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Percorsi
Chi cammina non si perdern«In parte storia naturale, in parte ricerca scientifica, ma soprattutto una profonda meditazione umana di come noi tutti camminiamo attraverso la nostra vita. Il libro di Moor è incantevole» - The Boston GLobernrn«Travelogue, sociologia, storia e filosofia in un libro straordinario che indaga la centralità dell'idea di sentiero e percorso nella vita degli animali e dell'uomo» - The Washington Postrnrn«Un viaggio meraviglioso attraverso i paesaggi umani e naturali della vita moderna» - Chicago Review of BooksrnrnNel 2009, mentre percorreva l’Appalachian Trail, Robert Moor incominciò a riflettere proprio sul terreno calpestato dalla suola delle sue scarpe: come si forma un sentiero? Perché alcuni sentieri restano nel tempo e altri scompaiono? Cosa ci spinge a seguire la nostra strada e poi a deviare a un certo punto del percorso? Durante i sette anni successivi, Robert Moor ha viaggiato in tutto il mondo esplorando tutti i tipi di sentieri, da quelli minuscoli a quelli più grandi. Ha imparato i segreti dei tracciatori, ha riscoperto i percorsi perduti dei Cherokee e rintracciato le origini delle nostre reti stradali, neuronali, fino al web. In ogni capitolo di questo libro Moor alterna le sue escursioni a spasso per i continenti a riflessioni scientifiche, storiografiche, filosofiche e letterarie, svelando, attraverso un tema così inconsueto, l’emergere di tante domande che da sempre appassionano gli uomini: in che modo l’ordine emerge dal caos? Come hanno fatto i primi animali a uscire dalle profondità marine e a muoversi sulla Terra? Il rapporto dell’uomo con la natura e la tecnologia come ha cambiato il mondo che ci circonda? E, ancora, in che modo ciascuno di noi sceglie la propria strada nella vita? rnMuovendosi con disinvoltura e divertimento in un arco temporale che va dai primi organismi unicellulari all’era digitale, Robert Moor ci fa vedere il nostro mondo, la nostra storia, la nostra natura e il nostro modo di vivere con occhi nuovi. -
Noi e l'albero. Natura urbana, salute umana
Questo libro dimostra che il rapporto tra uomo e natura è fondamentale e va ripensato per la nostra salute, il nostro equilibrio e la nostra felicità come individui e come specie.rnrn«La questione ambientale è un'urgenza che non riguarda solo grandi temi come il clima e l'inquinamento: parte dai giardinetti sotto casa, dagli alberi in città, dal verde urbano. È la quotidianità del nostro rapporto con la natura che dobbiamo anche salvaguardare. L'uomo moderno soffre di ""carenza di natura"""": un bambino che non gioca mai in un parco è deprivato di stimoli fondamentali; un adulto senza contatti col verde è ostaggio di uno stile di vita disumanizzante con conseguenze concrete.»rnrnTradizionalmente ci portiamo dietro un’idea di simbiosi tra uomo e natura, di cui l’albero è il simbolo vitale per eccellenza. La cacciata stessa dal Paradiso terrestre è anche questo: fuori dal giardino dell’Eden la vita dell’uomo si fa più difficile, più brutta, più triste. Non è solo una visione poetica. Conosciamo l’importanza della natura per il benessere psico-fisico dell’uomo, tanto più in città e metropoli per decenni deturpate da un’urbanizzazione selvaggia. Eppure, spesso, la nostra consapevolezza “bio-eco-ambientalista” rimane in superficie, legata ai grandi allarmi planetari, ma poco aderente alla realtà di ognuno di noi. Ci preoccupiamo del riscaldamento globale e della distruzione della foresta amazzonica, ma poco del taglio degli alberi sotto casa che lasciano il posto a un nuovo parcheggio… In questo libro, Valentina Ivancich, neuropsichiatra e giardiniere, analizza invece l’importanza vitale di un rapporto quotidiano con la natura in tutte le sue forme, in primis, il verde urbano, ormai per molti unica forma di natura accessibile. Sulla base di studi e statistiche provenienti da tutto il mondo industrializzato dimostra gli effetti concretamente benefici che la natura, il verde, gli alberi hanno sull’uomo: sullo sviluppo cognitivo, emotivo, affettivo, relazionale dei bambini e degli adolescenti; sulla qualità della vita degli anziani e delle persone che vivono situazioni particolari, come malati e detenuti; sulla salute fisica e psichica di ognuno di noi. La qualità del rapporto con queste forme di natura incide sulla concreta possibilità, cui tutti abbiamo diritto, di accedere alla serenità e alla bellezza."" -
