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Nel cuore della foresta. Un viaggio attraverso gli alberi
Una celebrazione della magica capacità di trasformazione degli alberi, condotta attraverso l'esplorazione di quello che l'autore definisce il 'quinto elemento', il legno, cosi come si presenta nella natura, nell'arte, nella nostra cultura e nelle nostre vite. Partendo dall'albero di noce della sua fattoria nel Suffolk, Roger Deakin viaggia attraverso la Gran Bretagna, l'Europa, l'Asia Centrale e l'Australia per riflettere sul nostro profondo, ancestrale rapporto con gli alberi e i boschi. In questo viaggio incontra ogni tipo di abitante delle foreste - umano, animale, vegetale e persino mitico vive in tende, carri e capanne, cammina alla ricerca del melo selvatico fra le foreste del Kazakistan, del noce in quelle del Kirghizistan, nuota nei boschi dell'Haut-Languedoc, e cerca le bacche selvatiche con gli aborigeni nell'outback australiano. AI tempo stesso autobiografia, libro di storia, narrazione di viaggio e saggio di scienze naturali, ""Nel cuore della foresta"""" è una profonda e intima evocazione dello Spirito degli alberi, attraversata da una vena narrativa e lirica assolutamente unica nel suo genere. Una poesia che nasce dall'osservazione esatta, quasi scientifica, eppure radicata in un rapporto con la terra al di fuori del tempo; preistoria, medioevo, romanticismo e modernità."" -
Fondamenti di pedagogia musicale
Un volume in cui si organizzano per la prima volta in modo sistematico le ricerche, le riflessioni e le esperienze maturate dal più autorevole tra gli studiosi di pedagogia e didattica musicale in più di quarant'anni di lavoro. Carlo Delfrati riassume e analizza tutte le problematiche che si presentano nei diversi ambiti dell'educazione musicale (dall'ascolto alla produzione, all'ideazione ecc.), sia ai livelli primari (scuole dell'obbligo) sia ai livelli avanzati (conservatori, scuole di musica). Mette a confronto i modelli educativi ereditati dalla tradizione e ne elabora uno proprio, che si propone di sintetizzarli e superarli, offrendo una visione critica e dinamica al tempo stesso sulle singole questioni essenziali dell'insegnamento musicale. -
Jazz! Una guida completa per ascoltare e amare la musica jazz
Il jazz è stato spesso definito l'unica forma originale di arte americana o la musica del ventesimo secolo per eccellenza; eppure, malgrado questi appellativi trionfali, si può dire che il jazz sia rimasto anche una delle forme di espressione più spesso fraintese. Nato come musica etnica, si è progressivamente spostato al centro della scena culturale diventando la musica americana più popolare, per trasformarsi subito dopo in avanguardia, di nuovo musica di una minoranza - una combinazione di intellettuali, alternativi e appassionati di ogni parte del mondo.Tutto questo in meno di mezzo secolo. Adesso, prossimo a compiere i suoi primi cento anni, il jazz si è frammentato in molte cose diverse per persone diverse: per qualcuno è una musica d'avanguardia, per altri invece è musica della tradizione. Ma il jazz è qualcosa di più che musica: ha una storia e una tradizione di pensiero, un immaginario e un vocabolario; ha la sua agiografia, con i suoi santi via via eletti oppure rimossi dal pantheon. È una forma d'arte in cui molti diversi codici simbolici vengono ora creati: su disco, nei film, nell'arte, nella letteratura, nella pubblicità, nella moda, nella lingua, persino nel cibo e nelle bevande. Questo libro si propone come un'introduzione generale al mondo del jazz, alla sua storia, ai suoi personaggi, al suo linguaggio e alla sua discografia. -
Il ritmo, la musica e l'educazione
