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La mia patria. Testo macedone a fronte. Ediz. bilingue
Il libro contiene un'antologia di poesie dell'intellettuale ed umanista Blaze Kóneski, forse il massimo esponente della cultura macedone contemporanea. Il traduttore Augusto Fonseca, ha inteso così celebrare il centenario della nascita del poeta, con l'intento di portarne l'opera a conoscenza del pubblico italiano. Il titolo richiama il componimento che chiude il libro e sta a fondamento della raccolta, poiché in esso l'autore indica i confini della sua patria, ma non territorialmente ristretti bensì aperti su ""lontani orizzonti. / Fin là dove ho proiettato il mio amore / fin là ho impresso i confini della mia patria""""."" -
Grammatica per i nipoti
Dalla punteggiatura al periodo, passando per aggettivi, pronomi, avverbi e complementi. Un manuale della grammatica italiana vergato a mano da Teresa Alcaino negli anni di attività di insegnate. Smessi quei panni e indossati quelli della nonna, Teresa ha dedicato, fino alla sua scomparsa, interi pomeriggi ai suoi nipotini, ai quali, con dedizione ed amore ha trasmesso e donato questo testamento di cultura. Scriveva Alcaino nella premessa: ""Tutto il lavoro ha avuto un unico obiettivo, insito nel cuore di chi ama e si preoccupa della crescita culturale dei nostri ragazzi: farli sentire grandi, maturi, culturalmente preparati per il tempi attuali e futuri. E soprattutto orgogliosi della loro storia, di se stessi e di chi ha sacrificato il suo tempo a favore dei nostri ragazzi, assicurando loro livelli di preparazione e di maturità non comuni""""."" -
Il seme che patì l'inverno. Cinquant'anni di esperienze e testimonianze al servizio del prossimo
L'opera è il racconto di un arco di tempo, mezzo secolo, attraversato dall'autrice nel variegato mondo del Volontariato. Tale racconto si snoda attraverso esperienze politiche, socioculturali, sociosanitarie ma soprattutto umane. Si narra di un ingiusto processo per calunnia e diffamazione subito dall'autrice su due gradi di giudizio, per delirio di onnipotenza e arroganza di qualcuno. Ingiustizie subite per amore della verità e della difesa dei diritti umani, spesso calpestati, perché il sistema è il sistema, pur avendo volti con tanto di nomi e cognomi, dove però, nessuno paga mai per i suoi ""crimini"""", piccoli o grandi che siano. Si narra anche di slanci d'amore, generosità e solidarietà, sentimenti più forti dell'odio, dell'invidia e del potere a prescindere, di cui si è fatta esperienza con persone vere, istituzioni, personaggi reali. Ogni racconto è fedelmente riportato e testimoniato da atti, di rado è affidato alla memoria. Da qui si intende mandare un messaggio che parte da semplici lezioni di vita."" -
L' odore dell'oceano
6 settembre 1522. Un veliero fantasma, che arranca nell'Atlantico, imbocca la foce del Guadalquivir e faticosamente raggiunge il porto di Sanlúcar di Barrameda. É l'unica nave superstite delle cinque partite tre anni prima con l'intento di fare il giro del mondo navigando verso occidente. L'equipaggio è ridotto a soli diciotto uomini, stremati dalla fatica e dalla fame. ""L'odore dell'oceano"""" è la storia dell'esperienza unica dell'uomo davanti all'ignoto. Storia di coraggio e incoscienza, di amicizia e solidarietà, di rivalità e crudeltà, di morte e di amore. La rievocazione si snoda seguendo il vero itinerario storico: dalle calde spiagge verdi e dorate del Brasile agli estuari dei grandi fiumi, dalle baie pescose dell'Argentina alle coste desolate della Patagonia, sempre più giù fino al terribile inverno australe e alla lotta disperata per la sopravvivenza."" -
Salice 1743. Sulle tracce di un terremoto dimenticato
