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Olympo's Got Talent. Tre dee alla scuola media
La scuola è una tortura? Nell'antica Grecia più che altri era una fatica colossale... soprattutto se sei una ragazza e vuoi sognare in grande! Poi però arrivano le dee più cool e l'occasione della tua vita diventa un talent show!rnCrono, il dispettoso dio del tempo, ha colpito ancora. Dopo aver mandato Atena, Artemide e Afrodite nel futuro, ha pensato bene di spedire due giovani mortali nel passato. E che passato! Amerigo e Ste, già con le Olympos Girls nella loro prima missione, si ritrovano nell'età di Pericle. All'ombra del Partenone in costruzione incontrano Stratonice, una ragazza molto avanti, che sogna di cambiare il mondo! E quello antico, di mondo, ricorda parecchio quello del futuro. Tra emergenze ambientali, oracoli oscuri come la dimora di Ade e fanciulle ribelli, i due dovranno chiedere aiuto alle loro dee preferite per tornare a casa. Ma prima dovranno dare un contributo al talent show più rivoluzionario dell'antichità, da cui sembra dipendere il destino dell'intera umanità. -
Nel cuore della notte
Il telefono non smetteva di suonare. Un suono misterioso e minaccioso, che continuava imperterrito...rnrnDenny Colbert è un tipo silenzioso e riservato, che cerca sempre di non farsi notare. Lo stesso fa il padre, un uomo solitario che cambia spesso città e lavoro e parla malvolentieri con gli estranei. Perché, quando arriva Halloween, il loro telefono comincia a squillare nel cuore della notte? Qual è il loro segreto? Denny non sospetta che dall'altra parte del filo c'è un cacciatore spietato e paziente, inimmaginabile e infido, che da anni sta tessendo la propria tela. Età di lettura: da 10 anni. -
I miti greci in rima. Ediz. a colori
Dei ed eroi, amori e lotte, capricci e avventure. Le storie che da migliaia di anni appassionano i lettori di tutte le età, raccontate in rima!rnSpesso crudeli e assai vendicativi si dimostrano gli dei con i vivi; e combinano ogni sorta di pasticcio, quando agiscono soltanto per capriccio. Come avviene nelle storie seguenti dove i capricci appaiono evidenti.Capricciosi gli dei, ma a loro uguali sono spesso anche i miseri mortali... -
Odierai il prossimo tuo come te stesso. Perché abbiamo dimenticato la fraternità. Riflessioni sulle paure del tempo presente
Perché abbiamo dimenticato la fraternità.rnRiflessioni sulle paure del tempo presente.rnrnrn«Ama il prossimo tuo come te stesso»: è il comandamento evangelico forse più difficile da rispettare, oggi, in un Paese incattivito, dove i rapporti e la comunicazione sono dominati dall’aggressività, le porte delle case sono chiuse agli estranei, le donne e gli immigrati sono vittime frequenti di violenze verbali e fisiche. Dove l’inimicizia e le fratture si propagano anche all’interno della comunità dei credenti. Come uomo di Chiesa, Matteo Zuppi ritiene urgente affrontare la questione dell’odio, un sentimento che ci disumanizza e ci condanna alla solitudine. Tanto più se lo percepiamo come forza capace di proteggerci dalle minacce e ripagarci delle ingiustizie subite. Tessendo una riflessione in dialogo con scrittori, filosofi e teologi, attingendo a vicende storiche ed esperienze personali, il cardinale di Bologna si interroga sulle paure che alimentano l’ostilità e l’intolleranza. E indaga le conseguenze dell’individualismo sfrenato che induce le persone a idolatrare il benessere personale e le rende impermeabili alla sofferenza altrui, ma anche più fragili e incapaci di pensarsi in relazione agli altri. L’odio ha una capacità distruttiva spaventosa: non lo si può giustificare né tollerare. Bisogna rigettarlo. L’antidoto a questo veleno è l’amore. Non solo per i cristiani. Anche per i non credenti e i fedeli di altre religioni, l’unica risposta possibile è la fraternità. L’invito di Matteo Zuppi è una sfida: a ritrovare l’autentica solidarietà, intesa come forte partecipazione alla vita degli altri; a guardare al pluralismo religioso come un’opportunità per ritrovare le ragioni della propria fede; a promuovere l’accoglienza che difende e crea la vita; ad aprirsi all’amore, forza creativa capace di cose grandi, che costituisce la dimensione più autentica di ogni essere umano. -
La bambina d'argento
