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A tu per tu con Wolfgang Amadeus Mozart. Il grande genio della musica
Incontri (quasi) impossibili con i grandi che hanno cambiato il mondo!rnOvunque si trovi, Mozart non sa resistere al richiamo della musica. Ed è proprio grazie a lui che il concerto al Teatro Tortiglione di Topazia sarà un vero successo! Tutti sono affascinati dalla sua personalità e lui non perde occasione per raccontarci i segreti della sua vita geniale. -
A tu per tu con Frida Kahlo. La pittrice dal cuore coraggioso
Incontri (quasi) impossibili con i grandi che hanno cambiato il mondo! L'energia di Frida è travolgente! Appena arriva a Topazia, la sua creatività conquista tutti... persino Tenebrosa! La mia (quasi) fidanzata le chiede di aiutarla ad arredare Castelteschio e, tra un drappo di stoffa e una pennellata di colore, la grande pittrice ci racconta la sua vita... Che emozione! -
Amore mio come sei cambiato. Innamoramento e amore 40 anni dopo
A quarant'anni dal successo planetario di Innamoramento e amore una nuova straordinaria indagine nell'universo amoroso.rnrnCos'è stato l'amore.rnCom'è cambiato.rnCome viverlo oggi.rnrnHa fatto scalpore la notizia delle quattordici donne tutte fidanzate, senza saperlo, con lo stesso ragazzo conosciuto su Facebook. Nessuna dubitava di lui. Tutte si sentivano amate e innamorate a loro volta di quest'uomo speciale. Dopo la rivoluzione sessuale, non è stato solo il web a stravolgere le dinamiche affettive, e molto c'è da comprendere sulle nuove modalità di formazione della coppia e dell'identità sessuale, sui processi del desiderio, sull'intimità e la costruzione di una storia amorosa durevole nel tempo. Molte aree oscure devono essere illuminate da uno sguardo libero da preconcetti ideologici e al contempo attento alle peculiarità di uomini e donne. Mentre per millenni si sono amplificate le differenze fra i due sessi, negli ultimi cinquant'anni si è diffusa l'ideologia dell'uguaglianza. Ma né l'uno né l'altro dei due concetti esemplificano una realtà complessa. Vi sono infatti domande che continuamente ritornano: uomini e donne sono più uguali o più diversi? Cercano nell'altro le affinità o le differenze? E queste affinità o differenze affondano nella natura o nella cultura? E la rivoluzione comunicativa di Internet e dei social come ha cambiato i processi dell'innamoramento e dell'amore? Con un apparato di coinvolgenti case-histories, Alberoni e la giovane ricercatrice Cristina Cattaneo ci portano nelle pieghe più profonde del più profondo e affascinante dei misteri umani. -
Dog Man contro tutti
Dall'autore di ""Capitan Mutanda""""rnEra il migliore dei cani... ...era il peggiore dei cani. Era il tempo delle invenzioni... ...era la stagione delle sorprese."" -
Metti il turbo, Stilton!