Non è colpa del karma
Romantico, divertente, graffiante, Non è colpa del karma è diventato un caso editoriale in Spagna grazie al passaparola dei lettori.rnrn«Senti è chiarissimo: ti sei innamorata persa. Sei pazza di lui... Ma lui? Sente qualcosa per te? Perché se lui non sente niente il problema è già risolto. Basta solo smettere di pensarci. Un poco soffrirai, ma poi basta. Si va avanti. Perché tutte siamo delle sopravvissute, e tutte abbiamo superato delle delusioni d'amore. Solo nei film i personaggi restano incagliati nei loro amori per sempre.»rnrnrnQuando Sara Escribano, alla soglia dei trent’anni, si rende conto che le scelte fatte fino a quel momento non le hanno permesso di realizzare nulla di concreto, decide di mettere da parte la chimica, rinunciare al concorso per insegnanti e investire nel suo vero sogno: quello di riaprire l’atelier della nonna paterna. Nel pittoresco quartiere di Malasaña, a Madrid, la piccola bottega aspetta la giusta occasione per tornare a brillare e Sara, circondata da una famiglia divertente, maldestra e sull’orlo dell’implosione, investe tutte le proprie energie nella realizzazione di straordinari oggetti piumati. Persino quando il fidanzato Roberto decide di partire per Parigi per un anno, lasciandola sola e alle prese con un’impresa, e una vita, che fatica a decollare. A complicare ulteriormente le cose ci pensa anche Lu, la sorella minore, che di punto in bianco annuncia alla famiglia le sue imminenti nozze con Aarón, il grande amore adolescenziale di Sara perso di vista alla fine della scuola. Il suo arrivo non fa che creare ancora più scompiglio,e riempirla di dubbi. E se la relazione con Roberto, a causa della distanza, si fosse infilata lungo un crinale pericoloso? E se la grande sfilata organizzata dall’amico David – che potrebbe essere il suo trampolino di lancio – si rivelasse un enorme fallimento? Tra laboratori allagati e incursioni notturne allo zoo, in un’altalena di alti e bassi, «piccoli» incidenti e «grandi» drammi… Sara scoprirà cosa e chi vuole veramente e che il karma, davvero, non c’entra niente! -
Autunno a Venezia. Hemingway e l'ultima musa
Nel 1948 Ernest Hemingway arriva in Italia con la quarta moglie, Mary Welsh. Il piroscafo che doveva condurre la coppia e l'inseparabile Buick - legata alla prua - in Provenza, non riesce ad approdare a Cannes a causa del maltempo e deve per forza navigare fino a Genova. Per Hemingway è uno shock: mancava dall'Italia da trent'anni, da quando diciottenne aveva combattuto sul fronte italiano. È uno scrittore in cerca di ispirazione: non pubblica un romanzo da dieci anni, è un momento difficile, e quando scende sul molo osannato e assediato dai giornalisti, viene sommerso dai ricordi e decide che quello che era destinato a essere un breve interludio fra Cuba e la Provenza diventerà un viaggio di parecchi mesi nei luoghi che aveva frequentato da giovane. Da Genova a Milano, da Stresa a Cortina, incontra e fa accordi con i suoi editori italiani, il «comunista» Giulio Einaudi e il nonideologico Arnoldo Mondadori. Conosce la sua voce italiana, Fernanda Pivano con il compagno Ettore Sottsass, Italo Calvino, Natalia Ginzburg. Fra un drink e una battuta di caccia si spinge fino a Venezia e a Torcello, dove incontra una giovane aristocratica veneziana, Adriana Ivancich, di cui si innamora, ricambiato. Sarà la sua «ultima musa»: la relazione è complessa e destinata a non durare, lo sanno entrambi. E tuttavia grazie a lei Hemingway ricomincerà a scrivere: Adriana è la Renata di «Di là dal fiume e tra gli alberi», romanzo che Hemingway considera un capolavoro e che verrà inizialmente stroncato dalla critica. Ma dopo questo, con al suo fianco Adriana che per breve tempo si trasferisce (con la madre) a Cuba, Hemingway scriverà anche «Il vecchio e il mare», che gli vale il Premio Pulitzer e, l'anno successivo, il Premio Nobel. -
Il domani tra di noi
