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Scienze dell'antichità. Storia, archeologia, antropologia (2021). Ediz. multilingue. Vol. 27/2: Roma e la formazione di un'Italia «romana»
Atti del Workshop internazioanle, tenutosi il 17 e il 18 giugno 2019 presso il Koninklij Nederlands Instituut Rome.. -
Il giuramento di Vitruvio. Spunti e riflessioni per la didattica nel restauro
Il volume, a carattere collettaneo, raccoglie alcune riflessioni e analisi critiche su stato dell'arte e prospettive possibili della Didattica per il Restauro, a partire dagli esiti della giornata di studi DID4RES, organizzata a Parma il 16 Gennaio 2020 in occasione del ventennale della Facoltà di Architettura. Ragionando tra ambito accademico ed esiti professionali, i saggi raccolti indagano confini, sconfinamenti e intersezioni, sempre più evidenti - anche se spesso fluide - con altre discipline, per approdare ad alcuni spunti critici su strumenti e competenze necessarie quando ci si occupi di Restauro. -
L' abitato etrusco di Veio. Vol. 31: complesso residenziale: la stratigrafia, Il.
Il presente volume costituisce un ulteriore importante tassello nella pubblicazione degli interventi condotti da Gilda Bartoloni e dalla sua équipe di ricerca nel quadro del ""Progetto Veio""""."" -
La ricerca archeologica a Capri in età borbonica: siti, personaggi, documenti
«Questo volume nasce e si struttura a seguito degli studi intrapresi da anni sul territorio di Capri, indagato di volta in volta sotto i vari aspetti che ne hanno costituito la storia archeologica. Le fondamenta di tali studi hanno poi trovato, dal 2019, il supporto istitutizionale rappresentato dal progetto ""Masgaba. Una carta archeologica per l'isola di Capri"""", condotto sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Napoli.» (dalla Premessa)."" -
Ulpia Severina Augusta. Domina e dea
La figura di Ulpia Severina Augusta, moglie dell'imperatore Aureliano, non ricordata mai per nome da fonte letteraria, è stata studia pressoché soltanto dal punto di vista delle numerose attestazioni numismatiche, pur essendo destinataria di un congruo numero di interessanti epigrafi onorifiche fino ad oggi non ancora approfonditamente esaminate né adeguatamente valorizzate. -
Origini. Preistoria e protostoria delle civiltà antiche-Prehistory and protohistory of ancient civilizations (2021). Vol. 45
Parte 1: Connections between the northern Zagros and Mesopotamia during the fifth millennium BCE: New insights from Tepe Namashir in western Iran, Morteza Zamani Dadaneh, Steve Renette, Amir Saed Mucheshi. Petrography-based discrimination of production areas within southern Mesopotamia: new data on the Ubaid pottery from Tell Zurghul (Dhi Qar, Iraq), Luca Volpi, Pamela Fragnoli. Nuragic warrior imagery: transcultural perspectives on Bronze Age weaponry, Valentina Matta, Helle Vankilde. Santa Maria in Belverde, Cetona (Siena, Tuscany): Anticipatory Elements of the Apennine Facies in the Middle Bronze Age Stratigraphic Sequence, Chiara De Marco, Maria Teresa Cuda, Lucia Sarti. Parte 2: Proceeding of the session held at the 24th Meeting of the European Association of Archaeologists, Barcelona 2018. The Making of Adriatc and Ionian seascapes. Interpreting seaborne social and economic interactions during Late prehistory. Foreword, Maja Gori, Giulia Recchia. Trans-Adriatic contacts after the transition to farming, Staso Forenbaher. Connecting the dots in the Adriatic-Ionian area. Long-distance networks in the 3RD millennium B.C., Maja Gori, Andrea Di Renzoni, Elena Carletti. Northern Adriatic communities in the Broze Age: interregional exchange networks and regional social interaction, Elisabetta Borgna, Giulio Simeoni. The Role of Istria in the Bronze and Iron Age communications network of the Adriatic considered by the ceramic spectrum of the gradinas Monkodonja and Monbrodo, Anja Hellmuth Kramberger Modeling Mycenean trade: Apulia and Albania compared. Michael L. Galaty. Overland, riverine and maritime interconnections in ancient Epirus, Ole Christian Aslaksen. -
