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Aiuti pubblici ed ostacoli al libero mercato nello scenario globale. I rapporti tra le regole dell'Organizzazione mondiale del commercio e dell'Unione europea per la riduzione degli svantaggi com...
Sin dalle prime fasi di intensificazione degli scambi commerciali su scala globale è emersa una generalizzata consapevolezza degli effetti, distorsivi per il libero mercato, provocati dagli aiuti pubblici per le imprese. Dopo gli insuccessi delle risposte unilaterali al fenomeno, la comunità internazionale ha optato per la creazione di regole comuni attraverso la stipula di trattati internazionali. La presente analisi tenterà di fornire degli spunti di riflessione sugli strumenti anti-sovvenzioni approntati sia in sede regionale da parte dell'Unione europea (UE), sia in ambito multilaterale da parte dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), soffermandosi sulle principali dinamiche sottointese all'interazione dei due differenti ordinamenti giuridici ed all'attuazione interna della normativa OMC, nel tentativo di cogliere le principali ripercussioni per le imprese, italiane ed europee, operanti nello scenario internazionale. -
La sociologia tra modernità e postmodernità
Questo volume raccoglie alcune riflessioni sulle sfide poste dal passaggio dalla modernità alla crisi postmoderna dei valori tradizionali: la scienza come forma pura del sapere, la ragione come paradigma della civiltà, la sconfinata fiducia nel progresso scientifico lasciano il posto a una crescente consapevolezza che la ragione non può essere l'unico strumento della conoscenza, bensì la sfera emotiva gioca un ruolo determinante nella comprensione dell'agire sociale. La riflessione si snoda attraverso prospettive diverse e complementari illustrando il nuovo ruolo dell'agire creativo, delle emozioni, della comunità e identità nel proporre una geografia complessa del postmoderno, filtrata attraverso la lente dei classici della sociologia. -
Gamma cromatica
"Le composizioni di Serena Cavallini tramite il lirismo autentico esprimono un sentire delicato e profondo, ma rifuggono dal sentimentalismo di maniera. Serena cerca una razionalità e un distacco che nelle intenzioni si avvicinano al """"credo"""" verista, ma non riesce - per fortuna, a mio avviso - a prendere le distanze dai contenuti che la coinvolgono nell'intimo. Le sue immagini, dietro l'apparente nitidezza, consentono una lettura più raffinata, che conduce a esiti formali e concettuali di notevole forza e complessità, tanto da indurre il lettore a un'esegesi di secondo livello."""" (Sandro Allegrini)" -
Non è colpa mia. Voci di uomini che hanno ucciso le donne
Una giornalista e una psicologa insieme per capire cosa passa nella mente e nel cuore degli uomini che hanno ucciso le loro donne, per tentare di riconnettere esperienze di femminicidi alla realtà dei fatti ma, anche, al contesto culturale e al percorso psicologico che porta uomini normali a diventare assassini e a non assumersene, però, nel profondo, la responsabilità. Dalle interviste di Luca, Giacomo, Luigi risulta chiaro che non sono mostri, non sono malati. Sono persone normali. Le autrici lo affermano con forza: non ci sono raptus, né scatti d'ira, il percorso verso il femminicidio è più lungo, lastricato di silenzi, di prigioni culturali, di diversi modi di intendere la vita, dell'incapacità di dare un nome ai sentimenti, alle situazioni e quindi di riconoscerle. «Arriviamo a un punto e decidiamo se usare la ragione o la forza. Se vogliamo mantenere ad ogni costo il potere su una persona fino ad arrivare a toglierle la vita o se vogliamo amare, liberamente, accettare che questo possa finire e possa far male.» Con Premessa di Gabriella Genisi e Prefazione a cura di Cristiana Mangani e Claudia Fulvi. -
La guerra del sale (1540). Paolo III e la sottomissione di Perugia