Sospesa tra memoir e reportage, una storia che non lascia indifferenti, perché ci invita a considerare le conseguenze e il prezzo delle nostre scelte e del nostro stile di vita.rn«Un reportage impressionante» – La LetturarnStoria vera di Alicia che ogni notte scende in miniera. Verso le sei di sera, come ogni giorno, la montagna inizia a sputare uomini azzurri. Escono a migliaia dalle miniere del Cerro Rico, la montagna che domina la città di Potosí, in Bolivia. È conosciuta per le sue miniere di argento, le più ricche del mondo, ma i minatori la chiamano «la montagna che mangia gli uomini». Alla stessa ora, come ogni sera, Alicia si prepara a scendere nelle viscere della Terra. Ha quattordici anni e lo fa da quando ne aveva dodici. È una degli oltre tredicimila minori che lavorano in miniera, e che ufficialmente non esistono. Per una notte a spingere carrelli da centinaia di chili su per binari pericolosi e respirare polveri tossiche, che hanno già ucciso suo padre, e con il rischio di essere violentata, Alicia viene pagata venti pesos, due dollari, quattro volte in meno della paga di un adulto per lo stesso lavoro. Ma per la sua famiglia fanno la differenza tra sopravvivere e morire di fame. Alicia, i suoi coetanei, e le migliaia di uomini che notte e giorno sventrano la montagna, trasformandola in un guscio sempre più vuoto e fragile, vivono in condizioni disumane: la polvere d'argento penetra nel sangue e nei polmoni, l'aspettativa di vita è brevissima. Alcolismo e violenza sulle donne, malattie dovute alla malnutrizione e alla scarsa igiene sono a livelli altissimi. Gli incidenti sul lavoro sono molto frequenti, e le morti non fanno quasi più notizia. Ad avvantaggiarsi di quella ricchezza sono le multinazionali straniere, spesso con l'appoggio dei governi, in qualche caso conniventi nel soffocare - anche nel sangue - il dissenso dei lavoratori. -
Non mi sono mai piaciuta
Valentina non si è mai piaciuta.rn«Pesavo 37 chili, mi sono messa a piangere ma ero felice.» rnrnÈ timida e ama tanto stare da sola, solo la musica può restare. L'immaginazione è la sua casa, si distrae in fretta e parla tanto. Non è felice, o forse sì ma non lo capisce neanche lei. C'è una voce in testa che non si stacca. Non vuole liberarla. Chissà se la punirà prima o poi. Valentina è dura ma non lo è. È bella, dicono. Ma lei odia specchiarsi. Ascolta tanto e pensa troppo. Le passa tutto addosso ma non scivola mai. Tiene tutto. E manda giù. Prima o poi passa, dice sempre. Non dorme, lei ama la luna. Ama il cielo scuro e le stelle. La notte la possiede. Lei è il sole ma è anche la luna. Le piace perdersi, ma anche ritrovarsi. Perdersi la fa scappare dove niente può ferirla. Fugge per anni, è la cosa che preferisce fare, volare via. Le piace giocare con il destino, non è sempre attenta. Cuore grande. Però vuole essere più leggera. Valentina odia le sue gambe. Non vuole mangiare più. Valentina non vuole sentire più. Valentina non vuole vedere più. Valentina non vuole vivere più. Ha freddo e non ride più. Non ama nessuno. Valentina ha il viso scavato. Vuole essere più leggera. Ce la può fare, dice. Valentina non riesce a camminare, ma forse è solo stanca. Sarà sicuramente così. Le gira sempre la testa e dice che parlare è faticoso. Non ha più amici ma non sembra triste. Non sembra felice. Non sembra e basta. -
I figli del debito. Come i nostri padri ci hanno rubato il futuro
Il ritratto di una generazione arrabbiata con la politica.rnrn«Noi siamo la Debt Generation, noi siamo quelli che hanno dovuto cominciare a restituire i soldi, siamo quelli a cui hanno lasciato in eredità la bancarotta.»rnrn Il ritratto di una generazione arrabbiata con la politica, un viaggio alla radice economica del malessere e delle frustrazioni di chi ha cominciato a lavorare e ad affacciarsi alla vita pubblica dalla metà degli anni Novanta in poi, ed è arrivato quando i cordoni della borsa erano ormai chiusi e il tavolo spazzolato. Con un debito pubblico gigantesco, ereditato dalle generazioni precedenti, la Debt Generation non ha avuto spazi di manovra soprattutto perché dal 1992 lo Stato ha invertito la tendenza e ha cominciato a drenare risorse dal Paese, per cercare di ripagare i debiti contratti. Questo libro è la storia di una grandissima fregatura, nata dal sogno di far correre i propri figli e finita per azzoppare i figli di tutti. -
Il mio peggior... amico
Dexter odia già tutti, il bidello, la maestra, i suoi compagni che ridono di lui. Ce n'è uno, in particolare, che proprio non sopporta: quel ragazzino grande e grosso, con i capelli biondi sempre pettinati, che fa di tutto per essere suo amico. Chissà perché, poi, ci tiene così tanto? -
Le bugie di Camilla. Ediz. a colori