La Città e le città della Sicilia Antica
Il volume raccoglie contributi sulla Città e gli insediamenti nella Sicilia antica. Sono stati in parte rielaborati i testi presentati originariamente al Convegno ""La Città e le città della Sicilia Antica"""" (Pisa 18-21 dicembre 2012). Lo scopo del volume è mettere insieme gli insediamenti nell'isola pertinenti alle varie popolazioni per fornire alla comunità scientifica e a tutti gli interessati la possibilità di un confronto non occasionale, con approfondimenti e sintesi. Questa voluta ricerca di una ottica generale fa sì che discipline e tipi di documentazione differente siano presenti negli scritti qui raccolti. In questo spirito sono compresi saggi che toccano anche ambiti diversi (ad esempio la Magna Grecia) e evidenze diverse (la cartografia di età moderna), ma utili alla comprensione delle realtà siciliane. La parte finale è dedicata a un seminario su documenti epigrafici di Halaesa e Tauromenium."" -
Heorté. Studi in onore di Michele R. Cataudella in occasione del suo 80° compleanno
Questo volume nasce come segno di stima e atto di gratitudine nei confronti di un maestro da parte di un gruppo di allievi. Il maestro è Michele R. Cataudella, profondo conoscitore della storia antica, i cui problemi complessi, nell’arco di una lunga carriera accademica e scientifica, ha fatto oggetto di un’indagine sempre attenta e rigorosa, che si caratterizza per acume, originalità e ampiezza di prospettive. -
Atlante degli stampi su sigillata africana. Tipologia, produzione, circolazione.
«Il lavoro si focalizza sulla sigillata africana decorata a stampo prodotta in Zeugitana e Bizacena (odierne Tunisia e Algeria orientale) tra il IV e il VI secolo. La base documentaria è tratta da un lato dalla revisione critica, con ricerca della documentazione originaria, dei tipi già isolati da Hayes (1972, 1980) e dai redattori dell’Atlante; dall’altro dall’esame dei materiali provenienti dai centri di fabbricazione, dai centri di consumo ubicati nella Diocesi italiciana e dai reperti oggetto di analisi archeometriche. Sono stati anche inclusi alcuni manufatti della collezione Wilhelm, poiché il loro studio rappresenta la sintesi più esaustiva finora edita sugli stampi del principale centro della Bizacena: Sidi Marzouk Tounsi5. Infine, vista la necessità di affinare alcune cronologie, si è deciso di rivolgere l’attenzione anche al carico dei relitti. Pur essendo numerosi i ritrovamenti di sigillata decorata a stampo avvenuti in prossimità dei resti di imbarcazioni, per molti se ne esclude la pertinenza al carico, per altri, viste le condizioni dei giacimenti, si rimane nel campo dell’incertezza. Costituiscono due eccezioni, in tal senso, i relitti del Dramont E (a Saint Raphaël) e di Port Miou (presso Cassis), che trasportavano carichi di sigillata riconducibili alle facies morfologico-decorative di Nabeul e della zona settentrionale del Golfo di Hammamet, e che pertanto sono stati considerati nel lavoro. Nel repertorio sono inseriti anche i giacimenti sottomarini che rientrano nei confini della Diocesi italiciana o che sono già stati trattati da Hayes e sull’Atlante9 pur non essendo, probabilmente, riferibili alla merce trasportata» (Tratto dalla introduzione). -
""Morir per la patria"". Tirteo in Italia dalla fine del Settecento al 1940
«Questo lavoro nasce dall'approfondimento delle ricerche avviate per la realizzazione del capitolo ""i lirici greci nelle traduzioni italiane prima di Quasimodo"""" pubblicato in appendice ai Lirici greci di Chiara Di Noi, editi nel 2015 con la ristampa dell'introduzione alla lirica di Luigi Enrico Rossi e una premessa di Michele Napolitano. Allora ero rimasto colpito dalla vastità del materiale e dei riferimenti tirtaici in un ampio ambito che spaziava dalle traduzioni otto e novecentesche alla plubblicistica risorgimentale fino alle arti figurative e alle letterature moderne. Devo ad Albio Cesare Cassio e a Michele Napolitano l'idea di continuare l'indagine sul sottile crinale che separa la critica testuale e la storia delle edizioni dalla traduzione e ricezione di un testo antico»."" -