Compositore, direttore d'orchestra e didatta ammirato da alcune delle personalità più importanti dell'ambiente artistico e intellettuale della prima metà del Novecento - Appia, Stanislavskij, Max Reinhardt, Diaghilev, Nijinsky ira gli altri - Emile Jaques-Dalcroze (Vienna 1865 - Ginevra 195O) ha lasciato una traccia indelebile nella pedagogia moderna. Contro l'arido grammaticalismo e nozionismo della didattica ottocentesca, ha per primo rivendicato la centralità del corpo come fucina, laboratorio in cui la musica prende forma e senso, a cominciare dal ritmo. Nella ritmica, o euritmica (questo il nome che Dalcroze diede al suo sistema), il corpo è coinvolto per intero, nel ventaglio delle sue funzioni: respirazione, controllo della tensione muscolare, equilibrio, pratica di movimenti diversi compiuti con le diverse membra; acquisizioni che si rivelano preziose anche per l'insegnamento degli strumenti. L'interesse per queste idee non si limitò al mondo musicale, e Jaques-Dalcroze, oltre ad aver esercitato un influsso determinante sul teatro, è considerato uno dei principali innovatori della danza del XX secolo. Questo libro, pubblicato per la prima volta a Parigi nel 1919, raccoglie alcuni degli scritti fondamentali di Jaques-Dalcroze, e rappresenta la migliore via d'accesso a un pensiero e a un metodo che mantengono intatta la loro attualità. -
Milano fantasma
Da una parte una città difficile come Milano, con le sue dilaganti brutture e le sue nascoste bellezze, dall'altra uno scrittore e un pittore, con le loro idiosincrasie e il loro sguardo. Sottoponendo la città al fuoco incrociato delle rispettive incursioni, Michele Mari e Velasco Vitali hanno lottato, prima ancora che con il loro oggetto, con la propria mente, per liberarla da quell'abitudine e da quegli automatismi percettivi che impediscono la ""visione"""". Accostandosi alle piazze, alle chiese, agli edifici industriali, ai quartieri come fosse la prima volta, Mari e Vitali hanno intuito (in latino intuire significa """"vedere dentro"""") la segreta personalità, a volte l'insospettabile fascino: chi avrebbe mai pensato che anche piazzale Loreto, come Berlino, ha un cielo pieno di angeli? Città non turistica per eccellenza, Milano ha assecondato gli autori nel proposito di tenersi il più lontano possibile dallo spirito di una guida: di conseguenza, non sempre sono i luoghi più illustri della città a godere dell'attenzione maggiore; al contrario spiccano le scelte sentimentali, quelle che fanno del Museo della Scienza e della Tecnica o di un vecchio deposito tramviario luoghi magici e discontinui al tessuto urbano. Così chi percorrerà questo libro avrà l'impressione di muoversi in una città sconosciuta, una città fantasma."" -
Musica e educazione estetica. Il ruolo delle arti nei contesti educativi. Atti del convegno (Pisa, 17-18 ottobre 2008)
Un volume che si pone l'obiettivo di orientare verso i principali nodi di una problematica educativa, la cosiddetta ""questione estetica"""", allo stesso tempo antica e mai sistematicamente indagata, provando a superare la visione riduzionista che vorrebbe contrapposte la musica (e le arti) in quanto esperienza e la musica (e le arti) come disciplina. Sono qui raccolti i contributi di musicologi, compositori, pedagogisti e insegnanti di discipline artistiche relativamente alle valenze dell'educazione estetica nei vari contesti scolastici, a partire da quanto emerso nel corso del Convegno nazionale SIEM Musica: forme di linguaggio, linguaggio delle forme. L'esperienza estetica come bisogno e come risorsa (Pisa, 17-18 ottobre 2008). I contributi sono ordinati in tre ampie sezioni: riflessioni che contestualizzano e attualizzano i concetti propri dell'estetica all'interno delle specifiche problematiche musicali (in special modo rispetto alla dimensione didattica), alla luce delle acquisizioni prodotte in campo filosofico, musicologico, psicologico, pedagogico; colloqui sulla valenza formativa dell'educazione estetica, con particolare attenzione alla musica, affrontati da diversi osservatori (prospettiva musicologica, estetica, antropologica, compositiva); argomentazioni di tipo metodologico e didattico e di ricaduta nei contesti operativi, in un'ottica di confronto con altre esperienze estetiche (danza, teatro, arti visive ecc.)."" -
Il jazz. L'era dello swing. I grandi solisti. Hawkins, Tatum, Billie Holiday, Charlie Christian
