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Alexandrina sposa di Cristo. La vita e le esperienze mistiche della beata Alexandrina Da Costa salesiana cooperatrice
La chiave di lettura dominante che permette di decifrare e comprendere alcune pagine che potrebbero anche urtarci per la violenza dei dolori, è l'innamoramento progressivo di Alexandrina che si dona totalmente a Gesù, che vuole diventare una cosa sola con Lui, che sempre più si immedesima nei Suoi sentimenti fino al punto di poter esclamare: ""Non sono più io che vivo, è Cristo che vive in me"""". (Galati 2,20). Gesù risponde con grazie straordinarie che la portano progressivamente alla piena identificazione mistica con Lui. Quando Alexandrina scopre che la """"intensa passione"""" di Cristo, per la Salvezza di tutte e di ciascuna persona, si realizza storicamente nella """"Passione cruenta"""", chiede a Gesù di esserne partecipe anche lei nella sua umanità per identificarsi totalmente con il suo amato. È l'amore che abbraccia la sofferenza come prova suprema di donazione. Il tratto più femminile, più delicato di questo amore è la sua passione per i Tabernacoli in cui Cristo è presente in stato di vittima. Vuole diventare la sentinella di ogni tabernacolo, la lampada che sempre arde davanti a lui, e infine si fa prigioniera con il Divino prigioniero dentro ogni tabernacolo. Un limite molto importante. Tutti gli scritti dettati da Alexandrina sono in lingua portoghese secondo la sua formazione e la sua mentalità: ogni traduzione in italiano risente del linguaggio e della mentalità corrente nel momento storico in cui traduce, ma risente soprattutto del livello spirituale del traduttore..."" -
Il principino del castagneto e Blurita
Età di lettura: da 5 anni. -
Una vita con mia madre. Ritratto della scrittrice Mariana Frigeni Careddu
Un'attrice ricorda i tempi della dolce vita anni '70 a Roma. -
Mani consacrate. Testimonianze e riflessioni sul ministero sacerdotale
"Papa Benedetto XVI il 19 giugno del 2009 indisse l'anno sacerdotale, un tempo di preghiera per valorizzare il dono del Sacerdozio. L'anno ebbe il suo culmine nella festa solenne del Sacro Cuore di Gesù nel giugno 2010. È stata una grande occasione per tutti! In quell'anno stavo riabilitandomi da un'ischemia che nel settembre 2008 mi aveva colpito e messo in seria difficoltà, rendendomi quasi cieco... Ero stato 'fermato' nel momento in cui il Ministero sacerdotale stava diventando frenetico, eccessivamente improntato ad uno stile """"manageriale"""". Da mesi mi abitava la percezione di vivere prevalentemente in funzione di rispondere ad aspettative più intra-umane che spirituali e divine. Per grazia di Dio nei mesi dell'estate 2009, dopo l'indizione dell'anno sacerdotale, cominciavo a stare meglio e immaginai di utilizzare la vista, ancora limitata ma in recupero, per poter digitare il presente libro, le suggestioni, i contributi e le memorie che seguono... Il desiderio di realizzare questo lavoro, dedicato al Sacerdozio, mi è sgorgato dal cuore il giorno della Solennità del Sacro Cuore 2009. Ci ho lavorato lentamente digitandone progressivamente le sfumature e i capoversi, a volte nel cuore delle notti, altre in un momento di particolare grazia percepita in un attimo di sosta, altre ancora introducendo nel canovaccio fugaci suggestioni in forma di appunti e veloci annotazioni. Sono lieto oggi di poter condividere e mettere in comunione sentimenti e meditazioni, che ho raccolto nel corso di quasi due lustri.""""" -
Limpida fonte...!
Suora Agostiniana di Locarno, morta a 28 anni. -
Conosciamo il Santo Rosario
Prefazione di padre Felice Monchieri. -
«Sì, verrò presto, amen». Vieni Sacro Cuore Eucaristico di Gesù, con il doloroso e Immacolato Cuore di Maria nostra Madre! Amen.
