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Un doppio sospetto. I casi dell'ispettore Erlendur Sveinsson. Vol. 7
In un elegante appartamento di Reykjavík viene ritrovato il cadavere di un giovane, seminudo in una pozza di sangue. Sotto il letto è nascosta una pashmina viola, con un forte odore di spezie. Ma il ritrovamento tra le sue cose di un flacone di rohypnol, la droga dello stupro, confonde le carte. Il ragazzo è vittima o carnefice? In assenza di Erlendur, che si è rifugiato nei fiordi dell'est, nei luoghi della sua infanzia, per cercare di venire finalmente a patti con l'enorme dolore della scomparsa del fratellino, avvenuta quando erano bambini, le indagini sono svolte da Elínborg, una collega. E ci vorrà tutta la sua sensibilità di donna per risolvere un delitto che la porterà a scoprire una serie di violenze mai denunciate e di terribili silenzi. -
I quaderni dell'ingegnere. Testi e studi gaddiani. Vol. 2
Dopo l'ottima accoglienza ricevuta dal primo numero dei ""Quaderni dell'ingegnere"""", la prestigiosa rivista ideata e diretta da Dante Isella, il grande filologo e critico che ha rinnovato gli studi gaddiani, segue ora un secondo numero. Il Comitato scientifico (che ha individuato il direttore in Clelia Martignoni) aveva lavorato con Dante Isella alle serie precedenti e all'edizione delie Opere di Carlo Emilio Gadda, diretta da Isella per Garzanti e uscita in cinque volumi tra il 1988 e il 1993, e ha conservato inalterata la rigorosa struttura pensata da Isella stesso, che si manifesta con evidenza nel sottotitolo, """"Testi e studi gaddiani"""". Le rubriche fisse della rivista (Testi; Documenti; Iconografìa; Studi; Archivio; Strumenti) rispondono dunque a precisi criteri di documentazione e scavo filologico e critico per incrementare al massimo la conoscenza gaddiana, attraverso il recupero di materiali mai pubblicati, l'allestimento di precisi strumenti bibliografici, di rari repertori di immagini, e l'analisi accurata del complesso cantiere di lavoro di uno dei maggiori e più studiati autori dei nostro Novecento. Anche il secondo numero offrirà importanti inediti, rare immagini, strumentazione archivistica e bibliografica adeguata, e notevoli messe a fuoco critiche."" -
L'amore, d'improvviso
Negli anni 70, in Israele, l'anziano Ernest Blumenfeld sta lavorando a un nuovo libro e la scrittura è l'occasione per rivedere il suo passato, la sua giovinezza profondamente radicata nella storia politica del XX secolo. Affiliato alla Lega dei giovani comunisti nella sua città natale di Czemowitz, Blumenfeld partecipa a numerose azioni contro gli ebrei (""La fedeltà al Partito e l'ostilità che nutriva per i membri della sua tribù si erano intrecciate""""), entra in seguito nell'Armata Rossa e viene inviato al fronte. Dopo il congedo, fugge in Italia, da dove raggiunge Israele. Accanto a Blumenfeld ormai anziano c'è Irina, una giovane donna che lo assiste, un po' governante, un po' segreteria. A lei l'uomo rivolge l'ultimo anelito di passione platonica. Uno scrittore all'autunno dell'esistenza, una ragazza devota: l'idillio non è nuovo. Da dove viene allora lo shock che procura questo romanzo? Al di là dell'apparente banalità, Aharon Appelfeld dà a questa trama una grandezza biblica, poiché l'incontro di Ernest e di Irena è un avvenimento che li supera, diviene la rivelazione che permette a ciascuno di accedere al senso più recondito della propria esistenza, divenuto infine decifrabile. Una vita politica scritta nella storia, quella di un secolo segnato dal totalitarismo e dalla distruzione dell'identità ebraica."" -
L' energia del vuoto
È notte, su un'autostrada svizzera. Una macchina procede a velocità sostenuta, diretta a Marsiglia. A bordo un uomo, Pietro Leone, funzionario dell'Onu a Ginevra. Accanto a lui dorme il figlio Pietro, una console stretta tra le mani, i jeans a vita bassissima come ogni adolescente che si rispetti. I due sono in fuga, da non si sa bene cosa. La sola cosa che Pietro sa è che da giorni qualcuno sta tenendo sotto controllo i movimenti suoi e della sua famiglia e che la moglie Emilia, ricercatore al Cern, è scomparsa da casa da qualche giorno. La donna stava lavorando, con un gruppo di fisici spagnoli, a un rivoluzionario calorimetro per decifrare le energie di fotoni ed elettroni... -