Da questo libro il film della Twentieth Century Fox. Un incidente aereo. Un uomo e una donna lottano per sopravvivere. Una storia d'amore nelle terre selvagge d'Americarn«Ashley mi ricorda tantissimo te, e così mi sono messo a pensare al giorno in cui tu e io ci siamo conosciuti. Dopo la scuola ero andato al campo sportivo. Faceva molto più caldo di quello che c'è qui adesso. Ci stavamo allenando sui quattro cento metri a ostacoli quando, attraverso il prato, sono arrivati i ragazzi che facevano la corsa campestre. Correvano vicini, in gruppo, qualche centinaio di metri dietro a una ragazza che li aveva staccati tutti quanti. Tu.»rnrnrnSopravvissuti a un tragico incidente aereo, due perfetti sconosciuti, un medico e una giornalista ferita, devo cercare di unire le forze per sopravvivere su una sperduta montagna innevata. E quando si rendono conto che nessuno li sta cercando e non riceveranno alcun aiuto, affrontano un pericoloso viaggio nella natura selvaggia ma soprattutto dentro se stessi. -
Due cordate per una parete. 1962, la prima italiana sulla Nord dell'Eiger
Nel 1962, a ventiquattro anni dalla celebratissima prima salita compiuta da Harrer, Heckmair, Kasparek e Vòrg, nessun italiano era ancora arrivato in vetta all'Eiger dalla parete Nord, la terribile Nordwand. Ci avevano provato i vicentini Menti e Sandri nel 1937, restando vittime della parete; ci avevano provato, nel 1957, Corti e Longhi, insieme a una cordata tedesca: ancora una volta l'impresa era finita in una tragedia, e la parete e la montagna simboli dell'alpinismo sembravano destinate a restare precluse agli italiani. Ma nell'agosto del 1962, due cordate di forti alpinisti, Aste, Solina e Acquistapace da una parte, e Perego, Mellano e Airoldi dall'altra, determinate ad arrivare in vetta, si incontrano sotto il Secondo Nevaio e decidono di continuare insieme. La progressione diviene più lenta ma continua e, nonostante le scariche e il maltempo, tutti e sei arrivano in cima senza un graffio e scendono a valle vittoriosi. Due cordate per una parete racconta un'impresa straordinaria, e descrive uno spaccato dell'Italia alpinistica (e non solo) dei primi anni Sessanta, fatto di operai, contadini e artigiani, molti dei quali hanno conosciuto la montagna grazie agli oratori e che hanno scalato per passione nei ritagli di tempo diventando sì accademici del CAI, ma restando defilati e sconosciuti al grande pubblico. -
Il gioco bugiardo
Il nuovo psicothriller di Ruth Ware. Il gioco è bello se nessuno si fa male...rn«C'è un'inquietudine in questo libro, un disagio sotterraneo che piano piano aumenta e si tramuta in uno stato di tensione, che rende Il gioco bugiardo il miglior libro di Ruth Ware...» - Kirkus Reviewsrn«Un thriller psicologico coinvolgente: Ruth Ware descrive una serie di personaggi credibili e intriganti e dà vita a un mystery che terrà il lettore incollato al libro fino alla fine.» - Publishers weeklyrn«Grazie a Ruth Ware, un'autrice contemporanea che ha saputo riprendere gli elementi del giallo classico e reinventarli per il lettore di oggi!Una trama plausibilissima, con i colpi di scena giusti, con la dose perfetta di suspense e con la descrizione raffinata delle tensioni e dell'affetto tra quattro amiche.» - IndipendentrnrnrnIl messaggio arriva in piena notte. Solo quattro parole: «Ho bisogno di te». Isa prende con sé la figlia e si precipita a Salten, dove aveva trascorso gli anni del liceo che ancora proiettano le loro ombre su di lei. A scuola Isa e le sue tre migliori amiche giocavano al gioco delle bugie: vinceva chi di loro avesse inventato la storia più assurda rendendola credibile agli occhi degli altri. Ora, dopo diciassette anni, un cadavere è stato ritrovato sulla spiaggia, facendo emergere un segreto terribile. Un segreto che costringe Isa a confrontarsi con il proprio passato e con le tre donne che non ha più visto ma che non ha mai dimenticato. Non è un incontro sereno: Salten non è un posto sicuro per loro, non dopo quello che hanno fatto. È ora che le quattro amiche affrontino la verità. -
Il libro della gentilezza. Un gesto gentile ogni giorno per cambiare il mondo
Un gesto gentile può cambiare la tua vita e il mondo intorno a ternrn«Un libro strepitoso, che porta gioia nel mondo.» - The Guardianrnrn«Bernadette Russell, turbata dalla crescente infelicità intorno a sé, si è impegnata a praticare la gentilezza e la sua vita è cambiata. In questo libro ci spiega come fare la stessa cosa, per il nostro bene e per il bene di chi ci sta intorno.» - John-Paul Flintoff, autore di Come cambiare il mondornrn«Questo bellissimo e praticissimo libro ci rassicura, ci ispira e ci incoraggia a essere gentili. Provatelo! Specialmente se vi sentite disorientati e diffidenti.» - Vera Chok, attricernrnSii gentile ogni giorno e avrai molte più possibilità