Sfoglia il Catalogo feltrinelli024
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 4361-4380 di 10000 Articoli:
-
A Genova non si muore soli
Siamo a Genova. I protagonisti sono tre ragazzi, Sabrina, Joshua e Vito, che sono andati da poco a vivere insieme assecondando un comune desiderio di indipendenza. Più tardi si aggiunge a loro un quarto ragazzo, Giulio, che fatica a integrarsi nel gruppo. Si ritrovano per caso a indagare su un delitto che ha visto come protagonista un caro amico di Joshua. Hanno contatti in polizia, infatti, la zia di Sabrina, Carola, è un ispettore, mentre un loro caro amico, Sergio, lavora alla omicidi, sotto la supervisione di Carola. Finiscono per lasciarsi travolgere da questa avventura che li espone in prima persona al pericolo. Quando la serie di omicidi si fa sempre più incalzante, Sabrina comincia a ricostruire il puzzle. Il racconto si snoda per le vie di Genova, nei principali locali e punti di ritrovo della città. -
Amore e psiche o viceversa
Sono solo io, solo noi siamo. Io, me e me stessa. Me stessa fa confusione. C'è confusione nei miei pensieri, nei miei pensieri come nel mio animo, l'animo che non ho. Non ho un animo perché non lo sento, però sento che fa male. Fa male il non sentire. Il non sentire mi confonde. Mi confonde il non sentire e il pensare. Penso col cuore e sento col cervello. Col cervello sento ma non penso, penso col cuore. Col cuore penso ma non sento. -
Il suo nome era Vladimiro. Alla ricerca del lupo cerviero
La storia è ambientata nei primi anni '90. Un giovane ricercatore, Giulio, biologo, precario, appassionato del suo lavoro, viene incaricato di fare uno studio sulla possibile reintroduzione della lince nell'Appennino. Durante uno dei suoi sopralluoghi nelle aree oggetto dello studio, entra in contatto con un personaggio molto particolare, Vladimiro, che vive da solo in una frazione abbandonata di un paesino della montagna abruzzese. Dopo il primo incontro è evidente che, dietro l'aspetto un po' rozzo, si cela una persona colta che non vuole far trasparire la sua vera identità. Fatti drammatici fanno avvicinare questi due personaggi fino a far nascere tra loro una solida amicizia. Pian piano che aumenta la loro confidenza Vladimiro fa conoscere a Giulio gli episodi del passato che hanno causato il suo esilio volontario. Si scopre la grande somiglianza tra i due personaggi sia come interessi che come percorso umano. Il finale lascia aperte tante interpretazioni e non pretende di disegnare un unico futuro. Sullo sfondo del racconto la natura incontaminata della montagna, gli animali che la popolano, lupi, aquile, cervi, visti con gli occhi di un etologo, Giulio, che, attraverso le sue riflessioni sul difficile mestiere del vivere e dell'amare e sul difficile rapporto con l'altro, percorre le emozioni che la vita ci regala quotidianamente, mostrando la verità che a volte non è sempre così chiara e limpida. Lo star bene con gli altri e con se stessi valorizzando le diversità. Nella penombra il ""lupo Cerviero"""", fantasma dei boschi, osserva, indifferente alle vicende umane"" -
Millimetri
Questo racconto poetico ha inizio ad aprile 2020, nei primi mesi della crisi pandemica che ha bloccato per lunghi giorni le nostre vite. Pagine di silenzi, luci spente, morti agonizzanti, futuri oscurati ma anche e soprattutto timide speranze. A illuminare i pensieri più felici, giungono i mesi estivi e quella lenta ripresa della vita quotidiana, riassaporata con maggiori consapevolezze sul suo reale valore. Di nuovo, però, fanno capolino i freddi dell'inverno e, con loro, le restrizioni fisiche ed emotive: tornano le ore di schermi accesi, la pioggia sui vetri e le lontananze imposte. Come in un diario autobiografico, l'autrice prende spunto dall'esperienza di reclusione vissuta da ognuno di noi nell'ultimo anno e mezzo e condivide ansie, riflessioni e desideri propri dell'intera comunità umana, sottolineando come, in questa difficile fase della nostra storia, abbiano un ruolo centrale e mai banale i sentimenti e l'amore, ancore di salvezza per non lasciarsi naufragare nei dilaganti rigurgiti di disprezzo. -
