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Odissea moderna. Figure di Ulisse nel Novecento italiano
Il testo indaga il personaggio di Ulisse nella letteratura contemporanea, concentrandosi sulla sua evoluzione e sulle caratteristiche che assume a contatto con la modernità. Il lavoro è diviso in due parti, corrispondenti ai due grandi temi peculiari del Novecento. La prima parte analizza la conquista a opera delle donne di un ruolo attivo, di una voce con cui spiegare la propria versione; sono Calipso, Circe e Penelope a raccontare di Ulisse. La seconda parte segue l'itinerario di dissolvimento dell'identità a cui va incontro l'io contemporaneo, e allora Ulisse si perde trasformandosi in quel Nessuno che aveva ingannato il Ciclope. -
Matrimoni romani tra diritto e realtà. Monogamia, esogamia, etnogamia
L'attenzione è incentrata sui princìpi che avrebbero retto le giuste nozze in Roma: monogamia, esogamia e consenso. In nessuna epoca dell'esperienza giuridica romana a un uomo sarebbe stato consentito di avere due o più mogli legittime. Testimonianze del passato lascerebbero presumere che non mancarono, nel corso dei tredici secoli di storia romana, eccezioni che derogavano ai criteri ritenuti generali e condivisi nell'evoluzione storico-sociale. In virtù del principio esogamico, inoltre, il matrimonio era permesso solo tra coloro che appartenevano a distinti gruppi, sia familiari sia gentilizi. Anche in questo caso non sono mancate anomalie rispetto alla condivisione di valori comuni. Reiteratamente, infatti, gli imperatori sono intervenuti a ridisegnare le conseguenze e la loro punibilità. Il consenso, manifestazione dell'affectio maritalis, infine, era elemento essenziale che distinse le giuste nozze dalle unioni di fatto. Tutte le volte che esistevano impediment i soggettivi al vincolo le coppie finivano, però, con l'aggirare l'ostacolo preclusivo ricorrendo a stabili convivenze: concubinato e contubernio. -
Intuizione e riflessione nella fenomenologia di Edmund Husserl
Il volume indaga, sul piano metodologico e teoretico, il rapporto tra intuizione e riflessione nella fenomenologia di Edmund Husserl. Nell'evidenziarne l'intima problematicità, sia al livello della costituzione temporale che sul piano delle sintesi passive, esso offre un'interpretazione della fenomenologia intesa come una forma di trascendentalismo, che si mantiene ""al di qua"""" tanto dell'opzione idealista quanto di quella realista e la cui efficacia e attualità risiedono proprio nella tensione paradossale tra intuizione e riflessione, che culmina nel problema dell'inconscio fenomenologico e che l'autrice spinge al suo limite - anche ricorrendo a un serrato confronto critico con alcuni paradigmi e interpretazioni attuali (con particolare riferimento ai programmi di naturalizzazione della fenomenologia) - al fine di mostrare una possibile via per continuare a pensare con Husserl oltre Husserl."" -
Dall'Agathon alla vita sufficiens. Declino e rinascita del dialogos politico
Il volume affronta una questione classica del pensiero politico: il confronto-scontro tra physis e nomos (natura e legge). Nella I e II parte, attraverso un'indagine storica che muove dalle origini (pensiero presocratico) e giunge fino al tardo medioevo, l'autore mette in evidenza la deriva metafisica e teologica della questione del ""buon governo"""". La III parte, infine, è dedicata interamente a Marsilio da Padova e alla sua opera principale, il """"Defensor pacis"""". Nello specifico, l'autore mostra come il concetto di valentior pars del genio padovano recuperi, in parte, l'idea socratica di politica, quale spazio in cui il confronto tra proposte (dialogos) è l'unico che può assicurare il miglior governo di uno Stato. Tale modus operandi d'autore, il suo procedere combinando l'indagine storica con quella filosofico-linguistica, sembra aprire una prospettiva nuova nell'indagine, storica e filosofica, sulla teoria dello Stato. Prefazione di Miguel Ángel Granada Martìnez."" -
La difesa dai danni provocati dalla fauna selvatica. Realizzazione e gestione delle recinzioni elettriche
Considerata l'entità dell'impatto di talune specie di animali selvatici sul settore primario, il lavoro tratta di alcuni aspetti relativi a uno dei più diffusi metodi adottati per la protezione delle produzioni agro-zootecniche: le recinzioni elettrificate. Lungi da voler affrontare in modo esaustivo l'argomento, si vogliono proporre spunti e suggerimenti derivanti da alcuni anni di sperimentazioni di campagna, osservazioni, videotrappolaggio e confronti critici con gli operatori del settore. Lo scopo è promuovere una maggiore conoscenza e un più consapevole uso di questi sistemi di difesa. -
Uomini navi e idee nel Mediterraneo. Nuova ediz.
