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Maskera
"Mostrami cosa si vela dietro un sorriso, che non vuole rinascere, quando la tempesta è appena passata. Mostrami dove vanno i sentimenti, che voglio nascondere, al cuore di chi mi ha ferito.""""" -
La naca sul fiume
«Guerra alla Francia e all'Inghilterra, viva il Duce!» gridavano gli italiani nelle piazze, ma erano grida di disperazione. La gente che inneggiava alla guerra erano gli studenti di Milano, di Roma, Torino e di altre grandi città. Loro non sapevano a cosa avrebbe portato una guerra di tali proporzioni a differenza dei vecchi che avevano sofferto quella del '15-18. Molti erano quelli che si arruolavano volontari nelle file della milizia: questi soldati senza stellette non avrebbero voluto la guerra però, sotto quei panni, speravano in un tozzo di pane e un misero sussidio per la loro famiglia. -
C.A. Rose e gli altri cimiteri di guerra in Emilia Romagna. Ediz. italiana e inglese
Il lavoro dello storico è prima di tutto un atto di pietà. Il suo compito consiste nel risalire il sentiero polveroso della Storia e ripescare i volti senza nome rimasti impigliati lungo i suoi argini. Questo volume si colloca idealmente in questo sentiero. Limitando la propria indagine all’Emilia Romagna, l’autore ripercorre i luoghi dove maggiori furono gli scontri tra chi combatteva per la libertà dell’Europa e chi invece per la sua oppressione. Fra le tante lapidi fotografate nei cimiteri del Commonwealth, Cesare Sangiorrgi ha scelto quella del soldato Rose, perché colpito dalle parole fatte incidere dalla moglie. In quelle parole si compendia il destino toccato a tante migliaia di giovani che nella nostra Regione trovarono la morte diventando eroi loro malgrado. Completa il volume l’elenco dei caduti che riposano nei cimiteri di guerra del Commonwealth in Emilia Romagna. Un elenco che deve essere inteso come un punto di partenza per proseguire il cammino di riconciliazione tra popoli un tempo nemici. -
Uomini e donne per il dialogo. Negoziati, negoziatori, mediatori
Un nuovo contributo all'incontro e all'affermazione del dialogo e delle modalità di gestione pacifica dei conflitti, per la conoscenza e la legittimazione culturale di mediazioni, negoziati, tragitti negoziali, come si sono realizzati lungo la storia dell'uomo. Nel libro esperienze di vita e professionali di ambasciatori, segretari O.N.U., plenipotenziari, nunzi pontifici, inviati speciali, mediatori, facilitatori, pea-cemakers, negoziatori, uomini di stato e avvocati impegnati in attività negoziali. Donne e uomini che hanno agito in epoche differenti, nell'arco dei secoli, in paesi e condizioni diverse e in quasi tutti i continenti. Un testo come pretesto, un'occasione di riflessione per un nuovo e diverso paradigma culturale, per fare luce su approcci e pratiche che hanno reso il mondo più civile e vivibile. Prefazione di Jacqueline Morineau. -
Come la vita in forma di parole (2018-1962)
"Tra incanto ed elegia, tra memoria e viaggio, le poesie di Antonio Barbuto cercano, come recita la citazione dantesca incastonata nel titolo, di dare «in forma di parole» qualcosa di ineffabile, che esorbita, pare al poeta stesso, la forza del suo dire. Non a caso i due esergo da Leopardi e Pessoa insistono sul termine fingere che per l'artista non è il mentire, ma il cercare immagini adeguate, creare immagini (fiction, dice la lingua imperante) per la verità della vita. Non altro vuole, questo uomo con il suo taccuino, viandante tra Urbino e l'amore, tra Padre Giovanni Pozzi e René Char. Sa che del resto il lungo compito segnato dalle date della raccolta è uno: DIRE dove siamo stati, cosa abbiamo visto - così dicendo chi siamo."""" (Davide Rondoni)" -
Il meraviglioso viaggio
È possibile raccontare la Divina Commedia ai ragazzi? Le pagine di questo libro sono la prova che la risposta è senza dubbio sì. Nato dall'esperienza educativa dei centri estivi, ""Il meraviglioso viaggio"""" si dipana in quarantotto racconti e suggerimenti per l'animazione scenica, attraverso i quali il poema di Dante, un'opera vecchia di sette secoli, prende vita, attrae e riempie di stupore. Il libro, riccamente illustrato, è scritto per i ragazzi, ma può essere utile anche agli adulti, a insegnanti ed educatori che desiderino attingere dall'arte di educare che Dante stesso ci insegna. Età di lettura: da 10 anni."" -
La gabbia delle idee. Il grande inganno del politicamente corretto