La ribellione del 1540, e la ""guerra del sale"""" che ne fu l'immediata conseguenza, costituiscono un momento fondamentale della storia di Perugia - con il definitivo assoggettamento della città alla dominazione pontificia - e tuttavia non completamente noto, né nelle cause, né nel suo svolgimento. L'aumento della pressione fiscale, la scomparsa delle libertà comunali, la formazione di nuove oligarchie, la crescente conflittualità tra il papato di Paolo III e l'impero di Carlo V, sono alcune delle questioni che si intrecciano nelle vicende perugine all'inizio degli anni Quaranta del Cinquecento. Incrociando il racconto delle antiche cronache con i documenti dell'epoca, rintracciati con un lungo lavoro di ricerca negli archivi italiani ed europei, l'autore compone una sintesi vivace e appassionante dei fatti di quei giorni."" -
Morlacchiana. Nuovi autografi di Francesco Morlacchi
Il titolo Morlacchiana si ispira alla Scarlattiana di Alfredo Casella, il divertimento per pianoforte e piccola orchestra del 1926 nel quale il compositore ha voluto rileggere in maniera vivace e brillante alcune pagine della tradizione musicale dei secoli passati. Nel nostro caso Morlacchiana sta ad indicare semplicemente una prosecuzione e una ""attualizzazione"""" degli studi dedicati al compositore perugino. Non sappiamo se la nostra Morlacchiana risulterà """"vivace e brillante"""" come la Scarlattiana. Leggera e scherzosa sicuramente sì. Il volume intende far conoscere nuovi autografi di Morlacchi, sia manoscritti di cui si aveva notizia ma che non erano stati localizzati, e sia manoscritti sconosciuti. La prima parte è dedicata agli originali che Rossi Scotti inviò all'editore Guidi di Firenze. La seconda ad altri autografi: una cavatina e un'aria buffa che il conte aveva donato a Città di Castello e a Gubbio rispettivamente; una canzonetta proveniente dalla collezione di Mary Flagler Cary ora alla Pierpont Morgan Library di New York; un'arietta acquistata in antiquariato dalla Biblioteca Augusta di Perugia; e sei canoni alla Biblioteca del Conservatorio """"F. Morlacchi"""" di Perugia."" -
La traduzione messa in scena. Due rappresentazioni di Caryl Churchill in Italia
La traduzione messa in scena offre uno studio sulla traduzione del teatro britannico contemporaneo in italiano a partire da due testi della drammaturga inglese Caryl Churchill, Seven Jewish Children (2009) e Cloud Nine (1979). All'incrocio tra gli studi sul teatro e sulla traduzione, con particolare attenzione ai feminist translation studies, il volume mette in dialogo la linguistica del testo con le specificità dell'espressione orale e il processo intersemiotico della messa in scena. Inoltre, l'intreccio tra il teatro e la traduzione femminista permette di riflettere sulle caratteristiche pragmatiche e discorsive dell'inglese e dell'italiano, utilizzando l'analisi traduttiva per approfondire le questioni linguistiche e culturali relative alle politiche di genere in relazione al carattere deittico del testo teatrale. La traduzione per il teatro si costituisce come ""traduzione senza originale"""", che guarda alla rappresentazione del testo d'origine, ma anche alla traduzione messa in scena, che ha l'arduo compito di metterlo in dialogo con la contemporaneità."" -
Novelle
Una decina di novelle per raccontare la vita. Si potrebbe sintetizzare così il senso e l'intento di questo libro, al cui interno Luca e Giada da una parte, Lorenzo dall'altra, i viaggiatori spagnoli da un'altra ancora, concorrono egregiamente a presentare e a narrare i molteplici aspetti dell'esistenza umana, quali essi vengono colti, individuati, presentati ed analizzati all'interno di un ben più vasto ordito narrativo. Quest'ultimo, fatto di note pittoriche, di dettagli che favoriscono l'incremento conoscitivo, di descrizioni che coinvolgono a fondo il lettore nel sentiero narrativo iniziato, ma che favoriscono anche l'individuazione del mondo dei valori degli autori, che è poi quello di molti dei protagonisti delle ""Novelle"""", con le quali gli autori, Mario Coda e Alessandro Cesareo, giunti alla loro terza fatica letteraria a quattro mani, s'inoltrano nel complesso e impegnativo cammino di conoscenza di un'umanità assortita, a volte dolente, a volte allegra, a volte anche meditabonda, ma sempre e comunque coinvolta nell'impegnativo e inarrestabile sforzo di vivere la vita per quello che essa è."" -