"Il Mediterraneo è l'unico mare strettamente connesso con la storia dell'uomo e con le sue prime esperienze di navigazione. Sulle sue sponde nasce la zattera, che si evolve in barca e infine in nave. Battelli sui quali viaggiano eroi con le loro passioni, paure e idee, come Odisseo e Giasone. La storia dell'uomo mediterraneo è intrisa del profumo del legno tagliato, ma anche dell'ardore delle colate metalliche. Elementi primigeni con cui si costruiscono le navi. Avventure di millenni e secoli, trasportate dalle onde e dai venti, diventate nel tempo libri le cui pagine indicano le rotte ai marinai e raccontano le loro vicissitudini. Dedico questo libro a coloro che, guardando l'orizzonte marino, concepirono imprese apparentemente impossibili e le realizzarono salpando su fragili legni."""" (Filippo Avilia)" -
L' area della Suburra in età moderna. Genesi ed evoluzione dell'abitato
La vicenda urbana e la qualità del tessuto edilizio nell'area della Suburra in età moderna e contemporanea costituiscono l'argomento generale di questo volume. L'urbanizzazione del luogo fa capo alle iniziative di lottizzazione che agli inizi del Seicento investono alcune aree ai margini dell'abitato storico: a est, nei rioni Monti e Trevi; a sud e a ovest, nel Trastevere. Tali zone, rimaste fino ad allora sostanzialmente inedificate, vengono scelte dal governo pontificio per un'espansione residenziale della città, in modo da rispondere al costante incremento della popolazione. Ponendosi in continuità con le nuove edificazioni intraprese alla fine del Cinquecento nella cosiddetta area dei Pantani (l'attuale contesto dei Fori Imperiali), l'episodio dell'ampliamento urbano avvenuto nel rione Monti al tempo di Paolo V coinvolge infatti una porzione molto estesa che va dal centro della città sino alla basilica di Santa Maria Maggiore. Temi di approfondimento dell'analisi portata avanti nel volume sono quindi la formazione dell'impianto viario del nuovo quartiere, le dinamiche della lottizzazione e i successivi sviluppi dell'area sino alle condizioni attuali. -
Pierre Vago e la cultura architettonica del Novecento. Un dibattito tra Francia e Italia
Il volume s'inserisce nel filone d'indagine sull'architettura del Novecento attraverso l'approfondimento della figura dell'architetto francese Pierre Vago e della sua attività progettuale. -
Opere di regimentazione delle acque in età arcaica. Roma, Grecia e Magna Grecia, Etruria e Mondo Italico
Il volume affronta a partire dall'archeologia, in una prospettiva storica e interdisciplinare, lo studio delle opere di regimentazione delle acque su scala urbana in epoca arcaica. Tali opere furono finalizzate al miglioramento della vita della comunità, perché pensate e progettate per controllare i ricorrenti fenomeni alluvionali, per irreggimentare le acque reflue in ambito cittadino e per bonificare aree del territorio strategicamente importanti, ma paludose. Punto di partenza sono i recenti studi condotti a Roma sulla Cloaca Massima, che hanno permesso di chiarire quale fosse l'originario aspetto della monumentale opera idraulica attribuita ai re etruschi, nonché le ultime indagini archeologiche a Cuma, che hanno messo in luce il confronto più stringente con l'opera dell'Urbe, per la struttura del condotto a doppio canale. Numerosi studiosi di varie discipline contribuiscono nel volume a rappresentare lo stato della conoscenza sui modi della regimentazione delle acque di età arcaica. -
Il ninfeo di Q. Mutius a Segni
Fin dalla sua prima edizione nel 1995, ""Il ninfeo di Q. Mutius"""", databile fra la fine del II sec. a.C. e gli inizi del successivo, è stato riconosciuto come una delle più importanti testimonianze dell'architettura romana dell'epoca. Identificato all'interno di una costruzione privata che lo aveva inglobato, il ninfeo è stato oggetto di un progetto di acquisizione, documentazione, restauro e valorizzazione, che ha portato nel 2018 alla sua apertura al pubblico in un'area archeologica attrezzata. Questo ambizioso progetto ha visto anche la ripresa dello studio del ninfeo di Q. Mutius. Il volume presenta, nella collaborazione e nel dialogo tra specialisti di diverse discipline, il più aggiornato dossier sul monumento, episodio di fondamentale importanza per lo studio del tipo architettonico e decorativo, della Signia del tardo ellenismo e dell'intero """"laboratorio Lazio"""" di quello straordinario periodo."" -