Al via il Top Rally, la gara più emozionante dell'Isola dei Topi! Non ci crederete, ma gareggeremo anche io e Trappola, con la Stilton Car! Una sfida all'ultimo baffo, in cui non mancheranno incredibili colpi di scena! -
In trappola... dentro al museo! Escape book
Voi non ci crederete, cari bocconcini di grana! Ma nella notte di Halloween, la più brividosa dell'anno, sono rimasto intrappolato nel museo di Topazia, tra mummie, sarcofagi e tesori proveniente dall'antico Egitto! Con una mappa, alcuni indizi e il vostro aiuto, dovrò cercare di raggiungere l'uscita prima che faccia giorno! -
Il clan dei lupi. La leggenda dei quattro
Sono quattro. Eredi di clan avversari. Uniti per sopravvivere.rnLupo, tigre, serpente, aquila: quattro clan nemici. Gli Yokai, potenti mutaforma, governano il mondo. Maya, l'erede del clan dei lupi, e Bergan, del clan delle tigri, sono i garanti della pace, impegnati nel delicato compito di odiarsi meno di quanto disprezzino gli umani. Ma come resistere all'istinto più profondo, forte e sconvolgente, quando in gioco c'è il futuro del proprio popolo?rn«Un profondo silenzio, simile alla calma immobile di un predatore a caccia, aveva invaso all'improvviso la foresta. Veloce come un lampo, Maya con un balzo recuperò il suo arco, un metro più in là, e lo tese subito in direzione dell'ombra che si stagliava fra gli alberi. – Non fare del male al mio fratellino, ti prego – se ne uscì Bregan squadrandola con aria fredda e impassibile. – Non sa nulla delle nostre leggi. Quando Maya riconobbe il ragazzo moro dai lunghi capelli intrecciati che si trovava davanti a lei, impallidì, ma poi si riprese e gli restituì uno sguardo furioso. Bregan, sentendo il ringhio di collera che fuoriusciva dalla gola della lupa, ebbe l'impulso di trasformarsi. In quelle sembianze Maya non era impressionante, rapida e micidiale come nella sua forma animale, ma non era nemmeno indifesa. E le sue frecce avevano la reputazione di non mancare mai il bersaglio. – Tranquilla, non sono qui per battermi, ok? – dichiarò lui sollevando le braccia come per arrendersi mentre la lupa seguiva con attenzione ogni suo movimento. – Se devi uccidere qualcuno, uccidi me. Maya aggrottò le sopracciglia con aria concentrata. In effetti, avrebbe potuto uccidere l'erede dei Taigan. Ne aveva il diritto, e nessuno glielo avrebbe rimproverato, ma non era sicura di volerlo fare.» -
Il clan delle tigri. La leggenda dei quattro
Sono quattro. Eredi di clan avversari. Uniti per sopravvivere.rn""Forse un giorno sarò costretto a ucciderti"""". disse Wan.rnMaya sollevò su di lui gli occhi blu zaffiro senza alcun timore. """"O almeno ci proverai...""""rnIl Serpai scoppiò a ridere e le mise un braccio intorno alla vita per attirarla a sé. """"Nel frattempo, sii prudente e prenditi cura di te, piccola lupa. Non dimenticare che sarò sempre qui a proteggerti"""".Gli Yokai, potenti mutaforma, governano il mondo. Maya erede del clan Lupai, Bregan principe dei Taigan, Wan re dei Serpai e Nel principessa dei Rapai sono impegnati in una doppia battaglia: contro gli umani, che hanno rialzato la testa dopo secoli di servaggio, e contro le regole che governano i clan. E in gioco c'è molto di più del futuro del proprio popolo... Sono quattro. Eredi di clan avversari. Uniti per sopravvivere."" -
L'essenziale. Cosa non ti puoi perdere se vuoi una vita bella, buona e felice