Prosegue con questo volume l'edizione italiana del grande affresco di Gunther Schuller dedicato alla storia del jazz. Nei quattro volumi precedenti l'opera ha esplorato le origini, gli anni Venti, la triade Armstrong-Ellington-Goodman e le orchestre nere; questo nuovo ampio capitolo si concentra sull'analisi di tredici figure di grandi solisti improvvisatori: i tre giganti del sax tenore, Coleman Hawkins, Lester Young e Ben Webster, i tre maestri della tromba, Bunny Berigan, Roy Eldridge, Red Allen, il trombonista Jack Teagarden, il clarinettista Pee Wee Russell, i grandi del pianoforte Teddy Wilson e Art Tatum, lo xilofonista Red Norvo, il caposcuola della chitarra elettrica Charlie Christian e l'indimenticabile cantante Billie Holiday. Un fascinoso panorama di personalità e stili contrastanti, tutti emersi nell'ambito del periodo swing. In queste analisi, Schuller mostra ancora una volta la sua profonda conoscenza delle peculiarità tecniche di ciascuno strumento e l'abituale chiarezza nel mettere a fuoco le rispettive individualità e poetiche artistiche. Il lavoro, rivisto e aggiornato da Marcello Piras in collaborazione con l'autore, è integrato da un glossario e una discografia. -
Il jazz in Italia. Dallo swing agli anni Sessanta. Vol. 2
Un grande sforzo storico e documentario mai concepito per raccontare gli uomini, i luoghi e le vicende del jazz in Italia. Riprendendo la narrazione là dove si fermava nel precedente ""Il jazz in Italia. Dalle origini alle grandi orchestre"""", assistiamo all'esordio di Gorni Kramer e alla comparsa dello Swing italiano, con il suo intrico di parabole individuali di musicisti, nascite e scioglimenti di complessi e orchestre, sullo sfondo di sale da ballo e alberghi, ristoranti e studi di incisione in cui il jazz prosperò nel nostro Paese come in tutto il mondo. Quindi la guerra, le stragi, l'Italia divisa, il jazz come megafono di propaganda radiofonica 0 di intrattenimento, l'avanzata degli Alleati, la Liberazione con la gente che balla dappertutto, la fioritura degli hot club, l'avventura del jazz moderno e la riscoperta delle origini, la stampa e gli intellettuali, la radio, la televisione e Cinecittà, i festival e le città di provincia. Non vi è aspetto di questa storia che la ricerca di Adriano Mazzoletti passi sotto silenzio. Il lettore viene accompagnato fino alla metà degli anni Sessanta tra nomi oggi dimenticati e altri invece ben vivi nel ricordo di molti: Enzo Ceragioli e Alfio Grasso, Nunzio Rotondo e Armando Trovajoli, la Roman New Orleans Jazz Band e Giampiero Boneschi, Franco Cerri e Piero Piccioni, Gilberto Cuppini e Umberto Cesari, Gianni Basso e Oscar Valdambrini, Henghel Gualdi e Nicola Arigliano. Chiude l'opera un ricco apparato di appendici e una discografia di straordinaria completezza."" -
Il jazz. L'era dello swing. Le orchestre bianche e i complessi. Glenn Miller, Artie Shaw, Woody Herman, Nat King Cole
L'edizione italiana della grande opera musicologica di Gunther Schuller giunge a compimento con il sesto volume. Dopo aver esplorato le origini, gli anni Venti, la triade Armstrong-Ellington-Goodman, le orchestre nere e i solisti Swing, l'Autore affronta tre argomenti separati e non connessi tra loro. Per prime vengono le orchestre bianche (con l'eccezione di Benny Goodman, già ospitato nel terzo volume). Questa sezione vede sfilare una serie di figure tra le più popolari del jazz d'anteguerra, come Artie Shaw, Jimmy e Tommy Dorsey, Glenn Miller, Charlie Barnet, Harry James e Gene Krupa. Segue un ampio panorama delle orchestre regionali, che integra ed espande la trattazione già inclusa nel secondo volume, con numerose schede su formazioni di regola ignorate dalle storie. Da ultimo vengono i piccoli complessi non associati alle figure finora trattate, in particolare il trio di Nat King Cole. In queste analisi, Schuller conferma ancora una volta la sua straordinaria conoscenza delle peculiarità di linguaggio di ciascuno strumento e l'abituale chiarezza nel mettere a fuoco le personalità e poetiche dei vari musicisti. Il lavoro, rivisto e aggiornato da Marcello Piras, è integrato da Glossario e Discografia. -
Piano Notes. Il pianista e il suo mondo