Nella Terra d'Otranto di metà '700 i commerci marittimi prediligevano le rotte transoceaniche e il Mediterraneo era ormai un desolato specchio d'acqua. Erano lontani i tempi a cavallo del XII sec. quando le cattedrali di questa Provincia, naturale passaggio verso la Terrasanta, rilucevano di mosaici ricchi delle influenze dei miti nordici e delle vicende arturiane, e dove il traffico di uomini di fede, di cavalieri e aristocratici favoriva la nascita di importanti precettorie Templari, Teutoniche e Ospitaliere. L'unico commercio che continuava a sopravvivere era quello dell'olio lampante protagonista della ricchezza del porto di Gallipoli. L'entroterra invece fotografava gli effetti di una lunga crisi. In questo contesto di forte afflizione economica, le popolazioni subivano anche un triste intorpidimento culturale e sociale. Dal 1740 era in corso la guerra di successione austriaca, che aveva già interessato a più riprese il territorio italiano, fino ad avvicinarsi anche ai confini del Regno di Napoli. Il 1743 è un anno passato alla storia a causa del più devastante terremoto che la Terra d'Otranto abbia mai conosciuto, quest'opera ne racconta gli attimi e le conseguenze. -
#39. Per una geografia partecipata della memoria
Tricase Porto, piccolo borgo affacciato sull’Adriatico, dal 1943 al 1948 è stato sede del campo profughi n. 39 (Displaced Persons Camp). Un episodio della storia locale che ha visto incontri e scontri tra lingue, usanze, ideali, persone, in gran parte dimenticato – o addirittura sconosciuto – dai tricasini stessi. Nel 2021, A.Lib.I. Teatro ha voluto offrire una risposta a un interrogativo di fondo: come può una vicenda della nostra storia recente, restare sconosciuta? Inizia così la ricerca artistica, attraverso un percorso di carattere laboratoriale e teatrale, attraverso l’individuazione di fonti, testimoni, di luoghi rilevanti storicamente. La drammaturgia di #39, a cura di Walter Prete, nasce dalla rielaborazione narrativa di tali ricerche. Questa scrittura è poi divenuta uno spettacolo teatrale con la regia di Gustavo D’Aversa, ma anche una performance site-specific con una spiccata vocazione al racconto dei luoghi, infine, un documentario filmato, realizzato grazie all’apporto dei tricasini, con la finalità pedagogica di diffondere la microstoria del DP39 presso le scuole. Dal palcoscenico poi, alla carta stampata... -
Cosimo De Giorgi 1866. Un salentino a Firenze capitale
Il volume ha visto la luce principalmente per la grande liberalità di Teresa Salomi, figlia del naturalista Liborio, amico e successore di Cosimo De Giorgi presso l’istituto “O. G. Costa” di Lecce, che ha voluto donare all’autore il materiale inedito che suo padre aveva ricevuto dal De Giorgi e che costituisce il nucleo centrale di questo lavoro. Arricchito da ulteriori originali ricerche e contributi, il volume è focalizzato soprattutto sugli anni giovanili del periodo toscano, che tanta influenza ebbe per la formazione e il consolidamento del suo carattere e del suo habitus di scienziato dai vastissimi interessi e dalla vastissima cultura. Il diario 1866 ci mostra, già a 24 anni, tutti gli aspetti della personalità del De Giorgi maturo. DG si reca spesso in Parlamento, a Palazzo Vecchio, e diventa anche puntuale cronista della preparazione e degli avvenimenti della guerra austro-prussiana e della “nostra” terza guerra d’indipendenza, all’epilogo della quale rientra a Lecce utilizzando la linea ferroviaria adriatica appena ultimata. Le notizie e i documenti inediti arricchiscono la figura e la statura del nostro mai troppo famoso conterraneo. -
Peli notevoli. Ediz. limitata
Il volume è edito nella collana Traffici d’Artista in cui, Ed. Esperidi offre uno spazio agli artisti/scrittori che si avvicinano al multiforme mondo del libro d’artista. Il formato piccolo ed accattivante, la tiratura limitata, le copie firmate e numerate e soprattutto personalizzate dall’Autore che, con il suo intervento, rende ogni volume unico e diverso caratterizzano la collana. Scrive il critico Carmelo Cipriani, curatore della collana: “Impossibilitato dall’usare il colore, il suo segno è libero di muoversi ma è anche costretto a dare da solo un senso alla pagina bianca, altra tela, campo aperto e problematico”. Aggiunge Leonardo Regano, critico d’arte, curatore del volume: “Modica presenta un gruppo di trenta tavole anatomico-topologiche che descrivono il corpo umano nelle sue parti utilizzando come punto di vista proprio il pelo che le popola""."" -