Non abbiamo bisogno di molte cose per sopravvivere. Ce ne servono invece alcune, essenziali, per vivere. rn«Attali, insieme alle sue liste, ci suggerisce sei pratiche da costruire passo dopo passo, scoprendo la loro forza liberatrice. Eccole: il rispetto di sé, la tenacia, la ripetizione, l'ammirazione, il senso critico e la condivisione» - Francesca Bolino, RobinsonrnQuali sono i capolavori da leggere almeno una volta nella vita per essere felici? E le melodie da ascoltare prima che sia troppo tardi? E quali film, dipinti, sculture, luoghi e monumenti non dovremmo perdere per aprire le nostre menti e diventare davvero liberi? E se avessimo già esaurito la lista, quali altre 100 opere dovremmo conoscere e frequentare per diventare persone migliori, più realizzate e consapevoli?rnJacques Attali ci svela cos'è indispensabile per condurre un'esistenza bella, buona, libera e felice: non solo semplificarsi, vivere con poche cose materiali, ma incontrare, almeno una volta nella vita, i grandi capolavori della creatività umana. Ecco una lista degli ""imperdibili della civiltà"""", raccontati uno per uno dalla penna di un grande pensatore dallo sguardo lungimirante e raffinato. Romanzi e saggi, opere musicali e teatrali, dipinti e sculture, luoghi e monumenti, film e persino serie televisive sono uno strumento privilegiato per aprire il cuore e la mente alla curiosità, alla tolleranza, alla pace; l'unica via per conoscere gli altri, il mondo e se stessi. Ci sono voluti decenni per costruire questo """"inventario dell'essenziale"""", una lista preziosa a cui tutti - in modalità libera, gratuita e senza censure - dovrebbero avere accesso. «La sfida di questi tempi barbari è fare della propria vita un'opera d'arte», esorta Attali, «e allora: leggi, ascolta, guarda, vivi!»."" -
Il grande libro del linguaggio segreto del corpo
Il manuale più completo sulla comunicazione non verbale per decifrare gesti, espressioni, automatismi lessicali e conoscere meglio se stessi e gli altri.rnIl corpo ha il suo linguaggio, che la ragione non conosce. In effetti il nostro corpo, il nostro viso - persino il linguaggio stesso parlano una lingua a parte, fatta di gesti involontari, di automatismi inconsapevoli, di sfumature di voce o di parole ripetute, tutti aspetti che sfuggono al nostro controllo. Spesso la nostra verità si nasconde in questi dettagli, in contraddizione con quel che dichiariamo. Come quando, banalmente, rispondiamo «Niente» a chi ci chiede se abbiamo qualcosa che non va, mentre con qualche gesto del corpo diciamo il contrario. Decifrare questi segnali è fondamentale per comprendere meglio gli altri, sia nella vita privata che sul lavoro. Capire se l'interlocutore sta mentendo, o è a disagio, o ha fretta di andarsene, può fare la differenza nella nostra vita di relazione. Ricco di spiegazioni chiare e illustrazioni esplicative - con un'interessante e rivelatrice appendice sui gesti di leader politici e vip - questo è un manuale completo ed esaustivo sulla comunicazione non verbale, per imparare a riconoscere ciò che il corpo, a nostra insaputa, sta rivelando. -
La gioia di amare
L'amore è l'esperienza fondamentale della vita umana, dalla quale dipende il suo senso e la sua realizzazione. Non c'è persona che non desideri amare ed essere amata. rnNon si tratta di un desiderio come gli altri, che hanno un'importanza relativa per la vita. Si può vivere senza denaro, senza cultura e persino senza salute, ma non si può vivere senza amore. L'essere umano, fin dal momento in cui entra nel mondo, è affamato di amore più di ogni altra cosa. Gli puoi dare tutto, persino l'intero universo, ma non saprebbe che cosa farsene se non trovasse un cuore dove abbeverarsi e dove riposare. L'amore è ciò che tutti desiderano e senza il quale non si è felici. Se è vero che l'uomo cerca Dio, è ancora più vero che Dio è alla continua ricerca della sua creatura, spinto da un amore incondizionato e senza confini. Quando si accusa Dio di essere silenzioso, bisognerebbe piuttosto mettersi in ascolto. Dio risponde sempre a coloro che lo chiamano. Nessuno è presente come Lui nell'intimo del cuore, in quelle profondità dove abita l'Amore che muove tutte le cose. Nel cuore di noi stessi si espande quell'amore generoso, disinteressato, che uccide l'ego per esaltare l'io capace di dimenticarsi di sé. Solo l'amore-agape, che dona senza chiedere alcun tornaconto, regala la vera gioia. -
Posseduti. Voci e storie di chi ha incontrato il diavolo e di chi lo combatte
