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La chiesa romanica di San Michele Extra e i suoi affreschi
"... Per entrare in questo scrigno d'arte bisogna attraversare la sacrestia e l'attiguo """"salone delle Benedettine"""" con la sua splendida falsa cupola affrescata dal Marcola. Aprendo un'anonima porta in fondo a sinistra, ci si trova già in cappella. Un piccolo atrio fa da panoramica balconata agli affreschi del catino absidale. Intensa qui è l'emozione di trovarsi improvvisamente immersi - occhi, anima e cuore - in pieno Medioevo. A solo pochi metri dal convulso traffico della statale, si scopre di essere ora all'interno di un santuario scaligero - """"unicum"""" nel suo genere - quasi a seguito d'un misterioso viaggio nel tempo. Alla suggestione della raccolta architettura e dell'ambrata atmosfera luminosa, al godimento della vasta iconografia e delle raffinate decorazioni, manca soltanto il sottofondo di un argentino suono di campane o di una melodia gregoriana, per rivivere il fascino delle antiche liturgie intonate qui, sette secoli or sono, dalle vergini consacrate di san Michele""""." -
Donna allo specchio
Dedicato a ogni donna che si rimette in discussione per scoprire lo scopo che ha in questa vita, capire il perché ha deciso di fare questo cammino con la consapevolezza di essere libera. -
Il prezzo pagato per un concorso statale
"Sappiamo oggi che, di fronte ai nuovi scenari culturali del XXI secolo, la vera sfida deve esser portata al cuore del problema educativo stesso. Per questo non c'è parola più appropriata per definire l'essenza stessa dell'educazione che """"essere dono per le giovani generazioni"""". Infatti, se pongo mano alla cura della gioventù prendo parte alla riforma del mondo intero. Perché educa chi è capace di dare ragione della speranza che lo anima ed è sospinto dal desiderio di trasmetterla. La passione educativa è una continua, a volte difficile e costosa, riscoperta di una grande vocazione""""." -
Fra tango, tambores e il tintinnio di un lampadario
Jessica Palm è una cantante lirica vivace, curiosa e molto apprezzata. Le sue doti sono certamente una voce speciale, una spiccata simpatia ma anche un favoloso intuito investigativo che addirittura l'ha già portata, in occasione di una produzione operistica in Germania, a risolvere un ""caso mai risolto"""". Questa volta ci troviamo a Montevideo, Uruguay, e il destino, o forse la diffusa fama ottenuta dall'investigazione in terra tedesca, fa sì che si sviluppino tutte le basi per una nuova """"indagine"""", durante la produzione operistica di Cavalleria rusticana e Pagliacci. Una morte su cui è stato gettato uno spesso strato di omertà e che, però, a qualcuno non va proprio giù di lasciare archiviata senza che sia stata effettuata un'indagine più approfondita... un'indagine """"alla Jessica Palm""""."" -
La mucca sul cespo d'insalata
"Fin da bambina la storia per cui sono venuta al mondo di tanto in tanto mi sfiorava, toccava il mio cuore; la sentivo vagare nell'aria soprattutto là, sul monte, tra le malghe. Mi si avvicinava, mi dava un segnale forte della sua presenza nei racconti del nonno e di mio padre. Allora avvertivo una forte emozione, perché il mio sangue si ritrovava in quei racconti. Infatti le storie non le inventano gli autori, ma girano nell'aria cercando la persona che le accolga e le racconti prima di svanire nel tempo. In verità, mentre mio nonno e in seguito mio padre raccontavano, io cercavo di agganciarle alla pagina di un quadernetto o di un'agenda della Banca Agricola Mantovana, ma ero di corsa e subito passavo ad altro. Non ero pronta ad accoglierle e farle mie. Dovevo percorrere ancora un tratto di strada, sentirle, ohimè, sfuggirmi, per andare a riprenderle il più lontano possibile, al fine di poter dire 'io sono'. Ho scritto qualcos'altro prima, bello o brutto che fosse, ma certamente vi sono stata condotta come preparazione a questa mia storia.""""" -
Tradurre la musica. Goethe e la West-Eastern Divan Orchestra
Come dovrebbe essere fatta una lingua, per poter parlare in modo essenziale della musica? E come dovrebbe essere fatta la musica, per poter essere tradotta in modo sensato nel dominio del linguaggio? E come è possibile tradurre la musica? Al centro di questo volume sta il tentativo di pensare il nesso che stringe i concetti di musica, linguaggio, traduzione e cultura. Come luogo paradigmatico per misurare la tenuta di questo nesso viene analizzato un caso esemplare, la fondazione, a opera di Daniel Barenboim e di Edward Said, della West-Eastern Divan Orchestra, la formazione musicale in cui giovani strumentisti israeliani e palestinesi, nell'attento ascolto reciproco, suonano insieme. Il nome dell'orchestra è tratto dalla famosa raccolta lirica di Goethe, il Divano Occidentale-Orientale, nella quale l'antico e il moderno, l'oriente e l'occidente dialogano nel modo più armonico. La musica è dunque speranza e promessa di pace. -
100 frammenti quotidiani su mia madre
