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Sistole e diastole
La contrapposizione tra Apollo e Dionisio è leggenda, è filosofia. Apollo l'ordine, Dionisio l'ebrezza. In questi racconti il mito declina su ragazzi, uomini, dei nostri giorni: un poeta omicida, un matto innamorato, un ciccione esistenzialista; le pulsioni di un adolescente che scopre per la prima volta il desiderio sessuale: un ottantenne che vive per un'interminabile partita a scacchi: un tossicodipendente accovacciato sul marciapiede sotto il suo ultimo tramonto. Nel lento declino dell'etica e dell'estetica, quattordici personaggi raccontano l'ardente diatriba tra ragione e anarchia. Pochi di loro, sfortunatamente, arrivano a comprendere che l'unico modo per resistere al tormento della vita è quello di trovare l'equilibrio tra la melodia della lira di Apollo e il sacro bastone di Dionisio. Lasciarsi ferire da Dionisio, senza mai smettere d'ascoltare la musica del mondo e, soprattutto, di sorridere della nostra vanità e dell'immagine che abbiamo di noi. -
Vita di qua... vita di là. Non c'è un solo istante in cui sei morto
L'aldilà è sempre stato un tema che ha affascinato. Per quanto si possa essere scettici, evochiamo nei nostri ricordi le persone che ci hanno lasciato e a cui abbiamo voluto bene, a volte lo facciamo nei sogni, a volte ci parliamo come se fossero accanto a noi. Esistono persone che hanno dei doni, persone che riescono a connettersi con l'essenza di chi se n'è andato, ma riesce a tornare per comunicare con i vivi. Tra queste c'è chi usa la ""scrittura automatica"""" come ponte di collegamento. A riportare le storie è uno scettico che suo malgrado si è ritrovato coinvolto nella vita dei morti e che aiuta la moglie a portare pace tra chi respira ancora su questo piano."" -
La figlia del sarto
"Il mondo crollò cinquantanove minuti e trenta secondi prima che il signor Bongiovanni ricevesse la chiamata"""". Una tragedia intreccia le vite di un padre e di una figlia, mettendo a nudo debolezze, manie e meschinità che dominano le loro esistenze vuote e conformiste. L'equilibrio su cui poggiavano le azioni e le convinzioni dei protagonisti crolla con l'irruzione di un bizzarro venditore di giornali porta a porta, idealista e spregiudicato. Narrate su due piani temporali differenti, le storie de """"La figlia del sarto"""" si avvicendano con un ritmo sincopato sino al finale, quando tutto viene rimesso in discussione, anche le impressioni del lettore." -
Veglia per una tigre e altri corti teatrali
Tu cosa sei? Cosa siamo noi? Parafrasando Cortàzar, tre sono le possibilità dell'essere: speranza, chi vive per strada in attesa di salvezza; fama, chi sembra conoscere la strada per la salvezza; cronopio, chi ignaro percorre la strada. E allora cosa sei? Cosa siamo noi? L'universo in cui si muovono queste creature altro non è che la nostra anima, che chiameremo ""Tigre"""". Tigre è paura, forza, dolore, bellezza. È rischio di estinzione: possiamo rassegnarci e lasciarci morire, oppure distruggere e ricostruire. Così, «Veglia per una tigre» sfrutta la morte come occasione di rinascita. La ricerca di umanità è anche il fulcro degli altri testi presenti nel volume: un'indagine che si dipana tra mito, storia e rapporto con l'altro. Un rito collettivo a cui lettori e spettatori sono invitati a partecipare attivamente, ancora meglio se in groppa alla propria tigre. Tu cosa sei? Cosa siamo noi?"" -
Non è peccato
Una storia d'amore e avventura durante gli anni più caldi dell'espansionismo del sedicente Stato Islamico. Jack e Salima sono due dottori che lavorano per Medici Senza Frontiere. Lui è un ambizioso israeliano che ha studiato negli Stati Uniti fra lusso e ricchezza; lei è una ragazza sunnita di Baghdad che è diventata infermiera contro il volere della propria famiglia. Poi c'è Daniel, giovane giornalista inglese, deciso a documentare la sofferenza di una terra martoriata dai conflitti, quella fra Siria e Iraq, dove l'ISIS sta acquistando sempre più potere. Attraverso le sue parole, il lettore entrerà in contatto con un'umanità sospesa tra disperazione e determinazione. -
I compagni non perdono mai. Storie di pallone dalla Russia sovietica a oggi
Racconti di fiction e non-fiction che, alla vigilia della Coppa del Mondo 2018 che si terrà proprio in Russia, descrivono l'epica e la quotidianità del calcio di Mosca e dintorni. Dalla vera o presunta ""partita della morte"""" che ispirò il film Fuga per la vittoria, passando per l'utopia non solo calcistica di Lobanovskij, fino agli eroi sportivi di Stalin, il volume vuole dare il senso della complessità umana e storica del calcio in Unione Sovietica e della sua trasformazione attuale."" -
La fine del mondo
Una misteriosa apocalisse si abbatte sulla città: il resto del mondo scompare e la popolazione superstite sviluppa mutazioni fisiche o inquietanti poteri paranormali. Per otto anni la protagonista, di nome Marfisa, vive in completa solitudine, in attesa che il sole finisca di spegnersi e la vita sulla terra abbia termine. L'incursione in casa di alcuni sconosciuti che manifestano i sintomi delle mutazioni la costringe a compiere un'indagine a ritroso sulle zone oscure del proprio passato. -