«Metti che un muro...» Scritti scelti
Un ""creatore di scienza"""": così Cairoli Fulvio Giuliani fu definito, già quarant'anni fa, dall'ordinario di Archeologia Classica della Sapienza Sandro Stucchi. Una scienza basata su una visione inedita ed originale dell'architettura antica, supportata da una metodologia di analisi rigorosamente finalizzata ed applicata, ma aperta al dubbio come strumento di indagine critica. Viene qui presentata una sintesi della sua produzione scientifica che possa mettere a fuoco ed evidenziare le caratteristiche e le finalità del suo metodo di lavoro. Sono stati scelti articoli anche molto brevi, altri più complessi e corposi, prediligendo quelli più significativi per focalizzare le basi critiche, l'evoluzione e le tappe fondamentali del metodo di ricerca."" -
Thesaurus Amicorum. Studi in onore di Giuseppe Guzzetta
Questo volume raccoglie i numerosi scritti con cui amici, colleghi e scolari hanno voluto esprimere i sentimenti di stima e di affetto che li legano allo Studioso. -
Ricostruire una comunità. La Chiesa copta ortodossa in Europa
Questo volume delinea il profilo biografico-discorsivo delle comunità copte ortodosse costituitesi in Europa a seguito del fenomeno migratorio che ha interessato i copti a partire dagli anni '50-'60 del Novecento. -
Il corvo e la scrivania. Medium, messaggio e messaggi
Questo volume nasce principalmente da alcune domande: Perché si scrive? Perché si sceglie di scrivere su un supporto (teoricamente) durevole anziché su un supporto (teoricamente) deperibile? Perché scrivere alcune cose e non altre? Il pregiudizio verso le culture ""non alfabetizzate"""" mostra quanto la cultura occidentale abbia una scala di valori nella quale la scrittura è di fondamentale importanza. Di contro, possono non essere scrittori i diversi sistemi di notazione, non ultimi i quipu andini, consistenti in cordicelle annodate. Poi, sistemi locali possono esser stati soppiantati da quelli dei colonizzatori; ancora, è il Nuovo Mondo che dà gli esempi più eloquenti, ad esempio con la sostituzione dei geroglifici aztechi con l'alfabeto latino dei Conquistadores. Le scritture nel mondo sono molte e sono da distinguere le scritture inventate dalla scritture formate. La formazione degli alfabeti nell'area del Mediterraneo, con la novità fenicia dei caratteri consonantici e l'introduzione delle vocali nella scrittura greca, ha reso possibile la diffusione di uno strumento comunicativo potente e semplice, che ha segnato profondamente le storie delle culture."" -
XX anni di didattica del disegno nei corsi di Laurea in Architettura dell'Università di Parma
Dall'analisi degli elaborati grafici realizzati dagli studenti nei primi vent'anni di vita dei corsi di Laurea in Architettura dell'Università di Parma, nascono riflessioni sui caratteri del Disegno dell'Architettura e sulle sue trasformazioni e permanenze. Il volume — che riunisce una sintesi significativa di questi disegni all'interno di una mostra — offre l'occasione per riflettere sui temi della Rappresentazione dell'architettura sia di progetto che di rilievo. -
Archeologia e storia dell'arte. contaminazioni, innesti e dissonanze
Nel 2018 l'Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'arte ha compiuto cento anni. Per festeggiare il primo secolo di attività il 4 dicembre di quell'anno è una stata organizzata una giornata di studio di cui sono qui raccolti gli atti. Tema obbligato il rapporto che le due discipline intrattengono tra loro a cento anni dalla fondazione dell'Istituto, quest'ultimo nato per la volontà di due personalità molto diverse quali sono stati Benedetto Croce e Corrado Ricci. Subito dopo la prima guerra mondiale per archeologia si intendeva quella classica legata alla civiltà greca e romana, la storia dell'arte (principalmente italiana) aveva il suo baricentro nella cultura figurativa rinascimentale in senso esteso. In queste pagine gli interventi di studiosi di formazione e di generazioni diverse hanno tracciato le linee di sviluppo delle discipline 'sorelle' dai loro esordi fino al presente. Dunque intersezioni e contaminazioni, ma anche lo sviluppo di una pluralità di interessi e la crescita al loro interno di solidi ambiti specialistici, nonché lo sconfinamento disciplinare che ne ha modificato la fisionomia. -