di essere felice. Spinta dal desiderio di vivere in un mondo migliore, Bernadette Russell ha trovato nella gentilezza una risposta al caos della nostra epoca: se la si pratica giorno per giorno, applicandola a tutti gli aspetti della vita, la gentilezza può diventare fonte di serenità.rnBernadette Russell ha deciso di compiere ogni giorno un piccolo, grande gesto gentile verso qualcuno, e sempre senza chiedere nulla in cambio: verso i propri cari e gli sconosciuti, i colleghi, gli amici, ma anche verso le persone con cui era in disaccordo; verso l’ambiente e verso se stessa. rnGli effetti positivi che ha riscontrato l’hanno spinta a cercare di ispirare anche gli altri, mostrando come la gentilezza sia alla base di un’esistenza felice e di un rapporto sano non solo con chi ci è caro, ma con chiunque incontriamo e con l’ambiente che ci circonda. -
Cieli di fuoco
Alla vigilia della battaglia di Stalingrado un prigioniero politico insegue il suo sogni di libertà.rn«Semplicemente epico. Una storia di amore e di guerra, di passioni e tradimenti nel rosso cielo di Russia che sedurrà il lettore fino all'ultimo tramonto, e fino all'ultima pagina. Da trattenere il fiato. Leggere Montefiore è cuore che pulsa sulla pagina, come correre nella rossa Russia del 1942 per guerra e soprattutto per amore» – Andrea Marcolongorn«Realistico e accurato nella descrizione dei fatti storici, emozionante e commovente nel racconto della storia d'amore fra un ex prigioniero del gulag e un'infermiera italiana, ""Cieli di fuoco"""" è lo splendido e personalissimo omaggio di Simon Montefiore agli amati scrittori russi e ai suoi autori contemporanei preferiti come Cormac McCarthy e Elmore Leonard» – Observerrn«Una Russia epica e violenta... fra nazisti inebriati di vittorie e sete di dominio e traditori sovietici... Scritto con eleganza e profonda conoscenza dei fatti storici, """"Cieli di fuoco"""" è un romanzo che si legge tutto d'un fiato» – The TimesrnUnione Sovietica, 1942: imprigionato in un gulag per un crimine che non ha commesso, Benya Golden sembra condannato a morire di stenti nella terribile Kolyma fino a quando da Stalin arriva l’ordine di costituire un battaglione a cavallo composto di detenuti per combattere l’avanzata della Wehrmacht ormai alle porte di Stalingrado. Chi riuscirà a sopravvivere alle missioni suicide alle quali viene destinato il battaglione otterrà in cambio la libertà. Benya, giornalista ben poco esperto di armi e di combattimenti, si trova catapultato dietro le linee nemiche, composte da soldati tedeschi e italiani. Qui combatterà la sua personalissima guerra incrociando il suo destino con quello di agenti segreti, traditori, cosacchi, nazisti e della bellissima infermiera italiana, Fabiana, con la quale avrà una bruciante storia d’amore. Un amore impossibile, mentre nelle steppe russe infuria una delle più violente battaglie della seconda guerra mondiale..."" -
Una bambina
La storia vera di una creatura perduta in un mondo di violenza e di orrore, e di una giovane insegnante decisa a salvarlarnrn«Una storia dura. E un grande racconto che si segue con partecipazione, con ansia, frequentemente, non esito a dirlo, con commozione. A tutti noi Una bambina può dire qualcosa.» - Corrado Augiasrnrn«Pagina dopo pagina, Una bambina dimostra la capacità di resistere dell'essere umano e la forza dell'amore.» - Los Angeles Timesrnrn«Ci sono capitoli che vi faranno infuriare, altri che vi faranno piangere, e altri ancora sorridere. Ma quale che sia la vostra reazione, probabilmente è da molto molto tempo che non leggete un libro con un simile impatto emotivo.» - New York Times Book Reviewrnrn«Un libro straordinario.» - Sunday Pressrnrnrn«In questi bambini c'è di più. C'è il coraggio. Mentre la sera siamo davanti al telegiornale, a sentire di nuove, emozionanti conquiste in qualche terra lontana, perdiamo i veri drammi che si vivono intorno a noi. È un peccato, perché lì c'è più coraggio che da ogni altra parte. Alcuni di quei bambini vivono con tali incubi e tali ossessioni, nella loro testa, che ogni movimento si carica di straordinario terrore. Alcuni vivono a contatto con una violenza e una perversione che le parole non possono descrivere. Ad alcuni non viene nemmeno concessa la dignità che si concede agli animali. Alcuni vivono senza speranza. Eppure resistono. Quasi tutti accettano la loro vita, non conoscendo altro modo di vivere. Questo libro racconta di una sola bambina. Non è stato scritto per evocare pietà. Né per elogiare un'insegnante. E neppure per deprimere quelli che hanno trovato pace nel non sapere. Questo libro è una risposta a chi mi chiede se non è frustrante lavorare con i malati di mente. È un'ode all'animo umano, perché questa ragazzina è come tutti i miei bambini. Come tutti noi. È una sopravvissuta». -