Il politicamente corretto è un'ideologia liberal-progressista e multiculturalista affermatasi alla fine degli anni ottanta nelle università americane. Chi vi aderiva si proponeva inizialmente di modificare il linguaggio comunemente usato, in particolare quei termini che si presumono discriminatori nei confronti delle minoranze, come nel caso del termine ""negro"""" (sostituito con afro-americano), ritenuto discriminatorio dal punto di vista razziale. Una volta imposto il linguaggio, gli ideologi del politicamente corretto hanno avuto gioco facile a imporre determinati standard comportamentali, dapprima sanzionandoli moralmente fino all'intimidazione verso chi non li osserva, per poi trasformarli in reati attraverso un incessante lavoro di lobbying e di propaganda anche se questi comportamenti non recano alcun danno alle persone. Questo libro è frutto del lavoro di 9 amici, 9 partecipanti e fondatori l'Associazione culturale """"Il dito nell'occhio"""", la quale si prefigge, senza specifici fini politici (anche se tutto è politica), di dare voce e idee al pensiero Liberale e, perlappunto, alle libertà di tutti noi, tramite convegni, presentazioni di libri e analisi, il tutto anche tramite una visitatissima pagina Facebook."" -
Al di là delle dune. Storia d'Africa e di migranti
Raccontare in maniera semplice l'esperienza di un bambino di 11 anni forse potrà servire più di molti testi scolastici di storia per far capire, specie ai giovani, cosa veramente sia una guerra. Ma non solo, anche come sia stata complessa e tragica la storia italiana. L'attrazione che l'Africa esercita è fortissima soprattutto nei riguardi degli europei, che provano la sensazione di ritrovare le proprie origini, di riscoprire la propria antica dimora. -
Liberi tutti
Un romanzo introspettivo e corale. Le paure di un bambino e il calore di un palazzo. Un tuffo nella provincia romagnola degli anni Sessanta. Un racconto dai colori abbaglianti, ironico e profondo, leggero e triste che ruota attorno alla diversità e al desiderio di liberarla dai facili stereotipi della quotidianità. Dalla ricerca sul ""Palazzone"""" e sulle tante famiglie che vi hanno vissuto, dall'ascolto delle testimonianze di chi ancora ci vive dopo oltre sessant'anni e dai racconti dei familiari, ha preso forma questo libro. Ferlini si apre in modo intimo e delicato, svela segreti, mostrando il proprio dialogo interiore e rivelando quella spaventosa paura di """"avere una rotella in meno"""", di """"non essere a posto"""". Paure importanti e difficili per un bambino, paure che condizionano le relazioni e le azioni e richiedono un continuo confronto con gli altri e con sé stessi."" -
Per fortuna non ho fatto carriera
Cos'era il calcio solo 40 anni fa? Come incrociava la vita delle persone? Quali attese creava? In questo libro Santi racconta la sua storia, che può essere anche la storia di altri, con il suo finale, che invece è tutto suo e lo porta a considerazioni ricche di umanità pur nella loro sincerità e nella fragilità di eventi di quando ancora non aveva compiuto vent'anni. Una lettura ""a posteriori"""" ma anche di spaventosa attualità, di un calcio così diverso ma, probabilmente, anche molto simile a quello di oggi per ciò che si porta dentro."" -
Sofia e Francesco
In questo ultimo lavoro, ""Sofia e Francesco"""", l'autore narra la storia di un amore contrastato, ritrovato tardivamente, denso di speranze e di delusioni, cui fa da sfondo il paese delle origini nell'immediato dopoguerra. Prefazione di Rosalba De Filippis."" -
Dominio sul regno delle sabbie
Jago poteva morire giovane e felice. Vivere a pieno i tumulti del 1848 e morire da eroe. Oppure cercar casa e lavoro nella campagna parigina e morire anziano, circondato da una famiglia amorevole e da qualche animale da fattoria. Ralph e Sigmund gli sarebbero stati accanto fin sul letto di morte, dove l'Ultima Signora lo avrebbe accolto fra le sue gambe per l'eterno bacio. Sarebbe stato il giusto epilogo di una vita ordinaria. E invece... Accettare i poteri di uno yokai, qualche omicidio nella setta sbagliata e un errore di calcolo nella relatività del tempo lo hanno portato dritto nel futuro, nel 2374, dove la Terra è morta; molto morta. Quale può essere l'aspirazione di vita per un Dio della Distruzione in un mondo ridotto in macerie dall'uomo? Cosa può esimerlo dall'incontrare la morte, oltre alla paura della morte stessa? Inizia una nuova vita, su un prato di sabbia e cenere, terreno perfetto per la nascita di menti folli. Un'esistenza volta alla ricerca di un alito di felicità, di adrenalina, di un rumore che uccida il silenzio. Qui inizia il Dominio sul Regno delle Sabbie. -
Il mistero della bambina risorta
Il 30 settembre 1963, in un piccolo paese di collina, durante una serata di festa, alla vigilia del suo primo giorno di scuola, Marina, una bimba bellissima, muore improvvisamente, gettando nello sconforto la sua famiglia. Quarant'anni dopo, alla mezzanotte di quello stesso giorno, il suono di un campanello rompe il silenzio della casa nella quale aveva abitato... Una storia dagli aspetti teneri e tenebrosi, avvolta nel più profondo dei misteri... Un horror malinconico e commovente. -