Per chi suona la campanella. La scuola nel territorio di Magione dalla Belle Époque alla tragedia della Grande Guerra
Uno spaccato di storia locale ricostruito da giovani ricercatori e narrato da chi li ha accompagnati in un'avventura tra carte e documenti inediti d'archivio. La ricerca affronta la storia delle scuole elementari pubbliche nel primo ventennio del Novecento nel territorio di Magione. Con spunti interessanti, conduce il lettore attraverso i meandri della scuola pubblica italiana, permettendogli di imbattersi non solo sugli aspetti amministrativi e burocratici, ma il più delle volte in aneddoti coinvolgenti e in storie di vita quotidiana. La narrazione apre ad ampi spazi dedicati all'educazione dei giovani, ai metodi e ai materiali didattici, ai complementi d'arredo delle aule; numerose sono le informazioni offerte che fotografano la realtà scolastica in un momento storico all'insegna della modernità e del progresso che sarebbe però sfociato nella tragedia della Grande Guerra. -
Nito Vicini. Una storia perugina tra musica, arte, spettacolo
Benito ""Nito"""" Vicini nasce a Perugia il 14 novembre 1922. Frequenta la scuola elementare alla """"Bonazzi"""" di via Pinturicchio. Fin da ragazzo, mostra una speciale inclinazione all'espressione pittorica e al canto. Debutta al Turreno nel '40 e si esibisce coi maggiori complessi musicali del territorio. Si cimenta anche nella rivista e in spettacoli d'arte varia, per ogni tipo di pubblico: camerati tedeschi e fascisti, truppe anglo-americane, partigiani, ricoverati in ospedali per feriti di guerra, sanatori, case di riposo, carceri, ospedale psichiatrico, orfanatrofi. Partecipa con successo a vari concorsi (anche all'Eiar e poi alla Rai). Cantante dei più affermati gruppi musicali, anima il ballo e le feste della vita cittadina. Lui stesso è ballerino autodidatta e performer. Canta all'Eiar e a Radio Monte Carlo, in Bar internazionali e alberghi di lusso, in Italia e all'estero. Si afferma come pittore di scorci perugini, nature morte, ritratti, grafiche. Numerose le sue mostre di successo a Perugia, in Italia, in Francia e negli Usa. Vanta anche una preziosa produzione ceramica. Si esibisce fino ad età avanzata e partecipa a trasmissioni su tv locali."" -
La giostra
Un libro composito, toccante, prosaico nel suo acre realismo, ma anche capace di slanci lirici altissimi: fatto - come tutti noi siamo - della stessa materia dei sogni. Un libro che ci racconta anche un ""come eravamo"""", con la TV a un solo canale, le bolle di sapone fatte in casa, l'Idrolitina e la Seicento verde, a fare gite al Lago, di domenica. Un libro che ci porta a una matura condivisione dell'avventura esistenziale. Che, per la letteratura, è un risultato enorme. Prendere consapevolezza, insomma, che siamo tutti a bordo della """"giostra"""" della vita e che non si può scendere sino alla fine della corsa. Qualunque ne sia la durata."" -
La mano vale
Un singolare investigatore senza nome e senza licenza, dal cuore malandato che di tanto in tanto fibrilla, si ritrova ad indagare sulla cosiddetta ""area del silenzio"""", in cui è confluita la stragrande maggioranza di coloro che fecero, a vario titolo, l'esperienza della Lotta Armata a cavallo degli anni '70-80. Per """"silenzio"""" si intende quello politico. Nessuno ne ha scritto finora, né tantomeno nessuno ha mai voluto parlare della condotta dello Stato verso di essa. Troppi per essere eliminati tutti. Troppo pochi e in ritirata progressiva e irreversibile sulla via del reddito e della sussistenza per essere ancora considerati un pericolo. Una soluzione politica di un conflitto ventennale, tanto negata sdegnosamente in pubblico, quanto invece praticata sottobanco. Come dire? A nemico che fugge ponti d'oro. La mano vale vuole rappresentare delle storie che non ci sono nei libri di Storia, ma nelle vicende umane delle persone."" -
