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Fiabe
Adriana de Carvalho Masi, poetessa e scrittrice affermata, ci regala questa raccolta di favole che piaceranno non solo ai bambini e alle bambine a cui sono prevalentemente destinate, ma anche agli adulti che saranno piacevolmente intrattenuti dalle storie e ne trarranno importanti suggestioni. I personaggi sono uomini un po' particolari, oppure creature generate dall'ingegno umano, come Marion, la marionetta, o ancora animali che condividono con gli uomini il linguaggio e i comportamenti, ma forse con qualche grado in più di raziocinio... E, come si conviene nelle favole, c'è sempre una morale che possiamo cogliere dietro ad ogni storia: tuttavia questo non nuoce all'intreccio, all'incanto della narrazione, al fascino dei dialoghi e dell'ambientazione. Insomma, un bel libro questo di Adriana de Carvalho Masi: un libro che non resterà a prendere polvere su qualche scaffale, ma ci terrà compagnia, mentre saremo intenti a leggerlo insieme, grandi e piccini. E talvolta anche a rileggerlo per fare tesoro dei suoi insegnamenti. Età di lettura: da 5 anni. -
Vivere nel tempo. Pensieri e parole
(...) In queste poesie il Tempo è protagonista. In ognuna figurano i ricordi belli o brutti, la nostalgia, i rimpianti e il senso vitale che sta morendo. Poesia da vecchio, si dirà. Sì è vero, ma possono anche essere uno specchio della nostra vita terrena, l'interrogativo sull'Al di là, a cui una persona anziana si sente più vicina. Ma stando alle scoperte scientifiche, nel momento della nostra morte, spariremo dalla terra, ma ciò che fummo sarà sempre visibile e corrente in un punto dello spazio, mentre in un altro sarà così anche per il nostro futuro. Non so se questo può essere consolante, perché ora noi viviamo in terra e i nostri sensi non avvertono certi passaggi. Non sappiamo cosa ne sarà della nostra individualità terrena. E allora torna in mente l'espressione di Heidegger: ""abitare il tempo"""". (...)"" -
Corrispondenze
"Corrispondenze"""" è un romanzo di formazione in cui la protagonista, Serena, si ritrova a dover affrontare i problemi di una vita che le sta troppo stretta. Nel tentativo di dare una scossa alla sua vita, in un momento di improvvisa euforia, scrive una lettera a uno sconosciuto con la speranza che questo possa farla fuggire dalla monotonia e dall'insoddisfazione quotidiane. Nel frattempo qualcuno si mette in contatto con lei dalla Turchia. Gli ostacoli della vita e un piccolo mistero da risolvere la porteranno inevitabilmente ad affrontare i suoi demoni e a crescere." -
Scritti riflessioni e argomentazioni su arte e poesia
Si propone un compendio di tensioni e riflessioni pronto a far rivivere alcune analisi come imprescindibile supporto di una realtà quotidiana in atto che percorre ad ampio raggio diversi temi, linguaggi e tecniche espressive presenti sullo sfondo di un'esistenza. (...) È un cammino di immagini e forme (dipinte o incise), non di rado frequentato dalla scrittura, non si tratta però di seguire orme o semplicemente di enunciare uno stato d'animo, si vuole, al contrario, rifondare i termini su cui poggia l'espressione del ripensamento, poiché già la prospettiva iniziale si impone diversa e decisa. -
Un profeta e apostolo degli ultimi tempi
"Allegate a questo volume troverete alcune testimonianze sottoscritte, di conoscenti ai quali anticipavo eventi reali avvenuti e altri ancora che non posso menzionare... Dio benedica tutti coloro che leggeranno questo scritto, con l'augurio che ne traggano profitto spirituale per ricevere da Gesù l'Amore che solo Lui può donare, anche a quelli che sono lontani"""". (Franco Salituro)" -
Oltretutto
Un racconto come un sogno lucido, in cui le immagini scorrono senza un ordine ma la cui sequenza è dettata dal cuore. Uno spaccato di vita quotidiana e un viaggio nell'introspezione. Una presa di coscienza su sé stessi e su ciò che ci circonda, in un mondo ricco di apparenze e contraddizioni. Il sogno è l'ombra dei nostri desideri e la luce delle nostre paure. -
Opache clessidre
"La Poesia di Stefano Gresta di là dell'abito solenne della più celebrata innovazione allo scandire della metrica e dei ritmi della classicità, è transitata a porsi con personale taglio di segno avveniristico, col segnare e mostrare occasioni dense di pensiero come razionalità che deduce da realtà, e che impasta nei sapori e nei colori dei nostri giorni e delle ansie collettive, delusioni e opacità del vero. Di tale verità la Poesia di Stefano Gresta si fa rivendicatrice, con affabili informazioni di esperienze autobiografiche filtrate con la grazia che solo la creatività letteraria, forte, appunto, della propria verità, possiede e trasmette. Non è una silloge di canti allegri questa di Opache clessidre, che segue altri momenti e altre misure di libri pregressi, nei quali tuttavia l'atmosfera generata dalla maturità del Poeta ha preferito, coerentemente, dar voce più al pensiero che alle immaginazioni"""". (Prefazione Laura Rizzo)" -