Nel tempo che resta
Cinque Torri è un piccolo borgo sulla costa occidentale della Sicilia. Lì, dove il Mediterraneo e il Tirreno si incontrano e si fondono in un'unica e immensa distesa d'acqua, la vita scorre a ritmo lento, scandito dalle stagioni e dall'eterna lotta tra il soffocante Scirocco e la fredda Tramontana. Tutto questo Beatrice lo sa bene. Orfana di entrambi i genitori, è cresciuta con nonna Nuzza, che le ha insegnato la fatica, ma anche il valore dello studio e dell'indipendenza; da lei Beatrice ha imparato a perseverare senza mai arrendersi, nemmeno quando il destino avverso la costringerà a fuggire lontano dal suo mondo, verso New York, verso una vita completamente diversa. Ma il suo passato tornerà presto a cercarla... -
XXI giorni. La dieta per la mente
Esperienze personali, consigli, citazioni... questo piccolo manuale è una panacea di buoni propositi per vivere bene, per imparare a stare meglio con se stessi e con gli altri, nel mondo. L'autore riesce in maniera umile e disinteressata a dare la sua opinione su alcuni aspetti interiori che, se ben calibrati, possono davvero fare la differenza. Un libricino che si presenta in punta di piedi e che non si impone e non giudica... -
Cronaca in tempo reale del mondo in costruzione
"Cronaca in tempo reale del mondo in costruzione"""" è la storia di un ragazzo conosciuto come lo """"Scrittore"""" che tenta di realizzare il suo primo romanzo, senza riuscirci. Interverrà per aiutarlo la sua fantasia, incarnatasi nella figura del protagonista di tale lavoro." -
A portuguêsa. Storie di vita, morte e miracoli che si finge accadano in Portogallo
Una strana guerra che non può finire, un antico Pantheon che si risveglia, treni che fanno cose proibite. Ma anche elementi geometrici che raccontano storie, parti del corpo umano che parlano tra loro e un naufragio che riporta tutto al principio. Una collezione di racconti di vita, morte e miracoli, come recita il sottotitolo, tutti con lo sguardo, l'ambientazione e l'anima rivolti al Portogallo. Una prosa corposa e solida, uno stile leggero e ironico, con invenzioni linguistiche e letterarie ispirate a una straordinaria originalità. La forte attrazione per una terra che diventa la vera protagonista dell'opera, più dei vari Jonathan e degli altri personaggi evanescenti e surreali che la animano, traspare in ogni pagina e stupisce il lettore. Attenzione però: niente di tutto ciò che state per leggere è vero. Si respira il Portogallo, ci s'immerge nelle sue radici. Ma è tutta una finzione. L'ambientazione rimane sullo sfondo, come un espediente narrativo, un pretesto, che ha il compito di legare tra loro i racconti della raccolta, affinché non si perdano nel corso del viaggio che la loro lettura consente di intraprendere. L'itinerario è interiore, introspettivo: investe l'anima di chi legge e di chi è letto. Un viaggio emozionante lungo le strofe dell'inno nazionale portoghese, a cui con rispettosa intuizione si ispira il titolo del libro. -
Il colombo Jonathan e altre storie