Il tuo primo dottore sei tu. Capire il nostro corpo e il suo potere di autoguarigione
Basato sulle ricerche più aggiornate, Il tuo primo dottore sei tu fornisce a ognuno di noi gli strumenti conoscitivi per fare la scelta giusta riguardo ai trattamenti da assumere, a quelli da somministrare - e da non somministrare - ai propri figli, affidandosi alla capacità del corpo di lavorare da sérnrn«Jeremy Howick spiega la scienza alla base dell’autoguarigione. Leggete questo libro rivoluzionario.» – Deepak Choprarnrn«Jaremy Howick scrive in modo chiaro, conciso e soprattutto riesca a catturare l’attenzione di un ampio pubblico.» – The Guardianrnrn«Il tuo primo dottore sei tu è un libro attualissimo per un problema senza tempo: come il corpo e la mente interagiscono nel determinare la nostra salute e il nostro benessere. Scritto da un esperto di notorietà internazionale, sfida il pensiero dominante nell’ambito della medicina e propone un nuovo concetto di vita integra.» – Mark Williams, direttore dell’Oxford Mindfulness CentrernrnrnNel mondo occidentale circa il 50 percento degli anziani assume almeno cinque medicine al giorno, e nei paesi sviluppati una persona su dieci risulta essere in cura con antidepressivi. Numeri altissimi, che dovrebbero far riflettere sul rischio - quanto mai attuale - che la medicina venga utilizzata in maniera sconsiderata, causando costi ingestibili per la sanità pubblica. Se, da una parte, le potenzialità della medicina moderna risultano innegabili e fondamentali, dall'altra abbiamo imparato a dimenticare la capacità, altrettanto straordinaria, che il nostro corpo ha di curare se stesso. Ed è proprio questo l'aspetto sul quale si concentra Jeremy Howick, ricercatore ad Oxford ed esperto di effetto placebo. In ""Il tuo primo dottore sei tu"""" ci offre un importante spunto di riflessione sul tema dell'autoguarigione, sostenendo come il nostro corpo sia in grado, ad esempio, di produrre autonomamente sostanze per alleviare il dolore. Lungo un percorso ben strutturato, fatto di casi esemplari e spiegazioni scientifiche fruibili a tutti, Howick dimostra anche come il nostro umore possa influenzare drasticamente la salute. I processi che avvengono dentro di noi possono essere le droghe più potenti, i chirurghi migliori e gli psicologi più bravi che potremmo chiedere. Sapersi rilassare, pensare positivo, costruirsi un ambiente sociale confortevole, ad esempio, può contribuire al miglioramento della salute più di una confezione di medicine."" -
Opus
Per raggiungere uno scopo la nostra risorsa più grande è l'automotivazione. Ecco come allenarla.rnrn«Il libro definitivo sulla motivazione» - Luca Mazzucchelli, direttore di ""Psicologia contemporanea""""rnrnDiversamente da gran parte della motivazione animale che si è evoluta per soddisfare bisogni semplici in tempi brevi, la motivazione umana insegue mete sfidanti e che richiedono tempi lunghi di realizzazione. In particolare gli esseri umani sono caratterizzati da un processo motivazionale che si definisce «passione» o «automotivazione» o, anche, «motivazione intrinseca»: una spinta incessante a coltivare le proprie capacità, a spostare in avanti i propri limiti; una tensione che non richiede ricompense esterne, in quanto gratificante per se stessa. Se questo tipo di motivazione non ci appartenesse, nessuno sarebbe in grado di allenarsi per anni per raggiungere un sogno; o di lavorare un'intera vita per compiere una scoperta scientifica, creare un capolavoro, fondare una grande azienda. Qualcuno definisce tale processo come ricerca della perfezione, allenamento intenzionale, miglioramento continuo. Pietro Trabucchi, con una suggestiva metafora, indica questo sviluppo motivazionale con il termine con cui gli alchimisti rinascimentali descrivevano il processo di trasformazione della materia in metallo prezioso: «Opus». E in questo libro spiega i meccanismi che governano l'automotivazione, le strutture cerebrali su cui si fonda, le azioni che la sostengono e le relazioni che la incentivano, ribadendo che si tratta di una forza che nessuno può darci dall'esterno, ma che è in ognuno di noi. E che, tuttavia, può essere «allenata» con l'aiuto di altri, così come possiamo noi stessi contribuire a sostenere la motivazione altrui, in un circolo virtuoso di sviluppo della potenzialità e della personalità umana."" -