Il Mar Nero. Annali di archeologia e storia (2019/2020). Nuova ediz.. Vol. 10
La rivista diventerà, ce lo auguriamo, un mezzo per portare a conoscenza del mondo culturale e scientifico, ricerche internazionalmente valide, messe finora in ombra dalla divisione tra le due Europe e luogo di incontro per convegni, studi e dibattiti interdisciplinari tra gli studiosi del bacino del Mar Nero: la rivista, di grande apertura storica, intende infatti trattare studi e ricerche che vanno dalla preistoria fino all'età ottomana e diventare, speriamo, il nucleo intorno al quale si costituirà un organismo di studio sistematico, con un'ampia collaborazione internazionale. -
Archeologie borboniche. La ricerca sull'antico a Capri e nelle province di Napoli e Terra di Lavoro
Nell'ambito del progetto ""Masgaba. Una carta archeologica per l'isola di Capri"""", promosso e finanziato dai Comuni di Capri e Anacapri, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Napoli, curato dall'Associazione """"Apragopolis"""" e dal CNR ISPC è stato organizzato il convegno """"Archeologie borboniche. La ricerca sull'antico a Capri e nelle province di Napoli e Terra di Lavoro"""". L'interesse comunemente e costantemente rivolto alle città vesuviane di Pompei, Ercolano e Stabia, scaturito dalle nuove scoperte a partire dal 1738 nel sottosuolo di campagna dei piccoli paesi vesuviani, ha comportato una minore attenzione verso siti di grande valore storico quali appunto in primis Capri, la cui """"scoperta"""" archeologica, segnata dallo scritto di Giuseppe Maria Secondo, era una conseguenza diretta del boom che questa materia stava subendo. Eppure Capri, sede imperiale per oltre un decennio del turbolento Tiberio e ancor prima luogo di diletto del più mite Augusto, fu oggetto di scavi sempre più intensi ma praticamente sconosciuti. Allo stesso modo la città di Napoli, capitale del regno, o Pozzuoli svelavano le loro antichità."" -
L' Appennino centrale e le sue storie. Il territorio montano a Nord e a Sud della via Salaria dall'antichità ai giorni nostri
Questo libro è dedicato alla geografia storica di quella parte dell'Appennino Centrale attraversata dalla via Salaria, strada di antichissima origine che collega il medio Tirreno e il medio Adriatico. L'evoluzione attraverso i secoli di questo territorio, da sempre strategico per le comunicazioni terrestri tra i due mari, viene qui delineata in un'ottica di lungo periodo, considerando una arco cronologico che va dalla tarda età del bronzo all'età contemporanea. -
Demolire, riciclare, reinventare. La lunga vita e l'eredità del laterizio romano nella storia dell'architettura. Ediz. italiana e inglese
III Convegno Internazionale ""Laterizio"""" (Roma, 6-8 marzo 2019). Dopo i primi due appuntamenti (Roma, novembre 2014) e (Padova, aprile 2016) il terzo Convegno Internazionale sul Laterizio si concentra sull'ultima parte della lunga vita del laterizio romano. Il consolidamento delle nostre conoscenze sulla nascita, la diffusione e la messa in opera di questo materiale di costruzione ha portato naturalmente a chiedersi come e fino a quando è stato usato e soprattutto reimpiegato, riciclato e reinventato nel Mediterraneo occidentale. A partire dall'eredità romana, infatti, innovative forme di impiego costruttivo del laterizio hanno creato i presupposti per nuove forme espressive nell'architettura. L'incontro si è quindi focalizzato sui momenti successivi al primo utilizzo, con nuovi dati e riflessioni sull'organizzazione dei cantieri di spoliazione e la pianificazione della ridistribuzione del materiale; sulla riutilizzazione del laterizio antico, riciclato in nuovi usi e nuovi cantieri; sugli elementi di tradizione e innovazione presenti nelle nuove produzioni e tecniche edilizie.""