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Il dentino preistorico
Venti piccole storie, e altrettanti scrittori in erba, per raccontare un tempo lontanissimo in cui, nei luoghi a noi oggi familiari, insieme ai grandi animali si aggiravano i nostri antenati. Uno di essi ha lasciato una minuscola traccia: un dentino da latte perso circa 600.000 anni fa. -
Jasmine Trinca. Uno sguardo altro
Jasmine Trinca è una delle attrici più intense e dinamiche del cinema italiano. In venti anni di carriera non ha mai smesso di ampliare le sue modalità espressive, interpretando ruoli sempre più originali e ambiziosi. Dai tratti adolescenziali di ""La stanza del figlio"""" e """"La meglio gioventù"""", alla dimensione esistenziale di """"Un giorno devi andare"""" e """"Miele""""; dalla sofferenza civile di """"Sulla mia pelle"""" al vitalismo esuberante di """"Fortunata"""". È stata diretta da registi importanti sia in Italia che all'estero e ha conseguito numerosi premi e riconoscimenti. Questo libro ne ripercorre la carriera con dieci brevi saggi sui film interpretati e interviste a registi e cineaste con cui ha lavorato. Conclude il volume un'appassionata conversazione in cui Jasmine si racconta come persona e come attrice in continuo movimento, con la curiosità e la determinazione di chi ama cambiare sguardi e prospettive. Saggi critici di Pedro Armocida, Chiara Borroni, Paola Casella, Fabio Ferzetti, Marzia Gandolfi, Enrico Magrelli, Emiliano Morreale, Anna Maria Pasetti, Mariapaola Pierini, Ilaria Ravarino, Giacomo Ravesi. Interviste a Giorgio Diritti, Giorgia Farina, Valeria Golino, Olivia Musini, Ferzan Özpetek, Lisa Nur Sultan e Jasmine Trinca."" -
Raccontami di te
"Raccontami di te"""" è il racconto di una comunità di studenti che si mette in gioco nella pratica della scrittura di sé come espressione autentica del proprio mondo interiore. Complice la pandemia, la terribile professoressa Righetti propone ai suoi studenti di scrivere della loro vita, delle loro sensazioni più vere. Insomma, chiede una scrittura autentica come espressione del proprio mondo. Prima svogliatamente ma poi sempre più appassionatamente i ragazzi accettano la sfida. Un esercizio di scuola diventa strumento di conoscenza reciproca che cambia la relazione insegnante - alunni. Il potere della scrittura e della lettura è proprio questo: portare a una più profonda conoscenza di sé e degli altri." -
Zampogne da sparo
I fratelli Carmine e Nino Iorio sono i protagonisti di questa storia ambientata tra il Molise e la Campania negli anni immediatamente successivi all'unità d'Italia. I due ragazzi sono di indole diversa: impulsivo e aggressivo Carmine, più riflessivo e docile Nino. Sarà per questo che i loro destini prenderanno una strada molto diversa? Carmine, il maggiore dei due, non regge alla situazione di estrema povertà e di sfruttamento in cui versa la sua famiglia. Pieno di rabbia e di rancore sceglie così di farsi brigante, l'unica possibilità di rivalsa per un poveraccio. Nino invece, guidato da una inconsapevole saggezza, sa attendere e ascoltare i consigli di chi ritiene che la vera rivoluzione non si fa con le armi, ma con la penna e il calamaio. -
Perché non abbiamo il naso al posto di un orecchio. Mangiare: gioie e dolori
Siamo andati sulla luna, abbiamo intrapreso un viaggio ai confini dell'universo, ma poco o nulla è cambiato in fatto di cibo da quando l'uomo nelle savane di roba da mangiare ne trovava davvero poca. Il nostro cervello la pensa ancora come i nostri antenati, anche se nel nostro opulento mondo occidentale il numero degli obesi supera di gran lunga quello di coloro che soffrono la fame. Tra l'affannosa ricerca del cibo, che ancora opprime miliardi di persone, e il folle dilagare delle diete per dimagrire si pone questo racconto del complicato rapporto che intercorre tra l'uomo e ciò che mangia. Un cammino attraverso ragioni culturali, regole alimentari, divieti religiosi, tradizioni popolari, aspetti industriali e condizionamenti commerciali. Mille domande, mille risposte, mai reticenti. Con l'intento di dare meno ascolto alla miriade di messaggi delle multinazionali del cibo che guardano a noi solo come consumatori e di riappropriarci della capacità di scegliere e di decidere. -
Lavoro, ambiente e cibo nella transumanza