In questo libro, Charles Rosen distilla una vita intera di pratica e riflessione per condurre il lettore attraverso la reale esperienza di suonare questo indocile animale da concerto. Partendo da una lucida analisi del rapporto fisico intensissimo che lega il musicista al suo strumento, Rosen affronta uno dopo l'altro i maggiori problemi, gli aspetti meno noti e i grandi miti da sfatare della vita e del mestiere di pianista: il rapporto tra virtuosismo ed espressività, il problema del suono e del timbro, i pregi e i difetti della meccanica, l'esecuzione in pubblico e i suoi trabocchetti, gli studi in conservatorio, splendori e miserie dei concorsi pianistici, l'avvenire della musica per pianoforte. Con un linguaggio sempre leggero e ricco di digressioni e aneddoti, alternando frammenti di storia della musica e dell'esecuzione pianistica a acute osservazioni su composizioni del repertorio classico, racconti spesso di prima mano sui grandi interpreti a considerazioni di estetica e sociologia, Rosen riesce nel miracolo di gettare un fascio di luce inaspettata su un territorio che pensavamo di conoscere già a menadito. La forza di questo libro non è solo quella di stimolare nel lettore, musicista o semplice appassionato che sia, la riflessione ritica su una tradizione culturale e musicale, ma di farlo attraverso una solida passione e un contagioso buonumore. -
Leo e la cravatta infinita. Ediz. illustrata
Nella fabbrica diretta dal severissimo dott. Millemiglia (la Millemiglia S.p.A.) i dipendenti sono costretti a portare cravatte più o meno lunghe a seconda del grado che occupano : le cravatte degli impiegati semplici spuntano a malapena fuori dal nodo; quelle dei dirigenti sono così lunghe che escono da sotto la porta dei loro uffici; la cravatta di Millemiglia pare sia addirittura infinita. Ma qualcosa non funziona... Sarà Leo, 8 anni sulle spalle, a seguire la cravatta che, lunghissima, esce dalla fabbrica e serpeggiando nell'erba si perde all'orizzonte oltre la collina. Giunto alla fine del viaggio, non solo trova la soluzione al mistero della cravatta infinita, ma riesce persine a risolvere i problemi che affliggevano la Millemiglia S.p.A. Età di lettura: da 6 anni. -
Roma. Con cartina
Che cosa incontrerete a roma? Il ribelle dell'arte, Caravaggio, alla Galleria Borghese; un aperitivo alla moda nel divertente allestimento di un'ex officina meccanica, Freni e Frizioni; una Galleria degli Specchi che è una Versailles in miniatura, a Palazzo Doria Pamphilj; lucchetti chiusi, simbolo dell'amore eterno, a Ponte Milvio; idee per diventare veri seguaci della moda, in Via del Boschetto; l'anticonformismo dei centri sociali. Alla guida è allegata una cartina pieghevole a colori. -
Poesie di viaggio
Il viaggio è essenzialmente uscita di sé al fine di un ritorno, ma modificati, iniziati da ciò che sta al di fuori di noi. Non esiste scrittore che salpi senza tornare, senza cioè aver consegnato al lettore, alla comunità da cui era partito, un resoconto della sua avventura, un diario di bordo che amplifica la conoscenza del mondo dei terrestri impauriti dall'esperienza del viaggio, ma desiderosi di conoscere che cosa accade oltre l'orizzonte. Il viaggio in letteratura è più di un genere, è piuttosto un nervo, un cardine dell'esperienza letteraria stessa. Che ha costruito una ricca tradizione nella narrativa, non nella poesia. Credo la ragione sia approssimabile: la poesia è in se stessa un viaggio assoluto, azzera spesso la questione della distanza geografica. Spesso, non sempre. Uno degli inesauribili paradossi su cui la poesia pare costituita: non esiste un vero e proprio genere di poesia di viaggio, quando invece la poesia viaggia più della prosa, essendo per definizione ubiqua. Il fatto poi che non esista un genere codificato di poesia di viaggio (come esiste invece quello della poesia d'amore, ad esempio) non significa che il viaggio non ispiri grandissime opere poetiche, e che in alcuni casi non ne sia proprio il motore, il segreto e l'impulso dinamico. -
La mia piccola officina delle storie