I turisti amano vederli affollare le grandi piazze, adornare i nostri cieli coi loro acrobatici voli, tanto da fare foto ricordo attorniati da queste splendide creature. La maggior parte della gente, invece, li schifa, li chiama ""topi volanti"""" e vorrebbe vederli morti. Loro, i colombi, quelli che camminano goffi e impettiti sulle corte zampe, quelli che si nutrono della nostra spazzatura, quelli che infastidiscono con il loro guano e la loro invadente presenza, quelli che vivono e muoiono sotto i nostri occhi, nella più totale indifferenza. Questo libro racconta le loro piccole storie. Questo libro vi aprirà gli occhi e la mente su questi esseri misteriosi di infinita bellezza, che rallegrano con i loro voli i nostri parchi, che fanno innamorare i nostri bambini e non solo, che sono capaci di infinita tenerezza e amore per i loro piccoli, che combattono coraggiosamente e perfino muoiono per difenderli. Di loro si sono occupati personaggi dalle menti eccelse, come Tesla che, alla morte della sua amata colomba bianca, disse che aveva terminato lo scopo della sua vita. Loro, i piccioni viaggiatori, sfruttati come portaordini per le loro naturali capacità di orientamento e perfino come spie alate per fotografare le truppe nemiche. Loro che venivano feriti dal fuoco nemico e riuscivano comunque ad arrivare a destinazione e poi morire, salvando tante vite umane."" -
Fiabe della buonanotte
Una raccolta di fiabe tutte con una morale. La trama nei diversi racconti è condensata da semplici avvenimenti che attireranno l'attenzione dei bambini. L'intento allegorico è esplicito e a volte viene anche indicato con una postilla alla fine di ogni racconto. I vari personaggi presenti nel libro mostrano personalità diverse e talvolta contrastanti tra loro. Ci saranno animali dal comportamento antropomorfizzato come nel racconto di ""Farfalla Amina e gli amici della valle"""". In questo racconto la bella farfalla organizzerà una gara di bellezza insieme ai suoi amici, il finale sarà coinvolgente, straordinario e inaspettato. Tanti altri fantastici racconti di Re, cavalieri e principesse aspettano i giovani lettori, i quali capiranno che finzione e realtà si mescolano insieme al fine di creare un mondo fantastico e immaginario, diverso da quello reale, dove la fantasia supera l'immaginazione. Età di lettura: da 5 anni."" -
Il canto dei corvi. Un viaggio in Tamil Nadu
Immaginate un diario di viaggio. Puro, essenziale, di quelli scritti su una Moleskine, a fine giornata, stando seduti sul letto di un'improbabile camera d'hotel, in qualche parte del mondo. Immaginate anche la storia di un amore moltiplicato per tre: l'amore viscerale per l'India, l'amore per le due ragazze adottate a distanza e incontrate per la prima volta proprio in questo viaggio, l'amore tra i due protagonisti e il loro continuo sfiorarsi, i loro abbracci raccontati sullo sfondo caldo e colorato del Tamil Nadu, lo stato più meridionale del subcontinente indiano. Un viaggio lungo ventotto giorni nella nazione che più si deposita sulla pelle, che più plasma i cuori. Ecco, Il Canto Dei Corvi è tutto ciò. E tanto altro ancora. -
Bel tempo si spera. Il Sud e la Basilicata dopo la pandemia
«""Bel tempo si spera. Il Sud e la Basilicata dopo la pandemia"""" benché raccolga articoli e interventi di occasione, è un libro compatto e coerente. Compatto perché affronta le più spinose questioni dell'oggi nel Sud - dalla pandemia al PNRR, dalla Sanità alle infrastrutture (...) e coerente perché la direzione impressa al libro non subisce mai deragliamenti, essendo ben strutturata ideologicamente. L'aspetto che più affascina e coinvolge (...) è l'uso costante e puntuale della memoria storica. Non c'è fatto o evento dell'oggi che Rutigliano non metta a fuoco utilizzando gli esempi del passato, dimostrando in tal modo non soltanto una notevole cultura storica, politica, sociologica, letteraria, ecc., ma l'importanza di un metodo di