Un respiro nell'acqua
Sono passati sedici anni. Savannah, la sorellina minore di Kate Wolfe, è stata brutalmente uccisa. Sedici anni in cui Kate è costretta a fare i conti con i sensi di colpa che la assalgono senza darle tregua. È stata egoista e ha messo in pericolo sua sorella. Non la consola sapere che l’assassino è da tempo rinchiuso nel braccio della morte, in attesa dell’esecuzione. Apparentemente Kate, in qualche modo, è riuscita a ritrovare un equilibrio: adesso è una giovane e stimata psichiatra infantile che lavora all’ospedale di Boston e la sua vita va avanti come tante altre. Almeno finché una delle sue pazienti non si suicida. Esattamente nello stesso giorno in cui viene portata in ospedale una ragazzina psicotica la cui madre vuole a tutti i costi che venga affidata a lei, Kate, e a nessun altro. Quel giorno il mondo di Kate si sgretola un’altra volta. Teme di non essere in grado di prendersi cura della ragazza. Anzi, non vorrebbe averci nulla a che fare. Ma poi si accorge che la giovane paziente conosce molti particolari del suo passato che non dovrebbe sapere. E contemporaneamente un detective in pensione la contatta per esporle una sua teoria: secondo lui Savannah non è stata una vittima isolata, ma solo la prima di una serie. Forse colui che attende in prigione non è l’assassino. Forse là fuori c’è un serial killer, pronto a rovinare altre vite. Quella di Kate prima di ogni altra… -
A proposito di Elsie
A proposito di Elsie racconta con delicatezza e sensibilità una storia di amicizia. Di quelle amicizie che si fanno da bambini e che ti rendono la persona adulta che sarai. E senza le quali non puoi vivere.rnrnCiascuno di noi ha un segreto, di cui non parla mai. Ciascuno di noi custodisce delle parole. Quello che conta davvero è ciò che si fa, con quel segreto. Ve lo trascinate dietro per sempre, come una valigia scomoda, o trovate una persona a cui confidarlo? rnrn«Un romanzo che racconta con tenerezza ed empatia il dolore provocato dalla nostalgia e da quelle verità così difficili da accettare che cerchiamo di nasconderle persino a noi stessi.» - Guardianrnrn«A proposito di Elsie è un libro splendido e struggente con delle punte di umorismo degne di Alan Bennett.» - Daily Mailrn«Incantevole, saggio e profondamente umano. Ho vissuto ogni singola pagina di questo romanzo.» - Erin Kellyrnrnrnrn«Sono tre le cose che dovete sapere su Elsie. La prima è che è la mia migliore amica. La seconda è che sa sempre come farmi sentire meglio. E la terza… è un po’ più lunga da spiegare…»rnFlorence, ottantaquattro anni, è caduta nel suo appartamentino nella residenza per anziani a Cherry Tree Home. Ma non è questo che la sconvolge, perché sa che presto qualcuno verrà a soccorrerla: è che sta per svelare, finalmente, dopo tanti anni, un segreto che riguarda lei, la sua amica Elsie e un uomo che credeva morto da più di mezzo secolo e che invece ha fatto irruzione nel suo presente, proprio lì a Cherry Tree Home. E svolgendo con fatica, caparbietà e tanto coraggio le fila del suo passato, allineando ricordi come libri su uno scaffale, Florence scoprirà che nella sua vita, come in quella di chiunque, c’è molto di più di quello che credeva, che i fili sottili che la legavano agli altri sono in realtà legami indissolubili, che un gesto che aveva creduto un tragico errore era stato in realtà un gesto d’amore. -
Come non uccidere le tue piante
Illustrato, pratico, facilissimo da consultare e divertente: un libro che spiega come non diventare dei serial killer del mondo vegetale, e come stare bene con le vostre piante, in una casa arredata all'insegna del verde.rn«Il mio scopo è mostrare quante possibilità ci siano di coltivare con successo e ovunque una serie pressoché infinita di piante. Di insegnarvi a riconoscerle e soprattutto a farle vivere felici senza far loro soffrire la sete e senza annegarle. Non sono una botanica: sono una fiorista, e tutto quel che so l'ho imparato lavorando nel mio negozio. Di fatto sono pochi accorgimenti, ma fondamentali: il mio libro non è destinato a far bella mostra di sé sul tavolino del soggiorno, ma a essere consultato, portato con sé in autobus e in metropolitana, usato e innaffiato...». «Come non uccidere» le tue piante ci insegna che possiamo crescere il nostro piccolo giardino personale ovunque vogliamo, basta apprendere gli accorgimenti giusti: dal luogo migliore in cui posizionarle, a quanto innaffiarle, a quali specie scegliere a seconda dell'esposizione, della temperatura e di tutte le condizioni che possono rendere le vostre piante delle ottime compagnie in casa vostra. -