I misteri dell'Umbria
Il libro si snoda dai sentieri dell'antica Carsulae e del Monte Cerchio alla ricerca delle vere origini degli Umbri sulle tracce di un antico retaggio celtico, per proseguire nei cunicoli, nelle antiche cisterne romane, fino alle celle dell'Inquisizione, attiva anche a Narni, la stessa Narni che ispirò il romanzo ""Le Cronache di Narnia"""" dello scrittore Clive Staples Lewis. La storia ufficiale si scontra con le testimonianze di chi è stato rinchiuso là sotto, lasciando un tesoro inestimabile fatto di graffiti, simboli non ancora del tutto interpretati, segni che rimandano al mondo massonico, che è estremamente attivo nella regione. Il viaggio continua nell'architettura delirante e visionaria di Salvatore Buzzi e della sua """"città ideale"""", """"La Scarzuola"""", per poi proseguire lungo le sponde del lago di Piediluco, con il suo bosco sacro e le due montagne dalla forma piramidale. Senza dimenticare un fenomeno estremamente diffuso nella regione, il satanismo, insinuatosi prepotentemente nella vita di Francesco Narducci, noto medico e docente universitario, esponente di una delle famiglie più importanti di Perugia."" -
Itinerari formativi dell'educatore specializzato
L'educatore oggi vive di aggiornamenti culturali e scientifici per la sua formazione negli interventi che opera nel settore dell'insegnamento, nei processi di apprendimento e nella scoperta di progettazione di metotologie opportune al tessuto sociale. La persona viene letta e interpretata così attraverso modelli di psicologie umanistiche e attraverso metodologie di proposte di diritto all'educazione. L'handicap trova nuove prospettive risolutive proprie sul piano educativo e formativo. I processi di apprendimento trovano programmazioni e i comportamenti diventano problemi nei quali un educatore in nome di una propria specializzazione offre risoluzioni. Professionalità e qualità nell'attività degli interventi diventano modelli di riferimento di un educatore specializzato oggi. -
Trans-Woolf. Thinking across borders. Ediz. inglese e francese
Bringing together a community of Woolf scholars from across Europe, the essays in the present volume explore new persectives on Woolf's work for the early twenty-first century. In so doing they espouse that conceptual movement implicit in the title Trans-Woolf which runs rhizomatically through Woolf's oeuvre. Thinking Woolf through other languages: French, Italian, Spanish, and other media: music, early photography, cartoon-strip, they address questions of translational ethics, the intra-scriptural, the trans-medial, the transference, transmission, transfixation and transgression. From the transparency and depth of her poetics, her ear for the other side of language exposed in translation, to the counter-nationalist, counter-individualist dynamic at the heart of her politics, Woolf's own lifelong concern with thinking outside and against entrenched figures or territories of authority here intersects with the translator's task of navigating outside familiar mappings, crossing borders, thereby imagining those forms of survival and foreign afterlives for which her work yearns. -
Coloreria Schamash
La storia minima di Yiptah Schamash, un giovane catapultato sul bancone della bottega a conduzione familiare. La morte del padre, il crollo della cortina in tela di canapa che lo difendeva dal mondo, lo getterà nel braciere di Montparnasse nei primi anni dieci, spalla a spalla con Soutine, Modigliani, Utrillo e molti altri. Questa esperienza da mercante di colori ci regala oggi un'immagine cruda della Parigi di inizio Novecento e degli artisti che la popolavano. Un'istantanea scattata attraverso i vetri di una bottega di colori. -