Che il diavolo abbia qualcosa a che vedere con i tribunali - non solo quelli dell'Inquisizione - non è una novità, e che potesse anche essere il motivo per sorreggere una causa di separazione, ci stupisce ancora meno, se però ci rivolgiamo al passato. La questione si fa più problematica se il tribunale è quello della IX sezione civile di Milano e la causa risale al mese di marzo del 2017!rnAll'alba del Terzo Millenio i posseduti sono ancora tra noi. E i casi di indemoniati ed esorcisti raccontati per la prima volta in questa inchiesta, dalla viva voce dei protagonisti, dimostrano che non abbiamo smesso di avere paura di Satana.rn In quella occasione un marito ha chiesto che l'addebito della separazione fosse in carico alla moglie, i cui comportamenti andrebbero ascritti alla ""possessione diabolica""""». Quando all'unanimità specialisti e psichiatri escludono la malattia mentale, si torna ancora oggi a chiamare in causa il Diavolo, con tutti gli annessi legati alla stregoneria, allo spiritismo, allo sciamanesimo, al vudu, alla fede, alla devozione e alla superstizione. Massimo Centini realizza un'avvincente inchiesta sul demoniaco oggi e sulla storia delle possessioni diaboliche attraverso racconti, testimonianze e documenti. Perché il fenomeno attraversa culture, etnie e mondi che meritano di essere indagati con la lucida lente dell'antropologo. All'alba del Terzo Millennio i posseduti sono ancora tra noi, e i molti casi di satanismo ed esorcismo riportati e descritti in questo libro lo dimostrano."" -
Dis-educazione. Perché la scuola ha bisogno del pensiero critico
In questa illuminante raccolta di saggi, Noam Chomsky rivela, con una serie documentata e puntuale di esempi tratti dalla storia recente, come gli Stati Uniti siano riusciti a rivendicare continuamente la loro superiorità morale proprio allontanando gli osservatori e i cittadini da una comprensione critica e globale degli eventi. rnrnNonostante sia diffusa l'idea che nelle scuole statunitensi, come in quelle dei Paesi occidentali, si insegnino i valori democratici, ci troviamo di fronte un modello di insegnamento che non solo non incoraggia, ma impedisce di sviluppare il pensiero critico e indipendente, di ragionare liberamente su ciò che si nasconde dietro la rappresentazione del mondo offerta dal potere. Di rado è consentito agli studenti di «trovare da soli la verità», mostrando loro come farlo. Più spesso ci si aspetta che i ragazzi imparino attraverso un trasferimento di conoscenze: un approccio strumentale all'istruzione, la cui efficacia è misurata da esami che prevedono risposte corrette e risposte errate, predeterminate secondo i criteri stabiliti dalla cultura dominante. Le scuole non sono dunque luoghi democratici, ma istituzioni che svolgono un ruolo di controllo e di coercizione. In questa illuminante raccolta di saggi, Noam Chomsky rivela, con una serie documentata e puntuale di esempi tratti dalla storia recente, come gli Stati Uniti siano riusciti a rivendicare continuamente la loro superiorità morale proprio allontanando gli osservatori e i cittadini da una comprensione critica e globale degli eventi. E con la nota passione che da cinquant'anni sostiene le sue ricerche sui sistemi di potere e la sua competenza di studioso della comunicazione, fornisce gli strumenti utili a fare di studenti e insegnanti degli «agenti della storia» alla costante ricerca della verità, per rendere questo mondo meno discriminatorio e più giusto. -
La giustizia conviene. Il valore delle regole raccontato ai ragazzi di ogni età