Dren-giong. Appunti d'un viaggio nell'Imàlaia
Dal viaggio in Sikkim di Fosco Maraini nasce Dren-giong che, a settant'anni dalla sua prima pubblicazione, viene riproposto in un'edizione fedele all'originale e illustrata con le splendide fotografie dell'autore conservate presso il Gabinetto Vieusseux.rn«Desidero avvertire i lettori che non ho la minima pretesa di fare della scienza; io vorrei semplicemente comunicare, in qualche modo, le emozioni vissute da un innamorato della natura nel percorrere alcune valli ricche di sorprendenti bellezze, in quel Sikkim, tra l'Imàlaia e l'India, che i tibetani chiamano appunto Dren-giong: il paese dei frutti» - Fosco MarainirnÈ il capodanno del 1937 quando il giovane Fosco Maraini apprende da un giornale che il celebre orientalista Giuseppe Tucci avrebbe compiuto un viaggio di studi in Tibet. Maraini scrive d'impulso al professore chiedendogli di accompagnarlo in veste, tra l'altro, di fotografo. Tucci, con sorpresa dello stesso Maraini, accetta e Maraini comincia così il suo personale percorso di conoscenza del Tibet e dell'Oriente che lo porterà, alcuni anni, molti studi e molte fotografie più tardi, a scrivere uno dei suoi capolavori: Segreto Tibet. Nel 1937 Maraini ha venticinque anni appena: alla fine del viaggio di studio decide di ritardare il ritorno e di «gironzolare» per l'alto Sikkim insieme a Drolmà, una cagnolina nera incontrata per caso e che diventerà la sua inseparabile compagna, al punto che farà ritorno con lui in Italia. In un mondo così diverso da quell'Italia e quell'Europa che si stava preparando a una nuova e devastante guerra, Maraini osserva e cammina, prende rapidi appunti e scatta fotografie, aprendo gli occhi su un universo in cui regnano la natura, i popoli, le religioni, l'arte e la bellezza in tutte le sue forme. E il suo modo di guardare il mondo è già quello dei suoi libri più maturi, così come la capacità di coinvolgere i lettori nei paesaggi naturalistici e umani del pianeta. -
La paura. La tua migliore amica
La paura permette di compiere il passo che non avremmo mai creduto di poter fare.rn«La paura ha un'ottima reputazione tra i migliori alpinisti classici. E meno male! Non dobbiamo più nasconderla. È la combinazione fra paura e azzardo che ci accompagna lungo la nostra strada fino all'ultimo passo.» - Reinhold Messnerrn«Sono appeso per la punta delle dita a una parete verticale, senza corda e senza assicurazione. Sotto di me il suolo, dentro di me un sentimento di paura, che tuttavia non si trasforma in panico. Tutt'altro: in qualche modo la paura aumenta la mia concentrazione, e sento che in ogni presa la paura non è una mia debolezza, bensì la mia migliore amica.» - Alexander Huberrnrn«La paura ci incita, ci protegge, ci ammonisce, ci frena, ci guida. Posso considerarla un sentimento positivo? In che misura è un’esperienza di vita intensa e necessaria? E in che modo le mie paure mi procurano una maggiore libertà e autonomia? Sono domande alle quali possiamo rispondere anche senza praticare degli sport estremi, ma abbandonando, ciascuno secondo le proprie possibilità, la cosiddetta «comfort zone» per assumersi dei rischi. In questo modo potremo affrontare la paura che insorgerà in noi, e riusciremo a rendere più intensa e ricca la nostra vita.»rnPaura e coraggio vanno a braccetto nella vita di un alpinista: è questo che Alexander Huber racconta in questo libro che ripercorre la sua vita di atleta e di uomo. La paura è un’amica fedele, in grado di innescare importanti meccanismi di autodifesa: nello sport aiuta a non esagerare, a non andare troppo in là. La paura è al fianco della determinazione, necessaria per affrontare imprese considerate «folli», e ci permette di guardare dentro noi stessi. Come ha fatto Huber, che ha trovato la forza di analizzare lucidamente un periodo molto buio della sua vita, durante il quale ha ricercato con fatica la propria identità, combattendo contro la depressione.rnProvare paura, e affrontarla di petto, insomma, ci permette di uscire dalle difficoltà più resilienti e in sintonia con noi stessi. -
