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Santa Lucia. Ediz. illustrata
Eva e Pietro si preparano a vivere la notte più emozionante dell'anno... Scrivono la letterina, preparano i biscotti, mettono la scarpina fuori dalla porta... Attenzione: si sente il suono della campanella! Tutti a letto, Santa Lucia sta arrivando... È il libro che vuole trasmettere la magia e l'emozione dell'attesa di Santa Lucia, nei giorni precedenti il 13 dicembre. Età di lettura: da 3 anni. -
La delicatezza dell'essere imperfetti
Ci sono incontri, che cambiano la nostra vita. Ci sono emozioni, che talvolta generano un conflitto interiore, una guerra, la più crudele, quella insita in noi stessi delimitata, da un sottile confine, tra il soccombere e il rialzarsi. Ci sono immagini, che rimangono impresse, nei riflessi dell'iride, sogni andati persi, dolori inespressi. La delicatezza dell'essere imperfetti: respiro di una vita vissuta, di una vita portata in grembo dalla culla delle emozioni, navigando nell'anima, nella profondità di uno sguardo, teso a scorgere al di là del proprio abisso, del proprio passato, galleggiando sospesi, fra il rumore del mondo e la ricerca dell'accettazione propria. Voce, che urla il bisogno dell'essere se stessi, nella dolcezza di sentirsi vivi, nel sentirsi, almeno per una volta, liberi. -
Pelle
"Pelle"""" è una raccolta di poesie che si basa su esperienze e stati d'animo dell'autrice, spesso crudi e malinconici. La metrica utilizzata rispecchia il contenuto delle opere; infatti, vengono prediletti versi brevi e sintetici. Nonostante Caterina proponga un duro impatto con la realtà, inserisce anche riferimenti al mondo onirico e metafisico, che spesso riportano una lieve tenerezza ai componimenti. Pelle non mira a compiacere il lettore, in quanto la giovane scrittrice considera il primo atto poetico come egoistico. Dunque, a creare il gesto d'amore mutevole nello spazio e nel tempo, è la poesia stessa in modo involontario." -
Con parole mie
Ci sono momenti di relax, di pausa in cui i pensieri si manifestano in totale libertà e, in un esercizio di immaginazione, si susseguono quasi a caso. Siano essi sogni, ricordi, impressioni, idee, opinioni personali non sempre sembrano avere qualcosa in comune se non l'essersi manifestati uno dopo l'altro, rievocati alla mente dalla memoria, sollecitando una partecipazione affettiva più o meno intensa per quello che affiora. Tutto in automatico, seguendo una sua logica e lasciando una traccia che si offre di diventare la confidenziale condivisione di due chiacchiere con un amico! -
D'acqua salata e dolce
Come annunciato fin dal titolo, la raccolta riemerge dal tempo del suo concepimento, alla maniera di un fiume sotterraneo che finalmente sbocca all'aperto. Il desiderio di questa rilettura è quello di riconoscersi nella propria traccia linguistica, di restituire ascolto alla propria voce, per tentare una ricongiunzione tra le parti trascorse del sé e la mutata condizione presente. Il flusso di coscienza torna con forza a riversarsi nelle parole e nel silenzio, facendosi poesia, senza soluzione di continuità con un passato che non è stato dimenticato. Poesia liqueiforme, dunque, che onora la potenza dell'elemento archetipico dell'acqua. Acqua che pullula di vita, che tutto involve, trasforma, soluziona e dissolve: metafora del tempo che scorre e si perde ma anche di rigenerazione. -
Specchio
Il libro che vi apprestate a leggere abbraccia poesie articolate su diversi temi quali l'amore, la lontananza, lo stadio, la droga, un paesaggio... Ogni poesia si prefigge di rappresentare un quadretto che si schiude a poco a poco nella musicalità dei versi e chiama il lettore a partecipare con la sua sensibilità nella vita quotidiana. Ogni parola si esprime in un dialogo di fantasia che invita il lettore a trasformare la realtà in idee nate dal grado di armonia trasmesso. Questa raccolta Specchio si proietta sul lettore. -
