metta alla prova le sue capacità e le faccia guadagnare la lode all'esame: per farlo dovrà analizzare il dossier Juncosa e ripercorrere gli ultimi giorni della vittima, Pedro, uno psicologo morto cinque anni prima in circostanze così lampanti da spingere i detective a chiudere il caso come suicidio. Ma è andata davvero così oppure la verità è un'altra? Più Julia va a fondo con le indagini, più capisce che il compito che ha accettato di portare a termine non ha nulla a che vedere con il mero esercizio accademico. Tra le mani ha un caso vero. Un caso pericoloso, che risucchia chiunque vi si avvicini. Tra sospettati reticenti e una trama che si infittisce di minuto in minuto, Julia dovrà trovare il modo di venire a capo della questione, senza sacrificare le sue amicizie e la sua nuova, intensa, relazione con Vanesa. -
L'inganno di cristallo
Da quando è scampata per un soffio alla morte durante un’esplosione in metropolitana, Julia Plaza non è più la stessa: si chiude in camera, parla poco, si rifiuta addirittura di mangiare. Nemmeno l’amico Emilio, distratto dai litigi con la fidanzata, è in grado di strapparla ai suoi pensieri cupi. Tutti i compagni di scuola di Julia, del resto, sono profondamente cambiati dal giorno in cui Aurora Ríos è stata trovata assassinata nella palestra del loro liceo. Ma una telefonata improvvisa riscuote Julia dal torpore: Iván Pardo, il ragazzo più grande di cui è innamorata, è sparito. Iván aveva parlato spesso ai suoi coinquilini della straordinaria intelligenza di Julia, ed è per questo che loro ora le chiedono aiuto. Sebbene all’inizio voglia credere che si tratti solo di un brutto scherzo, la ragazza si ritrova catapultata in un altro terribile mistero: un omicidio in cui tutti sembrano avere un movente plausibile, e nascondere il loro vero volto. E questa volta Julia potrà contare solo sulla vicinanza di sua nonna Pilar – una curiosa settantenne dalla sua stessa prodigiosa capacità deduttiva – per risolvere questo fragile e complicato inganno. -
Portami con te quando te ne vai
Ezra l'ha appena scoperto: Bea se n'è andata. Sua sorella non ha lasciato nulla dietro di sé. Nessun biglietto, nemmeno una parola. E lui si sente perso, confuso e proprio non capisce perché lo abbia lasciato indietro, visto ciò che li lega e i segreti terribili che per anni hanno custodito tra le mura di casa. Poi, Ezra trova un biglietto. Sopra c'è appuntato solo un indirizzo mail. E lui inizia a scrivere. Bea è stanca di fingere che le cose vadano bene. Lo fa da quando sua madre si è risposata. Ma adesso non ha più intenzione di sopportare l'indifferenza e le umiliazioni e da mesi progetta la fuga. Una fuga perfetta in cui Bea salverà suo fratello, salverà entrambi, lei e lui, scappando lontano da una famiglia che non la ama e non le appartiene. Poi però riceve una mail. Una mail che stravolge i suoi piani e cambia la posta in gioco. Bea parte, ma senza Ezra. Deve farlo, perché insieme a lui non potrebbe trovare le risposte che cerca. Gli lascia allora una mail, nella speranza che, come per lei, anche per lui un indirizzo possa cambiare le cose... -
Quanti sono? Super sticker
Tantissime pagine di giochi, attività e sticker rivolti ai bimbi più curiosi che vogliono entrare in confidenza con i numeri e le operazioni matematiche più semplici! Età di lettura: da 5 anni -
Lo dico in inglese. Super sticker
Tantissime pagine di giochi, attività e sticker rivolti ai bimbi più curiosi che vogliono imparare le prime parole in inglese! Età di lettura: da 5 anni. -
Nella tela del ragno. Manuale di autodifesa digitale