analisi del reale che tenga sempre conto delle tante stratificazioni storiche. (...) I principali temi polemici che emergono nel libro sono la qualità e la selezione delle classi dirigenti meridionali e il ruolo - per Rutigliano è mediocre - delle Regioni. Temi di straordinaria attualità, soprattutto oggi che il Sud si trova a dover gestire un flusso abnorme di fondi europei con una profonda impreparazione amministrativa, tecnica, burocratica e strategica. (...) Per il Sud è un momento molto importante, perché deve trovare una difficile sintesi tra modernità e tradizione, e dimostrare di saper essere all'altezza delle difficili sfide del post-pandemia. Le riflessioni e le suggestioni che ci offre questo libro informato, garbatamente polemico e intelligente sono un importante strumento di presa di coscienza, anche se fa comodo a molti dichiarare morto il meridionalismo e il divario tra Nord e Sud.» (Dalla prefazione di Andrea Di Consoli)"" -
#Bilanciabugiarda
Quante volte siamo saliti tremanti sulla bilancia e guardandola rabbiosamente abbiamo urlato: ""Bugiardaaaaa!!!"""". Siamo convinti di aver fatto tutto bene, com'è possibile che il peso non si sia mosso? Abbiamo seguito il guru di tendenza, usato il bibitone magico, bevuto limone e bicarbonato, evitato la frutta a fine pasto, abbiamo tolto tutti i cibi acidificanti, tolto i cibi """"velenosi"""" e niente, il peso non si muove! Ma sai cosa faccio adesso? Vado a mangiarmi una pizza e lancio la bilancia dalla finestra, tanto è rotta... per forza... deve essere lei la bugiarda! Oppure no? Barcamenarsi tra hashtag, social, internet e fake news non è semplice, ma non si può dare sempre della bugiarda alla bilancia, è giunto il momento di rimboccarsi le maniche e imparare ad analizzare meglio i miti che aleggiano sul cibo per capire cosa c'è di vero e cosa invece è falso."" -
Un gelo di primavera
La magia della primavera, la paura dell'imprevisto e il valore dell'altruismo nella semplice avventura di Tino l'uccellino. -
Solenopsis
Nariman è una Mirmicida appartenente alla colonia desertica Solenopsis, governata dalla austera Regina Ece. Ogni Mirmicida svolge uno specifico ruolo nella colonia, poiché già alla nascita, il proprio destino lavorativo è impresso sul corpo di ognuno con un codice. Nariman invece, presenta sul dorso una spirale indecifrabile che non le conferisce alcuna mansione e viene per questo ritenuta dannosa per la comunità ed espulsa. Riuscirà Nariman nel suo viaggio a trovare la propria identità? -
Vetri rotti, bottiglie vuote
Otto racconti brevi intervallati da corsivi a carattere autoriflessivo. Permeati da un'aura di quasi invincibile rassegnazione, gli otto protagonisti sono legati da un comune senso di distacco nei confronti delle proprie azioni. Ciascuno, tuttavia, ha un diverso modo di affrontare e rispondere a ciò che gli è intorno e ciò che gli è interno. I corsivi fungono da legante, forse. Forse è un ulteriore protagonista che cerca di leggersi nei racconti. In fondo ciò che si cerca quando si legge non è altro che se stessi. E così fa questo sovraprotagonista. Non potrebbe fare altrimenti. -
La linea del destino