E plana stanca sulla riva
"La sua poetica spazia dalla denuncia delle donne lasciate sole, alla tragedia delle """"barche senza vele"""" dei migranti, dalla sofferenza dei malati di covid quale """"fiume deviato che non vede più il mare"""", alla più scanzonata mancanza di """"scherzi e spintoni"""" nei corridoi della sua scuola dove, al tempo delle restrizioni, """"abitavano i silenzi"""". La sua lirica coinvolge e per certi versi commuove. Spinge l'animo del lettore ad una solidarietà con il suo e a lei ci si compenetra. Sicché le sensazioni che restano scolpite dentro appaiono quali aforismi dettati da un Tiresia che per caso passa da lì...""""" -
In un vorticoso tango
La nuova silloge poetica di Isabella Sordi ci conduce in un percorso di riscoperta delle emozioni, dei conflitti, dei dolori e delle speranze che accompagnano la vita: In un vorticoso tango, dalla poesia omonima, è il titolo dell'intera raccolta, che si annuncia con i versi di Rainer Maria Rilke in Danzate l'arancia ""quando il sapore è già in fuga"""". Significativa metafora dell'esistenza umana: siamo trascinati in un vortice, a cui la poesia può opporre la determinazione a danzare. E la danza È movimento amore. / È pensiero: dunque è l'umana, strenua capacità di resistere e di trovare il ritmo del vivere. (...)"" -
Sulla scia dei lapislazzuli
Coco, giovane avvocatessa italiana, in carriera nella City londinese, fashion victim della maison Chanel, dovrà fare i conti con le sue manie e inquietudini quando nella sua zona di confort entrerà Erwin, stilista affermato di origine polacca. Riuscirà la nostra Coco ad amare se stessa? Avrà bisogno di una caccia al tesoro particolare per ritrovare la strada del passato e del futuro? Tutto ciò che c'è da sapere è nascosto nei suoi occhi, uno celeste mare e uno colore dei lapislazzuli. -
Fuga per tornare
La coinvolgente storia di un amore tragico e misterioso sullo sfondo di una Berlino divisa. Una trama scorrevole con un epilogo sorprendente. Dopo la caduta del muro, il giovane Federico Raja e la sua famiglia ricevono la visita di una zia dalla Berlino unificata, una persona molto energica e positiva, che non vedevano da vent'anni, da quando cioè la famiglia Raja era fuggita dalla DDR per trasferirsi in Italia. Non molto tempo dopo, però, arriva la notizia del suicidio della zia e la famiglia fa ritorno in Germania dove Federico verrà a conoscenza di segreti e misteri intorno alla vita della sua parente che faranno luce sui motivi che l'hanno spinta all'estremo gesto. -
Incontri
"I dieci brevi scritti biografici di Iolanda Fonnesu Alberti hanno il pregio delle testimonianze redatte con stile vivace e deciso, e dedicate a personaggi di chiara fama. Seguendo l'ordine cronologico dato dall'Autrice, si tratta di personaggi e località che, fra incontri e vicende, si snodano in un lungo periodo della sua vita, a partire dagli anni '40 a Greve in Chianti: gli scrittori Domenico Giuliotti e Bino Sanminiatelli e il pittore Giovanni """"Nino"""" Tirinanzi, viventi o periodicamente dimoranti nel borgo chiantigiano, con, a seguire, gli anni '50 a Sinalunga e a Roma - lo scrittore Pier Paolo Pasolini (già residente a Roma, in rapida trasferta nel piccolo centro della campagna senese) e il cantante lirico Franco Corelli, periodicamente abitante nella capitale; continuando con gli anni '80 a Monterchi in Valtiberina - il drammaturgo ungherese Miklos Hubay che dal 1974 al 1988 fu docente nell'Università degli Studi di Firenze - e con i primi anni 2000 a Viareggio e a Firenze - il docente universitario fiorentino ed """"eccezionale testimone dell'importante vicenda critica del Novecento italiano"""", Giorgio Luti, in breve vacanza nell'affermata stazione di soggiorno versiliana (...)""""" -
Il vento della memoria. Poesie
"(...) Mentre noi viviamo, infatti, il vento è impegnato a inseminare il mondo, dove nasceranno splendide piante, fiori variopinti. Che cosa è, del resto, la poesia se non polline dell'universo, destinato, grazie ai semi delle parole, a far germogliare il mondo, il quale altrimenti sarebbe aridamente sterile? Ecco perché allora Il vento della memoria, il ricordare ma anche il vivere presente, che alla memoria carnalmente si congiunge. Può capitare, con il tempo, che alcuni episodi si affievoliscano, ma i più importanti, i più significativi, restano a testimoniare i nostri sensi e sentimenti, le nostre avide e avventurose transumanze in un mondo, che abbiamo navigato come un grande mare, con le sue tempeste e le sue bonacce. Possiamo dunque affermare con serietà e serenità che abbiamo vissuto, come ebbe a testimoniare Neruda, ma possiamo anche continuare a credere nei miracoli e nei misteri della vita, che la poesia prova a svelare, ma mai per intero, perché, come suggeriva questa volta Leopardi, essa non può contravvenire al suo compito fondamentale, che resta quello di echeggiare la vita, come fa il vento, quando decide di imporre il suo respiro. (...)"""" (Francesco D'Episcopo)" -