"21 frasi per 194.481 storie"""". Assurde, poetiche, surreali, le possibili storie contenute in questo libro sono pressoché infinite. Storie brevi da costruirsi da sé: basta girare le alette e combinare in modo diverso ogni volta soggetto, azione e luogo. Ispirato a """"Cento mille miliardi di poemi"""" di Raymond Queneau, il libro aiuta a gustare il meraviglioso potere evocativo della lingua. L'ultima pagina è composta da alette bianche per permettere ai piccoli lettori di scrivere la propria storia e mescolarla con le altre. Età di lettura: da 6 anni." -
Perù. Ediz. illustrata
Una serie di brevi libri documentari su paesi e popoli. Il fascino di un viaggio intorno al mondo attraverso tradizioni, culture, storie illustrate con immagini molto particolari e curate, affidate ad artisti del luogo o vissuti a lungo nel paese. Questo volume tratta del Perú. Età di lettura: da 8 anni. -
Strilli e pipistelli. Tra letti vuoti e libri notturni. Ediz. illustrata
La ""Calamitica terza E"""" passerà una notte in biblioteca! Servono sacchi a pelo e pile e, soprattutto, il permesso dei genitori. Il piano dei bambini è di svegliarsi a mezzanotte per leggere storie di paura e di fantasmi alla luce di una candela, e di festeggiare l'arrivo dell'alba con una colazione da paese della cuccagna. Ma nessuno ha pensato che la scuola di notte è abitata da altri personaggi... Le avventure della """"Calamitica terza E"""" sono raccontate direttamente dai protagonisti. A turno i bambini scrivono per non dimenticarle e per raccontarle ad altri bambini. Età di lettura: da 7 anni."" -
Anatuf e gli uomini blu. Ediz. illustrata
Con il piccolo Anatuf in un viaggio immaginario tra Algeria, Libia, Niger e Mali per conoscere i tuareg, gli uomini blu che abitano tra le dune del Sahara. Età di lettura: da 6 anni. -
Il paradiso ritrovato. Sulle tracce del giardino dell'Eden
Sembra che da quando l'uomo è stato cacciato dal giardino dell'Eden per avere mangiato il frutto proibito, abbia cercato disperatamente di farvi ritorno, o per lo meno di capire dove questo luogo meraviglioso e incantato, simbolo di un'armonia universale primigenia, si trovasse. Sant'Agostino aveva una sua teoria, e così anche i dottori della Chiesa e i monaci medievali, Calvino e Cristoforo Colombo. Ma il fatto meno noto è che, anche dopo che Darwin e la teoria evoluzionistica hanno cambiato in maniera irreversibile il nostro modo di pensare l'origine dell'uomo, una schiera di scienziati, storici e archeologi ha continuato a cercare il Paradiso terrestre, localizzandolo con sicurezza (quasi) assoluta e con inconfutabili prove ora al Polo Nord ora nell'Ohio, in Mesopotamia o nel deserto somalo. ""Il paradiso ritrovato"""" è la storia di questi tentativi, narrata con grande intelligenza e humour; la cronaca di una magnifica ossessione che ha coinvolto grandi personaggi dell'archeologia mesopotamica, uomini d'affari cinesi, ingegneri idraulici inglesi, serissimi presidi di importanti università americane. Questo libro è un racconto veritiero e storicamente accurato, che guida con mano leggera il lettore attraverso dispute religiose e archeologiche sconcertanti e spesso involontariamente divertenti, sulla spinta del fascino senza tempo che pochi, enigmatici versetti biblici hanno esercitato sulla mente dell'uomo moderno, spaventato dal caos della civiltà."" -
Fratelli flagelli
Lucifer è capace di fare cose incredibili con la sola forza del pensiero, la piccola Dolce si rifiuta di parlare e di crescere, Rocco cerca di allungarla tirandola con degli elastici legati a braccia e gambe: ecco i tre ""Fratelli flagelli"""". Insieme vivono le più assurde e surreali avventure, divertendosi un mondo e naturalmente... combinando anche un mucchio di guai! Età di lettura: da 10 anni."" -
Milly e Molly vanno in bici
Milly e Molly pedalano veloci: non devono arrivare in ritardo dalla nonna! Le storie di Milly e Molly - ""diverse fuori, uguali dentro"""" - raccontano in modo vivace i grandi temi che aiutano a crescere in modo responsabile e nel rispetto degli altri. In questa storia il tema è la puntualità. Età di lettura: da 5 anni.""