4810. Il Monte Bianco, le sue storie, i suoi segreti
Vincitore del Premio Bancarella Sport 2019rnrnUn viaggio affascinante tra alpinismo, turismo, cultura e letteratura sul Re delle Alpi.rnrn""Il Bianco. Sembra la montagna più conosciuta di tutte, ma più la si frequenta più si ammanta di mistero: un luogo pieno di angoli nascosti e promesse di avventure, come il secretaire di un bisnonno dai cui cassetti escano sempre nuovi reperti dal profumo antico. Dalla Brenva al Montenvers, dai Grands Charmoz all'Aiguille de Bionnassay, dalle Grandes Jorasses al Mont Dolent, quanto cammino, quante storie, quanti scenari sorprendenti. Quanta vita.""""rnrnrnPercorrendo il Tour du Mont Blanc, Paolo Paci rivive la storia della montagna in chiave contemporanea, raccogliendo vecchi e nuovi racconti sui tre versanti (italiano, francese, svizzero) del massiccio. Salendo le sue cime e scendendo nelle sue profondità, in cerca di indizi che ci dicano quale sarà il futuro del Monte Bianco. Un lungo viaggio nella memoria remota, nella natura-spettacolo, nell'arte e nel pensiero. Un'esperienza tutta umana in compagnia di esploratori come De Saussure e Whymper, alpinisti celebri come Bonatti, Desmaison, Destivelle, sciatori e guide alpine, pastori e agricoltori, poeti e scienziati. Uomini e donne che nei secoli hanno saputo trasformare uno dei luoghi più inospitali del Vecchio Continente in una straordinaria opportunità di vita."" -
L'origine. Il romanzo di Charles Darwin
Un affascinante itinerario geografico e filosofico in un'attenta biografia resa un romanzo appassionante.rnrnNel 1832, all'età di ventidue anni, un giovane laureato di Cambridge, Charles Darwin (1809-1882), deciso a infrangere le tradizioni familiari che lo volevano medico o ecclesiastico, partecipa e vince il concorso per la posizione di naturalista sul Beagle, un brigantino della Royal Navy che avrebbe compiuto un lungo viaggio intorno al mondo con lo scopo di eseguire ricerche scientifiche. Dalle Canarie al Brasile, dalla Terra del Fuoco e fino all'Australia passando da Capo Verde, dalle isole Falkland e soprattutto dalle Galápagos, Darwin si dedicò a raccogliere e riordinare materiale di natura biologica e geologica. Tornò cinque anni dopo carico di piante e animali ancora sconosciuti, con i quaderni pieni di appunti per quella che sarà la sua opera più importante, L'origine delle specie, pubblicata nel 1859, e destinata a scuotere le fondamenta del sapere e in particolare le teorie creazioniste fino ad allora imperanti. -
Il ritorno del marinero. Le indagini del commissario Bertè
Un caso complicato per il commissario aspirante scrittore, che lo porta ad affrontare, con la bravura di sempre e con rinnovato sconcerto, l’uccisione di un uomo. rn""Riemergendo dalle sue nebbie, il Marinero aveva scatenato l'irreparabile e aveva costretto qualcuno a farlo sparire. Questa volta per sempre.""""rnLungariva, Liguria, un nuvoloso pomeriggio di novembre: a bordo di una barca a vela viene trovato il cadavere di Sebastian Scettro, detto il Marinero: tre proiettili gli hanno spaccato il cuore. Appartenente a una facoltosa famiglia, il Marinero se n’era andato per mare nove anni prima su un piccolo sloopnordico, facendo perdere le sue tracce. Chi, o che cosa, l’ha riportato a casa, concedendogli solo poche ore prima dell’incontro con la morte? Di certo, come può constatare Gigi Berté, Sebastian non aveva lasciato un buon ricordo: con i fratelli i rapporti erano pessimi, frequentava pregiudicati e spacciatori,e aveva persino ricevuto una denuncia per stupro. A quanto pare, solo l’anziana nonna non aveva mai smesso di volergli bene e di aspettare il suo ritorno. Un caso complicato per il commissario aspirante scrittore, che lo porta ad affrontare, con la bravura di sempre e con rinnovato sconcerto, l’uccisione di un uomo. E se da una parte vorrebbe «fuggire» a Milano dove l’attende un’allettante offerta in questura, dall’altra la Marzia e la sua squadra a cui è sempre più affezionato lo tengono legato a questo strano paesino che da fuori sembra un’isola felice ma che, come ogni altro luogo,nasconde il seme del male.""