I confini tra mondo reale e mondo virtuale non sono mai stati così permeabili. Progressivamente, una fetta sempre più rilevante della nostra vita si è ""trasferita"""" online, e oggi lo spazio digitale accoglie gran parte delle nostre relazioni personali e professionali. Passiamo circa un terzo delle giornate sul web per informarci e comunicare, abbiamo imparato a utilizzare nuove app e piattaforme, ma sappiamo davvero muoverci con la dovuta consapevolezza in questa rete che potrebbe facilmente trasformarsi nella tela di un ragno? E lo stesso vale per i giovanissimi, perfettamente a proprio agio con le nuove tecnologie, ma indifesi di fronte ai pericoli che nascondono. Sia i ragazzi sia gli adulti sono esposti a una serie di rischi che è necessario conoscere: si può cadere vittima di truffe, rimanere intrappolati in relazioni nocive, essere coinvolti in situazioni spiacevoli che spesso tracimano in casi di cronaca. La criminologa Roberta Bruzzone e l'avvocato Emanuele Florindi – forti di anni di ricerca ed esperienza sul campo – analizzano il lato oscuro del web e dei social media: le tattiche dei predatori online; gli scenari di adescamento, manipolazione e truffa; i fenomeni di reclutamento; la violenza di genere e il cyberbullismo; i reati a sfondo sessuale (dalla pedofilia al cosiddetto """"revenge porn""""); le dipendenze tecnologiche (dai social network, dai videogiochi, dallo shopping compulsivo). E, soprattutto, forniscono consigli pratici per non cadere in queste trappole e imparare a difendere noi stessi e i nostri figli, tendendo l'orecchio ai campanelli d'allarme e organizzando una sorta di cassetta degli attrezzi per sapere sempre su chi contare e """"cosa fare se""""."" -
Ogni vita è preziosa. Come aprire un rifugio per animali mi ha restituito il coraggio di vivere
Alexis non ha nemmeno trent'anni e la sua vita sta già andando in pezzi: una malattia debilitante e misteriosa ha incrinato non solo il suo matrimonio e il suo lavoro, ma la sua stessa voglia di vivere, di alzarsi la mattina e affrontare una nuova giornata. I medici dicono che le restano poche settimane. In quei mesi solo l'amore di Maggie, una dolcissima bullmastiff salvata da un passato di abusi, le regala giorno dopo giorno la forza per andare avanti e combattere contro il suo male. Quando però, a causa di un tumore, Maggie muore sul tavolo operatorio di un veterinario senza nemmeno la possibilità di un ultimo saluto, Alexis capisce che per tornare a vivere davvero c'è un solo modo: restituire quell'amore assoluto, del tutto disinteressato, che Maggie le ha insegnato nel tempo trascorso insieme. Da quel giorno, Alexis decide di dedicarsi alla cura degli animali che nessuno vuole più. Quelli, cioè, che non sono più cuccioli e soffrono per gli anni trascorsi fra violenze o indifferenza, per pura e semplice vecchiaia o per malattie terminali. Alexis accoglie cani, ma non solo: pian piano la sua tenuta nella campagna scozzese si riempie di pecore, galline, tacchini e maiali, tutti lì per trascorrere i propri ultimi giorni in mezzo alla natura, circondati di amore, con dignità. È così che nasce il primo hospice per animali al mondo, ed è così che Alexis riesce a rendere onore al lascito della sua prima amica, Maggie. Perché ogni essere vivente dovrebbe essere trattato con gentilezza, affetto e compassione. Questa consapevolezza, e questa missione, hanno dato anche ad Alexis la forza interiore per aprirsi di nuovo alla vita e guardarla con ritrovata fiducia. Perché per quanto amore si possa donare a un animale, quello che ci restituirà sarà sempre più grande. -
Viaggio sentimentale in Puglia
Può succedere di essere dall'altra parte del mondo, in una località esotica e meravigliosa, e ritrovarsi a parlare con trasporto e passione della propria terra. Quella terra che magari a un certo punto hai sentito il bisogno di lasciarti alle spalle - per partire, viaggiare, esplorare - ma a cui resti legato da un filo indistruttibile. Finché il richiamo delle tue radici si fa tanto forte che decidi di tornare e dedicarti alla tua regione, per riscoprirla, per coltivare quel rapporto così profondo che vi unisce. È quello che è successo a Manuela Vitulli, nota travel blogger, che ci accompagna nella sua