Una vita da eroe
Sono i primi anni '50, quando Henry Smart, volontario nella guerra d'indipendenza uomo di fiducia di Michael Collins, militante dell'IRA, fa ritorno al paese d'origine dopo un lungo esilio negli Stati Uniti. È un uomo solo, mutilato, soffre di perdite di memoria ed è certo della morte dell'amatissima moglie e dei figli. Ingaggiato dal regista John Ford come ""consulente IRA"""", Smart prende parte alla stesura della sceneggiatura del film che Ford intende girare proprio sulla sua vita. Ma si tratta di un """"polpettone"""" hollywoodiano, depurato da episodi cruenti. L'Irlanda di Ford è un artificio, dove la lotta per l'indipendenza e la Guerra Civile fanno solo da sfondo all'avventura sentimentale dei protagonisti. Conclusa dunque in maniera poco soddisfacente la parentesi cinematografica, Smart si trasferisce in un paese a nord di Dublino, dove conduce un'esistenza molto tranquilla, lavorando come bidello in una scuola e come giardiniere, finché per caso scoprirà che sua moglie e sua figlia sono ancora vive. La stampa nazionale però lo cerca e svela il suo passato rivoluzionario; la Provisional IRA inizia a interessarsi a questo """"vecchio leone"""", vede in lui un eroe dimenticato e decide di farne il proprio simbolo. In un romanzo che abbraccia mezzo secolo di storia irlandese, Doyle racconta con grande sensibilità i profondi mutamenti di un paese alla ricerca di normalità dopo anni di conflitti."" -
La foresta dell'amore in noi
Una raccolta in cui il linguaggio fluido e ardente del poeta arabo contemporaneo ribadisce con energia la fiducia nella poesia come via privilegiata per la conoscenza.«Quello della poesia è un settore editoriale che ha un mercato del tutto particolare ed è meno basato sulle novità e più sulla durata. Dice al Post Luigi Brioschi, il direttore editoriale di Guanda dal 1986: ""In libreria la poesia è sicuramente messa in ombra dalla narrativa, ma ho l'impressione che stia riguadagnando spazio, soprattutto sui social dove i versi, anche quelli di poeti non banali, sono molto citati oppure nei reading ai festival, a cui partecipano moltissime persone. È un consumo gratuito, che però dimostra che la poesia ha ancora una sua vitalità. C'è anche da dire che, essendo una produzione letteraria, la poesia trova qualche volta una ricompensa nella durata maggiore rispetto ai romanzi"""". La poesia sopravvive, cioè, perché i versi si possono citare facilmente e perché può trasformarsi in una forma di spettacolo.» - Il Post Libri«Esce la sua ultima raccolta """"La foresta dell'amore in noi"""". Ci ha messo un anno per scrivere tutte queste poesie, brevi e certe volte brevissime. Evoca esilio e migrazioni, ma soprattutto mani, fianchi, natiche, seni e corpi. Ha 87 anni Ali Ahmed Saïd Esber, il suo vero nome. Ma è terribilmente giovane dentro. Ancora tanta la voglia di viaggiare, raccontare, amare.» - Leonardo Martinelli, La Stampa"" -
Il buon marito
Precious Ramotswe, titolare della prima agenzia investigativa femminile del Botswana, ha sempre molte gatte da pelare. Non solo per via del suo mestiere, l'affascinante professione di detective, ma anche perché all'interno dell'agenzia sono in atto veri e propri rivolgimenti. Suo marito, il signor JLB Matekoni, uomo che sembra nato per prendersi cura dei motori, vuole mettersi alla prova come investigatore e sentirsi protagonista. Inoltre, la signorina Makutsi, l'occhialuta assistente qui promossa a detective associata, morde il freno e non tollera più tanto che le vengano impartiti ordini. Per non parlare dei casi da risolvere: un impiegato sospettato di adulterio dall'insopportabile moglie; una minuscola imprenditrice che denuncia furti nella sua tipografia; tre decessi misteriosi avvenuti in un ospedale, tutti di venerdì, tutti alla stessa ora. La signora Ramotswe si fa un po' da parte, lascia che ognuno insegua i propri sogni e intanto districa qualche matassa. È una figlia dei grandi spazi, abituata a osservare, ascoltare e a prendersi il tempo per farlo. Così risolve ogni dilemma, anche quelli della sua vita privata, compreso l'imprevisto attacco di gelosia di un buon marito come il suo... -