Nel riconoscerla patrimonio immateriale dell'umanità, nel 2019, l'Unesco ha definito la transumanza «un'antica pratica della pastorizia che affonda le sue radici nella preistoria e che si sviluppa in Italia anche tramite le vie erbose dei ""tratturi"""", che testimoniano, oggi come ieri, un rapporto equilibrato tra uomo e natura e un uso sostenibile delle risorse naturali»; essa, inoltre, «modella le relazioni tra persone, animali ed ecosistemi». Siamo dunque al cospetto di un grande e composito patrimonio immateriale, che abbiamo il dovere civico e morale di conservare, tutelare e possibilmente rinnovare in una dimensione aggiornata alle tematiche del nostro tempo. Questo volume fissa i tratti connotativi della transumanza, ne sottolinea il portato di valorizzazione ambientale e di tutela della biodiversità, indica le forme di una declinazione al presente e al futuro delle sue attività, richiama i termini della tradizione gastronomica ad essa intrecciata, evidenzia le peculiarità dei suoi prodotti di eccellenza nei quali un'antica sapienza si incontra con le moderne conoscenze e tecnologie."" -
Cucinare la salute. Dall'antica Cina alla pentola
L'essere umano ha in sé le potenzialità per essere felice e in salute fino a tarda età. Siamo ciò che siamo stati, ma anche ciò che vogliamo diventare. Un viaggio tra un lontanissimo passato e un presente di concretezza e consapevolezza. Un passato tanto lontano da divenire racconto, un presente così presente da poter essere cambiato. Fermarsi, incuriosirsi, guardarsi dentro, riflettere con leggerezza, cucinare, mangiare sano, camminare, lavorare in luoghi sereni. Vivere. Il futuro? É adesso. -
La Biblioteca privata Galanti di Santa Croce del Sannio
La pubblicazione del catalogo della Biblioteca Galanti, che va ad affiancare l'inventario dell'Archivio (Cosmo Iannone Editore, 2020), conclude il progetto nato dalla collaborazione tra L'Università di Salerno e l'Archivio di Stato di Campobasso e realizza una attesa operazione che si collega all'ambizioso progetto di Augusto Placanica, perseguito nell'ultimo ventennio del secolo scorso, della pubblicazione delle opere edite e inedite di Giuseppe Maria Galanti, uno dei protagonisti della grande stagione dell'Illuminismo meridionale. Il catalogo non è soltanto l'inventario di un importante fondo bibliotecario, formatosi tra la seconda metà del Seicento e la fine dell'Ottocento, ma è anche l'occasione, come si evince dall'ampia Introduzione e dai due saggi compresi nel volume, per collegare le stratificazioni del fondo bibliotecario alla storia della famiglia, alla sua ascesa da piccoli proprietari al ceto civile e borghese, al titolo nobiliare. Nel costituirsi della biblioteca un ruolo decisivo hanno gli intellettuali della famiglia, da Giuseppe Maria a Luigi a Pierluigi. Per il primo una nuova documentazione emersa dall'inventario della Biblioteca e dell'Archivio consente una rilettura di due operazioni significative del suo eccezionale impegno intellettuale nonché della sua attività editoriale: l'edizione delle opere di Machiavelli, bloccata dalla censura, e il ventennale lavoro del cantiere della Descrizione geografica e politica delle Sicilie. Per quanto riguarda Luigi, è l'occasione per rivalutare una figura troppo a lungo oscurata dal fratello, che invece si rivela nel suo percorso di geografo, docente universitario, autore di apprezzati testi di geografia e di critica storico-politica, una personalità di notevole caratura. Diversa la figura di Pierluigi, di cui il catalogo evidenzia una intensa attività di poeta negli anni trenta-cinquanta dell'Ottocento, culminata nella scrittura di Colombo, un ponderoso poema rimasto inedito. Ma il catalogo con la sua folta presenza di memorie e allegazioni forensi consente anche di rinviare ad altri componenti della famiglia, Ezechiele, Giacinto, Aurelio, che con le loro opzioni per le professioni liberali segnalano il cambiamento sociale, economico e antropologico-culturale che attraversa la famiglia nel corso dell'Ottocento. -
Fabrizio Gifuni. L'attore maratoneta