Puglia e ce la fa vivere attraverso la lente dei suoi ricordi e della sua insaziabile curiosità e voglia di conoscere. C'è l'incantato stupore nella scoperta di luoghi nuovi e perle nascoste; l'intensa emozione di ritrovare mete, profumi e sapori che hanno segnato la sua infanzia e la storia della sua famiglia; il calore umano e l'entusiasmo nell'incontrare realtà di successo legate al territorio e alle sue eccellenze, in particolare quelle nate dalle iniziative di giovani pugliesi che hanno investito nei propri sogni. Come sempre, i racconti di Manuela non includono solo itinerari e consigli (sempre offerti con trasparenza e sincerità) sui posti da vedere, ma anche le storie delle persone che li abitano. Insomma, tutto ciò che arricchisce un'esperienza e che innesca prima la miccia del viaggio interiore, e poi la voglia di prenotare e fare le valigie. In questo libro, profondamente intimo e personale, Manuela ripercorre tutta la sua regione palmo a palmo e raccoglie il meglio che la Puglia ha da offrire in tutti i campi. Per farci venire voglia di tornare una, cento, mille volte. -
Tra scienza e politica. Una autobiografia
Gianfranco Pasquino nei suoi primi lunghi ottant'anni di vita e attività è stato molte cose: allievo ed erede di Norberto Bobbio e Giovanni Sartori, docente a Harvard, editorialista nei principali quotidiani, ospite impertinente dei talk show, ma anche ""quasi sindaco"""" di Bologna - candidatura avventurosa, per la quale nutre qualche rammarico. Però sono più numerose le gioie, le soddisfazioni e le vicissitudini a lieto fine dentro questa autobiografia, in cui Pasquino dipana il filo della memoria Tra scienza e politica, con sapienza e leggerezza. Lo vediamo muovere i primi passi accademici a Torino, nelle aule universitarie che Nicola Abbagnano disertava senza avvisare, sostituito prontamente da un giovane assistente sconosciuto che iniziava gli studenti alla semiotica (era Umberto Eco). Lo seguiamo poi negli Stati Uniti, dove ha la fortuna di approdare da ragazzo durante anni cruciali per la storia mondiale: siamo accanto a lui quando, allo scoppio delle tensioni per la guerra in Vietnam, durante un incontro con Robert F. Kennedy non riesce a trattenersi dal porgli una domanda scomoda sulle lacune delle indagini riguardanti la morte del fratello JFK. E via via lo ritroveremo poi coordinatore del Dizionario di politica diretto da Bobbio e Matteucci, frequentatore dei college di Oxford e Cambridge (ma anche dell'Old Trafford), testimone della fine del Pci al congresso di Rimini, sostenitore di Napolitano al Quirinale (che nel ringraziarlo via mail sembrava tuttavia declinare l'invito, dicendosi umilmente «lieto della mia carica di senatore a vita»), animatore di riviste e pungolatore di avversari, arguto elzevirista e soprattutto fedelissimo tifoso del Toro. Non mancano infatti i ricordi personali e le persone importanti della sua vita privata, sfiorata con il pudore che si confà a un torinese doc. Tra un seminario di Norberto Bobbio, un dissidio con Eugenio Scalfari e una stoccata a Matteo Renzi, Pasquino si dimostra tuttora un politologo «troppo imprevedibile» (come lo definì polemicamente Ferruccio de Bortoli), che non si è limitato a studiare, ma si è impegnato in politica e in parlamento per contribuire a cambiare l'Italia."" -
La storia ci salverà. Una dichiarazione d'amore