Empatia. Tra filosofia e psicologia
L'empatia è ormai un termine abbastanza conosciuto e inflazionato. Tuttavia non è molto conosciuto il suo reale funzionamento né si conosce fino in fondo la grande utilità che può apportare nell'intersoggettività e nel dialogo. In questo studio, partendo da chi ne ha approfondito soprattutto i suoi aspetti filosofici, la Edith Stein, e approdando alle più recenti ricerche di natura psicologica si vuole rendere il senso di una relazione che, oltre che inter-umana, è anche inter-culturale. E pertanto è di grande attualità dato il continuo confronto/scontro, dovuto alle reciproche differenze che le persone avvertono incontrandosi. Nel gioco delle relazioni l'empatia non riesce comunque mai a colmare l'abisso che si apre tra l'io e l'altro, ma il muoversi intenzionale della coscienza in direzione dell'altro, quasi a volerne penetrare la coscienza, consente di avere percezione del vissuto altrui. Grazie al processo empatico la scoperta dell'altro avviene per mezzo di adombramenti e di un sentire, un fühlen, che non è un organo di senso, ma un procedere per tentativi con le proprie facoltà intellettive. (...) -
Approdi inconsapevoli
"Siamo appoggi, inconsapevoli della meta esploriamo sogni e mangiamo approdi."""" (Simona Carboni)" -
Le stanze degli altri. Racconti allegri e molto seri
Le stanze degli altri sono ove è l'essenza delle loro anime, ove si custodiscono i ricordi della vita ed i loro segreti. Sono i luoghi ove vagano emozioni, gioie, vittorie o fallimenti ineluttabili che non si ha il coraggio di rinnegare. Sono eterni templi alla memoria di ciò che è stato e fa parte di noi. Le stanze degli altri sono i luoghi della mente ove si respirano le loro vite. Le stanze degli altri nascondono, talvolta, segreti inconfessabili. -
La radice ceraunica
"Allora fu lampante che fummo solo fonemi (nemmeno fenomeni s'un tabulatore) un nulla di computabile meno d'un rumore, d'un rullo di tamburi, fra i lampi al rallentatore nel fumo di lunigiana.""""" -
Basta solo volerlo
Letizia è una brillante ragazza universitaria più che ventenne con una famiglia apparentemente normale, un ragazzo che la ama ed un'amica sempre presente. Eppure c'è un neo nella sua vita, una ferita che fin da piccola la accompagna e che ha condizionato parte della sua esistenza, lasciandola sempre statica nella sua quotidianità. Sarà un anomalo scambio epistolare con un estraneo a permetterle di fare quel salto, aprirsi alla vita ed incominciare a vivere... ma è davvero sconosciuta la persona che la aiuterà a fare ciò? -
Giulio Agricola. Il tribuno della Britannia
Gneo Giulio Agricola, discendente del grande conquistatore della Gallia, Giulio Cesare. Iniziò il suo Cursus Honorum come Tribuno militare e attendente del governatore Svetonio Paolino e fin dalle prime campagne militari si distinse per arguzia, tanto da essere considerato il protetto degli Dei. Partecipò alla missione che lo consacrò come Eroe quando massacrarono i feroci sacerdoti del sangue conosciuti come druidi in occasione della festa del dio Lud, presso l'isola di Mona (odierna Anglesey). Ma la battaglia più grande che dovette affrontare fu la rivolta in massa dei Celti contro il dominio romano e/o le popolazioni filoromane tanto che le conseguenze degli eventi ebbero dei risvolti riconducibili ai giorni nostri. -
Storia delle donne «chianine» degli anni '50 vestite di nero. Fatti veri riconducibili alle vicende delle donne chianine del dopoguerra narrate dall'autore come testimone di allora ancora adolescente
Le donne chianine degli anni '50 si vestivano di nero, erano unite nel combattere le disuguaglianze sociali, furono delle mercanti di strada e son passate alla storia soprattutto perché riuscirono a sopravvivere, nonché arricchirsi, ingannando e recitando miserie, disgrazie e chiedendo pietà; fu così che ebbero successo e si mostrarono anche cattive se non erano ben compensate ma di fatto non ebbero mai a commettere nessun reato, le loro vicende meno drammatiche e più divertenti sono ancora vive nella cultura campagnola tradizionale contadina e cittadina di quell'epoca ed attuali ancora oggi...