Patire e potere. Politica e questione antropologica
Nell'articolata fenomenologia della crisi che polarizza il dibattito contemporaneo, la riflessione etico-politica apre due ulteriori fronti problematici: da una parte, la tensione tra potere e politica, forse causa più che conseguenza del clima dominante di sfiducia; dall'altra, quella tra volontà e vulnerabilità, in cui si radicalizza un rigetto diffuso del limite. Il libro intende misurarsi con questo orizzonte complesso, che richiede un ripensamento del rapporto tra potere e politica, esplorato nella sua imprescindibile pertinenza etico-antropologica. Se il potere non si riduce a scomodo protagonista del ""lavoro sporco"""" della politica, ma è primariamente connessione tra un agire e un patire, occorre mettersi alla ricerca di un ordine della convivenza che non trascuri la vulnerabilità, che non ceda alla mera potenza, che riscopra nella fragilità la propria radice: non più un potere che chiede più potere, ma un potere che, tra prossimità e distanza, impara a cedere potere per essere davvero generativo."" -
Palline di vetro
"Palline di vetro: perfette, levigate, trasparenti, colorate, capaci di nascondersi e di farsi ritrovare; luminose, purché anche il minimo raggio di luce le rischiari; fredde, chiassose, impenetrabili, dimensionate; mutevoli e sempre uguali a se stesse; seducenti, pericolose. Così, spesso, ma molto spesso, le nostre azioni, pensieri, parole, amori, infamie, letizie, ipocrisie, fedeltà, principi, giuramenti, passioni, traffici e commerci, fantasie, confessioni ed autoassoluzioni, i nostri sorrisi e pianti. Monadi senza né porte né finestre; le monadi costruiscono l'Universo. Ecco, ognuno di noi è una pallina di vetro; anche noi, donne e uomini di questo mondo, abbiamo costruito il mondo, e che mondo: meraviglioso e terribile."""" (Dalla nota dell'autore)" -
Una poesia al giorno per un nuovo calendario
"In queste poesie, dalla prima all'ultima, c'è una forte spinta verso una visione ultraterrena, anche in termini di spazi infiniti cercando sempre di demistificare gli imbrogli quotidiani e di liberarsi dai lacci terreni, aspirando al bene o alla parte migliore che si possa trovare. È troppo importante avere una visione cosmica della vita, inquadrarci in uno spazio che si misura in anni luce (un secondo luce corrisponde a trecentomila chilometri di distanza), occorre almeno ambire ad un respiro di universo, a vedute sempre più ampie e non di piccola vita. La speranza è in una navicella di pensiero lanciata il più lontano possibile per un viaggio lungo quanto un desiderio e sempre per la ricerca di verità."""" (dalla prefazione dell'autore)" -
Suggestioni alpine
Si pensava che delle Alpi si fosse detto e letto tutto, ma Fausto Luzi va oltre, non ci racconta le sue (molte) camminate, le sue sensazioni, i suoi (a volte pochi) compagni di fatica, ne elenca le vette, i passi, le ferrate conquistate. No. Egli, cittadino di Perugia, città lontana dall'arco alpino, non è un montanaro nella accezione di Paolo Cognetti, e quindi compie un lungo cammino in sé stesso. Non gli basta camminare, faticare, gioire o piangere durante le escursioni: egli vuole capire dove si trova, cosa attraversa e dove nascono le meravigliose suggestioni che ci vuol trasmettere. È veramente un uomo moderno che vede e sente l'immaginario e il reale, le paure e gli interessi del grande arco montano, ciò che l'uomo ha costruito e narrato; ha insomma un approccio globale che ritengo lo faccia sentire davvero in sintonia con l'ambiente di cui ci parla. Non sarebbero potute bastare le classiche foto di montagna, non avrebbero legato con il testo e così Susanna Cati, in perfetta sintonia con Fausto, realizza e ci offre una serie inedita di tavole nelle quali la montagna, le sue forme, i suoi visitatori appaiono in totale armonia con il narrato.