La dichiarazione di amore per la storia di Carlo Greppi parte dalla passione giovanile per i pirati e i ribelli: personaggi come Robin Hood, William Wallace, Don Chisciotte e Lawrence d'Arabia. E si snoda attraverso un percorso che dalla rivolta di Spartaco arriva al crollo del Muro di Berlino, dalle Storie di Erodoto ci porta alla guerra civile spagnola, dalla vita di Gesù giunge fino all'attacco terroristico delle Torri Gemelle. Un percorso non solo indietro nel tempo, ma dritto verso il cuore che pulsa al centro del nostro bisogno, desiderio, ossessione di fare storia: cos'è il bene e cos'è il male? Chi siamo noi? Cosa avremmo fatto se fossimo stati diversi, nati in un tempo e in un luogo lontani? Era destino che le cose andassero come sono andate, o si poteva cambiare il corso degli eventi? E se è lecito rispondere a queste domande per il passato, come si può non porsele per il presente? Per farsi aiutare in questa nuova e attualissima apologia della storia, Greppi chiama a raccolta i suoi ""eroi imperfetti"""", da George Orwell a Simone Weil, da Jorge Semprún a Primo Levi, fino a Marc Bloch, lo storico francese del Medioevo che scelse di prolungare il proprio impegno intellettuale unendosi alla Resistenza, sacrificandosi per la nostra libertà. Perché la storia, quella autentica, deve essere etica, universale, autocritica, reattiva e partigiana - una storia che possa servirci da guida per imparare a interpretare il presente, ma soprattutto per comprendere noi stessi. Perché solo così la storia ci salverà."" -
La scimmia armata. L'arte della guerra e l'evoluzione della società
Nel 2010, Peter Turchin, un professore di entomologia passato a studiare la storia delle società umane, predisse, con l'aiuto dei suoi modelli matematici, che il 2020 sarebbe stato un anno di terribili tensioni sociali. Dieci anni dopo, la sua fama di Nostradamus è diventata mondiale, vista la sorprendente accuratezza delle sue previsioni. Ma è davvero possibile comprendere e predire la storia dell'uomo usando la matematica? In questo libro, Peter Turchin inizia a svelare al lettore comune i metodi e i risultati di decenni di ricerche. «L'uomo è un animale sociale», sosteneva Aristotele più di duemila anni fa. Evolutivamente parlando, in effetti, la capacità umana di lavorare insieme supera quella di ogni altra specie, e la cosa veramente stupefacente è che abbiamo iniziato la nostra rapida scalata al vertice della classifica solo negli ultimi diecimila anni, superando termiti, api e formiche, le altre (poche) specie altamente collaborative del nostro pianeta. L'evoluzione genetica forse non può spiegare fino in fondo l'anomalia che ci ha reso l'animale ultrasociale che siamo oggi, ma la cooperazione sembra essere il fondamento del nostro progresso. Appena un centinaio di anni prima di Aristotele, però, Eraclito diceva che «la guerra è il padre di tutto e il re di tutto». Ed è in effetti innegabile che la storia dell'umanità sia costellata di battaglie fratricide, violenze e genocidi, una tendenza che avrebbe dovuto essere soppressa in funzione della sopravvivenza. E invece ci intratteniamo con sport in cui la vittoria è segnata dalla prevaricazione sull'altro, creiamo sistemi economici basati su disuguaglianze di potere macroscopiche, siamo circondati dagli scontri e dalla simulazione della guerra da tutte le parti. Ma allora l'uomo è votato alla cooperazione o al conflitto? Peter Turchin trova una risposta applicando le modellizzazioni matematiche all'indagine storica e sociologica: la verità è che il grande motore dell'ultrasocialità umana, paradossalmente, è stato proprio il conflitto. È grazie alla guerra e alla competizione che si è affermato uno spirito di uguaglianza, e i nostri miracolosi poteri di cooperazione sono stati forgiati nel fuoco della lotta tra gruppi sempre più vasti e organizzati. -
Drovetti l'Egizio. L’avventurosa vita del collezionista alle origini del Museo Egizio di Torino