Devozioni al Gesù agonizzante da Barnabas Nwoye -
Sei alpini e un fante nel vortice della seconda guerra mondiale
Quattro alpini della Tridentina raccontano la loro odissea iniziata in terra di Russia, dal fronte sul Don, alle infinite marce nella neve, nel gelo implacabile, alla disperata ricerca di un’Isba dove trovare tepore, riposarsi e sfamarsi. Un’odissea proseguita dopo l’otto settembre quando sono catturati e inviati nei lager nazisti come schiavi nell’economia di guerra tedesca.rnDue altri alpini, ancora troppo giovani per essere inquadrati nell’ARMIR, ricordano come anch’essi sono stati fatti prigionieri e subiscono la disumana esperienza dei lager.rnIl settimo reduce è un fante che trascorre cinque anni nei Balcani, dapprima sul fronte greco- albanese e poi come combattente tra le fila dei partigiani di Tito. Viene raccontata una esperienza sconvolgente e spietata.rnMa è a giovani come questi, semplici soldati risparmiati dalla guerra e così miti per chi li ha conosciuti, che si deve la ricostruzione morale e materiale del nostro Paese. -
Mario Luzi. Seminario sul teatro, incontro con il poeta
"Seminario sul teatro"""" è un discorso inedito tenuto da Mario Luzi nel 1998 presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Tor Vergata a Roma. Il testo orale è stato trascritto e ora si presenta in questa edizione con alcuni apparati critici volti ad approfondire il corpus teatrale del poeta. In questo Seminario Luzi afferma, contro una stanca e desueta storiografia critica, che non vi è alcuna differenza di 'valore' o di 'dignità' tra un testo teatrale e uno lirico. Il seminario si chiude con un dibattito tra il poeta e gli studenti. Un'intervista alla poetessa Caterina Trombetti, amica e collaboratrice di Luzi, e a Valerio Nardoni, traduttore e scrittore che ha curato un'antologia della poesia di Luzi, arricchiscono il testo con ricordi vivi e unici del poeta fiorentino." -
Enciclopedia della poesia italiana inedita. Gli inediti del Premio internazionale Mario Luzi 2012. Vol. 3
L'uscita del volume annuale fa parte della Enciclopedia della Poesia Italiana Inedita. L'opera costituisce una ampia documentazione critica della poesia contemporanea che non si esaurisce nelle signole edizioni, ma che compone, negli anni, una significativa testimonianza storica e culturale del settore. La vasta opera contiene circa 90 autori all'anno su oltre 2000 partecipanti al Premio Internazionale Mario Luzi, per 300 testi inediti e 500 pagine complessive. La collana è ideata e diretta da Mattia Leombruno che la definisce così: ""Questa antologia - unica nel suo genere e soprattutto così variegata, molteplice ed ampia - possiede qualcosa di molto nobile ed ambizioso. Nulla di analogo è stato infatti mai tentato: di mettere liberamente insieme autori fra loro così diversi per stile e generazione, di unire il molteplice e fare il grande criterio di fratellanza umana e letteraria, nel nome delle più nobili intenzioni poetiche. Il criterio di selezione che è stato scelto prescinde dalla popolarità degli autori e tiene soprattutto conto del valore reale delle opere""""."" -
Paesaggio liquido
"Antonella Radogna aderisce al filone della grande tradizione letteraria, che dai Protoromantici, o meglio ancora da Rimbaud in poi, fino ad Hölderlin e Rilke, Campana e Luzi, si pone al centro della questione esistenziale intesa come ricerca delle vere ragioni dell'umano. Non più dunque un rapporto di artefatta letterarietà e verosimiglianza con la vita, ma la Parola che si struttura ed intesse d'umano, configge nella carne. Assume un corpo e fa emblema, Annuncio, ed è segno visibile, raffigurazione e manifestazione dell'Essere, sua forma, sembianza: una poetica che è testimone."""" (dalla prefazione di Mattia Leombruno)" -
Henry Kissinger e le relazioni atlantiche. Aspetti problematici della politica americana... con intervista inedita del Ministro degli Esteri Giulio Terzi