Cosimo De Giorgi. Poeta civile
All’indomani dell’Unità d’Italia, Lecce e la sua Provincia vedono la realizzazione di progetti, quali l’illuminazione a gas e la ferrovia Maglie-Otranto. Il racconto di questi avvenimenti è per Cosimo De Giorgi il pretesto per una satira socio-politica, esplicita quanto unica, nella vasta produzione letteraria dell’uomo di scienza. Egli non è contro il progresso materiale, ma osserva la società che sta derogando ai principi morali, credendo in un falso progresso. Sullo sfondo si legge una più generica delusione di De Giorgi della grande promessa del progetto unitario. In particolare L’Illuminazione a Gas, per la forma dello “scherzo poetico” e per il lessico usato, rimanda ad esempi letterari toscani, mostrando De Giorgi ancora culturalmente legato ai luoghi della sua formazione universitaria, Firenze, quando era capitale d’Italia. Poi ci sono 21 poesie, completamente inedite, importante documento che consente di far luce sul pensiero politico dello scienziato di Lizzanello all’interno del complesso socio-politico e culturale di Terra d’Otranto nell’ultimo scorcio del XIX secolo. Da questo saggio emerge un De Giorgi, poeta civile. -
Armal e la stella azzurra. Una storia fantastica
Armal è il giovane capitano di un favoloso vascello stellare che, insieme al suo bizzarro equipaggio, insegue un sogno. Un giorno, infatti, vagando tra le stelle, aveva incontrato gli occhi di una di esse, innamorandosene. Inizia così una ricerca che è molto più di ciò che sembra. Armal, insieme ai suoi amici, affronterà pericolose e oscure creature in luoghi ignoti e incredibili. Il viaggio vero però è, come sempre, dentro se stessi e il capitano Armal lo affronterà con le uniche armi di cui ogni creatura non può fare a meno: il coraggio, l'onestà, l'amore. Età di lettura: da 7 anni. -
Il Salento e lo spettacolo delle lucciole-Salento and the fireflies'show. Ediz. illustrata. Con QR code
Nuova edizione con testo inglese, arricchita da un QR code che rivela una magica sorpresa musicale per i piccoli lettori. Nell'albo si racconta l'antica leggenda che i nonni narrano ai nipoti, dello ""scazzamurreddhu"""", un folletto dispettoso che sgambettando qua e là per le campagne del Salento invita a scoprire un """"tesoro"""", la cosiddetta """"acchiatura"""". In una delle serate raccontate, la presenza delle lucciole nella campagna porta a riflettere il lettore sulla loro scomparsa, legata all'inquinamento luminoso e all'uso di prodotti chimici. La riflessione si rivolge all'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile che guida il mondo sulla strada da percorrere nell'arco dei prossimi 15 anni attraverso il suo programma d'azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell'ONU attraverso 17 Obiettivi- Sustainable Development Goals, SDGs. Un libro per i bambini di oggi, con l'augurio che, adulti di domani, si incantino ancora in in una notte accesa dalle lucciole. Voce audiolibro di Fabio Rubino. Composizione musicale di Maristella Gigante. Età di lettura: da 4 anni."" -
Vittoria. Il monumento ai caduti di Alezio. Dinamiche storiche e celebrative
In occasione dei 100 anni dall'inaugurazione del monumento ai caduti di Alezio (1° luglio 1922) si è voluto affrontare una ricerca storica che andasse a ripercorrere le tappe che scandirono quel processo di elaborazione della memoria e del lutto della comunità aletina, in cui venne per la prima volta a realizzarsi un cerimoniale di ricordo collettivo. L'evento viene analizzato confrontando e definendo le forme con le quali le varie cittadinanze giunsero a codificare metodi e retoriche funzionali all'elaborazione condivisa del lutto. Uno spaccato storico toccante che palesa come l'immane tragedia bellica avesse investito trasversalmente e nel profondo ogni lembo della penisola italiana, ma dal quale allo stesso tempo traspare un atteggiamento di resilienza e reazione, che da subito la comunità aletina abbracciò, divenendo la prima fra le consorelle salentine ad inaugurare il proprio monumento ai caduti. Il lavoro si inserisce nell'ambito dell'Accordo di collaborazione scientifica fra l'ISPC CNR (ex IBAM), il Dipartimento di BB CC dell'Università del Salento e il Comune di Alezio, finalizzato allo studio e alla valorizzazione del patrimonio storico culturale e architettonico aletino. -