Questa poesia fotografa uno stile di vita proprio della generazione precedente a quella dell'autrice. Sua madre è passata da un lavoro nei campi della primissima giovinezza, in Istria, a una vita urbana accelerata dal doppio ruolo di madre di famiglia e di lavoratrice fuori casa. È stata la prima generazione a beneficiare, dagli anni Sessanta, della lavatrice, del frigorifero, della televisione. I valori espressi in questa raccolta rimandano a una vita fondata sul senso del dovere e alla fedeltà verso un tipo di famiglia tradizionale, da cui trarre nutrimenti affettivi, una vita lontana dai movimenti femministi degli anni Settanta. -
Solo un soffio di vento
La poesia di Marina Ribaudo girovaga fra ricordi dimenticati, che affiorano mentre va di fretta e con lo sguardo fruga la città, o fra passaggi di treno, in cui ha modo di osservare un'umanità variegata che non rinuncia ai cari sogni invecchiati, o si dipana nei silenzi del pomeriggio, dentro la casa vuota e piena di esistenze, di quelli che vi hanno vissuto e di quelli che vi abiteranno un giorno. L'autrice ci parla del suo rapporto col tempo, col desiderio, con la fragilità. Usa la poesia per curare ferite impossibili da guarire, ma anche per scoprire che la gioia è a portata di mano, fino a diventare possibile, per una notte, essere regina e possedere la città. -
La fenomenologia nella settima stanza: Gerda Walther ed Edith Stein
Con Edith Stein e Gerda Walther la fenomenologia si spinge nella settima stanza, addentrandosi nello spazio straordinario e inquieto dell'esperienza mistica. Qui il mondo si esprime nella forma di un'oscurità feconda, capace di trasformare e di rigenerare le storie. Queste due donne hanno saputo farne un tesoro da spartire, ispirando con la loro scrittura non solo le singolarità, ma anche quelle piccole e grandi comunità che non si rassegnano a vivere di apatia verso le esistenze e i destini più feriti. -
Datemi carta, penna, e calamaio: lettere di Giuseppe Baretti a Vittore Vettori
Ventun lettere autografe di Giuseppe Baretti (1719-1789), rimaste fino a ora quasi del tutto sconosciute, vengono raccolte in questo volume, trascritte e annotate nella loro interezza: esse sono tutte quante indirizzate al medico-poeta mantovano Vittore Vettori (1697-1763) e risalgono agli anni 1741-1746, ovvero al periodo più intenso dell'apprendistato letterario del giovane piemontese. Il carteggio documenta un utilizzo della propria corrispondenza sia come sito di sperimentazione linguistica e di dibattito critico letterario, che come mezzo di sostegno alla propria formazione, rappresentazione e autopromozione. Oltre a permetterci di meglio definire la figura umana e professionale del Baretti, in questa sua prima fase formativa, ci aiuta a mettere in luce l'aspetto comunicativo e immersivo del modo di studiare che egli cominciò a mettere a punto allora e non avrebbe mai abbandonato. -
Gli occhi di Nausicaa
"Gli occhi di Nausicaa"""" sono espressione di uno sguardo che nasce oggi ma si ispira a una fonte mitica, arcaica, come da sempre la poesia nel suo essere lirica. I temi che la muovono sono temi classici dell'uomo in quanto tale ed è proprio questa natura che soffre, che ama, che ricorda e che desidera, ad avere la capacità di legare fra loro tempi così distanti, ma così umani." -
L' urbanistica della città di Mantova in epoca romana
Mantova è una città che venne abitata fin dal Neolitico, quasi mille anni più vecchia di Roma: la ricchezza e la varietà dei suoi tesori non hanno eguali nel mondo. In questo testo sono presi in considerazione, per la prima volta in modo organico, preziosissimi elementi inediti del periodo romano, al fine di ricostruirne le antiche vestigia ed ammirarne l'antico splendore. Chi ha lasciato queste testimonianze sentiva la responsabilità di lasciare alle future generazioni, a noi, la più preziosa delle eredità: la bellezza, che, come dice Salvatore Settis, salverà il mondo. Un piccolo libro, un piccolo contributo, una piccola goccia per la salvezza del mondo. -
Tradizione e innovazione nelle short stories di Virginia Woolf
In questo trattato si mettono a fuoco gli elementi che ci permettono di vedere quanto la short story woolfiana si avvicini alla tradizione e quanto se ne distacchi. Le caratteristiche della short story woolfiana, che diventa genere letterario, vengono accostate all'arte. Inoltre, si analizzano dettagliatamente oggetti, colori, protagonisti e personaggi che vivono nella short story woolfiana creando un elemento estetico. -
Montagne di sangue. Faide, violenza e giustizia a Belluno in età moderna
Omicidi, aggressioni, stupri, angherie. Faide interminabili tra famiglie aristocratiche. Le pratiche messe in atto da alcuni nobili per imporre il proprio dominio sul territorio. Il tentativo dei rappresentanti della Repubblica di Venezia di gestire queste situazioni attraverso gli strumenti del diritto. E ancora: sacerdoti lontani dagli ideali tridentini; giochi folli e brutali... Da una ricerca condotta su molteplici fonti, emerge la quotidianità della violenza nella vita di una città della Terraferma veneta. -