Irlandese al 57%
In una divertente parodia tutta irlandese di ""Indovina chi viene a cena"""", un padre di ampie vedute entra in crisi quando scopre che la figlia frequenta un ragazzo di colore. E, peggio ancora, l'ha invitato a cena. Jimmy Rabbitte, già protagonista dei """"Commitments"""", ha messo su famiglia, ha qualche etto in più sulla pancia e non ha perso gli ideali giovanili. Decide di fondare una nuova band, ma stavolta i membri saranno stranieri, possibilmente non bianchi. In un sequel corale, ritmato e multietnico, si alternano le vicende drammatiche e insieme esilaranti della nuova formazione: i Deportees. Ray, un ragazzo senza qualità, inventa un nuovo sistema audiovisivo per misurare l'effettiva """"irlandesità"""" di una persona. Il suo programma Fàilte serve a un ministro senza scrupoli per arginare l'afflusso di stranieri. Ma nessun irlandese doc supera il poco brillante punteggio del 57%, mentre un candidato del Ghana raggiunge il 97%. Questi sono alcuni dei racconti di Roddy Doyle, che mostrano un'Irlanda in rapido mutamento. A oltre vent'anni da """"I Commitments"""", gli irlandesi non sono più i """"neri d'Europa"""" ma si ritrovano a vivere in uno dei paesi più prosperi del continente. E a fare i conti con una geografia umana molto cambiata, che a tratti si scontra con la loro forte identità nazionale. Tra amore e curiosità, sfruttamento e incomprensione, amicizia o diffidenza si dipanano storie che, nella loro varietà, sono accomunate da un elemento: l'incontro con l'""""altro""""."" -
Il Boccaccio riveduto e scorretto. Ediz. illustrata
"Boccaccio"""" dichiara Dario Fo """"è stato per me una grande scoperta acquisita anni e anni dopo l'accademia. È a quel punto che mi è apparsa evidente tutta la potenza di questo autore. Al tempo in cui scriveva, Boccaccio non godeva che di un riconoscimento limitato a gruppi di amici della sua città. Durante la peste, si inventò il Decameron, cento novelle ambientate nel tempo da lui vissuto, e con sorpresa risentita dei letterati di buon rango ebbe un enorme successo che durò nei secoli, pur sotterrato più volte a partire dal Seicento (con illustri accademici in testa) fino ai nostri giorni. Un grande uomo di cultura e spregiudicatezza quale Pier Paolo Pasolini, sensibile al valore di questo 'narratore di conte', alle sue favole dedicò un film."""" Fo e Boccaccio sono gente dello stesso mestiere: il loro incontro ha generato questo libro straordinariamente godibile, che esalta il ruolo storico dell'autore toscano. A fare da guida, da suggeritore e da contrappunto ci sono poi i dipinti di Dario Fo, che immergono la narrazione dentro fondali dai colori ora festosi ora scuri e profondi, ma incisi """"dalla luce di taglio del sole""""." -
Bucoliche e Georgiche di Virgilio. Traduzioni edite e inedite. Testo latino a fronte
Tra Settecento e Ottocento la traduzione assume un ruolo di rinnovata importanza nella letteratura italiana e diventa sempre più (sulla scorta della querelle classico-romantica) lo strumento principe di rinnovamento. Il ritorno a Virgilio in particolare contrassegna la prima stagione romantica: nelle sue opere si cercano le radici di una nuova idea di poesia (capitali le riflessioni di Leopardi e di Manzoni). In questo contesto l'esperienza del Tommaseo assume un ruolo di grande rilievo, e non solo per i risultati poetici. Su Virgilio si fonda il primo grande commento dantesco (1837) che segna, con il minuto censimento delle fonti, la scoperta capitale dell '""autore"""" di Dante; echi del poeta latino percorrono la prosa di """"Fede e bellezza"""" (1840); riscontri puntuali s'insinuano nelle note ai """"Canti popolari toscani, corsi, illirici, greci"""" (1841-42), documentando l'incontro ideale di tradizione popolare e di poesia d'arte. Nel grande """"Dizionario della lingua italiana"""" (1861-74) il poeta latino assume poi (per autorità e numero di citazioni) il ruolo di padre fondatore: modello di una lingua vocata alle vette liriche non meno che alle infinite sfumature dell'uso parlato. La scoperta poetica di un Virgilio """"italiano"""" parte dunque dalle """"laudes Italiae"""" delle """"Scintille"""" (1841) e si svolge coerentemente, per approfondite ragioni storiche e culturali, sino agli anni più tardi."" -