Relitti e commercio romano nel Mediterraneo occidentale in epoca romana. Ediz. multilingue
Atti della sessione RAC (Roman Archaeology Conference) 12, 2016. -
Relitti dall'Italia tirrenica nel Mediterraneo occidentale (Fine IV secolo a.C.- I d.C.). Archeologia e archeometria delle anfore
"Il volume costituisce l'ampliamento della relazione dal titolo """"Relitti e carichi di ceramiche dall'Italia tirennica (fine IV - I secolo a.C.) nel Mediterraneo occidentale: nuovi dati dalla ricerca archeologica e archeometrica"""". Tale contributo è stato presentato durante la sessione del convegno RAC """"Relitti e commercio romano nel Mediterraneo occidentale in epoca romana"""" (Sapienza - Università di Roma, 17 marzo 2016), i cui atti sono oggetto della pubblicazione del volume Per incerta maris 1. Il presente lavoro comprende i datti archeologici e mineralogici relativi alle anfore dei carichi di 32 relitti di provenienza italica/tirennica di epoca romana; si ricollega ai precedenti libri editi nella collana Immensa Aequora, che avevano come scopo quello di approfondire la conoscenza di aspetti produttivi ed economici di alcune zone di primo piano nell'archeologia della nostra Penisola, Ischia e il Golfo di Napoli in primis, ma anche di altre aree come ad esempio il territorio di Ostia Antica, partendo dalla cultura materiale."""" (dalla Premessa)" -
Dietro le quinte del «Terra Sancta Museum» di Gerusalemme. Studi e ricerche sull'archeologia della Terra Santa
Il volume raccoglie differenti contributi di esperti e giovani ricercatori, che a vario titolo e in differenti momenti sono stati coinvolti nel progetto scientifico internazionale ""Tutela, studio e valorizzazione di un patrimonio museale"""", cofinanziato dal Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione dell'Università degli Studi del Molise e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI, Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese, Ufficio VI - Missioni archeologiche, antropologiche, etnologiche, dal 2022 Direzione Generale per la diplomazia pubblica e culturale, Ufficio VI - Settore Archeologia)."" -
Fare etnografia. Teorie e pratiche della ricerca sul campo
La ""ricerca sul campo"""" è stata a lungo il cuore identitario dell'antropologia, ciò che la definiva come disciplina. La sua adozione da parte di altre branche di studi e le posizioni critiche sorte all'interno dell'antropologia stessa, che ne ponevano in luce gli aspetti problematici e i limiti euristici dell'etnografo, hanno contribuito all'attuale crisi della disciplina. I contributi qui raccolti riflettono appunto su questa crisi nella sua relazione con le pratiche di ricerca sul campo, offrendo nel loro complesso al lettore sia un quadro teorico ampio che l'analisi puntuale di alcune criticità ricorrenti nella ricerca, indagate in relazione a specifiche esperienze etnografiche."" -
Scienze dell'antichità. Storia, archeologia, antropologia (2022). Nuova ediz.. Vol. 28: Ricerche del Dipartimento
Contributi di: M. Barbanera, M. Braini, M. Calosi, R. Civetta, J. Clementi, C. Devoto, A. Falcone, M. Lombardi, A. Taddei, Lo Monaco, M. Ceci, L. Kosmopoulos, F. Perotta, C.M. Amici, A. Benedetto, L. Bianchini Ciampoli, D. Nepi, S. Quilici, R. Santarelli, A. Ten, M.C. Biella, M.A. De Lucia Brolli, M. Pacifici, C. Carlucci, B. Giuliani, L. Lambiase, F. Materazzi, G. Ligabue, L. Balzerani, L. Gerini, S. Grosso, N. Sabina, O. Scarone, A. Sorrenti, S. Grosso, S. Palmieri, G. Previti, G. Lentini, S. Orlandi, V. Vari, M. Giovagnoli, R. Bucolo, M. Curcio, M. Forte. -