Il pensiero medievale. I grandi temi: ontologia ed etica. Gli autori e le scuole
I mille anni che separano la fine del sistema politico del mondo antico dall'età delle grandi scoperte geografiche sono una delle più ardite e originali creazioni della civiltà occidentale. Teologia, filosofia, etica, estetica si innalzano a vette di complessità inaudite nel segno del continuo confronto con l'eredità del mondo antico da un lato, e la certezza indubitabile per la fede costituita dalla verità rivelata dall'altro. -
Sistema di gnoseologia e di morale
Quasi al termine del suo insegnamento all'Università Cattolica di Milano, nel 1930, Giuseppe Zamboni (1875-1950) offriva, con questo ""Sistema di gnoseologia e di morale"""", una sintesi efficace delle sue ricerche sul problema della conoscenza, a partire dai contenuti qualitativo-spaziali, che ci sono offerti dalle sensazioni, fino a giungere alla loro elaborazione intellettiva e ad altri contenuti, di natura soggettiva, offerti dalle tensioni, dai sentimenti e dagli atti di volontà che contraddistinguono il vissuto del soggetto. In tutto questo gioca un ruolo fondamentale la capacità di distinguere nei vari contenuti il c'è e il che cosa, in quella che il nostro indicava come astrazione disindivuante, che segna il passaggio tra la sfera sensitiva e quella intellettiva. In modo analogo l'indagine gnoseologica viene applicata, nel quarto capitolo, al campo della vita morale; l'analisi della natura della volontà ci aiuta a riscoprire il dinamismo della scelta così come ci si manifesta nella tensione tra l'impulso e il valore oggettivo, una tensione destinata a trovare nella dignità della persona umana la propria armonica composizione."" -
Le variabili dell'apprendimento linguistico. Perché non tutti impariamo le lingue allo stesso modo
Tutti impariamo la nostra lingua materna negli stessi tempi e con le stesse tappe, ma quando si tratta di apprendere una lingua straniera o seconda la casistica si dilata all'inverosimile. Perché? Quali variabili entrano in gioco? È possibile controllarle? Chiunque sia coinvolto nell'apprendimento e/o nell'insegnamento di una lingua si è posto queste domande. L'opera di Paola Celentin, attraverso l'analisi e la sistematizzazione degli studi e delle ricerche condotti in ambito linguistico ed educativo, cerca una risposta a questi interrogativi. Oltre ad esplorare le dimensioni cognitive, affettive e contestuali dell'apprendimento linguistico, l'opera si pone l'obiettivo di mettere in relazione fra di loro le variabili che influenzano come si apprendono le lingue, attraverso una ricca rete di rimandi e richiami alla ricerca internazionale nel settore. -
Cormac McCarthy- Saggi a margine del canone
"La scrittura di Cormac McCarthy è intrinsecamente liminale. Non solo i romanzi che compongono la fortunatissima Trilogia della Frontiera, ma l'intera produzione dell'autore si sviluppa su (e sviluppa) un qualche genere di margine, di periferia. Dagli oscuri anfratti della società appalachiana dei primi romanzi all'ultima frontiera post-apocalittica di The Road, McCarthy ha fatto delle estremità e degli estremi il suo tratto distintivo, imponendosi come maggiore interprete contemporaneo della grande tradizione americana dedicata all'eccentrico e a tutto ciò che è centrifugo, geograficamente o moralmente, rispetto al monolite della cultura statunitense. Si potrebbe affermare, non a torto, che l'opera di McCarthy è un'unica, ininterrotta epica della resistenza all'addomesticamento, una precisa scelta poetica che si esprime nell'elevazione dell'idea di frontiera a elemento cardine della narrazione.""""" -
Il rosso è un colore. Per salvare un amico Galileo investiga a Padova azioni umane e sensate esperienze
Chi era Galileo, quando ancora non era lo scienziato che conosciamo attraverso le immagini del processo del 1633 e della vecchiaia? Nella Padova della fine del Cinquecento, egli è un giovane professore di discipline matematiche, che conquista una vasta platea di studenti, tanti amici ed estimatori, ma nello stesso tempo attorno a lui si vanno stringendo nemici mossi da invidia e fanatismo, i più torbidi impulsi umani. -
La Ferrara di Nicolò III d'Este
Il volume affronta, con i contributi degli specialisti, la Ferrara di Nicolò III d'Este (1393-1441), uno dei nodi cruciali della civiltà estense. All'unanimità considerato quale pater patriae, il figlio di Alberto III d'Este, durante gli anni del suo lungo governo, riesce a traghettare Ferrara oltre la stagione dell'ultimo gotico e a gettare le basi per quella fioritura artistica in senso veramente rinascimentale che caratterizza l'epoca dei figli Lionello, Borso ed Ercole. Nei saggi raccolti in questo primo volume della collana Arti, storie, contesti si prendono in esame alcuni temi di questo fecondo momento della storia culturale ferrarese, restituendo il punto degli studi e fornendo chiavi di lettura originali.