Falco
Romanzo storico ambientato nella pianura fra Bologna e Ferrara. Marcello Zanetti è stato un ex pilota dell'esercito italiano e un comandante di brigata nella resistenza partigiana: ha liberato il suo paese natale dai tedeschi, ma, pochi mesi dopo la Liberazione, ha perso la vita in circostanze controverse. Per lunghi anni la sua storia è stata dimenticata, ma la sorella Marisa e il cognato Giuseppe ci hanno finalmente restituito l'immagine drammatica e poetica di un partigiano coraggioso e sensibile. Un ragazzo orgoglioso, in continua lotta con le ideologie del proprio tempo. -
Come una piuma
Cecilia soffre di anoressia nervosa, disturbo che ha scandito fin dall'adolescenza ogni evento della sua esistenza.Come una lente d'ingrandimento puntata su un'unica settimana, la più drammatica, la protagonista racconta con cruda sincerità la lotta alla malattia e, nello stesso tempo, il commiato da Veronica, l'amica di una vita. Durante l'esplorazione meticolosa del quotidiano, la donna riannoda i fili di un passato che credeva perduto: i ricordi irrompono vividi e si intrecciano con il presente. Cecilia ricostruisce così l'origine del suo disturbo, scoprendo la chiave per il ritorno alla vita. A fare da cornice, il profumo agrumato dell'aria della Calabria, il cui mare perennemente arruffato rappresenta la personificazione del dolore delle due donne. -
In albis
"La verità è quella cosa che quando la vedi muori"""". La morte del gatto di casa è come una crepa sottile che, da sempre annidata tra le fondamenta, a un tratto s'allarga e si rivela minacciando di far crollare l'intero edificio. Emerge così un groviglio di oscure tensioni nei rapporti tra i componenti della famiglia, fino ad allora nascoste dall'abitudine, dai ruoli, dal perbenismo. A guidare il lento disfacimento dei protagonisti di questo romanzo, un'enigmatica, inquietante presenza soprannaturale che si aggira non vista tra le stanze: li accompagnerà fino al tragico epilogo." -
La Grazia. Qui, a farci quel vento.
Il protagonista e il suo cane Tobia, tra presenze inattese, forse solo sognate, ci accompagnano attraverso le foreste morenti, i campi incolti, i casolari abbandonati di un appennino interiore, illuminati dalla luce del tramonto. Quando il rosso della sera imminente fa brillare per una volta ancora le cose e, nuovamente, le ridesta. -
La Guardiana. Qui, a farci quel vento
"Dicono che le stelle, quando si spengono, si mutano in vento che si diffonde nel buio sconfinato. Noi restiamo Qui, a farci quel vento."""" In un susseguirsi di storie, sogni e visioni, il protagonista e il suo accidioso labrador Tobia ci accompagnano tra le valli di un appennino interiore, interrogate sul senso del tempo e l'invisibile che decide di apparirci." -
La nostra sete che ci tenne uniti. Studi sulla modernità letteraria offerti ad Anna Dolfi
Il volume raccoglie studi dedicati a prosatori e poeti dell'Otto e Novecento italiani (da Leopardi a Daniele Del Giudice) in omaggio agli interessi letterari di Anna Dolfi e in continuità con la sua lezione storico-critica, che unisce il rigore filologico a una spiccata passione per i problemi ideologici metodologici e formali. Anna Dolfi è Professore Ordinario di Letteratura italiana contemporanea all'Università di Firenze ed è socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei. Tra i maggiori studiosi di Leopardi, di poesia del Novecento (in particolare la terza generazione ermetica) e di narrativa contemporanea (Bassani, Dessì, Tabucchi tra gli altri), ha progettato numerosi volumi collettivi dedicati alla modernità letteraria, oltre a curare carteggi ed edizioni critiche. -
Amore, saltibarsciai e pomodori rossi
Austeja è una ragazza lituana e la sua storia d'amore, ambientata nella capitale Vilnius dopo l'indipendenza raggiunta nel 1991 (a due anni dalla caduta dell'Unione Sovietica), parla italiano. Questo libro non è solo un romanzo incentrato sulla ""cronaca in diretta"""" di un amore, ma anche un vero e proprio saggio sulla natura stessa dell'amore: si ama come la storia e la tradizione del proprio popolo insegnano ad amare, ma l'amore è indipendente dalla Storia; è la prospettiva che mette a fuoco i singoli individui che i secoli dimenticheranno. È la forza che regola le simmetrie dell'infinitamente piccolo."" -
La danza delle vergini e delle vedove
Una raccolta di esibizioni, solitudini e contatti paradossali o troppo intensi. Si inizia con una strana partita di tennis, si attraversano case, stanze da letto, centri di igiene mentale, relazioni al calor bianco, isolamento e allucinazione. Un signore per bene si infila una forchetta in un ginocchio davanti alla moglie, Kafka prende l'autobus, Pietro Taricone minaccia un uomo terrorizzato dalle scatolette di tonno perché esca di casa, un soldato si rifiuta di alzarsi dal letto e, alla fine, non resta che una voce senza nome determinata a prendersi tutte le biografie di cui ha diritto. -