Fabrizio Gifuni è il più eclettico e meno etichettabile fra gli attori italiani. Riempie i teatri con la sola forza del suo talento, con spettacoli memorabili e visionari come quelli su Gadda e Pasolini. E ogni sua interpretazione cinematografica lascia il segno, restando impressa nella memoria collettiva. Dal Carlo Tommasi de ""La Meglio Gioventù"""" all'Aldo Moro di """"Esterno Notte""""; dal feroce Giovanni Bernaschi del """"Capitale umano"""" al carismatico Pippo Fava di """"Prima che la notte"""". Una galleria di personaggi che spazia per qualità, sfaccettature e sfumature, all'interno di una carriera percorsa con il passo lungimirante del maratoneta. Questa è un'indagine su un attore al di sopra di ogni sospetto di opportunismo e convenienza, di un interprete che ha scelto sempre la strada più difficile e stimolante. Scopriremo la sua grandezza di artista e capiremo che il meglio, incredibilmente, deve ancora venire. Testi di Pedro Armocida, Lorenzo Buccella, Sara Chiappori, Alessandro De Simone, Nina Di Majo, Fabio Ferzetti, Michele Gambino, Marzia Gandolfi, Miguel Gotor, Davide Manuli, Emiliano Morreale, Anna Maria Pasetti, Federico Pedroni, Marco Pistoia, Mariapaola Pierini, Maurizio Porro, Alice Sivo, Boris Sollazzo. Interviste a Marco Bellocchio, Francesco Bruni, MarcoTullio Giordana, Gianluca Tavarelli, Daniele Vicari. Conversazione con Fabrizio Gifuni. Postfazione di Sonia Bergamasco."" -
Traiano. Optimus Princeps
Tra gli imperatori romani Traiano fu l'unico ad essere proclamato in vita ""optimus princeps"""". Tutti i suoi successori vennero infatti salutati, al momento della loro ascesa al trono, con l'augurio di essere """"più fortunati di Augusto e migliori di Traiano"""". Non abbiamo biografie a lui dedicate redatte durante il suo regno e ciò rende Traiano l'unico imperatore romano con una simile lacuna. Questo lavoro si giova dei più recenti studi per superare la mancanza, fornendo un chiaro e pregnante racconto dell'uomo e del suo regno."" -
Trieste. Uno sguardo intimverso
"Alle volte capita così, capita che vai da qualche parte, ti innamori e resti. Nonostante la nostalgia, nonostante tutto"""" scrive Diana Bošnjak Monai, prestando la sua penna a questa antologia insieme a sette autrici mondo-triestine che ci offrono uno sguardo intimverso su Trieste. Uno sguardo intimo e diverso, ma anche pluriverso, controverso e converso: dal Carso al centro città, angoli e angolazioni meno conosciute, oltre i luoghi comuni e i confini segnati su una mappa. Racconti di: Diana Bošnjak Monai, Elizabeth Griffin, Gabriela Preda, Betina Lilián Prenz, Ana Cecilia Prenz Kopušar, Liliya Radoeva Destradi, Laila Wadia, Qing Yue." -
Altrove. intellettuali molisani nella diaspora
Sono qui raccolte venti interviste effettuate in circostanze, ambienti e tempi diversi. Si tratta di personalità, di origine molisana, che hanno lasciato un segno profondo e riconoscibile nei campi della letteratura, dell'arte, della saggistica, dell'impegno sociale e civile o che sono tutt'ora attive nelle reti globali della scienza e della ricerca. Il dato comune, oltre a quello di origine, è che tutti gli intervistati hanno svolto all'estero una parte importante della loro vita, ricavando da questa esperienza motivi di riflessione e di elaborazione che possono aiutarci a leggere alcuni tratti salienti della contemporaneità, dal fenomeno strutturale delle migrazioni al confronto tra le culture. Ogni percorso di vita e di pensiero ha una sua valenza e una sua bellezza. La diversità delle narrazioni, tuttavia, non è solo distinzione di esistenze e di idee, ma anche ricchezza di apporti e molteplicità di letture sia delle fasi storiche che si sono succedute che dei cambiamenti avvenuti in importanti aree del mondo. Il filo che le congiunge è un'intensa cultura dell'Altrove, vissuta e concepita non come lontananza e separazione, ma come opportunità, arricchimento e scambio. -
Il mondo di Heidel
Aquile fantastiche, montagne infuocate, avventure spericolate, elefanti, rinoceronti e orsi giganteschi. Il mistero di un dentino caduto e di un bambino preistorico. Tutto s'incontra nelle piccole storie che compongono questo libro, frutto della fantasia e della scrittura di bambini del ventunesimo secolo. Età di lettura: da 4 anni. -
Scritti africani
La notorietà di Francesco Jovine è dovuta soprattutto ai romanzi Signora Ava (1942) e Le terre del Sacramento (1950), ma egli fu anche autore di importanti raccolte di novelle e di una cospicua produzione giornalistica e saggistica. Gli scritti proposti in questo volume risalgono al tempo del soggiorno africano, quando lo scrittore tra il 1937 e il 1940 ricoprì la carica di direttore scolastico in alcuni istituti di Tunisia ed Egitto. Si tratta di pregevoli articoli e reportage dall'Africa settentrionale, dispersi su giornali e riviste e qui organicamente recuperati per la prima volta con verifiche testuali e analisi critiche che hanno peraltro il merito di aiutare a ridefinire le scelte narrative della produzione maggiore dello scrittore. -
Saluti da Boiano. La cartolina illustrata attraverso l'arte di editori e tipografi