L' uomo senza un cane
È il mese di dicembre a Kymlinge e la famiglia Hermansson si sta preparando a festeggiare un doppio compleanno: il patriarca Karl-Erik compie 65 anni, e la sua primogenita Ebba 40. La ricorrenza vede riunita tutta la famiglia nell'abitazione dei genitori. Ma la situazione, come spesso accade in questi casi, è tutt'altro che serena e la famiglia è un covo di problemi e tensioni, a partire dalla moglie del patriarca, Rosemarie, che è stanca di tanti anni vissuti all'ombra di un marito despota. Non se la passa meglio la figlia maggiore Ebba, sposata con due figli ormai grandi, il quattordicenne Kristoffer, e l'orgoglio di mamma, il diciannovenne Henrik, ottimo studente universitario felicemente fidanzato, il cui sguardo nervoso sembra però nascondere qualcosa. Anche il secondogenito Robert - un passato da corridore, un libro di poesie pubblicato, un romanzo incompiuto da dieci anni nel cassetto e una vergognosa partecipazione a un reality show di pessimo gusto ha i suoi problemi, così come la figlia minore Kristina, infelicemente sposata con un produttore televisivo da cui ha avuto un bambino che lei teme abbia gravi problemi. Ma quelli che dovevano essere solo tre giorni da far passare in fretta si trasformano in un incubo quando, in momenti e situazioni diversi, spariscono prima Robert e poi il nipote Henrik. È a questo punto che entra in scena l'ispettore italo-svedese Gunnar Barbarotti, che dovrà indagare tra le luci, le ombre e i segreti di una famiglia all'apparenza come tante... -
Una vita all'improvvisa
All'apertura del sipario appaiono due ampi schermi sui quali sono proiettati un manifesto e una scenografia della commedia dell'arte. Entra in scena Franca. Comincia così la storia della vita di Franca Rame: una vita stracolma di esperienze che suo marito Dario, il figlio Jacopo, gli amici l'avevano ripetutamente invitata a raccontare, senza riuscire a vincere le sue resistenze. Finché un giorno Dario, aprendo il cassetto di un armadio, incappa in una grande busta di appunti. Curioso, di nascosto si fionda nella lettura: storie che raccontano di Franca bambina, della sua straordinaria famiglia di attori del teatro ""all'italiana"""" le cui origini risalgono a cinque secoli fa, della corriera chiamata Balorda con cui si spostavano di piazza in piazza, dell'incontro con Dario, della loro vita e del loro lavoro teatrale comune, del successo di pubblico e della tormentata vicenda in Rai, dell'impegno sociale e politico, con spettacoli di denuncia - dalla corruzione alla mafia, dal golpe cileno alla morte di Pinelli -, delle battaglie e delle censure, dello stupro subito, fino all'impegno come senatrice. """"Adesso provaci un po' a raccontarmi che non ce la fai a scrivere le tue storie! Queste cosa sono?!"""" le dice Dario sbattendo sul tavolo il malloppo. Discutono, litigano con accanimento, poi Franca sbotta: """"E va bene, ci sto! Mi impegno a farne uno scritto da teatro... perfino un libro se vuoi! Però pretendo che tu mi dia una mano"""" Dario fa una risata e come un fulmine si mette a lavorare."" -
La velocità della luce
La storia comincia con un'amicizia, quella tra il narratore, un giovane catalano con un incarico annuale in un'università del Midwest americano, e il suo collega Rodney Falk, un taciturno veterano del Vietnam, che nasconde una vasta cultura ma anche inconfessabili segreti. Quando Rodney scompare improvvisamente dalla circolazione, il giovane catalano si mette sulle sue tracce e approda infine nelle lettere dal Vietnam che il padre di Rodney gli affida. In quelle parole si ritrova tutto il dramma dell'esperienza militare di Rodney: prima l'orrore e poi l'assuefazione all'orrore, fino addirittura al senso di potenza che da uccidere, devastare, torturare, stuprare. -
Sette notti d'insonnia