Orignal Weiss. La ragione oltre le frontiere
Quando Athanasius Schulz, rampante giornalista tedesco, giunge in Italia nella casa di Guido Rostelli, non si aspetta di trovare un uomo sì quasi centenario ma ancora lucido e desideroso di raccontare la sua vicenda. Inizia così un lungo amarcord, un'intervista che, pagina dopo pagina, svela al lettore la lunga vicenda di Guido. Destinato a diventare contadino di una terra - un pezzo di campagna pietrosa sulla costa adriatica salentina - che lo Stato aveva affidato ai suoi genitori, decide invece di servire quello Stato in altro modo. Dalla Milizia alle Camicie Nere, passando per la missione in Grecia, Guido vive anni difficili alla ricerca della sua strada, desideroso di cambiare il proprio destino. Ma è proprio lì, sui monti ellenici, che accade qualcosa che gli aprirà gli occhi e il cuore e che darà inizio ad un'altra avventura, un'altra storia di coraggio e amicizia. -
Yael Peretz
Quando Yael incontra Matias è una ragazzina ferita e sola: fugge dalla guerra che le ha lasciato unicamente il ricordo della sua famiglia. Quando Matias incontra Yael è un uomo vicino all'apice del successo: regista affermato, si trova in Israele per girare alcune scene del suo nuovo film. Entrambi hanno fame di vita e di amore e affrontano i giorni con impeto; personaggi che diventano persone, cercano spazi al posto di vuoti e parole che riempiano silenzi, trasformano uno sguardo in poesia e coniugano i sogni sempre al futuro. In un mondo fortemente in pericolo, in una civiltà che vacilla sotto il peso di minacce che scompongono drasticamente la vita di ognuno, Yael Peretz trova la salvezza fra le pagine dei suoi libri, nella cura delle sue incertezze, in un amore che prende forza dai suoi difetti. La libertà della donna, un diritto che non sempre è scontato, diventa il valore per cui combattere e la giovane protagonista intende farlo. Per lei, per tutte. La corazza che protegge il suo petto acerbo serve a Yael per difenderla dall'ignoranza e dal pregiudizio ma si frantumerà in mille pezzi se a sfiorarla è l'amore vero. Così il suo cuore sarà al salvo. E non solo il suo. -
La promessa dei gatti
Una sera in cui la luna splende nel cielo guardando il mare immenso e calmo, la spiaggia inizia ad animarsi di strane creature. Alcuni alberi malconci e spelacchiati, portati lì dalla corrente marina, si mettono in cerchio ed iniziano a raccontare ognuno la loro storia. Da troppo tempo l'uomo si dimostra poco rispettoso della Natura, deturpando, sporcando, offendendo la Terra intera. Qualcuno deve fare qualcosa prima che sia troppo tardi! Età di lettura: da 7 anni. -
Nina. La guerriera del tridente. Vol. 1
Versione ""alta leggibilità"""" con illustrazioni. Nina è una ragazzina che vive nel cuore del Salento; trascorre la sua infanzia tra gli alberi d'ulivo che ama visceralmente come fossero membri della sua famiglia. Non immagina che una minaccia mortale stia per abbattersi sui suoi adorati giganti, sconvolgendo il suo mondo perfetto: l'attacco silenzioso del batterio xylella, l'essiccamento degli ulivi, l'eradicazione di milioni di esemplari. Il dolore diventa ingestibile, il senso di impotenza insopportabile. Poi, in una luminosa mattina d'estate, la scoperta: la magica porta per il regno incantato di Messapia. La regina Salentia, l'ha scelta per una missione importante: sconfiggere Xyra, l'orribile strega responsabile della morte degli ulivi nel mondo reale e delle madri Ulivanti nel parallelo regno incantato. Dotata di un magico diadema che le conferisce incredibili poteri, Nina accetta di affrontare il nemico. Insieme a lei, bizzarri compagni di avventura si uniranno in una furiosa e cruenta battaglia che porterà nuove amicizie e sensazionali scoperte."" -