Uomo e ambiente nell'antichità. Testi e contesti fra gestione delle risorse e sfruttamento del territorio
Il volume concerne il rapporto uomo-ambiente, argomento che in effetti ben si presta ad un'indagine multiprospettica, declinabile in molteplici sfaccettature: sfruttamento del territorio e delle risorse floro-faunistiche, impatto ambientale e danno ecologico, catastrofi naturali e cambiamenti climatici, paesaggi resilienti fra malattia, terapia e guarigione, tutte tematiche a largo spettro, affrontate da ciascun componente della Sezione in una costante, sinergica e fruttuosa relazione osmotica fra documento e monumento, fra testi (grafici e/o iconografici) e contesti (naturali e/o antropizzati). -
«Un salotto famoso in tutta Europa». Nadine Helbig (1847-1922) a Villa Lante. Ediz. italiana e inglese
L'Anno 2022 segna il centenario della morte di Nadine Helbig, pianista, pittrice, scrittrice, benefattrice, dal 1887 residente con la sua famiglia a Villa Lante al Gianicolo, odierna sede dell'Istitutum Romanum Finlandiae. La sua originalità difficilmente definibile, quell'essere al contempo un personaggio di tempra rinascimentale dedito con indipendenza a tutte le arti, una ineguagliata animatrice del più ambito e ricercato salotto culturale romano, ma anche filantropa sinceramente dedita alle opere del bene, venne descritta in numerose memorie coeve e posteriori. -
Materiali, territorio e cantiere nell'Italia centrale medievale e moderna
L'ampiezza del tema di studio ha consentito di raccogliere diversi contributi su architetture e vicende associate all'Italia centrale ma anche dall'interesse storico e artistico. I casi considerati trovano un ulteriore motivo di comunanza nelle vicissitudini, connesse a eventi naturali che, come quelli sismici, caratterizzano il territorio indagato, le scelte architettoniche e le tipologie costruttive e tecnologiche. L'estrazione e la lavorazione dei materiali, la tipologia muraria e le tecniche costruttive impiegate permettono d'indagare e comprendere le scelte tipologico-funzionali, strutturali e figurative degli architetti del passato, in presenza di significativi fenomeni naturali. Il comune intento è quello di definire dei criteri d'indirizzo per efficaci operazioni restaurative nelle diverse realtà architettoniche dell'Italia centrale, reintegrando le parti mancanti con attenzione alle peculiarità storiche dell'organismo architettonico, con i relativi valori memorativi, formali e figurativi. -
Il Foro di Sala. Vol. 2: Gli scavi di Jules Borély e Khadija Fouad (1929-1930)
Questo volume è dedicato all'edizione degli scavi di Sala (Chellah, Rabat) condotti nel 1929-30 da Jules Borély e Khadija Fouad per conto del Service des Antiquités, des Beaux-Arts et Monuments Historiques, con il controllo tecnico di Louis Chatelain. Nella Photothèque de la Division du Patrimoine Culturel di Rabat (Ministère de la Jeunesse, de la Culture et de la Communication, Royaume du Maroc) si conservano 628 fotografie scattate durante gli scavi coloniali e che risultano l'unica documentazione reperibile. Il volume presenta una ricostruzione della storia degli scavi, inserita nella politica culturale del Protettorato francese in Marocco, quattro capitoli sugli edifici portati alla luce e sulla gestione idrica, il catalogo delle statue di marmo e delle epigrafi. -
Protostoria delle valli lombarde. Vol. 1: Insediamenti e materiali dalle province di Bergamo e Brescia
Le vallate prealpine e alpine lombarde sono un territorio cruciale per lo studio del popolamento protostorico del Nord Italia. Questa monografia, la prima di una serie di due libri dedicati al tema, offre la prima edizione di numerosi contesti insediativi dal Neolitico Recente alla prima età del Ferro. L’analisi archeologica e culturale condotta sulla base dei nuovi dati permette una lettura sistematica e metodologicamente aggiornata dell’arco alpino lombardo nella protostoria.