Alcuni hanno visto sparire amici e parenti, altri hanno saggiato gli artigli delle sevizie nelle carni, altri ancora hanno finto improvvise amnesie per salvarsi: chi ha vissuto nell'Argentina funestata dalla dittatura sa bene che la frattura tra passato e presente, tra ragione e immaginazione, è difficile da sanare. Come Laura, la protagonista della vicenda che dà il titolo alla raccolta: l'incontro casuale con il suo aguzzino ventisei anni dopo la prigionia la getta nell'angoscia, ma quando scopre che adesso è lei a fargli paura, riesce finalmente ad affrontare i sensi di colpa e i fantasmi della memoria. O come Gabi, che aspetta ansiosa le lettere del suo fratello gemello, fuggito o desaparecido, senza rinunciare alla speranza. Spesso in queste storie, dopo tanta angoscia e incertezza, si schiude la possibilità di un riscatto e di un nuovo inizio. Può nascere dalla dolorosa accettazione di un amore mai sopito per un uomo terribile; da un incontro fortuito in treno che permette di riappropriarsi di un'identità rubata; dal pentimento di una sequestratrice, generato dall'affetto per la bambina rapita. Attraverso dodici racconti di impronta cortazariana, in bilico tra il reale e il fantastico, Elsa Osorio mescola le tragedie della storia alle inquietudini del quotidiano, sciogliendo i grumi di dolore che rendono le notti insonni. -
La lettera di Newton
Uno scrittore, impegnato da anni nella stesura di una biografia di Isaac Newton o, piuttosto, nell'analisi di quella crisi esistenziale che precedette il suo sofferto addio alla scienza, è in cerca della necessaria concentrazione per terminare il suo libro. Con questo intento prende in affitto la foresteria della casa di campagna di un'antica famiglia decaduta. Ma a distrarlo dal lavoro che fino ad allora aveva dato senso alla sua vita è la presenza di due donne destinate a incarnare facce diverse dell'amore. La sensuale Ottilia, disposta a concedersi anima e corpo, e l'aggraziata Carlotta, una bruna dall'eleganza dimessa, sempre assorta in qualche recondito rovello, sono per l'ospite della foresteria un mistero che a poco a poco offusca ogni altro pensiero. Il suo rapporto con le due donne dà vita a un intreccio di relazioni, complesse quanto quelle delle ""Affinità elettive"""" di Goethe, ma in questo caso spesso basate su un equivoco. Complici una campagna illuminata da una luce pittorica e un'atmosfera fuori dal tempo, lo scrittore finirà per vedere l'arcano laddove vi è solo la più banale delle realtà: """"Non stavo inseguendo qualcosa di esotico, ma l'ordinario, il più strano e il più sfuggente tra gli enigmi""""."" -
Il torto è 'l diritto del non si può
Pubblicato in prima edizione nel 1655, ma ristampato più volte mentre era ancora in vita il suo autore, quindi riproposto in svariate edizioni tra Sette e Ottocento, ""Il torto e 'l diritto del non si può"""" rappresenta una modalità inedita di discussione dei problemi linguistici nel medio Seicento, in quanto si sottrae all'opposizione frontale e manichea tra oppugnatori e sostenitori della Crusca. Facendo appello a quelle stesse autorità (gli autori del Trecento) cui si richiamavano i fiorentinisti, Bartoli discute la norma cruscante (e non solo quella) non già per demolirla, ma per relativizzarla, lasciando al buon gusto di chi scrive un margine di scelta che sembrava negato dal rigore dei """"pedanti"""", dallo """"schiamazzar de' grammatici"""" e da quanti brandivano e menavano il """"non si può [...] alla cieca come la mazza di Polifemo""""."" -
Dentro la foresta
Tom Griffin ha dieci anni e vive a Dublino con il fratello Johnny, maggiore di due anni, la loro madre Sandra, la sorellastra Grainne e il padre di lei, che ha sposato Sandra dopo il divorzio dalla prima moglie. Una famiglia allargata come tante, che vive momenti di serenità, ma anche inevitabili tensioni. Grainne in particolare è una ragazza difficile, dall'adolescenza turbata, che deve fare i conti con il dolore di essere stata abbandonata da piccola dalla madre, trasferitasi in America subito dopo la separazione. Ma ora la donna ha deciso di tornare in Irlanda, per incontrare la ragazza, e Sandra ha pensato che sia meglio lasciare sole madre e figlia in questo difficile incontro: perciò ha organizzato un viaggio-avventura in Finlandia per i suoi ragazzi. Spostamenti in slitta con i cani, allestimento del campo per la notte: per Tom e Johnny la vacanza è un paradiso, finché la madre, una sera, scompare tra le nevi, e saranno proprio loro a doverla cercare... -