Il termine destino deriva dal greco istemi che significa io sto, ciò che sta, ciò che si trova. Quando, attraverso l'utilizzo delle proprie facoltà innate e acquisite l'Io-psyché dell'essere umano riesce a fare previsioni scientifico-filosofiche attendibili, e a prestabilire, qui ed ora, eventi che si realizzeranno in ciò che, utilizzando la convenzione spazio-tempo, denominiamo futuro, dimostra a se stesso di trovarsi, di stare nella conoscenza del destino, indipendentemente dalla concatenazione di cause-effetti, effetti-cause che vivrà prima di raggiungerlo. Per funzionalità innate, ogni Io-psyché sa alla perfezione, senza nessuna possibilità di errore, che produrrà un processo, convenzionalmente denominato punto morte (la morte). Tale certezza non è casuale ma causale in quanto è l'in-formazione della linea del destino innata presente in ognuno e che si realizza indipendentemente dal susseguirsi di eventi, esperienze, acquisiti che si vivono dal punto nascita al punto morte: linea del destino acquisita. Lo stesso vale per tutte le altre leggi innate. La consapevolizzazione della linea del destino innata-acquisita dell'essere umano si evidenza, irresistibilmente, quando l'Io-psyché si forma, attraverso il vissuto integrale, a se stesso, alle estensioni non localistiche in stato di entanglement con le leggi innate dell'Universo: e soltanto allora ""istemi"""" potrà legittimamente affermare in mundo non datur casus."" -
Vendette
Il diciottenne Dominique Morazzani scappa di casa, nel nord della Corsica per ritrovare a Vienna Susanna, cui lo lega un amore che non se ne vuole andare. Segue un tentato sequestro di persona della ragazza con progetto di soppressione fisica emanato da ambienti di estrema destra israeliana. La Polizia italiana cerca di intrappolare un colonnello psicopatico dello Stato ebraico, mandante del tentato omicidio nonché sospettato di strage. Il commissario Marea e il suo compagno, il professore di origine marocchina Elkatib, si trovano a dover disviticchiare un'indagine particolarmente ingarbugliata. La vicenda parte da Marsiglia, per poi spostarsi in Corsica, Austria. Toscana, Israele e Sardegna. Il racconto è condito di digressioni storiche, linguistiche, culturali, culinarie e sentimentali. Questa è la quarta avventura della coppia Noura e Sulayman. -
La ragazza dal futuro rosa confetto
Dorothy è una ragazza di trent'anni in piena crisi esistenziale. Non sa ancora qual è realmente il ""suo posto nel mondo"""", frequenta persone e ambienti lontani da lei anni luce e il susseguirsi di relazioni sentimentali fugaci e superficiali la rende spesso in conflitto con se stessa e con la realtà che la circonda. L'unica """"scossa"""" nella sua vita sono dei messaggi d'amore, scritti in versi, che le vengono recapitati di tanto in tanto da qualcuno, probabilmente un ammiratore segreto, del quale ignora l'identità. Questo, però, non farà altro che aumentare la sua ansia e smania di conoscere il futuro, portandola a poco a poco al capolinea. Sarà la decisione di prendersi tre mesi di pausa che cambierà totalmente il suo modo di vedere le cose. Un viaggio, lontano da tutti, in cui incontrerà persone """"strane"""", ma non troppo, ed esplorerà luoghi per cui il presente è tutto ciò che conta realmente. Capirà che a volte sotto la superficie si nasconde qualcosa di molto più profondo e che per essere felice è necessario solo godersi l'attimo, senza troppe domande. E forse, tutto ciò che vede non è esattamente la realtà. Magari, deve solo avere il coraggio di guardare più a fondo per scoprire l'essenza del suo mondo e di coloro che ne fanno parte."" -
Tabula rasa
Il risveglio di Carlo da un coma, erroneamente definito irreversibile, porta scompiglio nella vita di molte persone a lui legate, anche in maniera indiretta. Inaspettatamente, infatti, Carlo non solo riprende completamente le sue normali attività cerebrali, ma mostra un comportamento gentile e una dedizione completa al Perdono e all'amore. Pian piano la sua visione del mondo contamina chiunque interagisca con lui, stravolgendo le loro vite. Non tutti accoglieranno con benevolenza i cambiamenti provocati da Carlo e la sua stessa piena felicità ritrovata sarà messa alla prova in maniera crudele e drammatica.