Storia ed evoluzione della cartolina illustrata, attraverso lo studio del tutto inedito degli editori e tipografi operanti a Bojano, in Molise, dalla fine dell'Ottocento a metà Novecento. Una storia che racconta lo sviluppo di una società e della sua economia, che attraverso la cartolina si fa conoscere oltre i confini locali. -
Signora Ava
Questa edizione di Signora Ava consolida ulteriormente il giudizio della critica più attenta e dei lettori su un romanzo che per l'originale contaminazione tra immaginario, storia, memoria e sguardo antropologico occupa un posto di rilievo nella narrativa sul Risorgimento. Una meridionalità nel tempo, con i segni lasciati dal transito della Storia, è raccontata con una scrittura che declina in forme nuove i moduli narrativi del romanzo storico, avendo alle spalle la traversata compiuta dall'autore dal decadentismo al modernismo, al realismo. La densa Postfazione, una vera e propria ""guida alla lettura"""", oltre che ricostruire genesi e progettualità del romanzo, fa emergere lo straordinario palinsesto storico-culturale sotteso al racconto del passaggio all'Unità nella provincia meridionale; al centro la «cupa, disperata, nera epopea» del brigantaggio, rappresentata con empatia per il suo drammatico vissuto e le ragioni della condizione contadina, ma con un lucido equilibrio ideologico in linea con la più accreditata storiografia. Il recupero memoriale a forte imprinting antropologico, lo stile evocativo e fabulatorio - spesso frainteso dalla critica - il linguaggio modulato su una dialettalità autentica, che innervano una letterarietà qualitativamente alta, segnalano non solo la novità del romanzo al passaggio dagli anni trenta agli anni quaranta, ma ne fanno uno dei risultati più significativi della narrativa italiana del Novecento. Postfazione di Sebastiano Martelli."" -
Una giornata del tutto diversa
Il sogno di tutti: prendersi una giornata di libertà e uscire dalla solita routine del lavoro, dei doveri familiari, dei luoghi abituali. E vivere quella ""giornata del tutto diversa"""" intensamente, godendosela fino in fondo, assaporandone l'irripetibilità. E così Ugo quando, una mattina di ozio, ritrova dopo trent'anni l'amico Francesco che lo coinvolge in un'avventura solo pochi attimi prima impensabile, non sa che tutto per lui si deciderà proprio in quel giorno trascorso allegramente in compagnia come """"turista"""" per Firenze e dintorni. Un giorno in cui tutto può succedere. Incontrare l'amore, quello per il quale si può lasciare tutto. Decidere di cambiare città, vita, futuro..."" -
Alberto Bragaglia il pictor-philosophus
Un appassionante saggio attraverso gli scritti editi e inediti del pittore-filosofo Bragaglia, per ripercorrere i capisaldi del suo pensiero estetico. Formatosi nell'ambito del Futurismo, dal quale poi prese le distanze negli anni '20, contro l'estetica crociana Bragaglia credeva nel valore conoscitivo dell'arte, nella sua intima unione con la filosofia e con ogni aspetto dello spirito umano. -
Linea di confine
L'imponderabile a volte si nasconde dietro quella linea di confine che apparentemente segna il limite oltre il quale non sembra possibile che qualcosa avvenga. La vita di Carlo B. metodica, precisa e puntualmente scandita da orari, appuntamenti e impegni costanti, viene a scontrarsi proprio con quell'orizzonte inimmaginabile, o meglio, a intersecarsi con quelle situazioni solitamente definite ""al confine della realtà"""". È così che l'irrequieta situazione politica dell'Italia fine anni Settanta e inizio anni Ottanta, che si rispecchia nella Padova accademica di allora, si intreccia con la bellezza eterea di Marzia, con Lucia, Tommaso, Laura, e con storie di amori e amicizie che si tessono in quadri episodici a sé stanti."" -
Immagini della notte. Il sonno e i sogni
Il sonno e i sogni: fantasie della notte, immagini dell'inconscio, fantasmi del passato che si riaffacciano prepotenti alla mente nel momento della quiete e del riposo. La loro interpretazione ha creato indirizzi di studio, teorie, ipotesi e schemi a cui fare riferimento, insegnamenti, critiche e contro-critiche. Una testimonianza, è quella che leggiamo in queste pagine, che nasce da un'esperienza intima e personale, un tentativo di dare una spiegazione, una giustificazione, a situazioni, comportamenti, stati mentali e affettivi, dolori, sofferenze e condizioni paranormali che segnano una vita spesa a cercare: motivazioni, chiarimenti e perché.