Omnia vincit amor
«Temi esistenziali amplificati ma anche deformati dalla realtà che ci ha costretti a tante rinunce e che, per l'autore, sono stati vissuti ""in trincea"""" anche come professionista, come medico umanista. La ricerca lessicale e la conseguente forma espressiva si adeguano, in questo libro, alla scabrosità, alla ruvidezza del particolare momento storico che il poeta vive in prima persona con la doppia visione del professionista, appunto, ligio al proprio dovere e nell'esclusivo interesse del paziente e della collettività, e dell'uomo-poeta che avverte l'irreprimibile necessità, fisiologica e spontanea, di mettere in guardia, di avvertire gli altri che c'è da prestare attenzione a ciò che accade perché non basterà che sia finita, perché sia finita!» (dalla Prefazione di Enrico Romano)."" -
A chi ancora sa guardare le stelle
Elena e Sergio si incontrano in una mattina di fine estate su una spiaggia del Salento. Lei è una giovane e brillante dottoressa, specializzata in cardiochirurgia e con una spiccata sensibilità per i bambini più fragili, coloro che non vorremmo mai vedere malati o sofferenti. Lui è un fotoreporter sempre in giro per il mondo, alla ricerca di immagini capaci di raccontare storie importanti e trasmettere emozioni. I due si innamorano a prima vista e capiscono di non poter fare a meno l'uno dell'altra; ma la realtà presenta presto il conto. Mentre Elena torna in sala operatoria per migliorare le sue tecniche chirurgiche, Sergio parte per un reportage fotografico in Africa, dove la povertà è una condizione diffusa. Le loro strade si allontanano sempre di più fino a prendere direzioni opposte, ma un evento improvviso irrompe prepotentemente e i loro destini si incrociano nuovamente scrivendo una nuova storia. -
Fotografie. Racconti verosimili di storie e persone
I racconti e le vicissitudini si sviluppano nei luoghi di un Sud antico, quasi sempre senza delimitazione precisa del tempo e dello spazio. Un susseguirsi di immagini e di istantanee ritraggono ignari o consapevoli soggetti, protagonisti della loro e dell'altrui vita, in un corale abbandono ai fatti e agli intrecci insospettabili delle loro esistenze. Fotografie, appunto, che non riportano la data e non identificano il posto, ma che, grazie a piccoli determinanti indizi, lasciano al lettore la libertà di costruire intorno ad esse le dimensioni di ciò che è visibile e determinabile. O anche non lo è. -
Ti racconto la mia città. Personaggi in cammino a Campie
“La città, ricca di memoria, rinfranca il presente e dona forza al futuro”. Ogni singola pietra, ogni angolo, ogni sosta nasconde un racconto da dipanare come un gomitolo lanciato sulle chianche a indicare il cammino. L’esperienza di guide turistiche in giro per il Salento ha portato le autrici ad una maggiore consapevolezza delle sue potenzialità artistiche, paesaggistiche e culturali accendendo la curiosità e il desiderio di scoperta passeggiando per le vie del loro paese, Campi Salentina, l’antica Campie. Il volume non ha la pretesa di essere una guida storico-artistica e, come moderne cantastorie, Floriana e Simona raccontano di luoghi, opere meravigliose e singolari tra notizie storiche e curiosità, immaginando di incontrare i personaggi storici, ma anche inventati, facendosi condurre nella storia del loro tempo. Hanno dato voce a episodi curiosi e credenze popolari che hanno lasciato un segno nei modi di dire per non dimenticare quanto storia, leggenda e superstizioni si intreccino e generino poi il mito. Un viaggio nella storia campiota dunque, con la forte convinzione che solo la conoscenza di ciò che è stato aiuta tutti a custodire e comprendere ciò che sarà.