2090. Vol. 1: Ombre nelle tenebre.
Ombre nelle tenebre è il primo volume della trilogia fantascientifica 2090. In un tempo futuro e oscuro, nella metropoli di New London arriva un ribelle misterioso di nome Istvan, guidato dai sogni e dal bisogno di scoprire le proprie origini. Roy è l'assassino incaricato di fermarlo prima che vi riesca, Sara è una detective della polizia locale che sta per concludere l'indagine più importante della sua carriera. Quando i loro destini si incroceranno in un vecchio albergo, nulla potrà essere più come prima. Roy e Istvan sono ombre che appartengono alle tenebre, Sara è la luce che li aspetta. In un cerchio in cui tutto è destinato a finire, proprio là dove un tempo era cominciato. -
Primavere promesse
Imparare dagli alberi: fare spazio dare sole a ogni parte di sé. Le primavere promesse portano con sé la consapevolezza di un'assenza, l'ebbrezza di un'attesa e il senso di una distanza che divide. Le parole misurano questa distanza e talvolta, per brevi momenti, la annullano. Sono queste le primavere promesse, appena prima che l'attimo sia pieno, quando tutto è di là da venire, quando tutto è di là da cadere. È breve il tempo della poesia, solo un momento, talvolta dilatato, prima che le attese, almeno per un attimo, fosse anche illusorio, si compiano. -
«In questo mio guscio di favole». Giorgio Vigolo e il suo tempo
Il volume accoglie una serie di studi volti a far luce sulla figura di Giorgio Vigolo, autore rimasto ai margini del canone novecentesco, ma di indubbio rilievo sia per la levatura artistica (valutata in queste pagine attraverso una disamina puntuale della sua attività di poeta e prosatore), sia per la peculiare collocazione della sua opera al crocevia di tendenze e indirizzi decisivi per l'impostazione del carattere di una letteratura che sperimenta le opposte tensioni del ritorno alla tradizione e della ricerca di nuove soluzioni espressive. Nei saggi qui presentati, a firma dei più noti specialisti dell'opera del poligrafo romano, sono esplorati tutti i campi nei quali il ""genio"""" vigoliano si è esplicitato, dalla poesia al racconto fantastico, dal poème en prose alle traduzioni, alle note di critica musicale e di esegesi belliana."" -
L' agenda ritrovata. Il diario
Il racconto a tappe del viaggio dell'Agenda Ritrovata. «Cara Agenda, sono passati ormai 25 anni dalla tua misteriosa scomparsa e, per questo, L'Orablù ha fatto un sogno, folle e visionario, che è diventato un'idea entusiasmante, poi un progetto che lentamente ha preso forma e, infine, una meravigliosa impresa! Ma partiamo dall'inizio...». Un diario fatto di pensieri, persone e progetti. Un percorso fatto di paesi, città e paesaggi. Un mondo fatto di sogni, cultura e impegno. Un percorso di giustizia, libertà e partecipazione. -
La rivoluzione dei tarli
Anni Novanta. Gleb e i suoi sette figli abitano in un piccolo e arido paese siciliano, Scanto (""spavento""""). Pur possedendo personalità ben distinte, fratelli e sorelle sono uniti da certe esperienze comuni e dalle abitudini famigliari. Tra queste, c'è la raccolta dei sogni: i sette hanno l'obbligo di riferire al padre le proprie visioni oniriche notturne. Divorati dal tempo, dal piacere e dalle loro stesse vite, i protagonisti di questa storia sfidano il buon senso e la sorte, contesi tra dimensione onirica e carnalità. Si muovono in un perimetro stretto, limitato a una torre, al bar Barbarossa e alla trattoria Patacca: un palcoscenico bruciato dal sole dove non mancano figure ambigue, che si muovono a tentoni tra i propri paesaggi interiori. Romanzo dedicato all'opera cinematografica di Ciprì e Maresco.""