Prigioniero del mondo
La silloge descrive il tentativo di iniziazione al mondo della vita, tentativo che si infrange contro gli scogli del conformismo che sostiene la società di massa. Il terrorismo ideologico degli anni Sessanta e Settanta che, con toni minacciosi profetizzava l'avvento della rivoluzione definitiva, dove la classe operaia sarebbe andata in Paradiso. La scuola tradiva la fiducia degli ingenui, predicando il rigore negli studi e in ogni prova prendendosi gioco del merito. Ci introdusse nell'età adulta con la farsa dell'esame di stato. Dopo la delusione e la diaspora dagli amici il nostro protagonista acquisisce la maturità soltanto sulla carta e la mancata omologazione alla realtà pragmatica (il lavoro, la famiglia, la perpetuazione della specie) lo condanna a una radicale solitudine. -
Il granchio Martino. Ediz. illustrata
Ognuno nasce unico e speciale, con caratteristiche fisiche proprie, anche il granchio Martino. Desideroso di integrarsi nel nuovo ambiente di vita e di fare nuove amicizie si lancia con grande entusiasmo in questa avventura, ma non tutto procederà come avrebbe desiderato. Le sue caratteristiche fisiche sembrano ostacolare ogni suo tentativo di interazione. Finché... un avvenimento inaspettato cambierà il modo in cui gli altri lo guardano ed il corso della storia. I difetti diventeranno risorse. Una favola sull'inclusione che mostra la strada per l'integrazione valorizzando le differenze individuali. Età di lettura: da 3 anni. -
Piccolo che colorava le strade. Ediz. illustrata
Chi sono i protagonisti? Cosa rappresentano le strade? Cosa rappresentano i colori? L'unica interpretazione possibile risiede nei sentimenti di chi legge. Le strade, come i sentimenti, portano sempre da qualche parte ma la sfida di ogni giorno è quella di riuscire a trovare ciò che ci fa stare bene senza badare troppo a chi vorrebbe abbattere i nostri sogni. Un libro da leggere ad ogni età, per poter riflettere un po' su di sé e sui propri desideri. Età di lettura: da 5 anni. -
I colori scomparsi. Ediz. illustrata
Cosa sarebbe la nostra vita senza i colori? Ogni colore ha infinite sfumature e rappresenta una scoperta, uno stato d'animo, un'avventura, un ricordo, un'esperienza. Quindi, cosa accadrebbe se i colori scomparissero? Ma i colori non possono scomparire da soli, forse c'è qualcuno che li ha rubati. Andiamo a cercarli insieme, forse stanno dove ci aspettiamo che stiano, o forse no. Alla fine forse troveremo anche il ladro che li ha rubati, e forse non è altro che la nostra paura di vedere tutto in bianco e nero. Età di lettura: da 4 anni. -
Macchianera. Ediz. illustrata
"Perché tutti sono variopinti ed io sul mio pelo ho solo gradazioni di nero?"""" si chiedeva ogni giorno con grande tristezza Macchianera quando esplorando il mondo che lo circondava viveva il disagio della diversità. È una breve storia nella quale un gatto, protagonista principale, e gli amici del suo piccolo universo aiutano il lettore ad affrontare tematiche complesse di grande attualità. L'accettazione, il rispetto delle regole comportamentali, l'empatia e la capacità di superamento delle difficoltà rappresentano il filo conduttore del racconto reso comprensibile ai più piccoli dalla semplicità del linguaggio e delle immagini." -
La musica dei colori. Ediz. illustrata