Non è facile, oggi, parlare di legalità, neppure per due magistrati che a questi valori hanno dedicato la vita. Da un lato, infatti, la giustizia sembra far fatica ad assolvere il proprio compito di garantire i diritti dei cittadini, col suo funzionamento sempre ostacolato da processi lunghi e costosi, scontri all'interno della magistratura, violazione delle leggi da parte di chi dovrebbe farle rispettare. Dall'altro lato, modelli sociali negativi diffondono una cultura della prepotenza e della furbizia, alimentando l'insofferenza nei confronti delle regole e la sfiducia nelle istituzioni. Ma sarebbe pericoloso cedere alla rassegnazione e al disimpegno, o limitarsi allo sdegno e alla denuncia. La giustizia, affermano con forza Gian Carlo Caselli e Guido Lo Forte, è stata e rimane un pilastro portante nella vita di una comunità e va difesa e sostenuta perché è un bene comune, l'unico strumento a salvaguardia delle libertà e dei diritti di tutti, e soprattutto di chi non ha né potere né privilegi. In questo libro lo dimostrano cercando esempi nella storia e nella cronaca italiane ed europee e nelle loro esperienze professionali, analizzando i problemi del processo e del carcere, affrontando le scottanti questioni della sicurezza, del terrorismo, delle mafie. Seguendo il percorso che propongono, diventa evidente che più legalità significa non solo più sicurezza, ma anche possibilità concreta di una migliore qualità della vita e speranza di una crescita per tutti, nella più ampia e profonda prospettiva della vera giustizia. Qualcosa per cui vale la pena di impegnarsi, fin da giovani. -
È da lì che viene la luce
Candidato al Premio Strega 2019Un romanzo liberamente ispirato alla storia del fotografo tedesco Wilhelm von Glöden, sulla libertà, di pensiero e costume, che solo nell'arte non conosce odio per il diverso, e sulla paura di svelare la violenta ignoranza che si annida nei meandri più bui dell'animo umano.rnrnUn giorno qualcuno avrebbe favoleggiato di pianeti sconosciuti in cui società militari avrebbero eliminato gli imperfetti per creare generazioni invincibili. Ma quella sarebbe stata soltanto finzione letteraria, perché nella realtà era proprio il difetto a creare la bellezza.rnrnTaormina, 1932. «Fermo», quell'unica parola, pronunciata con decisione, attrae l'attenzione di Sebastiano Caruso, un ragazzo di diciassette anni, orfano di padre, la cui vita quel giorno cambia per sempre. L'uomo che ha parlato, il barone Ludwig von Trier, alto e sottile, pallido e vestito in modo impeccabile, è così diverso da chiunque viva a Taormina, che la curiosità di Sebastiano si accende, soprattutto per via della scatola misteriosa che lo sconosciuto tiene tra le mani. Quando il barone, fotografo e artista, lo scopre nell'atto di seguirlo, lo fa entrare in un mondo di cui Sebastiano non sospettava neppure l'esistenza. Grazie al ragazzo, che gli fa da aiutante e da modello, e a Elena Amato, governante premurosa, donna dotata di un'antica saggezza e di un passato misterioso, amica e sodale, Trier impara qualcosa sull'amore che nessuno gli aveva mai insegnato nella fredda casa in cui era stato cresciuto e da cui se ne era andato. Ma «dove c'è luce, c'è anche ombra» dice spesso Trier e, insieme alla luce che fa risplendere la bellezza, il barone sperimenterà anche l'ombra più cupa, la violenza fascista e il serpeggiare delle discriminazioni. E rischierà di esserne inghiottito. -
Il cielo più azzurro
Che cosa ti resta quando ti hanno tolto ciò che chiami casa?rn«Un libro importante con una trama tremendamente avvincente, che resterà con voi a lungo» – Booklistrnrn«Un romanzo che scalda il cuore» – Publishers Weeklyrnrn«I romanzi di Nadia Hashimi sono uno specchio della gloriosa ed enigmatica bellezza dell'Afghanistan di oggi e delle sue battaglie» – Khaled HosseinirnNessuna legge può avere il potere di distruggere una famigliarnrnHai dodici anni e sei nato in America. Tua madre è afghana e tutto ciò che sai di tuo padre è che una guerra stupida l'ha ucciso. Poi un giorno arriva la polizia, e vedi tua madre presa di forza e portata via, perché immigrata clandestina. La sua presenza è ""illegale"""" nel paese dove tu sei nato, cresciuto, l'unico paese che puoi chiamare """"casa"""". Comincia così la fuga di Jason, improvvisamente straniero a casa propria, per sfuggire alla polizia che ha preso sua madre, e per raggiungere New York, dove una zia è tutto ciò che gli resta