Il testo ricostruisce, sulla base di fonti diplomatiche quali i F.R.U.S., alcuni aspetti dominanti delle relazioni diplomatiche euro-americane negli anni fra il 1969 e il 1974 nell'ambito del governo del Presidente Nixon, affiancato da Henry Kissinger in qualità di Consigliere per la sicurezza nazionale e Segretario di Stato. Una serie di fenomeni - di ordine politico, economico e sociale - che si manifestano in questo periodo hanno avuto conseguenze durature sul tenore dei legami fra le due sponde dell'Atlantico. I tentativi di Kissinger di intavolare negoziati bilaterali con le capitali europee furono infruttuosi e controproducenti. I maggiori statisti europei, Pompidou, Heath e Brandt, si accordarono sugli sforzi da compiere affinché l'Europa potesse ""parlare con una sola voce"""" nel discutere le sempre più pressanti richieste americane di riequilibrio dei rapporti atlantici. Una linea comune fu stabilita solo nel 1973, quando i Nove membri della CEE aprirono all'idea di una dichiarazione di interdipendenza tra Stati Uniti ed Europa in materia di difesa. Il testo contiene l'ultima intervista inedita del Ministro degli Esteri Amb. Giulio Terzi in esclusiva per il volume."" -
Rose bianche per errore
"Emanuela Patriarca si fa largo e riordina gli anni, quelli vissuti da sua nonna Tomassina che nei racconti sono giunti fino a lei, vi rinviene un filo logico o solo un filamento di emozioni che forse come mai eternamente congiungono. Adesso che distiamo da loro le cose ci appaiono con definitiva chiarezza, tutto ci parla. Alla fine tornano ancora ad una prima stagione, l'origine, la nascita, il senso, di nuovo la parola ad intrecciarsi con quella oscura ancora non svelata. Non vi è alcun errore in questa assoluta perfezione e finitezza che ci tiene in ascolto perché verrà la rosa del colore che amammo."""" (dalla Prefazione di Mattia Leombruno - Presidente della Fondazione Mario Luzi)" -
Sergio Corazzini. Tutte le raccolte. Vol. 1
Sergio Corazzini nacque il 6 febbraio 1886 a Roma e morì il 17 giugno 1907. Solo ventuno anni di esistenza che lasciarono sei raccolte e un'infinità di poesie sparse su vari giornali letterari. Un unicum nell'ambito della letteratura italiana per la precocità del senso poetico sviluppato all'interno di quel particolare contesto culturale chiamato Crepuscolarismo. Corazzini era descritto dagli amici come un fanciullo buono, affetto da un male che non gli avrebbe dato scampo: la tisi. Pallido, emaciato, snello, con un aspetto signorile, egli viveva piuttosto in disparte, circondato da molti amici e non serbava grandi speranze per sé; sentiva piuttosto di non potersi attendere giorni luminosi che gli erano sottratti alla gioventù spensierata dal dolore ed afflizione del suo male. Tale condizione, alla base di tutto il suo esistere e dell'intera poetica, lo rese taciturno e malinconico, spettatore consapevole di una realtà di cui visse gli ultimi morenti istanti -
Soffi dall'abisso
"L'opera della giovane autrice Patrizia Oliva si offre al lettore come una cagionevole fioritura, ma per questo anche priva di artifici letterari. L'intenzione dell'autrice è di rendere nitida e semplice la sua versificazione, senza sovrapposizioni o ridondanze a discapito del naturale manifestarsi della propria dimensione inconscia. Di qui Soffi dall'abisso: le parole sono al pari di un respiro vitale tratto in salvo dalle opprimenti profondità del nostro animo. La parola è testimonianza di sopravvivenza, superstite e salvifica, opera in nostro aiuto."""" (Dalla prefazione di Mattia Leombruno, Presidente della Fondazione Mario Luzi)" -
Il filo della vita. Ediz. italiana, inglese e irlandese
Tredici poesie di Mario Luzi tradotte da tredici poeti irlandesi. Questi i poeti che hanno collaborato al testo con proprie traduzioni inedite di altrettanti testi luziani: Desmond O. Grady, Leanne O'Sullivan, Leontia Flynn, Seamus Heaney, Martina Evans, Derek Mahon, Nuala Ní Dhomhnaill, Theo Dorgan, John Montague, John F. Deane, Thomas Kinsella, Dennis O.Driscoll, Thomas McCarthy. -