I palazzi costruiti uno dopo l'altro avevano divorato il parco dai mille colori, che dava luce e respiro ad un bell'angolo del mondo. Gli allegri colori erano scappati via tutti, lasciando in quei luoghi solo bianco e nero a comporre il grigio necessario per dipingere le facciate di cemento. Passarono anni ed anni di grigiore e oscurità, finché un bel giorno, una bambina di nome Violetta, con la musica del suo violino e la guida di nonna Rosa, non provò a richiamare gli allegri colori dall'abisso in cui erano andati a sprofondarsi. -
L' infanzia: tra cambiamenti culturali comunicativi e tecnologici
Una dedica d'amore per il sapere, un omaggio al mio fratellino Lorenzo, un tentativo di comprensione critica degli eventi. Questo è quello che, in qualità di fratello maggiore e studente universitario, mi sono proposto di realizzare. Il testo qui presentato è una raccolta delle varie teorie accademiche sul rapporto tra i ""nativi digitali"""" ed i sempre più pervasivi digital devices, cercando di rendere le varie riflessioni comprensibili e familiari ad un pubblico il più vasto possibile, senza però rinunciare all'obiettività scientifica propria delle discipline sociali. L'obiettivo principe sarà quello di dimostrare le ipotesi sostenute attraverso le osservazioni fatte in prima persona, col fine di comprendere i bambini di oggi ed aiutare genitori e adulti ad approcciarsi, senza paure infondate, con le tecnologie e, per mezzo di queste, coi propri figli."" -
Il fantastico nella prosa di Franz Kafka
Non è facile inserire l'opera di Franz Kafka in categorie prestabilite. Tuttavia, questo saggio è un tentativo di indagare la possibilità di inquadrarla in un genere specifico: quello del fantastico. Si vedrà come alcuni dei requisiti essenziali per l'appartenenza al genere fantastico siano rispettati, e come tale categoria letteraria offra una importante chiave di lettura per i testi kafkiani. Si prenderanno ad esempio tre racconti, La metamorfosi, Un medico condotto e Relazione per un'accademia, per provare ad interpretarli alla luce delle osservazioni di due tra i maggiori studiosi del genere: Tzvetan Todorov e Remo Ceserani. Si prenderà inoltre in considerazione il saggio Il perturbante di Sigmund Freud, nel quale si anticipano alcune delle intuizioni successive. -
La narrazione in teatroterapia. Storie, creatività e fantasia a scuola
Questo libro ci accompagna sui sentieri della narrazione dove, grazie all'utilizzo della creatività, niente è dato per scontato. Essa, infatti, detiene un sapore magico e diffonde un profumo di unicità. Usare la creatività risulta essere altamente terapeutico, sia per i grandi, sia per i bambini. L'utilizzo della Narrazione in Teatroterapia è un mezzo creativo e sottile per far emergere, in ogni persona, le risorse interiori anche più nascoste, a prescindere dall'età, dal sesso, dalla cultura, dalle proprie capacità e limiti. Sfogliando queste pagine, ricche di storie ed esempi pratici, possiamo immergerci in quello stesso sapore e profumo di immaginazione e spontaneità, in un contesto di realtà scolastica dove le attività ludico-corporee sono alla base di un insegnamento didattico ed educativo volto al piacere del fare, del creare, del condividere, dell'imparare, dello stare insieme. Per genitori, insegnanti, educatori, arti terapeuti e operatori che lavorano in contesti di aiuto. Opera vincitrice del concorso letterario Nuovi saperi IV. -
Parole sussurrate
Oh, che delizia in quel fievole sussulto di parole trasportate dal canto del vento che scaturisce dal più profondo abisso del proprio essere. Parole mitigate, perché possano essere percepite prive d'esplosione vulcanica, da suoni che confondono e disperdono la loro vera ""missione"""": essere sensazionalmente emozioni toccanti. Sussurrare implica, senza nessuna sorta di dubbio, che la parsimonia abiti e viva in quell'azione in cui il dire è narrazione di sé, in cui lo svelarsi sfili delicatamente il velo che si frappone tra l'autenticità del nostro pensiero e delle nostre parole, accarezzandoci nell'intimità del sentimento."" -