della famiglia che credeva di avere. Una vera e propria avventura, per un ragazzino, nella giungla di una città che si rivela molto più amichevole del previsto. Soprattutto grazie a Max: conosciuta per caso in una corsia d'ospedale, dove Jason finisce per uno svenimento, Max è una ragazzina molto speciale, pronta ad aiutarlo e a dargli saggi consigli. Tra incontri bizzarri, nuove amicizie, paura e speranza, Jason riuscirà a ricongiungersi con la zia, e soprattutto a rivedere sua madre e a compiere quella che ormai è la sua missione: ricominciare daccapo, in America, con lei, che nel frattempo ha chiesto asilo politico. Perché nessuna legge può avere il potere di distruggere una famiglia. Dall'autrice dei bestseller internazionali «Due splendidi destini», «Quando la notte è più luminosa» e «La casa senza finestre», amata anche da Khaled Hosseini, un libro urgente, vero, che affronta uno dei temi più tragici e spinosi del nostro tempo con una scrittura cristallina ed emozionante. Nessuna legge può avere il potere di distruggere una famiglia."" -
Dentro il cuore di Kobane
Rojava, Siria, 2014. Per due ragazze di quindici anni è una sfida diventare donne in un paese devastato dalla guerra, dove a determinare il loro futuro sono troppo spesso gli uomini, o i proiettili. Delal, costretta a sposare un uomo violento e molto più grande di lei, sogna di fuggire il più lontano possibile dal villaggio in cui vive. La sua migliore amica Aniya ha appena perso sua sorella, uccisa in uno scontro a fuoco contro gli spietati soldati di Daesh. Due destini diversi che si intrecciano una notte, quando le due amiche fuggono insieme per unirsi alle file dell'esercito delle combattenti curde. Decise a rivendicare il proprio libero arbitrio. A riprendere in mano le redini del proprio destino. E a raggiungere Kobane, la città più di tutte simbolo di resistenza e speranza al femminile. -
Perdenti con le ali
Quando Marco e Carla, due ragazzini innamorati del ciclismo, vengono a sapere che potranno seguire il Giro d'Italia non stanno più nella pelle. Ma a sfrecciare davanti ai loro occhi non sono solo i grandi campioni in lotta per la mitica maglia rosa: nelle ultime posizioni due ciclisti improvvisati corrono la tragicomica gara per la maglia nera, quella che premia il corridore... più lento. Età di lettura: da 9 anni. -
Il bambino che faceva le fusa. Ediz. ad alta leggibilità
Pepe è una gatta molto sveglia che abita con la sua famiglia in un palazzo del centro. Un giorno avvista dalla finestra i nuovi vicini e il loro cucciolo umano: un bambino che le pare un po' strambo, perché non parla come le altre persone, sembra dire sempre di no e passa le sue giornate chiuso in cameretta. Per Pepe, che lo osserva curiosa, il fatto che il piccolo passi il suo tempo sempre chiuso in casa sembra un'ingiustizia inaccettabile e, anche se dovrà trovare un modo per comunicare con gli umani, farà di tutto, tutto, per tirarlo fuori da quelle quattro mura. Età di lettura: da 9 anni. -
Preghiera. Respirare la vita ogni giorno
Gli antichi dicevano che pregare è respirare. L'anima che non prega avvizzisce e muore. Che cos'è la preghiera? Per chi dobbiamo pregare? E perché? E poi, come? In questo ricco breviario spirituale, papa Francesco racconta la sua esperienza di dialogo con il Creatore, invitandoci a dare del Tu a Dio, a chiamarlo papà, a gettare in Lui ogni angoscia e preoccupazione. Un piccolo libro, che può diventare un prezioso compagno di viaggio, grazie anche alla raccolta di oltre 100 preghiere a cui attingere parole per ogni tempo e ogni occasione: per l'affidamento e la richiesta di protezione, per il coniuge e i figli, per una guarigione fisica o spirituale, per il lavoro, per la salvezza dell'anima, per un lutto, per le grandi feste liturgiche dell'anno. Un vademecum per imparare a stare in compagnia dell'Altissimo, perché come ci assicura Francesco: «Pregare è lasciarsi meravigliare da Dio, e non ripetere a pappagallo!».