Aghi di pino
«Un giallo con tanto di rapimento e richiesta di riscatto nel quale Mambelli non si esime da una prosa delicata e intelligente. Non indulge in particolari eccessivi e scava nelle persone con tatto lasciando al lettore il diritto di farsi un'idea propria della vicenda, il tutto senza mai dimenticare le regole base del noir: niente di assurdo o poco credibile e una sottile tensione che obbliga a voltare pagina. E naturalmente c'è la Romagna dappertutto: nel modo di analizzare la vicenda e nei luoghi di tutti i giorni. Gli stessi personaggi chiave (Gianni, giornalista sportivo e reporter improvvisato e Gloria, il volitivo - e accattivante - commissario) raccontano senza volerlo e risolvono per tenacia e curiosità, non per eroismo, perché la tenacia la incontriamo tutti i giorni, l'eroismo è cosa rara. Il fattaccio, le connivenze, sono anch'esse eventi che vi faranno dire ""ma certo, come ho fatto a non pensarci!"""" e mai """"maddai è impossibile"""" come in tanti, troppi, romanzi di genere. Il tutto tra fastidiosi... aghi di pino.» (Renzo Casadei)"" -
Isca, la leggenda del drago e del pescatore
Alla mia terra, sacra e antica, al suo mare che ospitò le Sirene e le reti dei miei nonni, regalando loro nutrimento; ai suoi monti plasmati dagli dèi e dal tempo; a quel piccolo mondo verticale che, riconoscente al mio sguardo, ha donato l'ispirazione per questa fiaba. -
In rosso, vivo. Sangue, amore e poesie
«Andare oltre la pura visibilità è un metodo che certamente affascina Valentina Rossi. Quando si leggono le sue poesie, ci si accorge che esse sono generate dalla traslazione di oggetti che appartengono alla vita reale, ma che la sensibilità poetica le indica di ricostituire in immagini nuove, come vissute in un déjà-vu. In uno dei tanti versi sin qui scritti, dice ""La velocità taglia le dita. Immobile ferisce, ma si salvano. Non è la lama ad uccidere, ma l’energia. Nessun’arma può nulla, se non c’è mano ad impugnarla. Nessuna parola scava, se non c’è voce a scagliarla. Se tu mi abbracciassi immobile senza parole. Basterebbe il silenzio per salvarci"""".» (Dalla prefazione di Luigi Impieri)"" -
Castrocaro-Sanremo solo andata
«Mi chiamo Tina Castelli e sono nata a Voltana di Lugo (Ravenna). Ho vinto io il Primo Festival del Cantante di Musica Leggera di Castrocaro, nel 1957 (così si chiamava allora), nonostante in qualche sito internet si continui a riportare il nome di Bruna Lelli, che neanche aveva partecipato al festival! Avevo allora 18 anni, ma invece di diventare una cantante... forse famosa (sic)... mi sono messa a fare la cuoca per il famoso regista Roberto Rossellini e quindi la tata per Isabella, che allora aveva 5 anni ed era un angelo, ma io sapevo che sarebbe diventata da grande una famosa attrice!». Questo è l'inizio del racconto del mio viaggio lungo 31 anni, dal 1957 al 1988, su cosa cantavano, pensavano, sognavano, i ragazzi e le ragazze dalle Voci nuove. -
Oltre il cancello. Conversazione con Miria Malandri-Beyond the gate
Non una semplice intervista all'artista. Nulla è deciso a tavolino, nell'ottica pragmatica oggi prevalente. Domande e risposte sono il frutto spontaneo, e dunque meraviglioso, di un incontro reale, tra persone che scoprono un comune sentire e sorprendenti, libere affinità. Un dialogo nel senso più vero, quello di ascolto e confronto, di scambio e scoperta. -
Un padre in esilio. Storia del soldato Pawel
La vicenda del popolo polacco in generale, dal 1939 al 1989, e del Secondo Corpo d'Armata Polacco in particolare, dal 1943 al 1947, è una delle più tristi, crudeli e per molto tempo mal raccontate della storia contemporanea. Nella drammatica vicenda politica e militare di uno stato che dal primo settembre del '39 soffrì la più profonda delle ingiustizie, si staglia il percorso umano di Pavel - padre di 3 figli che mai potè conoscere - tra speranze, amore, dolore e disillusioni. -
Nella selva di Dante
Anni di studio e ricerche come guida escursionistica hanno portato Francesca Bresciani a creare un vero e proprio cammino durante il quale la guida del lettore sarà Dante Alighieri, perché ipotizza che nella Divina Commedia oltre alle quattro dimensioni da sempre conosciute (letterale, allegorica, morale e anagogica) ce ne sia una quinta, quella geografica. In questo percorso, ai confini fra reale e possibile, scoprirete quanto la Commedia ricalchi i luoghi della cresta appenninica tosco-romagnola e quanto in questa opera sia insito anche un messaggio rivolto alla parte femminile presente in ciascuno di noi.