C'era una volta
Tutto ebbe inizio con quelle mirabili quattro parole e un solitario apostrofo chiamato in loro soccorso per armonizzare la sequenza tanto declamata per grandi e piccini. Udite e meditate perché saranno loro la vera e pura essenza di ogni inizio che la storia per potersi chiamare tale e divenire fantastica si avvale. Suonino le trombe e aprite totalmente gli auricolari vostri perché solo così ci si potrà emozionare ascoltando, per l'appunto, la mitica frase: ""C'era una volta"""" e poi tanti e tanti puntini, che non sto a raccontarvi. Età di lettura: da 8 anni."" -
Odi scritte a matita
L'Autore presenta il suo libro raccontando: «Molti anni fa, dopo un lutto, ancor più brutale perché inatteso, non riuscivo più a scrivere. Un giorno, guardando dalla finestra dell'ambulatorio, vidi un poster con la pubblicità di un bikini. Da quella immagine nacque ""Ode al reggiseno"""" e l'intuizione che si potesse tentare di scrivere poesie relative agli oggetti: il reggiseno, gli orologi, la frutta, i lampioni, come se, in parte, si avverasse la frase che ho citato da Cent'anni di solitudine: """"Molte cose erano prive di nome, per citarle bisognava indicarle col dito"""". In realtà, ero io a dover ritrovare i nomi del mondo. A questa prima intuizione seguì una crescita verso una maggiore interiorità e, quindi, poesie dedicate """"al vuoto"""" oppure """"alla solitudine"""" o """"alle domeniche"""", per giungere poi ad alcune rivolte specificamente a due donne che sono state fondamentali nella mia vita. Ho chiamato queste poesie """"Odi"""" non per illudermi di competere con i classici, ma semplicemente perché mi sembravano un inno, anche se spesso amaro, alla vita, osservata attraverso i suoi oggetti, i suoi soggetti, le sue peculiarità»."" -
Aitia
Questi versi come fragili onde provengono dal profondo oceano della poetica dell'antica Grecia e quali echi lontani di frammenti archilocheschi si frangono sulle scogliere aguzze della modernità, segnata dall'assenza di riferimenti valoriali, dalla labilità del pensare e del sentire, ancorata alle certezze delle chiacchiere massmediatiche. Il linguaggio evocante lo stile dell'ermetismo italiano, serba il mistero di sé nello svelamento incessante di un io tormentato, tentato dal manifestarsi sebbene occultato. L'autrice si sporge oltre il baratro del quotidiano aprendo spazi all'esplorazione metafisica dell'anima, mettendo a subbuglio la consistenza architettonica delle logore regole sintattiche e delle usuali convenzioni sociali per la creazione di utopiche abitazioni di un io rinnovato. Le apparenze si sgretolano e si ricompongono nel puzzle di sensazioni visualizzate dall'inconscio per ricostruirsi in parole libere da vincoli semantici che nello scorrere del verso si riannodano danzando come spuma sulla cresta di rocce cocciute, chiuse al nuovo, antico, unico modo genuino di vedere le cose nella loro intima essenza. -
Pensieri al sole
La consapevolezza d'essere al mondo dà luogo a paesaggi interiori molteplici, pallidi e incerti nell'oblio della memoria: immagini, vicende e sensazioni apparentemente perdute nella noncuranza delle consuetudini, mentre il presente è solamente un ulteriore scorcio della realtà che vi si aggiunge, nello scorrere del tempo che lo sopravanza. Dagli immensi paesaggi interiori l'arte della parola raccoglie quindi frammenti densi di emozioni e significati, spesso sfuggenti, che danno vita alla poesia. I suoi versi effondono stupore e sembrano brillare di luce propria, tuttavia derivata da quella immensa e perenne del Sole.