Sono ancora vivo
"Potremmo ben dire che la storia di questo romanzo - che ha una forte componente personale, in quanto incentrato sul carattere del protagonista - ha inizio dalla sua fine. Prende cioè inatteso spunto, rinvigorisce e rinviene, da quel fuoco esistenziale che quasi pare dispento, e che invece cova, sotto la cenere, altra inedita vita. Il dolore è questa sorta di catalizzatore: dapprima richiama a sé, come il sangue dagli abissi i pescecani, altro dolore, addensa nel presagio della morte una ulteriore e feroce mortalità. Toni, il protagonista, deve letteralmente sperimentare il lato peggiore di sé, infliggersi un supplemento di dolore per esorcizzare il male che lo affligge: bisogna veramente ed in qualche misura mettersi in pericolo per trarsi poi in salvo. Questo romanzo, abilmente scritto, può aiutarci e stimolare ad entrare in una dimensione interiore che, va detto, è imprescindibile per trovare un punto d'approdo, una pace non più rinviabile"""". (Dalla prefazione di Mattia Leombruno)" -
Il viaggio
Nelle liriche del Viaggio di Lidia Malizia all'intenzione comunicativa con i suoi modi espressivi piani e familiari si accompagna il rifiuto degli schemi metrici per rivendicare il calore dell'ispirazione che riprende efficacemente i temi dell'amore, della vita e della libertà. Nelle liriche emergono riflessioni inaspettate, ingegno, espressioni e idee, che fanno del testo di Malizia un diario sentimentale, che mette da parte il verso tradizionale e concentra l'attenzione soprattutto nelle metafore e nelle singole parole. Nel Viaggio campeggia la figura della madre, circondata di venerazione e nobile decoro e, nello stesso tempo, del timore di doverla un giorno fatalmente perdere. -
Poesie delle età
"La poesia di Silvia Tomassini è perfettamente calata nel solco del Novecento. Quest'aspetto è riscontrabile non tanto dal dato storico, cui in qualche misura vi è un espresso o talora tacito riferimento, ma, anche e soprattutto, dalle implicite connessioni, in forma di similitudini o richiami, con quel particolare contesto culturale che fu del secolo scorso. È evidente che ci s'intende riferire, in tale misura, alle suggestioni umane e poetiche, che sono fervida connotazione della produzione più alta del nostro recente passato. Dunque l'importanza della storia, intesa quale racconto umano, percorso, transienza, vita fluita nella vita; il magistero degli anni, il loro costrutto, quel sottile filamento che compone il disegno del suo ardito intreccio. E sempre nella medesima direzione - quasi orientati da un comune sentire, che segnò quell'intera epoca, - la parola della Tomassini, in modo del tutto naturale, s'incontra e affratella con quella dei grandi maestri della poesia."""" (dalla prefazione di Mattia Leombruno, Presidente Fondazione Mario Luzi)" -
Verranno i giorni di maestrale
"Si dice ormai da tempo e da più parti che la poesia abbia smarrito se stessa, quella giusta intonazione capace di riconnetterci ad un luogo di origine e senso, suo naturale approdo. Perso un legame con la Parola, ormai ridotta a muta e stentata lettera, depressa sino al rango di mero esercizio retorico o stile - poco più o poco meno - ad un vaniloquio. Non è questo però il caso del volume Verranno i giorni di maestrale di Giuseppina Landolina che va esattamente in controtendenza, risalendo al contrario la corrente dei soliti noti: i così detti poeti contemporanei. Proprio come un salmone che cerchi la sua via di percorrenza, l'autrice tenta una vera e propria fuga ed emancipazione dal luogo comune, il suo spazio centrifugo: """"ma siamo / pescatori di salmoni. E ora piantiamo i piedi / nella neve e nei sassi e / risaliamo la corrente, / piano, pieni d'amore, verso le pozze tranquille"""" (Rymond Carver da Orientarsi con le stelle)""""(dalla prefazione di Mattia Leombruno, Presidente della Fondazione Mario Luzi)"