Da un po' di tempo Camilla racconta bugie sia a casa che a scuola, e la mamma non sa cosa le stia succedendo. Camilla sostiene che fa così perché ha voglia di inventare storie da raccontare. Finché il comportamento del bullo della classe le fa capire che forse è meglio dire sempre la verità... Età di lettura: da 5 anni. -
Un amico per Dragone. Ediz. a colori
C'era una volta un drago blu che si chiamava Dragone e aveva una casetta tutta per sé. Ma si sentiva molto solo e così decise di girare il mondo alla ricerca di un amico. Andò nel bosco, in riva al fiume, nello stagno, ma nessun animale aveva voglia di fare amicizia con lui... Età di lettura: da 5 anni. -
Guarda, c'è un porcello che vola! Ediz. ad alta leggibilità
C'erano una volta tre porcelli, diversi da quelli della storia che tutti conoscono. Anche questi tre porcelli decidono di andare ad abitare ciascuno per conto proprio. Così si mettono in viaggio, per cercare un buon posto dove costruire le loro case. Come andrà a finire questa volta? Età di lettura: da 5 anni. -
Il mondo dei dinosauri
I dinosauri sono vissuti tanti anni fa, ma per fortuna sappiamo quasi tutto di loro. Triceratopi, diplodochi e tirannosauri ti aspettano per un viaggio nella preistoria! Età di lettura: da 5 anni. -
Zazì, i maschi si vestono di rosa? Ediz. ad alta leggibilità
Zazì vorrebbe un pallone da calcio e quando le regalano un vestito rosa pieno di fiocchi non vuole saperne di indossarlo. Il suo amico Max prova a convincerla in ogni modo, ma Zazì ha un'altra idea in testa... Età di lettura: da 5 anni. -
Una stella tutta per me. Ediz. a colori
Piccolo Drago ha mille sogni: vorrebbe diventare grande come papà e sputare fiamme lunghissime, vorrebbe andare in gita con Nonno Drago e soprattutto vorrebbe trovare il coraggio per parlare alla draghina più bella che conosce. Età di lettura: da 4 anni. -
Bruno lo zozzo e la collezione di mostri. Ediz. a colori
A scuola è scoppiata la mania delle collezioni e tutti i compagni di Bruno sono impegnati a scambiarsi minerali, figurine, stickers. E così Bruno decide di collezionare... mostri! Mostri dello stanzino, mostri del bagno, mostri pelosi... Ma sarà davvero una buona idea? Età di lettura: da 4 anni. -
Mi compri una ruspa (vera)? Ediz. a colori
Con una ruspa si possono fare un sacco di cose: portare a spasso gli amici, raccogliere i fiori, costruire i castelli di sabbia, aiutare le vecchiette ad attraversare la strada... Insomma, una ruspa (vera) è quasi meglio di un fratello! Età di lettura: da 4 anni. -
Il pappagallo francese. Ediz. a colori
Riki non vuole un cane o un gatto, come tutti i bambini, ma un pappagallo che sa parlare. Franci, però, se ne sta sempre zitto e Riki non capisce perché. Poi un giorno il suo amico comincia a ripetere una parola che Riki non conosce: libertà... cosa vorrà dire? Età di lettura: da 4 anni. -
La conferenza degli animali. Ediz. ad alta leggibilità
Gli animali sono davvero stufi di vedere gli uomini combinare guai, calpestare la natura e farsi guerra tra sé, senza minimamente pensare al bene dei bambini e alle conseguenze che i loro gesti insensati hanno sul mondo! È necessario correre ai ripari: gli animali decidono di prendere in mano la situazione e organizzare una grande conferenza a cui parteciperanno tutte, ma proprio tutte le specie del pianeta: le malefatte degli uomini hanno le ore contate! Nel loro quartier generale, gli animali troveranno il modo di convincere i potenti della Terra a mettere uno stop, una volta per tutte, alle guerre e alle ingiustizie. Per lasciare ai bambini un mondo in cui a dominare saranno solo pace e fratellanza. Prefazione di Roberto Denti. Età di lettura: da 7 anni. -
La gatta magica
Tra le fate e le creature di un bosco incantato, sotto gli occhi di una civetta saputella e di un grande pino parlante, nasce la piccola gatta Fantàsia: i suoi occhi sono blu, il suo pelo è color miele e cioccolato, le sue zampine candide come neve. Ma non lasciatevi ingannare... perché Fantàsia, insieme alla sua padroncina Lunadea, ne combinerà di tutti i colori! Età di lettura: da 7 anni. -
Un' orrenda gita con la maestra mannara
Brutti, sporchi, puzzoni, maleducati: a Miss Lupoi si spezza il cuore all'idea di lasciare i suoi mostriciattoli. Però la supplenza è finita. Che fare? Ci pensa il direttor Frankenstein: la maestra mannara dirigerà il laboratorio di mostrologia astronomica e porterà tutti a fare una gita. Dove? Su un pianeta abitato da mostruose creature... Età di lettura: da 7 anni.