Oltre 150 papiri, 5000 gioielli (compresi numerosi scarabei), 150 statue, decine di mummie. Questa è solo una parte del patrimonio che nel 1829 Bernardino Drovetti riportò con sé in Italia dall’Egitto, dove aveva passato gli ultimi ventisette anni della sua incredibile vita. Nato nella provincia piemontese, Drovetti si era mostrato da subito ambizioso e intraprendente. Soldato nell’esercito napoleonico impegnato in Egitto, poi ufficiale di campo del generale Gioacchino Murat durante le campagne d’Italia, nel 1802 fu mandato ad Alessandria d’Egitto, prima come viceconsole, poi come console generale di Francia incaricato di avviare dei nuovi rapporti commerciali con il Cairo. Ma Drovetti non si limitò alla sua pur prolifica attività diplomatica alla corte del viceré della Sublime Porta ottomana, Mehmet Alì Pascià. Appassionato di reperti e scavi, ancora prima che gli esploratori inglesi cominciassero le spedizioni per completare gli spazi bianchi rimasti nelle mappe del globo, si avventurò per l’Egitto a caccia di antichità e monumenti, intercettando la neonata passione europea per l’archeologia. Per anni Drovetti “l’Egizio” si destreggiò abilmente tra i rivolgimenti della storia, tra imperi che crollavano, guerre civili e abdicazioni, facendo arrivare in Italia le ricchezze che costituiscono oggi il nucleo iniziale del Museo Egizio di Torino, oltre a svariati pezzi finiti poi ad arricchire le sale del Louvre, del Neues Museum di Berlino, o le collezioni esposte a Vienna, Ginevra e Monaco. -
Il circolo di poesia della Stasi. Una strana storia di spie e sonetti nel pieno della guerra fredda
Berlino Est, 1982. Il morale della popolazione è al minimo e l'esito dello scontro fra superpotenze appare ancora incerto. Il ministero per la sicurezza di stato della Ddr è alla ricerca di una nuova arma nella guerra contro il sistema occidentale, e si fa strada un'ipotesi sorprendente: combattere il nemico attraverso rime e versi. Vagliare i messaggi e la corrispondenza dei sospetti non era sufficiente, occorreva comprendere le figure retoriche, entrare nei meccanismi poetici, padroneggiare il linguaggio segreto degli avversari per stanarli tra le pieghe dei versi e per controbattere sul piano dello stile e dell'immaginario le minacce della dissidenza. In un esperimento che oggi appare incredibile, una delle forze di polizia segreta più temibili della storia europea cercò allora di reclutare e trasformare in un'arma del regime la più vaga delle discipline letterarie. Il circolo di poesia della Stasi è la storia di un nucleo di agenti segreti che si riunirono fino alla caduta del Muro per imparare a scrivere versi lirici. Una volta al mese, nell'ala paramilitare del ministero per la sicurezza di stato ad Adlershof, un luogo così segreto da non essere nemmeno presente nelle mappe di Berlino, ex agenti, giovani reclute e veterani della Seconda Guerra Mondiale si incontravano sotto la guida del poeta Uwe Berger per imparare il pentametro giambico, gli schemi delle rime e i sonetti petrarcheschi. Man mano che si immergevano nella poesia, però, gli agenti cominciarono a mettere in discussione l'ideologia di stato: lo studio approfondito non radicalizzò in loro la linea incrollabile del Partito, ma portò alcuni membri del circolo a esprimere gli stessi dubbi che i cittadini nutrivano al di fuori della macchina burocratica. Philip Oltermann ha trascorso anni a rovistare negli archivi della Ddr, a ripescare volumi perduti di poesia da scantinati ammuffiti e a rintracciare i membri superstiti di questa società di ""poeti rossi"""" per raccontare la straordinaria storia vera del potere di sedizione della poesia."" -
I giardini invisibili. Un manifesto botanico
Il giardino privato di una villa. Un prato spontaneo ai margini delle zone abitate. Un'isola verde tra i palazzi. La natura si mostra in varie forme, e passeggiando in centro o lungo un sentiero di campagna stiamo in fondo assistendo allo stesso spettacolo. Un albero piantato nel cortile di una scuola influisce con la sua presenza sulla flora di un'aiuola nel caos del traffico, i cui semi andranno a costituire la stupefacente varietà di un prato incolto, e la combinazione di questi elementi condizionerà silenziosamente anche il più inconsapevole osservatore. Viviamo immersi nella molteplicità botanica, eppure siamo così abituati a esserne circondati da non renderci conto del perfetto equilibrio tra gli elementi