Gli scapoli delle colline
Vite che nascondono segreti, vite vissute in solitudine o sottovoce, vite che riescono ad accendersi, anche per un solo istante, riscattando così un'intera esistenza. Questo è il destino che accomuna i personaggi dei dieci racconti qui raccolti, vicende apparentemente dimesse, quotidiane, eppure di un'intensità inattesa, quando grazie a un gesto, una parola, un silenzio, si spalancano oscure profondità. Un padre, una figlia e un corteggiatore incatenati a un terribile segreto, un reverendo della Chiesa d'Irlanda rimasto solo nella sua parrocchia priva di fedeli, un giovane muratore tentato dall'azione terrorista, un curioso editore che nutre un amore inconfessato per la moglie del collega, un fratello e una sorella tormentati da un remoto senso di colpa: William Trevor getta sprazzi di luce sulle pieghe nascoste della loro anima, sul dolore passato o sulla serenità trattenuta del presente. -
Uomini d'Irlanda
È sottile il filo che lega i dodici racconti di ""Uomini d'Irlanda""""; è poco più di una sensazione, penetrante e diffusa, un'atmosfera sottilmente malinconica che scandisce le vicende di personaggi assai diversi tra loro eppure tutti accomunati dall'incombere di un destino, a volte già riconosciuto, altre volte semplicemente presagito. Ognuno dei protagonisti porta con sé la percezione chiara di un sussulto, breve e terribile, che ne scardina l'esistenza. Spesso si tratta di un lutto, magari lontano nel tempo ma non ancora elaborato. Ma può anche trattarsi di qualcosa di meno appariscente, un semplice incontro, l'appuntamento misterioso con un uomo sconosciuto, o soltanto l'inaspettato riconoscimento di un volto familiare in una piccola via di Parigi, dopo anni di silenzio e di lontananza. William Trevor ha costruito, attraverso i personaggi dei suoi racconti, un piccolo ed elementare labirinto irlandese che assomiglia moltissimo a quello delle esistenze degli esseri umani di tutte le latitudini. E ce lo descrive con l'essenzialità tipica della sua scrittura, asciutta e compatta, ma anche capace di rapidissime e vertiginose incursioni: scoperte improvvise affidate a pochi gesti, affetti e sentimenti che emergono da insondate profondità interiori e soprattutto solitudine, un abisso di solitudine squarciato soltanto dal crollare della consuetudine quotidiana che, credendo di nasconderlo, lo alimentava."" -
Un anno molto particolare
A diciassette anni, Laura è ""un'adolescente che ha chiuso con l'adolescenza, ma ancora non sa cosa l'aspetta"""". Eppure c'è molto di più nella sua fuga dalla famiglia, invischiata nell'acredine di chi non riesce a elaborare e superare un dolore troppo grande. C'è la necessità di vivere da sola il proprio lutto, di riscoprire attraverso la distanza i legami più veri, come quello con il fratello maggiore, e anche la voglia di mettersi alla prova in una situazione completamente nuova, estranea. Per questo ha deciso di lasciare la Francia per trascorrere un anno in Germania come ragazza alla pari. La famiglia che la ospita, i Bergen, la accoglie con una certa indifferenza: Laura fatica a capire cosa ci si aspetta da lei, a inserirsi in uno schema di abitudini in cui sembra regnare la casualità e tutto appare inerte, destrutturato. La scoperta di non padroneggiare affatto la lingua tedesca la precipita in una profonda solitudine mista all'oscuro timore di perdersi, """"di perdere il senso delle parole, di scomparire"""". Con il passare dei giorni e dei mesi, ancorandosi alle letture che la aiutano a vincere la noia, riesce però a stabilire un rapporto con i due figli dei Bergen: di contraddittoria complicità con il quindicenne Thomas e quasi materno con la piccola Susanne. E quando la signora Bergen si ammalerà gravemente, Laura dovrà farsi carico di decisioni e responsabilità a cui non era preparata.""