che è in grado di instaurarsi anche nella più piccola porzione di vegetazione. Antonio Perazzi torna all'origine del concetto stesso di giardino per esporre il suo manifesto botanico, con l'esperienza del paesaggista che è stato in grado di permettere alla natura di svilupparsi senza piegarla al volere dell'artefice. La simbiosi che si instaura tra noi, le piante e il giardino sublima la fatica della cura in un tripudio di varietà, in cui tutto trova il suo incastro e in cui il selvatico si riappropria dei suoi spazi. Rispettando queste regole possiamo allora osservare con stupore varietà esotiche di piccoli fiori preziosi che grazie a congiunzioni quasi miracolose - una mimosa che fa ombra, una begonia in vaso lì vicino - riescono a fiorire e invadere le fughe del selciato per una stagione. Piccole meraviglie che bisogna solo imparare a osservare. Dopo ""Il paradiso è un giardino selvatico"""", Antonio Perazzi continua la sua ricerca botanica, addentrandosi stavolta nello studio delle potenzialità intrinseche del paesaggio, fra piante domestiche e arbusti selvatici, alla ricerca dei Giardini invisibili sotto i nostri occhi."" -
Altri orizzonti. Camminare, conoscere, scoprire
Mettersi in viaggio per scoprire il mondo e se stessi, è stato questo anelito a segnare l'evoluzione del genere umano. Il cammino verso nuovi orizzonti, il pellegrinaggio degli studiosi, l'avventura degli esploratori. È il movimento ad averci reso umani, e l'esigenza di andare oltre il qui e ora alla ricerca di forme di spiritualità, di nuovi incontri, di altri orizzonti geografici, linguistici o filosofici è il fil rouge di questo volume. Sei interventi per approfondire il tema del cammino: Marco Aime ci racconta la storia di due donne che a inizio Novecento sfidarono l'ambiente maschile dell'antropologia per uscire dall'accademia ed effettuare ricerche sul campo; Duccio Demetrio descrive la relazione tra pensiero e cammino, individuando nel movimento la metafora filosofica della condizione umana; Adriano Favole recupera i resoconti di viaggio di Bruce Chatwin per ritrovare quel senso del vagabondaggio che può aiutarci a esaminare il presente e reimparare a spostarci in un mondo postpandemico; Vera Gheno osserva il vagare inafferrabile della lingua, necessario per districarci nella complessità del presente; Marco Vannini parte dall'ascesa di Petrarca al Monte Ventoso per parlarci dell'allargamento degli orizzonti esteriori, punto di vista privilegiato sull'interiorità per conoscere veramente la propria anima; infine, Alessandro Vanoli spazia dalla leggenda di Sindbad al Milione di Marco Polo per mostrarci come la mente umana abbia sempre immaginato mondi favolosi prima ancora di osservarli, e come sia stato il potere della fantasia a spingerci oltre l'ignoto. Un'antologia che supera i confini tra le discipline per affrontare il rapporto tra movimento e conoscenza, perché muoversi è l'unica possibilità per allargare sempre più l'orizzonte di quel che sappiamo. -
Il diario dell'amicizia. Isadora Moon. Nuova ediz.
Un diario con giochi, parti da leggere, tanti test e attività per scoprire se sei più fata o vampira! Età di lettura: da 7 anni. -
Il giocalibro della famiglia GBR
Quante volte hai pensato: «Uffa, che barba! Non so proprio a cosa giocare»? Niente paura, con questo Giocalibro c'è sempre un'idea pronta per divertirti e metterti alla prova, magari anche con gli amici o in casa con mamma e papà! Scopri insieme a Davide, Ale, Nicolò e Matilde, la famiglia più giocherellona di YouTube, tantissime idee pratiche per divertirti. Imparerai a organizzare una caccia al tesoro, troverai giochi da fare in viaggio, challenge per usare questo libro come un gioco, esperimenti per sorprendere tutti e ricette deliziose per sorridere anche in cucina. Qui dentro c'è proprio tutto quello che ti serve per giocare per ore e ore... e occhio ai pollicioni! Età di lettura: da 7 anni.